Mettere insieme un gruppo... variopinto

Feng Gu, Hoshi, Ryoshi e Febh

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    La Liberazione delle Spade

    Hoshi's Eleven (anche se sono in tre)

    La violenta esplosione riverberava ancora attraverso i muri e nell'aria mentre il gruppo di ninja superstiti cercava di riassestarsi alla buona, con jutsu di trasporto e steccature di fortuna, che tuttavia non avrebbero certo compiuto il miracolo di rimettere in piedi quello conciato peggio tra loro. La discesa verso la sala del tesoro fu abbastanza semplice, e nonostante il botto nessuno dei tre pensò, forse per la fatica, che qualcuno avrebbe potuto anche sentire quello scoppio nonostante la confusione indotta dallo Yakushi...ma questo sarebbe stato un problema successivo, perchè intanto avevano guadagnato la via verso il premio più ambito.

    Sei stava accanto a Ryoshi, guardandolo con aria terribilmente preoccupata: come i bambini era rapida nel cambiare umore e priorità, e per quanto infantile fosse la sua infatuazione sembrava averla presa terribilmente sul serio. Volete dire che mi porterete fuori di qui? I suoi occhi si illuminarono. Volete portarmi in giro per il mondo? Con il mio Ryo? Ma è fantastico! La bambina cominciò a saltellare eccitata. Lo sapevo che siete delle brave persone! Io però non lo so come si aprono tutte queste teche. Improvvisamente sembrò crucciata. Però ricordo che per tirare fuori quelle due armi bisogna che io vada nel mio fodero. Indicò la bara. Ogni tanto papà dice che vorrebbe vederle e ricordo che mi ha detto che sarei dovuta andare là dentro per un pò, anche se poi non lo ha mai fatto. Portò una mano al braccio opposto, stringendolo e distogliendo lo sguardo. Però non mi piace là dentro...è tanto stretto...e buio. Lo sguardo le cadde su Ryoshi mentre il ragazzo la implorava di aiutarli, e anche se turbata decise alla fine di accettare. Va bene, va bene. Ma per poco.

    Aperto il sarcofago, Sei sarebbe entrata all'interno voltandosi con aria coraggiosa e occhi spaventati. Chiudete. Disse con un filo di voce mentre il coperchio tornava, cigolando, a sigillare il contenuto. I Ninja avrebbero scoperto che estrarre le due spade sarebbe stato oltremodo semplice a quel punto: Himarekarei e la spada con l'elsa a fiore erano libere...ma se avessero riaperto la bara avrebbero constatato che Sei non era più all'interno: c'era solo una katana di buona fattura, con la lama rossa e scura, che riposava appoggiata ad una parete laterale. Anche prendendola in mano non avrebbero percepito alcun genere di potere da essa...e forse sarebbero persino riusciti a spezzarla. Non potevano prendere sia la Spada Sacra attiva che le due armi che la avevano risvegliata. Forse esistevano altri modi per aggirare quell'ostacolo, ma non era quella la sede nè il momento per mettersi a sperimentare su come attivare una spada senziente. Inoltre, ma questo non potevano saperlo, la personalità della Spada veniva azzerata ogni volta che la si rinfoderava, quindi anche se avessero rimesso le spade a posto si sarebbero trovati di fronte ad una ragazzina identica a Sei, ma che non aveva la più vaga idea di chi fossero loro tre.

    Ryoshi nel frattempo aveva applicato l'assoluto potere della sua sabbia e della sua preparazione come ladro per dissolvere le trappole dalle due teche chiuse, recuperando senza il minimo problema la falce nera e il frammento di lancia all'interno. Inoltre nel farlo aveva svelato uno scomparto segreto sotto lo scrigno (vuoto) della Spada Kiriana...una sorta di piccolo catalogo dei tesori custoditi in quella stanza, vergato da una mano con tratto elegante e deciso...probabilmente il collezionista stesso.

    Hiramekarei una delle sette leggendarie Spade di Kiri, create nei tempi antichi. Questa spada a doppio manico assorbe continuamente le energie di chi la brandisce e può poi rilasciarlo a comando plasmando un enorme martello, una lunga lama o dividersi in due lame cariche sovrannaturali.

    Kareina no Gogatsu (Maggio Rigoglioso) Una delle dodici creazioni del Fabbro Meku, vissuto ai tempi della Prima Grande Guerra Ninja. Pare che questa spada possa infondere energia vitale in ciò che trafigge nella forma di rovi pulsanti di vita intrecciati alla carne o all'oggetto colpito. Allo scadere dell'effetto i rovi avvizziscono e possono esigere un pò della forza vitale di chi li ha portati. Può anche scolpire delle creature dal legno che mozza, utilizzabili per combattere o esplorare.

    La Falce Nera del Paradiso. Chiamata anche Tian no Kama. Pare la brandisse un leggendario samurai alleato dei Draghi millenni fa, insieme ad altre tre armi dello stesso set. Leggenda vuole che quest'arma possa liberamente variare la sua forma tra una maestosa Falce da combattimento, una Kama e un Kusari-Gama, e sembra fosse in grado di assorbire il respiro dei Draghi e riutilizzarlo in vari modi.

    Seiken, la Spada Sacra. Leggendaria arma di Indra, antico guerriero le cui gesta sono quasi completamente dimenticate, è una spada senziente in grado di scegliere il suo padrone e difenderlo da ogni avversità. E' detta Dominatrice di Spade, perchè può imporre la sua forza su questo tipo di armi, sottomettendole al suo potere e persino assorbendone le caratteristiche per diventare più forte...se non le vengono sacrificate altre spade, il suo potere rimane sigillato.

    Frammento della Tsuchinoko Hebi, lancia forgiata da Orochimaru prima del tradimento di Konoha e, secondo le informazioni, capace di superare ogni barriera, anche se attraversata da energia. Pare appartenesse ad un fedele servitore del Serpente che lo tradì poco dopo la fondazione di Oto. Dallo stesso blocco di metallo pare sia stata forgiata una seconda arma, dalle caratteristiche ignote.


    Presa la loro scelta su come comportarsi restava solo da decidere come tornare indietro, perchè certamente non era pensabile sfondare quelle pareti rinforzate nel sottosuolo, rischiando di finire vittima di chissà quale altra trappola. Tuttavia i due Jonin avrebbero presto realizzato, una volta sulla scala a chiocciola, che qualcuno li stava aspettando nel corridoio che portava poi alla porta coi sigilli. Forse non erano ancora stati visti, ma di sicuro il padrone di casa aveva organizzato una calda accoglienza radunando delle guardie. La distrazione di Febh era stata utile, ma non poteva competere con un'esplosione proprio sotto la casa, proprio nel punto in cui si trovava ciò che era più caro al collezionista.

    Se avessero trovato un modo per sbirciare, i ninja avrebbero scoperto che non meno di dodici guardie armate, di cui quattro dotate del coprifronte di Kusa, erano appostate su tre file da quattro ciascuna, con dei semplici guerrieri armati di lancia davanti, degli arcieri sul retro e i ninja al centro, evidentemente pronti a scatenare l'inferno coi loro Jutsu in quello spazio limitato. Mancavano infatti circa cinque metri dalla posizione degli Accademici alla fine della scala a chiocciola, e il gruppo di nemici stava quattro metri più in là. Non visibile, ma certo udibile, il padrone di casa era almeno dieci metri più indietro, borbottando qualcosa e gridando ordini categorici di non fare prigionieri. La situazione non era affatto rosea...anche se feriti e stanchi gli shinobi potevano probabilmente sfondare il blocco, ma non senza farsi scoprire...e non c'erano certezze che contro così tanti nemici riuscissero a salvare tutti.

    Quello era l'ultimo ostacolo...


    Febh

    Febh non lo ricordava di sicuro, dopotutto era troppo piccolo, ma Kaji era in realtà il suo vero nome, scelto perchè alla nascita diede involontariamente fuoco alla clinica ginecologica dove era ricoverata sua madre (la quale aveva involontariamente provocato un corto circuito nel sistema antincendio) e poi venne salvato da un pompiere...da qui Kaji, appunto, l'antico elmo usato dai primi vigili del fuoco. Daichi quindi sapeva di aver avuto un fratello con quel nome, ma mai e poi mai avrebbe potuto anche solo pensare di accomunare quel tizio svitato al fratello scomparso anni prima durante una missione assieme ai genitori, inoltre Febh era troppo piccolo per essere suo fratello, ma questo era solo a causa del Jutsu del vecchio Homura che aveva resuscitato il giovane allievo riportandolo indietro di qualche anno. Shh, sto pensando! Allora...il monaco non lo ha detto il tuo nome, quindi come ho fatto a saperlo? E buonanotte all'intera questione della segretezza e del diversivo: aveva appena confessato di avere dei complici.

    E non fare di tutto una questione di soldi! Non fare il pezzente. Hai perso e devi pagare! Replicò mentre l'altro cominciava a farsi sempre più serio ed irritabile. Oh, non stare a fare il melodrammatico per pochi spicci. Non mi ricordo come lo so il tuo nome, mica bazzico la Zanna, io! Magari ti ho visto sull'elenco dei perdenti. O magari boh, conosco un sacco di gente io, sono piuttosto loquace per uno che è rimasto senza genitori da piccolo. E comunque non ti slego di sicuro: non hai visto quanta fatica ho fatto per sistemarti! HA! Fossi matto. Anzi, secondo come ti metto pure a nanna, che mi stai seccando. Allungò un braccio, velocissimo, per sferrare un colpo pesante alla base del collo del suo prigioniero, rafforzando l'urto con la tecnica di trasmissione delle vibrazioni di Oto. Il colpo avrebbe verosimilmente steso il prigioniero, e a quel punto Febh sarebbe stato libero di tornare al punto di rendez-vous, lasciando che fossero gli struzzi a gestire il poveraccio legato come un salame. [Azione]Statistiche: Forza Nera+6 Tacche

    Corpo Perfetto +4 For, -4 Res
    Impasto ½ Basso +2 For

    Colpo Vibrante
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare la potenza del proprio equipaggiamento di 10 tramite la vibrazione dell'oggetto. Un impatto a round con la stessa causa uno stordimento (DnT Leggero). È possibile il disarmo avversario in caso di impatti tra armi: l'Agilità è pari all'energia dell'utilizzatore. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Basso ogni colpo )
    [Da chunin in su]


    Comunque andasse sarebbe rimasto là per un pò, sovrappensiero. Allora...non lo ho sentito a Oto. E nemmeno a Grimdad. Mah. Prima ho avuto mal di testa come per quando mi ricordavo cose prima dell'Edo Tensei...magari lo ho incontrato da piccolo quando ero con il Sensei Homura, dopo che quel coso ha fatto fuori i miei genitori. Alla fine non riuscì proprio a ricordarselo e fece spallucce. Probabilmente non era importante.

    Almeno sul momento.
     
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