Kurohai: Shinjitsu

[Free GdR Itai & Raizen]

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    Tale padre, tale figlio






    Raizen atterrò poco dopo Itai, con un agile saltello, era provato, ma ben lontano dal potersi dire spossato.

    Toste quelle ferite eh?

    Chiese permettendosi un ghigno, conscio del fatto che non ne sarebbe rimasta traccia addosso al Mizukage.

    Hanno lasciato butterato pure Garyu, non so immaginare quanto brucino.

    Mentre parlava andò ad estrarre la lama dalla massa informe che ardeva tenuemente in un fuoco che pareva non volesse estinguersi mai, anche se le fiamme persero di intensità quando la lama venne estratta con un sorriso soddisfatto dal Colosso.
    Davanti alla Volpe nessun essere vivente poteva trovare coraggio a sufficienza per potersi levare dinnanzi ad essa e sperare in un confronto ad armi pare, il Demone era la natura, la potenza del mondo incarnata.

    Troppo giovane.



    Quel luogo senza sbarre pareva essere ora ancora più sconfinato nonostante la presenza del Demone a nove code su di cui persino Raizen, con le sue dimensioni tutt’altro che usuali, riusciva a stento a spiccare mentre stava sopra alla sua testa immobile e consapevole di quanto il drago fosse impotente in quel luogo.
    Il rettile tuttavia non mostrava la stessa irrazionale paura di suo padre, la furia che l’aveva generato gli permetteva di mantenere la calma, reprimendo la tensione ad un ghigno rabbioso che nonostante tutto riusciva ancora ad incutere timore.
    Essere concepiti dalla furia, con la furia, lo poneva su un piano di esistenza differente da quello del padre.
    I tre in quel momento divennero una cosa sola, così come fu per Jigoku quando la lama di Raizen entrò a contatto col suo corpo privandolo della vita così era per Kutsu.
    La sua anima parlava come ipnotizzata, raccontava senza bisogno di domande o consensi, rivelando un animo che non conosceva gioie, tristezze o emozioni, conosceva solo il nero abisso della rabbia più cupa ed intensa. Viveva come avatar di quel sentimento, destinato probabilmente ad essere erede unico e perfetto del suo folle creatore, in quanto Raizen stesso non ebbe il coraggio di definirlo genitore, o peggio ancora come una fonte di energia inimmaginabile che avrebbe permesso al drago di diventare perfetto.
    Non si poteva provare rabbia per Kutsu, era una vittima inconsapevole degli eventi, ma il suo animo a differenza di una qualsiasi creatura non era possibile da cambiare, era nato da una maledizione per alimentarla col suo stesso corpo, privarlo della furia equivaleva a privarlo della vita.

    Che triste storia.

    Ammise il Colosso con un tono fin troppo strano, quello di chi aveva scarse capacità ad immedesimarsi in quel genere di problemi, certo che non ci fosse altra soluzione al problema se non quella già elaborata per Jigoku.

    Ma vedo che il coraggio non ti manca, o meglio, la paura è del tutto assente.
    Niente di simile nel figlio del male, mh?


    Disse ironico.

    Tuo padre qui dentro conobbe la furia del Kiuubi, quella vera.
    Tu no, a te eviteremo questo trattamento perché per quanto irrecuperabile non sei di certo l’origine di tutto questo, una vittima più che altro.


    Guardò Kutsu, conscio che li dentro non avesse il benché minimo controllo su elemento alcuno.

    Tuttavia, alle vittime, ai vinti per meglio dire, non spetta alcuna decisione sul futuro.
    E i vincitori hanno sempre ragione su tutto.


    L’oscurità calò sul secondo flagello dei draghi dell’ovest mentre la sua anima veniva imprigionata con la forza all’interno di Garyu, la seconda spada a meritarsi quel nome.
    Intanto all’esterno Hibachi aveva preso dimensioni umane, più consone all’interazione con quel gruppo di persone e come Raizen stava a braccia conserte, serio in volto se non per lo spigolo destro del labbro che si inclinava, lievemente divertito.
    Quella soap opera lo divertiva, non tanto per le sofferenze di Yukari quanto per le reazioni di Yogan.

    Yogan. Sta zitta.
    Non ti sei nemmeno finita di asciugare le lacrime e cerchi di fare la grossa quando sei alta un metro e una sputacchiera?
    Un po’ di stile, suvvia…


    Sbuffò guardando verso l’alto così come si faceva quando si rimproverava un bambino, alla fine quella che aveva davanti era pur sempre sua figlia, no?
    Raizen intanto, pur senza parlare diceva col viso che quelle erano parole che scottavano.

    […]



    Quando Itai tornò da Raizen lo trovò concentrato sulla lama, era a dir poco incredibile vedere il Colosso in quella posizione, col volto spianato da qualsiasi tipo di emozione e gli occhi chiusi, pareva che meditasse, un immagine ancor più singolare se tenuto conto del fatto che era ancora sporco di sangue di drago ormai rappreso.
    Quando Itai gli rivolse la parola parve accenderlo nuovamente, donando al suo viso le rughe caratteristiche delle sue espressioni.

    E che ci fai?
    Un posacenere?


    Disse mentre osservava la grossa scaglia.

    Tanto più che è molla ora che è priva di vita.
    Dovresti lavorarci a modo per farci qualcosa di utile, anche se vedendo il precedente palazzo dell’amministrazione kiriano è probabile che tu ti ci voglia fare le tegole di casa.


    Quando il discorso virò su Kurama alzò le spalle in un gesto distratto.

    Era solo questione di allineamento temo.
    Per le sette spade invece, buona fortuna. Le precedenti avevano poteri incredibili e non so quanto sia semplice creare qualcosa di equiparabile.
    Però, potete sempre provarci.


    L’ultima domanda fu la più complessa, non sapeva cosa rispondere in realtà, alleato, dal punto di vista di Raizen era una parola estremamente rischiosa, comportava aspettative da rispettare, doveri, responsabilità, tutte cose fastidiose per un carattere indipendente come quello dell’Hokage, dedito più all’arrangiarsi con le proprie mani che stringere alleanze.
    Ma dopotutto, come gli aveva ricordato Itai, ora non era solamente un ninja, era il capo di un villaggio e rifiutare un alleanza con uno dei più forti villaggi ninja sarebbe stata una carenza non da poco.

    Beh, perché no?

    Lo guardò abbozzando un sincero sorriso.

    Si che sono stronzo, ma negare un alleanza a Kiri sarebbe proprio deplorevole

    Aggiunse con ironia.
    E poi, si trovava sempre il modo di fare qualche piccola scappatella, no?


    Per quanto mi riguarda max ottiene a pieni voti la nuova TS :zxc:


    Edited by F e n i x - 2/1/2016, 14:34
     
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