Tetsuno Haka - La tomba di ferro

Beh, allora arrivederci Otekko! Ti richiamerò di quando in quando, anche solo per farci una chiaccherata!

Non vedo l'ora! Chissà che meraviglie ci sono nel mondo esterno!

Richiusosi il gigantesco portone, e contratto, della tomba di ferro mi sarei fermato un secondo, mentre vedevo che le scritte che avevamo fatto inizialmente erano state cancellate e ricreate, molto più in grande, sul portone stesso.

Guarda, a quanto pare hanno voluto onorarti lasciando anche il tuo nome sul contratto!

Dopo una eventuale replica di Febh sarebbero stati interrotti da uno strano stridio metallico.

Chiedo scusa disse una formica grossa quanto un cane ai due, uscendo dalla sabbia

Siete voi Shinichi del regno di Suna?

Si, sono io. E voi chi sareste, di grazia? replicai mostrando all'insetto la stessa educazione che lui aveva mostrato a me

Oh, io sono grande architetto al servizio di sua maestà la regina Sanso (ossigeno) ventitreesima ed è onore mio e del regno di Sanso curare le costruzione e le riparazioni al nostro contratto, in modo da poter meglio servire i ninja che necessitano del nostro aiuto.

Capisco. Ottimo lavoro con le scritte, siete anche riusciti a replicare la calligrafia in modo eccellente.

Oh ho! Un intenditore! La ringrazio molto delle sue gentile parole, mastro Shinichi. Sapete, fin da quando venni schiuso dal mio uovo...

Chiedo scusa ma abbiamo faccende importanti di cui occuparci...

Ah, certo certo. La sua preda, ma certo! Dicevo solo che, ecco, per il contratto...

Devo mettere il mio sangue vero?

Ecco, si ma... vede... preferiamo occuparcene noi. Voi umani avete la tendenza a lasciare dei fastidiosi residui di grasso sul nostro portone, che poi dobbiamo ripulire. Ecco, se potesse mettere un po' di sangue qui...

Disse, rivelando un piccolo otre.

Certo, certo replicai, mordendomi un dito.

Mille grazie, mastro Shinichi! Non vedo l'ora di essere evocato per poter disquisire con lei ed ammirare le meraviglie architettoniche di voi umani! Solo per breve tempo però... i miei doveri sono inderogabili!

Una volta sparito nuovamente sottoterra mi sarei rivolto a Febh

Che tipo, eh?

[...]


Pessima scelta di chi ci ha preceduto...ad ogni modo i restanti ora vogliono vendetta a tutti i costi.

Orribile scelta. Penso solo a come l'accademia potrebbe sbaragliare i suoi nemici se Kurogane e Kujo collaborassero... per non parlare del resto degli abitanti della Zanna. Uff... oh beh, le colpe dei padri ricadono sui figli e toccherà a noi sistemare questo casino. Visto che sei stato molto collaborativo ho ancora qualche domanda per te...

Hai detto prima che la zona di minerale ferroso della tomba di ferro potrebbe essere una speranza per i Kujo, cosa intendi? Poi, rivelami l'esistenza e l'ubicazione di tutti i passaggi che conosci. Potrebbe non essere sufficiente a fermare questo Sabaku ma almeno potrebbe rallentarlo. Infine, cosa sai di questo Sabaku? E' il suo vero nome? Che capacità possiede? Dopotutto è un traditore di Suna, non credo tu possa tradire così i tuoi compagni no? Ah, sarebbe meglio se tu mi dicessi tutto quello che sai anche su di loro. E magari dove si trova il vostro avamposto. Vorrei provare a parlamentare. Potremmo darvi il minerale che vi serve, se non è per scopi bellici. Potrebbe essere un piccolo passo per cercare di mettere da parte i rancori del passato no?

Indipendentemente dalle sue risposte, avrei poi proseguito...

Ah non provare nemmeno a fuggire. Febh qua è praticamente immortale ed io... beh, non la prenderei bene. E posso fermarti in un nanosecondo

Un Kurogane fermare un Kujo? Cosa credi di fare con la tua sabbia nera...

Te lo mostro.

Eseguii quindi la Kage Bunshin no Jutsu, evocando un clone.

Bastardo. Proprio un clone dovevi usare per questa stronzata? Non potevi semplicemente tagliargli le gambe? O segarle a Febh... tanto lui se la fa ricrescere no? esordì il clone, decisamente stizzito per quello che stava per succedere

Il clone si spostò a circa 6 metri di distanza e, con un solo movimento del mio braccio, venne diviso a metà per lungo prima di sparire.

Non ci saranno parole, non ci sarà pietà. Fa un passo senza il mio consenso e sarai l'ennesimo freddo cadavere che mi lascerò dietro fatto a pezzi. O magari potrei fermare la lama giusto in tempo... lasciandoti vivo a vagare strisciando per il deserto mentre io mi godrò la scena vedendoti agonizzare per giorni prima che tu possa morire. Magari potrei anche darti dell'acqua di quando in quando, se la tua agonia mi soddisferà a sufficienza. Ed ogni tanto evocherò qualcuno dalla Tomba di Ferro per godersi lo spettacolo. Che ne dici?

Indipendentemente dalle capacità che il Kujo possedesse avrebbe capito che facevo sul serio. Perché lo ero. Onesto e serio. Non avrei mai permesso al Kujo di ribellarsi al mio volere. La mia volontà era ciò che lo teneva in vita. Poteva accettare la mano che gli tendevo e dimostrarsi un membro collaborativo al mio servizio, ed allora mi sarei assicurato che lui e i Kujo potessero prosperare assieme all'Accademia e a Suna oppure... poteva semplicemente diventare l'ennesimo cadavere divorato dagli avvoltoi dell'Anauroch.

Una cosa è sicura, ora che so della Zanna non lascerò che siano una minaccia per me o per Suna. O per Oto e l'Accademia tutta. Posso essere vostro amico, o vostro nemico e questo dipenderà solo ed esclusivamente dalla tua reazione, membro del clan Kujo.

C'era solo una cosa che il Kujo non sapeva: se avesse tentato di ribellarsi avrei usato la mia tecnica preferita per tranciargli entrambe le mani e, poi, le gambe rendendogli impossibile muoversi agilmente ed utilizzare i suoi Jutsu. Avevo infatti notato il punto debole essenziale dei Kujo, o perlomeno di quel Kujo: necessitava di toccare direttamente il metallo per trasformarlo in ruggine. Bastava tenere lontano da lui gli oggetti di metallo e sarebbe stato inutile, un semplice guscio di informazioni per i torturatori di Suna. Senza contare che i Kurogane avevano prigioni apposta per tenere imprigionati altri Kurogane.

No, il futuro del Kujo non era certamente roseo ma, perlomeno, avrebbe potuto avere una vita decente se avesse fatto tutto ciò che io desideravo.