Lontani da Casa

Addestramento Haruki/Hoshi

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    Sentire il rumore del legno scheggiarsi sotto il peso dei suoi colpì generò in lui una soddisfazione che le parole di scherno di Kon non riuscirono ad annullare. Anche se nessuno dei suoi attacchi aveva raggiunto il corpo dell'avversario, il monaco rosso aveva inflitto pesanti danni alle sue difese, avvicinandosi alla vittoria dello scontro. Inoltre, poteva anche ritenersi appagato dei risultati del suo esperimento. Era riuscito ad apprendere i rudimenti del chakra distruttivo, diventando capace di abbattere ostacoli ben più resistenti di quanto avrebbe potuto fare in passato. Benché la missione affidatagli dagli Anziani non era poi così rilevante per il Villaggio, il Miyazawa dovette ammettere che gli era stata parecchio utile. Sotto la guida esperta di Hoshikuzu, aveva infatti appreso a controllare il proprio chakra in modo più fine e preciso. Ciò gli avrebbe sicuramente garantito un buon vantaggio in ogni situazione. Poter camminare sulle superfici verticali o saltare molto più in alto costituivano abilità da non sottovalutare in caso di pericolo.


    Memore dell'esperienza raccolta grazie ai colpi precedenti, Haruki continuò a concentrare una grande quantità di chakra nei muscoli delle gambe per evitare gli assalti del suo avversario. Farsi colpire anche una sola volta, avrebbe potuto danneggiarlo pesantemente. Schivò il jab spostandosi di un passo a destra, mentre il secondo colpo, il calcio diretto alla bocca dello stomaco, obbligò il rosso a indietreggiare di pochi metri. [Slot Difesa I & II] Il Miyazawa non aveva intenzione di allontanarsi dal suo avversario, poiché era certo che avrebbe avuto la peggio in uno scontro a media distanza. L'ultimo colpo, tuttavia, fu troppo rapido perché il monaco riuscisse a evitarlo. Tuttavia, la forza del pugno non sarebbe stata sufficiente a infliggere gravi danni, sopratutto perché Haruki aveva concentrato una grande quantità di chakra in quella parte del suo corpo. Quell'azione benché avesse aumentato la resistenza dei suoi muscoli, non gli impedì di sentire un dolore lancinante al fianco che lo obbligò a esitare qualche secondo prima di iniziare il suo assalto. [Slot Difesa III] Trovandosi a fronteggiare Kon, Haruki avrebbe eseguito un gancio al lato sinistro del volto del suo avversario, portato con il braccio destro. Come aveva fatto per gli attacchi precedenti, avrebbe aumentato la quantità di chakra infusa nei suoi muscoli, così da poter causare più danni, in caso Kon avesse usato lo scudo per difendersi. [Slot Azione I]


    Poi, accadde l'imprevedibile. Un urlo carico di paura e disperazione ruppe la tranquillità di quella sera di festeggiamenti, causando il panico tra gli abitanti di Sanbashi. Scorpioni giganti? Che ci abbiano seguiti fin qui? Evidentemente quegli artropodi non dovevano aver apprezzato il fatto che lui e Hoshikuzu avessero invaso il loro territorio. Haruki non dovette attendere molto per ricevere una risposta alla sua domanda. Non erano passati che pochi istanti da quando il grido aveva attraversato l'aria, quando tre grossi scorpioni si erano schiantati sulle poche case che circondavano la piazza centrale. Dopo aver interrotto il loro scontro, Kon si era immediatamente diretto verso una delle creature presenti nelle vicinanze. Il grosso insetto si era apposta su un muro alto circa una decina di metri e da quella posizione utilizzava il proprio pungiglione per attaccare chiunque si avvicinasse. Il ragazzo, sfruttando il controllo del chakra, aveva scalato la superficie verticale, cercando di ingaggiarlo in un combattimento diretto. Sfortunatamente, Haruki poté sentirlo rovinare a terra pochi secondi dopo. Deciso a collaborare con Kon per eliminare quella minaccia - che aveva contribuito ad attirare a Sanbashi -, il monaco rosso iniziò a correre verso l'abitazione dove si era posizionata la bestia. Usando il chakra adesivo per evitare di scivolare, Haruki avrebbe saltato tra i muri dei due edifici fino a raggiungere la stessa altezza del suo obiettivo. Un ultimo salto e avrebbe potuto attaccare. A mezz'aria avrebbe caricato una grande quantità di chakra nella mano destra, poi sfruttando lo slancio ottenuto da quel movimento, avrebbe tentato di sorprendere lo scorpione con un devastante attacco areo. Se la creatura non fosse riuscita a intercettarlo, il suo pugno destro, rafforzato dal charka e dalla gravità, sarebbe calato sul suo carapace provocando danni devastanti. [Slot Azione II]


    Chakra: 25/30 - 5,5 Bassi = 19,5 Bassi
     
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    Addestramento
    ..Buono lo scorpione!..
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    L’avamposto era stato preso d’assalto dagli scorpioni giganti. Il caos aveva preso il sopravvento sui festeggiamenti notturni allertando l’intera guarnigione che subito aveva ingaggiato una furiosa battaglia con il nemico invasore. Mentre tutti si davano un gran da fare per sterminare gli scorpioni il rosso se ne era rimasto placidamente seduto al suo posto aprendo l’ennesima birra, era fiero dei guerrieri del suo paese e sapeva bene che quell’occasione poteva essere ottima per mettere tutti loro alla prova -FORZA VALOROSI GUERRIERI DI SUNA!!!.. DATE IL MEGLIO DI VOI!!!- e giù di birra come se non ci fosse un domani. Mentre il rosso beveva ogni tanto, dal suo indice destro, un potente proiettile di vento partiva mirando le zampe degli scorpioni per sbilanciarli e garantire ai legionari una maggiore possibilità di colpire mortalmente le bestie. Era incredibile come nonostante tutto dei grandi sorrisi erano dipinti sulle loro facce, l’estasi della battaglia faceva ribollire il sangue di ogni uno di loro, non c’era gloria nello scontro, se questo non prevedeva il rischio di morire.


    Forse la stessa sensazione stava ora lanciando il monaco della fiamma tra i tetti delle abitazioni di Sanbashi. Lo scontro tra lui e Kon era stato interrotto bruscamente dalle bestie, ma aveva dato ai due una nuova possibilità, quella di unire le forze per proteggere la loro casa. Il monaco seguito dal legionario si era lanciato verso una delle bestie dimostrando di possedere tutte le abilità imparate durante quello strano viaggio, Haruki avrebbe sicuramente avvertito come il suo chakra si muoveva nel suo corpo esplodendo durante ogni suo movimento o restando fermo quando necessario, il ninja di Suna sembrava avere talento per quel genere di situazioni -Haruki dobbiamo sfondare la sua armatura!!!.. credi di riuscire a colpire quel coso come hai fatto con il mio scudo?!- Kon aveva notato come il ragazzo fosse dotato nell’arte della distruzione, e quel che aveva in mente era semplice. Mentre Haruki pensava a spaccare le difese nemiche lui si sarebbe impegnato a colpire ferocemente il cuore della bestia. Persino Hoshi fu sorpreso nel vedere i due collaborare con tanta abilità e affiatamento. Il pugno del cieco aveva sfondato brutalmente il carapace dell’aracnide mentre la lama di Kon lo trapassava da parte a parte ponendo fine alla sua vita. Una visione magnifica che il rosso decise di festeggiare aprendo un’altra birra.


    La battaglia, se così si poteva definire quell’epurazione, era durata non più di una quindicina di minuti. Il tempo necessario perché tutti finissero i loro avversari. Tutti avevano dato il loro contributo sconfiggendo chi uno, chi due o chi addirittura cinque scorpioni, come il comandante in capo Shinari. Al termine il silenzio sarebbe sceso sull’avamposto di Sanbashi per venire poi interrotto da Hoshi che alzatosi sopra ad una dei tavoli avrebbe urlato -SUNA HA VINTO!!!.. E’ TEMPO DI RIPRENDERE I FESTEGGIAMENTI!!!- e i calici si sarebbero nuovamente rialzati al cielo mentre un potente urlo felice si sarebbe alzato al cielo. Naturalmente tutta quella carne di scorpione sarebbe subito finita a cuocere o ad affumicarsi tanto che il rosso avrebbe addirittura preso a vantarsi della cosa -AMICI!!! QUESTI SCORPIONI!!!.. SIAMO STATI IO ED HRUKI A CONDURLI QUI PER VOI!!! PER RIEMPIRE ANCOR DI PIU’ LE VOSTRE DISPENSE!!!.. SALUTE!!!-e di nuovo un urlo con i calici al cielo mentre Shinari guardava il rosso sopra il tavolo piantandosi la mano in faccia e commentando -..oooh.. ma fai sul serio?!..- solo per ricevere un sorriso divertito e fiero.


    La festa sarebbe andata avanti per tutta la notte tra canti e ballate di ogni genere. Haruki avrebbe di sicuro scoperto in mezzo a tutti quei ragazzi, uomini e donne di Suna molti nuovi amici. Non solo Kon si era incollato a lui ridendo e scherzando tutta la notte, ma anche il resto dei legionari li in addestramento vedendo nel monaco un amico ed un ninja dall’enorme talento. Hoshi non aveva portato Haruki li per caso, si fidava del ragazzo e voleva che il monaco entrasse più attivamente nella vita del villaggio, aveva grossi progetti in mente per lui. L’indomani i due si sarebbero svegliati di buon ora, il tempo dei saluti era finalmente giunto e si doveva tornare a Suna per adempiere ai propri doveri di ninja -E’ stato bello avervi qui con noi Hoshikuzu.. averti qui in questo luogo desolato mette sempre di buon umore i miei uomini.. anche se come sempre porti il caos dietro di te !- -AHahahah.. su dai Shinari.. ti ho già detto che mi dispiace per gli scorpioni giganti.. e poi vedila così.. ora avete molte più provviste di quelle che vi abbiamo portato no!..- il comandante senza occhio non sembrava convinta della cosa anche se alla fine si sciolse in un sorriso sincero.


    Prima di partire anche Haruki sarebbe stato salutato da tutta la legione dell’avamposto. In particolare Kon sembrava aver stretto un legame forte con il monaco della fiamma -Haruki!.. la prossima volta che ci rivedremo dobbiamo assolutamente terminare il nostro incontro.. non credere di passarla liscia così facilmente!.. se non fossimo stati interrotti da quei dannati scorpioni sarei stato io a vincere.. eheh..- detto ciò i due ninja sarebbero ripartiti verso Suna, non prima di aver preso tutto il necessario per il viaggio di ritorno. Ovviamente il Chikuma prima di partire aveva pensato bene di farsi dare un paio di tappi per le orecchie in modo da non poter sentire i sermoni e le prediche del monaco della fiamma, non aveva certo voglia di patire quello che aveva sofferto all’andata. Haruki aveva sicuramente imparato molto durante quel viaggio, ma anche Hoshi aveva capito che solo avendo alleati forti poteva e facendosi più amici possibile sarebbe riuscito a proteggere al meglio il suo amato villaggio. Suna li aspettava, li dove l’avevano lasciata.


    OT/ Ok Bartok! Per me la giocata può anche concludersi qui! Aspetto un tuo post finale per l’assegnazione dei stemmini che ti spettano per l’addestramento! :riot:
     
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    La creatura non aveva avuto scampo. L'assalto combinato di Haruki e Kon l'aveva completamente sopraffatta. Il primo era riuscito a distruggere il resistente carapace facendo affidamento sul controllo del chakra, mentre il secondo aveva sfruttato quell'apertura per portare il colpo finale. Anche gli altri scorpioni era stati rapidamente sgominati dall'azione combinata dei soldati di Sanbashi e di Hoshikuzu. La cosa non aveva sorpreso il monaco rosso. Anzi, avrebbe trovato strano il contrario. Nonostante il suo carattere scherzoso, il suo sensei era uno dei ninja più brillanti del continente. Gli shinobi in grado di tenergli testa potevano essere contati sulle dita di una mano. Pertanto, qualche insetto, per quanto di grosse dimensione, non avrebbe mai costituito una grossa minaccia per il capoclan dei Chikuma.


    Quando la pace aveva fatto ritorno in quella parte remota del deserto, la voce di Hoshi si era diffusa nell'aria annunciando la vittoria dei Sunesi. E confessando a tutto Sanbashi che erano stati loro ad attirare lì quelle bestie. Fortunatamente, l'eccitazione del momento aiuto i due shinobi, facendo scordare rapidamente agli abitanti dell'accampamento quel piccolo dettaglio. Sicuramente, a ciò avrebbero contribuito i litri di alcol che i guerrieri avevano preso a consumare per celebrare il loro successo. Haruki, nel frattempo, era stato circondato da un folla di ragazzini urlanti venuti a ringraziarlo per le sue gesta. Nonostante la sua incapacità di gestire le relazioni sociali più semplici, il monaco riuscì a non attirarsi l'antipatia di quelle persone. Aveva avuto l'accortezza di risparmiarsi le prediche sul consumo d'alcol e la morigeratezza, limitandosi a ringraziare per i complimenti e ad inchinarsi difronte alle persone più anziane o di alto grado. Nel complesso, qualcuno avrebbe potuto perfino scambiarlo per una persona normale. Ovviamente, ad un osservatore più attento non sarebbe sfuggita la sua goffaggine, ma si trattava comunque di un miglioramento.


    Prima della loro partenza, Haruki e Hoshikuzu furono salutati dall'intera guarnigione di Sanbashi. Kon, per qualche ragione, sembrava aver preso in simpatia il giovane monaco e anche il rosso non poteva che ammettere di ricambiare quel sentimento. Pregherò la Fiamma perché ci faccia rincontrare presto, ma temo che tu ti stia sbagliando. Avrei sicuramente vinto io. Disse, sorridendo. Poi, si inchinò per salutare in modo più formale il resto della truppa e il comandante in carica.


    Intenzionato a perseguire il suo obiettivo di trasformare il Chikuma nel perfetto Kazekage, Haruki avrebbe riprese le sue interminabili lezione di teologia, riuscendo a parlare ininterrottamente per tutto il viaggio. Fortunatamente per il suo Maestro, il monaco rosso era così preso da quei discorsi che non si era nemmeno accorto della miracolosa precauzione che il Turbine rosso aveva preso per evitare di sorbirsi un altro dei suoi sermoni.
     
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