Mettere insieme un gruppo... variopinto

A conclusione del bel processo emotivo che mi aveva finora scombussolato arrivarono, in tempi poco distanti due fantastiche emozioni diverse. Per prima cosa la morta di Anmoku non potè non rendermi particolarmente felice. In un certo senso, anche se a completare l'opera ed a svolgere la parte più importante erano stati il risorto ed il rosso, il mio contributo era stato importante. Provai un'incredibile scarica di adrenalina nel vedere il corpo del gigante afflosciarsi al suolo e morire. Poi, la stessa scarica di adrenalina, che durò più di quello che doveva mi fece provare un'altra, incredibile, emozione. I miei arti erano pressochè interamente rotti. Sei scattò via dalla mia mano ritrasformandosi in forma umana, mentre io, come Anmoku, mi afflosciavo a terra. I miei muscoli avevano provato l'ebbrezza del potere massimo, un potere che però non gli apparteneva e che non erano ancora pronti a gestire.

Gridai. Un grido di puro dolore, niente più che mero dolore. Una cosa mai provata e che andava al di là di ogni possibile immaginazione. Ero stato, nella mia vita, già ferito diverse volte, ma mai avevo provato un bruciore ed un dolore simile. Non c'era niente, oltre che rimanere inerte accasciato al suolo che mi sentissi in grado di fare. Strizzai gli occhi mentre serravo i denti. Sentì le parole di Sei attorno a me, ma la mia era quasi una meta-consapevolezza di quello che avevo attorno, non riuscivo realmente a comprendere tutto l'insieme. Aprì gli occhi qualche istante più tardi, in tempo per vedere la lama della rovina brillare di una luce particolarmente intensa, troppo intensa. Non conoscevo le abilità di quel ninja particolarmente bene, ma riuscì comunque ad intuire quello che stava per accadere. Probabilmente tutta l'energia assorbita stava per liberarsi, ed io non ero nemmeno in grado di strisciare. La fortuna volle che a risolvere la situazione ci pensò il rosso. Invece che da un'esplosione e da un'altra ondata di dolore che si sarebbe rivelata mortale io sentì il mio corpo trasportato dal vento, che nella terribile condizione in cui mi trovavo percepì piacevole come il soffio di vento di un'oasi nel mezzo del deserto. Ciò che accadde non mi fu chiaro. Già di per se la velocità di quella tecnica era incredibilmente il mio livello, ma contestualizzato nel dolore che stavo provando non riuscì a veder altro che strisce di colore muovermi attorno al mio corpo.

Non riuscì a provare sentimenti di paura, ero solamente scosso ed in balia degli accadimenti. Sentì il mio corpo ruzzolare contro le scale, contro Sei e contro Hoshi stesso. Non mi era chiaro come tutto ciò fosse successo, ma mi ritrovai lontano dalla stanza in cui eravamo, seduto su Hoshi assieme alla mia "fidanzatina spadambina". Avrei voluto togliermi, ringraziarlo e lasciare il rosso libero di muoversi come voleva, ma non riuscì a far altro che spostare il mio peso e ruzzolare per terra affianco a lui. Solo dopo aver ingerito il suo tonico riuscì a sentirmi appena appena meglio, cosa che si venne ad accentuare quando grazie all'aiuto del risorto i due mi steccarono gli arti.

Parlai con fatica, mentre venivo trasportato dalla nuvoletta del rosso.

C'era qualcosa che nemmeno il dolore più profondo può cancellare o farti dimenticare, e nell'arte della menzogna non ero secondo a nessuno.

Per quanto riguardava il sarcofago, per quanto le mie energie fossero prossime all'esaurirsi avrei potuto adempiere ciò che Hoshi aveva proposto.

A quel punto avrei spiegato ai miei compagni la mia abilità nel furto

Tecnica del Furto - Tounan no Jutsu
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Nessuna (0)
L'utilizzatore può sfruttare dei fili di chakra per agganciarsi ad uno o più oggetti entro 6 metri e prelevarlo, senza toccarli. L'azione è considerata un movimento furtivo; non esiste un raggio minimo di percezione. La vittima avrà percezione ridotta di 5, se non si aspetta un'azione simile; ogni Unità d'oggetti prelevata riduce il malus di 1.
Può essere usata in combinazione con la 'Tecnica dell'Arma Fantasma' spendendo uno slot tecnica base.
Tipo: Ninjutsu - Ninpou
(Livello: 6 / Consumo: Basso ogni slot )
[Unità massime: 1 per Grado]
[Da studente in su]

L'arte del furto [Generica]

Il furto è un'arte sopraffina, fatta di silenzio e imprevedibilità. Profondamente ingiusta nella sua essenza rischia di compromettere il ladro con le gravi sanzioni previste per la sua commissione; spingendo quest'ultimo a dover perfezionare la sua abilità nel furto perfetto: silenzioso ed immediato.



Furto Migliorato
Talento: il raggio di 'tecnica del furto' è incrementato di 3 metri. Utilizzabile 1 volta ogni 2 round. Non è possibile utilizzare altre abilità 'talento' in combinazione.
[Da Genin in su]

Lupin
Maestria: L'utilizzatore ottiene un bonus di +3 alla furtività, esclusivamente per rubare oggetti.
[Da Genin in su]

Manbassa
Talento: 'tecnica del furto' consente di rubare fino a 3 unità. Utilizzabile 1 volta ogni 2 round. Non è possibile utilizzare altre abilità 'talento' in combinazione.
[Da Chunin in su]

Officina
Villaggio: Personale
Posizioni Magiche: Nessuna
L'utilizzatore ottiene un bonus alla percezione ed alla furtività di +3 per ogni round passato entro 18 metri da un oggetto previamente individuato. Il bonus è valido solo per azioni riguardo il furto di quel determinato oggetto.
Tipo: Ninjutsu - Ninpou
(Livello: 3 / Consumo: basso - Mantenimento: 1/2 basso)
[ Massimo + 3 per grado da Genin in su ]
[Da Chunin in su]


Lupin III
Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Furtività, esclusivamente per rubare oggetti. Sostituisce il bonus fornito da 'Lupin'.
[Da Jonin in su]
e l'avrei utilizzata laddove necessario.

Posso anche provare a sciogliere in sabbia dall'interno il meccanismo, ma non saprei con quali risultati.



Per favore Sei, aiutami ancora a completare questa missione, e poi ti prometto che staremo insieme quanto vorrai e faremo un sacco di cose bellissime insieme!!!

Non dissi una parola sulla fuga, non ero nelle condizioni nemmeno per poterla pensare.

Senza nemmeno troppe storie la piccola Sei si incamminò all'interno della bara e ce la fece richiudere sopra di essa. Incredibilmente in seguito alla chiusura i miei compagni riuscirono ad estrarre le altre spade, contenute nella bara, proprio mentre io attraverso la mia esperienza nel furto riuscivo ad estrapolare il resto del bottino. Tra le varie cose riuscimmo anche a trovare quello che sembrava essere un resoconto di tutti i beni che avevamo preso. C'era una leggera descrizione di ognuno di essi e fu proprio Zong Wu che lo prese e lo lesse al resto del gruppo. La situazione sembrava volersi concludere in fretta, potevamo semplicemente andarcene con la bara sottobraccio quando il risorto percepì dei nemici che ci stavano aspettando.

Il mio corpo stava ancora risentendo ampiamente dell'uso di Seiken. Il potere che mi aveva dato, potere che effettivamente risultava anche dalla sua descrizione, era stato troppo ed il dolore ai muscoli continuava a farsi vivo.

D'altra parte, per quella giornata avevo già gestito diversi impegni e contrattempi di caratura ben superiore alla mia. Così, quando Zong Wu mi disse di entrare nella bara e restare li tranquillo non ebbi niente da ridire. Non era la prima volta che affrontavo un qualche genere di missione con loro, e nutrivo una discreta fiducia nel Kazekage. Mi sistemai nella bara, tenendo con me le spade, e lasciandomi trasportare dalla nuvola di Hoshi. Vista la mia totale inutilità attuale, ripensai con calma alle parole del rosso. Non esistevano scassinatori ufficiali, e se qualcuno avesse voluto istituirne un nuovo gruppo a Suna l'avrei gestito volentieri, ma era un'altra la promozione che bramavo con tutto me stesso. D'altra parte, se fossi riuscito nell'impresa di rubare delle spade di Kiri, e se Suna stessa fosse riuscita a beneficiarne avrei potuto far valere diverse carte valide per sperare nella beneamata promozione a chunin del villaggio. Una promozione, che unita a quella di membro dei sand scorpion mi avrebbe fatto fare notevoli passi avanti nelle gerarchie.

Dopo qualche istante di volo sentì delle voci. Erano i miei compagni, che trasformati in shinobi di Kumo, si erano affacciati davanti a coloro che ci stavano aspettando. Fu nuovamente Zong Wu a prendere la parola. Non evitò diverse velate minacce, che poi così tanto velate considerando il potenziale della nube carica di fulmini che avevo sotto il sedere non erano. Non ci rimaneva che scoprire come avrebbero deciso di comportarsi il padrone ed i suoi scagnozzi. Io, nella comoda bara di Sei, non potevo far altro che attendere.