Karyuuken, L'Inaugurazione

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    VIII ~ Hoshi's Coaching: Il Buffet


    P

    robabilmente qualche ciocca ribelle sfuggiva alla sua “ordinata” pettinatura ed il colletto del Kimono era completamente sgualcito, per non parlare poi del fiocco che chiudeva il Kimono sul davanti, un vero disastro. Ma nel poco tempo a sua disposizione aveva fatto il possibile. Cercò di rendersi presentabile, più o meno, nella speranza di rintracciare Hoshi-kun. Desiderava ringraziarlo per il suo sostegno dagli spalti. Non aveva vinto il duello contro l’esperto e furbo Saito-kun, ma si era guadagnata un tifoso sfegatato. Probabilmente lo aveva impressionato con la sua caparbietà, visto che i colpi di Kenjutsu non erano molto complessi o precisi.
    Ma la Fuyutsuki era comunque contenta. Infatti mostrò un solare sorriso non appena notò il volto del Sunese tra la folla. Gli invitati al Dojo ed i curiosi accorsi per ammirare la disciplina degli Allievi di Atasuke-sama iniziarono a disperdersi, chi verso il retro del Dojo per il lauto buffet e chi preferiva ritornare a casa ripercorrendo il sentiero oltre ai Torii. Quindi la studentessa riuscì ad avvicinarsi dopo qualche minuto agli spalti degli ospiti, dove Hoshi-kun ed il suo volpino sedevano. - Ahw! Davvero? - A quanto pare la studentessa era entrata subito in sintonia con il Jonin di Suna forse per la sorprendente affinità caratteriale, erano molto simili. Anche il volto della ragazza s’illuminò di un semplice e cristallino sorriso. Congiunse le mani al petto ed iniziò a saltellare come una bambina non appena dalle labbra del Rosso uscirono solo complimenti. Pensava di aver fatto una figura “discreta”, ed invece il Chikuma aveva visto in lei una furia, un’innata guerriera.
    Rossore che comparve sul suo volto. Di certo avrebbe preferito sentire quelle parole dalle labbra paterne, oppure direttamente dallo stesso Hokage. Ma qualche volta ricevere un complimento inaspettato, era un toccasana per il suo umore. Solitamente era ottimista e solare nei modi. Quindi gli incoraggiamenti di Hoshi-kun non facevano altro che renderla alquanto euforica. Occhioni cristallini che non si staccarono dal Rosso e dal suo Fenneck. - L’ho sempre detto io. Quando diventerò una Kunoichi spaccherò molti crani! - Allungò il sorriso. Non era un’immagine molto felice e pacifica. Ma lei era una Kunoichi, o meglio, un’aspirante Kunoichi ed era pronta a tutto, anche fracassare il cervello dei nemici di Konohagakure no Sato. - In realtà con quel Bokken mi sono limitata. Cioè.. non lo avevo mai usato prima. Preferisco il sano e crudo Taijutsu! - Rivela con un occhiolino. - E poi dimostrerò a tutti che le Kunoichi non sono deboli. Anzi sono al pari.. se non superiori.. agli Shinobi! - Strinse il pugno destro ed iniziò a batterlo contro il palmo sinistro con forza. Pensieri femministi i suoi? Assolutamente no. Ma la credenza che la forza bruta risiedesse solo negli Shinobi, e le Kunoichi utilizzassero Veleni o Genjutsu per uccidere le proprie vittime, era ancora ben radicata un po’ ovunque. Era pronta a combattere per portare avanti le sue idee, a suon di pugni.
    Braccia conserte e sorriso a trentadue denti dipinto sul volto. Stavolta si avvicinò lentamente all’orecchio di Hoshi-kun, quasi per confessargli un terribile segreto. - Sai… L’ho fatto vincere. Non volevo ferire l’orgoglio di Saito-kun e mettere in ombra l’intero Dojo. - Non le sembrava affatto carino far sfigurare Atasuke-sama ed i suoi allievi. Ovviamente in quel momento si sentì una pessima bugiarda. Ma infondo aveva già mentito più volte al buon Hoshi-kun. Un’altra innocente bugia non le avrebbe guastato la giornata. - Se Saito-kun mi avesse sfidata a mani nude, senza quel ramoscello.. probabilmente avrei vinto! - Fece un occhiolino per poi staccarsi dal Rosso. Quelle erano informazioni Top Secret.
    Intanto Kigeki si ribellò alle braccia del suo padrone e decise di anticipare i due Shinobi sul retro del Dojo. All’esterno del sontuoso e tranquillo giardino del Karyuuken era stato allestito un buffet con il miglior sakè del Paese del Fuoco. Un invito che il volpino non aveva intenzione di rifiutare. La Fuyutsuki abbozzò un sorriso verso il suo interlocutore. In realtà aveva appreso il grado del Rosso visto che era stato citato direttamente da Atasuke-sama, svelando a tutti l’importante carica che occupava nel Paese del Vento. La Fuyutsuki aveva semplicemente una buona memoria, nessun super intuito. - Oh! Ma allora sei una persona davvero importante! - Stavolta apparì stupita e sbigottita sul serio. Aveva seriamente sottovalutato quel ragazzo dalla testolina scarlatta. Non era uno sprovveduto come voleva far credere. Probabilmente era il Ninja più forte del suo villaggio. E la studentessa non riuscì a staccargli gli occhi di dosso per l’ammirazione. Era sinceramente colpita. - Concordo con le tue parole. Ma solitamente i Jonin, almeno di questo villaggio, sono tanto seri. - Ovviamente sperava di non essere fraintesa, offendendo la serietà di Hoshi-kun. - *Coff-Coff* Cioè.. volevo dire che… *Coff-Coff* - Continuò a tossire nervosamente. - Insomma.. mi aspettavo che un Jonin di Suna fosse diverso. - Iniziò a guardare il lucido pavimento delle gradinate per l’imbarazzo. Come al solito quando apriva bocca non faceva bellissime figure. Ma dettagli.
    Riacquista il sorriso non appena Hoshi-kun le sfiora il petto, per indicare il suo gran cuore. In effetti aveva centrato in pieno la sua migliore qualità. Era testarda, impulsiva, frivola e sbadata. Eppure nessuno poteva mettere in discussione la solidità del suoi sentimenti e l’intensità con cui riusciva a provarli e tramutarli in forza, energia. Annuì con un sorriso per poi incamminarsi insieme al Rosso verso il retro del Dojo. - Dovresti tenere per te i tuoi segreti. Tutti ne abbiamo uno! - Lanciò un’occhiata verso il Rosso, tenendo sott’occhio anche l’imponente figura di Raizen-sama. Sperava che finalmente si accorgesse del suo valore, delle sue doti. Non riuscì a non arrossire quando si rivolse direttamente al colosso. Anche per questo motivo dopo il saluto si lasciò guidare da Hoshi-kun verso il banchetto. Preferiva non rendersi ridicola, almeno non davanti all’Hokage.
    Il giardino era gremito di persone. Ricchi e poveri, altolocati e comuni cittadini, uomini e donne, anziani e bambini. Tutti avevano accettato ben volentieri l’invito di Atasuke-sama al buffet. Ampie tavolate erano state allestite al centro del giardino, dove alcuni rigogliosi e secolari alberi riparavano dal sole i presenti. Brocche d’acqua, piattini con dolci, ciotole con Ramen fumante, polpette di riso ammassate a forma di piramide su un vassoio d’argento, calici ricolmi di succo, bicchieri con del pregiato sakè. - Da cosa vuoi iniziare? - Chiede con un sorriso. - Dov’è Kigeki-kun? - Probabilmente il volpino si era buttato nella folla per ottenere le migliori pietanze del tavolo. - Allora.. devi assolutamente provare il mio piatto preferito! - Aveva subito adocchiato un vassoio con delle ciotole di Ramen. Si avvicinò e ne recuperò una, per poi porgerla all’ospite. - Ramen con carne di maiale, uova sodo, verdure e germogli di soia! - Concluse con un sorriso.


     
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    Y Danone
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    Dojo
    ..Non sono un mangiatore professionista, ma un ragazzo normale con un appetito anormale..
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    Ayuuki era molto più furba e sveglia di quanto desse a vedere. Il rosso lo aveva capito subito che la ragazza in un certo senso si era quasi trattenuta durante lo scontro con Saito e che aveva accettato la disfatta solo per non mettere troppo in difficoltà il ragazzo. Di sicuro la ragazza non mancava di fiducia in se stessa. Sembrava inoltre che Ayuuki non fosse un’esperta spadaccina anche se a vederla si sarebbe detto il contrario. La ragazza era sempre stata allenata a colpire i nemici con le proprie mani rendendola di sicuro un avversaria ostica nel campo delle arti marziali, il rosso cominciava a capire come mai fosse così carica di talento. Era l’esuberanza nei modi di fare che rendeva quella ragazza così forte, al pari del rosso anche Ayuuki sembrava sapersi lanciare nella vita con carica e determinazione affrontando le avversità sempre al 100% nel bene o nel male, in questo la ragazza era davvero molto simile al Chikuma -Eheheh.. credimi.. non tutti i Jonin sono sempre così taciturni o seri.. potrei presentartene un paio che smentirebbero per sempre queste tue convinzioni..- ovviamente il rosso stava pensando a Febh, in lui non c’era decisamente nulla di serio.


    Una volta giunti sul retro del dojo il rosso cacciò un lungo fischio sgranando gli occhi come una fan sfegata a pochi metri dal suo idolo. Atasuke non aveva badato a spese dando modo ai suoi ospiti di godere di un buffet degno di un re. Di sicuro Ayuuki si sarebbe accorta subito dell’espressione rapita del Chikuma mentre cominciava a sbavare come uno del cani di Pavlov -Ma questo.. è il paradiso!!!..- il rosso sembrava sotto l’influsso di un genjutsu mentre cercava di metabolizzare la cosa. Kigeki intanto, che si era portato avanti, si era piazzato sopra ad un tavolo riservato appositamente per lui, o meglio conquistato. Il piccolo fennec sembrava fosse posseduto da un demone o peggio mentre piantava il musetto dentro alle ciotole piene di cibo -Gnam.. gnam.. anf.. è buobibbibo!!!.. anf.. gnam.. glum..- il volpino aveva la faccia completamente imbrattata di cibo, aveva chicchi di riso un po’ ovunque ed anche qualche pezzetto di pesce affumicato attaccato alle sue enormi orecchie. Sarebbe stato letteralmente impossibile staccarlo da li mentre passava da una pietanza all’altra -Accidenti Kigeki.. vedi di darti una controllata.. non vorrai mica attirare nuovamente l’attenzione di Atasuke.. hai visto anche tu quanto ci tenga al rispetto delle buone maniere..- -Gnam.. gnam.. Si si.. va bebe.. chomp.. chomp..- ovviamente mentre mangiava e parlava una cascata di pezzetti di cibo aveva colpito il rosso senza lasciargli via di scampo. Kigeki sembrava essere apposto, quindi il rosso non aveva di che preoccuparsi. Ayuuki sembrava intenzionata a far assaggiare al Chikuma le migliori prelibatezze del suo paese cosa che lo elettrizzava forse anche più del combattimento -Oh si si iniziamo dal tuo piatto preferito!!..- la ragazza sembrava essere una grande amante del Ramen, piatto che anche il rosso amava alla follia anche se si addiceva più a quelle terre che al caldo e assolato villaggio di Suna -Forza prendiamone due porzioni!!!.. o ma hai già fatto..- il rosso non aveva fatto nemmeno in tempo a partire che Ayuuki già aveva recuperato la prelibatezza -Waaawh!!!.. sniff.. sniff.. sembra squisito..- il Chikuma si era perso nella ciotola di Ramen. Anche stuzzicandolo in quei momenti di contemplazione il rosso non avrebbe reagito restando con lo sguardo fisso verso la pietanza, solo l’odore lo stava trasportando in un mondo fatto di cibo e felicità -Forza sediamoci e diamoci dentro!.. non ho intenzione di alzarmi di qui fino a quando non ho assaggiato tutto!!!- detto ciò il rosso avrebbe con maestria spezzato le bacchette facendole roteare in aria come un vero maestro per poi lanciarsi all’attacco del piatto. Mentre la mano destra attaccava la pietanza senza indugiare, la sinistra si impegnava a tenere la ciotola aiutando la bocca a devastare il nemico -SLURP!!.. GNAM.. GNAM.. MMMMH!!!.. SOBO.. BUOBISBIBI!!!.. SLURP.. GNAM.. CHOMP!!!.. KIBEKI.. ASSABBA QUEBBO!!!..- il rosso sembrava quasi impazzito mentre ingurgitava la pietanza come un idrovora dimostrando che l’animale aveva in fondo imparato dal padrone a mangiare -GNAM!!.. BI BI.. LO BOH!!!.. CHOMP!!!.. E’ TUTTO BAMBASTICO!!!.. CHOMP..- i due sembrava non mangiare da almeno una decina di anni. In realtà non erano che passate un paio di ore dall’ultimo pasto consumato. Hoshi avrebbe letteralmente spazzolato la ciotola di Ramen in zero due netti emettendo ogni genere di rumore mentre si beveva il brodo e si aiutava con le bacchette a portare il resto alla bocca, le buone maniere non erano mai state il suo punto forte, tuttavia non si poteva certo di dire che non apprezzasse il buon cibo, o meglio dire il cibo in generale -WOOW!!!.. il vostro Ramen non ha rivali.. davvero!.. a Suna lo facciamo anche noi.. ma non è la stessa cosa.. devo ammettere che il vostro è decisamente superiore.. ne possiamo mangiare un altro!.. o magari assaggiamo qualcosa di diverso!!!- il rosso aveva pezzetti di cibo tutto attorno alla bocca mentre sorrideva felice, amava davvero mangiare, ma soprattutto amava festeggiare in compagnia di tante belle persone.


    Mentre mangiava Ayuuki forse si sarebbe potuta accorgere delle lacrime che scendevano dal volto del rosso rigandogli le guance gonfie di cibo. Il rosso stava davvero apprezzando il pranzo fin nel profondo della sua anima -MMH!!!.. di un boh Ayuubi!.. gnam.. gnam.. anche tu sai cucinare così bene?!.. chomp.. chomp.. io sono una fraba hai forbelli.. gnam.. pebò.. sobo un gran mangione.. glum.. il miglior ingobbatore.. gnam.. del conbibenbe!!!- l’affermazione era finita con le braccia del rosso alzate al cielo a dimostrazione di quanto grande intendesse -Uff!!.. direi che con l’antipasto ci siamo!.. che si mangia ora?!.. eheheh..- il rosso si era spamparanzato sulla sedia mostrando il suo gran sorriso. Di li a poco si sarebbe dovuto allontanare con Raizen e Itai per la famosa riunione privata.


    Hoshi sarebbe rimasto li con Ayuuki ancora un po’ prima di capire di aver terminato il suo tempo a disposizione. Kigeki ormai era diventata una sotto specie di palla di pelo piena di cibo. I due lo avrebbero visto a pancia all’aria mentre mugolava qualcosa di incomprensibile con gli occhi rivoltati verso il cielo e la bava alla bocca. Aveva decisamente esagerato -Ohi.. ohi.. sto.. per.. esplodere..- -WAHAHAH!!!.. Kigeki sembri un porta chiavi peloso.. forza è tempo di tornare a casa!..- -Nuoooo.. ma io.. voglio.. burp.. ops.. io voglio.. stare ancora qui.. fratellone.. io.. burp..- il volpino era al limite, per lui le danze si chiudevano li -Forza ringrazia Ayuuki.. è stata molto gentile con noi!..- -Si.. Ayunee-chan.. burp.. grazie!.. io.. burp.. esplodo.. spero di rivederti presto combattere di nuovo!.. magari.. burp.. la prossima volta.. uff.. ti insegno qualche super mossa!..- detto ciò il rosso avrebbe dato un buffetto al piccolo volpino pareggiandolo e facendolo tornare alla sua dimora, sul monte Hitozatohanareta -Ben detto Kigeki!..- la mano del rosso aveva lasciato sotto di essa una nuvoletta di fumo al posto del volpino, presto anche Ayuuki sarebbe stata capace di tali magie.


    Si era fatto tardi ed il rosso non poteva davvero più restare li, anche se la compagnia della giovane fogliosa lo stava davvero divertendo. Dopo aver assaggiato di tutto senza sosta il rosso avrebbe lanciato un ultimo sorriso alla ragazza alzandosi dalla tavola -Uff.. sembra che il dovere mi chiami!..- il Chikuma aveva visto Raizen ed Itai allontanarsi dalla festa -Essere Jonin a volte è davvero una seccatura!..- il Chikuma aveva preso la mano della ragazza guardandola fissa negli occhi -Ayuuki!.. sono davvero felice di averti conosciuta.. credo che senza di te questa giornata non sarebbe mai stata così divertente.. mi piacerebbe davvero averti mia ospite a Suna uno di questi giorni.. così potrò ricambiare il favore e farti assaggiare le prelibatezze del mio paese!- il rosso le aveva sorriso sinceramente -..purtroppo il dovere mi chiama.. e devo andare!.. ma spero davvero di rivederti presto per passare una piacevole giornata in tua compagnia.. promesso?!- il rosso aveva lasciato la mano della ragazza porgendole il mignolo della mano destra con un sorriso, una promessa di mignolo era una promessa per la vita a cui non ci si poteva tirare indietro -A presto!.. ah e la prossima volta.. non trattenerti quando combatti.. sei forte!.. è un peccato non poter apprezzare la massimo le tue doti di guerriera!.. - il rosso si sarebbe quindi allontanato dando un buffetto sulla guancia alla ragazza allontanandosi con passo deciso verso l’uscita del dojo seguendo Raizen ed Itai non prima però di essersi voltato un ultima volta per salutare la giovane e aiutante ragazza della foglia, con un ultimo spensierato e sincero sorriso.


    OT/ Signore e Signori.. io mi fermo qua con i post dato che poi muoro e non vorrei creare buchi spazio temporali di dimensioni apocalittiche! :sisi:
    Grazie per la bella giocata a tutti! E ORA DATEMI I MIEI FOTTUTI STEMMI BRUTTI BASTARDI!!!.. GLI EMBLEMINI!!!.. GLI EMBLEMINI!!!
    Scherzo.. vi voglio bene! :riot:
     
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    IX ~ La promessa: Arrivederci Hoshi-kun!


    I

    mprovvisamente la Fuyutsuki sentì il volto prendere colore per l’imbarazzo. Probabilmente aveva offeso senza volerlo il Jonin di Suna, una delle alte cariche del Paese del Vento. Doveva imparare a mordersi la lingua quando stava per proferire stupidità o parole poco opportune. Ma a quanto pare la sua lingua era più veloce del suo cervello. Abbassò lo sguardo quasi mortificata, aspettandosi uno sguardo duro dal Chikuma. Infondo gli aveva appena dato dello “stupido” e poco serio senza volerlo.
    Ed invece Hoshi-kun le sorrise con il suo solito modo di fare, solare e cristallino come il cielo di Suna. Avrebbe tanto voluto visitare il Paese del Vento, e sicuramente sarà la prima cosa che farà quando avrà ottenuto il coprifronte di Konoha. Almeno sperava. Abbozzò un lieve sorriso verso il rosso, non trovando nessuna traccia di risentimento nel volto del suo interlocutore. - Infondo sono solo una studentessa. Non ho ancora girato il mondo e non conosco molti Jonin. - Quindi le sue imprudenti supposizioni erano probabilmente errate. Esistevano Jonin anche spontanei e solari come il Chikuma.
    Scoppiò in una cristallina risata non appena condusse il Rosso verso il Buffet sul retro del Dojo. In effetti Atasuke-sama non aveva badato a spese, per poter rinfrescare e saziare tutti i suoi ospiti. Una grossa tavolata era stata sistemata al centro del tranquillo giardino. Sicuramente era un posto perfetto per allenarsi, anche solo mentalmente. Ma in quel momento venne assaltato dagli invitati all’inaugurazione, che si accalcarono davanti al tavolo per racimolare con dei piattini quante più pietanze possibili. - Non badare al disordine. I Buffet sono sempre così! - Ed il caos e gli schiamazzi dei presenti per ottenere la polpetta di riso più grossa o il calice di Sakè più pregiato non dispiaceva affatto alla Fuyutsuki. Anzi si trovava perfettamente a suo agio in mezzo a quella folla. Allungò lo sguardo verso il Rosso, per ammirarne lo stupore e la bava che colava dalle labbra. A quanto pare non era l’unica ad essere affamata, solo che la studentessa riusciva a nasconderlo meglio.
    Passare il pomeriggio con Hoshi-kun si stava rivelando piuttosto interessante e divertente. L’anima della festa era il Fennec, che aveva assaltato il tavolo e stava facendo piazza pulita tra ciotole e vassoi. La Fuyutsuki non riuscì a trattenere un risata. - Ah.. Eccolo lì! - A quanto pare Kigeki-kun non aveva affatto bisogno dell’aiuto della studentessa per assaggiare le pietanze più prelibate del Paese del Fuoco. Aveva già assaggiato di tutto. Si stava ingozzando senza pietà, senza tregua. Intanto la Fuyutsuki decise di far assaggiare il suo piatto preferito ad Hoshi-kun. Probabilmente era una pietanza cucinata un po’ ovunque, anche a Suna, ma era certa che il riso ed il sapore del brodo erano nettamente superiori. Non era superbia, ma un dato oggettivo. - Quando tornerai al Villaggio di Konoha.. andremo insieme alle mie amiche ad un Chiosco di Ramen di nostra conoscenza. È un locale tradizionale che cucina il miglior Ramen del Paese del Fuoco! - Questa ovviamente era una promessa. Il Ramen preparato da Atasuke-sama non era male, ma c’era di meglio. La studentessa lo assaggiò prendendo anche per sé una ciotola. - Ovviamente quando farò visita a Suna.. sarai la mia guida culinaria! - Manifestò anche lei quell’interesse per la cultura e la cucina straniera.
    Con tutta la calma del mondo la Fuyutsuki continuò a mangiare il suo Ramen, senza fretta per poterne gustare gli aromi della carne, il sapore del brodo ed il retrogusto di soia. Invece Hoshi-kun, al pari del suo Fennec, ingurgitò tutto in un sol boccone. Si era fiondato sulla ciotola come se non ci fosse un domani. - Sei di grande appetito eh? - Con le bacchette afferrò un’altra manciata di Ramen e portò il boccone alla bocca.
    Dopo un po’ la Fuyutsuki si avvicinò di nuovo al tavolo, assaltato da molte persone cittadini ed ospiti di Atasuke-sama, per recuperare alcuni piattini. - Ti consiglio di assaggiare questa insalata di gamberi e verdure. Non siamo a Kiri, dove i frutti di Mare sono favolosi, ma anche Konoha possiede i suoi esperti pescatori. - Insomma non aveva nulla da invidiare. - Invece queste polpette di riso sono ripiene di carne, provenienti dai migliori allevamenti del Paese del Fuoco. - Mostrò ancora un’ultima portata. - E come dolce ti consiglio questi Daifuku alla frutta con una spolverata di zucchero a velo. Scegli il colore che preferisci! - E continuò così fino a quando il Chikuma non fu sazio.
    Alla fine del Buffet, sia Hoshi-kun che Kigeki-kun erano pieni fino allo sfinimento. Avevano provato davvero tutto, ingurgitando quintali e quintali di cibo. Il Fenneck sembrava una palla di pelo, si mostrava sazio ed appagato da tutto ciò che era riuscito a mettere sotto i denti. La Fuyutsuki sorrise con dolcezza verso il volpino. - Non devi ringraziarmi. Infondo non ho cucinato io tutto questo.. Anzi sono una pessima cuoca! - E con questo aveva risposto anche alla domanda del Jonin di Suna. A quanto pare era più simili di quanto pensasse. - Uhm? - Notò il volpino svanire dietro una nuvola di fumo. Non conosceva la tecnica del Richiamo e non riuscì a nascondere la sorpresa.
    - Promesso! - Intrecciò il suo mignolo in quello del Sunese. Era una promessa. E in quel momento sembravano due bambini intenti ad ordire una marachella, ma questa volta il teatro del loro prossimo incontro sarebbe stato Suna. - Ricevuto! A presto! - Sventolò la mano mentre il ragazzo dalla chioma rossa si allontanava per adempire ai suoi doveri verso il Villaggio. Per la Fuyutsuki era giunto il momento di tornare a casa, suo padre le aveva concesso anche troppo.


     
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    Occhio fino







    Quando la ragazza gli porse i suoi saluti ricambiò con un sorriso bonario.

    Ciao.

    Interloquì con un tono di voce neutrale, ma comunque cordiale, conosceva la ragazza solamente di vista, e per averla vista combattere poco prima, sicuramente del tutto informale, ma dopotutto chiunque avrebbe potuto vedere che nel suo modo di portare quel kimono c’era ben poco di formale: niente più che una mera pelle per un carattere fin troppo distante da quei sofismi.

    Scusatemi, pare che il padrone di casa non voglia lasciarmi da solo col banchetto.
    Hoshi, fai tu per me, mi raccomando.
    Ma non pensare nemmeno alla lontana alla ragazza, se ancora non l’hai capito, vedrai presto che non si può portare MAI la brace lontana dal Fuoco.


    Lo lasciò momentaneamente alla ragazza con il sorriso di chi la sapeva lunga.


    Top secret... per ora





    Si misero lievemente in disparte rispetto alla festa, senza dare troppo nell’occhio anche se in realtà quello equivaleva a trovare un buco in mezzo al via vai dove non fosse necessario scostarsi ogni due secondi per far passare qualcuno.

    Si, anche se devo ammettere che apprezzo più questa parte della festa che tutto il resto.
    Ma credo tu possa immaginarlo.


    Sorrise e sorseggiò il sakè rapidamente, non era per lui una bevanda troppo gradita, ma se era di buon auspicio per il dojo di Atasuke un piccolo sacrificio poteva farlo.

    Comunque, niente di pericoloso per il momento.
    Ho intenzione di spostare il tutto in una zona più sicura una volta finito il tutto.
    In realtà il problema è grosso, ma riguarda Suna.


    E l’eloquenza del suo sguardo lasciava intendere a quale parte di Suna si riferisse.

    Per cui l’intera situazione è da prendere con delle pinze vellutate.
    Solamente altre due persone sanno di tutto questo, e lo sanno perché strettamente coinvolte.
    Per ora quindi niente di più, se la cosa evolverà ti aggiornerò.
    Dai un occhio più attento alle mura e sarà sufficiente.


    Gli posò una mano sulla spalla con fare amichevole.

    Non ti nascondo nulla, evito solo di darti un inutile peso sulle spalle, a tempo debito verrai aggiornato, non temere.

    Sorrise, ed a meno di sostanziose repliche in cui era necessario dover dare una risposta si sarebbe allontanato, nuovamente verso Hoshi.
     
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  5. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    火竜剣, L'Inaugurazione 八

    ~La Festa Finale II~


    ~Fine dei Combattimenti~


    Lo scontro si era concluso e la Fuyutsuki era comunque rimasta convinta della sua abilità, tanto che alla fine, decise di rimandare la sfida al futuro, però in un combattimento a mani nude, anziché armati di spada.

    “La prossima volta ti sfiderò a mani nude.”


    Saito non disse nulla, nemmeno quando ella scoppiò in una sonora risata divertita, limitandosi a sospirare mentre con assoluta compostezza riponeva la sua arma, assumento un espressione quasi sconsolata.
    Che cosa ronzasse in testa all'allievo di Atasuke però, non fu mai dato sapere.

    […]


    Atasuke Uchiha e Raizen Ikigami si “ritirarono” dalla festa, allontanandosi appena in un angolo del giardino che in tutto quel viavai risultava quasi essere appartato, anche se in realtà erano in piena vista di chiunque, tolto il fatto che nessuno stesse realmente prestando attenzione a loro.

    “Si, anche se devo ammettere che apprezzo più questa parte della festa che tutto il resto.
    Ma credo tu possa immaginarlo.”


    «Oh, immagino... eccome se lo immagino»


    Commentò lui con un sorrisetto divertita, lasciando poi che l'Hokage proseguisse con il suo discorso.

    “Comunque, niente di pericoloso per il momento.
    Ho intenzione di spostare il tutto in una zona più sicura una volta finito il tutto.
    In realtà il problema è grosso, ma riguarda Suna.”


    Lo sguardo del colosso parlava molto più di quanto egli non si esprimesse a parole. Non fu quindi un caso che Hoshi rientrasse nello sguardo attento dell'Uchiha, che comprese senza troppi giri di parole di chi si stesse parlando in quel momento.
    Atasuke osservò l'amico con intensità, cercando di immaginare che cosa potesse aver messo Hoshi tanto nei guai, prima di riportare la sua attenzione su Raizen che aveva altro da aggiungere in merito, anche se non fu propriamente “dettagliato” nell'informarlo.

    “Per cui l’intera situazione è da prendere con delle pinze vellutate.
    Solamente altre due persone sanno di tutto questo, e lo sanno perché strettamente coinvolte.
    Per ora quindi niente di più, se la cosa evolverà ti aggiornerò.
    Dai un occhio più attento alle mura e sarà sufficiente.”


    Atasuke annuì a quella richiesta in senso affermativo, comprendendo a grandi linee che cosa potesse tornare utile preparandosi a predisporre una buona linea difensiva lungo le mura del villaggio, pronto a reagire ad eventuali problematiche.

    “Non ti nascondo nulla, evito solo di darti un inutile peso sulle spalle, a tempo debito verrai aggiornato, non temere.”


    Il gesto, dannatamente amichevole e che poco si addiceva al colosso, strappò un sorriso sincero dell'Uchiha, il quale non potè chiedersi quando i due fossero diventati tanto amici o stretti da concedersi tali interazioni, anche se, in fondo, la cosa non gli dispiaceva. Quella poteva, forse, diventare l'inizio di un'ottima collaborazione reciproca.

    «Troppo gentile... Le mie spalle sono forti abbastanza per reggere qualche peso in più... Dunque non fatevi remore in merito... Per il resto, egli è un mio amico... Qualunque cosa sia necessaria, fatela... ma trattatemelo bene, intesi?»


    Non disse altro, limitandosi ad apprezzare eventuali cenni di assenso o qualsiasi altro segnale da parte del colosso, prima che questi si dirigesse nuovamente verso la sua “preda” per andare avanti con quello che doveva essere il suo piano.
    In quel momento era chiaro che l'hokage non gli avrebbe rivelato altro e lui aveva qualche centinaio di ospiti da intrattenere prima di poter dichiarare quella festa terminata e tornare alle sue normali mansioni... Tutto ignorando l'enorme lavoro che si prevedeva per ripulire il trambusto che gli ospiti stavano lasciando. Primo tra tutti Hoshi con il suo fennec che stava letteralmente trangugiando molto più cibo di quanto ne potesse contenere in quel corpicino tanto piccolo, cosa che gli fece chiedere se non avesse una forma di rotolo di evocazione al posto dello stomaco e se avesse mai mangiato prima di quel momento...



    OT - Notizia formale: L'evento sarà ufficialmente chiuso il prossimo fine settimana (9/10). in quella data pubblicherò l'ultimo post di chiusura. Se volete fare ancora dei post avete tempo fino a quel momento, poi la cerimonia sarà definitivamente chiusa :zxc: - /OT
     
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  6. Maki Baian
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    Baian si era appisolato in un angolo.
    Avendo bevuto tutto il giorno era palesemente stanco e come si sedette a terra precipitò in un profondo sonno.
    Il suo corpo era stravaccato al suolo tutto scomposto. Pareva peggio di un barbone, puzzava come un barbone visto il forte odore di alcool.
    Mentre dormiva ogni tanto cambiava posizione, a volte anche in modo brusco, colpendo inavvertitamente chi gli passava accanto.
    Dato l'affollamento della sala non era così semplice notare un uomo steso a terra in un cantone.
    Le reazioni dei presenti erano le più varie: i più lo ignoravano, altri lo guardavano schifati allontanandosi all'istante, i più umoristici invece, si facevano una risata più o meno velata.
    C'era ovviamente una parola che avrebbe risvegliato il bell'addormentato, una parola a cui il suo udito ALTAMENTE selettivo non avrebbe potuto fare altro che catturare:
    Sakè. Sakè della migliore qualità. Sakè della migliroe qualità gratis.
    Dapprima aprì gli occhi ancora frastornato dal lungo terpore e dall'atmosfera di festa che regnava nella sala.
    Poi realizzò che ciò che aveva udito era reale e non un sogno.
    Si pulì la bava dalla bocca che gli si era accumulata durante il sonno è schizzò in piedi come una molla correndo con uno scatto dalla rapidità inumana oltre il tendone che Atasuke aveva reciso per rivelare il banchetto.
    Si scagliò sulla bottiglia di sakè con la stessa avidità con cui un falco s'abbatte sulla sua preda con la consapevolezza di farla sua.

    57055cfda9ab3


    Questo sakè è ottimo!
    Pensò mentre con una mano lo sorseggiava da un bicchiere e con l'altra, con fare furtivo, lo versava dalla bottiglia nel suo anforone posto a terra ai suoi piedi, come se stesse facendo il pieno dal benzinaio.
    Era già la terza bottiglia che stava trafugando, d'altronde il bar era così ben fornito e la sua scorta (l'anforone) era a secco.
    Per non dare troppo nell'occhio si allontanò poi dal bancone, avvicinandosi ad uno di quegli allievi che avevano scortato in giro tutti tranne lui.
    Bella festa...
    Esordì con il suo solito modo di fare naturale e sereno.
    ...e così ti alleni nel kenjutsu, la via della spada ?
    Era ovviamente una domanda retorica, per rompere un po' il ghiaccio, ma ora sarebbe arrivato al punto.
    Anche io sono un samurai... seguo la via della naginata.
    Il suo volto si fece incredibilmente serio per un istante.
    Mostrandogli in quello scorcio, come una scintilla, un potere interiore e una determinazione sconfinita che mai aveva fatto trapelare.
    La naginata per lui era sinonimo di tradizione e di famiglia, in particolare gli ricordava la madre.
    La naginata era infatti divenuta un'arma tipicamente femminile anche se aveva origine antiche che trovavano le loro radici direttamente nella guerra e nei campi da battaglia.
    Mia madre un tempo saggiò la mia forza e mi disse che picchiavo come una femminuccia... e come tale mi avviò al naginata jutsu! Aggiunse sorridendo con aria scherzosa, ma non stava affatto scherzando.
    Ho notato nella sala delle armi diverse katane, ma anche delle naginate di pregevole fattura, dove vi rifornite ?
    Terminò portando l'anforone alla bocca per trangugiarne il liquido con avidità.

    Edited by Maki Baian - 6/4/2016, 21:54
     
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    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    火竜剣, L'Inaugurazione 九

    ~La Festa Finale III~


    ~Ospite Indesiderato~


    Maki Baian se ne era rimsato in disparte fondamentalmente per tutta la cerimonia a quasi, limitandosi a dormire in un angolo appestando la sala con il suo lezzo alcoolico e dando fastidio agli sfortunati costretti a passargli troppo accanto, di tanto in tanto ricevendone dei colpi più o meno volontari. Molti decisero di ignorarlo, alcuni lo derisero, ma gli allievi dell'Uchiha lo stavano prendendo ad odio per come quel cane randagio che era (senza offesa per i cani randagi). Non solo stava mancando di rispetto a loro ed alla loro scuola, ma soprattutto al loro maestro nel giorno più importante: quello dell'inaugurazione del Dojo.
    Durante le brevi pause alcuni avevano avvicinato il maestro avvisandolo di quanto stava accadendo, tuttavia, egli, sforzandosi al limite continuava a fare buon viso a cattivo gioco. Certo poteva risultare scortese e di cattivo auspicio cacciare qualcuno il giorno dell'apertura, tuttavia... Quell'ubriacone stava seriamente mettendo alla prova la sua pazienza.
    Quando però questi si avventò sul buffet cercando di razziare il sakè, Atasuke non ci vide più dalla rabbia. Poteva comportarsi come il verme strisciante che era, poteva essere uno dei peggiori visitatori in quel giorno, poteva anche appestare il suo dojo in quel giorno, ma mancare di rispetto a tutti i presenti davanti a lui, di certo non poteva.

    «Saito»

    “Si, Atasuke-sama?”

    «Allontana quell'essere e tienilo occupato fino al mio ritorno, devo prima parlare con l'Hokage»


    “Si, maestro”


    Saito non disse nulla, di più allontanandosi con un inchino e raggiungendo l'animale. Tempo dopo molti nel dojo continuavano a chiedersi come avesse fatto a mantenere la sua solita compostezza davanti a quell'essere ed al suo lezzo di alcool, tuttavia Saito svitava quel discorso come la peste, come se gli riportasse alla mente pessimi ricordi.

    “Bella festa... e così ti alleni nel kenjutsu, la via della spada?”


    Saito lo squadrò con sguardo dubbioso, chiedendosi se davvero quell'ubriacone stesse ponendogli quella domanda, per quanto questa potesse essere o meno retorica.

    “Anche io sono un samurai... seguo la via della naginata.”

    “Naginata?”


    Rispose quasi atono, squadrando con attenzione l'essere che aveva davanti.

    “Avrei detto più la via dell'alcool...”


    Concluse freddo e distaccato. La sicurezza dello sguardo di maki tuttavia, finì nel nulla. Per quanto la scintilal potesse essere forte e determinata, quell'eccesso di alcool annullava agli occhi dell'allievo ogni forma di onore e regalità che uno stile di combattimento e la relativa scuola portavano avanti.

    “Mia madre un tempo saggiò la mia forza e mi disse che picchiavo come una femminuccia... e come tale mi avviò al naginata jutsu!”

    “Allora immagino la abbiate molto offesa perdendo la vostra via ed affogandovi costantemente nell'alcool”

    “Ho notato nella sala delle armi diverse katane, ma anche delle naginate di pregevole fattura, dove vi rifornite ?”


    «Da nessun luogo che le tue sudicie mani potrebbero raggiungere»


    La voce dell'Uchiha lo raggiunse alle spalle con un tono decisamente sgradevole. [Abilità]

    «E questo posso dirlo per almeno tre motivi... Il primo è che non potresti permettertele, visto che non sei nemmeno in grado di provvedere alla tua scorta di alcool, salvo rubando uno dei migliori sakè togliendolo ai miei gentili ospiti. Il secondo è perchè nessun maestro d'armi forgerebbe mai nulla per un cane come te, ingrato e irrispettoso verso il luogo che lo sta accogliendo. In terzo luogo, perchè quelle armi portano la mia firma e sono esclusiva mia e dei miei allievi»


    Lo sguardo del maestro era su di lui, feroce e deciso. Maki Baian non avrebbe mai avuto quelle armi, o almeno questo non finchè fosse rimasto il cane ubriaco che era. E finchè non si fosse redento per la sua mancanza di rispetto anche il suo ingresso in quel luogo sacro ad Atasuke ed i suoi allievi sarebbe stato impedito da quel momento in avanti.

    «Ti avevo avvisato di non importunare nessuno qui... Eppure sembra che tu non mi abbia ascoltato... hai appestato il mio dojo con la tua puzza, hai mancato di rispetto a tutti ed alla sacralità di questo luogo... Ora ti vieto di rimettere piede in questo luogo o gli dei soltanto sapranno cosa ti aspetterà se metterai anche solo un piede oltre al torii dell'ingresso... Ragazzi, rispedite questo maiale nel fango da cui proviene»


    Atasuke osservò la scena mentre tre dei suoi allievi si fiondarono sull'ubriacone afferrandolo e portandolo via dal giardino principale per poi lanciarlo fuori dal torii dentro ad una vicina pozza di fango, stando bene attenti a recuperare prima “l'anforone” da cui di certo non avrebbero recuperato alcunché, visto e considerato quali pessime miscele potevano essersi create dentro a quell'affare. [Abilità]
    Ma non era problema loro che fine avrebbe fatto quell'affare ed il suo (sprecato) contenuto di sakè di alta qualità... Molto probabilmente Atasuke lo avrebbe usato per alimentare le fiamme di fiaccole e torce o lo avrebbe semplicemente distrutto. Il punto era che il beota meritava una lezione e quale lezione migliore se non togliergli ogni possibilità di bere la sua preziosa bevanda?


    OT - Credo tu ti sia guadagnato una nuova citazione da metterti in firma XDDD :zxc: - /OT
     
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  8. Maki Baian
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    “Avrei detto più la via dell'alcool...”
    beh in effetti...
    Replicò con sufficienza.
    Mi piace spaziare su più strade di tanto in tanto.
    Aggiunse serioso, come se la via dell'alcool potesse essere una valida alternativa alla via della spada o della naginata, equiparandole e mettendole sullo stesso piano.
    “Allora immagino la abbiate molto offesa perdendo la vostra via ed affogandovi costantemente nell'alcool”
    A questa affermazione sembrò non voler replicare, ma poi ribattè divertito.
    ferisce di più la spada, immagino.

    ...

    Alla domanda sulle armi che Baian aveva visto nell'altra sala Saito non fece tempo a rispondere che la voce del suo maestro arrivò dalle spalle dell'ubriacone.
    Da nessun luogo che le tue sudicie mani potrebbero raggiungere
    oh oh sbaglio o leggo dell'astio tra le righe ?
    Commentò Baian palesemente divertito, rimanendo di spalle rispetto al suo nuovo interlocutore, portando l'anforone alla bocca per un'altra copiosa golata.
    Tu dev..i ess.gh.er il pa.gh..dro.ne di casahhhh
    Aggiunse con palese difficoltà. Parlare e bere contemporaneamente non era facile e parte del sakè gli stava calando dalla bocca al mento e lungo il collo.
    Terminò la parola casa riprendendo fiato, come se fosse in apnea per la durata della bevuta.
    A quel punto si voltò pulendosi la bocca con il dorso della mano libera.
    «E questo posso dirlo per almeno tre motivi... Il primo è che non potresti permettertele, visto che non sei nemmeno in grado di provvedere alla tua scorta di alcool, salvo rubando uno dei migliori sakè togliendolo ai miei gentili ospiti.
    ahahaha allora te ne eri accorto eh ?
    Il secondo è perchè nessun maestro d'armi forgerebbe mai nulla per un cane come te, ingrato e irrispettoso verso il luogo che lo sta accogliendo.
    beh.. mi sembra che tu stia un po' esagerando...
    Rispose serafico, con una flemma tale da rendere pacifico che insulti vari non sortivano alcun effetto su di lui.
    Altra golata di sakè.
    In terzo luogo, perchè quelle armi portano la mia firma e sono esclusiva mia e dei miei allievi
    beh... i miei complimenti!
    Terminò sorridendo.
    Lo sguardo di Atasuke si fece minaccioso, ma Baian era piuttosto brillo visto che era tutto il giorno che beveva.
    Tutto quel rigore non fece altro che farlo scoppiare a ridere, poi cercò di imitare l'espressione severa dell'uchiha farfugliando anche qualche parola senza senso come a volerlo imitare.
    Poi ancora ridere, rideva praticamente da solo... e ancora alcool... un'altra boccata dall'anforone.
    «Ti avevo avvisato di non importunare nessuno qui... Eppure sembra che tu non mi abbia ascoltato... hai appestato il mio dojo con la tua puzza, hai mancato di rispetto a tutti ed alla sacralità di questo luogo... Ora ti vieto di rimettere piede in questo luogo o gli dei soltanto sapranno cosa ti aspetterà se metterai anche solo un piede oltre al torii dell'ingresso... Ragazzi, rispedite questo maiale nel fango da cui proviene»
    I tre allievi dell'Uchiha lo braccarono portandolo di peso fuori dal dojo sotto lo sguardo impassibile del loro maestro.
    Cosa state facendo ?!?!?
    Baian si dimenava, ma era del tutto inutile.
    Lasciatemi andare!!! Non ho ancora finito di bere!!! Brutti..Shifosi...Tirapiedi...Mollatemi subito!!
    Urlò agitandosi. E fu in quel preciso istante che venne letteralmente lanciato fuori dalla struttura atterrando in una pozzanghera di fango.
    Questa fu la fine del tour di Maki Baian
     
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    Annuì alle parole dell’Uchiha seppur senza troppa convinzione.

    È anche amico mio, Hoshi è amico di tanti.
    Ma è anche uno degli shinobi più forti dell’accademia, spero di non dover esagerare.


    Strinse le labbra, promettendo più a se stesso che all’Uchiha che non avrebbe nociuto al sunese per poi allontanarsi definitivamente.
    Aveva un piccolo peso sul petto, non sapeva ancora che avrebbe dovuto dargli maggior importanza.
     
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  10. Asgharel
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    火竜剣, L'Inaugurazione 十

    ~Fine dei Giochi~


    ~Una sorpresa inaspettata~


    Maki Baian Iniziò a scalciare, cercando di liberarsi della ferrea presa dei tre allievi della Karyuuken, senza alcun successo. L'abilità e la forza dei tre era decisamente superiore a quella dell'ubriacone, senza contare che questi, indebolito dal vino, probabilmente non era nemmeno al massimo delle sue capacità.

    “Lasciatemi andare!!! Non ho ancora finito di bere!!! Brutti..Shifosi...Tirapiedi...Mollatemi subito!!”

    “Come desideri...”


    Una voce suadente, dolce e delicata accompagnò quelle parole, forse attirando l'attenzione dell'ubriacone sulla rossa allieva dell'Uchiha, la quale con un sorriso diede segno agli altri due di lanciare l'essere immondo nella pozza di fango, dove ella lo guardò rotolarsi, lanciando uno sguardo stizzito e sbuffando alla vista dell'uomo che aveva insozzato la Karyuuken il giorno della sua apertura ufficiale.

    [...]


    Quando i tre furono nuovamente da Atasuke, questi sorrise loro salutandoli nuovamente con il capo, continuando ad osservare il torii alle loro spalle, assicurandosi che l'idiota non provasse nuovamente a tornare, cosa che avrebbe costretto l'Uchiha a sguainare la spada in modo da costringere l'essere ad un fermo forzato nelle mani di Shizuka e del suo ospedale.

    «Kazumi, Sano, Shin vi ringrazio, ottimo lavoro, tornate pure a godervi la festa»


    Disse loro con un sorriso lasciandoli rientrare e seguendoli poco dopo assieme a Saito che era rimasto con lui ad osservare la scena.

    [...]


    La festa proseguì per alcune ore. Atasuke rimase al Dojo per tutto il tempo, parlando con gli invitati, rispondendo alle domande ed intrattenendo i presenti assieme ai suoi allievi, mentre al gate tutto era pronto e predisposto, compreso il sistema di allarme nel caso in cui, come comunicato dall'Hokage, ci fosse stata la necessità del corpo di guardia.
    Discorso a parte fu ciò che accadde. Nel trambusto della festa infatti molti non si resero conto di quanto accadeva, tuttavia, le orecchie di Atasuke percepirono un suono potente, non dissimile da una esplosione o il crollo di un edificio, a cui preferì non dare troppa pena. Se davvero fosse accaduto qualcosa di grave, tale da richiedere il suo intervento l'Hokage stesso o uno dei suoi lo avrebbero allertato, richiamandolo in servizio.

    […]


    Giunta ormai la sera, mentre ancora gli ultimi ospiti restavano assieme agli allievi, partì l'ultima sorpresa, organizzata e pagata completamente dai suoi allievi e di cui persino l'uchiha non era al corrente.
    Scoppi lampi e luci di mille colori illuminarono l'esterno del dojo mentre alcuni fuochi illuminavano il cielo con scoppi regolari e bellissimi, finchè, giunta l'ultima raffica di esplosioni un drago dorato venne disegnato nel cielo ed una scritta di buon auspicio illuminò per l'ultima volta il cielo sopra alla Karyuuken. La festa era oramai finita.



    OT - E siamo giunti alla fine dell'evento, grazie a tutti quelli che hanno partecipato e spero vi siate divertiti almeno un po :riot: - /OT
     
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54 replies since 5/11/2015, 00:04   1302 views
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