La lumaca cieca

Addestramento Demone I per Bartok

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    La lumaca cieca

    Post Primo - La decisione degli anziani



    Non sarebbe forse più adatto Hoshikuzu?

    Già... dopotutto dobbiamo ancora finire di valutarlo come Kazekage...

    E' vero. Ma stiamo facendo troppo affidamento su quel ragazzo. Abbiamo bisogno anche di altri Shinobi.

    E non saranno motivi personali quelli che vi spingono ad affidarvi al vostro allievo, Shinjitsu-san?

    E' già stato messo pesantemente alla prova dal nostro clan. E' riuscito a sopravvivere ad un luogo di orrori senza pari... replicò l'anziano Kurogane, riferendosi chiaramente alla tomba di ferro.

    Luogo di cui non ci avete voluto parlare... tuttavia la vostra parola è sufficiente. Ed onestamente, se questo monaco dovesse risultare impreparato ed il Rokubi dovesse liberarsi... E' meglio perdere un chunin rinnegato dal suo stesso clan che il futuro Kazekage. Dobbiamo proteggere Hoshikuzu.

    Ahahah. Voi credete sul serio che un mio allievo sia così debole? Sacrificabile?

    Suvvia, gli avete insegnato come parlare nel foro e la legge... non le arti ninja.

    Ho forgiato quel ragazzo, senza che se ne rendesse conto. L'addestramento è niente, la volontà è tutto. Shinichi Kurogane ci farà avere il nostro Jinchuuriki.

    Io comunque rimango dubbiosa... forse dovremmo attendere ancora ad assegnare il Rokubi...

    Non possiamo attendere ancora! Oto ha due Jinchuriki freschi, Konoha e Kiri hanno due dei Kinchuriki più forti da secoli! E konoha già ha recuperato il Gobi! Noi abbiamo già perso lo Yonbi, non possiamo permetterci di attendere ancora!

    E non possiamo affidarci al potere di Shukaku, vorrei ricordarvi. Avere un Jinchuriki per il Rokubi è fondamentale, ora come ora. E Haruki Miyazawa è stato addestrato fin dall'infanzia per questo scopo. La sua fedeltà al villaggio e a questo consiglio è assoluta. Nonostante quel rapporto che ci è stato inviato dai monaci... quella visita che il vostro allievo ha fatto al tempio della fiamma, Shinjitsu-san.

    Un motivo in più per affidare questo compito a Shinichi. Già conosce Haruki, e questa conoscenza potrebbe fare la differenza.

    Concordo con Shinjitsu-san. Nonostante Hoshikuzu abbia probabilmente le carte migliori, sia come ninja che come rapporto col soggetto, vorrei ricordarvi che anche lui visitò il tempio, Shinichi è l'opzione che da minor rischio per noi. E poi... siamo tutti curiosi di vedere come se la caverà il vostro allievo. Negli scontri con i demoni la volontà è sul serio tutto e, al limite, potremmo sempre sfruttare lui come Jinchuriki, se il Miyazawa fallisse. Già lo avremmo nel tempio, ahahaha.

    Non ce ne sarà bisogno.

    Spero solo di non aver mandato il mio futuro genero alla morte, o Miyako-chan non me lo perdonerà mai...

    Persino Shinjitsu dubitava in cuor suo di Shinichi. Ne aveva passate molte in quest'ultimo periodo... che le avversità lo avessero rafforzato od indebolito?

    [...]

    Al tempio della fiamma l'attendente di Haruki avrebbe lui letto una lettera degli anziani. Il giorno era giunto. Doveva mettersi in viaggio per il villaggio di Suna, dove un ninja scelto personalmente dagli anziani lo avrebbe guidato nel luogo dove era imprigionato il Rokubi.


    Giunto al villaggio dal deserto avrebbe trovato il ninja che lo aspettava alle mura. Il suo attendente sarebbe stato sorpreso di vederlo, ed avrebbe detto ad Haruki che si trattava di Shinichi Kurogane.

    E' un piacere rivedervi Haruki-san. Sono felice che abbiate scelto di visitare la mia casa. Vi porterò dove desiderate, ma prima venite con me.

    Avrebbe accompagnato i due nel suo ufficio, chiuso per l'occasione. Si aspettava il silenzio completo sulla faccenda da entrambi. Se avessero parlato del motivo per cui si trovavano avrebbero passato un brutto quarto d'ora.

    Quando si trattava di una missione così importante l'animo del Kurogane si induriva.

    Entrati nell'ufficio avrebbe chiesto loro di lasciare eventuali bagagli, e se avessero bisogno di rifocillarsi o riposarsi.

    Certe prove è meglio affrontarle a stomaco pieno e ben riposati, credetemi.

    Dopo che Haruki fosse pronto Shinichi avrebbe detto al suo attendente di attenderli li.

    Certe cose sono solo per i miei occhi. Voi resterete qui. Non azzardatevi ad uscire o a fare casino. Nessuno dovrà sapere che voi siete qui. Tenete chiusa la bocca, o Haruki-san dovrà trovarsi un nuovo servitore.

    Lo disse con tono incredibilmente calmo, senza dare particolare peso alla cosa.

    Avrebbe quindi condotto Haruki in giro per vicoli a caso nel villaggio, viaggiando in modo caotico e facendogli usare più e più volte la trasformazione: a volte si sarebbe dovuto trasformare in una ragazza, altre volte in un cane, una volta persino in un leopardo. Shinichi stesso si trasformò più volte. Lo scopo di quelle trasformazioni era evidente: nessuno avrebbe potuto seguirli o identificarli. Ed Haruki stesso alla fine avrebbe perso la cognizione della strada che avevano fatto.

    Alla fine un vento freddo gli avrebbe fatto capire che si erano immersi nel sottosuolo ad un certo punto. Non lo poteva sapere ma la loro entrata in quelle gallerie era attesa e fu segnalata e registrata.

    Sai, sono stato di recente in un luogo nel sottosuolo. Molto più grande di questo, ma simile per certi aspetti. Non temere, finché sarai con me non ti perderai.

    Shinichi era stato informato della strada da fare per raggiungere il tempio sotterraneo dagli anziani, per cui non avrebbe avuto alcun problema ad orientarsi ma questo Haruki non lo poteva sapere.

    Ora dovrai affrontare la prima prova. La prova della ricerca. Da qualche parte, in queste gallerie sotterranee, si trova la reliquia dov'è sigillato il Rokubi. Il tuo compito è trovare questa reliquia.

    Avrebbe quindi fatto una piccola pausa.

    Non cercare di sentire il demone o altro, dovrai basarti suoi tuoi sensi e sull'istinto per riuscire a trovare la porta.

    Haruki non poteva saperlo, ma quella era in realtà una prova di volontà e pazienza. Shinichi aveva portato provviste sufficienti per resistere li sotto anche una settimana, ed aveva imparato a memoria la disposizione delle varie gallerie. Se Haruki avesse fallito, il settimo giorno lo avrebbe portato all'esterno e lo avrebbe informato che non sarebbe mai diventato un Jinchuuriki.

    Gli anziani gli avevano lasciato carta bianca sulle prove a cui sottoporre il monaco. Avrebbe avuto bisogno di una volontà di ferro per resistere a quella del demone. E questa prova era studiata, più che per temprarlo, per testarlo.


    CITAZIONE
    OT

    Prima prova: trova il tempio entro 6 giorni (il settimo shinichi ti riporta indietro). Non importa il tempo che ci metti nel post, mi interessa l'approccio di Haruki al tutto. Puoi ovviamente interagire con Shinichi come più preferisci e lui seguirà sempre le tue direttive sulla direzione, senza darti alcun consiglio o lasciar trapelare nulla.

    Non descrivere il successo nel trovare la porta, sarò io a decidere se avrai successo o meno.
     
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    Oṃ bhūr buvaḥ svaḥ
    tat savitur vareṇyaṃ
    bhargo devasya dhīmahi
    dhiyo yo naḥ pracodayāt


    Raccolse tutte le proprie forze concentrandosi sulla preghiera. Seduto sulla nuda pietra, le mani scorrevano veloci lungo i grani del rosario, mentre il suo canto si elevava a comporre un mantra sinuoso. Aveva camminato per 3 giorni in quel dedalo infinito di gallerie e roccia. Haruki non sapeva come ci fossero arrivati, ma quello era il luogo della sua ultima prova. Il vento freddo che gli accarezzava la pelle gli aveva permesso di capire che si trovavano sottoterra o all'interno di una montagna. Indubbiamente, non sarebbe stato in grado di ripercorrere la strada che da Suna conduceva in quell'abisso. Shinichi gliel'aveva reso impossibile. Tuttavia, la cosa non aveva alcuna importanza. Una volta recuperata la reliquia, quel luogo non gli sarebbe stato di alcun interesse. Era un'altro il percorso che non avrebbe mai dimenticato. Fino ad allora, Haruki non aveva mai interrotto la ricerca. Con attenzione e perizia aveva esaminato ognuno di quei cunicoli in cerca di qualcosa che lo conducesse al suo obiettivo. Non si era fermato nemmeno per mangiare. Solo ogni tanto si concedeva qualche sorso d'acqua, per evitare di svenire.


    tat saviturvareṇyaṃ
    bhargho devasya dhīmahi
    dhiyo yo naḥ pracodayāt


    Qualcuno avrebbe potuto pensare che fosse pazzo, ma chiunque lo conoscesse bene sapeva che nel suo cuore non v'erano tenebre o incertezza. Ad animarlo era la forza di chi crede in qualcosa al di là di ogni dubbio. A muovere le sue membra era la perseveranza di chi non agisce mosso da avidità o interesse personale, ma solo nel nome di un unico dogma: realizzare la volontà della fiamma e fermare la piaga dei Bijuu. Per queste ragioni non si era mia fermato, non aveva mai vacillato e aveva sacrificato ogni cosa per ottemperare al proprio dovere. Da quando era stato salvato dalle strade di uno dei quartieri più poveri di Suna, Haruki non aveva smesso di inseguire quell'unico ideale che dava significato alla sua vita. Alla fede nella Fiamma Haruki tributava la sua assoluta obbedienza.


    Oṃ bhūr buvaḥ svaḥ
    tat savitur vareṇyaṃ
    bhargo devasya dhīmahi
    dhiyo yo naḥ pracodayāt


    Ma ora si era smarrito. Per la prima volta da quando i suoi occhi avevano perso la loro luce, Haruki non riusciva a vedere la strada indicatagli dalla Fiamma. Si sentiva attanagliato da un'oscurità opprimente che non gli lasciava via d'uscita. In quel luogo composto da infinite gallerie, Dio sembrava averlo abbandonato. Non sapeva come proseguire e non poteva tornare indietro. Per questa ragione aveva deciso di fermarsi. Se non avesse ritrovato la strada nel proprio animo, non avrebbe potuto nemmeno raggiungere la reliquia. Aveva quindi cercato di concentrarsi raggiungendo quello stato di estrema calma e serenità tipico della meditazione. Ognuna delle sillabe dei mantra lo avvicinava all'illuminazione, mentre il mondo circostante abbandonava la sua consapevolezza, lasciandolo al divino nulla. Anche Shinichi era scomparso dalle sue percezioni insieme a qualsiasi altro stimolo. Quella era una missione che doveva compiere contando solo sulle proprie forze. Se avesse fallito, avrebbe trovato un ultimo sollievo nel prestigio della lama di un coltello. Un singolo rapido colpo avrebbe aperto uno squarcio sul suo collo, ponendo fine alla sua vita. In seguito a quei pensieri qualcosa si smosse nel profondo della sua anima, ravvivando le sue speranze. Le tenebre scomparvero, lasciando spazio ad una chiarezza cristallina. Non poteva arrendersi ora. La volontà divina l'aveva sollevato dalla sua condizione di orfano mendicante, elevandolo a discepolo della Fiamma per una sola ragione. Non aveva alcun senso che il suo percorso si concludesse in questo modo. Non avrebbe mai accettato una simile onta. Aveva un dovere verso il mondo e i suoi contemporanei. Lui solo avrebbe potuto ricondurli sulla via della fede. Rinnegare ciò e rinunciarvici sarebbe stato il più grande dei suoi peccati. Sì, quella era la sua strada. Doveva sopravvivere e continuare la sua Missione. Si alzò, riponendo il nenju in una delle tasche interne dell'ampio abito che indossava. Ora sapeva ed era pronto a riprendere la ricerca. Non avrebbe fallito perché lui era stato scelto. Lui era il solo che avrebbe potuto fermare la corruzione dilagante nel mondo ninja e non si sarebbe fermato difronte a nulla, perché quello era il suo credo e la sua unica ragione di vita. Aspettami Demone, perché sono sempre più vicino.
     
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