Karyuuken

[Dojo Atasuke Uchiha]

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  1. Kairi Uchiha
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    Una serata diversa dal solito



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    La giovane Uchiha era nervosa, ben più nervosa di quello che si sarebbe aspettata. Atasuke in persona, di cui fino ad allora aveva sempre e solo sentito parlare, descritto da suo padre come uno dei più validi membri del clan l'aveva invitato a casa sua per un thé ed una conversazione. Solo qualche giorno prima Kairi non si sarebbe mai immaginata di trovarsi proprio davanti a quella casa, di sera e con addosso uno dei suoi migliori abiti.


    Quel kimono apparteneva a sua madre ed era stato suo padre stesso a dirle di indossarlo per quella serata.
    Questa sera avrai modo di inserirti finalmente e per la prima volta nell'ambiente sociale del tuo clan, e con lo stesso Atasuke aveva affermato non appena la ragazza lo aveva informato della serata Questo era uno dei vestiti preferiti di tua madre, lo indossava solo in occasioni speciali. E questa per te è un'occasione speciale
    Solo già in viaggio verso il dojo del Jonin il richiamo che tali colori creavano al simbolo del loro clan. Forse mia madre l'aveva scelto in questo modo apposta pensò fra sé e sé.
    Arrivò davanti all'ingresso del dojo qualche minuto in anticipo come era suo solito fare ad ogni appuntamento, e decise di prendere quel poco tempo che le avanzava per cercare di tranquillizzarsi il più possibile. Chiuse gli occhi inspirando ed espirando profondamente più volte, rilassando i muscoli a partire dalla testa fino ad arrivare ai piedi. Fu solo quando sentì qualcuno chiamare il suo nome che riaprì gli occhi, trovando davanti a sé, annuendo alla sua richiesta con un leggero inchino in segno di saluto Sono io. E' un piacere Sugimura e seguendolo quando il ragazzo le spiegò che l'avrebbe accompagnato da Atasuke.

    Non disse nulla per tutto il tragitto, troppo impegnata ad osservare il giardino di una perfezione quasi surreale in cui si trovava. Da quella posizione non era stata in grado di percepire quale disegno formassero gli alberi tra i quali stava passando, nonostante avesse notato la loro simmetria. L'intero dojo si adattava alla perfezione alla figura del jonin Uchiha e Kairi non avrebbe potuto immaginare un posto più perfetto dove avrebbe potuto alloggiare egli stesso. Quando il ragazzo le indicò la via da seguire per raggiungere Atasuke ringraziò gentilmente e seguì la strada che quest'ultimo le aveva indicato, costeggiando il corso del ruscello. Quel posto era decisamente più grande delle sue aspettative.


    Arrivata alla fine del percorso trovò l'uomo ad attenderla su un ampio tatami, con addosso uno dei suoi tanti eleganti kimono: aveva decisamente fatto bene a vestirsi in quel modo, prevedendo che Atasuke avrebbe fatto lo stesso. Scosse la testa alla sua domanda, prendendo delicatamente la mano che le venne offerta ed inginocchiandosi in maniera composta davanti a lui quando poi il jonin le disse di accomodarsi Nessun problema. Vi faccio i complimenti per il vostro dojo, è davvero meraviglioso disse con tono sincero: raramente aveva visto luoghi così curati. Scosse poi la testa facendo cenno di no con il capo quando l'Uchiha si scusò Non siete voi a dovervi scusare ma sono io a dovervi delle scuse: mi ero completamente dimenticata dell'impegno con mio padre, gli avevo promesso avremmo passato assieme il pranzo e non potevo assolutamente rimanere ulteriormente. Mi rendo conto di quanto sia stato sgarbato allontanarmi in quel modo ma non potevo fare diversamente, una promessa è una promessa e tengo molto a mio padre, l'ho trascurato fin troppo negli ultimi mesi e non potevo dargli questa delusione... concluse evidentemente imbarazzata per la situazione. Atasuke si era dimostrato fin troppo gentile nello scusarsi di una colpa non sua quando la ragazza sapeva bene che la vera maleducata era stata lei. Ma sperò che l'uomo capisse, ed in cuor suo era convinta che l'avrebbe fatto. E' andato tutto bene, grazie. E se volete potrò rispondere stasera alla domanda che in maniera poco fine ho lasciato nella locanda concluse, ben ricordandosi che oltre ad essere scappata in malomodo aveva anche interrotto una conversazione e non risposto all'ultima domanda che l'uomo le aveva posto. Rimase in ogni caso in attesa di un'eventuale conferma da parte dello stesso Atasuke prima di rispondere, seguendo con lo sguardo il movimento delle sue mani mentre lavavano le tazzine con l'acqua di fiume.


     
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