Karyuuken

[Dojo Atasuke Uchiha]

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    火竜剣
    Fighting Spirit 二

    ~La curiosità uccise...~


    Il tempo di attesa fu lungo, molto lungo e la giovane genin, presa forse dalla curiosità o dall'intraprendente spirito esplorativo, si guardò attorno, vagando per l'intero dojo, osservando con calma e perizia ogni angolo, ogni intaglio, ogni singolo oggetto.
    Nessuno vi pose attenzione e nessuno notò la sua presenza, questo almeno, finché non decise di provare a spiare ciò che accadeva nella sala dell'ala est.
    La ragazza si avvicinò di soppiatto, cercando di sbirciare attraverso una minima fessura lasciata aperta tra le due porte in carta di riso. Davanti a lei, una ventina, almeno, di adepti si stavano allenando, vibrando colpi regolari. Tutti indossavano un kimono bianco, nel dettaglio, un keikogi in cotone leggero ed un hakama nera senza disegni o simboli particolari.
    Solo alcuni, appartenenti ad alcuni clan particolari del villaggio, portavano sui loro abiti gli stemmi di famiglia. Tra questi potè riconoscere alcuni Uchiha, qualche Yamanaka, un Senju (ed il che era tutto dire) ed alcuni appartenenti ad altri clan minori.
    Ben distinto dalla massa però, poté scorgere il proprietario di quella voce, che con calma osservava, in seiza, i suoi allievi, dando loro ordini e direttive da seguire, per poi procedere con un insegnamento tra una pratica e l'altra.
    Egli indossava invece un kimono decisamente più elaborato, di colore viola, il cui tessuto sembrava essere seta. Della stessa seta era poi la sua hakama di colore nero, mentre al suo fianco, portava due spade, finemente lavorate e riposte nei rispettivi foderi laccati di un rosso rubino dal particolare effetto a gocce.
    Egli non sembrava portare stemmi sui suoi abiti, segno che forse non apparteneva a nessun clan, oppure che non si trattasse del maestro della Karyuuken, ma solo di uno dei tanti presenti il cui nome era scritto in rosso tra le targhette all'ingresso.

    «MATE!»


    Al semplice ordine del maestro, tutti si fermarono d'un lampo, inchinandosi per salutarsi l'un l'altro prima di disporsi tutti rigorosamente in seiza ad ascoltare le sue parole.

    «Oggi è stato un allenamento proficuo... noto con piacere che vi state impegnando tutti molto per raggiungere un ottimo livello, tuttavia... prima di lasciarvi andare, vorrei ringraziare Takeshi-kun per averci fatto compagnia quest'oggi e vorrei che tutti salutaste i nuovi guardiani di Konoha: Tobi Hagatsu, Konosuke Yamanaka e Goemon Mine. Complimenti»


    Ed egli si inchinò verso gli allievi, dove probabilmente erano presenti i tre nuovi guardiani, oltre al misterioso Takeshi, il quale, di fatto, era il figlio, di appena 6 anni, di uno degli allievi del Dojo, che aveva insistito quella mattina per seguire il padre e vedere l'allenamento al punto tale che egli non poté rifiutare la richiesta.
    Ciò che seguì, di certo non era prevedibile dalla giovane neo-genin. Infatti, vi fu un impercettibile scatto delgi occhi dell'Uchiha, che di colpo, seppure ancora inchinato in saluto, sembrò osservare proprio nella sua direzione. Uno sguardo terribile, uno sguardo rosso.
    Alle sue spalle, a circa tre metri o poco più, ella avrebbe quindi percepito una presenza, una sorta di creatura, come se qualcosa o qualcuno la stesse minacciando proprio alle spalle.
    [Slot Free]

    “Una spia... Atasuke Sama lo aveva detto”


    Una voce grezza, gutturale e cavernosa, come se provenisse da una creatura di un altro mondo.

    “Sembra che qualcuno ci abbia fatto visita... Ma il maestro non lo sapeva”

    “Il maestro sa tutto... questa è una spia”

    “Che peccato... speravo quasi che avremmo potuto...”


    “Avremmo potuto... ma gli ordini di Atasuke-sama sono precisi...”

    “Uccidere tutti gli intrusi”


    Le due voci, molto simili, eppure di tonalità diverse portarono avanti un lungo discorso tra loro, finendo per concludere in coro nell'esporre la condanna finale ai danni della ragazza.
    Se ella si fosse voltata per osservare, avrebbe visto che le due voci però, non provenivano da due diverse persone, ma da una sola, il cui corpo sembrava cenere in fiamme e due teste discutevano tra loro. I loro occhi erano rossi come il fuoco e le mani ardevano, quasi come se stessero per lanciare delle fiammate, direttamente dai palmi.
    Che creatura poteva mai essere quella? E quando il maestro uchiha era riuscito a soggiogare una simile creatura? Quali arcani misteri nascondeva quel luogo?
    La mano destra della creatura si levò in alto, con il chiaro intento di lanciare una delle fiamme contro la ragazza, con una rapidità inaudita, decisamente oltre a quella della ragazza, scagliando poi la sua fiammata proprio contro il suo volto.
    [Slot Azione 1]
    Cosa accadde dopo, non fu dato saperlo, tuttavia, ella si sarebbe resa conto, schivato o meno l'attacco, che non era più sola, anzi. Attorno a lei, il maestro Uchiha e due piccole bambine dalle curiose orecchie batuffolose con due simpatiche codine, decisamente poco “umane”.

    “Atasuke nii-san! Hai esagerato!”

    “Si! SI! Hai esagerato!”

    «Senti chi parla... chi è che ha incollato quel ragazzino sul palo della luce prima di farlo cadere eh?»

    “Si ma noi avevamo un compito!”

    «Kitsu... lo sai che non mi piacciono le bugie e...»


    Un brevissimo intervallo interruppe la scena, un intervallo che la giovane genin non si rese forse conto di aver generato.

    «Oh... sembra che tu ti sia ripresa... Spero saprai che non è una cosa bella, spiare gli altri»


    E su di lei lo sguardo gentile e sorridente del maestro della Karyuuken. Com'era possibile che la stessa persona avesse in così poco tempo due espressioni tanto differenti? Ma soprattutto... cosa era accaduto prima?


    OT - Ok, come l'ultima volta... per varie ed eventuali, discord is the way :zxc: - /OT
     
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50 replies since 4/11/2015, 22:39   718 views
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