Mettere insieme un gruppo... variopinto

Senza nemmeno troppe storie la piccola Sei si incamminò all'interno della bara e ce la fece richiudere sopra di essa. Incredibilmente in seguito alla chiusura i miei compagni riuscirono ad estrarre le altre spade, contenute nella bara, proprio mentre io attraverso la mia esperienza nel furto riuscivo ad estrapolare il resto del bottino. Tra le varie cose riuscimmo anche a trovare quello che sembrava essere un resoconto di tutti i beni che avevamo preso. C'era una leggera descrizione di ognuno di essi e fu proprio Zong Wu che lo prese e lo lesse al resto del gruppo. La situazione sembrava volersi concludere in fretta, potevamo semplicemente andarcene con la bara sottobraccio quando il risorto percepì dei nemici che ci stavano aspettando.

Il mio corpo stava ancora risentendo ampiamente dell'uso di Seiken. Il potere che mi aveva dato, potere che effettivamente risultava anche dalla sua descrizione, era stato troppo ed il dolore ai muscoli continuava a farsi vivo.

D'altra parte, per quella giornata avevo già gestito diversi impegni e contrattempi di caratura ben superiore alla mia. Così, quando Zong Wu mi disse di entrare nella bara e restare li tranquillo non ebbi niente da ridire. Non era la prima volta che affrontavo un qualche genere di missione con loro, e nutrivo una discreta fiducia nel Kazekage. Mi sistemai nella bara, tenendo con me le spade, e lasciandomi trasportare dalla nuvola di Hoshi. Vista la mia totale inutilità attuale, ripensai con calma alle parole del rosso. Non esistevano scassinatori ufficiali, e se qualcuno avesse voluto istituirne un nuovo gruppo a Suna l'avrei gestito volentieri, ma era un'altra la promozione che bramavo con tutto me stesso. D'altra parte, se fossi riuscito nell'impresa di rubare delle spade di Kiri, e se Suna stessa fosse riuscita a beneficiarne avrei potuto far valere diverse carte valide per sperare nella beneamata promozione a chunin del villaggio. Una promozione, che unita a quella di membro dei sand scorpion mi avrebbe fatto fare notevoli passi avanti nelle gerarchie.

Dopo qualche istante di volo sentì delle voci. Erano i miei compagni, che trasformati in shinobi di Kumo, si erano affacciati davanti a coloro che ci stavano aspettando. Fu nuovamente Zong Wu a prendere la parola. Non evitò diverse velate minacce, che poi così tanto velate considerando il potenziale della nube carica di fulmini che avevo sotto il sedere non erano. Non ci rimaneva che scoprire come avrebbero deciso di comportarsi il padrone ed i suoi scagnozzi. Io, nella comoda bara di Sei, non potevo far altro che attendere.