Il Cuore Sepolto

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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Il Cuore Sepolto

    Incontri segreti nella notte nebbiosa




    Mi sentivo tremendamente solo. Non lo avevo fatto presente ancora a nessuno, del resto la localizzazione di Ayame e le bambine era segreta e gli unici al mondo a conoscerla eravamo io, Yogan ed i Tengu stessi che ovviamente le ospitavano. Decisi per quella sera di lasciar stare le copie e di farle sparire in nuvole di fumo prima di uscire, sicché casa mia divenne incredibilmente più triste e vuota senza l'illusione della mia famiglia a riempirla. Uscii da palazzo e mi diressi verso la Vecchia Amministrazione dove avrei dovuto incontrare Asmodai. Non andavo di fretta, eppure mi ritrovai a saltare di tetto in tetto a piena velocità giungendo in tempo estremamente rapido. Non ero di buon umore.


    Quella storia mi aveva costretto ad allontanare Ayame, Jukyu e Nana e da quando le avevo accompagnate a Monte Corvo non avevo mai avuto modo di vederle. Inoltre la gravidanza di Ayame stava peggiorando il mio umore in maniera esponenziale. Avrei dovuto esserle accanto, volevo esserle accanto come un vero uomo dovrebbe fare in una situazione del genere ma non potevo, non come avrei voluto! Motivo per cui ero un fascio di nervi. Forse all'esterno non si vedeva molto, sopratutto grazie all'oscurità, ma se le emozioni si potessero visualizzare in quel momento una nube tempestosa stava aleggiando sulla mia testa in procinto di esplodere.


    Ma tornando al motivo di quella scampagnata notturna (erano ormai le tre di notte) mentre il Villaggio dormiva profondamente, lo scopo del mio incontro con Asmodai era recarmi dove un tempo sorgeva la vecchia Amministrazione e dunque (stando a quanto aveva detto Deveroux) cercare il cuore lì. Non avevo ben idea di come la Magnificenza di Hayate fosse venuta a conoscenza di quelle informazioni e la cosa mi turbava alquanto. Inoltre Shiltar non aveva lasciato scritto nulla! Già avevo avuto modo di esprimere il disappunto per quel modo di fare poco lungimirante del vecchio Kage e proprio per quello avevo dovuto pensare molto. Era davvero lì? La Magnificenza di Hayate voleva quel cuore, dunque un'informazione sbagliata non sarebbe di certo stata utile al Flagello così come ad Hayate stessa. Ma se le informazioni erano vecchie? Il cuore sarebbe potuto essere ovunque a Kiri... o forse no. Avevo la mia teoria certa, grazie al caratteraccio di Shiltar che per una volta ero costretto a ringraziare.


    Quando giunse Seinji lo salutai con un rapido cenno della mano e mi avviai verso ciò che rimaneva del vecchio edificio. Sgombrate le macerie e abbattuti le travi ciò che rimaneva era uno spiazzo sulla quale era stata edificata una piazzetta con al centro un monumento raffigurante un fiotto d'acqua. Scolpito in nero granito, si innalzava maestoso fino a tre metri dal suolo. C'erano diverse panchine per sedersi, nonché delle aiuole circolari con il prato ben curato. Nulla lasciava pensare che lì, un tempo, c'era il cuore gestionale del Villaggio. Asmodai, ciò che cerchiamo è un... cofanetto probabilmente. Al suo interno c'è un cuore umano. Non avevo voluto raccontare tutta la storia ad Akira e Meika, ma non vedevo molti rischi a raccontarla ad Asmodai. Sopratutto perché - se avessi trovato quel cofanetto - lui avrebbe fatto parte del piano che avrebbe seguito il ritrovamento. C'è un'associazione criminale, gli Hayate, che lo stanno cercando. Il Flagello lo voleva, gli avevano offerto un posto tra le "Virtù di Hayate" per questo. Qui un tempo sorgeva l'Amministrazione. Se c'era una stanza qui sotto sicuramente sarà entro il tuo raggio della visione Asmodai. Per cui... prenditi tutto il tempo che puoi, attiva quei dolci occhi che ti ritrovi e vediamo di capire se la Magnificenza di Hayate aveva ragione. A quel punto, all'Akuma la scena.

     
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    E dunque è così che Seinji Akuma iniziava a riacquistare la fiducia perduta; iniziando a collaborare, aiutare quel che una volta era il suo peggiore nemico, colui di cui sognava la morte e la decapitazione, e il tutto per di aiutare il villaggio nel momento del bisogno, quando vi era una tempesta all'orizzonte, una di quelle che poteva spazzare il villaggio via insieme ai suoi abitanti. Eppure... Itai era cambiato. Tutto era cambiato. A iniziare dal suo carattere, fino al suo modo di agire. Sembrava una persona diversa, una di quelle che Seinji non solo poteva sopportare, ma verso la quale sentiva addirittura una strana forma di simpatia, al posto di quella strana antipatia, forse dettata dall'arroganza di Itai, dal suo essere... essere forte, sempre e comunque, oppure semplicemente dal fatto che Itai era un Nara, un straniero. Ripensandoci Seinji sospirò, nel mentre impacchettava il sushi preparato in della carta. Sì, Itai era forte. Nessuno era più forte di lui tra quelle mura, e questo l'Akuma lo sapeva bene, nonostante fino a poche settimane prima era in netta opposizioni al Mizukage. Eppure, chissà se il Nara avrebbe retto l'urto della Tempesta. Chissà se avrebbe retto l'onda, ergendosi a difesa di quella gente, un po' persa e un po' spaventata, che giocherellava qua e la per le vie di Kiri. Da quando l'Akuma era tornato da Genosha, si era mostrato nemico al jinchuriiki della foglia. Forse per via della sua indole infantile, forse per il suo modo di vedere complotti accademici contro Kiri in ogni dove; eppure era cambiato anche lui. Anche lui aveva capito, che il Nara non si era scelto quella strada da solo. Aveva capito, che per lui, quel biondino sempre vigile e pronto, il portare un demone dentro di sé, era una maledizione, al di la della provenienza di quel demone. Non era stato Itai Nara a scegliere il Bijuu. Era il Bijuu, tramite il Destino, ad avere scelto Itai Nara. Sotto quel punto di vista erano persino simili, e per niente diversi: non era stato Seinji ad aver scelto di nascere nel clan Akuma, e di portare Asmodai dentro di sé. Era stato Asmodai, ad aver scelto lui.
    Era stato il Destino.
    Ed ora, dinnanzi all'abisso, dinnanzi al crollo del mondo che amava per via della mano di un folle sanguinario, - il Diavolo fatto persona, - quei due Destini, prima nemici, decidevano di collaborare. I due predestinati, - uno a crederersi una sorta di Provvidenza Divina per salvaguardare e sviluppare il villaggio di Kiri, e l'altro - un foglioso destinato a metterci le radici in quel villaggio, forse, potevano creare un piccolo muro dinnanzi a quella gente, ma per quanto tempo egli avrebbe retto, non lo sapeva nessuno.
    Servivano ninja. Servivano volti nuovi. I ranghi andavano ripopolati. Le fila - formate da capo. Servivano le squadre mediche, e le nuove spade di Kiri andavano riforgiate di nuovo. Tutto questo Itai non lo poteva fare da solo. Tutto questo lo avrebbero fatto altri ninja.
    Finito di impachettare il sushi, Seinji Akuma lo nascose in una tasca del mantello, e uscì di casa.
    Fuori vi albergava la solita nebbia, nascondendo il villaggio e gli abitanti tra le sue braccia. Era... strana. Faceva sentire Seinji al sicuro, quando era sulle vie di Kiri. Vi si poteva pensare, nascondersi, agire.
    "Tsk..."

    Pochi minuti, ed ecco che Seinji Akuma spuntò dalla nebbia vicino a Itai. La vecchia amministrazione... o meglio: le sue rovine. Un posto mistico, o quasi. Uno di quelli pieni di ricordi. Seinji rispose al saluto, e poi tirò fuori il sushi dalla tasca.
    «Non è esattamente l'ora adatta per la digestione del pesce, ma...» - e dunque l'Akuma avrebbe proposto il sushi al Nara. Questi avrebbe potuto vederci dentro una dozzina di pezzi, tutti uguali a coppie di 2. - «Bhe, avevo pur bisogno di guadagnarmi da vivere ad Ame.» - In ogni caso, Seinji si sarebbe preso qualche pezzo, mandandolo giù in un attimo: nonostante fossero le 3 di notte, aveva una fame boia.
    Quindi seguì Itai Nara dentro quelle macerie.
    "Asmodai... Attiva la vista"
    "Tempo, sire!"
    "E' notte fonda. La gente dorme... Qualche attimo e mi concentro"
    Arrivati sulla piazzetta, Seinji la squadrò con il proprio sguardo penetrante. Non ricordava se vi era mai stato li; forse... No. Non poteva essere. Quel posto non era antichissimo, ma Seinji non se lo ricordava comunque. Forse non ci era mai entrato. O forse l'esserci entrato era un eventi così piccolo e insignifcante da sfuggire via dalla sua memoria.
    Fermatosi sulla piazzetta, Seinji ascoltò le parole del Kage.
    "Cuore umano..."
    Che razza di Diavolo poteva estrarre dal corpo di qualcuno un cuore, e lasciarlo li, in un cofanetto? Quasi-quasi volle chiederlo al Nara, ma non lo fece. Non era nel suo compito fare domande; - se il Kage avesse voluto farlo sapere a Seinji, glie lo avrebbe semplicemente detto. Lui era un ninja: il suo compito era di eseguire i compiti che gli venivano dati.
    «Dammi qualche minuto,» - commentò, rispondendo a tutta quella tiritera sul Flagello e sul gruppo "Virtù di Hayate."
    Dunque, concentratosi, avrebbe atteso. [Attivazione Vista Vitale Decuplicata - Raggio: 3 km]
    Una volta attivata, Seinji avrebbe guardato ovunque in cerca di quel cofanetto: travi, porte, sottotravi, luoghi nascosti, sotto terra, sotto i mattoncini delle pareti, tetto, e anche in tutti gli altri luoghi. Tutto quello che era in raggio dei 3 km doveva essere suo; lui doveva vederlo. Capirlo. Percepirlo.
    E restituirlo al Mizukage.
    Era il suo compito.







    Seinji
    Chakra: 400 Bassissimi - 8 (Attivazione Vista Vitale)
    Vitalità:15,5/15,5 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
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    Slot Tecnica Avanzata: ///
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    6 Anni Prima:

    "Sei sicuro di non esagerare?", avrebbe chiesto l'uomo avanzando nella notte assieme alla figura che lo affiancava. "Stiamo parlando di Hayate: ci sono cose che preferisco non lasciare in giro per Kiri e poi, lo sai, ho una collezione da mantenere.", replicò il secondo.
    Il primo aveva una vistosa cicatrice sulla fronte, abiti piuttosto anonimi e l'unica arma che si notava avesse con se era una normale katana alla cinta, risaltava, però, la scatola che teneva fra le braccia, mentre scrutava con il suo sguardo, a tratti preoccupato, il suo interlocutore.
    Se per il kiriano medio, il tizio con la scatola sarebbe apparso come un signor nessuno, l'uomo dai lunghi capelli bianchi, i due nei sulla fronte, gli occhi viola e, soprattutto, la gigantesca falce poggiata sulla spalla mentre passeggiava, sarebbe stato facilmente riconoscibile come l'allora Mizukage: Shiltar Kaguya.
    "Sì, la conosco la tua passione perversa per disossare i nemici, ma, non sarò un medico, però pure io so che questo è un cuore! Non ci sono ossa dentro!", avrebbe obiettato il primo, "Riikimaru, non c'è mica bisogno di urlare. Poi preferisco tenermelo nascosto sotto casa, che non lasciarlo al Palazzo dell'Amministrazione che Fujiko sta finendo di costruire...", replicò secco l'allora Mizukage.
    "E posso anche capirlo, ma perché, allora, lo abbiamo messo lì dopo essere tornati dall'Abete, dopo aver preparato tutti i sigilli di protezione, assieme a Kisugy e Kymuji? Cos'è? Hai cambiato idea e non potevi aspettare domani per averci tutti presenti? Mi hai dovuto svegliare e far venire fin qui di notte? Ti rendi conto che sei il Mizukage e ti muovi come un ladro nel tuo stesso villaggio?", lamentò quello che, a conti fatti, era l'unico amico d'infanzia rimasto al Kaguya, uno dei pochi ninja che con lui avevano iniziato come studente della Nebbia e che ancora viveva nel villaggio, o meglio, vi era ritornato.
    "Primo: ci ho riflettuto e ho deciso di tenerlo più vicino, perché più sicuro. Nell'amministrazione ci sono per lo più civili... ci sarebbe Fujiko, ma non ha le capacità per difenderlo!
    Secondo: meglio solo tu, che coinvolgere di nuovo Kymuji e Kisugy, specie il secondo, così ossessionato com'è con Hayate! Sono quasi dei fratelli per me, ma hai visto il dubbio negli occhi di Kisugy, più di me, ti sei reso conto della sua ossessione per il Tamasizu, stavi persino per agire contro di lui! Non devono sapere di questo spostamento, mai.
    Terzo: sì, sono il Mizukage, e tu sei un ninja di Kiri, quindi non farmi sottolineare questa differenza di grado e ricordati, prima di tutto, che siamo amici da tanti anni. Abbi fiducia in me."
    , ribatté il Kaguya, fermandosi e volgendo la propria attenzione allo Shinretsu.
    "Vero per Kisugy e vero che non ci sono molti altri posti sicuri sull'isola... ma ti rendi conto che tenendolo nel tuo palazzo metterai in pericolo la tua famiglia? Taeko ed i bambini?", sottolineò ancora l'altro, con tono pacato.
    "L'ultima cosa che voglio è metterli in pericolo, ma non posso lasciare questo affare in giro per Kiri non sorvegliato e non so di chi altro fidarmi.
    Fujiko è troppo debole e, soprattutto, tende a complicare le cose con i propri colpi di testa.
    Houyoku ha molte potenzialità e dei forti principi morali, ma quei principi morali potrebbero essere un problema in questa situazione grigia con l'Abete.
    Itai... è il ninja più forte che abbiamo qui a Kiri, se consideriamo le quantità di chakra che può sfruttare in uno scontro, ma anche lui non capirebbe la faccenda con l'Abete e, soprattutto, non è che ci stiamo poi così simpatici.
    Kisugy e Kymuji sono troppo legati all'Hayate di un tempo.
    Resti solo tu, amico mio."
    , avrebbe concluso, mentre i due continuavamo ad avanzare verso il ponte d'ossa che conduceva al Palazzo del Mizukage.

    Presente:

    L'attuale Mizukage, Itai Nara, e l'Akuma al suo servizio, si erano incontrati lì, dove un tempo sarebbe dovuto sorgere il nuovo palazzo dell'Amministrazione Kiriana, il cuore del lavoro che, in quel periodo, stava portando avanti Fujiko per la creazione di un nuovo volto per Kiri, o almeno questi erano i propositi che in quel periodo passavano per la testa di quella chunin.
    Sei anni prima, in effetti, il progetto del palazzo era quasi completato quando Shiltar Kaguya, qualche giorno dopo il suo ritorno dal Paese dell'Abete, aveva depositato lì il cuore di Hayate, ma sulle quattro persone presenti nel nascondere l'oggetto, solo due erano poi tornate per spostarlo e quella era un'informazione che non era mai stata divulgata, né dal defunto "Sandaime" Mizukage, né dal suo scomparso più fidato amico (che, tra l'altro, Shiltar aveva sempre evitato di far conoscere ad Itai o chiunque altro a Kiri).
    Proprio per quel motivo, nel cercare dovunque in quella piazza sorta dopo "il colpo di testa" di Fujiko, l'Akuma non avrebbe scoperto niente di strano: c'erano roccia, cemento, qualche altro metallo o minerale, forse qualche animale che gironzolava, persone nelle case che potevano trovarsi entro il raggio d'azione del suo sguardo, ma nessuna stanza segreta, nessun cuore nascosto dentro scatole sotterrate, niente di niente.

    Una cosa era certa: se il cuore di Hayate si trovava a Kiri, come era stato riferito al Mizukage, allora non era lì dove gli era stato indicato.
    Dovevano continuare a cercare.

    -----

    OT: Ok, mi sono permesso di mettere un flashback (e credo che lo farò per il resto della giocata per "spiegare" il come delle cose che avvengono) e di specificare, seppur indirettamente, che il palazzo distrutto dell'amministrazione, si trova a più di 3 km dal Palazzo del Mizukage.
    A voi la ricerca ^^' /OT
     
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    Messosi al lavoro, l'Akuma cercò in tutto e dappertutto: che fossero piccoli scaffali caduti in disgrazia dopo l'abbandono di quell'edificio; che fossero delle ragnatele inutili e privi di significato; che fossero degli angolini nascosti nelle zone più remote di quel posto; che fossero anche porte, armadi, muri e qualsiasi altra cosa, dopo una ricerca intensa di un tempo che a Seinji sembrò durare un'infinita, quest'ultimo ben capì che non vi era nulla. Non vi era nulla, che poteva almeno assomigliare all'oggetto che Seinji e Itai cercavano. Cosa poteva significare questo? Magari Shiltar nel nascondere quella cosa, la aveva messo sotto un qualche genjutsu o fuuinjutsu che ne celava la posizione;o magari la vista dell'Akuma veniva annebbiata da qualche ninjutsu, inventato da Shiltar proprio per mandare a vuoto gente come lui e il Nara, messisi alla ricerca del cofanetto perduto. In tutto ciò una cosa era chiara: gli occhi dell'Akuma, almeno in quel posto, non avrebbe fornito aiuto alcuno ai due, e ritirato la sua vista, focalizzatosi sul viso del biondo che aveva vicino, Seinji glie lo disse con un tono pacato e tranquillo. Del resto, non aver trovato il cofanetto con la sua vista, poteva significare poco e nulla; Shiltar era un ninja, per di più un Kage, e probabilmente avrà usato qualche jutsu di illusione nel nascondere un oggetto assai prezioso.
    «Niente, Itai,» - sospirò l'Akuma, - «c'è tutto di tutto, compresi animali, ragnatele, pietre e cemento invecchiato, ma quel che cerchiamo non c'è nel raggio di 3 km da questo punto.»
    Poi alzò le spalle, tirando fuori dalla tasca ancora del sushi con del wasabi che si era portato prima. Senza troppe cerimonie, se lo mise in bocca e si mise a masticare, ragionando quindi tra un colpo di denti e un altro.
    «D'altro canto, Shiltar avrebbe potuto usare una qualche tecnica per celare un oggetto assai prezioso allo sguardo altrui,» - disse l'Akuma inghittendo un pezzo di sushi per poi mettersene in bocca un altro, - «possiamo provare a cercare un po' manualmente. Magari i miei sono solo stati ingannati da una qualche tecnica del vecchio...» - "...bastardo..." - «...Kage.»
    Allora Seinji avrebbe proposto anche al Nara di prendersi del sushi, continuando nel frattempo a parlare.
    «Però servirebbe molta gente per cercare tutto intorno... Sai mica dove può ancora essere stato nascosto l'oggetto? Insomma, se sei al 100% sicuro che è a Kiri, prima o poi dovremmo anche trovarlo.»





    Seinji
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    Chissà perché, non ero sorpreso. Se Shiltar aveva messo le mani su quel cuore poteva stare davvero in pochi posti a Kiri. E se non fosse stato a Kiri non l'avrei cercato cercando dunque di sviare le attenzioni del Flagello per allontanare la sua minaccia dal Villaggio. Ma erano pensieri che andavano ben oltre la reale situazione: avevamo controllato solo un posto e ce n'erano alcuni che potevamo controllare. In particolar modo uno. Ed il percorso logico per giungere a quella conclusione era disarmante, basato sopratutto sulla mia conoscenza di Shiltar Kaguya. Seguimi. Camminiamo un po'. Dissi all'Akuma, voltandomi per tornare da dove ero venuto. E se le mie supposizioni erano esatte, la cosa oltre a farmi tremare mi inquietava profondamente.


    Conoscevo bene Shiltar. Non eravamo amici, ma ci conoscevamo bene... e per quanto odiassi ammetterlo, lui ha spesso capito di me quanto più io avessi capito di me stesso all'epoca del nostro scontro. Iniziai a raccontare, camminando tranquillamente. Perché ero così tranquillo? Cos'era quella calma glaciale che mi avvolgeva? La sola certezza: se il Cuore non era lì, allora non era a Kiri. Se il Cuore è a Kiri, e se Shiltar l'ha preso, non può trovarsi in molti posti. Sai perché posso dire questo, Asmodai? Posso dirlo perché conoscevo Shiltar abbastanza da dire non si sarebbe fidato di nessun altro a parte se stesso. Lui non era un uomo che distribuiva la sua fiducia a molti. Credo che al mondo l'avesse solo la sua compagna, forse, Hoshikuzu Chikuma e Fuujiko. Forse qualcun altro che non conoscevo, ma non ne sarei così certo. Ed allora dove un uomo che non si fida di nessuno nasconderebbe un oggetto apparentemente ricercato? Ammettiamo che sapesse che qualcuno lo stava cercando o che in futuro avrebbero potuto cercarlo... dove lo nasconderebbe? La risposta era semplice, quasi ironica. E se era vera significava che il Cuore che Hayate stava così disperatamente cercando si era sempre trovato più vicino a me di quanto avessi mai creduto. La nuova amministrazione? Non ci ha mai messo piede. Era un progetto di Fujiko. Non c'era nella vecchia. Per cui rimane un solo posto possibile. Mi fermai, giunto a destinazione mentre parlavo e spiegavo la mia supposizione, sperando fosse corretta.


    Esatto Asomdai. Casa mia. Ergo, la vecchia casa di Shiltar epurata dal fossato dei Coccodrilli e mobilio fatto d'ossa. Feci un passo in avanti, attraversando il cancello lasciato aperto. Non custodivo segreti lì dentro, non c'era la mia famiglia e se i miei nemici avessero voluto colpirmi lì non sarebbe stato un cancello di ferro a fermarli: era un mero pezzo di arredamento, non altro. Dai un occhio qui. Controlla tutta la casa, anche sotto. Dissi, osservando il grosso palazzo, troppo grosso per le mie necessità. E vediamo che succede. Se non dovesse essere qui smetteremo probabilmente di cercarlo, ma qui lo cercheremo approfonditamente. Al massimo controlleremo nella Nuova Amministrazione, ma dubito fortemente possa essere lì. Nasconderselo in casa: proprio da Shiltar, un uomo che non ha avuto nemmeno l'accortezza di lasciar scritto qualcosa da qualche parte per i suoi successori. Perché Shiltar Kaguya probabilmente non si fidava di nessuno. Probabilmente si fidava solo di se stesso, sopratutto della sua forza e della durezza delle sue ossa. E dei suoi coccodrilli. Ecco, Shiltar Kaguya si fidava dei suoi coccodrilli.


    Lascio la palla di nuovo a Leo per usare i suoi mitici occhietti.
     
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    Che Itai non fosse sorpreso dal risultato di quella prima ricerca, era ben chiaro, e anche se una domanda, piuttosto chiara anch'essa, si ergeva nella mente di Seinji, questi non si rifiutò di camminare. Accolse anzi la richiesta con molto favore: se volevano davvero trovare qualcosa, dovevano bisogno di pensare, e per pensare non vi era cosa migliore di una passeggiata notturna. Dunque quando il Mizukage si incamminò, l'Akuma, senza stoppare ancora la propria vista, lo seguì a ruota. E a giudicare da quanto riferito dal Nara nei minuti dopo, fece bene ad averlo seguito. Dapprima il Nara disse, che Shiltar aveva capito molto di lui stesso, il che poteva significare una cosa sola: sospettando che il Nara un giorno avrebbe potuto cercare il Cuore, Shiltar avrebbe potuto al tempo cercare di capire i ragionamenti di Itai, e dunque fregarli abbastanza da nascondere l'oggetto nel posto in cui il Nara mai lo avrebbe trovato.
    «Poteva nasconderlo ovunque, Itai. Non solo alla sua casa precedente: qualora non avesse voluto farlo trovare da qualcuno, avrebbe potuto gettare il cafonatto nell'abisso del mare, e li si che nessuno mai troverà quell'oggetto,» - sospirò Seinji, iniziando a capire che quella ricerca di routine presto avrebbe potuto rivelarsi essere più ardua del previsto. Shiltar era un kage, e un ninja di alto livello. Bisognava capire a cosa gli serviva quell'oggetto; se voleva disfarsene per sempre, oppure dare modo a qualcuno, qualcuno di meritevole, trovarlo un giorno. Bisognava capire molte cose prima di trarre le conclusione, ma con il silenzio che regnava, Seinji era disposto pure di controllare tutto il villaggio in lungo e in largo, qualora ciò sarebbe stato necessario.
    «Inoltre, se dici che Fuujiko aveva la fiducia di Shiltar, e che Fuujiko è stata nella Nuova Amministrazione, credo che si debba dare un'occhiata anche li...» - disse l'Akuma, e arrivato sul posto della vecchia casa di Shiltar, iniziò le ricerche che, grazie alla sua vista, prima o poi lo avrebbero portato a un risultato, che fosse stato positivo o negativo non lo sapeva ancora nessuno.




    Seinji
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    6 Anni Prima:

    Il duo era entrato nel Palazzo del Mizukage e Riikimaru teneva sempre stretta fra le mani la grossa scatola, mentre si dirigeva verso l'ala dove, ai tempi, si trovava l'Ufficio del Mizukage.
    "Dove stai andando? Non di là, dal lato opposto.", lo avrebbe fermato Shiltar, prima che lo Shinretsu compisse più di qualche passo, portando quello a voltarsi con una nota di sorpresa sul volto.
    "Non vorrai che me lo tenga in bella vista sul tavolo? Ho un senso dell'arredamento che molti discutono, ma nemmeno io potrei spiegare una scatola, con un cuore pulsante al suo interno, in esposizione.", commentò il Kaguya con una scrollata di spalle, invitando l'altro a seguirlo.
    "Dove vuoi posarlo?", chiese incuriosito Riikimaru.
    "Sai, un paio di anni fa, ero da poco diventato Mizukage e ci fu un... incidente, per così dire, anzi una serie di incidenti a catena che hanno portato alla non tanto comoda situazione attuale fra Kiri ed Oto.
    Fra gli altri, ci fu un breve lasso di giorni in cui sia io, sia Itai, eravamo assenti da Kiri, a causa di questi eventi a catena; Fujiko e Houyoku nemmeno erano a Kiri.
    Fatto sta, che qualcuno riuscì ad entrare nel villaggio, il che, come fatti più recenti hanno dimostrato, è di una facilità impressionante per ora, cosa più grave, però, questo qualcuno riuscì ad entrare anche qui, a Palazzo.
    Non vivevo ancora con Taeko, quindi il massimo era qualche impiegato che poteva rischiare la vita, ma avevo un bel pò di roba nei miei appartamenti, al piano superiore.
    Pensavo che bastasse poco per difendere la propria casa, una serratura in ossa e qualche coccodrillo lasciato di guardia, invece, questo qualcuno che è riuscito ad entrare fin qui? Ha superato la serratura a scatti, fatto scomparire un paio di miei coccodrilli e, dulcis in fundo, si è portato via sette katane che stavano per essere lavorate così da diventare una versione leggermente meno capace delle Sette Spade originali."
    , raccontò Shiltar con una nota di disappunto ben evidente nella voce.
    "Quindi Kiri è stata derubata e non si sa il colpevole?", chiese stupito Riikimaru, "Ho qualche sospetto, o meglio, Itai mi ha suggerito un sospetto ai tempi, in funzione del racconto di uno dei miei coccodrilli sull'uso del sangue per combattere di quel misterioso ladro.
    Più di quello, però, ho capito che non è mai saggio tenere cose di valore nella propria casa, specie adesso che ci stanno dei bambini e potrebbero per caso trovare un cuore pulsante e provare a giocarci... non che mi dispiaccia l'idea che uno dei miei figli possa uccidere Hayate.
    Ma già Taeko si lamenta per i coccodrilli, le locuste, i megachirotteri, le ossa e la Falce di Luna... figurati ad avere certi oggetti di valore in giro per casa!"
    , obiettò il Mizukage, seppur, probabilmente, la moglie a modo suo aveva ragione.
    Mentre parlavano, intanto, i due avevano raggiunto una parete nell'ala occidentale del piano terra, apparentemente piuttosto semplice, c'era giusto un gigantesco raccoglitore di documenti a quattro scaffali, alto circa 2.5 metri, pieno di tutta l'anagrafica Kiriana dalla fondazione del villaggio al giorno odierno.
    "Spostati un attimo, Riikimaru.", suggerì il Mizukage, prima di guardare bene il mobile ed aggiungere: "Ripensandoci, posa quel barattolo e dammi una mano.", i due avrebbero quindi utilizzato il chakra adesivo per sollevare e spostare il mobile, piuttosto pesante anche per un ninja allenato quale era Shiltar, per poi posarlo poco lontano.
    "Ora vediamo se mi ricordo...", avrebbe continuato il Kaguya, prima di portarsi nel medesimo punto in cui era poco prima, esattamente al centro della posizione del raccoglitore e fare quindi cinque passi sulla propria destra, poggiando poi la mano sinistra al muro.
    Le ossa del Mizukage fuoriuscirono dal palmo della mano, entrando in una serie di complessi meccanismi di rotazione fino ad allineare cinque anelli dentati con i cingoli che gli stavano attorno, così da sbloccare tre sui quattro lati di quella parete, permettendo al Kaguya, quindi, di spingere la stessa.
    "Ci ho messo un pò e ho dovuto pagare profumatamente i meccanici che mi hanno aiutato in questo lavoro... o, per meglio dire, ho dovuto ridare la libertà a tre prigionieri di Genosha che erano esperti meccanici e mi hanno aiutato a sistemare questa parete, ma è un ottimo passaggio segreto. Non si rivela nemmeno con la percezione del chakra, mi hanno detto... non essendo un fuuinjutsu.", raccontò orgoglioso.
    "Hai liberato tre criminali che erano prigionieri a Genosha per farti fare questo?", domandò sgomento Riikimaru, "No, li ho dichiarati evasi ed uccisi subito dopo... ma meglio questo che la condanna a vita sull'Isola Prigione, non pensi?", chiese Shiltar, senza ricevere risposta dall'amico d'infanzia.
    La parete nascosta si aprì su una lunga scalinata, di cui lo Shinretsu non vedeva la fine.
    "Spero tu non abbia impegni, amico mio, sono due ore almeno, fra scendere e salire queste scale... considerando tutto quanto.", avrebbe esordito il Kaguya, accendendo una scintilla elettrica con il proprio chakra ed avanzando per primo, seguito dall'altro, con fra le mani, di nuovo, la scatola contenente il cuore di Hayate.

    Presente:

    L'attuale Mizukage ed il suo fedele Akuma stavano tornando verso il Palazzo del primo e, forse, fu una fortuna ed insieme una geniale strategia quella del secondo di tenere attivo per tutto il tempo l'abilità oculare del suo clan, poiché, quando il palazzo entrò nel suo raggio d'azione, Seinji (o Asmodai come si faceva chiamare) avrebbe potuto scoprire una particolarità che, probabilmente, Itai non aveva mai individuato.
    Il fossato che l'attuale kage aveva fatto sigillare era, in effetti, collegato con un cunicolo che dava verso l'interno del palazzo, o, più correttamente, che si perdeva al di sotto del palazzo.
    Più andavano avanti e più agli occhi dell'Akuma che, forse, in tutti gli anni in cui aveva visitato il palazzo mai si era fermato ad osservare, ora apparivano evidenti i chilometri di cunicoli che si trovavano al di sotto del palazzo stesso.
    Cunicoli che sembravano avere un unico ingresso, come lo stesso chunin avrebbe potuto vedere, appena entrato nel palazzo: una porta sul lato occidentale del palazzo, una porta che, però, era bloccata da due apparenti ostacoli.
    Il primo era un gigantesco raccoglitore che, a volerlo spostare o sollevare avrebbe richiesto una forza spaventosamente consistente e, dopo il raccoglitore, il muro stesso, di cui forse Seinji avrebbe visto il meccanismo d'apertura, ma come attivarlo senza l'uso di un'abilità manipolativa capace di muovere ossa (come Shiltar), o acqua solidificandola (come Riikimaru quando entrò a palazzo 6 mesi dopo la "morte" di Shiltar)?
    Il meccanismo era in profondità almeno 1 metro nel muro ed era composto da cinque anelli metallici dentati, o più correttamente, da segmenti di anelli: proprio per quello serviva un'abilità manipolativa, per completare gli anelli e permetterne la piena rotazione fino a connettere tutte le parti correttamente.
    Anche il muro stesso, comunque, sarebbe stato parecchio ostico da spostare o abbattere.

    -----

    OT: Nella prossima puntata, probabilmente, Shiltar ed il suo amico d'infanzia vi racconteranno com'è stato creato quel cunicolo. Per ora, capite come entrarci (non è eccessivamente difficile e non penso serva nemmeno tutta sta violenza...)./OT
     
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    × Legenda
    Narrazione
    «Dialoghi»



    Quando il duo si allontanò dal punto precedente, incamminandosi verso la nuova destinazione, Seinji, seppur conservando in sé ancora della speranza, cominciava a credere, che difficilmente uno come Shiltar avrebbe nascosto un oggetto, forse importante, in un posto così esposto al pubblico come lo era la Nuova Amministrazione, - il cuore pulsante del cuore del Paese dell'Acqua. Non vi ci sarebbe stato alcun senso, se non uno solo: nascondere l'oggetto agli occhi di tutti, in modo da non nasconderlo affatto. Metterlo li da qualche parte, in modo che la gente, passivamente, non lo notasse, e forse era proprio questa l'idea che spingeva Seinji Akuma in avanti, ad aiutare il suo vecchio nemico per scongiurare eventuali pericoli strani da Kiri. Era una strategia quella, strategia abbastanza famosa e descritta in vari romanzi gialli: quella che era una lettera, o un qualsiasi altro oggetto, la si metteva al posto più visibile, facendo finta che non lo fosse, facendo finta che non fosse un oggetto da ricercare, ma un semplice oggetto qualsiasi, una semplce scartoffia destinata nella spazzatura. Eppure, se era quello il ragionamento del Kaguya, i due avrebbero dovuto cercare molto attentamente nei corridoi del Palazzo, e nemmeno con la vista oltrepassante le mura e i soffitti, quanto con la semplice attenzione: il cofanetto che cercava poteva benissimo rimanere in uno degli angoli amministrativi, per anni non notato da nessuno. In ogni caso, pur pensandoci, Seinji doveva ammetterà l'assurdità di un tal pensiero: Shiltar non era il tipo. Non era semplicemente il tipo da giocare simili scherzi. Probabilmente aveva nascosto il cofanetto nella pancia di un qualche suo famoso coccodrillo, e quest'ultimo, ora sprovvisto di un padrone, giaceva chissà dove, sul fondo di chissà quale mare.
    Dannato.
    In ogni caso, incamminandosi e chiacchierando con Itai, Seinji continuò a guardarsi intorno, scoprendo, con gioia, quanto fosse bello e misterioso il villaggio di notte. Era da tanto che non lo osservava così, notturno, silenzioso, immerso nella nebbia, e da li a poco - anche nella rugiada mattutina. Fu così che, cmminando, notò vicino al palazzo, sotto al suolo una particolarità a cui non aveva prestato attenzione, da quando era tornato. O meglio: una particolarità che non si vedeva con la vista normale, ma che era ben visibile con la Vista Vitale tipica degli Akuma. Che fosse quello il luogo che cercavano? Seinji volle scuotere il capo, pensando, che Shiltar Kaguya sapeva delle abilità oculari degli Akuma, e che, quindi, con un Akuma in giro quel posto e quei dettagli non erano poi così segreti, compreso l'enorme labirinto scavato sotto alle fondamenta del villaggio.
    «Che strano...» - sussurrò l'Akuma. - «Li hai scavati te quei passaggi sotto all'amministrazione?» - chiese questi continuando a camminare. Qualora Itai avesse risposto in maniera negativa o gli avrebbe chiesto più dettagli, Seinji gli avrebbe raccontato tutto iniziando dalla porta al lato occidentale, e finendo con i cunicoli sotto.
    Raccontato tutto al Kage, avrebbe dunque atteso una sua decisione.




    Seinji
    Chakra: 400 Bassissimi - 8 (Attivazione Vista Vitale)
    Vitalità:15,5/15,5 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica Avanzata: ///
    Slot Tecnica Base: ///

    Abilità usate: ///
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Il Cuore Sepolto

    Una porta impenetrabile



    Cunicoli, pesanti porte e strani ingranaggi.
    Ciò che mi stava riferendo Asmodai era la conferma dei miei pensieri: Shiltar aveva nascosto qualcosa di estremamente prezioso sotto casa sua, che adesso mi apparteneva. Quando mi chiese se per caso avessi scavato io quei cunicoli, scossi il capo.
    Come volevasi dimostrare. Shiltar non si fidava nemmeno della sua ombra. Commentai laconico mentre lui mi indicava una grata dietro la quale c'era un meccanismo che bisognava aprire. Misi le dita sulla grata e provai a rimuoverla, ma questa non parve volersi spostare. Feci una smorfia infastidita poi strinsi le dita con maggior forza. Richiamai una buona quantità di chakra nelle braccia e con un'esplosione di forza divelsi quel raccoglitore, scagliandolo via. Il pezzo di metallo cadde sull'erba, risparmiandoci un rumore metallico alquanto fastidioso a quell'ora di notte.
    Ed ora questo meccanismo... apparentemente bisognerebbe dover usare una manipolazione. Tuttavia anche usando un livello estremo di manipolazione della forma non riusciremmo mai a creare ciò che serve. Anche usando i tuoi occhi in combinazione. Da come me l'hai raccontato sembra essere creato apposta per le ossa di Shiltar. Misi una mano sulla porta, le diedi un pugno tanto per provare notando che era incredibilmente solida.
    Fin troppo solida.
    Ottimo. Dovrei chiamare Ayame, lei potrebbe risolvere tutto col ghiaccio. Peccato che fosse dall'altra parte del mondo. Sospirai ed arretrai di alcuni metri.
    Se Shiltar mi metteva davanti un oggetto che non poteva essere apparentemente distrutto, avrei dovuto tagliarlo. Scostati Asmodai. Mi dispiace distruggere questo sistema di sicurezza così sofisticato, ma non fa proprio per me. Composi tre sigilli e la mia mano destra venne avvolta da uno strato di vento che, partendo dal polso si portava alla punta delle dita e dunque tornava indietro scivolando all'esterno, il tutto con una velocità di diverse migliaia di volte al secondo.
    Era la mia tecnica più potente, un jutsu in grado di tagliare letteralmente qualsiasi cosa. E come se non bastasse la mia affinità al vento ed il fatto che mi fossi particolarmente concentrato sullo scopo, nonché la mia abilità con i ninjutsu, mi permisero di avere una tecnica dalla potenza a dir poco disturbante. [Tecnica]
    Fuuton - Fūryūga
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Gallo, Capra, Drago (3)
    L'utilizzatore può ricoprire un proprio arto di chakra di vento, che gli permetterà una maggiore capacità di taglio. La potenza dell'attacco è pari a 80 e taglia qualsiasi difesa con valore di durezza inferiore a 5. È richiesta una rincorsa di almeno 6 metri, che avrà una velocità incrementata di 3 tacche; richiede slot azione. L'utilizzatore, rinunciano al bonus di taglio, può non effettuare la rincorsa. L'utilizzatore può subire AdO se ha i Riflessi inferiori di 3 tacche la Velocità avversaria.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 2 / Consumo: Elevato )
    [Da jonin in su]




    Ninjutsu Perfette [0]
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare 2 abilità 'Talento' applicandole alla stessa ninjutsu, 1 volta ogni 2 round.




    Tecnica Focalizzata [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata con un bonus di 3 tacche ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione dell'abilità; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Concentrazione]




    Impronta di Chakra Vento [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Vento. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Fuuton, il potenziamento è doppio se fronteggiate Raiton. Non è possibile sfruttare le altre abilità 'Talento' in combinazione.




    Ninjutsu Inarrestabile [2]
    Speciale: L'utilizzatore può migliorare la potenza delle proprie ninjutsu: se potenziate con una qualsiasi abilità 'Talento', la potenza aumenta di 10.



    Non sarebbe di certo stata quella porta a fermare la Zanna del Drago di Vento.
    Scattai, percorrendo una decina di metri ad una velocità mostruosa e quando fui davanti alla spessa struttura difensiva mossi il braccio come se volessi tagliare l'aria: il vento avrebbe impattato contro la roccia, il metallo ed il meccanismo tagliando letteralmente tutto come se fosse burro.
    Non era ancora stato creato un materiale abbastanza duro da poter fermare quella tecnica.


    Spacchiamo tutto
     
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    Falce dei Kaguya


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    In fondo al Palazzo...

    CITAZIONE
    6 Anni Prima:

    "Ma dove diavolo stiamo andando?", chiese Riikimaru, camminando con passo incerto dietro il Mizukage e la piccola fiamma che aveva prodotto su un pezzo di legno con una scarica elettrica.
    "Ricordi i prigionieri che mi avevano fatto la porta di prima? Bé, diciamo che gli ho fatto passare un lungo periodo di vacanza fuori Genosha per costruirmi anche questo labirinto che si trova qui sotto. Sono stati davvero bravi! Per fortuna che è stato appena sono stato eletto Mizukage, prima di Taeko e dei bambini, altrimenti chissà quanto sarebbe stato difficile riuscire a fare tutto questo casino senza che nessuno se accorgesse!", ridacchiò Shiltar, continuando la propria discesa.
    "Fammi capire, stiamo scendendo sempre più in profondità nel tuo palazzo e ci hai fatto costruire delle grotte? Hai reso il Palazzo del Capo Villaggio di Kiri una sorta di groviera?", chiese sgomento lo Shinretsu, guardando con preoccupazione e stupore l'amico d'infanzia.
    "Secondo te, i coccodrilli che vivono nel fossato dove dormono e mangiano? Mica posso lanciare nel fossato bovini o persone... meglio che glieli getto nel cunicolo che porta alla loro grotta. Basta che non mi confonda ed ormai sono bravo nel non farlo.", rispose, facendo spallucce, il Mizukage, "Confonderti? Che intendi dire?", chiese l'interlocutore, prima che i due si fermassero all'incrocio di quattro, cinque contando quella da cui erano arrivati, vie.
    Agli occhi dello Shinretsu erano tutte uguali, nessuna dava indicazioni precise di dove potessero condurre e, forse, intuendo il pensiero dell'amico, il Mizukage non tardò ad aggiungere: "Ho fatto in modo che, da qualsiasi scala tu arrivi, le altre ti risultino tutte identiche... non so se te ne sei accorto, ma ad un certo punto non eravamo più in discesa, ma in piano. Le cinque strade sembrano identiche, a meno di non avere qualche particolare arte oculare, immagino.", spiegò con un sorriso soddisfatto Shiltar, "Il mio piccolo labirinto.", continuò, prima di piantare la Falce di Luna di fianco a Riikimaru e poi iniziare a muoversi in tondo.

    "Una scalinata porta alla grotta dei coccodrilli, non è propriamente il loro luogo di richiamo, ma c'è sia un cunicolo subacqueo che si apre attorno al palazzo, nel fossato, sia un cunicolo subacqueo che porta alle vie fognarie di Kiri e da lì ogni tanto risale qualcuna delle mie evocazioni, quelli che stanno qui sono coccodrilli normali per lo più.
    Un'altra scalinata porta al sicuro, fuori da qui, raggiunge un luogo abbastanza lontano... una via di fuga per Taeko ed i bambini in caso di pericolo.
    Le altre due sono i luoghi dove tengo la maggioranza dei miei tesori, se così vogliamo chiamarli: documenti, ricordi, certificati importanti per il villaggio, tutta roba che preferisco non sia in bella vista e non finisca in mani decisamente sbagliate..."
    , stava spiegando Shiltar, prima che un battito d'ali rimbombasse nell'aere, rivelando una sagoma nera come la notte che planò davanti al Kaguya, producendo una reazione parecchio rumorosa in Riikimaru.
    "Gridi più di Houyoku quando se li è trovati in stanza... sono solo megachirotteri!", fu il primo commento del Kaguya, mentre lo sconcertato Shinretsu osservava il grosso pipistrello davanti a se.
    "Dominatore, che piacere vederla! Tutto bene in entrambe le sale dei tesori! Ci sono stati alcuni problemi quando alcuni dei nostri cuccioli sono entrati nel territorio dei coccodrilli, ma il grande Maestro li ha protetti e portati indietro.", esordì la creatura.
    "Capisco... dovrò ringraziare Prime per tutto questo, almeno ha evitato problemi con Sobek. Va bene, Caleb, torna pure al tuo posto.", avrebbe replicato Shiltar, guardando poi Riikimaru ed aggiungendo: "Li ho fatti spostare dalla loro Isola nell'Arcipelago delle Quattro Bestie... già Locuste e Gechi a distanza di un'isola si volevano ammazzare, poi figurati i Megachirotteri, aggiungici i tuoi Gufi ed era un bel caos...", affermò con un mezzo sorriso, facendo di nuovo spallucce, mentre prendeva una delle quattro scalinate, subito seguito da Riikimaru.

    Presente:

    Per fortuna di Itai, il suo predecessore non era poi così folle come lui pensava, altrimenti, nel momento stesso in cui la massiccia porta fu divelta dal fuuton dell'attuale Mizukage, sarebbe anche potuta scattare qualche trappola di chissà che genere... ma per fortuna il precedente proprietario di casa non voleva rischiare né che la casa esplodesse (con la famiglia dentro), né eventuali fughe di gas venefici, o chissà che altro.
    Fu quindi facile per il Mizukage ed il suo seguace mascherato entrare e scendere le lunghe scalinate che gli si presentavano nella più totale oscurità.

    Il duo si sarebbe trovato davanti ad una scalinata, non pavimentata, ma di semplice pietra, e, non di meno, lunga.
    Anche ad osservare con la Vista degli Akuma, non sarebbe stato possibile individuare da subito dove si trovava il cuore, anzi, il fu Seinji avrebbe, piuttosto, trovato qualcosa di ben diverso: quattro scalinate, che si dirigevano in direzioni opposte.
    Una prima scalinata andava verso Ovest, dirigendosi all'esterno del Palazzo del Mizukage (se utilizzato il Magan per capire dove si stessero muovendo); una seconda scalinata andava nel verso opposto, verso l'interno del Palazzo; una terza andava verso Nord, tornando dalla direzione da cui s'erano mossi i due ninja, mentre l'ultima scendeva sempre più in profondità.
    Il vero problema? Anche con lo sguardo di Asmodai non si poteva vedere la fine di nessuno di quei quattro cunicoli ancora, neppure una volta arrivati al quadrivio dove si trovavano, però qualche informazione in più lo sguardo dell'Akuma l'avrebbe concessa.

    [Scalinata Ovest: si intravedono delle false pareti al margine del raggio visivo, che aprono su ulteriori cunicoli. Apparentemente non c'erano trappole o altro, ma probabilmente ulteriori corridoi si aprivano a partire dal primo.
    Scalinata Est: sul margine del campo visivo c'era quello che sembrava l'ingresso ad una grande stanza e, cosa più rilevante, delle energie vitali pulsanti! Dalle forme non sembravano niente di umano, ma erano, verosimilmente, delle energie vitali.
    Scalinata Nord: Si intravedeva una gigantesca sala apparentemente piena di forme di vita.
    Scalinata Meridionale: si intravedono delle false pareti, o forse dei giganteschi scaffali, sui margini del campo visivo.]


    Scalinata Ovest:
    Avanzando lungo la Scalinata Occidentale, il duo avrebbe semplicemente continuato ad andare avanti, apparentemente senza una fine, superando la piazza, o almeno quello sarebbe stato l'ultimo punto individuabile da Asmodai, mentre scendevano sempre più in profondità nel loro proseguire ad occidente.
    Questo finché, eventualmente, l'Akuma non avesse notato una serie di quattro porte, tutte altrettanto spesse e dure di quella che già l'attuale Mizukage aveva abbattuto.
    A quella profondità, dove li avrebbero portati quelle porte? Erano sicure tanto quanto la precedente da abbattere? Perché, con la vista dell'Akuma, sarebbe stato chiaro che serviva la medesima tipologia di manipolazione per aprirle senza l'uso della violenza.

    Scalinata Est:
    Non c'era nessuna porta sigillata, o meglio, il duo ninja non sarebbe arrivato a vedere se la porta della stanza che aveva visto l'Akuma nel suo raggio visivo fosse pari alle altre, poiché avrebbero prima incontrato le forme di vita che Asmodai aveva individuato, forme di vita che, più correttamente, si chiamavano Megachirotteri.

    280px-EpomophorusFranquetiFord



    Due grossi pipistrelli umanoidi, grandi quanto un adolescente, per quanto di certo meno collaborativi, si fermarono, svolazzando, davanti al duo di ninja: "Chi siete? Dov'è il Dominatore? Vi manda lui qui?"
    Avrebbe chiesto il pipistrello sulla destra, decisamente poco pronto a farsi da parte senza una risposta e, cosa ancora più preoccupante, sia la vista vitale dell'Akuma, sia la percezione del chakra del Mizukage avrebbero potuto notare che erano le uniche creature lì presenti.
    Non erano niente di eccessivamente pericoloso per Itai, questo era certo, ma avrebbe potuto il Mizukage abbatterli tutti senza rischiare niente?

    Scalinata Nord:
    La Scalinata Nord sarebbe stata, forse, quella meno difficile da individuare come posizione: stavano avanzando in profondità rispetto al vecchio fossato, ma restando sempre nell'area dello stesso e, se ambedue i ninja avessero analizzato dinanzi a loro, ben presto avrebbero trovato una mezza dozzina, o poco meno, di fonti di energia vitale e chakra (a seconda di chi dei due avesse guardato), che stavano, apparentemente, lì, immobili, tranquilli e... a testa in giù.
    Arrivati alla fine della scalinata, la più breve di tutte, si sarebbero ritrovati in una sorta di gigantesca grotta sotterranea, in cui doveva esserci stato qualche grosso quantitativo d'acqua, dall'umidità sulle mura, ormai asciugatasi, oltre che per l'elevato numero di cadaveri, animali o umani, che lì si trovavano.
    Più di tutto ciò che non c'era, però, sarebbe risaltato ciò che c'era: un intero stormo di megachirotteri, grossi pipistrelli appesi a testa in giù, di forze e capacità distinte, ma su tutti uno planò davanti ai due ninja.
    "Chi siete voi? Dov'è il Dominatore? I coccodrilli sono andati via da qui così tanto tempo fa che non sappiamo più dove siano... abbiamo preso per noi questa grotta, esclusi quelli che fanno i turni di guardia dei tesori.", avrebbe esordito il grosso pipistrello, attendendo una risposta dal duo.

    Scalinata Meridionale:
    L'ultimo percorso possibile scendeva sempre più in profondità: più avanzavano minori erano le possibilità di percepire con i sensi qualcosa intorno a se, persino il fuoco sarebbe stato di poco aiuto, poiché un continuo spiffero di vento freddo lo spegneva ogni volta che si cercava di animarlo.
    Scendendo, i ninja avrebbero trovato due grossi armadi sui lati, che, nemmeno alla vista di Asmodai, nascondevano porte, però, su quelle stesse pareti, si trovavano un sacco di plichi e fascicoli di vario genere.
    Chissà cosa contenevano?
    Cosa più rilevante di tutte, però, la strada era bloccata da un'ulteriore porta, resistente quanto le altre ed altrettanto grossa, oltre la quale, come il Magan di Asmodai avrebbe confermato, si trovava una fonte di energia vitale parecchio grossa, o forse diverse più piccole e confuse, non era molto chiaro nemmeno ai suoi occhi, e dal canto suo, Itai non avrebbe però percepito con chiarezza nessuna fonte di chakra.

    Ammetto che non sono espertissimo di certi aspetti del regolamento, quindi se ho scritto in modo errato il fatto che la visibilità è parecchio abbassata nei cunicoli, me ne scuso e posso anche correggere la cosa.
    Per il resto, penso sia tutto chiaro... sfrutto i vecchi megachirotteri del mio pg ante-mortem quelli nominati sono alcuni di essi e ce li avete anche lì, mi auguro non si arrivi alla violenza, in caso serva, pubblicherò una simil scheda per le evocazioni aggiornata.
     
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    Il Cuore Sepolto

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    Una volta entrati all'interno di quel cunicolo costruito da Shiltar ebbi la certezza che se mai, nell'aldilà, avessi rivisto il vecchio Mizukage avrei provveduto ad insultarlo per bene. Quale uomo sano di mente costruiva tali enormità proprio sotto casa sua? Quattro scalinate e nessuna delle quali sembrava portare dove volevamo, ma certamente avrebbero condotto da qualche parte.
    Le informazioni che mi stava dando Asmodai erano abbastanza dettagliate finché poteva vedere qualcosa con i suoi occhi, così mi riunii in silenzio con me stesso per decidere il da farsi. Potevamo dividerci per esplorare, quella poteva essere una delle possibilità, tuttavia preferivo tenere Asmodai vicino a me. I suoi occhi erano estremamente preziosi in quel momento.
    Allora... hai detto che hai percepito forme di vita a nord ed est. Non so cosa possa essere, forse i coccodrilli di Shiltar. In ogni caso, dirigiamoci dove ci sono più forme di vita. Ma prima... mi morsi il pollice della mano destra fino a farvi uscire una goccia di sangue ed infine composi alcuni sigilli, posando la mano per terra. [Evocazione: Qan]

    Creatura Qan [Evocazioni]





    Creatura [Qan]500px-Karasu_Tengu
    Speciale: Qan è il più giovane e inesperto dei Tengu, ancora in formazione nella sua strada di guerriero. Nel frattempo però ha imparato molto bene l'arte dello spionaggio ed è un esploratore molto esperto. Ha una lunga memoria e riesce a ricordare molte cose dei suoi viaggi esplorativi. E' sboccato e impertinente, il più delle volte, e non regge il sakè, sebbene lo ami come ogni Tengu.
    E' solito essere evocato anche per compagnia, in quanto conosce il Jutsu della Trasformazione Reale dei Tengu, che lo camuffa dal suo aspetto terrificante. Ovviamente, offenderlo nel suo orgoglio per il suo aspetto non proprio splendido equivale ad attirarsi il suo odio che lo renderebbe petulante oltrelimite.
    E' alto un metro e mezzo ed è un Karasu Tengu.

    [Energia Verde: VVitalità 6 leggere | Riserva 6 bassi | Unità 3]
    [Da Genin in su]

    Carte Ninja
    Arte: L'utilizzatore può incidere nelle carte ninja le informazioni conosciute, dialoghi, indicazioni senza la necessità di scrivere. Richiede slot gratuito Istantaneo. La carta può essere occultata, risultando bianca, e resa visibile a volontà del creatore. A discrezione del creatore è possibile permettere la lettura di tali carte agli estranei soddisfano delle condizioni.
    (Consumo per carta: ¼ Basso)
    [Da Genin in su]

    Visore [Vario]
    Semplice visore che garantisce una visione notturna ed una vista telescopica fino ad 1km di distanza.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: - | Durezza: -)
    [Da Chunin in su]

    Rotolo Scrivente [x3] [Vario]
    Si tratta di un rotolo su cui è possibile imprimere informazioni tramite abilità apposite. Funziona in maniera identica alle carte ninja, ma è grande abbastanza da contenere molte informazioni o grossi disegni come una mappa.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Media
    (Potenza: - | Durezza: -)
    [Da Chunin in su]

    Mappatura Totale
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Topo, Drago, Bue, Topo, Gallo
    L'utilizzatore può, toccando il terreno acquisire in mente le informazioni sulla morfologia del territorio nel raggio di 1,5 km, compresa l'esistenza di costruzioni. Non può rivelare la localizzazione di persone, animali di qualsiasi taglia e oggetti di dimensioni inferiore alle 4 Unità. Una volta acquisite le informazioni l'utilizzatore potrà sfruttarle per 1 giorno prima che siano dimenticate. E' possibile memorizzare massimo una mappa alla volta.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Medioalto)
    [Da Jonin in su]


    Dall'intricato disegno che vi nacque uscì un piccolo Tengu alto poco meno di un metro che svolazzò con le sue ali da corvo tutto attorno.
    Oh, capo! Mi hai chiamato? È notte, dovevi proprio? il tengu sbadigliò dal becco e la cosa mi sorprese. Che forse Jukyu e Nana stessero levando chissà quali energie a Qan?
    Ho bisogno di due cose Qan, il tuo visore, perché non mi sembra che ci sia anche solo un accenno di luce la sotto e che mappi questo luogo. Dirigiti verso la scalinata ad ovest, vola più in la che puoi finché non vieni fermato, dopodiché mappa ciò che vedi da quel punto e riportami la mappa. Noi saremo nella scalinata a a nord.
    Ehi, ma se mi levi il visore io come vedo? protestò il Tengu.
    Tranquillo, Asmodai dice che non c'è anima viva. lo rassicurai, scompigliando le piume sulla sua testa. Il piccolo Tengu sbuffò ma mi passò il suo visore notturno, che indossai, dopodiché si diresse verso la scalinata ad ovest. Io invece mi diressi verso quella a nord insieme ad Asmodai.
    Possibile che sia riuscito a costruire questo ben di dio senza che nessuno se ne accorgesse? Dissi, quasi ammirato dall'opera che il vecchio Kage aveva realizzato. Ma non ha mai perso il gusto per l'inquietante dopotutto.
    Proseguimmo in basso finché non ci trovammo nella sala dove Asmodai aveva detto che doveva esserci il maggior numero di fonti di energia vitale. Il pavimento era un cimitero di ossa, alcune di esse fin troppo chiaramente umane e dal visore notturno potei vedere diversi pipistrelli di grosse dimensioni appesi a testa in giù sul soffitto. Analizzai il loro chakra, rendendomi conto che non potevano essere un problema ma era evidente anche che fossero animali addestrati alle arti ninja.
    Con Dominatore intendi Shiltar Kaguya? Non so dove sia, probabilmente è morto. Io sono Itai Nara, l'attuale Mizukage e sto cercando qualcosa. Potete aiutarmi? È qualcosa che servirebbe per Kiri, ma Shiltar purtroppo è morto prima di tramandare i suoi segreti. attesi la sua risposta. Del resto non sapevo se la fedeltà di quegli animali fosse diretta a Kiri oppure unicamente al Kaguya ma certamente era diretta alla loro vita. Erano numericamente superiori (per il momento) ma date le loro forze forse non potevano sperare di battere un Kage. Per cui, con ogni probabilità, non avrei dovuto confrontare la loro ostilità fisica.


    Qan nel mentre fece quanto gli avevo chiesto. Seguendo il muro svolazzò fino alla scalinata ad ovest e lì, di fronte alla porta dapprima si concentrò per cercare di ricreare un'immagine mentale in un'area di un chilometro e mezzo dopodiché posò la mano su uno dei suoi rotoli scriventi per incidere tutta la mappa del luogo su carta [Tecnica + Abilità]Tecnica Economica
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da Genin in su]

    Carte Ninja
    Arte: L'utilizzatore può incidere nelle carte ninja le informazioni conosciute, dialoghi, indicazioni senza la necessità di scrivere. Richiede slot gratuito Istantaneo. La carta può essere occultata, risultando bianca, e resa visibile a volontà del creatore. A discrezione del creatore è possibile permettere la lettura di tali carte agli estranei soddisfano delle condizioni.
    (Consumo per carta: ¼ Basso)
    [Da Genin in su]

    Rotolo Scrivente [x3] [Vario]
    Si tratta di un rotolo su cui è possibile imprimere informazioni tramite abilità apposite. Funziona in maniera identica alle carte ninja, ma è grande abbastanza da contenere molte informazioni o grossi disegni come una mappa.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Media
    (Potenza: - | Durezza: -)
    [Da Chunin in su]

    Mappatura Totale
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Topo, Drago, Bue, Topo, Gallo
    L'utilizzatore può, toccando il terreno acquisire in mente le informazioni sulla morfologia del territorio nel raggio di 1,5 km, compresa l'esistenza di costruzioni. Non può rivelare la localizzazione di persone, animali di qualsiasi taglia e oggetti di dimensioni inferiore alle 4 Unità. Una volta acquisite le informazioni l'utilizzatore potrà sfruttarle per 1 giorno prima che siano dimenticate. E' possibile memorizzare massimo una mappa alla volta.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Medioalto)
    [Da Jonin in su]
    . Richiuse il rotolo e con calma, gracchiando una canzoncina, iniziò a dirigersi verso la scalinata a nord pronto a scomparire al minimo segno di pericolo.


    Chakra Itai: 138/150 Bassi
    Chakra Qan: 3.5/6 Bassi

     
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    Le vie della Follia erano infinite, e se si ripensava al vecchio Kage, questo detto tornava più prepotente che mai. Costruire li sotto un tal labirinto! Di tali dimensioni! Nel mentre nessuno ne sapeva niente! Ogni volta si sorprendeva sempre di più, il nostro Seinji. Pensava di conoscere il villaggio, e invece questo gli dava sempre modo di meravigliarsi. Perché costruire quell'enorme nascondiglio sotto il villaggio, se non per nascondere qualcosa di così enormemente importante, da meritarsi tutti quei 4 passaggi? Quando proseguirono, Itai evocò la sua creatura e gli disse di mappare la zona. Seinji volle protestare: i suoi occhi più che bastavano per vedere ovunque nella zona, ma non disse niente rimanendo nell'assoluto silenzio, nascosto da quella maschera che portava. Quando i convenevoli con la sua creatura finirono, Seinji ascoltò le domande di Itai.
    «Sì, è possibile, Itai. Era il Kage, quello che comandava. E come abbiamo visto, c'era solo un portone... Poteva lavorare di notte e di giorno, senza che nessuno se ne accorgesse, per il solo fatto che era il Mizukage. Questo luogo sarebbe da perlustrare meglio: chissà che segreti nasconda oltre a quel cofanetto... ovviamente, bhe, se è qua quel cofanetto che cerchiamo.» - Disse Seinji guardandosi intorno con la propria vista telescopica. - «Per quanto riguarda l'inquietante... bhe, a chi lo dici...» - sorrise l'Akuma, ricordandosi di come Shiltar lo aveva trattato l'ultima volta: il picco massimo dell'inquietudine assoluta. Era morto, e poi risorto... grazie a quel tizio che era Kage.
    In ogni caso, ricordandosi e rivivendo per un attimo quei brutti per colpa di quella visita nei luoghi costruiti da Shiltar, Seinji rimase vicino a Itai Nara anche una volta che conversavano con i pipistrelli, chiedendo il loro aiuto.
    Era davvero interessato di scoprire come sarebbe evoluta quella missione, ma per ora non gli rimaneva che restare in disparte a osservare il Nara agire, e ogni tanto mettere a sua disposizione gli occhi da Akuma.




    Seinji
    Chakra: 400 Bassissimi - 8 (Attivazione Vista Vitale)
    Vitalità:15,5/15,5 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica Avanzata: ///
    Slot Tecnica Base: ///

    Abilità usate: ///
     
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    Falce dei Kaguya


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    Chiacchierando con un Megachirottero...

    CITAZIONE
    6 Anni Prima:

    "Mi spieghi come dovrebbero Taeko ed i bambini usare questo percorso per fuggire? E' pura follia anche solo sperare che riescano a superare la porta, figurarsi arrivare fin qui!", fu la prima obiezione di Riikimaru, seguendo il proprio Mizukage lungo uno dei percorsi, non sarebbe stato nemmeno sicuro di quale fosse dei tanti.
    "Non è poi così difficile: gli aprirei io, o uno qualsiasi di voi, tu, Kisugy o Kymuji, il percorso e poi uno dei Megachirotteri gli verrebbe incontro e li porterebbe fino all'uscita.", avrebbe risposto con tranquillità Shiltar, "Semplicissimo... dando per scontato che uno di noi quattro sia qui e che poi Taeko riesca a raggiungere il punto in cui incontrare i tuoi pipistrelli...", lo canzonò lo Shinretsu, senza ricevere una netta risposta, ma venendo interrotto da un forte battere d'ali.
    Fu come se un'ombra calasse dal cielo davanti a loro: un megachirottero più grande di qualsiasi altro, paragonabile per dimensioni a Feng Huang (Riikimaru lo aveva incontrato una volta), una bestia nera come la notte, eccetto per gli occhi rossi ed iniettati di sangue.
    "Dominatore", salutò l'essere, volgendosi verso il Kaguya, "Prime, piacere di vederti. Ho saputo che hai impedito una diatriba con i coccodrilli, grazie.", avrebbe salutato di rimando l'altro, con cordialità, prima di indicare l'essere a Riikimaru, "Lui è il Maestro dei Megachirotteri, la loro guida spirituale, giusto?"
    "Sono la guida nella via del sangue e della notte, il Maestro, come gli altri miei simili mi chiamano, Primo in comando nella mia specie, al pari del Dominatore qiu presente, per tutti gli altri Megachirotteri.", spiegò più correttamente l'essere, "Esatto.", concordò il Mizukage.
    "E proprio per questa nostra parità di ruolo, Dominatore, voglio chiederti di nuovo di darci una grotta completamente nostra, com'è per i Coccodrilli! Non vedo perché loro debbano avere diritto non solo ad una tana al di fuori di questi luoghi, ma persino a degli spazi personali più ampi qui dentro, mentre noi, che di questi cunicoli abbiamo fatto la nostra casa, non siamo egualmente liberi di muoverci!", lamentò il gigantesco pipistrello.
    Forse Riikimaru avrebbe potuto notare l'amico che alzava gli occhi al cielo, prima che questi rispondesse: "Capisco cosa vuoi, Prime, e vedrò di dirvi un'area tutta vostra il prima possibile. I coccodrilli sono arrivati qui tempo fa, sono stati addirittura la mia prima evocazione, ammetto che forse dò a loro ed alle Fenici un trattamento di vantaggio.", ammise.
    "Tu dai a tutte le altre tue creature un vantaggio! Persino le lucertole ed i nostri pasti sono trattati meglio! Li hai lasciati nelle loro isole all'arcipelago e li usi in battaglia, noi siamo qui, a fare le balie ad i tuoi tesori! Qualsiasi cosa siano!", sbottò l'essere, alzandosi di nuovo in volo, "Ma prima o poi ci ribelleremo e voi umani pagherete per il vostro trattamento!", ruggì, allontanandosi, mentre Shiltar scuoteva il capo, facendo cenno a Riikimaru di proseguire.

    Presente

    Il Mizukage si trovò davanti una creatura decisamente confusa dalle sue parole: "Morto? Il Dominatore morto? Il Maestro non la prenderà bene, considerando che ci ha fatto abbandonare la nostra isola per venire in queste grotte... Uhm...", osservò la grossa creatura, prima che una più piccola si avvicinasse, intromettendosi.
    "Liam, brutto scemo! Il Maestro già sapeva della morte del Dominatore, solo tu, William e Dru non avete voluto capirlo, quindi continuavate i turni di guardia! Secondo te perché ci siamo rinchiusi tutti in questo spazio? Perché i coccodrilli sono scomparsi? Quando un evocatore muore, il contratto si disfa ed ogni creatura richiamata è libera di tornarsene nella propria tana! Il Maestro si è isolato in una delle due sale dei tesori proprio perché era furioso con il Dominatore, ma non sapeva come farci uscire da qui!", avrebbe spiegato la seconda creatura, svolazzando attorno agli shinobi, prima di continuare rivolto al Mizukage: "Il dominatore aveva due sale piene di quelli che definiva tesori... ma non c'era niente che luccicasse lì in mezzo. In una sala ci sono William e Dru di guardia al momento, nell'altra c'è il Maestro, il Signore dei Megachirotteri, lui probabilmente non sarà ragionevole se vi vedrà spuntare, mentre su William e Dru, dipende quanto siano di buon umore.", continuò.
    "Non prendete le strade più lunghe, però, hanno delle porte assurdamente dure alla loro conclusione, tempo fa erano aperte, ma da quando il Dominatore è scomparso, nessuno le ha più spalancate.

    Una di quelle porte vi condurrà alla casa del Dominatore, un palazzo dove vive con i suoi cuccioli e con uno strano uomo gatto... ho dormito nel letto dell'uomo gatto, terribilmente scomodo, quando quello lo ha scoperto si è messo ad urlare contro il Dominatore come un ossesso... siete strani voi bipedi.
    Un'altra via porta ad alcuni cunicoli senza uscita ed ad uno che si apre fuori da qui, lontano... una volta il Maestro ci disse che era al di fuori delle Mura, il Dominatore la definiva una via di fuga per la sua famiglia.
    Ah, poi c'è anche un'altra via di fuga, ma non sappiamo come arrivarci, qui sotto... alcuni coccodrilli sono spariti da lì, anziché essere rilasciati dal contratto."
    , aggiunse, in attesa di ulteriori domande dei due ninja.

    In ogni caso, il duo di kiriani avrebbe potuto riprendere la propria strada senza che nessuna di quelle creature gli si opponesse in alcun modo, sapendo adesso, che almeno una delle restanti tre vie era, in effetti, una via di fuga pensata da Shiltar (come sperasse, o volesse che Taeko ed i bambini si muovessero in mezzo a quelle vie così fitte ed oscure, era poco chiaro ai ninja, probabilmente).
    Tornati indietro, comunque, i due avrebbero di nuovo dovuto scegliere che strada prendere, però adesso con qualche nozione in più:

    Scalinata Est:
    Come preannunciato anche dalla più piccola delle due creature incontrate, qui il duo di ninja si sarebbe trovato davanti ad una coppia di grossi megachirotteri, grandi all'incirca come il primo con cui avevano parlato; due pipistrelli umanoidi, grandi quanto un adolescente, che avrebbero iniziato a svolazzare davanti agli shinobi, per impedirgli di avanzare: "Chi siete? Dov'è il Dominatore? Vi manda lui qui?"
    Avrebbe chiesto il pipistrello sulla destra, decisamente poco pronto a farsi da parte senza una risposta, ma sia la vista vitale dell'Akuma, sia la percezione del chakra del Mizukage avrebbero potuto notare che erano le uniche creature lì presenti.
    Non erano niente di eccessivamente pericoloso per Itai, questo era certo, ma avrebbe potuto il Mizukage abbatterli tutti senza rischiare niente?
    Seinji, intanto, usando la propria vista avrebbe potuto visionare dietro gli stessi una porta che si apriva su una qualche sala, a meno di un centinaio di metri alle spalle dei pipistrelli, una sala dove non c'erano altre fonti d'energia, ma che indicava, al proprio interno, più e più fonti minori di chakra, forse dei fuuinjutsu.

    Scalinata Meridionale:
    L'altro percorso possibile scendeva sempre più in profondità: più avanzavano minori erano le possibilità di percepire con i sensi qualcosa intorno a se, tranne utilizzando il visore notturno che Itai si era fatto dare dalla propria evocazione.
    Ad un tratto, i due ninja avrebbero trovato due grossi armadi sui lati, che, nemmeno alla vista di Asmodai, nascondevano porte, però, c'erano diverse moltitudini di plichi e fascicoli sugli stessi, che con quella oscurità non sarebbe stato facile leggere, nemmeno con l'aiuto del visore notturno, probabilmente.
    Chissà cosa contenevano?
    Cosa più rilevante di tutte, però, la strada era bloccata da un'ulteriore porta, resistente quanto le altre ed altrettanto grossa, oltre la quale, come il Magan di Asmodai avrebbe confermato, si trovava una fonte di energia vitale parecchio grossa, oltre, forse, diverse più piccole e confuse, un fattore non molto chiaro nemmeno agli occhi del ninja, mentre, dal canto suo, Itai non avrebbe percepito nessuna fonte di chakra in quella sala.

    [Qan - Percorso Ovest]
    Il piccolo Tengu, intanto, non avrebbe trovato alcun ostacolo lungo il suo percorso, solo quattro porte che risultavano decisamente troppo dure per lui ad aprirsi, quindi avrebbe tranquillamente potuto creare la sua mappa e tornare indietro, indicando ad Itai che lì non vi era nessuna creatura, o almeno nessuna al di qua delle porte.

    ------

    OT: Andiamo avanti di poco, ma almeno scoprite che due sole sono le strade che vi porteranno al Cuore... indovinate quale (ci sono dei suggerimenti ^^' ). /OT
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Il Cuore Sepolto



    Ascoltai le parole di quei pipistrelli con immenso interesse. Desideravo ardentemente recuperare quel manufatto, ma ciò che Shiltar Kaguya aveva fatto mi lasciava sgomento. A che pro costruire un tale imponente sistema di sicurezza sotto la propria abituazione per poi non lasciarne menzione ai posteriori? Sperava per caso che fosse scoperto da altri? Mi chiedevo se quell'uomo avesse valutato in maniera più importante i suoi segreti sopra l'utilità che gli stessi potessero avere per il Villaggio che in teoria avrebbe dovuto guidare e proteggere. Non lo stavo disprezzando, ma non comprendevo il motivo di quelle azioni, di quelle porte impossibili da aprire se non da gente come lui e degli immensi cunicoli senza fine costruiti per quale reale ragione? Proteggere qualcosa oppure nasconderla ad altri occhi che non fossero i suoi?
    Non riuscivo a capire. Ottimo, mugugnai senza nascondere una certa seccatura nella voce. Tutto andava di fare fuorché combattere. Si trattava di recuperare qualcosa da sempre presente sotto le mie chiappe, il dover lottare per averla non rientrava minimamente nel mio piano di azione.
    Bé, grazie per l'aiuto, aggiunsi rivolto ai pipistrelli. Cercheremo le altre sale, e feci cenno ad Asmodai di seguirmi fuori da quel covo di pipistrelli. Lì quasi non potei non sfogare la mia frustrazione contro il muro, ma mi trattenni.


    Perché questi segreti? Perché queste porte bloccate?, ero visibilmente irritato. La difficoltà del compito resa tale senza pensare alla possibile esistenza di un altro Mizukage dopo di lui mi urtava profondamente. Non mi sarei mai comportato in questo modo: le persone andavano e venivano, morivano e marcivano, ma il Villaggio rimaneva e con esso i suoi interessi.
    Andiamo a parlare con qualcun altro? Magari Qan è riuscito a scoprire qualcosa, vaga speranza, ma il piccolo Tengu svolazzando ci raggiunse consegnandomi la mappa di tutti quei cunicoli nel raggio di un chilometro e mezzo. Grazie Qan dissi al Tengu il quale mi fece un cenno d'intesa. No problem capo, ma non andò via, rimanendo a svolazzare al mio fianco. Se fosse andato via sarebbero spariti anche i suoi occhiali notturni e sarebbe stato tutto alquanto complicato.
    Andiamo e speriamo di trovare qualcosa di interessante, dette quelle parole continuammo il percorso inverso fino al punto in cui le scalinate si biforcavano dunque imboccammo quella ad est dove Asmodai aveva visto due fonti di energia vitale. Erano Willem e Dru con ogni probabilità.
    Forse dovremo combattere, stando a quello che ci hanno detto gli altri, spero di no, dissi ad Asmodai mentre ci dirigevamo verso il basso, fino a giungere nella sala. I pipistrelli ci notarono e subito piombarono su di noi. Qan, spaventato, si attaccò con le braccia alle mie spalle, ma io rimasi immobile. Willem e Dru suppongo, dissi cercando di essere cordiale per provare a nascondere senza ben riuscirci la mia crescente irritazione nei confronti del Dominatore. Sono Itai Nara, il Nono Mizukage. Il Dominatore è morto, annunciai senza preamboli. Sono alla ricerca dei "tesori" del mio predecessore, uno dei quali potrebbe essere enormemente utile a Kiri. Altri della vostra specie mi hanno detto che voi ne custodite alcuni, posso vederli?, domandai, sempre con quella cordialità (sincera) mista ad irritazione (altrettanto sincera). Minacciare non sarebbe servito a nulla, quantomeno dovevo comprendere se i due fossero disposti a collaborare o meno.
     
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    × Legenda
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    «Dialoghi»



    Durante tutta la parlata di quel pipistrello, Seinji rimase vicino ad Itai a osservare quei animali sotterranei così speciali. Davvero erano le creazioni del Mizukage precedente? Davvero erano sopravissuti per tutto quel tempo li sotto, sotto alla terra e alla pietra? Tutto quello era così strano. Come aveva fatto Shiltar a creare un labirinto sotterraneo sotto il naso e gli occhi di tanti Akuma sparsi per il villaggio?.. E sopratutto, la domanda hce albergava nella mente del giovane Akuma era anche la stessa che si stava ponendo Itai Nara: che segreti così profondi poteva avere Shiltar Kaguya, da mettere il proprio interesse nel riservarseli sopra gli interessi del villaggio di cui era Kage? Tutta quella storia stava diventando, mano a mano, sempre più oscura e putrida, e Seinji aveva un'immensa voglia di tirarsene fuori. In ogni caso i due ringraziarono entrambi il pipistrello che aveva parlato, e dunque si allontanarono da li, lasciando i pipistrelli da soli.
    Una volta fuori poi arrivò la rabbia di Itai.
    «Perché non era nei suoi piani morire, e voleva evitare che il segreto cadesse nelle mani altrui,» - sospirò l'Akuma cercando di calmare la rabbia del Nara: chi sa mai che da sotto la terra non uscisse un Biju quella notte. - «E probabilmente non ha pensato a trasferire il segreto a qualcuno prima di morire.» - Il duo si avviò quindi per la strada di ritorno, fino alla biforcazione, per prendere quindi la strada dove l'Akuma vide prima due energie vitali. Portava ad est, nelle viscere della terra kiriana.
    «Mica male...» - commentò l'Akuma camminando dietro a Itai. - «Sono dei pipistrelli testardi tanto quanto era testardo il Dominatore di cui parlavano. Faremo prima a spezzare le loro volontà combattendo, Itai. Però potrei anche addormentarli tutti in pochi istanti...»
    Una volta arrivati dinnanzi ai due pipistrelli che sembravano custodire i tesori cercati da Itai, l'Akuma attese senza parlare. Minacciarli, come giustamente pensava Itai, non sarebbe servito a nulla: il tutto sarebbe dovuto procedere nel modo più diplomatico possibile, ma se fosse servito anche Seinji era pronto a combattere.




    Seinji
    Chakra: 400 Bassissimi - 8 (Attivazione Vista Vitale)
    Vitalità:15,5/15,5 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica Avanzata: ///
    Slot Tecnica Base: ///

    Abilità usate: ///

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