Lontani da Casa

Addestramento Haruki/Hoshi

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    ..L’allenamento rende prefetti..
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    Negli ultimi tempi il rosso aveva ricevuto diversi incarichi dai vecchi Saggi del consiglio del villaggio di Suna. Sembrava infatti che i vecchiacci lo stessero mettendo alla prova oppure più semplicemente volessero tenerlo lontano dagli affari politici del villaggio. Il Chikuma non aveva mai avuto un gran bel rapporto con quelle mummie, tuttavia doveva ammettere che ultimamente non aveva avuto poi molto da ridire sul loro operato e scelte. Ora che Gin si trovava in coma il villaggio si ritrovava senza una vera guida ed erano loro a mandare avanti le cose. Certo la situazione non avrebbe retto ancora per molto visto gli ultimi avvenimenti e notizie giunte dal continente. Una strana atmosfera aleggiava quasi una gigantesca guerra fosse nuovamente alle porte.


    Quel giorno il consiglio aveva chiesto al Jonin di recarsi presso il lontanissimo villaggio di Sanbashi situato nel confine ovest del paese del vento per portare importanti rifornimenti ed informazioni. I vecchi avevano inoltre espressamente chiesto che alla missione si unisse anche una nuova promettente leva del villaggio, tale Haruki Miyazawa adepto del tempio della fiamma e conoscente del rosso. Hoshi lo aveva infatti costretto a prendere parte ,a sua insaputa, all’attentato che il famigerato gruppo chiamato Canzone del Deserto aveva fatto ai danni del più anziano tra i Saggi. Haruki era un elemento di sicuro interessante, nonostante la sua cecità era riuscito a mantenere la calma in tutta quella storia venendone fuori vivo, di sicuro il ragazzo aveva talento ed il rosso non vedeva l’ora di scoprire le qualità del ragazzo.


    Giunto al tempio della fiamma il rosso si sarebbe fatto avanti senza esitare -YOOOO!!!.. sono Hoshikuzu Chikuma.. mi mandano i vecchi Saggi del villaggio.. c’è nessuno?!- il Chikuma sarebbe entrato nel tempio guardandosi attorno. Non era mai stato li anche se i vecchi sembravano tenere in grande considerazione quel luogo. Il Chikuma durante l’attesa avrebbe cominciato a curiosare in giro toccando qualsiasi cosa rubasse la sua curiosità, oggetti fragile e statuette non sarebbero stati risparmiati mentre continuava a chiamare -..sono qui per incontrare Haruki Miyazawa!..- il Chikuma non aveva nemmeno pensato di togliere le scarpe portando dentro un bel po’ di sabbia e terra.


    In attesa di qualcuno si sarebbe semplicemente messo a fischiare allegramente, la missione che li aspettava li avrebbe condotti nella zona più in culo al mondo di tutto il continente ninja, il villaggio più inutile e allo stessi tempo importante del paese del Vento. Una grande avventura stava per avere inizio.


    OT/ Comincia l’avventura!!!
     
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    Un Visitatore Inaspettato

    Lontani da Casa - Post Primo



    Per Haruki, pregare era come far rotolare un masso lungo le pendici di una montagna. Una volta iniziato, i grani del rosario scorrevano veloci e diveniva impossibile fermarsi. Non era infrequente che si trattenesse per intere giornate nelle sale da meditazione, senza interrompere quei riti nemmeno per bere o mangiare. Il monaco rosso sosteneva che rinunciare ai piaceri materiali lo avvicinasse a Dio. La fame e la sete, così come le punizioni corporali e l'annullamento dei sensi, costituivano una parte fondamentale del suo rapporto con il divino. Dopo la sua breve permanenza a Suna, Haruki aveva deciso di dedicare molto tempo a tutti i rituali necessari per purificare la sua anima dai peccati che aveva commesso. Allenarsi per diventare più potente non sarebbe stato sufficiente a cancellare le sue inadempienze come monaco e come ninja. La sua debolezza era inaccettabile. Solo il dolore poteva redimerlo da quella colpa. Haruki prendeva molto sul serio quelle pratiche e non sopportava di essere disturbato. Pertanto, quando Shirai si presentò al suo cospetto per avvisarlo dell'arrivo di Hoshikuzu, il rosso non poté che domandarsi quale fosse la reale entità delle sue trasgressioni. Era evidente che avesse fatto qualcosa di molto grave per meritarsi tutto ciò. Da quando era tornato al Villaggio, il mondo non sembrava volersi dimenticare di lui. Era rimasto isolato nel monastero per dieci anni senza che nessuno venisse a cercalo, mentre ora non riusciva a trovare un attimo di quiete. Prima Shinichi Kurogane e adesso alla sua porta era giunto anche Hoshikuzu. Allontanò quei pensieri, preparandosi per accogliere il forestiero. Sono solo un umile strumento della Fiamma. È mio dovere accettare qualsiasi compito mi venga affidato. D'altronde non poteva pretendere di cancellare i peccati del mondo senza immergersi in esso.


    In seguito alla loro piccola avventura, Haruki aveva fatto qualche ricerca sul suo conto di quell'uomo. Con suo grande disappunto, il capoclan dei Chikuma non era noto per le virtù che aveva immaginato. Pur essendo un combattente senza eguali, la sua condotta non rispecchiava le doti che un ninja esperto avrebbe dovuto possedere. Anzi, associati alla sua personalità, aveva spesso letto gli aggettivi: "sconsiderato", "infantile", "irrispettoso", "avventato" e "irresponsabile". Indubbiamente, non possedeva il rigore e la disciplina che a lui erano stati insegni con il sangue e il fuoco.


    Per questa ragione, Haruki si era preparato ad assistere a qualsiasi genere di stramberia. Nonostante ciò, come faceva sempre, si profuse in tutte quelle formalità previste dall'etichetta. Chikuma-sama è un onore rivederla. Poi, si sarebbe piegato in un profondo e rispettoso inchino. Mi hanno riferito che sono stati i Saggi a mandarla qui e che ha richiesto espressamente di vedermi. A cosa devo questo privilegio? Quindi, immobile come una statua, le braccia raccolte in grembo, avrebbe pazientemente atteso una risposta dal Jonin. Osò sperare che, a dispetto della sua fama, a spingerlo fino in quel luogo fosse una questione importante.
     
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    ..La potenza è nulla senza il controllo..
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    Haruki doveva esser li ad aspettarlo, perché ad aprire le porte del tempio giunse proprio il ragazzo dalla vista annebbiata. Al grande inchino il rosso avrebbe sorriso con fare imbarazzato mentre la mano destra grattava la sua nuca, non era abituato a certi comportamenti reverenziali -Eheheh.. dai non servono inchini.. siamo amici no!- il rosso era davvero imbarazzato. Senza fermarsi quindi avrebbe continuato a parlare per smorzare la tensione -..oh già.. perché sono qui?!..- sembrava quasi che il Chikuma lo avesse dimenticato strada facendo -..sono qui perché ci è stata affidata una missione dai vecchiacci.. ehm cioè volevo dire.. ci è stato affidato un importante incarico dai saggi del consiglio degli anziani!- il rosso non le sopportava proprio le mummie del villaggio.


    -Dobbiamo recarci nel villaggio di Sanbashi al confine ovest del paese del Vento per consegnare un importante messaggio e degli approvvigionamenti!.. saremo solo io e te..- Haruki non poteva vedere, ma il rosso teneva legato sulla schiena un enorme rotolo da richiamo contenente le provviste per almeno un paio di mesi. Naturalmente una missione così semplice non era stata affidata ad un Jonin del villaggio per caso, sotto esisteva una motivazione ben più seria che il rosso non aveva intenzione di tenere per se -..vedi.. gli anziani mi hanno chiesto di prepararti per una difficile missione che ti aspetta!.. dicono che ormai i tempi sono quasi maturi.. e che tu devi essere preparato al meglio per affrontarla!..- il Chikuma avrebbe dato un’occhiata in giro conj fare curioso -..durante questi giorni di viaggio ti insegnerò come controllare meglio il tuo chakra!.. mi hai detto che hai fatto passi da gigante in poco tempo quindi credo che sarà semplice per te imparare qualche nuovo trucchetto..- il Chikuma si era messo a scvare nella narice del naso con il mignolo mantenendo un’aria di sufficienza. In realtà stava mettendo alla prova Haruki per capire fino a dove i suoi sensi si spingevano -..bene.. va a prendere la tua roba e preparati per il campeggio.. passeremo un paio di notti in mezzo al deserto.. farà freddo quindi non lesinare con i vestiti pesanti!.. e niente tuniche.. dovrai muoverti liberamente e senza intralci!- il rosso stava parlando da saccente ad un altro abitante del deserto, in realtà non aveva minimamente pensato che il ragazzo dovesse essere al corrente del clima desertico.




    [...]




    Una volta che Haruki fosse stato pronto il rosso lo avrebbe invitato a seguirlo -Perfetto!.. procederemo verso il villaggio correndo.. una bella corsa in mezzo alla sabbia per circa.. ehm vediamo.. dovrebbero essere più o meno.. ehm.. un migliaio di chilometri si..- il rosso lo avrebbe detto con disinvoltura prima di cominciare a correre mantenendo un passo adatto al giovane genin della Sabbia. Durante la corsa il rosso avrebbe cominciato a parlare ad Haruki sul suo allenamento -Durante questi giorni.. imparerai a controllare il tuo chakra.. ora forse pensi di saperlo già controllare.. ma ti posso assicurare che ti sbagli!.. servono anni per diventare dei maestri e nemmeno io so farlo alla perfezione.. credimi!- il rosso avrebbe sorriso al ragazzo anche se non poteva vederlo -..con un po’ di allenamento e concentrazione tutti possono sviluppare il loro chakra e utilizzarlo per creare ninjutsu o genjutsu.. anche i bambini ci riescono se addestrati.. ma cosa succede quando è necessario concentrare il suo flusso in un particolare punto del corpo.. oer diversi minuti.. a volte ore o giorni?!..- il rosso voleva capire quanto fosse preparato Haruki sull’argomento -.. immagino che tu sia in grado di utilizzare qualche tecnica ninja.. ma dimmi.. sai realmente come funziona?!.. come viene creato il chakra attraverso i nostri corpi e menti?!- la domanda era semplice, ad Haruki la risposta.

    OT/ Prima la teoria, poi la pratica e infine.. :guru:
     
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    Una Nuova Missione

    I Doveri di un Predicatore - Post II



    Ancora una volta si era sbagliato. Quell'ennesima interruzione delle sue preghiere non era un castigo per un qualche peccato che non riusciva a ricordare. Era un premio. Gli Anziani, avendo riconosciuto il suo valore, avevano deciso di affidargli un'altra missione. Per guidarlo era stato mandato Hoshikuzu. Anche quella non poteva essere una scelta casuale. Doveva sicuramente essere un segno, un messaggio mandato da Dio. Un ennesimo dovere di cui si sarebbe fatto carico con estremo piacere. Ora riusciva a comprenderlo chiaramente. il Chikuma non aveva bisogno della guida dei vecchi Saggi, ma della sua! Sarebbe stato lui a doverlo istruire, riportandolo sulla retta via, Gli avrebbe mostrato quanto il rigore e la disciplina fossero necessari per governare un villaggio. Gli avrebbe fatto riscoprire quei valori morali e spirituali che caratterizzavano la dottrina della Fiamma e la condotta di ogni Shinobi realmente devoto al proprio paese. Sì, indubbiamente, grazie alla sua guida, Hoshikuzu sarebbe diventato un ottimo Kage. Di questo Haruki ne era certo. Sarebbe stato uno scambio equivalente. Il Turbine Rosso di Suna gli avrebbe insegnato a controllare il charka, mentre lui gli avrebbe fatto dono della sua saggezza. Infiammato dall'enorme zelo che lo spingeva a dare il meglio di sé in ogni impresa che gli apparisse ispirata dalla volontà divina, il monaco rosso decise di adoperarsi fin da subito per correggere le mancanze del futuro Kazekage. Pertanto, non appena si accorse che si stava mettendo le dita nel naso, lo sgridò con il suo solito tono calmo, da predicatore. [Abilità]Blind WarriorMaestria: L'utilizzatore è in grado di combattere sopperendo alla mancanza della vista con gli altri sensi. Combatte come se posseduta e sempre attiva l'abilità 'Combattere alla Cieca'. Il bonus alla percezione è di +3 anzichè +6
    [Da Genin in su]

    Sensi di Ragno
    Speciale: La percezione dell'ambiente dell'utilizzatore tramite gli altri sensi è aumentata. Risulta in grado di orientarsi come se posseduta la vista e di percepire gli obbiettivi entro i limiti della sua percezione ipotizzandone caratteristiche fisiche e dimensioni. Non potrà notare colori o dettagli di piccole dimensioni. Alcuni oggetti di dimensione ridotte, a discrezione del QM, non potranno essere percepiti.
    [Da Genin in su]
    Hoshizuku-sama lei è il capoclan dei Chikuma! Dovrebbe astenersi dal soddisfare certi istinti in pubblico. Per il bene della sua gente e quello del villaggio, è necessario che rispetti le formalità previste dal suo rango. Senza aspettare una risposta dal ragazzo, Haruki si inchinò nuovamente. Ora, vogliate scusarmi, devo andare a preparare tutto il necessario per la missione. Spero mi farete la cortesia di aspettare qui. Non temete, ci impiegherò solo pochi minuti. Ricevuto l'assenso del Chikuma, senza aggiungere altro si sarebbe allontanato verso l'interno del monastero.


    Al suo ritorno, Haruki avrebbe indossato una casacca rossa dalle linee estremamente sobrie e un paio di pantaloni più chiari, caratterizzati dalla stessa semplicità. Legate alla cintura potevano vedersi alcune sacche porta oggetti. In esse era contenuto il suo equipaggiamento da battaglia. Le provviste e gli abiti necessari per il viaggio erano invece conservati all'interno di un piccolo rotolo. Non dover potare con sé uno zaino ingombrate gli avrebbe permesso di viaggiare ad una maggiore velocità. Nonostante ciò, avrebbero impiegato molto tempo per raggiungere la loro destinazione. Ciò non importava ad Haruki. Avrebbe sfruttato quell'occasione per imparare il più possibile e per illuminare Hoshizuku con la saggezza della fede. Infatti, a meno che il Jonin non gli dicesse espressamente di stare in silenzio, Haruki si sarebbe profuso in una lunghissima lezione sulla storia del Tempio e sulla complessa teologia elaborata dai membri del culto della Fiamma. Se il Chikuma fosse sopravvissuto a quell'interminabile sproloquio religioso, avrebbe sicuramente potuto definirsi un esperto in materia. Haruki, infatti, mosso da un irriducibile entusiasmo, non gli avrebbe risparmiato nessun dettaglio. Nemmeno il più minuscolo ed insignificante. Gli avrebbe recitato ogni singolo verso di ognuno dei testi sacri conservati nella Biblioteca del Tempio, gli avrebbe elencato tutti i Saggi che avevano governato il Monastero dalla sua fondazione ad oggi e non si sarebbe dimenticato di fargli un'estesa e particolareggiata lezione su come venivano fabbricati i rosari che usavano per pregare. Per quanto assurda sarebbe potuta diventare la situazione, ad Haruki tutte quelle informazioni apparivano importanti, se non fondamentali. Sarebbe stato bene evidente da quell'insolito calore che animava la sua voce. In contrapposizione a quel poderoso flusso di paroloni da ecclesiastico, nel rispondere alle sue domande il rosso avrebbe riacquistato la sua tipica sinteticità. Sì, mi è stato insegnato come funziona il chakra. Di come l'energia fisica e quella spirituale si mischino per produrlo e di come scorra in un apposito sistema circolatorio, raggiungendo ogni nostra cellula. Si era limitato a ripetere le basi. D'altronde si trovava difronte ad un ninja molto esperto, non avrebbe avuto bisogno di aggiungere altro.


    Haruki il moralizzatore! Preparati per una predica infinita. :dappa:
     
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    Bla Bla BLA BLAAAAAA!!! Haruki non la smetteva più di parlare e di raccontare di quell stramaledetto Tempio della Fiamma. Non solo aveva rimproverato Hoshi per i suoi modi di fare, spiazzando completamente il rosso, ma si era pure messo a pregare e raccontare noiosissime storie su monaci, doveri e chissa quanta altra roba che il Chikuma non aveva minimamente ascoltato. Durante la loro corsa il rosso avrebbe tentato in tutti i modi di distogliere l’attenzione non riuscendoci. La voce di Haruki infatti carica di entusiasmo e dedizione pura sembravano quasi riuscire ad ipnotizzare chiunque le ascoltasse, ora il Chikuma cominciava a capire perché i vecchiacci lo avevano mandato con lui in mezzo al deserto, quegli stronzi volevano vendicarsi per i vari torti subiti.

    Nonostante il dolore provato Hoshi sarebbe rimasto ad ascoltare sbadigliando vistosamente di tanto in tanto, ovviamente senza mano davanti la bocca. Haruki non era affatto un cattivo ragazzo anzi, forse era troppo buono e ligio alla sua SPROPOSITATA morale. Era la prima volta che il rosso si ritrovava davanti ad un personaggio come lui, il che lo spiazzava e non poco -Eh oh.. ah già il chakra.. ottima risposta Haruki!.. semplice e concisa.. come piacciono a me!..- finalmente al ragazzo era tornato il dono della sintesi. Ormai il giovane genin doveva essersi riscaldato abbastanza quindi il rosso avrebbe fermato la corsa tornando ad un passo più naturale -Bene.. ora che ti sei scaldato un po’ cominciamo con la prima lezione..- il rosso avrebbe frugato tra le tasche tirando fuori una moneta che avrebbe fatto saltare con il pollice per poi prenderla al volo con la mano.


    Avvicinatosi ad Haruki il Chikuma avrebbe appoggiato la moneta sulla fronte del ragazzo appoggiando l’altra mano sulla spalla del ragazzo per non farlo indietreggiare. Haruki sembrava aver migliorato tantissimo le sue capacità di percezione ed il rosso aveva intenzione di metterle alla prova durante tutta quella missione. Essere ciechi non era affatto uno svantaggio da non sottovalutare, anche se contro alcuni avversari poteva essere ritenuto un vantaggio -Solitamente preferisco spenderli i Ryo.. magari in qualche pub o bordello.. ma questa volta li userò per insegnarti qualcosa di fondamentale..- il rosso avrebbe fato un po’ di pressione sulla moneta spingendo all’indietro la testa del monaco -..il segreto per un buon controllo del proprio chakra sta nella concentrazione.. quindi concentrati sulla parte del corpo che aderisce alla moneta e accumula il chakra per trattenerla a te.. ma bada bene.. troppa forza farà schizzare via la moneta come un proiettile.. poca forza invece la farà cadere..- il Chikuma avrebbe atteso un cenno affermativo da parte del ragazzo prima di lasciare la moneta.


    L’esercizio era piuttosto semplice. Haruki doveva trattenere sulla fronte una moneta piuttosto pesante. Solitamente per cominciare si utilizzavano oggetti molto più leggeri, ma Haruki sembrava dotato di un ottima sensibilità sviluppata per via della cecità quindi il rosso aveva deciso di passare al livello Hard fin dall’inizio -Sarà difficile le prime volte.. trova il giusto equilibrio.. trattieni la moneta.. quando riuscirai a farlo riprenderemo a correre.. voglio che tu ti tolga quella moneta dalla fronte solo una volta arrivati all’avamposto..- il rosso quindi avrebbe bevuto un gran sorso d’acqua dalla borraccia. Il sole picchiava forte a quell’ora ed il sudore avrebbe sicuramente reso le cose ancora più difficili. Quella era la prima lezione di una lunga serie di prove che avrebbero reso Haruki un maestro del controllo del chakra, stava a lui ora dimostrare di esserne capace.

    OT/ Prova semplice alla vecchia maniera!
     
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    Lontani da Casa

    Agenzia matrimoniale "Una Fiamma nel Cuore" S.P.A. - Post III



    B-b-bordello?!? Haruki non riusciva a credere alle proprie orecchie. Com'era possibile che un capoclan si abbandonasse a simili deplorevoli comportamenti? In seguito a quelle rivelazioni sconvolgenti, il loro incontro assunse un significato ancor più netto. Era evidente che ci fosse molto lavoro da fare per trasformare Hoshikuzu in un Kazekage degno di questo nome e lui doveva essere stato scelto in qualità di più devoto servo della Fiamma. Haruki non poteva tradire questo onore e si sarebbe adoperato con grande zelo per ricordare al Turbine Rosso di Suna l'importanza della castità, la gravità dell'adulterio e la sacralità del matrimonio. Ormai aveva una certa età, era bene che si accasasse. Tuttavia, ora aveva questioni più immediate su cui concentrarsi. Era necessario che imparasse ad utilizzare il chakra. Pertanto, prima di dedicarsi ad un'ulteriore invettiva contro la lussuria del suo maestro, il Miyazawa si adoperò per seguire le sue istruzioni su come gestire le proprietà adesive di quella preziosa energia che scorreva nel suo corpo. Quando Hoshikuzu posò la moneta sulla sua fronte, il monaco distribuì il chakra in una superficie circolare delle stesse dimensioni dell'oggetto, facendo attenzione a non utilizzarne troppo o troppo poco. Per questa ragione decise di stenderlo a partire da un punto posto al centro del disco di metallo, allargando sempre di più la zona influenzata del suo chakra. Gli ci vollero circa 30 secondi prima di riuscirsi. Non aveva avuto alcun problema ad identifica la forma e la dimensione del Ryo: il suo tatto era molto più sviluppato di quello di una persona normale, ma il Miyazawa aveva preferito comunque procedere con cautela e perizia. In seguito, fece un gesto di assenso al jonin, cosicché togliesse la mano.


    Per evitare che schizzasse via - recuperare una moneta nel deserto sarebbe stato un compito piuttosto arduo per un cieco, anche per uno allenato e attento come Haruki - aveva scelto di impiegare dosi minime di energia. Infatti, dopo che il Chikuma ebbe mollato la presa, gli cadde 4 volte prima di riuscire a mantenerla attaccata al suo corpo in maniera stabile. Ottenuta quella condizione di equilibrio, il monaco si sarebbe limitato ad un cenno del capo e a poche parole per comunicare il suo successo al maestro. Sono pronto. Ora riesco a trattenerla. Poi, aspettando ulteriori istruzioni, avrebbe ripreso con solerzia i suoi doveri spirituali. Hoshiukuzu-sama, lei ormai è un uomo adulto. Non dovrebbe frequentare certi luoghi osceni. Al capoclan del Chikuma non si addice il ruolo di avventore di luridi postriboli. Inoltre, non penso di aver bisogno di ricordarle che ciò va contro gli insegnamenti divini! Si tratta di adulterio! Senza attendere una sua risposta, Haruki avrebbe continuato ad incalzarlo su quei temi. Perché non si trova una buona moglie con cui crescere dei figli? Le hai bisogno di un erede. Poi, battendo il pugno destro sul palmo della mano sinistra, avrebbe aggiunto in tono soddisfatto. Sì, penso proprio di conoscere qualcuno che potrebbe fare al caso suo! Che ne dice di Shizuka del nobile clan Kobayashi? Un matrimonio con un persona tanto influente porterebbe enormi vantaggi anche al villaggio. Quella donna ha un carattere un po'... Si fermò per qualche istante, cercando le parole esatte per descriverla. Spigoloso, Ai monaci era proibito mentire, ma i testi sacri non dicevano nulla sull'uso di eufemismi. Ma sono sicuro che riuscirete a migliorarvi a vicenda e il vostro sarà un matrimonio felice. Ascoltando il tono della voce di quel ragazzo, Hoshikuzu non avrebbe potuto commettere errori di interpretazione. Quel monaco credeva ad ogni singola parola che aveva pronunciato! Se vuole, non appena avremo terminato i nostri doveri, posso far mandare una lettera ai genitori della sua futura sposa.
     
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    ..Vi dichiaro.. in arresto!..
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    Il santone con tutti i suoi pipponi mentali stava sfiancando il rosso non abituato a sentirsi dire tutte quelle cose sul come comportarsi ed essere ligi e rispettabili. Non che Haruki fosse noioso, semplicemente il Chikuma era dannatamente debole contro argomenti come quelli ed ogni singola parola risultava essere super efficace al fine di demolirgli l’anima. Nonostante tutti Haruki stava tuttavia dimostrando un’ottima abilità nel controllo del chakra adesivo, cosa che rendeva il rosso quanto meno fiero. L’abilità di saper controllare il proprio chakra stava alla base di praticamente qualsiasi tecnica ninja e se Haruki voleva fare strada in quel mondo allora doveva assolutamente divenire un maestro in quell’arte.


    Il viaggio verso l’avamposto era ancora lungo e dopo molte ore di corsa era giunto il momento di riposare un po’ all’ombra di una gigantesca roccia che stava in mezzo al loro cammino. Nessuno sapeva bene come mai vi fosse un colosso di pietra di quelle dimensioni in mezzo al nulla. Hoshi stava sorseggiando una birra fresca all’ombra quando il santone prese nuovamente a parlare in modalità “moralizzatore”. Il ragazzo era partito demonizzando i luoghi che il Chikuma era solito frequentare negli ultimi tempi con il buon Shinichi e l’inseparabile Zong per poi passare ad un argomento quanto mai scottante -SPRRRRRRRUFFF..- il Chikuma aveva spruzzato fuori tutta la birra di colpo -..Sposarmi?!.. sono ancora giovane accidenti a te!..- in effetti il Chikuma all’anagrafe non aveva più di 19 anni anche se non era poi una scusa. Itai aveva all’attivo non solo una moglie ma anche due pupette già belle che cresciute e pure Shiltar aveva famiglia per non parlare di altre centinaia di ninja che aveva conosciuto per tutto il continente -E poi con chi dovrei sposarmi?!..- il rosso aveva aperto bocca nel tentativo di bloccare Haruki dandogli invece involontariamente man forte.


    Il fetente infatti aveva già organizzato tutto nella sua testa con tanto di possibile donna con cui accoppiarlo -Shizuka dici?!.. del clan Kobayashi?!.. mmh.. devo aver già sentito questo nome da qualche parte..- il rosso faceva fatica a ricordare il suo di nome figuriamoci quello di altri clan stranieri -..oh aspetta è quel clan di mercanti.. di Konoha se non sbaglio!..- haruki sembrava davvero convinto nelle sue parole mentre raccontava al rosso della ragazza dal carattere “spigoloso” invitandolo ad organizzare un incontro non appena tornati al villaggio.


    Al rosso la cosa poi tanto non dispiaceva anche se prima doveva capire un paio di cose. Mentre ci pensava su con sguardo serio le sue mani si erano mosse in avanti quasi a cercare di agguantare un seno invisibile -E di un po’ Haruki.. questa Shizuka.. com’è?!.. si insomma.. ci siamo capiti no?!..- il rosso non solo era un pervertito ma anche uno stolto se pretendeva di ottenere una descrizione della ragazza da un cieco. Ora la sua mente stava volando a Konoha mentre pensava alla kunoichi che Haruki voleva fargli sposare -Waaah non voglio sposarmi ora.. sono troppo giovane accidenti!!!.. ci sono ancora troppe terre che voglio esplorare.. e con terre non intendo quelle del continente ninja.. ne di altri continenti.. non so se intendo!..- il rosso non aveva smesso per un secondo di gesticolare con le mani verso il seno invisibile.


    -Su una cosa tuttavia ti devo dare ragione!.. Suna ha bisogno di stringere patti e alleanze con clan forti come quello dei Kobayashi.. sai stavo pensando di darmi al commerci nel tempo libero.. forse non lo sai ma il sottoscritto ultimamente si sta dando molto da fare per aprire nuove rotte commerciali in tutto il continente..- il rosso aveva grandi progetti in mente e fare il mercante era uno di questi. Era dell’idea che se Suna voleva emergere dalla sua fossa allora doveva sfruttare al meglio quel poco che aveva, cioè le sue manifatture -..ho intenzione di intraprendere un viaggio lungo tutto il continente per prendere accordi con gli altri villaggio e chiedere di poter aprire delle ambasciate per la gestione degli scambi.. diciamo pure degli empori gestiti da Sunesi in terra straniera..- il commercio era la via più rapida. Il rosso poteva contare su una notevole abilità tecnica per creare prodotti finiti come meccanismi e altro, ma non era poi così abile nel gestire le operazioni di mercato. Forse i Kobayashi potevano essere la soluzione ai suoi problemi -Sai Haruki!.. mi hai dato proprio una grande bella idea.. quando torniamo voglio incontrare questa Shzuka Kobacosa e la sua famiglia.. voglio chiedere a loro di più.. sull’arte del mercanteggiare!..- il rosso era tornato improvvisamente di ottimo umore, soprattutto perché ora al cieco toccava nuovamente mettersi alla prova.


    Alle loro spalle una gigantesca parete rocciosa si alzava per diverse centinaia di metri in verticale o quasi. Sicuramente aggirarla avrebbe costretto i due ad un giorno o due di cammino in più, cosa che il rosso voleva assolutamente evitare -Bene Haruki.. mi hai dimostrato di essere piuttosto abile con il controllo del chakra.. passiamo a qualcosa di più interessante.. certo trattenere una monetina sulla fronte è semplice.. ma come te la caverai nello scalare una parete di roccia alta circa un paio di centinai di metri?!..- il rosso si era avvicinato alla parete poco distante facendo sentire il rumore della dura roccia al ragazzo -Ok.. per continuare dobbiamo superare questa parete di roccia.. dovrai usare il chakra adesivo per far aderire la pianta dei tuoi piedi alla parete e cominciare la scalata!.. sarà più difficile della moneta e faticoso.. ma sono sicuro che ce la puoi fare!..- il rosso si era seduto a terra aprendo una seconda birra fresca che teneva dentro ad un rotolo di richiamo apposito -..non preoccuparti di cadere.. ci penso io a prenderti!.. in bocca al lupo!..- il rosso aveva sollevato la bottiglia in segno di buon augurio buttando giù una gran sorsata.


    Ad Haruki non restava che mettersi nuovamente in gioco. La parete era alta circa duecento metri, un bel salto che lo avrebbe impegnato parecchio. Hoshi era li per salvarlo da eventuali cadute maldestre grazie al suo vento. Se mai Haruki fosse caduto allora una corrente di vento lo avrebbe fatto adagiare al suolo senza alcuna ferita. Non avevano molto tempo se volevano accamparsi per la notte, Haruki doveva imparare in fretta se voleva continuare il viaggio.


    OT/ Bella idea quella di nominare l’Imperatrice Iraconda di Konoha!.. mi hai dato lo spunto perfetto per una competenza personale a cui stavo pensando da tempo! :riot:
     
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    Non era andata proprio come avrebbe voluto, ma si trattava comunque di un buon inizio. Poteva pensare ciò solo perché non era in grado di capire le allusioni del suo maestro. Se avesse inteso ciò che voleva comunicarli parlando di terre inesplorate, delle caratteristiche di Shizuka e se avesse capito il significato dei suoi gesti, avrebbe ricominciato uno dei suoi infiniti sermoni sulla pudicizia e sul valore dell'astinenza. Invece, si limitò a complimentarsi con il Turbine rosso per il suo impegno e il suo patriottismo. Certo, appena ritorneremo al villaggio, mi occuperò di tutto io. Farò in modo di organizzare un incontro il prima possibile, così potrete discutere entrambe le questioni. Sì, Haruki non aveva nessuna intenzione di desistere. Nella sua mente Shizuka e Hoshikuzu erano destinati ad allevare insieme qualche pargoletto, mentre lui avrebbe officiato la loro sacra unione. Sarà un onore per me servirla, Chikuma-sama. Poi, si sarebbe esibito in un breve inchino, per sottolineare il suo rispetto verso Hoshikuzu e la sua devozione al proprio dovere. All'interno del Monastero si tramandano da secoli le ricette per filtri e medicamenti di leggendaria efficacia. Avevo già intenzione di appendere quelle nobili arti, ma ora che sento queste sue parole sono molto più determinato a farlo. Maestro Kamiki era particolarmente rinomato per gli antidoti e le medicina che riusciva a produrre. Era grazie a lui se i monaci potevano permettersi dei metodi di insegnamento tanto brutali senza perdere troppi novizi. Haruki, a causa delle torture atte a rafforzare la sua mente ed il suo corpo, era finito molte volte sotto le sue cure. Inoltre, tornato al monastero dopo la sua promozione a Genin, aveva iniziato a prendere lezioni da lui. Se imparassi a produrre quegli unguenti e a inventarne di nuovi, potrei aiutarla nell'erigere la rete commerciale che Suna merita, aumentando le finanze del paese. È noto a tutti quanto precarie siano le condizioni in cui versano le casse del Villaggio. D'altronde, il commercio di oro non è più florido come un tempo. Come se non bastasse, mi sembra scontato sottolinearle che investire nella ricerca di nuovi tonici potrebbe avvantaggiarci molto in un futuro conflitto. Sopratutto se dovessimo diventare i principali esportatori di quelle preziose merci. Haruki poteva essere un disadattato rimasto rinchiuso per troppi anni ad ammuffire in un monastero, ma non si poteva certo negare che avesse sogni molto grandi per il proprio villaggio.


    Nel frattempo, il Chikuma aveva preso a sorseggiare una bottiglia di birra. Fortuna volle che Haruki fosse troppo concentrato su altre questioni per poter notare l'odore di quella bevanda. È facile immaginare quale fosse la sua posizione sul consumo di alcolici e cosa avrebbe fatto se avesse scoperto che il suo maestro stava ingerendo alcool nel bel mezzo di una missione.


    Dopo aver camminato per lungo tempo, si erano fermati davanti ad un roccia alta circa 200m. Hoshikuzu gli aveva spiegato che avrebbe dovuto imparare a superarla facendo affidamento sul proprio chakra. In quel modo avrebbero potuto risparmiare molte ore di cammino. Per cominciare la scalata, Haruki aveva deciso di procedere su tutti e 4 gli arti, come avrebbe fatto una persona normale. Ciononostante, la natura di quella superficie avrebbe impedito ad un uomo comune di raggiungere la cima, infatti era sprovvista di appigli. Un ninja invece poteva contare su abilità che gli avrebbero concesso di ovviare a quel problema. Haruki concentrava una grande quantità di chakra in ognuna delle estremità, così da ottenere un'adesione perfetta. Ciò, tuttavia, gli impediva di staccarsi dalla parete e quindi di proseguire. Pertanto per i primi metri avanzò molto lentamente, diminuendo il flusso verso la mano o il piede che voleva spostare. Quando si sentì sicuro a sufficienza della sua presa e della sua capacità di distribuire il chakra, iniziò ad allentare lo scorrimento dell'energia verso gli arti superiori. In quel modo, sarebbe rimasto fissato alla parete solo attraverso le gambe. Gli ci volle all'incirca mezz'ora per completare quelle operazioni. L'estrema cautela con cui aveva affrontato ognuna di quelle operazioni gli aveva impedito di velocizzare il processo. Ora che riusciva a reggersi in piedi su una parete verticale, avrebbe dovuto affrontare la parte più difficile. Rischiò più volte di cadere, muovendo i primi passi, ma l'estrema attenzione che metteva in ogni sua azione gli aveva impedito di rovinare a terra. Gli ci vollero altri trenta minuti per riuscire a camminare con sicurezza sulla parete rocciosa. Sudato ed accaldato per lo sforzo, Haruki fece un gesto verso il suo maestro, così da segnalargli che era pronto per rimettersi in cammino.


    Quando ormai aveva appreso come gestire il chakra e riusciva a camminare con più agilità lungo la parete di roccia, la sua mente poté tornare a rivolgersi al mondo. I suoi sensi ricominciarono a captare con precisione ogni stimolo che gli venissi fornito. Il tutto avrebbe contribuito ad aumentare le sfortune di Hoshikuzu. È odore di alcool quello che sento?
     
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    Haruki sembrava aver preso a cuore la questione dell’incontro con i Kobayahsi. Forse anche troppo dato che sembrava quasi eccitato all’idea di poter creare unguenti e filtri miracolosi per lui e la sua promessa sposa. Una cosa in tutta quella storia aveva però sorpreso positivamente il rosso -Oh davvero?!.. quindi vuoi imparare l’arte dell’erborista o come si dice insomma.. Suna potrebbe davvero trarne un notevole beneficio.. soprattutto creando poi una vasta rete commerciale tra i vari villaggi.. le tue lozioni potrebbero essere vendute in tutto il continente!- il rosso sentiva già il profumo dei Ryo. Non che l’attaccamento ai Ryo fosse una sua prerogativa, ma lo era di certo per il villaggio e l’uncio modo per farlo tornare agli antichi fasti. Ormai Hoshi aveva deciso di rimediare a quello che il suo Clan aveva fatto molti anni addietro. Era colpa del Clan Chikuma se Suna era ridotto così, la terribile guerra civile scatenata dal suo clan aveva piegato in due il villaggio e da allora nessuno era più riuscito a farlo brillare per la perla che era -Si.. possiamo riuscirci.. grazie agli insegnamento dei Kobayashi potrò diventare il più grande mercante del continente e ricominciare la ricostruzione di Suna..- il rosso stava letteralmente volando con la fantasia mentre Haruki si allenava nel controllo del chakra.


    L’idea di poter vendere i propri prodotti stava alla base del progetto. Hoshi era un abile inventore ma da solo non poteva gestire l’intero mercato, doveva trovare dei collaboratori ed Haruki poteva essere benissimo uno di questi -Forza Haruki!.. muovi quelle gambe.. concentrati e resta appiccicato alla parete.. se cadi da qui sono circa cento e cinquanta metri di volo!..- il monaco imparava in fretta, evidentemente concentrarsi era qualcosa che gli riusciva dannatamente bene data la sua condizione fisica di non vedente. Il ragazzo doveva aver passato la sua intera esistenza a concentrarsi ed ora questo lo avvantaggiava nell’apprendimento -Uff.. che scalata!.. forza riposiamoci un po’ pima di ripartire.. manca l’ultimo tratto e poi dovremmo esserci..- il rosso stava per riprendere il cammino quando i sensi di Haruki captarono la presenza di alcool nell’ambiente. Inutile dire che il rosso stava bevendo l’ennesima birra e che il commento lo aveva letteralmente pietrificato nel gesto di buttare giù l’ennesima sorsata -Alcool ma che dici?!.. ehm.. questo odore.. ehm.. questo odore si!.. è sicuramente odore di pipì.. si pipì diii.. scorpione!!!.. scorpione gigante del deserto!!!.. dannate bestiacce.. fa attenzione Haruki.. da qui in poi la probabilità di incontrare quelle bestiacce aumenta..- come al solito il rosso si era inventato una mega balla spaziale per salvarsi, vivere a stretto contatto con il monaco era uno stress non indifferente.




    [...]




    Camminare in mezzo al deserto non era piacevole nemmeno per due persone abituate come loro. La calura li aveva demoliti mentre proseguivano nel viaggio, ma non era tanto il caldo che tediava il rosso bensì i sermoni e i canti di Haruki che lo stavano uccidendo, per fortuna gli dei Chikuma avevano in serbo per loro una prova degna di nota che li avrebbe impegnati da qualsiasi altra cosa non fosse la salvezza delle loro stesse vite. Mentre camminavano il rosso si era fermato per bere un sorso d’acqua quando si accorse che metà delle sue gambe erano improvvisamente sprofondate nella sabbia -Eh?!.. ehi Haruki come mai sei cos’ alto?!.. oh?.. AAAAARGH.. SONO SPROFONDATO!!!..- il Chikuma manco se ne era accorto e forse anche il monaco avrebbe percepito la sabbia che lentamente crollava sotto ai suoi piedi. Uscire di li non sarebbe stato affatto semplice anche se il trucchetto del chakra poteva forse aiutarli. Come se non bastasse tutto attorno a loro delle esplosioni di sabbia avevano palesato la presenza di diverse creature nere dotate di aculeo e chele giganti -WAAAARGH!!!.. SIAMO FINITI UN UNA TANA DI SCORPIONI GIGANTI!!!.. CORRI HARUKI!!!.. CORRI COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI!!!- il rosso si era liberato della sabbia rapidamente cominciando poi a correre a perdifiato innescando una dopo l’altra le trappole di sabbia che gli scorpioni avevano preparato.


    Hoshi non aveva problemi a muoversi in quel campo minato, la sua velocità ma soprattutto controllo del chakra gli permettevano di correre a pelo della sabbia compiendo quando necessario salti esplosivi per evitare di finire in trappola. Ad Haruki non restava altro che seguire il sunese a ruota imparando in fretta come poter saltare quelle buche superando i suoi limiti. Il campo di trappole era lunga svariate centinai di metri ogni trappola superava di poco l’ampiezza massima dei salti del ninja quindi solo usando il chakra repulsivo il monaco sarebbe riuscito a sopravvivere. Fortunatamente gli scorpioni giganti oltre che lenti erano anche posizionati parecchio distanti da loro quindi eventuali errori non li avrebbero messi in pericolo di vita nell’immediato. Certo il rosso poteva guardare la mappa prima di proseguire così alla cazzo -CORIIIIIII!!!!- e via più veloci del vento.

    OT/ Corri Haruki!!! Corri!!!
     
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    Corsero per qualche ora senza fermarsi e senza incontrare particolari difficoltà. Superata la parete di roccia, solo un'enorme distesa di sabbia si estendeva davanti ai loro occhi. Ovviamente, viaggiare in quelle condizioni, poteva essere piuttosto stancante anche per due Sunesi come loro. La sabbia era ustionante, mentre il calore sembrava drenare ogni stilla di energia rimasta in corpo. Nonostante ciò, nessuno dei due si era lamentato di quelle condizioni. Entrambi avevano affrontato difficoltà di grandezza ben superiore. Inoltre, per i Monaci del Tempio della fiamma non era insolito passare molto tempo ad allenarsi nell'Anauroch. Pertanto, Haruki si era limitato a sopportare in silenzio. Beh, non proprio in silenzio. Per tutto il viaggio non era rimasto zitto per un secondo. Si era profuso in una lunghissima lezione di teologia che avrebbe messo K.O. anche il più temprato degli Shinobi. Fortunatamente per il Chikuma, il destino volle mettere un freno a quello sproloquio da sacerdote troppo zelante.


    Fermatisi per una piccola sosta, giusto per bere un po' d'acqua, qualcosa sconvolse il loro viaggio. Hoshizuku era improvvisamente sprofondato della sabbia. Prima che Haruki potesse chinarsi per cercare di aiutarlo, il terreno iniziò a cedere anche sotto i suoi piedi. Ciò lo obbligò a fare un piccolo salto per spostarsi più indietro ed evitare di finire nelle stesse condizioni del Turbine rosso. I pensieri cominciarono a rincorrersi nella sua mente, mentre cercava di capire come tirar fuori da quell'inghippo il suo sensei. Tuttavia, qualcosa di ben più preoccupante attirò la sua attenzione, interrompendo il filo del suo ragionamento. Qualcosa era emerso dalla sabbia e si stava dirigendo verso di loro. Erano scorpioni. Giganti. Ed affamati. Inoltre, a quanto detto dal Chikuma, erano finiti nel loro nido, ovvero un'enorme distesa di insidie mortali.


    L'ultima cosa che sentì fu la voce di Hoshikuzu che gli intimava di scappare. Haruki non se lo fece ripetere un'altra volta e, obbedendo a quel saggio consiglio, iniziò a correre per scappare da quegli esseri mostruosi. Muoversi in un campo minato sarebbe stata un esperienza mortale per un qualcuno nelle sue condizioni, quindi non gli restava che seguire il percorso tracciato da Hoshikuzu, che non aveva avuto alcuna difficoltà nel liberarsi da solo. Per fare ciò i suoi sensi sarebbero bastati. In una situazione simile, una persona comune si sarebbe fatta prendere dal panico, ma anni di torture e meditazioni avevano permesso al monaco rosso di sviluppare un invidiabile sangue freddo. Liberò la mente dai pensieri negati, incanalò paura e agitazione in modo da evitare che lo portassero all'autodistruzione e si concentrò su quanto gli stava difronte. Doveva saltare, se non voleva trasformarsi nel pranzo di uno di quegli artropodi. E sopratutto doveva farlo usando il chakra. Quelle trappole erano troppo grandi perché potesse farcela senza l'aiuto di quell'energia. Non aveva mai fatto una cosa simile e aveva solo una vaga idea di come agire. Maledii la propria inesperienza, mentre il Chikuma si allontanava sempre più e gli scorpioni si facevano sempre più vicini. La cecità gli impediva di stabilire con precisione la loro posizione e il loro numero, ma a giudicare dal rumore e dalle vibrazioni del terreno, dovevano essere decisamente troppi. Quella consapevolezza lo aiutò a trovare la forza di saltare. Concentrò una grande quantità di chakra nelle gambe, si piegò sulle ginocchia e poi lo rilasciò in un solo colpo, così da spingersi al di là dell'ostacolo. Ovviamente quel primo tentativo si rivelò un completo fallimento. Haruki riuscì a superare la trappola, ma l'eccesso di energia l'aveva fatto finire con la faccia nella sabbia. Fortunatamente i suoi occhi erano coperti dalla benda che portava sempre, ma, rialzandosi il più velocemente possibile, dovette sputare una bella quantità di sabbia. Quantomeno sono ancora vivo. Pochi metri dopo, dovette affrontare nuovamente un altro ostacolo del tutto simile al precedente. Questa volta riuscì a gestire meglio il chakra da usare per il salto e, nonostante l'atterraggio piuttosto brusco, riuscì a non perdere l'equilibrio. Al terzo tentativo riuscì a trovare un compromesso decente tra forza e controllo. Ormai aveva appreso il meccanismo e presto sarebbe riuscito a imitare perfettamente il suo sensei. Haruki sperava che ciò succedesse prima di essere raggiunto da una di quelle bestie affamate.
     
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    ..L’avamposto di Sanbashi..
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    La corsa tra le dune del deserto aveva dato una bella spinta in Avanti ai due Sunesi. La corsa li aveva portati a superare rapidamente una serie di dune che solitamente avrebbero percorso nel giro di alcune ore. Haruki stava imparando in fretta l’arte del controllo del Chakra e correre e saltare in quell’ambiente non sarebbe più stato un problema per lui, sapeva come muoversi con agilità lungo ripide pendenze e come rendere esplosivi suoi movimenti grazie al chakra, quel viaggio gli stava sicuramente insegnando molto. Anche Hoshi stava imparando qualcosa da tutti ciò, quella era sicuramente una zona da evitare per il futuro.


    -Anf.. anf..oooh cavolo che corsa!!!..- il Chikuma si era fermato appoggiando le mani sulle ginocchia mentre cercava di riprendere fiato -..quel nido di scorpioni deve essere piuttosto recente.. non ricordavo di averlo superato la scorsa volta che sono passato di qua.. ah no aspetto.. ci sono venuto in volo l’ultima volta.. ahahah..- il rosso era esploso in una risata divertita mentre si grattava la testa con fare spaesato. In ogni caso i due erano finalmente giunti a destinazione, l’avamposto di Sanbashi era ben visibile all’orizzonte, finalmente li avrebbero trovato di che riposare e sfamarsi -Forza Haruki.. non manca molto.. Sanbashi è vicino!- il Jonin avrebbe quindi ripreso la marcia dirigendosi verso il loro obiettivo.




    [...]




    Il sole stava già calando dietro l’orizzonte quando i due giunsero all’avamposto. Harukl non poteva vedere, ma di sicuro poteva farsi un’idea dell’ambiente circostante. Sanbashi altro non era che un piccolo conglomerato di case in stile sunese, dove quelle che spiccavano di più erano la grande caserma militare e la locanda. Per il resto a Sanbashi non vi era nulla, quello era veramente il villaggio più buco di culo dell’intero continente ninja. Nonostante questo al loro arrivo la voce squillante di un giovane ragazzo dai capelli neri e arroffati li accolse con fare allegro -Hoshikuzu-sama ben arrivato!!!- il rosso si era fatto avanti con un gran sorriso abbracciando il giovane ragazzo con fare spensierato -Kon è bello rivederti!.. eheheh.. abbiamo avuto qualche contrattempo durante il viaggio ma alla fine ce l’abbiamo fatta!- il legionario si era avvicinato ai due prendendo in custodia un grande rotolo che il rosso si portava appresso da inizio viaggio -E’ questo Hoshi?!.. il rotolo con le provviste che avevamo richiesto?!..- il rosso aveva lasciato il rotolo al ragazzo annuendo divertito -Oooh ma è fantastico.. il capitano Shinari sarà felice di sapere del tuo arrivo!.. oh ma che stupido.. io mi chiamo Kon e tu devi essere Haruki.. monaco del tempio della Fiamma.. benvenuto nel villaggio di confine di Sanbashi!- il ragazzo si era rivolto ad Haruki mentre Hoshi affrontava i primi passi all’interno del piccolo villaggio con fare scanzonato. Ben presto Haruki si sarebbe accorto che in molti aspettavano il loro arrivo.


    Hoshi stava salutando un po’ tutti mentre avanzava, in quel posto lo conoscevano tutti -Waaah.. è sempre bello tornare qui.. molti ninja del villaggio vengono mandati qui ad allenarsi per un lungo periodo.. molti sono amici che non vedo da tempo..- Hoshi si sentiva a casa, la loro prima meta sarebbe stata la locanda. Li Haruki avrebbe trovato un letto ed una camera personali con tanto di dispensa con qualcosa di buono e gustosa da mangiare e soprattutto acqua -Haruki.. fa pure come fossi a casa tua.. resteremo qui un paio di giorni prima di tornare a Suna.. io devo parlare con il capitano Shinari di alcune cose.. riposati e mangia qualcosa.. insomma fa un po’ come ti pare.. ci ritroviamo tra due ore centro del cortile dell’avamposto..- detto ciò il Chikuma si era dileguato lasciandolo solo.



    [...]




    Haruki avrebbe avuto il tempo di riprendere le forze e sistemarsi prima di raggiungere Hoshi ed il resto della legione Sunese al centro del villaggio. Se fosse uscito a fare un giro avrebbe trovato ben poco da fare, tutti sembravano impegnati ad organizzare qualcosa che doveva succedere di li a poco. Al centro del piccolo avamposto infatti era stato preparato un grande falò che illuminava una serie di panche e tavoli disposti tutto attorno, insomma sembrava quasi di stare alla festa della birra. Trovato posto Haruki avrebbe visto di li a poco Hoshikuzu uscire dalla caserma in compagnia di una giovane donna dai capelli neri e dal fisico slanciato, di sicuro superava il rosso di una ventina di centimetri in altezza e oltre a quella una benda sull’occhio destro la rappresentava per quel che era -Soldati!!!.. come ben sapete.. oggi il buon Hoshikuzu Chikuma è venuto a farci visita portando con se ciò che avevamo da tempo chiesto al villaggio..- una ventina di persone avevano lanciato un urlo al cielo in segno di approvazione -.. come ben sapete Suna ci ha mandati qui per insegnarci valori importanti quali sono il sacrificio e la pazienza!.. valori che ci rendono persone e guerrieri forti e per questo dobbiamo essere grati al nostro villaggio..- ancora una volta i presenti avevano lanciato grida di approvazione al cielo -Questa sera però.. è una sera speciale!.. perché Suna ci ha fatto un dono prezioso!!!- il rosso aveva preso il grande rotolo appoggiandolo a terra per poi evocare su di esso una lunga fila di botti e altra merce necessaria a dare una festa. Un tripudio di voci eccitate si era scatenata all’evento facendo partire musica e danze oltre che a risate e un caloroso clima di festa -Divertiamoci Soldati!!!.. questa sera si festeggia!!!- la donna aveva alzato al cielo un calice pieno di birra brindando con Hoshi prima di dirigersi verso un gruppo di guardie in festa.


    N pochi secondi il caos avrebbe circondato il monaco della Fiamma che si sarebbe ritrovato nel bel mezzo di una festa tenuta nel bel mezzo del deserto. Hoshi si era avvicinato al monaco appoggiando sul suo petto un boccale pieno di birra -Wahahah!!!.. Haruki che te ne pare?!.. sembra che la nostra missione sia andata a buon fine!.. WAHAHAHAH!!!- il Chikuma si era spostato verso un gruppo di ragazzi e ragazze che stavano suonando una canzone accompagnata da una chitarra. Era dunque quella la missione importante che Hoshi e Haruki dovevano portare a termine, rifornire Sanbashi di vettovagli e birra per dare una festa, una missione forse non poi così ufficiale come Haruki poteva pensare. Era da tempo infatti che il Chikuma periodicamente raggiungeva il villaggio per portare ogni genere di bene di consumo che potesse alleviare la tortura di restare li piantati in mezzo al nulla. Ecco perché al suo arrivo tutti erano così contenti, Hoshi per loro era come un raggio di luce un po’ meno intenso in una calda e assolata giornata in mezzo al deserto.


    Mentre la festa procedeva un paio di soldati avevano messo su un incontro di lotta mentre altri scommettevano sul vincitore. Anche Hoshi e lo stesso capitano Shinari si erano messi a scommettere sulla recluta vincente. Anche se in disparte Haruki sarebbe stato raggiunto dalla voce di Kon alle sue spalle -E così sei un allievo di Hoshikuzu?!.. sai ti invidio.. deve averti insegnato un sacco di cose.. mi alleno tutti i giorni in questo inferno per cercare di diventare forte quanto lui..- il ragazzo alle sue spalle era un po’ alticcio anche se non ubriaco ma soprattutto sembrava intenzionato a dare battaglia prima di andare a dormire -Forza Haruki.. che ne dici di un match?!.. se vuoi posso combattere con un braccio solo visto che sei cieco..- Kon sembrava intenzionato a sfidare Haruki. Quale sarebbe stata la reazione del monaco della Fiamma?

    OT/ Sentiti pure libero di descrivere e fare quello che vuoi! Sanbashi è un territorio insesplorato per il GDR quindi se vuoi aggiungere elementi o altro fai pure!
     
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    La locandiera insistette per accompagnarlo fino alla sua stanza, benché avesse sottolineato più volte che non avrebbe avuto bisogno del suo aiuto. La cosa, ovviamente, era più comprensibile. Quanti potevano dire di aver mai incontrato un monaco ninja cieco? Probabilmente quei pochi fortunati potevano essere contati con le dita di una mano. Haruki quindi si limitò a seguirla fino alla piccola camera in cui avrebbe alloggiato per tutta la sua permanenza a Sanbashi senza ulteriori rimostranze. L'arredamento era decisamente spartano, ma non ci si poteva aspettare altrimenti. Non erano molti i visitatori che si spingevano fino a quella zona del Deserto. Mentre Shizue, questo era il nome della donna, gli stava elencando il contenuto della camera, il monaco rosso aveva posato il rotolo che conteneva le sue cose sul letto, cominciando a estrarre le sue cose e a sistemarle nei cassetti del comodino. A quel punto sarebbe stato evidente che non era un cieco normale. Sentendo lo sguardo perplesso della donna pesare su di sé, il Miyazawa decise di mettere a tacere i suoi dubbi. Anche un cieco deve imparare a prendersi cura di sé stesso. Girò il capo verso di lei, esattamente come avrebbe fatto una persona sana. Sulle sue labbra era comparso un sorriso sincero. Ora, se non le dispiace, vorrei lavarmi. Aggiunse, indicando la porta del bagno. La ringrazio per il suo aiuto. Congedata la donna, Haruki si levò i vestiti, dirigendosi verso la tinozza d'acqua che lo aspettava nella stanza accanto. Puzzo. Aveva decisamente bisogno di una bella pulita. D'altronde dopo tutti quei chilometri percorsi nell'Anauroch era normale che fosse in quelle condizioni. Hoshizuku gli aveva dato due ore di tempo libero, quindi avrebbe avuto abbastanza tempo per pregare e godersi un po' di riposo.


    Lui e il Turbine rosso si erano separati poco dopo essere arrivati a destinazione. Era stati accolti da Kon, un conoscente del Chikuma, che il monaco aveva salutato con il suo solito fare estremamente formale. Sapeva il suo nome ed era a conoscenza del fatto che fosse un adepto della Fiamma. Evidentemente, era stato informato della loro missione. La cosa non lo aveva stupito, visto il compito che gli era stato affidato. Haruki aveva ormai scoperto che non era stato scelto per qualcosa di importante come aveva immaginato. Era rimasto un po' deluso, ma la cosa non l'aveva turbato molto. Senza quelle provviste, gli abitanti di Sanbashi avrebbero avuto seri problemi. Sopravvivere in quelle condizioni rappresentava un'impresa ardua anche in abbondanza di acqua e alimenti e per la difesa del villaggio era necessario che fossero sempre pronti a far fronte ad un azione militare nemica.


    In quella vasca, senza armi, senza vestiti e senza equipaggiamento, Haruki era indistinguibile da qualsiasi altro ragazzo della sua stessa età. Quel pensiero improvviso suscitò un certo interesse nella mente del monaco rosso. Quand'era stata l'ultima volta in cui si era sentito "normale? Da quanto non si godeva un momento di pura quiete, senza dover pensare agli importantissimi compiti che gli erano stati affidati? L'idea di poter abbandonare i suoi doveri, anche solo per un secondo, gli apparve estremamente piacevole. Si immerse completamente nell'acqua, isolandosi dal mondo circostante. Passò una mano sul braccio sinistro, valutando con il tatto i marchi presenti sulla sua pelle. No, era impossibile che qualcuno pensasse a lui come un comune adolescente. I numerosi sigilli e le centinaia di cicatrici che ricoprivano il suo corpo lo rendevano impossibile. Si sentì ridicolo per aver solo immaginato una cosa simile. Lui era un Monaco della Fiamma. Era un onore poter essere riconosciuto come tale.


    Recuperate le forze e rivestitosi per la serata, il Miyazawa si era diretto al punto d'incontro con il suo sensei. Aveva dedicato del tempo alla meditazione e alla preghiera dopo essersi lavato, quindi non avrebbe avuto il tempo di farsi un giro del villaggio. Non che ci fosse molto da vedere, ma al monaco sarebbe piaciuto poter farsi un idea più precisa delle dimensioni di quell'avamposto. Aveva appena preso posto in una delle panche presenti vicino al falò, quando la voce di una donna si era diffusa nell'aria. Da quanto aveva detto, lei doveva essere il ninja di grado più alto a Sanbashi. Il rosso dovette ammettere di aver sviluppato una certa simpatia per quelle persone. Infatti, il caos che lo circondò pochi secondi dopo non aveva suscitato lo stesso sdegno provocato dai peccaminosi costumi di Hoshikuzu. Quel piccolo gruppo di ninja dispersi nel deserto, a causa della vita che conducevano, gli ricordavano molto i Monaci della Fiamma e ciò aveva ammorbidito il suo giudizio. Anche lui aveva sperimentato le durezze di una simile esistenza e comprendeva quanto fosse stancante sia per il fisico che per la mente. Ovviamente, quando il Chikuma gli si era avvicinato con un boccale pieno di birra, il Miyazawa aveva deciso che avrebbe intensificato i suoi tentativi di ricondurlo verso la disciplina richiesta dal suo status. A lui non era perdonabile un simile comportamento.



    Più tardi, mentre Haruki, in disparte, si stava godendo la musica e gli altri festeggiamenti organizzati per il loro arrivo, Kon lo avvicinò, invitandolo ad un combattimento. Non posso che accettare, ma forse sono io a dover combattere con un solo braccio. Sembra che lei abbia bevuto troppo. Sorrise, alzandosi dalla panca per dirigersi in un posto più consono a quella sfida. Un piccolo scontro di allenamento non poteva certamente nuocergli, inoltre quella sera avrebbe potuto concedersi di essere solamente Haruki Miyazawa, il genin di Suna.
     
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    La risposta di Haruki aveva acceso lo spirito guerriero di Kon che non aveva esitato un istante a lanciare al cielo un grido di gioia accolto dai presenti in un altrettanto urlo di approvazione. Era usanza in quel posto dimenticato da dio dare prova delle proprie abilità. Un prova di forza che la legione richiedeva per essere accettati in tutto e per tutto. Lo stesso Hoshi la prima volta che si era recato li aveva lottato contro i presenti e la stessa Shinari in un combattimento che era durato un’intera nottata -SIGNORI E SIGNORE!!!.. IL QUI PRESENTE HARUKI HA ACCETTATO LA MIA SFIDA!!!.. SIETE TUTTI INVITATI A TESTIMONIARE LA SUA DISFATTA PER MIA MANO!!!- era incredibile come la cosa avesse coinvolto tutti. Attorno ai due ben presto si era formato un ring delimitato da tutti i presenti, non c’era modo di compiere grandi spostamenti in uno spazio così ristretto, tutto sembrava ideato per una semplice e sana scazzottata.


    Tra i presenti il rosso sembrava il più agitato ed emozionato -VAI HARUKI!!! ROMPIGLI IL CULO A QUELLO!!!..- per poi riprendere fiato e urlare di nuovo -KON NON USARE LA SABBIA PER ACCECARLO COME HAI FATTO CON ME!!!.. QUELLO E’ IMMUNE A TRUCCHETTI DEL GENERE!!!- tutti urlavano e incitavano i contendenti mentre Ryo sonanti volavano tra le mani per scommettere sul vincitore ed il perdente. Forse Haruki si aspettava di cominciare una vera e propria scazzottata di li a poco ma così non era, le usanze infatti prevedevano una diversa modalità di combattimento, meno brutale forse, ma sicuramente più eccitante. Ad entrambi era stato dato uno scudo di legno rinforzato con lamine di ferro da indossare.


    La del capitano Shinari aveva sovrastato quella di tutti mentre ricordava le regole dello scontro -IL COMBATTIMENTO TERMINERA’ SOLO QUANDO UNO DEI DUE CONTENDENTI NON SARA’ PIU’ IN GRADO DI COMBATTERE O QUANDO IL SUO SCODO SARA’ FATTO A PEZZI!!!.. NIENTE COLPI BASSI.. VOGLIO UN COMBATTIMENTO LEALE!!! COMINCIATE!!!- al segnale Kon era già partito avvicinandosi ad Haruki con in pugno lo scudo sul braccio sinistro mentre il braccio destro caricava un potente pugno diretto al volto del ragazzo. Non si scherzava nel bel mezzo del deserto.


    Kon aveva bruciato rapidamente le distanze scatenando un diretto al volto di Haruki, un pugno non eccessivamente veloce che il monaco poteva intercettare con le sue capacità ma che nascondeva un potere latente estremamente pericoloso. Kon infatti a differenza di Haruki sapeva come controllare l’arte del chakra distruttivo anche se nei suoi rudimenti. Il suo pugno era carico e capace di danneggiare pesantemente lo scudo di Haruki all’impatto [Attacco][Azione 1][Pugno / Velocità e Forza: Verde+1 / Consumo: Basso]

    TOCCO DISTRUTTIVO (BASE)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari.
    (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 2 Bassi]
    [Da genin in su]
    .


    Colpito o meno il monaco Kon avrebbe ritirato il pugno destro per tentare di colpire Haruki al corpo utilizzando lo scudo, un colpo che mirava a sbilanciarlo più che ferirlo. Lo scudo non aveva punte o lame che potessero tagliare o ferire, si trattava di una semplice tavola di legno e ferro che certo poteva far male, ma non certo uccidere a morte. Lo scudo sarebbe arrivato di piatto con tutta la sua superficie per spingere via Haruki e costringerlo alla ritirata o ad abbassare la guardia [Attacco][Azione 2][Scudo / Potenza: 10 / Durezza: 4 / Velocità e Forza: Verde].


    A quel punto Kon si sarebbe esibito nel suo colpo speciale, il doppio calcio volante -Prendi questo!.. doppio missile terra aria!!!- il ragazzo aveva saltato sul posto allungando poi un doppio calcio in direzione del petto di Haruki, un colpo micidiale che mirava a colpire pesantemente il monaco e a gettarlo a terra o contro i presenti a bordo ring. Entrambe le piante dei piedi sarebbero giunte all’unisono cercando di colpire il petto se non adeguatamente protetto [Attacco][Azione 3][Doppio Calcio / Velocità e Forza: Verde+1 / Consumo: Basso]

    TOCCO DISTRUTTIVO (BASE)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari.
    (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 2 Bassi]
    [Da genin in su]
    .


    Colpito o meno l’avversario Kon si sarebbe subito rialzato da terra prendendo nuovamente posizione per difendersi. Sapeva che Haruki era molto più forte di quanto dava a vedere. Alzato lo scudo a guardi del busto aveva cominciato ad incitare Haruki ad attaccarlo tra le urla e gli schiamazzi generali. Di sicuro sarebbe stata una lunga e faticosa nottata.



    [...]



    Mentre la truppa si divertiva Hoshi e Shinari si erano seduti in disparte stappando una birra a testa. Dopo un semplice brindisi il rosso aveva preso parola -Allora capitano?!.. novità dal confine Ovest?!..- il rosso aveva ingurgitato una sostanziosa sorsata di birra -..mmh.. si.. un gruppo in ricognizione ha notato strani movimenti oltre il confine.. nella zona delle bad lands.. non c’è niente la.. eppure qualcuno si stava muovendo in quella zona..- il rosso aveva appoggiato la birra -Che vuol dire.. muovendo?!..- la zona più a ovets del paese del vento era una zona morta, nessuno viveva li, era semplicemente impossibile -Hanno intercettato una carovana.. un gruppo di persone si stava spostando in quell’area.. ma la squadra ha perso le loro tracce subito dopo averli individuati.. dicono di essere letteralmente spariti dal loro campo di percezione..- il capitano sembrava serio, non stava scherzando sull’accaduto -Accidenti.. chi mai potrebbe essere?!.. credi che siano Kijin?.. non credevo che si sarebbero fatti rivedere ancora qui nel paese del Vento..- il capitano aveva scosso la testa in senso negativo -No.. non credo si trattasse di Kijin.. il rapporto che mi è stato fatto parlava di una carovana.. carri e altri mezzi trainati.. da qualcosa che si muoveva sotto terra..- il rosso aveva buttato giù anche l’ultima goccia di birra -La Canzone del Deserto!..- l’occhio di Shinari si era fatto fisso sulla figura del rosso -..uff. quando torniamo dovrò organizzare una squadra e controllare!.. ottimo lavoro..- detto ciò avrebbe aperto altre due birre spostando l’attenzione sullo scontro. Chissà se aveva perso tutti i soldi puntati sul giovane monaco?


    OT/ Ne ho approfittato per introdurre qualche spunto GDR per giocate varie! :sisi:
     
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    Abituato dalle lunghe ore passate a meditare, Haruki non ebbe difficoltà a focalizzare la propria attenzione sul suo sfidante. Eliminò ogni disturbo dal suo campo di percezione, cancellò il vociare degli spettatori che li circondavano, ignorò il calore e il crepitio che provenivano dal falò al centro della piazza. Liberò la mente da qualsiasi pensiero superfluo, abbandonandosi alla concitazione dello scontro imminente. Si sarebbe trattato di una semplice scaramuccia tra ragazzi, niente più di un duello d'addestramento, ma il rosso avrebbe comunque fatto del proprio meglio. Non aveva alcuna intenzione di sfigurare difronte agli occhi del suo Sensei. Ci teneva a fare una buona intenzione e ad essere considerato un ninja promettente.


    Alzò la guardia, attendendo il primo assalto del suo avversario, che non tardò ad arrivare. Si trattava di un semplice pungo diretto alla sua faccia che il monaco intercettò con un movimento rapido del braccio sinistro, a cui era legato lo scudo di legno. [Slot Difesa I] Un lampo di sorpresa attraversò il volto dello shinobi di Suna quando una scheggia di legno si staccò dalla sua protezione, volando a pochi millimetri dal suo naso. Lo scudo aveva subito molti più danni di quanto aveva previsto. Eppure sembra piuttosto robusto. Qualche altro pugno come quello e avrebbe perso lo scontro. Non poteva assolutamente permettersi una cosa simile. Kon non era molto più forte di lui, quindi il fatto che fosse in grado di sviluppare un potere distruttivo tanto elevato non poteva che renderlo sospettoso. Sapeva che quel ragazzo era un ninja e non ci sarebbe voluto un genio per capire che quella prestazione doveva essere stata permessa dall'impiego di chakra. Il monaco rosso era in grado di usare quell'energia per amplificare le proprie capacità fisiche, ma non aveva mai imparato ad usarla in quel modo.


    Facendo tesoro di quell'esperienza, Haruki si promise di schivare ognuno dei successivi assalti che l'avversario avrebbe eseguito. Pertanto, quando Kon cercò di colpirlo con lo scudo, il monaco si limitò a spostarsi a destra di un metro con un rapido balzo. [Slot Difesa II] Allontanarsi maggiormente si sarebbe rivelato solo controproducente. L'aspirante jinchuuriki brillava nel combattimento corpo a corpo e non aveva con sé alcun Kunai per ingaggiare l'avversario da una distanza maggiore. Inoltre, non poteva trascurare il fatto che avrebbe rischiato di colpire qualcuno tra il pubblico. Il terzo attacco di Kon fu preceduto dalla voce del ragazzo che lo avvisava di quel colpo. Evidentemente anche per qualcuno che abitava così lontano dal Villaggio era difficile abbandonare la terribile abitudine di dichiarare le proprie tecniche prima ancora di eseguirle. Aiutato da quel fattore, Haruki si tolse dalla sua traiettoria flettendo le ginocchia e abbassandosi rapidamente. [Slot Difesa III]


    Ora sarebbe stato il suo turno di passare all'attacco. Aveva intenzione di imitare il suo avversario, cercando di sfruttare il controllo del chakra per distruggere rapidamente il suo scudo. Per questa ragione, avrebbe portato degli attacchi piuttosto banali, cosicché Kon fosse stimolato a difendersi con un semplice movimento dello scudo. Annullando la distanza che li separava, Haruki si sarebbe avventato su di lui con un diretto rivolto alla bocca dello stomaco. [Slot Azione 1] Limitarsi a concentrare il Chakra nel pugno come aveva sempre fatto, non gli avrebbe permesso di ottenere gli stessi risultati del suo avversario. Non era ancora capace di osservare i flussi di chakra all'interno degli essere viventi, quindi non gli rimaneva che basarsi sull'intuito. Se impastare energia nei muscoli non sarebbe bastato, avrebbe potuto provare a rilasciarla al momento del contatto sulla superficie che aveva intenzione di danneggiare. Quella gli sembrava l'opzione più logica. Se il ragazzo avrebbe frapposto la tavola di legno tra sé e il suo destro, Haruki avrebbe seguito quella strategia, sperando di ottenere un rapido successo. Anche i colpi successivi sarebbero stati portati con la medesima modalità. Cercando di non lasciare che il suo avversario si allontanasse, il Monaco avrebbe prima cercato di avventarsi su di lui con un gancio diretto al lato sinistro del suo volto. [Slot Azione II] Con la stessa mano, la destra, avrebbe concluso l'offensiva con un rapido montante rivolto al mento di Kon. [Slot Azione III]


    Chakra: 30 - 5 Bassi = 25 Bassi
     
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    L’avvincente combattimento tra Haruki e Kon aveva incendiato i presenti facendoli urlare a squarcia gola per incitare i due a dare il meglio di se. Kon aveva portato un’ottima offensiva ai danni del cieco che senza paura aveva reagito intercettando i colpi riuscendo a venirne fuori più che dignitosamente -Forza amico non sarà tutto qua quello che sai fare?!..- il ragazzo era sicuro di se, non stava sottovalutando Haruki, semplicemente era il classico tipo a cui piaceva fare lo sbruffone. I Pugni di Haruki carichi di forza e chakra erano stati lanciati con perizia e precisione per un essere umano sprovvisto di vista. I colpi erano volati prima allo stomaco di Kon e poi al volto e tutti erano stati intercettati con lo scudo con estrema abilità e un sorrisetto beffardo che presto mutò nel sentire il legno spezzarsi sotto i colpi del cieco -Cosa?!..- Haruki aveva colpito bene, ma soprattutto forte e scatenando un nuovo potere capace di danneggiare la materia a livello atomico, un’abilità che Kon non si aspettava di certo.


    Parati i colpi il ragazzo era tornato in posizione per riprendere la battaglia, ancora una volta il suo pugno destro era partito per cercare il volto di Haruki, questa volta la serie di colpi voleva essere appositamente più pesante, quell’avversario non doveva essere sottovalutato. Il braccio carico si sarebbe fiondato in un jab rapido e preciso diretto verso il naso con l’intento di romperlo o ammaccarlo [Attacco][Azione 1][Pugno / Velocità e Forza: Verde+1 / Consumo: Basso]

    TOCCO DISTRUTTIVO (BASE)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari.
    (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 2 Bassi]
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    Il ragazzo quindi si sarebbe subito mosso per tentare una combo portando un potente calcio diretto allo stomaco di Haruki, non era uno a cui piaceva scherzare. La gamba sinistra si sarebbe sollevata rapida per poi dirigere la pianta del piede verso la bocca dello stomaco del cieco, un colpo semplice e letale, capace di spezzare il fiato anche al più duro tra i combattenti [Attacco][Azione 1][Calcio / Velocità e Forza: Verde+1 / Consumo: Basso]

    TOCCO DISTRUTTIVO (BASE)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari.
    (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 2 Bassi]
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    Colpito o meno Kon si sarebbe quindi esibito nuovamente in un potente gancio destro puntando al fianco del ragazzo che forse si aspettava un colpo al viso dopo tanta ferocia nell’attaccare. Il ragazzo avrebbe mirato alle costole del fianco sinistro di Haruki, un colpo potente e preciso che non avrebbe sicuramente fatto danni gravi, ma di sicuro avrebbe costretto Haruki a non dormire su quel fianco per diversi giorni [Attacco][Azione 1][Pugno / Velocità e Forza: Verde+1 / Consumo: Basso]

    TOCCO DISTRUTTIVO (BASE)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari.
    (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 2 Bassi]
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    Il combattimento stava proseguendo tra urla e schiamazzi mentre Hoshi e il capitano Shinari parlavano del più e del meno e dei rifornimenti per da portare durante la successiva visita, insomma tutto stava procedendo in un clima piuttosto giocoso e rilassato, dopo tutto chi diavolo poteva disturbarli nel bel mezzo del desert? Mentre Haruki portava il suo attacco una guardia andata in una zona isolata per fare pipì avrebbe tirato un urlo da far raggelare il sangue nelle vene. Sarebbe stato impossibile non sentire quell’urlo carico di paura e terrore. L’uomo che aveva urlato era tornato tra la folla con le braghe ancora abbassate inciampando in preda alla paura -SCO.. SCO.. SCORPIONI GIGANTI!!!.. UN GRUPPO DI SCORPIONI GIGANTI STA PUNTANDO DRITTO VERSO L’AVAMPOSTO!!!- l’uomo non aveva nemmeno finito di parlare che tre giganteschi scorpioni erano piombati come dal cielo schiantandosi sulle vicine costruzioni di pietra facendo schioccare le chele come delle maracas.


    Il caos era sceso sull’intero accampamento mentre Hoshi e Shinari continuavano a starsene tranquilli ai loro posti sorseggiando birra -Mmh.. scorpioni giganti eh!.. strano che abbiano trovato l’avamposto.. siamo sempre molto attenti a coprire le nostre tracce.. tu ne sai niente Hoshi?!..- il rosso si era messo comodo mentre beveva la sua amata birra tenendo i piedi sopra al tavolo -Ehm.. iooo?!.. eheheh..- il Chikuma sembrava quasi offeso da quella domanda -Si tu.. sai dicono che gli scorpioni sanno sempre dove trovare i loro stessi simili.. Sand Scorpion..- l’occhio della donna si era fatto sottile mentre si alzava lentamente dal tavolo sbuffando -..oh davvero?!.. beh.. allora potrebbe darsi che.. mentre venivamo qui.. io ed Haruki.. siamo per caso finiti nel bel mezzo di una delle loro tane.. già..- il Chikuma sembrava sereno mentre ingurgitava l’ultima sorsata -..e potrebbe anche darsi che passando di li alcuni scorpioni siano riusciti a seguire le nostre tracce..- il sorriso mostrato dal rosso era di sicuro in netto contrasto con le urla di guerra che si sentivano tutte attorno. Inutile descrivere la faccia del capitano Shinari che a quel punto si era mossa raggiungendo il resto della sua squadra prima di vederla annientata da quelle bestie.



    [...]



    Concluso l’attacco di Haruki il ragazzo del deserto si era fermato lanciando un urlo sorpreso -Oh cavolo!.. scorpioni giganti!!!- Kon si era fatto avanti affiancandosi ad Haruki, di sicuro il tono della sua voce gli avrebbe fatto intendere che il loro combattimento purtroppo finiva li per il momento -Haruki.. l’avamposto è sotto attacco!.. dobbiamo difenderlo ad ogni costo.. non mi va che degli stupidi scorpioni giganti distruggano la mia casa!.. forza uniamo le forze!!!- Kon sarebbe così partito all’attacco a mani nude puntando un grosso scorpione che stava appeso ad una struttura in pietra poco distante. La creatura stava attaccata ad un muro alto 8 metri puntando chiunque fosse li sotto con il suo temibile pungiglione e chele.


    Non sembrava affatto intenzionato a scendere dato che da li poteva comunque scagliare i suoi attacchi. Sotto diverse guardi stavano cercando di attaccare la creatura con delle lunghe lance, un’azione che per il momento stava solo riuscendo a far desistere l’animale dallo scendere. Kon senza esitare giunto sulla struttura verticale aveva attivato le sue capacità di controllo del chakra per risalire rapidamente il muro e scagliare un potente attacco al carapace del mostro -Via da casa mia stupido animale!!!- il pugno del ragazzo si era schiantato con grande forza senza riuscire ad intaccare l’armatura dello scorpione che per ripicca aveva mosso il grande pungiglione puntando il ragazzo con un colpo al petto che trovò fortunatamente solo lo scudo che il ragazzo indossava ancora.


    -Waaargh!!!.. ouch..- Kon era precipitato a terra prendendo una bella botta. Nonostante la figuraccia sembrava non volere mollare -Haruki.. quel coso ha una corazza troppo resistente.. ho bisogno del tuo aiuto per distruggerla!.. credi di potermi aiutare?!..- Kon avrebbe atteso una risposta da parte del cieco prima di ripartire all’attacco a testa bassa. Ora spettava ad Haruki dimostrare ciò che aveva imparato fino a quel momento sul controllo del chakra.


    OT/ Gli scorpioni giganti sono tornati!!!
    Descrivi pure gli attacchi a Kon e poi come attacchi e colpisci lo scorpione.. in questo post puoi fare quante azioni vuoi. Semplicemente descrivi come Haruki si muove scalando muri compiendo salti fenomeanali e scopre di possedere il pugno con la forza di un titano! Libera pure la fantasia! :riot:
     
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17 replies since 29/10/2015, 21:45   283 views
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