Karyuuken

[Dojo Atasuke Uchiha]

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    火竜剣
    L'apprendista 九

    ~Pronto per Imparare~


    Il giovane Uchiha ascoltava con attenzione le parole del maestro e questi faceva altrettanto nell'ascoltare le sue considerazioni, continuando, instancabile a valutarlo nel dettaglio, preparandosi anche mentalmente a gestire un nuovo allievo con i suoi modi, i suoi tempi e le sue preferenze.
    Quando questi, poi, deciso, si rimise in piedi, Atasuke lo osservò addirittura con maggiore attenzione, ascoltando le sue parole ed il suo saluto.
    Ovviamente non si aspettava che il giovane Kazuki sarebbe rimasto in quel luogo molto a lungo e certamente aveva non pochi impegni, come d'altronde gran parte dei membri del loro clan, tuttavia rimase quasi stupito del rapido cambio di intenzioni del giovane che senza attendere oltre portò i propri saluti, preparandosi ad andarsene.

    «Allora ti aspetto per le lezioni del mattino, giovane Kazuki, vai pure, svolgi i tuoi doveri, ma non dimenticare ciò che hai appreso oggi. Quando sarai pronto, poi, vieni da me e vedremo se i tuoi occhi sono pronti a portare il nostro fardello»


    Fece un profondo inchino in risposta a quello del nuovo allievo, salutandolo e seguendo la sua uscita di scena con lo sguardo attento e con la medesima premura che aveva con tutti gli allievi, prima di concentrarsi nuovamente su Ayuuki ed il suo discorso, che ora, nella raggiunta privacy, poteva essere analizzato con la giusta calma e la giusta attenzione ai particolari.

    […]


    ~Dark Challenge~


    La sicurezza di Ayuuki era ammirevole ed Atasuke non poteva di certo negarle questo punto. Ella era migliorata e moltissimo dal loro primo incontro e questa caratteristica non si misurava solo sul piano fisico o sul piano puramente tecnico. Ella era cresciuta in esperienza ed in abilità sotto tutti i fronti. Sembrava aver “abbandonato” in un certo senso la vecchia se stessa, divenendo la nuova se stessa, cercando l'equilibrio in tutto, seguendo, forse per emulazione la filosofia dell'Uchiha, il quale non poté evitare di chiedersi una semplice cosa: Non avrà dimenticato ciò che è?

    “Non sarò avventata. Non permetterò alle mie emozioni di prevalere sul mio spirito. Non sono più la ragazzina di molto tempo fa!”


    A quelle parole, però Atasuke rimase serio, inflessibile, senza alcun gesto amichevole, nessun sorriso. Non perché volesse apparire in qualche modo scortese o antipatico, ma perché quell'occasione richiedeva, giustamente, la giusta serietà e non poteva permettersi in alcun modo di esporsi con l'allieva, con il rischio di condizionarne il pensiero.

    “Non mi sono allenata per riportarla a casa, come ho fatto in passato. Ero completamente accecata dal desiderio di ricongiungere la mia famiglia e far risorgere il mio Clan, accettando il pesante fardello che mio Padre mi ha consegnato senza volerlo. Sono diventata una Kunoichi senza comprendere il vero significato della parola Ninja, senza un Nindo. Ero così immatura e pensavo di risolvere i miei problemi a suon di pugni, diventando sempre più forte.”


    A quelle considerazioni, il suo sguardo sembrò alleggerirsi leggermente, anche se continuava decisamente a farsi sentire sull'allieva, a cui non diede nemmeno un attimo di respiro, quasi a volerla silenziosamente incalzare fino a farsi dire tutto ciò che ella potesse dirgli e forse anche un qualcosa in più di quanto ella non avrebbe voluto effettivamente fargli sapere.

    “Resisterò a tutto ciò che dovrò affrontare in quell’Arena!”


    La determinazione delle sue parole era elevatissima, ma questa non era una novità. Già all'epoca quando la ragazza si era scontrata con quel mondo oscuro, si era ampiamente dimostrata determinata nel raggiungere il suo obbiettivo, seppur la sua inesperienza e il totale fanatismo nel dedicarsi al suo obbiettivo avevano compromesso parte della missione.
    Il silenzio continuò a riverberare nella stanza per alcuni istanti. L'unico, raro suono, che si poteva udire era il fruscio del vento e delle foglie che proveniva dal giardino posteriore ed il ripetitivo “tock” della fontanella che scandiva il tempo con precisione.

    «Ayuuki... sei cresciuta molto in questi mesi... talmente da aver dimenticato che son passati solo pochi mesi dal tuo arrivo qui e già ti sembra passata un'eternità...»


    Sorrise tristemente, sospirando leggermente prima di portare avanti quel discorso che ad ogni istante sembrava farsi più complesso.

    «Perfino io a volte faccio fatica a confrontarti ora rispetto a come eri molto tempo fa... e se il termine di paragone rimane il tuo inizio... certo ora sei mille volte più potente ma... Non vorrei essere così duro, ma a questo punto non posso evitarlo... Non sei pronta per affrontare tutto il cancello. Non ne saresti in grado e moriresti, semplicemente.»


    Il suo tono era triste, per quanto cercasse di essere quanto più gentile ed accondiscendente potesse. La realtà dei fatti era quella e dovevano di certo farsene una ragione se volevano sopravvivere entrambi a quel mondo.

    «Tuttavia... ora sei quantomeno in grado di sopravvivere e potresti, molto probabilmente batterti alla pari o quasi con molti dei loro combattenti novizi... Tuttavia, temo che la strada per trovare tua sorella sia tutto fuorché conclusa... anche se ora hai abbastanza autocontrollo per gestire quella...»


    Fece un cenno con il capo, verso quello che sembrava essere un accumulo di chakra, decisamente molto più possente di quanto ci si potrebbe aspettare, o almeno in un normale sistema circolatorio.
    I suoi occhi infatti individuavano non solo il sistema della ragazza e l'aura di un colore violaceo, molto simile ai fiori di lillà che questa emanava, ma anche un piccolo punto in cui questo chakra sembrava fluire poco alla volta condensandosi in quella che sembrava essere in tutto e per tutto una forma di riserva, una scorta che la ragazza riusciva a contenere poco alla volta, ampliandola sempre più, probabilmente per un qualche uso particolare che di certo ella avrebbe sfruttato a modo.

    «Sarei curioso di sapere dove hai imparato a contenere una simile scorta di chakra... tuttavia... Ognuno di noi ha i suoi segreti e non trovo corretto scoprire i tuoi...»


    Concluse, con onestà, prima di deviare nuovamente il discorso sul tema principale della questione, meglio nota come: “Cancello del Purgatorio”.

    «Ad ogni modo per ora non si sono ancora fatti sentire dal cancello e questo può significare parecchie cose, tuttavia, credo che forse potremmo provare a forzare la mano, facendo noi nuovamente la prossima mossa... Fino a non molto fa pensavo che sarebbe stato impossibile provare a rintracciarli, tuttavia, ultimamente ho scoperto qualche nuovo trucchetto con cui potremmo stanarli... Tuttavia, dovrai essere molto determinata e la missione non sarà semplice se vorremo ottenere qualche informazione... Anzi... probabilmente serviranno altri elementi di supporto, quindi dovrai trovarti degli amici fidati da portare con te mentre agiremo su due fronti»


    Fece un sorriso alla giovane, quasi più di cortesia che di sincera felicità, esponendo una base di ciò che aveva tra le mani.

    «Al momento non ci sono informazioni sulla loro esatta posizione, tuttavia, credo che potrei riuscire a rintracciarli con un po di fortuna e seguendo alcune vecchie piste... Il problema però... è che come io posso rintracciare loro, loro potranno rintracciare me allo stesso modo... dunque non potrò fare altro che indirizzarvi verso l'obbiettivo, ma non potrò venire con voi o rischierei di compromettere tutta l'operazione...»


    Si concesse un profondo sospiro, prima di concludere il punto.

    «Inoltre... Ho delle faccende qui al villaggio che non mi permettono di allontanarmi o almeno non per un certo periodo di tempo...»


    Non aggiunse altro, ne specificò nulla di preciso, ma in fondo Ayuuki conosceva il suo maestro e sapeva che per quanti segreti potesse avere, aveva pur sempre un buon motivo a spingerlo su quella strada di segretezza.


    OT - Metto all'attenzione suddetta skill dato che di fatto con Garadash abbiamo finito e lasci a lui la scelta di proporre o meno lo stemma extra
    Discepolo
    Speciale: Ogni PG reclutato come Discepolo può concedere all'utilizzatore fino a 1 stemma di Lode per il buon lavoro svolto. La decisione finale per entrambi i premi spetta all'Archivista in base alla presenza dell'utilizzatore nel Dojo e dell'opera di convincimento. È possibile essere Discepolo di un singolo PG.
    [Da Chunin in su]

    - /OT
     
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50 replies since 4/11/2015, 22:39   718 views
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