Karyuuken, L'Inaugurazione

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  1. **Kat**
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    V ~ Cerimonia di apertura: Disciplina


    L

    a Fuyutsuki si sentiva osservata. Qualcuno la stava guardando in modo piuttosto malizioso ed accattivante. In realtà il presunto stalker era ad un centimetro dal suo volto, o almeno stavano camminando uno accanto all’altro seguendo il giro turistico al Karyuuken sotto la diligente guida di Saito-kun. Lo sguardo cristallino della studentessa squadrava quello scuro del Sunese. Che avesse intuito qualcosa?
    In realtà aveva partecipato all’Inaugurazione del Dojo di Atasuke-sama per poter interrompere un po’ la sua solita ruotine tra lezioni in Accademia ed allenamenti solitari nel cortile di Villa Fuyutsuki. Suo padre, Ryuhei-sama, Capo-Clan di una famiglia ormai in decadenza le aveva vietato di presenziare ad eventi di questo tipo. Il simbolo della famiglia era caduto nell’ombra della Foglia dopo il tradimento di Ai-oneechan. Questa era la sua occasione per distrarre un po’ la mente e divertirsi. Quindi era stato un caso ritrovarsi in un covo di avvenenti ragazzi, amanti della Via del combattimento con mano armata. Non era colpa sua.
    Si ripromise di tenere d’occhio Hoshi-kun e di strozzarlo con le sue stesse mani qual ora avesse sbandierato ai quattro venti le sue multiple cotte per gli allievi dell’Uchiha. Lanciò un’occhiata proprio su Saito-kun, che con il suo viso tenebroso e serio continuava a mostrare e descrivere i vari ambienti presenti nel Dojo. In realtà Ayuuki prestò ben poca attenzione alle bellezze architettoniche che la struttura poteva offrire. Si concentrò maggiormente sui due ragazzi.
    - Buonissimo il Ramen! Se più tardi desideri visitare uno dei migliori chioschi del Villaggio.. sei mio ospite. Anzi puoi invitare chi desideri.. chi ti ha accompagnato a Konoha? Possiamo invitare anche lui o lei. - Insomma era disposta ad invitare anche tutti i presenti al Dojo. Abbozzò un candido sorriso prima di dare un’occhiata in giro. Ormai erano alla fine del giro turistico ed era il momento di prendere posto per l’evento dimostrativo.
    Per interminabili secondi le sembrò quasi di perdere ogni certezza. Le venne rivolto uno sguardo serio e tagliente proveniente dall’allievo di Atasuke-sama. A quanto pare il ragazzo aveva interpretato le sue parole come un guanto di sfida. - Eh? - Rimase leggermente interdetta e dovette arrestare il passo per lo stupore. Forse aveva fatto il passo più lungo della gamba? Non era suo desiderio confrontare le sue capacità con un allievo del Karyuuken. Le sue parole erano state proferite solo per evitare di essere smascherata dalle insinuazioni di Hoshi-kun. Ormai il danno era fatto. - Va bene! - Accettò.
    Intanto gli occhi cristallini ed ingenui della Fuyutsuki dovettero assistere ad uno “scontro tra titani”. Saito-kun arrestò improvvisamente il passo per poter squadrare la figura dell’esuberante Hoshi-kun. Era giunto il momento di combattere per la sua mano? Si sentì come una principessa imprigionata in una torre e con due cavalieri dall’armatura scintillante pronti a salvarla. Decise comunque di stemperare un po’ gli animi e cambiare discorso. L’evento dimostrativo stava per iniziare. - Capisco Saito-kun! Grazie per il piacevole giro turistico. - L’allievo si congedò per prepararsi all’evento.
    Improvvisamente il rosso al suo fianco iniziò a ridere a crepapelle. All’inizio la studentessa non riuscì a capirne il motivo. Per lei osservare i volti scolpiti degli Hokage sulla parete rocciosa era qualcosa di “normale”. Forse per un Ninja del Paese del Vento quell’usanza non era tanto comune. Alzò le spalle e vide il rosso sfrecciare via in preda ad un attacco d’isterismo. Iniziò a ridere in modo abominevole e quasi contagioso. - Eh? - La povera Fuyutsuki rimase da sola senza nemmeno avere il tempo di proporre al ragazzo di stare in tribuna “comune” insieme a lei. Sospirò leggermente prima di entrare nella sala principale.

    [ … ]

    La Sala centrale del Karyuuken era piena di persone. Nobili e curiosi di tutto il Paese del Fuoco e del Villaggio erano accorsi numerosi per poter assistere all’evento inaugurativo dell’Uchiha. Ormai erano settimane che gli allievi del Dojo lavoravano per quell’evento e lasciavano volantini ovunque a Konoha. La sala era piena di persone, ma la Fuyutsuki era riuscita ad ottenere un posto in prima fila. Aveva conservato un posto vuoto al suo fianco, nel caso Hoshi-kun avesse rinunciato al posto in tribuna d’onore per unirsi ai plebei.
    La studentessa aveva lanciato qualche occhiata verso la tribuna d’onore, rinascendo qualche volto noto all’intero Villaggio e alle cinque terre Ninja per la loro fama. Era riuscita ad intravedere anche Raizen-sama. Ma la folla che si accalcava nella Sala principale non le permise di distinguere nitidamente la sua colossale figura.
    Gli occhi cristallini furono portati verso il centro della struttura non appena alcuni Allievi del Dojo iniziarono a mantenere un certo ritmo battendo i loro tamburi con forza. Tutta la sala cadde nel silenzio, rapita da quel forte e ritmico suono. L’evento dimostrativo stava per iniziare. - Oh! - Quando i tamburi smisero di suonare l’Uchiha si posizionò al centro alla kamiza e alle sue spalle con rigore ed ordine gli allievi presero posto. Erano ordinati dai più giovani a quelli più “anziani”, anche se in media tutti i presenti rientravano in una fascia piuttosto giovanile. La Fuyutsuki rimase incantata dall’ordine e la disciplina mostrati. Forse rimase incantata anche da qualcos’altro, ma dettagli. Notò che c’era anche un’allieva tra tanti avvenenti e seri ragazzi.
    Finalmente l’Uchiha prese parola. Il discorso iniziò con i dovuto ringraziamenti agli operai e alle persone del villaggio che avevano realizzato quella meravigliosa e spartana struttura. La Fuyutsuki ne approfittò per dare un’occhiata in giro e notare i dettagli del soffitto e la stessa lucentezza della kamiza. Le porte lasciavano trasparire aria e luce, rendendo l’atmosfera piuttosto tranquilla e serena, nonostante la moltitudine di persone che si accalcava nell’ala ovest della tribuna. Il volto della ragazza si dipinse in uno spontaneo sorriso non appena il Maestro ringraziò anche i suoi allievi. Un gesto nobile e ricolmo di umiltà. Ora capiva come mai Saito-kun era così legato al suo Sensei.
    I ringraziamenti successivi furono per le alte cariche del Villaggio, le famiglie importanti del Paese del Fuoco e gli illustri ospiti Kiriani e Sunesi. In realtà la ragazza storse leggermente il labbro inferiore non appena scoprì che il Chikuma era un Jonin di Suna. Non si aspettava un simile grado, da un ragazzo tanto giovane ed estroverso. Cercò con lo sguardo il rosso per sorridergli. Se fosse stato al suo fianco tanto meglio.
    Improvvisamente i tamburi scandirono con forza e vigore il ritmo, mentre gli Allievi iniziarono a muoversi con una sincronia e grazia disarmante. - Che bravi! - L’evento dimostrativo era appena iniziato.


     
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