Problemi Familiari

Add per Ryose

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    306
    Reputation
    +62

    Status
    Offline

    Oda, Lo Yamanaka IV


    Nonostante mi fossi preso tutti i colpi che portò mio fratello, riducendo a malapena i danni, nostra madre fu molto contenta.
    Avevo trascurato parecchio il mio allenamento personale, fino a pochi mesi prima potevo essere consegnato un degno avversario, ora non sarei stato buono neanche come saccone.
    Tutto preso a cercare risposte a quella maledizione che aveva colpito Sho, vecchie leggende e storielle da bar riguardo ai demoni, ormai le conoscevo a memoria, ma non avevano veramente un valore... non potevo aiutarlo in quel modo.

    Mia madre passò ad illustrare quella che doveva, anche se non c'era da fidarsi della mamma, la tecnica che in pratica identificava il nostro clan, perfetta per l'esplorazione, la raccolta di informazioni o per tutte quelle situazioni in cui si deve agire sotto copertura.
    Mio fratello si posizionò davanti a me mentre mi stavo rialzando, se possibile il suo sguardo si era fatto più serio, non mi pareva contento, ma probabilmente nessuno sarebbe stato contento di una cosa del genere.
    Mani a topo e basta? Neppure un consiglio?

    Entrare nella mente di mio fratello tramite la mia energia psichica, è vero, ero riuscito a proiettare la mia coscenza in modo da influenzare mio fratello, ma ora si parlava di soggiogare totalmente la sua volontà, capite subito che tra le due ci sta un abisso.
    Cercai di fissare totalmente l'attenzione su Sho, le mie mani unite a formare un piccolo mirino aiutavano parecchio nell'impresa, escludendo tutto l'ambiente dal campo visivo, regolarizzai il respiro come mi aveva insegnato mia madre, quando mi faceva meditare da piccolo.
    Mi rilassai a partire dalle dita delle mani e dei piedi, passando poi per le piante dei piedi e le palme delle mani, avvicinandomi sempre più al tronco ed al tantien.

    Il tantien è il centro del sistema circolatorio di ogni ninja, situato nel ventre, è proprio lì che il chakra nasce, dalla fusione dell'energia fisica e psichica.
    Ora, laddove l'energia fisica rappresenta la "forza" del corpo e la salute dello stesso, l'energia psichica rappresenta le risorse mentali del soggetto ed è aumentata dalle varie esperienze che lo fanno crescere spiritualmente e intellettualmente, in poche parole la coscenza, ancora una volta tornavamo di nuovo lì: parlavamo sempre di chakra.

    Rimasi a respirare per alcuni secondi, quindi con una profonda respirazione addominale rilasciai un potente impulso di chakra, facendolo fluire attravero il mio mirino, era diverso da quando utilizzavo le tecniche illusorie, ora non avrei manipolato l'energia psichica di mio fratello, ma avrei inniettato la mia tramite quel proiettile di energia spirituale.
    Il mio corpo divenne leggermente freddo, tutti i sensi si fecero più ovattati, sentii un tonfo, come di qualcuno che cade per terra, ma era così lontano, lo avvertii a malapena.
    Bizzarro come Sho si stesse avvicinando, eppure era immobile.Ormai ero vicinissimo. Aspetta, mi stavo muovendo io, ma non stavo camminando, mi muovevo trascinato dall'onda di chakra che avevo generato, appena prima di toccare mio fratello chiusi gli occhi.

    Silenzio. Aprii gli occhi, guardandomi intorno e non trovai nulla eccetto un'enorme porta nera ed una sorta di sagoma bianca.Sorrideva.
    "L'ho sempre detto che la testa di Sho doveva essere un posto noioso. Proprio una testa vuota..."
    Era la prima volta che mi trovavo nella mente di un'altra persona, cosa dovevo fare? E di chi era quella sagoma inquietante? Avrei trovato tutte le volte una porta del genere o solo Sho aveva una mente così ermetica?
    "Sicuramente continuare a pensare a cosa fare non cambierà la situazione!"
    Sei Sho? Oppure stai a guardia di quella porta? E cosa c'è dietro quella porta?
    Dissi con tono relativamente tranquillo, nonostante il sorriso della sagoma mi facesse rabbrividire. E se fosse stato un fantasma? Se ora quel bastardo avesse mangiato la mia anima?
    Ti prego non mangiarmi l'anima! Tornerò nel mio corpo subittissimamente, poi sai, sono il fratello di Sho, non credo che a lui faccia piacere che tu, beh... mi mangi!
    Cercai di guadagnare tempo, sarebbe stato meglio cercare di tornare indietro o attraversare la porta? Probabilmente il comportamento dello spettro mi avrebbe aiutato a capire....
    CITAZIONE
    Consumi:Medio-Alto per controllo spirituale, bassissimo per mantenimento
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    L'ingresso




    La bianca figura aprì ancora di più la bocca mostrando un grande sorriso chiaramente innaturale che quasi ciscondava tutta la circonferenza della testa.

    Oda, Oda, Oda, è perché sei così stupido che tuo fratello ti odia tanto? O forse perché per tutta la vita ha dovuto guardarti le spalle?

    Una fragorosa risata scaturita dalla sua enorme bocca sembrò riempire lo spazio dove si trovavano, nonostante questo non presentasse visibili confini.

    La domanda giusta non è chi sono, ma chi sarò. Non hai idea di cosa abbia passato tuo fratello, vero? Vedi, dicono che quando scruti nell'abisso, questo inevitabilmente scruta in te, io sono il frutto di questo. Sho ha dovuto passare cose terribili e, nonostante cerchi di nasconderlo, queste lo hanno segnato in maniera permanente, ogni dolore, ogni momento di rabbia e follia si raccolgono in me, mi danno forma, forza e consistenza, non passerà molto prima che io possa emergere. Pensa, tuo fratello non sa nemmeno della mia esistenza, sei in assoluto la prima persona che parla con me...

    La figura si voltò verso l'enorme portone nero dietro di lei.

    Questo è l'ingresso alla mente di Sho, un ragazzo ammirabile, una volontà ferrea ed una grande resistenza mentale, per questo sono qui, in attesa di divenire abbastanza forte da potere entrare, non preoccuparti però, anche se tu dovessi aprirla non ti seguirei, non è permesso il passaggio a chi non la apre con le sue forze. Se ti interessa non ho nemmeno intenzione di fermarti, sono curioso di vedere che faccia farai quando entrerai là dentro! Ahahahahaha.
    Avanti ragazzo che non sa niente di suo fratello, fammi vedere come pensi di penetrare in questo luogo!


    La figura si scostò dalla porta sedendosi quindi a gambe incrociate di fianco ad Oda per lasciargli lo spazio necessario ad agire, ma come avrebbe reagito lo Yamanaka? Poteva fidarsi delle parole di quella figura? Se davvero non si trovava nella mente di suo fratello faceva veramente parte di lui? Certo era che non aveva in sé nessuna traccia di chakra demoniaco, ma non sembrava avere nemmeno quello di Sho, cosa poteva aver passato suo fratello di cui non gli aveva parlato, erano sempre stati onesti l'uno con l'altro, che invece Sho custodisse dei terribili segreti?



    Ot/ Suvvia, entra :zxc:
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    306
    Reputation
    +62

    Status
    Offline
    Oda, Lo Yamanaka V
    La sagoma bianca rispose con tono sprezzante alle mie domande, si presentò come il risultato della rabbia e della sofferenza che Sho aveva provato e che non era riuscito ad esprimere.
    Anche l'acqua piano piano scava la roccia, colpo dopo colpo scava fino ad abbattere le montagne è inesorabile.In tutto questo mi ritrovavo un po' deluso, già durante la missione insieme con Ryo e l'aburame avevo notato qualcosa, mio fratello non voleva che assistessi alla tortura, eppure siamo ninja, sappiamo tutti che queste cose succedono, lui non voleva che vedessi qualcosa.
    Forse gli piaceva fare del male? Difficile da credere, mio fratello non era mai stato un sadico, ero abbastanza convinto che avesse preso l'incarico di torturatore per il semplice motivo di difendere il villaggio, per proteggere la sua famiglia...
    Potevo permettere a quella sagoma bianca di condizionare tutto ciò che sapevo di mio fratello? Avrei permesso a mio fratello di perdersi nel dolore e nella solitudine, mentre si puniva per delle colpe che in realtà non aveva?
    No caro mio, tu non sei niente, se conosci mio fratello la metà di quanto lo conosco io non avrai potuto fare a meno di vederla... parlo della volontà del fuoco, il voler sacrificare se stesso per qualcosa di superiore, o anche solo per proteggere qualcuno... Ma avrai anche visto la sua dolcezza, la sua bontà... Ora capisci bene che queste due cose non possono andare di pari passo, la volontà molto spesso ti porterà a compiere scelte difficili e la tua morale dovrà solo incassare il colpo. Tu sei soltanto un'idea, un presentimento. Sei la domanda che mio fratello si fa da tempo: Sono cattivo? E io sono la risposta... Quindi mi spiace dirti che tu non servirai a niente.
    Eo arrabbiato, Sho doveva aver pensato a lungo per creare quella cosa, senza parlarne con me, senza parlarne con nessuno, per vergogna o chissà cosa, non importava, non si era fidato di me. Ero ferito, ma al contempo mi chiedevo se sarebbe stato il caso di parlarne con lui.

    Mi avvicinai alla porta, per provare ad aprirla, tirando e spingendo, se quindi non si fosse aperta avrei provato a bussare.
    Se non si fosse aperta avrei urlato
    Sho, fammi entrare per tutti i kami! cercando al tempo stesso degli indizzi sulla porta.
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    L'ingresso II




    Inutili furono le spinte ed il bussare di Oda, la porta certo non sembrava volersi aprire così facilmente.

    Non è con la forza che l'aprirai, e certo nemmeno chiedendolo per favore, da quello che ho potuto osservare dall'esterno sei qui per controllare la mente di Sho, giusto? Beh, certo lui non è d'accordo, così come non lo sarà un possibile avversario un domani, andiamo ragazzo, ho sentito molta più pressione quando hai utilizzato le tue abilità per rallentare i movimenti del nostro amichetto.

    Oda aveva del talento, il sangue Yamanaka era forte in lui e la via che aveva utilizzato per affinare le sue capacità del suo clan era assai giusta, tuttavia adesso sembrava averla messa da parte.
    La sua mente era l'unica chiave per aprire quella porta, lo avrebbe capito?

    [...]



    Una volta dentro la mente del fratello, Oda si sarebbe trovato a percorrere un lungo corridoio con sui lati svariate porte, se aperte lo Yamanaka avrebbe potuto rivedere i vari ricordi del fratello, più o meno belli.
    Solo una porta completamente rossa, vicina alla fine del corridoio,, non si sarebbe aperta, per quanto il ninja della foglia avesse provato niente sarebbe riuscito nemmeno a smuoverla di un centimetro.
    Alla fine del corridoio vi era un'ulteriore porta, stavolta bianca, Oda sarebbe riuscito ad aprirla senza problemi ma, una volta attraversata, sarebbe stato abbagliato da una forte luce.
    Riaperti gli occhi il ninja avrebbe visto se stesso, in ginocchio svenuto a pochi metri di distanza, controllandosi attorno si sarebbe potuto rendere conto di controllare il corpo del fratello, quello che vedeva non era più il mondo mentale, ma la realtà.

    <oda!>

    Disse la mamma con tono estremamente acuto.

    bravissimo tesoro! Adesso però vediamo se riesci a far altro oltre a muovere gli occhi.

    Il ninja si sarebbe infatti reso conto di essere sì nel corpo del fratello, ma il controllo era tutto un altro discorso, avrebbe dovuto imparare ad usare un corpo che non era il suo, iniziare dalle piccole cose, come anche solo mettersi in piedi e camminare, un'impresa che poteva sembrare facile, ma non lo era affatto.



    Ot/ Comincia a prendere confidenza con un corpo non tuo, un paio di post e concludiamo il tutto!

    Non capisco il perché, ma la mamma riparla dopo aver detto Oda, dice: Bravissimo tesoro! Adesso però vediamo di far altro oltre a muovere gli occhi. Peccato che nel post non lo faccia vedere °_°
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    306
    Reputation
    +62

    Status
    Offline

    Il burattino senza fili


    Immobile, la porta non si mosse neanche di un millimetro, perfino quando chiamai mio fratelllo per nome.
    La sagoma si prese un po' gioco di me, sparando qualche sentenza, incredibile come un'idea potesse essere così fastidiosa e pedante.
    Stai zitto coso.
    Ci trovavamo nella mente di Sho, nel suo subconscio più profondo e qui si andava per simboli, non valevano le solite regole. Quella porta rappresentava la volontà di mifratello di non volermi fare entrare, non è che ero a fare un picnic, non dovevo dimenticarmelo.

    Se ero riuscito a creare un legame talmente stretto tra me e Sho, ormai dovevo essere in grado di imporre la mia volontà su di lui in maniera più efficace di quanto ero riuscito prima, la sagoma bianca mi aveva in qualche modo aiutato a capire, ma non lo avrei mai ammesso, nemmeno sotto tortura.
    Appoggiai le mani sulla porta, se prima erano state emozioni negative a permettermi di disturbare Sho, ora avrebbero ottenuto solo l'effetto contrario, rendendomi impossibile aprire la porta, quella che ora dovevo far arrivare a lui era un consiglio, la fiducia che doveva avere in me, qualcosa di positivo.
    Portai alla mente i ricordi delle varie missioni, le varie occasioni in cui ci eravamo salvati a vicena, come quella volta alla taverna di Deirumi il Sudicio, che coincideva anche con il giorno in cui avevo scoperto che mio fratello era diventato una forza portante, ma era anche il giorno in cui avevo capito quanto mio fratello si fosse sacrificato per me e per il villaggio.
    Ora io dovevo dimostrare la stessa forza a mio fratello, e dovevo fare quello che era necessario, quella porta si doveva aprire.
    La mia risolutezza si concentrò finalmente sulla porta, e come prima aveva debilitato mio fratello, così ora imponeva a quei cardini di ruotare, scricchiolando terribilmente la porta si aprì.
    Amaipiùrivederci
    Dissi alla sagoma, mentre sparivo attraverso la soglia.

    Mi ritrovai in un corridoio con varie porte, una in particolare ricordava la porta della nostra cameretta quando eravamo piccoli, la aprii per affacciarmi appena.
    Due ragazzini stavano facendo a botte con i cuscini, prima di essere interrotti da due possenti scappellotti da parte della madre. Eravamo noi e la mamma, incredibile quanto fosse giovane, incredibile quanto fossimo stupidi noi.
    La chiusi di schianto, mentre guardavo in alto, qualche respirone e procedetti avanti nel corridoio.

    Tra le porte ne notai due in particolare, una rovinata in legno ed una rossa.
    Aprii la prima, sapevo benissimo cos'era successo, era un ricordo di quando io avevo 5 anni.

    Ero voluto entrare nella vecchia casa abbandonata a cercare gli spettri e Sho era venuto con me.
    Andiamo Sho, posso farcela da solo
    Ho detto che vengo anche io Oda, sennò lo dico a mamma
    Uffa

    Eravamo entrati da una finestra rotta ed eravamo al secondo piano, mentre cercavamo tra le cianfrusaglie vecchie di anni era spuntato un gatto, io mi ero spaventato, avevo sbattuto contro una vetrina tagliandomi sulla testa, per lo spavento ero svenuto e Sho mi aveva riportato a casa, dove mi ero svegliato il giorno dopo. Era stata una stupidaggine di quelle che un sacco di ragazzini, soprattutto se stupidi come me, avevano passato e per fortuna non c'erano state altre ripercussioni, o almeno così credevo...

    Il ricordo non si fermava lì, proseguiva mentre dormivo, giustamente quelli erano i ricordi di Sho. Io assistevo in cucina ad una scena mai vista, mentre il vero me riposava con la testa fasciata.
    Come hai potuto essere così irresponsabile? Tuo fratello poteva farsi molto male
    Stavamo solo giocando... non credevo che potesse succedere niente di male...
    Basta con le scuse, è una fortuna che tuo fratello non si sia fatto niente più che quel taglio... Per fortuna guarirà, ma certamente questa è anche e soprattutto colpa tua. Sei tu il fratello maggiore, non puoi permettere che tuo fratello si faccia male per un gioco, ti ritengo responsabile Sho.... Vai a letto ora, e medita su ciò che hai fatto.
    Va bene...
    Sho si era preso una bella ramanzina quella sera, non immaginavo che mia madre potesse essere così dura con lui, contando poi che aveva solo sei anni.


    Uscii di nuovo dalla stanza, ritrovandomi nel corridoio, Sho non me l'aveva mai detto. In tutti questi anni insieme non mi aveva mai fatto pesare di quella sera, una cosa che probabilmente sarebbe stata normalissima tra fratelli, lui invece nulla. Zitto. Muto. Era chiaro che aveva preso il ruolo che la mamma gli aveva dato un po' troppo alla lettera, e tutto questo per me.
    Ti farò vedere che ce la posso fare da solo, che posso badare a me e a te, che puoi stare tranquillo... e soprattutto che non è colpa tua.
    Cercai di aprire la porta rossa, ma rimasi un po' male nel vedere che rimaneva chiusa, qualcosa che mio fratello voleva nascondermi, forse perchè temeva il mio giudizio, come se io potessi anche solo immaginare mio fratello come una persona cattiva.
    Pareva che io conoscessi Sho meglio di quanto lui stesso credeva di conoscersi... abbastanza contorto, vero?

    Proseguii lungo il corridoio, buttando l'occhio sui vari ricordi di mio fratello, anche se potrei tranquillamwente dire "nostri", quando giunsi ad una porta bianca, che aprii senza esitazione.
    Ci siamo!
    Ci Siamo!
    Sentii la voce di Sho risuonare insieme alla mia, mentre sbattevo le palpebre per mettere a fuoco l'ambiente circostante. Inutile dire che fui sorpreso di vedermi disteso a terra.
    Wooo! Woo!
    Sentii di nuovo la voce di mio fratello, ma ero io che avevo voluto parlare, guardai in basso notando i vestiti di mio fratello, mossi le sue mani per guardarle.
    uuuuh, caro mio, pare che sia io al comando ora!
    Oda è un figo indiscusso e se la può sicuramente cavare da solo!
    Dissi sprezzante, o disse Sho, anche se ormai le due cose erano difficili da distinguere.

    Contemporaneamente mi sbilanciai in avanti per poggiare le mani a terra ed alzarmi, posso dire innanzitutto che trovarmi così vicino a terra mi faceva strano, Sho era poco più basso di me e vedere il mondo dalla sua prospettiva era veramente strano.
    Quando mi alzai, ricaddi subito a sedere come un ubriaco, ma era normale,Sho era diventato decisamente più forte di me e quella forza andava gestita. In pratica mi ero alzato troppo in fretta, sbilanciandomi da solo...
    Che gambette forti che hai...
    Ammisi, quindi provai ad alzarmi con più cautela, usando le braccia come un funambolo, riuscendo finalmente ad alzarmi, prima di perdere l'equilibrio nuovamente allargai le gambe in modo da avere una base di appoggio maggiore.
    Chissà se avessi utilizzato la tecnica su un nano oppure su di un gigante cosa sarebbe potuto succedere, per fortuna era solo Sho e la differenza era solo minima.
    Per fare qualche prova mi piegai con il busto in avanti, come per fare un po' di stretching, cercando di toccarmi le punte con le dita, fu molto facile.
    più sciolto di me
    Mi misi in posizione accovacciata, poggiando le mani a terra, rotolai sulla schiena cercando di eseguire una capriola indietro, feci la capriola ma non riuscii a ritirarmi in piedi come facevo sempre, dovetti usare ancora le mani.
    Una volta in piedi cercai di tirare un pugno destro, fondamentalmente distesi solo il braccio davanti a me, con la mano chiusa.
    Più veloce, ma lievemente più corto

    Feci ancora qualche movimento semplice come salti, capriole, e qualche colpo a vuoto in modo da adattarmi, fondamentalmente ero sempre in un corpo umano, l'unica cosa che cambiava era una qualche minima proporzione e fu tutto sommato facile arrivare al punto in cui riuscivo a sentire il corpo di mio fratello come mio, per cui guardai mia madre, cercando di sembrare il più "me" possibile per poi chiederle:
    E ora?
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    L'abito non fa il monaco




    E ora? Ora devi cominciare seriamente tesoro mio! Essere capace di fare due capriole con il corpo di tuo fratello non vuol dire che tu sia in grado di usarlo per bene! Guarda quella roccia...

    Disse nostra madre indicando una pietra nel nostro giardino di modeste dimensioni.

    Nel tuo corpo saresti perfettamente in grado di sollevarla, a maggior ragione dovrebbe farcela Sho, che a livello fisico è decisamente avanti a te, ero un ninja tesoro, certe cose le noto. Quindi vai, sollevala.

    Una volta che Oda, o meglio, Sho, avesse provato a sollevare la pietra si sarebbe reso conto di non riuscire a farcela, nonostante gli sforzi , le diverse posizioni assunte per sollevare il masso, questo non si sarebbe mosso di un millimetro.
    La mamma rise divertita davanti a quella scena.

    Vedi , amore mio, devi abituarti ad un corpo non tuo, non solo ad un livello fisico, cosa che hai potuto fare esercitandoti nei movimenti, ma anche a livello mentale, devi raggiungere con il corpo di tuo fratello la stessa sincronia che ha la sua mente. Il corpo è solo un mezzo, sono le nostre menti a fare tutto il lavoro. Proprio per questo ho voluto che tu ti esercitassi per la prima volta su tuo fratello, vi conoscete come nessun altro, per questo sono sicura che ce la farai.

    La mamma attese che Oda/Sho provasse a seguire le sui indicazioni prima di aggiungere.

    Oda, tesoro, ricordati che devi raggiungere una sincronia simile a quella che ha Sho con il suo corpo, il che vuol dire che devi pensare come lui, non come te. Come si comporta tuo fratello con il suo corpo? Cosa pretende da esso? Rispondi a queste domande ed avrai la soluzione a questa prova.



    Ot/ Hai presente quando Jiniu entra nel corpo di Goku? Uguale. Il potenziale c'è ma non sei in grado di usarlo. Descrivi come torni alle statistiche di una rossa cercando di arrivare al controllo completo del corpo. Ps: il chakra non funge ancora.
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    306
    Reputation
    +62

    Status
    Offline
    Andare a fondo

    Ero seriamente contento di come mi ero comportato fino a quel momento, controllare il corpo di mio fratello sembrava essere diventato più facile, quasi come un vestito che si adatta alle tue forme più lo indossi, ma a mia madre non andava bene. Per niente...

    Alla sua proposta sorrisi, come diceva lei, anche io sarei stato in grado di sollevare quel masso senza troppo sforzo, era una prova facile e che non mi spaventava minimamente.
    Sicuramente mamma, vedrò di stare attento!
    Non appena ebbi una presa confortevole sulla pietra avrei tirato con tutta la mia forza, sincuro di sradicare perfettamente quella roccia, ma in realtà la cosa servì a ben poco, provai ad usare più le gambe, o la schiena, ma niente pareva incollata. Osservai mia madre con un'espressione confusa, c'era un problema, ma da brava sensei avrebbe dovuto darmi una mano.

    Vedi , amore mio, devi abituarti ad un corpo non tuo, non solo ad un livello fisico, cosa che hai potuto fare esercitandoti nei movimenti, ma anche a livello mentale, devi raggiungere con il corpo di tuo fratello la stessa sincronia che ha la sua mente. Il corpo è solo un mezzo, sono le nostre menti a fare tutto il lavoro. Proprio per questo ho voluto che tu ti esercitassi per la prima volta su tuo fratello, vi conoscete come nessun altro, per questo sono sicura che ce la farai.

    Banale. Pensare come Sho? Quello che odiava i film dell'orrore? Che passava sotto le scale senza alcuna paura? Quello che starnutiva per un raffreddore e NON perchè qualcuno lo stava nominando chissà dove? Quello Sho, veramente?
    [b]"Potresti semplicemente collaborare con me per una volta... Io ti restituisco il controllo del tuo corpo e faccio finta di essere ancora un sacco di carne, quando mamma è soddisfatta mi alzo, che dici?"[/b]
    Mio fratello avrebbe potuto percepire un sorriso ammicchevole dentro al proprio subconscio, quasi a sottolineare la mia proposta.

    Se fosse stato in silenzio, oppure avesse risposto negandomi il suo aiuto avrebbe percepito un'espressione incredula, sfavata sarebbe il termine più adatto, ma ci faremo bastare incredula.

    5769b16f23499


    Io e Sho eravamo veramente diversi, lui era un calcolatore e responsabile rompipalle, io invece seguivo il mio istinto e le sensazioni che provavo, ringrazio ancora il kami che mi ha fatto dono del mio sesto senso.
    Questo doveva essere il primo passo da cui partire, dovevo capire Sho, un altro po' almeno. Ripensai a quella sagoma, era risentimento? Rabbia? Paura?
    La vita di mio fratello era stata sconvolta da eventi che avrebbero sicuramente destabilizzato chiunque, voglio dire, non è da tutti avere un demone millenario dentro, non è da tutti torturare persone per il bene del villaggio.
    Volevo veramente bene a mio fratello, questo l'abbiamo già detto, ma eravamo diversi, lui non mi voleva solo bene, purtroppo c'era dell'altro. Delle responsabilità...

    Provai a sollevare il sasso, ma non riuscii a spostarlo, nemmeno di un millimetro.
    Eppure sentivo una sorta di resistenza, qualcosa non andava, la posizione dei piedi, la tenuta della mia schiena, la stessa presa sulla roccia... erano tutte cose che Oda avrebbe fatto, non Sho.


    Se Sho fosse morto in missione sarei sicuramente impazzito dal dolore, mi sarei trovato al punto più basso della mia esistenza e probabilmente avrei cominciato anche a scavare, non sarei stato più lo stesso, ma probabilmente mia madre non avrebbe mai detto che "era colpa mia".
    Sho avrebbe avuto sicuramente da spiegare, perchè aveva permesso che suo fratello morisse? Era sicuramente ingiusto, ma era quello che molti si aspettano da un fratello maggiore, oltre al soffrire per la mia perdita, sarebbe stato sicuramente stato sommerso dai sensi di colpa. Perchè era quello che ci si aspettava da lui.


    Certo che no, era tutto diverso, allargai lievemente i piedi, spostai le mani sul sasso e tirai di nuovo, la roccia si smosse un poco. Cambiai ancora presa, muovendo ancora una volta le mani sulla pietra con delicatezza, come se stessi cercando qualcosa. Sentivo la resistenza di prima, ma più debole. Allargai le spalle e distesi il collo, come diavolo avevo fatto a stare ingobbito a quel modo fino ad ora? Si eccola era sicuramente quella la posizione giusta delle mani, braccio sinistro sotto il sasso e il destro sopra, ad abbracciarlo e spingerlo contro l'altra mano. Una presa mista. E quindi spingere con le gambe...


    Anche io avevo ed ho delle responsabilità verso il mio fratellino. So benissimo che se quel calcolatore, ateo e cinico ninja facesse un errore, agisse d'impulso o con leggerezza, sarebbe solo colpa mia.

    Ok il post mi pareva particolarmente ingarbugliato quindi ho usato il bianco per far capire quando sta agendo Oda che cerca di sincronizzarsi con Sho, sono paragrafi misti di azioni e pensieri perchè mi sembrava più interessante e che rendesse meglio, comunque spero si capisca.

    L'ultimo sollevamento decidi te come va a finire, ovviamente.
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    La fine




    Oda sentì le ginocchia di Sho scrocciare sotto il peso della pietra che veniva sollevata, niente di brutto ovviamente, solo il suono di un'articolazione messa particolarmente sotto sforzo.
    Ce l'aveva fatta, la pietra era stata sollevata, si era immedesimato nel fratello, come lui aveva pensato e come lui aveva agito, in quel modo aveva raggiunto la sincronia che gli era necessaria per servirsi al meglio del suo corpo, del mio corpo.
    Certo, era ancora alle prime armi, avrebbe dovuto esercitarsi ancora a lungo per poter utilizzare quell'arte in combattimento, sviluppare una sorta di empatia, della quale era già dotato, per immedesimarsi nel nemico che avrebbe scelto, per utilizzare anche il corpo avversario al meglio e non solo quello di qualcuno che conosceva bene.
    Tuttavia quella di quel giorno era stata una grande conquista, era ufficialmente entrato nel clan Yamanaka, e questo certamente non era stata una cosa da nulla agli occhi di sua madre.
    Nostra madre era infatti stata stranamente silenziosa non solo durante l'esecuzione dell'esercizio, ma anche dopo la sua riuscita, era strano non sentire la sua voce squillante dopo un esercizio ben eseguito dal suo figlioletto; il motivo era semplice, non riusciva a parlare.
    Il suo volto era solcato dalle lacrime, lacrime di gioia ovviamente, la voce soffocata dal pianto, Oda lo aveva fatto, aveva accolto le abilità del suo clan come lei tanto desiderava , e per di più in pochissimo tempo.
    Senza riuscire a parlare, ma solo singhiozzando , nostra madre corse verso il corpo di mio fratello che in quel momento stava ricongiungendosi con il suo spirito per abbracciarlo con forza e sollevarlo addirittura per aria!
    Io intanto avevo ripreso il controllo di me e mi ero ritrovato con in mano una pietra, che immediatamente lasciai cadere.

    -Ma che diavolo? Sei stato te? Quindi ce l'hai fatta eh pezzetto di merda? Ehy, perché mi fanno male le ginocchia?-

    Dissi mentre mi avvicinavo a mio fratello per colpirlo con una pacca sulla spalla in segno di congratulazioni dopo che mia madre lo ebbe lasciato dalla sua presa mortale.

    -Mica hai visto qualcosa di strano là dentro , vero? Ahahaha-

    Dissi quindi indicando la mia testa.

    S...so...sono così felice!

    Furono le uniche parole che mia madre riuscì a formulare prima di scoppiare di nuovo in pianto.

    -Sì mamma, adesso andiamo in casa, che Oda sarà stanco dopo tutto questo sforzo.-

    Così dicendo avrei accompagnato mia madre in casa, lasciando che Oda ci seguisse.
    Oda, lo Yamanaka.





    Ot Mi è piaciuto come hai strutturato l'ultimo post, siamo quindi arrivati alla fine, post conclusivo per te ^^
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    306
    Reputation
    +62

    Status
    Offline

    Forse potrebbe anche funzionare..


    Il sasso andò su, con qualche scricchiolio del corpo di mio fratello, ma ci può stare tutto sommato.
    Sollevare quel sasso era stato solo il primo passo verso una strada lunga e difficoltosa, adesso ero ufficialmente uno yamanaka.
    Avrei potuto imparare molto da loro, ma avrei anche dovuto dargli molto, ma non importava, sapevo di poter fare qualcosa per Sho adesso, o almeno credevo, e questo mi bastava.

    Non male mamma, eh?
    Mi voltai verso di lei per notare che stava piangendo, mia madre era una grande attrice e speso si faceva scendere qualche lacrima per farci preoccupare, ma questa volta era semplicemente contenta, l'ultima volta che l'avevo vista così era stato per la nostra promozione a Chunin.

    Abbandonai il corpo di mio fratello, rientrare nel mio fu veramente piacevole, sembrava tutto giusto finalmente, tutto eccetto la secchezza delle mie fauci, provate a stare voi svenuti per quasi un'ora, o forse più, il tempo era volato in effetti...

    Mi alzai con calma, cercando di inumidirmi le labbra, ma anche la mia lingua sembrava una spugna asciutta, mio fratello mi chiese cosa fose successo
    oooo suvvia, tutte queste storie di ginocchia, pensa piuttosto che sono stato nel tuo corpo fino ad ora, non è strabiliante? Ti dirò però che ho un bel po' di sete, devo bere.

    Quindi ci incamminammo tutti verso casa, finalmente ero tornato nel mio corpo e il mio sesto senso era tornato a posto, mio fratello non riusciva a vedere l'essere nero che ci guardava poco più in là nel bosco, e per oggi non mi sarei messo a rincorrere fantasmi.
    Sorrisi a quella creatura con i capelli simili a foglie, o forse era solo un ramo spezzato? Non lo avrei mai scoperto.
    Chissà come saranno gli altri Yamanaka, voglio dire, non li vedi mica spesso a giro per il villaggio,no?
    Per oggi era finita lì, ma avrei dovuto incontrare ancora un po' di gente, il clan avrebbe chiesto di me prima o poi.
     
    .
23 replies since 28/10/2015, 21:22   257 views
  Share  
.