Karyuuken, L'Inaugurazione

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  1. **Kat**
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    VII ~ La sconfitta: Banchetto!


    N

    on aveva minimamente immaginato o sperato di poter partecipare in prima persona all’evento dimostrativo dell’Inaugurazione del Karyuuken. La sua era stata solo una innocente bugia o una scusa inventata al momento per depistare le insinuazioni di Hoshi-kun. E alla fine si era ritrovata a sfidare l’esperto e discreto Saito-kun, uno dei migliori allievi di Atasuke-sama. L’idea di poter combattere contro un allievo del Dojo la entusiasmava parecchio. Ma era anche piuttosto timorosa. Non voleva rendersi ridicola davanti a tutte quelle persone. Nella tribuna degli ospiti d’onore probabilmente c’era anche Raizen-sama.
    Decise di svuotare completamente la testolina e fare lo stesso con il suo pesante ed elegante abbigliamento. Si privò del Kimono e legò la fluente chioma castana con la cintura in seta che portava alla vita. Preferì combattere a piedi nudi, abbandonando in un angolo del Dojo i sandali in legno.
    Se per Saito-kun non c’erano problemi a combattere con un lungo ed ingombrante Kimono, per la Fuyutsuki era diverso. Desiderava avere ampia libertà di movimento e non essere appesantita od ostacolata in alcun modo. Per questo si era privata di quasi tutto il suo outfit. Forse in quelle condizioni, con il petto coperto solo da alcune bende, doveva provare un po’ di pudore ed imbarazzo. Ma la studentessa dell’Accademia era già proiettata verso il combattimento.
    La preparazione del taciturno e misterioso Saito-kun fu prevalentemente spirituale. Non sfoderò nemmeno la sua arma. Rimase immobile, in attesa del suo primo attacco. E la Fuyutsuki non si fece attendere molto. Scattò in avanti con un movimento a Zig Zag. Era un combattimento di Kenjutsu, non erano consentite armi da lancio, ma attaccare frontalmente senza un minimo di diversivo assottigliava ancora di più le sue possibilità di colpirlo. Per questo scelse quella tattica per “confondere” l’impassibile allievo di Atasuke-sama. La prima serie di fendenti fu completamente inutile. L’avversario si limitò solo ad indietreggiare e chinare il busto, senza venir sfiorato dalla lama di legno del Bokken.
    La Fuyutsuki non si perse d’animo. Anzi continuò con la sua offensiva senza perdere il ritmo. Stavolta provò ad essere più tattica e meno avventata. Infatti sfruttò una finta per poi attaccarlo a sorpresa con la Tsuka della sua arma di legno all’ultimo momento. Una strategia che potenzialmente poteva risultare efficacie contro un avversario inesperto, ma non contro Saito-kun, che accompagnò con eleganza il suo braccio oltre lo statuario corpo dell’allievo del Karyuuken.
    Notando le continue schivate dell’avversario, la studentessa decise di lasciarsi guidare solo dall’imprevedibilità dell’istinto. L’esperienza non era di certo a suo favore. Quindi provò a colpire Saito-kun con due affondi consecutivi ed un fendente finale. Spiccò il salto finale per sfruttare l’eventuale apertura che aveva creato con i precedenti attacchi. Desiderava non dargli tregua, un attimo di respiro. - AH.. - Ma stava cantando vittoria troppo presto. Infatti il ragazzo dalla chioma scura e lo sguardo profondo schivò con estrema rapidità l’attacco e sfruttando la sua forza accompagnò la punta del Bokken mantenendola salda sul pavimento. Era scoperta. - Ehi.. - Non ebbe nemmeno il tempo di replicare o provare a sollevare l’arma per difendersi, che la lama avversaria venne puntata al collo. In un combattimento reale sarebbe stata la sua fine.
    - Grazie! - Il suo volto si sciolse in un sorriso non appena l’allievo di Atasuke-sama si complimentò per il suo talento. Non aveva mai valutato l’opzione del Kenjutsu, visto che aveva concentrato tutti i suoi sforzi ed i suoi allenamenti nel Taijutsu. - La prossima volta ti sfiderò a mani nude. - Strizzò un occhio per mandargli un occhiolino e scoppiare in una cristallina risata. Non era per niente risentita per quella sconfitta. Aveva avuto coraggio, molto coraggio. Alzò le spalle e dopo aver eseguito in composto inchino si congedò per darsi una sistemata, anche se probabilmente l’evento era agli sgoccioli.
    Sciolse i suoi capelli ed indossò di nuovo il Kimono ed i sandali in legno. Richiuse il prezioso abito davanti con un ampio fiocco con la cintura che aveva precedentemente raccolto i suoi capelli. Cercò di ricomporsi, anche se le sue guance erano arrossate per lo sforzo fisico e la fronte umida per il sudore. Passò una mano nella cascata di capelli castani per ordinarli quanto possibile. Li adagiò morbidamente sulla schiena e sull’elegante Kimono. Abbozzò un sorriso ed iniziò a seguire il resto delle persone verso la via d’uscita.
    - Uhm? - Improvvisamente Atasuke-sama rivelò della presenza nel retro del giardino del Karyuuken di un banchetto per festeggiare l’apertura dal Dojo. E la studentessa non rinunciò a questa occasione. Aveva perso tante energie durante il combattimento, più o meno. Iniziò a guardarsi intorno e saltellando di gioia cercò d’intravedere tra la folla la chioma rossa del Jonin di Suna. - Hoshi-kun! - Sventolò la mano per poter attirare l’attenzione del ragazzo, ancora tra gli spalti del Dojo. Dopo alcuni minuti la Fuyutsuki riuscì a raggiungere la posizione del rosso. Donò un ampio sorriso. - Grazie per il tifo. Sei stato molto gentile. - Chinò leggermente la testa. Era stato impossibile per chiunque non notare il tifo di Hoshi-kun. Era l’unico che urlava a squarciagola nella tribuna degli ospiti, dove le figure più importanti di Konoha si erano riunite per assistere all’evento dimostrativo. La studentessa congiunse le mani davanti al petto e fece un saltello di gioia. Anche se non aveva vinto il suo duello con Saito-kun era davvero contenta di essersi confrontata con un avversario così esperto e scaltro. Inoltre aveva ricevuto un tifo da stadio. Poteva per caso desiderare altro? - Non mi avevi detto che eri un Jonin di Suna. - Probabilmente la ragazza si era lasciata influenzare dai pregiudizi. Un ragazzo così socievole, alla mano e con la testa tra le nuvole non poteva che essere un Genin. Ed invece era un Jonin. - Quanti altri segreti mi nascondi? - Infondo si erano appena conosciuti. Scoppiò in una cristallina risata.
    Improvvisamente notò anche la figura del Colosso di Konoha nei paraggi. Sperò d’incrociare il suo sguardo, senza riuscire a non arrossire. - Hokage-sama! - Mostrò un profondo inchino, mantenendo la schiena rigida e le mani lungo il corpo. Dopo aver salutato Raizen-sama, riportò l’attenzione su Hoshi-kun. - Ti unisci al banchetto? Ti faccio assaggiare qualche specialità locale su! - In realtà aveva intenzione di trascinarlo al retro del Dojo con o senza il suo consenso.


     
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