Sull'onda della Vendetta

Leo - Near

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    Miuzuri sapeva bene di essere in pericolo, e che la morte poteva raggiungerlo da un momento all'altro. Lui era stato portatore di sofferenze presso tutte le terre conosciute, il suo nome era scritto nei report e nei registri delle prigioni di ogni dove. In ogni villaggio c'era almeno una famiglia che bramava vendetta contro di lui, ed in queste condizioni sapeva bene che c'erano ben poche speranze di girare liberamente. I suoi torti riguardavano ogni genere di cittadino, dai pecorai, armati per la loro vendetta di mera determinazione, a famiglie shinobi in grado di inseguirlo e cacciarlo in qualsiasi punto della vita. A salvarlo e tenerlo a riparo da ciò che lo stava con insistenza cercando erano state le ombra e le spesse mura della prigione accademica. Era stato catturato anni addietro, e rinchiuso nella profondità della terra. Scontare le sue pene in tre metri quadri di solitudine era stato difficile, ma per la concezione della vita del caro Miuzuri era meglio questo rispetto che la morte. La pazienza era stata sua compagna di tutta la vita, come per tutti i sicari saper attendere il momento giusto è fondamentale, e lui ne aveva imparate tutte le sfaccettature. Aveva accettato la sua situazione, e atteso il momento propizio, che come sempre, era giunto.
    C'era stata un'infiltrazione d'acqua ai piani inferiori della prigione, dove lui e altri due pericolosi criminali erano detenuti, Coyori, un ladro professionista, abile a rubare e senza pietà nei confronti delle sue vittime. Costui era stato imprigionato all'ultimo piano di quella prigione per via delle sue abilità. Tutte le altre volte era stato in grado di evadere, ma questa cella sembrava tenerlo a bada. Suishi era infine l'infame capo di un'organizzazione criminale di poco conto, ma che contava nella sua carriera la devastazione di alcune famiglie avverse, il sacchetto di interi villaggi di contadini e soprattutto l'uccisione della moglie di un ricco mercante, che aveva dato fine al loro pietoso impero di malefatte. La vita nelle gabbie è triste, ma le prigioni sono risapute essere ottimi luoghi di aggregazione criminale, di specializzazione nelle professioni della malavita e centri strategici di realizzazione di tremendi progetti. Ciò, è proprio quello che fecero queste tre fecce dell'umanità, si allearono e prepararono per l'occasione che li attendeva. Qualora ne avrebbero avuto l'opportunità sarebbe scappati assieme, ed avrebbero unito le loro abilità per le prossime malefatte.
    Erano stati proprio gli scagnozzi di Suishi ad approfittare delle infiltrazioni per architettare l'evasione. Si erano aggiudicati l'appalto per i lavori di risanamento con mazzette e minacce, condotta perfetta per dei pochi di buono, e dopo aver inizialmente conquistato la fiducia delle guardie le avevano sopraffatte di notte, facendo evadere i tre bastardi prigionieri.

    Kosoro era invece il responsabile della prigione, era stato svegliato all'alba, quando al cambio delle guardia i sopravvenuti si erano accorti dell'evasione. Dire che il poveretto era disperato era poco, perdere nella stessa notte i tre peggiori criminali cui doveva badare non era poco, dire che rischiava il posto era infinitamente riduttivo. Molte delle famiglie che odiava Miuzuri l'avevano avvertito che si fidavano di lui, e che contavano nel suo lavoro affinchè il loro nemico comune non rivedesse mai più la luce del giorno. Ed ora, se la sarebbero presa con lui.
    Non aveva altra scelta, mandò immediatamente un uomo ad avvisare l'accademia. Non gli interessavano i costi di una missione di recupero, ciò che gli premeva era la sua pellaccia e la sua reputazione. L'accademia, visto il grado di pericolo di quei criminali inoltrò immediatamente delle comunicazioni, la prima a Kiri, si richiedeva la partecipazione di un Chunin, e l'altra a Suna, affinchè mandasse qualcuno per partecipare. La prigione si trovava al confine Sud del paese del fuoco, e da quel punto i fuggitivi sarebbero potuti andare in ogni dove.


    Ryoshi arrivò nel minor tempo possibile, viaggiando con la maggior velocità possibile per raggiungere il luogo. Il caro Kosoro attendeva lui e l'altro shinobi per un briefing iniziale, per comunicare le prime informazioni e per spiegare di cosa avesse bisogno.



    leopolis

    iniziamo così, pian piano andiamo avanti!

    Scusa l'attesa enorme.
     
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    La prigione di cui gli avevano parlato, sembrava essere strana. Tanto strana, da sembrare quasi un scolapasta: i criminali scappavano da quella prigione attraverso ogni buco che vi era. Chi era mai cosi folle da mettere gente pericolosa in una prigione bucata? Folli erano tutti, ed era proprio questo che Seinji voleva comunicare al tizio con la maschera che gli stava ficcando tra le mani una lettera. Sì, certo, sapeva che l'Accademia era un luogo dove gli idioti conversavano con gli stupidit (del resto, chi mai poteva accogliere nel proprio gruppo un ninj incognito mai visto prima, per una missione di recupero importante?), però, tra tutto il resto, Seinji sperava che almeno avessero un po' di sano cervello, per mettere i criminali in delle galere che non fossero dei formaggi svizzeri. Dunque, il primo colpo di cuore, quasi un infarto, Seinji ebbe nel sapere che doveva rinunciare alla sua magnifica cena per mettersi in viaggio verso chissà dove. Il secondo colpo al cuore, lo ebbe quando quel tizio con la maschera, quasi come se gli stesse dicendo di doversi andare a prendere un pacchetto di sigarette, esordì:
    «Ci sarà anche un ninja di suna.» - Di Suna! Quel villaggio che accudiva ninja incapaci, e con i quali Seinji aveva sempre molti problemi. E ora, per il bene di quello che gli stolti chiamavano "Accademia", doveva collaborare con un ninja sunese. Coloro che aveva messo in coda della sua lista di ninja inutili al prossimo e al tutto in generale, ora trovavano luogo vicino a lui, con l'intenzione di combattere spalla a spalla, per recuperare dei criminali fuggiti da un capoprigione incapace. "E il mio sushi?" - volle replicare Seinji, e invece si trattenne. Era un shnobi, e se Itai Nara aveva scelto lui, non poteva che piegarsi alla gerarchia militare ed eseguire gli ordini da bravo soldato. Lo stesso giorno prese il tutto - sì, insieme al suo caro sushi, - ed evocato Zurura, si mise in viaggio verso la zona indicata sulla mappa.

    Arrivato li, vide un ninja e un capogruppo, forse colui che doveva dare delle informazioni necessarie per capirne di più sulla missione (dato che dalla lettera non se ne capiva molto). In ogni caso, arrivato Seinji rilasciò Zurura, permettendogli di tornarsene nel suo mondo fatto di caverne e prede. Dunque, Asmodai sii avvicinò al ninja sunese (che probabilmente avrebbe riconosciuto per il coprifronte, ma chissà?), e sorridendo, gli avrebbe allungato la propria mano.
    «Mi chiamo Asmodai, chunnin della Nebbia,» - sorrise, tirando fuori del sushi impacchettato male in della carta strana, grigiastra, - «Mangi?»
    Quindi attese che la missione iniziasse: qualcuno gli doveva dare delle informazioni su qualcosa. E sopratutto: dirgli quando sarebbe tornato a casa, finalmente.







    Seinji
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    Arrivai contestualmente allo shinobi di Kiri, una figura mascherata che si presentò come Asmodai, mentre Kosoro era instabile e non riusciva a nascondere decine di diversi tic nervosi dovuti allo stress delle ultime ore.
    Nell'ufficio in cui eravamo stati portati per il briefing regnava una confusione mostruosa. Oltre a Kosoro c'erano diversi impiegati che correvano da una parte all'altra della stanza brandendo fotocopie, ritratti e quant'altro in loro possesso riguardo gli evasi. Nonostante tutto il baccano il ragazzo di Kiri tirò fuori del sushi, facendomi correre un lungo brivido attraverso la schiena. Una sorta di Dejavu, che mi fece guardare con occhi spalancati la persona davanti a me. Tempo addietro, in quella che potevo considerare la mia vecchia vita avevo incontrato una prima persona interessante, che prima del Mikawa mi aveva concesso del tempo, dell'attenzione. Un tal Seinji. anch'esso mi aveva offerto del Sushi nonostante ci trovassimo nel pieno del deserto, e subito dopo si era messo effettivamente a parlare di Kiri e del suo Mizukage.
    Ai tempi quella persona ne parlava con odio e rancore, mentre oggi un'altro kiriano mi offriva lo stesso piatto mentre era in missione, mandato proprio dallo stesso Mizukage. Com'è piccolo il mondo! Non mi soffermai troppo su quella piccola combinazione, nonostante sapessi bene come anche i più tenui dettagli sono importanti, al momento non colsi alcun collegamento. Inoltre, la situazione richiedeva attenzione, e la mia mente era già proiettata verso le parole del capo delle prigioni.


    Finalmente siete arrivati. Pare che nonostante l'urgenza l'accademia non abbia niente di meglio di voi da mandare, di conseguenza presumo che siate di alta tiratura. Non sto a perdere tempo, i tre evasi sono pericolosi, soprattutto visto che sono assieme. Miuzuri è un sudicio serial killer, lavora per tutti. Coyori è sopraffino nell'arte del furto, dell'evasione e della fuga, mentre Suishi è a capo di quattro delinquenti, che però sono riusciti a portarli fuori. Le capacità di questi tre avanzi di galera, se unite, li rendono estremamente pericolosi.

    L'uomo parlava con foga, sputacchiando davanti a se mentre continuava a camminare avanti e indietro. Non riusciva a gestire l'ansia come voleva, e spesso balbettava o ripeteva le parole. Era in evidente stato di schock.


    Ma...Ma.... Passiamo...Passiamo alle informazioni. Questa mattina i miei uomini al cambio della guardia hanno trovato una strage. Le prigioni nelle quali erano rinchiusi gli evasi si trovano sotto il livello del suolo di dieci metri. Per arrivare bisogna scendere tre scale che portano a tre diversi livelli. Ad ogni livello c'erano delle guardie, tutte morte, erano 8 brave persone, padri di famiglia... Di famiglia, miglia...

    L'uomo non riuscì a trattenersi, iniziando quasi a singhiozzare davanti ai due shinobi. D'altronde nei luoghi così piccoli e lontani dai grandi villaggi è difficile staccare l'ambito lavorativo da quello personale. Probabilmente, una delle cause della morte di tutte quelle persone.


    Tutte le guardie sono state uccise, ma non ci sono segni di colluttazione, sembra che siano state prese tutte alla sprovvista, come se non si aspettassero il pericolo. Una cosa strana, eppure. Da quello che pensiamo devono essere stati gli scagnozzi di Suishi. C'è un problema con le infiltrazioni, e questi si sono presi l'appalto per ripararlo. Inizialmente lavoravano normalmente e si facevano vedere tutti i giorni dalle guardie, poi, da ieri non li abbiamo più visti, e combinazione questa sera è successo tutto ciò...

    Gli indizi e le tracce non erano poi molte, come si era capito sin da subito l'unica cosa certa era l'evasione dei tre criminali. Le modalità erano ignote, i complici anche. L'unica cosa palese era lo stato di confusione, ed il numero di guardie morte.


    Per quel che ne sappiamo anche gli appaltanti potrebbero essere morti, sostituiti dagli scagnozzi... O magari stan bene e non sono solo venuti. Asmodai, sei tu il più alto in grado, ma mi permetto di chiedere se ci sono indizi riguardo la fuga, si sa dove possono essere scappati ? Hanno famiglie ? Mogli o proprietà ? Nemici ?

    Chiesi con calma, il mio aspetto fanciullesco poteva aiutare Kosori a riprendersi, cercando di gestire il suo umore ed aiutarci nelle ricerche. Inoltre, sarebbe stato consigliabile andare a perlustrare le scale che conducevano alle prigioni, e le stanze in cui i detenuti erano rinchiusi prima della fuga; senza considerare che nulla si sapeva riguardo le abilità combattive di questo Miuzuri. Ma queste erano opzioni che il chunin avrebbe dovuto vagliare e decidere, io già mi ero permesso di fare alcune domande all'uomo.


    I miei uomini non sono riusciti a trovare alcun indizio. Ci sono orme e tracce in tutte le direzioni. Come vi ho detto Coyori è un professionista, e sicuramente è stato abile nel nascondere tutte le tracce della loro fuga. Se volete però, posso farvi vedere le celle, le prigioni ed anche le salme, se vi dovessero interessare. Altrimenti, potete andare nell'ufficio operativo che abbiamo organizzato questa mattina per gestire l'emergenza. Ci sono alcuni uomini che stanno cercando di trovare più informazioni possibili riguardo....

    Mentre Kosori parlava un'uomo sbattè la porta dell'ufficio nel quale ci trovavamo, il sudore gli colava lungo la fronte e sembrava molto agitato.


    Signore, ci hanno avvisato da Moitori che quattro persone sono state uccise nella loro abitazione. Erano quattro esponenti del clan Kyuzuka.

    Il clan Kuyzuka è un clan mafioso della zona, Moitori è un paese a qualche miglia di distanza da qui. Potrebbero essere loro, o potrebbe essere l'ennesimo tentativo di coprire la loro fuga.

    Le cose iniziavano ad andare male. Tantissime le informazioni sul fuoco, tantissime le cose da fare, e pochissimo il tempo. Io e Asmodai potevamo dividerci, ma a quale prezzo ?
    Avremmo potuto controllare le prigioni per cercare informazioni utili, ma perdendo tempo prezioso per rincorrere i fuggitivi. Se fossero stati loro a compiere la strage dell'altro clan il tempo stringeva, ma quale alternativa scegliere ?


    Asmodai, a te la scelta.

    Per la seconda volta nella mia vita stavo affidando il mio destino, inteso nella riuscita della missione, alla volontà dell'Akuma. La prima volta mi aveva salvato da un'annegamento certo, e adesso ?



    Un po' di carne sul fuoco.
    Sei libero di far avanzare la trama se vuoi :)
     
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    Il tipo di ninja che vide Seinji Akuma, non gli sembrò essere per niente adatto a una missione, che potesse riteneresi pericolosa: era basso, magrolino, aveva degli occhi un po' strani, e inoltre somigliava tantissimo a qualcuno che Seinji sembrava aver già visto in passato, ma di cui ora non si ricordava nulla. Chi era? E sopratutto: perché il suo volto dava a vedere i connotati di un qualcuno che Seinji sembrava aver già visto? Di un qualcuno, che sembrava ricordarsi, ma di cui non riusciva a ritrovare nella propria mente i connotati? Osservò per un attimo le sue gesta e l'espressione del suo volto, quando Seinji gli propose del sushi. La reazione di questo fu ambigua, ma Seinji non ci prestò caso; se avesse voluto quel cavolo di sushi, lo avrebbe trovato li, poggiato vicino a Seinji su un qualche tavolo, o su un qualcosa di quel genere. In ogni caso, ne consoceva davvero pochi di ninja a Suna, e doveva semplicemente essere stata una svista, quella di riconoscere nel ninja di Suna un qualcuno di familiare.
    In ogni caso, tralasciata quella prima conoscenza, l'uomo con la maschera da lupo fece silenzio, e si mise seduto per terra in attesa delle informazioni, che vennero portate da li a poco. E queste, come di punta, arrivarono. Tutte insieme, e tutte di colpo: serial killer, arte del furto, e un capo. Poco male, no? Alla fine non era proprio una missione di routine, ed essere fuggiti di galera poteva essere stato più difficile del previsto. Quindi arrivò il discorso di dopo: una strage. Bhe! Dovevano proprio essere delle mezze seghe quei tipi, se li hanno uccisi tutti quanti! Erano loro così deboli, oppure erano gli avversari, a essere estremamente forti?
    Seinji sorrise. La missione stava iniziando a piacergli...
    Dopo che ebbe ricevuto le informazioni mancanti, e la segnalazione della morte degli esponenti di un clan mafioso, Seinji si prese qualche secondo per riflettere. Il genin di Suna non sembrava essere forte; quante missioni aveva svolto? Quante volte era stato portato vicinissimo alla morte? Quante volte aveva rischiato la pelle, e, sopratutto, era pronto a morire pur di crescere? Tra tutte queste domande, ve ne rimaneva una, che pungeva Seinji al cuore più delle altre e che non riusciva a tirar fuori dalla propria mente: dove diavolo lo aveva visto?
    «Separarci può essere pericoloso...» - sussurrò l'Akuma, - «Ma anche restare uniti, può rivelarsi un errore. Gli eventi accadono in fretta. Si susseguono... Non possiamo essere troppo lenti. Bisogna agire. Abbiamo bisogno di informazioni...» - L'Akuma si alzò, avvicinandosi al suo compagno. Qualora questi glie lo avrebbe permesso, gli avrebbe poggiato una mano sulla spalla. - «Credo che io debba rincorrere i fuggitivi da solo... Non sono di certo un inseguitore, ma i miei occhi possono aiutarmi non pochi nel trovarli. Per quanto riguarda te, credo che tu debba recarti prima alle prigioni, e poi raggiungere il luogo dell'assassini del clan. Controlla tutto; vedi se non ci sono indizi... Mentre io insegurò i fuggitivi. Certo, fanno paura, ma vedrò di stare attento a non entrarci in contatto qualora non fosse strettamente necessario. »
    Una volta finito di parlare, Seinji si sarebbe voltato dando le spalle al shinobi di Suna.
    «Se non riuscissi a catturarli da solo, aspettati i miei messaggeri... Sono sicuro che ti troveranno.» - e con queste parole l'Akuma sarebbe corso via, con la sua Vista Vitale già attivata, nella direzione più probabile in cui si sarebbero mossi i ninja fuggitivi.

    [...]

    Per quanto riguardava il Sunese, questi aveva ricevuto delle chiare indicazioni, e qualora non avesse avuto nient'altro da chiedere al Capo del briefing, avrebbe probabilmente raggiuto la galera. Questa si sarebbe mostrata al giovane shinobi sotto forma di una strttura quadrangolare alta e robusta: su di ogni finestra avrebbe visto delle sbarre metalliche, alcune delle quali erano arrugginite, mentre altre stavano proprio cadendo giù, il che poteva dare molto da riflettere. L'entrata era sguarnita, e la porta aperta. Dei corpi senza vita ai lati, avrebbero, anche questi, dato modo al shinobi di Suna di rifletterci su... Poi invece, avvicinandosi sempre di più all'ingresso, avrebbe sentito delle voci provenire da dentro. Voci appartenenti a due persone, questo era sicuro (un dialogo, dunque), ma le parole dei quali non avrebbe potuto capire. Erano forse stranieri? parlavano un'altra lingua? E sopratutto: chi diavolo erano, e cosa volevano in quella prigione?







    Seinji
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    Ryoshi Okura



    Asmodai aveva deciso di dividerci. Non trovavo questa soluzione come la più congeniale, soprattutto considerando che non avevamo mezzi per comunicare tra noi a distanza, ma non avevo alcuna intenzione di esporre il mio dissenso, nè di darlo a vedere. Attesi la sua spiegazione e presi nota mentale dei carichi e degli ordini che mi diede, mancava solo una cosa, cosa fare se avessi completato gli ordini ?


    Perfetto, prenderò nota di ogni traccia ed indizio. Ad ogni modo, dovesse avere bisogno faccia esplodere un kunai bomba in aria, se dovessimo essere ancora entro una distanza visibile potrei avvisare i soccorsi, oltre che venirle incontro.

    Non che, se egli si fosse realmente trovato in difficoltà, la mia presenza avrebbe potuto risolvere la questione. Ma avrei potuto cercare l'aiuto dell'accademia ed in qualche modo attirare e direzionare i soccorsi. Dopo questo veloce Briefing Asmodai corse via, alla ricerca degli evasi, mentre io dovevo recarmi alle prigioni prima, e sul luogo della strage dopo. Iniziai dalle prigioni, facendomi indicare la loro posizione, e recandomici nel minor tempo possibile.


    Evidentemente in quanto a sicurezza lasciano a desiderare...

    L'aspetto esterno delle prigioni era molto banale, una struttura semplice e con evidenti segni di degrado. Non solo la struttura sembrava necessitare da tempo di una costosa opera di ammodernamento, ma persino le grate e le inferiate sembrano potersi rompere con poco, non proprio ciò che si chiede ad una galera. Ad ogni modo, c'era stato spiegato come i detenuti fossero rinchiusi nei piani inferiori, dove mi aspettavo di trovare sistemi di sicurezza più efficienti. Mi avvicinai quindi nella struttura, e la prima cosa che riuscì a trovare furono i corpi senza vita di alcune delle guardie. Trovai triste la loro presenza, ancora nessuno si era mobilitato per dargli degna sepoltura ?
    Il sangue e la morte così vicini non mi davano alcuna sensazione, sfortunatamente non ero stato io a creare quella devastazione, e non potevo certo giovarmi e godere dell'opera altrui, soprattutto se questo qualcuno era l'obbiettivo della mia missione. Una della vittime aveva ancora gli occhi spalancati, mi abbassai lentamente per chiuderle, guardando con attenzione il cadavere per vedere se rispetto alle parole che avevamo sentito c'erano dettagli ulteriori rispetto alle circostanze della morte. Nel mentre sentì delle persone conversare poco lontano da me, all'interno della prigione. Non riuscivo a distinguere l'effettivo significato della parole, ma potevo chiaramente notarne la presenza.


    In realtà dovrebbe essere abbastanza normale la presenza delle altre guardie nella prigione, ma stranamente all'esterno non ho trovato nessuno... Forse è il caso ch'io prenda delle precauzioni minime... D'altra parte, nessuno ha vagliato l'opzione più pericolosa e inquietante, gli evasi potrebbero essere ancora qui. Quale miglior depistaggio, di una non - fuga ?

    Il tono di voce, e l'impossibilità di capire con certezza i dialoghi mi rendeva perplesso. Sfortunatamente non riuscivo a capire con chiarezza da dove provenissero le voci o quanto queste potessero esseri vicine. Era difficile stabilire quali strani rimbalzi stessero prendendo queste onde sonore, e non avevo alcuna intenzione di correre rischi. Utilizzai la Tecnica dell'occultamento , rendendomi totalmente invisibile, dopodichè camminai stando ben attento a non farmi sentire , e tenendo gli occhi aperti, cercando di notare suoni o dettagli importanti. Mi addentrai all'interno della prigione, volevo sia controllare tutta la zona, come mi era stato ordinato dal kiriano, sia cercare di capire di più riguardo le persone che stavano discutendo. Inoltre, se possibile, sarei sceso fino ai piani inferiori, per controllare le gabbie in cui erano stati rinchiusi i prigioni evasi.


    Asmodai



    La vista del Kiriano poteva dargli informazioni di scarso valore per il momento. In qualsiasi direzione egli avesse guardato avrebbe potuto trovare alcune tracce, ma era difficile stabilire se fossero vere o fittizie. Verso Nord si potevano intravedere moltissime tracce per terra, segno del passaggio di uomini avvenuto da poco, circa 4 ore prima. Il numero delle persone era difficile da stimare, tra le 7 e 10 persone, molte di più dei tre evasi. Che fossero stati scortati da qualcuno ? O che si trattasse di una combricola di ragazzini che aveva fatto una passeggiata ? D'altra parte, i giovani da qualche parte devono pur imboscarsi.
    Verso EST, la direzione verso Moitori, c'erano invece tracce solo per due persone, di cui una con il bastone. Per quanto ne sapeva Asmodai nessuno dei fuggitivi aveva problemi motori, ma sapevamo che Coyori era un genio dell'evasione, possibile che fosse un trucchetto da quattro soldi ? D'altra parte, in quel paesino sarebbe più tardi andato Ryoshi secondo le disposizioni impartite, di conseguenza poteva essere inutile correre in quella direzione, anche se la combinazione della strage poco dopo l'evasione era proprio strana.
    Verso Ovest non si notava nulla di strano, tracce sparse di singole persone che avevano camminato, le tracce però sembravano ormai vecchie, addirittura del giorno prima. Verso Sud infine Asmodai avrebbe potuto vedere in prima persona uno dei trucchi di Coyori, per un'estensione di venti metri quadrati si vedevano delle orme formare un'enorme cerchio, ricco di orme anche all'interno, che sembravano congiungere verso il nucleo centrale, dove sparivano. Inoltre, sparivano tutte le impronte esterne, come se le figure fossero comparse esattamente sulla circonferenza del centro. Ma come potevano esserci arrivate ? Volando ?
    Innanzitutto il chunin doveva decidere quale strada seguire.
     
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    L'accortezza del giovane sunese era buona, ma non era necessaria: Seinji Akuma aveva almeno 3 pterosauri da poter utilizzare come messaggeri, e dunque non vi era alcun bisogno di far esplodere nulla, né di mandare altri segnali di attenzione: così come poteva dire la propria posizione ai propri amici, così poteva attirare le attenzioni dei nemici. Dunque rimanemmo per l'opzione, stando alla quale Seinji Akuma gli avrebbe inviato incontro Daiba, qualora avesse avuto bisogno di rinforzi o di comunicazioni urgenti.
    Dunque, una volta che i due si separarono e Ryoshi giunse alle prigioni, anche li le sue mosse si rivelarono essere delle mosse buone: le due voci che bisbigliavano tra i corridoi della prigione non sembravano essersene accorte della sua presenza, e come se nulla fosse successo continuavano a parlare ancora. Viste le guardie senza vita, diveniva chiara una cosa: forse non tutto era chiaro, come all'origine dei fatti gli accademici pensavano. Come mai, le guardie erano state uccise così, in un modo così barbarico, quasi tutte pugnalate alla schiena, trafitte dalla schiena, quasi cme se fossero stati colti di sorpresa, quasi come se non si aspettavano quel che sembrava, o che poteva essere... un tradimento. Difatti, notando i corpi senza vita, il signor sunese avrebbe sin da subito notato dei piccoli, ma non insignificanti particolari: kunai nella schiena, nella nuca, bocce spalancate, quasi tutti uccisi sul colpo, e tutti senza esclusione uccisi da dietro. Vi avrebbe visto 5 corpi fuori dalla prigione: di loro nessuno sospettava di un possibile attacco, poiché stavano ancora li, senza essersi mossi dal proprio posto di guardia. Aspettando un attacco alla prigione da davanti, lo avevano subito alle spalle.
    Mentre addentratosi dentro alla galera, il bambino indemoniato vi avrebbe visto tracce di sangue sui muri, dei graffi sulle pareti, e altri 3 corpi di guardie: morti sul colpo, colti all'improvviso da un attacco dall'interno che non si aspettavano. Come era possibile?
    Alla propria destra, in fono a un lungo corridoio Ryoshi avrebbe visto delle scale: alcune portavano su, alcune portavano giù. Alla propria sinistra, invece, nascosti nella penombra avrebbe visto 3 uomini, di cui uno indossava una delle delle divise tipiche delle guardie.
    «Pensavo che non sareste più tornati...» - disse una delle due.
    «Pensavi male. Il Re ripaga sempre i traditori.» - Il re. Chi era il re? - «Specialmente quando sono dalla giusta parte della barricata,» - disse uno dei due e rise da solo.
    «Comunque, come il Re ti aveva promesso: 30.000 ryo, non uno in più, né uno in meno.»
    «Devo contare?»
    «Siamo criminali, ma siamo criminali onesti,» - rispose l'altro. - «E le parole per noi valgono oro.»
    Il traditore sorrise e prese il sacchetto. Per un attimo lo pesò sulla mano.
    «D'accordo,» - disse lui. - «Invece con gli accademici? Come faccio?»
    «Sono affari tuoi. Se vuoi possiamo ferirti, ma non abbastanza pesantemente da ucciderti... Così magari gli accademici penseranno che non siamo riusciti ad ammazzarti, e tu sia stato l'unico a esserti salvato.»
    Il traditore ci pensò su un attimo.
    «Facciamo così: voi mi ferite, e mi portate fuori. Così simuliamo una scena: io cercavo di fuggire da voi, ma voi mi avete raggiunto e ferito. Agli accademici dirò di aver finto la mia morte, e via. Okey?»
    «Okey.» - E i 2 stirnsero la mano al Traditore.
    «E' sempre un piacere fare patti con te.»
    Ascoltata questa scena, cosa avrebbe fatto Ryoshi?

    [...]

    Osservate le tracce, Seinji non ci avrebbe pensato su per un attimo, e composto il giusto sigillo, si sarebbe subito morso il dito, evocando una delle sue bestiole migliori.
    CITAZIONE

    Evocazione [Pterosauri]
    Creatura [Daiba]
    Creatura: L'utilizzatore può richiamare tramite la tecnica del richiamo la creatura {Daiba}. {Conosciuto per elementi sparsi dello scheletro, questo pterosauro è caratterizzato principalmente dall'enorme sviluppo delle vertebre cervicali (da qui l'epiteto specifico lancicollis, che significa “dal collo a lancia”). Queste vertebre sono eccezionalmente allungate e si articolano fra loro in una maniera piuttosto rigida. Il colore del corpo è rosso-scuro. Il carattere del pterosauro è combattivo, ma buono.}
    Energia: Blu
    Taglia: 1 Unità
    Statistiche: Resistenza -4, Riflessi: +2, Velocità: +2
    Competenze: Volo - Intelletto

    [Da Chunnin in su]

    Furtività Base
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Furtività.
    [Da Genin in su]

    Occhio di falco - Riflessi
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.
    [Da Genin in su]

    Mimetismo
    Villaggio: Evocazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può rendersi impercettibile alla vista o all'udito o all'olfatto, alla scelta all'attivazione. Annulla rispettivamente gli effetti delle abilità Vista Perfetta, Udito Perfetto o Olfatto Perfetto avversarie oppure riduce la loro percezione di 3. Concede un occultamento naturale parziale, rendendosi trasparente; l'occultamento è inefficace entro 1,5 metri da una fonte di chakra.
    Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Alto - Mantenimento: 1/2 basso)
    [Da Chunnin in su]

    Furtività Intermedia
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Furtività, anziché +3.
    [Da Jonin in su]

    [Evocazione a spesa della creatura
    Daiba
    Chakra: 6 bassi/12
    Vitalità: 6/6 leggere]

    «Buonsalve,» - avrebbe sin da subito iniziato Seinji, - «c'è del lavoro per te.»
    «Esponi il piano Seinji...»
    «Asmodai...» - corresse Seinji, e continuò: - «stiamo cercando degli evasi. Dei fuggitivi. Ci sono delle tracce strane in giro, e voglio che mi aiuti ad espezionarle. Vola verso Nord, ed espeziona le impronte. Io andrò verso Sud. Ti attenderò li tra un'ora. Raccogli le informazioni e vieni a fare rapporto. Chiaro?»
    Il pterosaura dunque annuì e si mise in volo, mentre l'Akuma, forte del pterosaura, si mise subito in marcia.
    Voleva capirne di più di tutta quella storia.





    Seinji
    Chakra: 400 Bassissimi
    Vitalità:15,5/15,5 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica Avanzata: ///
    Slot Tecnica Base: ///

    Abilità usate: ///
     
    .
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    Ryoshi




    I corpi fuori dall'edificio, così come quelli all'interno, mettevo chiaramente in evidenza la sorpresa che avevano provato i morti nell'essere attaccati. Indubbiamente non si aspettavano niente di simile. Colui o coloro che aveva prodotto quello sterminio si era assicurato di non trovar alcuna difesa davanti a se, e così tutte le guardie sono state trasformate in cadaveri ancor prima di accorgersene.


    Per poter partecipare alla festa sarei dovuto arrivare ben prima...

    Pensai mentre mi introducevo all'interno della galera. Avanzavo verso le voci che sentivo, e man mano che mi avvicinavo le loro parole diventano sempre più chiare. Ciò che invece sembrava sconvolgermi era il totale capovolgimento della situazione. Le loro parole erano gravi, e sembrano dare una chiara spiegazione alla situazione. Parlavano di un qualche Re, chi esso potesse essere non potevo immaginarlo, ma l'avrei scoperto. Invece, non potevo sapere quale fosse il grado di capacità dei presenti, ma visto lo sterminio che uno di essi sembrava aver contribuito a fare non potevo sottovalutarli troppo. Forte della tecnica del mimetismo mi avvicinai alle tre figure, teoricamente in base alle loro parole i due scagnozzi avrebbero dovuto iniziare a ferire la guardia traditrice, per poi continuare la loro patetica sceneggiata. Che dire, quale migliore occasione per ridurre il numero dei miei avversari di un'unità. Avrei dunque atteso che i due ferissero il terzo uomo, nel mentre mi preparavo. Tutto il materiale organico e semi organico attorno a me avrebbe iniziato a trasmutarsi Trasmutazione: L'utilizzatore può creare sabbia da materiale semi-organico (la terra), non organico (la roccia, il fango), organico vegetale (gli alberi, tessuti vegetali) presente entro la metà del raggio massimo ed oltre 3 metri da fonti di chakra diverse dall'utilizzatore. Richiede la manipolazione di Unità, ma senza consumo di chakra. Non è possibile la trasmutazione di strutture con chakra diverso da quello dell'utilizzatore. in sabbia. Ovviamente non i materiali attorno alle tre figure, che avrebbero altrimenti potuto notare qualcosa di strano. Non era certo mia intenzione permettere loro di notare quale brutta fine stavano per fare. Avrei dunque atteso che uno dei tre venisse malmenato o ferito, ed una volta che la guardia traditrice fosse stata fuori combattimento sarei piombato contro gli altri due.

    Certo, potrei agevolmente ucciderli in maniera silenziosa mentre meno se l'aspettano, basterebbe pugnalarli alle spalle mentre trucidano il volta gabbana, ma quale divertimento potrebbe esserci ?

    <div class="gdr">In realtà tutti e tre mi potevano tornare utili, non è detto che ognuno di loro sapesse tutta la storia, di conseguenza era meglio poter torcere loro le informazioni in gruppo. Inoltre, se il singolo può avere dei buoni motivi che lo spingono a resistere, in un gruppo di criminali da quattro soldi e ancor più facile far paura all'intero gruppo. Avrei atteso che i due criminali sani fossero di spalle e attenti nelle loro opere per procedere al mio attacco. La sabbia che avevo ottenuto dalla trasmutazione del materiale attorno a me era pronta, le avrei dato la forma di un'enorme manona ( 4 unità ), che si sarebbe schiantata contro i tre individui, schiacciandoli contro il muro e tenendoli contro di essi. Slot azione 2 . Già per uno shinobi un'attacco del genere sarebbe stato duro da incassare. Non potevano aspettarsi questo genere di attacco, e molto probabilmente si sarebbero ritrovati schiacciati contro il muro in men che non si dica. Anche il ferito sarebbe stato preso dalla mia manona, ostacolando ulteriormente i movimenti degli altri due. L'attacco avrebbe poi ovviamente sciolto la tecnica dell'occultamento, rivelandomi. Se in qualche modo fossero riusciti ad evitare l'attacco avrei utilizzato le 2 unità di sabbia rimanenti dalla trasmutazione, che sotto forma di due mani ( 2 mani da 1 unità ) sarebbero partite verso la gola dei due, per spingerli sempre verso lo stesso muro, dove la manona di sabbia li avrebbe racchiusi. slot azione 3 / tecnica 1


    Signori. Chi è il Re ? E soprattutto, qual'è la destinazione degli evasi ?

    Niente convenevoli, speravo che i tre capissero in quale triste situazione si trovavano e che avrebbero opposto poca resistenza, detto ciò, se per qualche motivo non avessero ben capito o non avessero risposto nel modo corretto la sabbia attorno a loro avrebbe ben presto iniziato a stringere, forte, molto forte. Slot tecnica 1


    Fossi in voi perderei meno tempo...

    I tre non avevano ancora capito quale fine avrebbero fatto, ma chissà che un po' di collaborazione non avrebbe addolcito l'esito.


    Asmodai



    Asmodai c'aveva visto giusto nel richiamare la sua bestia. Da solo non sarebbe mai riuscito a gestire tutte le possibili tracce che Coyori aveva lasciato in ogni direzione cardinale. Indubbiamente l'utilizzo dell'evocazione avrebbe ridotto i tempo ed aumentato le possibilità di trovare qualche traccia, o comunque rendeva le possibilità di riacciuffare i banditi un po' più tangibili. Detto ciò, la bestia sarebbe prontamente volata verso Nord, come indicato dal suo padrone senza trovare alcun genere di ostilità o problema. Non sembravano esser previste guardie o sentinelle che stessero attente a non essere inseguite. Una volta percorsi parecchi chilometri essa avrebbe solamente trovato un gruppo di ragazzi, 8 per la precisione che giocavano con un pallone rudimentale in una radura. Le orme partivano dal centro abitato dove si trovava la prigione, ma era difficile stabilire se i ragazzi fossero proprio partiti da li, o se fossero stati solo di passaggio in quella zona. Ad ogni modo al momento sembravano intenti a giocare, incuranti della bestia antica che voleva sopra le loro teste. Anche se il pterosauro avesse atteso essi non avrebbero fatto altro che giocare, e sostare di tanto in tanto per bere e mangiare. Mentre, attorno a loro non sembravano esserci altre forme di vita.
    Per quanto riguarda invece il Kiriano, sembrava proprio ch'egli volesse andarsi a cacciare in un brutto guaio. Non avrebbe impiegato molto a raggiungere la zona dei cerchi concentrici di impronte. Per quanto egli potesse osservare non c'erano particolari spiegazioni, era come se coloro che avevano fatto le impronte fossero apparsi in quella zona, senza esserci arrivati. Ad un'occhiata più attenta invece avrebbe potuto notare ogni tanto sembrava esserci una singola impronta diversa tra le altre, più marcata nel terreno, e decisamente più grande rispetto alle altre. Sembrava un piede gigante, appartenente a chissà quale essere enorme. La sua vista gli avrebbe permesso di vedere come al centro della struttura di impronte, nascosta dalla terra ci fosse una sorta di porta marrone. A cosa desse accesso era ignoto saperlo, nemmeno la sua vista sembrava poter oltrepassare quella porta. Inoltre, se avesse cercato di guardare sotto il terreno avrebbe notato solamente terra, senza particolarità alcuna.
    Di che diavoleria si stava parlando ?
    Se avesse cercato di avvicinarsi al centro delle impronte concentriche il cammino sarebbe stato duro e faticoso. Non tutte, ma alcune delle impronte nascondevano trappole di dura entità. Mentre se fosse giunto nel centro sarebbe partito un meccanismo diabolico, da ogni orma attorno a lui sarebbero usciti dei vapori debilitanti, indubbiamente veleno. Sarebbe bastato inalarne anche una bassissima quantità per risentirne terribilmente.


    Mi scuso infinitamente per il ritardo ingiustificato ed ingiustificabile. Sarò molto più rapido d'ora in avanti!
     
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    Il danno era grave; nessuno avrebbe restituito la vita alle guardie di quella prigione, - frutto di un ennesimo, ancor più grave, tradimento. E chi era il responsabile di tutto ciò? Chi, per davvero, era il meritevole della punizione più severa, se non il medesimo Giuda, chi aveva venduto la libertà a dei criminali, chi aveva tolto la vita ai propri compagni, per qualche misero soldo, e una prospettiva felice per la vita futura? Se ci fosse stato Seinji al posto del giovane sunese, qualche testa ormai sarebbe volata via, ma tant'era... Troppo presi dalla conversazione, dall'inganno e dal tradimento, i 3 non videro nemmeno l'avvicinarsi del shinobi sunese, nascosto, celato sotto a una copertura attenta e mascherata. Ridevano. Scherzavano. Costruivano piani malvagi basati su complotti strani. Era una scena strana: sembravano delle iene, che stava festeggiando sui cadaveri dei cervi morti, colti alle spalle, uccisi di sorpresa. Quale barbaro destino, e quella lotta impari! Uccisi sul posto di lavoro per via di un inganno, di un tradimento.
    «Se solo ci fossero più persone come te!» - disse uno dei due ignorando la sabbia. - «Il mondo sarebbe un mondo migliore!.. Per noi hehehe»
    Strettisi le mani, uno dei due afferrò un kunai e lo infilzò nel fianco del traditore. Questi lo lasciò fare, pensando che, come si erano messi d'accordo, la ferita non sarà mortale ed egli sopravviverà. Tuttavia ben si sapeva che a stringere patti con il diavolo si finiva male sempre e comunque, e ovviamente il tizio con il kunai in mano lasciò che il kunai penetrasse troppo affondo nel fianco del tizio, procurandogli ingenti danni interni. [Ferita Grave [60]- DnT da Sanguinamento Grave]. Non felice di ciò, il secondo tizio, quello che rispondeva al nome in codice "Sakura", tirò fuori una wakizashi, e mentre gli oggetti vicino a Ryoshi divenivano di sabbia, infilzò la sua wakizashi nell'altro fianco del tizio. [Ferita Grave [60] - Dnt da Sanguinamento Grave ].
    Il tizio era ancora in vita. Poteva venire salvato, se dato alle cure ingenti di un medico. Di certo sarebbe rimasto in vita ancora per poco...
    «Il Re aveva detto di fare così, caro mio. Mi dispiace, è la vita!» - Sakura allora si sarebbe piegato per raccogliere il denaro, posizionato poco prima nel pugno del Giuda, ma ecco arrivare la sorpresa di turno.
    «Via!» - avrebbe gridato uno dei due, percependo l'attacco con la sabbia a pochi metri da sé. - «Via!» - avrebbe gridato Sakura, ed entrambi, impastando chakra nelle gambe, sarebbero schizzati via, in due lati opposti. [Riflessi entrambi: 450 - 1° slot difesa]
    A quel punto, trovandosi a 6 metri l'uno dall'altro, e aspettandosi la continuazione degli attacchi di Ryoshi, schivare l'attacco successivo per loro sarebbe stato più facile ancora: uno di essi, quello col nome di Sakura, si fece rapidamente fatto crescere i capelli, già dapprima bianchi, scagliandone gli aculei verso la ormai vicinissima mano di sabbia di Ryoshi, distruggendola con 3 aculei e tramutandola nuovamente in sabbia. [Sakura: ST 1 - Mille Aculei]
    L'altro, invece, allontanatosi dalla sua posizione precedente di circa 6 metri, vedendosi arrivare contro la mano di sabbia di Ryoshi estrasse rapidamente 4 kunai, e li gettò contro la mano ancor prima che questa potesse afferrarlo[2° slot difesa - Parata - Riflessi: 450].

    Dunque, tra i 3, solo il Giuda era ormai a terra in una pozzanghera di sangue che respirava a malapena. Gli altri due gli attacchi li avevano schivati ed evitati.
    «Ma guarda qua, fratello! Abbiamo delle visite!»
    «Sì, gente accademica. Ma è solo uno! Abbiamo sbagliato a farci cogliere di sorpresa!»
    I due si guardarono.
    «Senti tu!» - grido Sakura. - «Niente male quei attacchi con la sabbia, ma non è proprio il massimo per noi. Siamo gente di alto livello, capisci? Io mi chiamo Konobi, ma per via del miei capelli mi chiamano Sakura. Questo invece è il mio fratello, Konono. E abbiamo una proposta da farti: non cerchiamo lo scontro. Siamo semplici mercanti... concludiamo affari. Lasciaci uscire in pace e non te ne pentirai, altrimenti, beh...»
    «Non credo accetti...» - Disse Konono.
    «Bhe, in tal caso... che gusti la mia Wakizashi!» - urlò Sakura e corse in avanti, in poco mangiandosi i metri che lo speravano da Ryoshi. [Velocità: 400 - 1° slot azone]
    «Fai pure. Io starò qui a guardare.»
    Arrivato nei pressi di Ryoshi, questi avrebbe tirato un rapido fendente verso la gola del ragazzo, cercando di talgiargliela di netto da destra a sinistra con a sua wakizashi già dapprima bagnata col sangue. [slot azione 2° - Velocità: 450 - Forza: 400]
    Quindi, indipendentemente dall'esito del primo attacco, Ryoshi avrebbe mosso la wakizashi in quel che era un rapido affondo: avrebbe ritratto il braccio con la wakizashi, e l'avrebbe mosso in un affondo verso la pancia di Ryoshi, cercando di bucargliela.

    Konono nel frattempo sarebbe rimasto in disparte, ad osservare il fratello, ma pronto a intervenire.

    "Sakura:"
    Vitalità:14 leggere
    Chakra: 45,5 bassi

    TA: Mille Aculei:
    TB: ///

    Konono:
    Vitalità: 14 leggere
    chakra: 49 bassi

    TA:
    TB:

    Giuda:
    Vitalità: 4 leggere rimanenti


    ----------------------------------------------------------------------------------
    Daiba, nel frattempo, non si stava per nulla divertendo: osservati i ragazzi intenti a giocare, l'evocazione cambiò rotta e volò nel punto indicato da Seinji Akuma, per fargli rapporto. Ovviamente calcolò anche che questi si era spostato nella direzione da lui scelta per perlustrarla e dunque volo lì. Arrivata al padrone, l'evocazione avrebbe prima compiuto un giro nel cielo, e poi si sarebbe posata sulla sua spalla.
    «Niente di strano, capo. Solo ragazzini che giiocano.»
    "Possibile fosse un trucco?"
    «Qua invece come procede?»
    «Male.» - commentò secco l'Akuma guardando le impronte concentriche con la porta al centro di esse. - «Non sono un inseguitore esperto, purtroppo. Mentre abbiamo a che fare con gente di alto calibro: questa è senz'altro una trappola che o serve a farci perdere tempo, oppure serve per nascondere la fuga di qualcuno oltre a quella porta. Però mi sembra proprio che sia una porta poggiata sul niente, quella li al centro. Quasi come se qualcuno avesse fatto queste impronte con una tecnica, e quindi ci avesse messo quella porta, tanto per. Dubito che porti da qualche parte, ma dobbiamo provare.»
    «E se ci sono delle trappole su quelle impronte?» - chiese Daiba.
    «Faremo presto a scoprirlo.»
    L'Akuma dunque evocò 3 illusioni [1° slot azione - 9 UD - 18 Bx di chakra], 3 corpi umani un po' più bassi del solito, e lasciò che il primo corresse in avanti verso la porta, tagliando le impronte concentriche a metà. Se fosse esploso, avrebbe fatto partire anche il 2° corpo. E quindi anche il terzo. Seguendo il suo ragionamento, eventuali trappole dovevano reagire anche alle sue del tutto realistiche illusioni. Se la 2° o la 3° copia non fossero esplose, Seinji si sarebbe avvicinato alla porta centrale direttamente, aprendola.

    Qualora tutte e 3 le illusioni fossero esplose calpestando le orme e disattivando dunque le eventuali trappole nascoste, Seinji avrebbe evocato un altro dei suoi pterosauri - Zurura, questa volta, e gli avrebbe detto semplicemente cosa fare:
    «Mettimi sulla schiena e portami al centro delle impront, atterra sulla porta e lascia che salti via da te.»
    Dunque, sulle spalle del suo pterosaura più grosso, l'Akuma avrebbe fatta la stessa identica cosa: lasciando che Zurura atterrasse per primo, avrebbe verificato la porta alla presenza di eventuali trappole, e dunque l'avrebbe aperta come nella prima ipotetica.





    Seinji
    Chakra: 382 Bassissimi
    Vitalità:15,5/15,5 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica Avanzata: ///
    Slot Tecnica Base: Evocazione Zurura solo nel caso in cui tutte le esplosioni di Seinji esplodano.

    Abilità usate: ///
     
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    Non si poteva certo dire che la mia manata avesse avuto l'effetto sperato, i due stronzi l'avevano agevolmente evitata, così come avevano evitato senza problema alcuno i successivi pugni di sabbia che avevo preparato per loro. Invece, ciò che non avevo sbadatamente previsto è che a stringere i patti con diavolo ci si rimette sempre, e lo stupido Giuda avrebbe imparato prestissimo la lezione. I due, invece che ferirlo in maniera superficiale, avevano cercato direttamente di ucciderlo, andandoci molto vicino. Nella foga del combattimento non potevo accertarmi delle sue condizioni si saluta, ma guardando quanto la lama fosse entrata in profondità, ed a giudicare da quanto il poveraccio stesse sanguinando gli rimaneva ben poco di vita.


    Tutto meritato, morirai lentamente in preda a grandi agonie. Sfortuna vuole ch'io non abbia dell'adrenalina per farti sentire meglio il dolore... Invece pare che questi due debbano rompere le scatole più del previsto.. beh, morirete anche voi.

    L'idea del combattimento non mi dispiaceva. Certo, avevo sbagliato l'agguato dando loro possibilità di notare la sabbia e di evitarla, ma questo non comprometteva più di tanto la situazione. Iniziai sin da subito a prepararmi. La mia arte prediligeva una difesa perfetta, ma soprattutto inaspettata. Appena vidi i due evitare i miei attacchi utilizzai una tecnica caposaldo del vecchio Kazekage Gaara :L'armatura di sabbia.Armatura di Sabbia
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare un'armatura completa di sabbia, a contatto con il proprio corpo. L'armatura ha potenza difensiva pari a 30 e durezza 5. Non ha tempo di disattivazione. Causa Ingombro.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto - Mantenimento: null)
    [Richiede Manipolazione della Sabbia I]
    [Da genin in su]


    Senza che nessuno di loro se ne potesse accorgere il mio corpo venne prontamente ricoperto da un sottile strato di sabbia, durissima. Ciò rallentava alcuni movimenti, e potevo essere d'ostacolo a certo offensive, ma garantiva una perfetta protezione da individui di questo genere. Di conseguenza, quando dopo il breve e triste discorso iniziato dai due luridi malfattori uno di essi si lanciò verso di me non feci altro restare immobile, ed estrarre con teatralità il mio Dadao. Ciò che Saruka non poteva aspettarsi era che i suoi attacchi non avrebbero nemmeno graffiato la mia possente armatura, nè il suo tentativo di sgozzamento , nè tanto meno il suo affondo. Ciò che feci, però, fu molto infame. Dopo che la sua lama passò lungo il mio collo portai la mano alla gola, fingendo di dover tenere la gola, cercando di trattenere il sangue come se fossi stato realmente colpito. Mentre, contemporaneamente all'affondo mi piegai, come se la lama potesse colpirmi. Il mio nemico d'altronde era probabilmente concitato dalle fasi del suo attacco per notare di non avermi realmente reciso la gola, ed allo stesso tempo si sarebbe accorto solamente all'ultimo di come il suo attacco, un affondo portato di punta piena avrebbe semplicemente rimbalzato sul mio addome.
    Sfortunatamente la sua scelta era tristemente errata. Un affondo... Per compierlo si sbilancia tutto il corpo, la mano che impugna l'arma scatta in avanti, seguita dalla spalla e da una torsione del busto. Inutile sottolineare come il collo e la testa rimangano incredibilmente scoperti da un'eventuale contrattacco. Lui aveva deciso di attaccarmi impugnando la lama nella mano destra, esattamente la stessa mano nella quale io impugnavo il mio Dadao, che sarebbe calato sul collo del malcapitato con grande violenza, proprio mentre si rendeva conto di come i suoi attacchi non potessero in alcun modo ferirmi, cercando di decapitarlo. Il poveraccio era scoperto su quel lato, e non riuscivo proprio a capire come avrebbe potuto impedire alla mia lama di penetrare nella sua debole e morbida carne.


    Finalmente, dopo molto tempo posso forse di nuovo gustare questo sapore...

    Le immagini di Villa Mikawa tornarono alla mia mente, e per una frazione di secondo non potei che gustare l'idea di quel ricordo. Il sangue, il divano sporco, i genitori morti. Poi, tornai alla vita reale, davanti a me c'era ancora uno dei due scagnozzi. Qualunque esito avrebbe avuto il mio attacco, avrei tirato indietro la lama, e avrei eseguito subito dopo altri due fendenti verso lo stesso collo del malcapitato. Se non il primo, se non il secondo, il terzo avrebbe cercato di togliere quella testa dal resto di quel corpo immondo.


    Gente di alto livello ?

    Domandai guardando invece l'altro uomo, rimasto in disparte pensando di osservare con gusto la mia disfatta. Certo, chi avrebbe potuto immaginare un'esito del genere ? A questo punto non rimaneva molto da fare, la morte avrebbe dovuto raggiungere anche lui, prima o dopo. I due si erano difesi dai miei attacchi di sabbia, ma non l'avevano certo distrutta. La mia sabbia era a terra, sulla stessa terra dove ora presumibilmente scorreva il sangue del fratello dell'uomo in piede, o dove comunque il pavimento era stato lerciato dal sangue di Giuda. Li, la mia sabbia riposava, forse fuori dal campo visivo dell'uomo, che dopo essersi difeso aveva probabilmente archiviato la faccenda. Anche la sua testa mi dava molto fastidio, ma avevo bisogno di non ucciderlo per poterlo interrogare. La mia sabbia, ora a terra e nascosta dal sangue, avrebbe preso la forma di una lunga e sottile lama, e si sarebbe mossa lunga il pavimento fino all'ultimo, per poi risalire velocemente cercando di conficcarsi come una lama all'interno del ventre del poveretto. L'idea di base di questo attacco è che l'uomo fosse a bocca aperta, o perlomeno fosse concentrato sul nostro combattimento, con lo sguardo dritto verso di noi ed incurante del pavimento, dove il muoversi del sangue degli altri due avrebbe nascosto almeno inizialmente la mia lama di sabbia, per renderla visibile solo all'ultimo minuto.


    Dov'eravamo rimasti ? Chi è il Re ? Qual'è la destinazione degli evasi ?

    Chakra : 50 bassi iniziali - 1 ( occultamento ) - 3 ( controllo unità di sabbia post precedente ) - 4 ( armatura di sabbia ) - 1 ( ultimo attacco ) : 40

    ricapitolando :
    mi difendo con l'armatura, che ha potenza difensiva 30 dagli attacchi di sakura.

    Attacchi
    Slot 1, 2, 3 con il mio dadao cerco di decapitarlo, attaccando subito dopo di lui e cercando di sfruttare la sua posizione piegata dopo l'affondo.

    slot tecnica 1 : uso la sabbia per terra per fare una lama che cerca di colpire l'avversario al ventre. Rimane a livello di pavimento fino all'ultimo, per poi risalire in fretta cercando una sorta di attacco a sorpresa.


    Asmodai



    Il kiriano aveva fatto un buon lavoro, o per meglio dire, lo aveva fatto almeno in parte. Ciò che sarebbe stato auspicabile era un miglior controllo da parte dell'evocazione dei ragazzini. D'altronde, tra tornare indietro per dire che non c'era motivo di correre verso Nord, e non tornare affatto, non c'erano grandi differenze. Forse, rimanendo sul luogo, avrebbe potuto scoprire dell'altro. Ad oggi, se i cattivi fossero andati realmente da quelle parti non li ritroveremo mai più.
    Seinji invece affrontò le impronte circolari nel migliore dei modi, la prima creazione illusoria durò poco o niente, dopo pochi passi venne travolta dall'esplosione, dando il via al secondo costrutto. Esso invece riuscì ad arrivare quasi alla porta, mentre il terzo costrutto riuscì addirittura a salire sulla porta, azionando i veleni. Seinji, per fortuna o per grazia di dio, era fuori dal diretto contatto con i fumi velenosi, e riuscì ad arrivare alla porta.
    Una volta aperta avrebbe potuto vedere solamente una fossa. Una fossa che stranamente non aveva visto prima attraverso la terra. Era difficile stabilire quanto la fossa fosse profonda, e se lui avesse provato a gridare per usare l'eco, o se avesse fatto cadere degli oggetti all'interno non avrebbe sentito niente. Di conseguenza, l'ipotesi che non si trattasse di una fossa, ma di un tunnel, di uno scivolo, o di un passaggio per un qualche posto segreto era più che valida.
    D'altra parte, ciò che invece avrebbe dovuto valutare, era l'idea di infilarcisi. Se avesse provato ad usare i poteri dei suoi occhi non avrebbe sarebbe riuscito a vedere nulla di particolare. Anzi, usando la vista vitale direttamente sulla galleria sarebbe stato ingannato dai suoi stessi occhi, che gli avrebbero fatto vedere il terreno come se non ci fosse nulla.
    Come poteva essere possibile tutto ciò ?
    Gli era mai capitato prima d'ora che fossero proprio i suoi occhi, segno distintivo di ogni Akuma degno di nota, a tradirlo ?

    E di cosa doveva fidarsi ? Dei normali sensi umani, che gli dicevano esserci una galleria, o dei suoi sensi innati, che rivolti nella stessa direzione non vedevano nulla, solo della terra, mera terra ?

    Cosa scegliere lo poteva sapere solo la sua anima. La galleria, ad ogni modo, era piccola, e sarebbe riuscito a entrarci solo una persona alla volta.


    KKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK

    Nel profondo silenzio che aleggiava attorno ad Asmodai un piccolo suono elettrico ruppe la calma e la tranquillità. Non c'erano molti arbusti attorno a loro, ma dai pochi che c'erano si levarono in volo tutti gli uccelli presenti, in fuga. Cos'aveva scatenato questa reazione ?
    Cosa significava quel suono ? Che fosse stato lui, aprendo la porta a far scattare un segnale ?
    O nell'altra versione, quella suggerita dai suoi occhi nella quale la galleria non esiste, fosse stato avvistato ?
    E se anche fosse stato avvistato, chi aveva interesse a far scattare un'allarme ? Lui era il buono, i cattivi erano da tutt'altra parte...

    Quella che si svolgeva attorno a Seinji era una scelta complessa, nella quale avrebbe dovuto capire cosa fare. Le scelte erano molte, ma si riconducevano a due grandi filoni : fidarsi , o meno, dei proprio occhi.
    Potevo buttarsi nella galleria o fossa, se effettivamente esisteva, oppure poteva correre a cercare cos'avesse fatto scattare quello strano suono che aveva appena sentito. Lui, e la sua creatura erano li, a loro determinare il loro destino.
     
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    «Dialoghi»



    E dunque ecco la guerra scatenarsi, complici i due fratelli, forse fin tropo sicuri di sé stessi, e il giovane Ryoshi, voglioso, come non mai, di vedere il sangue schizzare ovunque. Pochi battiti, pochi controbattiti; molte parole, e pochi gesti. Finite le dovute presentazioni del caso, cosa che nel mondo ninja di giorno in giorno diveniva sempre più necessaria, uno dei due impugnò la propria spada già insanguinata dapprima e corse contro Ryoshi, dimenticando, forse, che ognuno aveva i propri segreti nella manica. Ognuno nascondeva i propri assi, e ognuno, specie con un sguardo come quello dell'accademico, poteva essere abbastanza pericoloso da staccare arti e teste a chiunque. Però no, ecco Sakura arrivare nei pressi del tizio accademico, ecco tirargli un primo fendente al collo, - colpito e affondato, - ed ecco voglioso, più che mai, di porre fine a quel breve scontro con una bestia ferita che si era portata le mani al collo nel miglior modo possibile: trapassandolo con la propria spada un lato della pancia all'altro, come se stesse combattendo contro un maiale, e non con un ninja. Certo, come nel caso del fendente, Sakura si aspettava che la sua wakizashi penetrasse nelle carne (o forse no? del resto cos'era quel strano suono e strana sensazione che la lama aveva prodotto nel colpire il collo del tizio?), e invece della morte avversaria, ebbe una brutta sorpresa: una lama nemica, spuntata dal lato, veloce, forte, potente, micidiale... e impossibile da evitare.
    Per un attimo il tizio pensò al suo fratello, li in disparte, al loro Boss, fuggito chissà dove e lasciati loro due sul posto per ripagare con la giusta moneta il traditore di turno e togliere ogni traccia, alla sua madre, che non voleva egli diventasse un criminale, e infine a sé stesso, con il dolore del sé, propagatosi velocemente dal collo lungo tutto il corpo in una rapida, odiosa, fulminante fitta di un dolore abbastanza acuto e pentrante da fargli sputare il sangue sul petto di Ryoshi dinnanzi a sé, e quindi indietreggiare rapidamente, portandosi al collo la mano priva dal wakizashi nella stupida intenzione di fermare il sangue. Certo, un dadano non poteva tagliare la testa via dal corpo con un solo colpo: per far questo ci voleva decisamente un arma più penetrante, un'arma maggiore. Ma i danni erano ingenti [Danno al collo: 30 - DnT Sanguinamento Medio]
    «AAAARGH! HA UN'ARMATURA!» - urlò il tizio in preda al panico arretrando velocemente nel mentre Gaara, pardòn, Ryoshi, avanzava rapidamente con l'intento di portare un altro colpo a segno, e quindi di mettere la parola fine su di ogni speranza per il giovane, e ancora apprendista, criminale.
    Seppur ferito, Sakura non aveva intenzione di morire così presto. No, per lo meno, contro un accademico che, seppur sì forte, un accademico qualsiasi. Una bestia ferita, ancora in vita, che cerca di aggrapparsi agli ultimi istanti di un'esistenza andata male, può essere decisamente più pericolosa di un tizio che indossa armature, e, forse, maschere.
    Dunque, ferito al collo egli vide comunque il secondo fendente di Ryoshi, e muovendosi rapidamente, abbassò il busto ed il capo quanto bastasse per andare la lama di Ryoshi a vuoto, a impattare contro il muro della prigione in quel stretto corridoio. [Slot difesa 1 - Schiavata] Per quanto invece riguardava il secondo fendente di Ryoshi (ormai terzo di quella temibile combinazione di colpi), fu la sua lama, ormai ritirata indietro dall'attacco, a salvarlo nel mentre egli cercava di non perdere il senno e di non svenire li seduta stane per via del sanguinamento. O ancor meglio: di perdere la testa. Nel senso letterale del termine. [Slot difesa 2 - Parata]
    Una volta che il figlio delle sabbie ebbe esaurito la sua foga offensiva, Sakura rapidamentre indietreggiò, posizionandosi vicino a Konono.
    «Però!» - sorrise questi, - «Era proprio vero quanto aveva detto il Re: stai perdendo la testa per questi accademici! hahahaha»
    Non c'era molto da ridere nemmeno per Konono però, ed avrebbe fatto meglio questi a restare concentrato sull'obiettivo, e sulla sua capacità di manipolare le masse di sabbia. Certo però, conscio che tutti avevano degli assi nelle proprie maniche, e pur vedendo che la sabbia si era rapidamente mossa verso di lui, questi decise di non fare niente. Semplicemente niente. E prese il colpo in pieno.
    «Uno che manipola la sabbia, dunque,» - sospirò Konono annoiato, una volta che la lama di sabbia si era conficcata nella sua pancia, o meglio: nella cotta di maglia che proteggeva il suo busto, nascosta dalla camicia e dal mantello . - «Non se ne vedevano in questa zona dall'epoca del Kazekage Gaara, credo. Ed è per questo che Sakura, mio fratello e soci in affari, non si aspettava una tua difesa del genere. Dev'essere una protezione completa la tua, come nel caso di Gaara, o no? Partendo dagli occhi, e finendo con le unghie tu porti quel che è una maschera mischiata alla sabbia. Ogni parte del tuo corpo dovrebbe essere dura abbastanza da bloccare un qualsiasi tentativo di attacco: sei imbattibile sin dal principio grazie a questa specie di difesa totale. Mirabolante!»
    «Sto soffocando...» - sospirò Sakura, che stava iniziando realmente a sentirsi male: da li a poco sarebbe caduto.
    «Tieni!» - si arrabbiò Konono facendo ingerire a Sakura un tonico di coagulazione, in seguito al quale la ferita si racchiuse del tutto e il sanguinamento venne fermato. Ora di quella brutta storia rimanevano soltanto le macchie di sangue sul pavimento, il quasi-cadavere del Giuda appoggiato al muro, e Ryoshi, il tizio che manipolava la sabbia. [Slot Azione 1 - Uso Tonico]
    «Vai un po' in disparte, riprenditi Sakura. Lascia che me la sbrighi io con questi tizio dell'Accademia.»
    Ed ecco che, come per magia, Sakura arretrò ancora lasciando Konono faccia a faccia con il tizio della Sabbia.
    «Sai, non prendertela a male, bro. Il mio fratello minore è molto impulsivo, è così di natura. Non volevamo di certo essere scortesi con te... Sai, noi traditori di Konoha, siamo gente così, abbiamo dei valori, non ti credere. E anche degli ideali. E anche un clan! Clan passato, che ci sta dando la caccia. Ma pur sempre clan! Il mio fratello, purtroppo, è fuggito dal clan ancor prima di sviluppare le proprie interessanti doti... ma io... vedi... io no! Io le ho sviluppate, ed io ti annuncio una cosa: scacco e matto.»
    A quel punto, come se dal nulla, un'ombra sarebbe rapidamente fuoriuscita alle spalla di Ryoshi tentando rapidamente di congiungersi con la sua stessa ombra, e quindi, come diceva il tizio, di metterlo in una posizione di scacco e matto.[Tecnica del Controllo dell'Ombra - TA - Velocità ombra: 500 - Furtività ombra: 10,5]
    Ordunque, preso alle spalle da non si sapeva bene cosa, Ryoshi avrebbe percepito la minaccia più o meno lontana da sé, dipendentemente dalla propria capacità percettiva. Un'ombra all'interno dell'ombra di quel corridoio... voglio di combattere, era finito in una poco illuminata galera.
    Dannazione.
    «Io mi chiamo Konono Nara, siamo nati a Konoha, ma siamo figli del Mondo.» - avrebbe detto questi, aspettando una risposta da Ryoshi.
    SE Ryoshi fosse stato colpito dall'ombra, e dunque sotto controllo, Konono avrebbe estratto 3 kunai con 3 carta-bombe liv. I legate ad essi, e attivandole nell'istante medesimo le avrebbe scagliate contro il malcapitato Ryoshi, puntando al suo petto. [Slot Azione - 2 e 3 - Attivazione e lancio - Potenza complessiva: 90]

    SE Ryoshi avesse schivato l'Ombra, Konono avrebbe agito nella stessa identica maniera, soltanto leggermente diversificata: estraendo le carta-bombe e attivandole, le avrebbe legate a un filo di Nylon [Slot Gratuito Lento], e solo quindi, guardando ove si sarebbe mosso Ryoshi per schivare il pericolo, le avrebbe lanciate verso la posizione di Ryoshi, dove questo stava andando a pararsi, e dove sarebbe atterrato. Per farlo egli avrebbe impasato del chakra nella forza. [Slot Azione 2 e 3 - Attivazone e lancio - Forza=450]
    Tuttavia, nel volo egli avrebbe tirato il filo di nylon, aspettandosi una difesa da parte di Ryoshi, e dunque una sua reazione. Egli avrebbe manipolata la traiettoria dei kunai in modo tale da schivare una sua difesa [Finta - Slot Gratuito Veloce] e quindi tirarle nuovamente verso Ryoshi. Una volta vicino a questi, le bombe sarebbero tutte esplose danneggiando il tizio sunese.

    Dinnanzi a tutto ciò, come avrebbe reagito il figlio delle sabbie?


    "Sakura:"
    Vitalità:11 leggere/14
    Chakra: 45,0 bassi

    TA: ///
    TB: ///

    Konono:
    Vitalità: 14 leggere
    chakra: 46,5

    TA: Manipolazione del'Ombra
    TB:///

    Giuda:
    Vitalità: 3 leggere rimanenti


    ----------------------------------------------------------------------------------
    Una fossa, dunque. Nascosta da una porta. Dietro alla quale i suoi occhi non riuscivano a vedere. Il messaggio era... era chiaro. Forse. Zurura non poteva entrarci con lui: non ci sarebbe entrato nemmeno se lo avesse rimpicciolito di 20 volte, e rimanere li, agli occhi di tutti, poteva dare noia. Una volta arrivato vicinissimo all'obiettivo, sembrava crollare tutto: doveva per davvero addentrarcisi in quella fossa, camminando per inseguire il tizio evaso? Era davvero un genio dell'evasione, se aveva trovato un qualcosa che riusciva a fregare lo sguardo totale dell'Akuma. Davvero gente di alto livello: non tutti potevano vantare di avere jutsu capaci di fregare gli Akuma, eppure quel tizio ci era riuscito.
    La faccenda si stava facendo strana.
    «Puoi tornare a casa Zurura,» - sospirò Seinji guardando la profonda buca sotto di sé, - «da qui in avanti proseguirò da solo. E anche tu Daiba. Andate a riposarvi...»
    Una volta che entrambi compagni di viaggio dell'Akuma fossero spariti in quel che si rivelava sempre essere una nuvolina di denso, candido e leggero fumo bianco, Seinji poté procedere con la sua avventura. A giudicare dalla profondità che la sua vista normale gli suggeriva - la sua vista non lo aiutava di nuovo lasciandogli vedere un terreno perfetto, senza alcuna buca quando usava il Magan, - quella fossa era ben profonda.
    O, perché diavolo il Magan tendeva a illuderlo? Che si stesse rivoltando contro il suo unico padrone? Che ora l'esperto di illusioni fosse vittima delle sue stesse illusioni? Tutto ciò stava prendendo una brutta piega, e vi era un solo modo per scoprire quale: se secondo il Magan la terra era priva di buche, e secondo gli occhi normali al centro vi fosse una grossa buca, buttandocisi Seinji, stando al Magan, non sarebbe arrivato da nessuna parte, poiché la buca non c'era, mentre solo con la vista normale egli sarebbe caduto in chissà cosa di nuovo.
    Dunque cosa fare?..
    L'Akuma cercò di richiamare il suo Demone, Asmodai, e invece dovette fermarsi: Asmodai non era in casa quel giorno, e un suono di dubbia provenienza aveva messo in dubbio le sue capacità di ninja. Per un attimo pensò di usare il rilascio, e lo fece: forse così sarebbe cambiato qualcosa. Del resto entrando nel centro di quelle impronte non poteva che scatenare un piccolo meccanismo, avviare una conseguenza, cadere nella stessa trappola di una possibile illusione nemica.
    E cos'era quel suono elettrico? Da dove proveniva? Dall'interno della grotta oscura, o... dal suo stesso interno? Era quel suono un suono reale, oppure no?
    Negli istanti stessi prese la sua decisione e fece un passo in avanti, verso il buco oscuro, la galleria, la fossa, o quel che era.






    Seinji
    Chakra: 382 Bassissimi
    Vitalità:15,5/15,5 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica Avanzata: ///
    Slot Tecnica Base: Evocazione Zurura solo nel caso in cui tutte le esplosioni di Seinji esplodano.

    Abilità usate: ///
     
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    Ryoshi



    Gli eventi si susseguirono senza troppa fretta tutto sommato, Sakura venne brutalmente colpito dal primo attacco, che gli impartì una bella ferita nel collo, sfortunatamente fin troppo poco incisiva rispetto ai miei gusti, e soprattutto rispetto ai miei programmi. Inoltre, con una forza di volontà mai vista prima riuscì con mio grande stupore a schivare degnamente gli altri due colpi, sopravvivendo e riuscendo ad uscire dalla mia sfera d'azione. Nel mentre, il fratello dimostrò il mio stesso genere di difesa, un'armatura lo protesse totalmente dal mio attacco, rendendolo ampiamente inutile. Dopodichè, mia sfortuna, si ricominciò a parlare.


    Siamo ancora allo stesso punto...

    Io ero un tipo silenzioso, ed amavo esserlo. Non mi piaceva queste persone, mi raccontavano i loro fatti personali e le loro storie senza alcun motivo. Per carità, io per primo ben conoscevo il valore delle storie e delle informazioni, ma in questo caso era evidente che non stavano per dire nulla di utile. SI, una citazione del loro Re, ma tutto sommato sterile e priva di un significato concreto. Senza considerare poi tutta la storia su Gaara prima, e sui loro fattacci di Konoha dopo. Della deontologia professionale del criminale infine.
    No, non era questo che mi premeva. Prima di tutto ero interessato al mezzo morto a terra, che avevo ben bisogno di salvare, e per farlo avevo bisogno di sbrigare la pratica dei due fratelli nel minor tempo possibile. Infine, avrei poi ottenuto le informazioni necessarie sul loro Re, e forse sul luogo della fuga.

    I miei attacchi, come già detto, non avevano avuto l'effetto sperato, e dovevo prepararmi ad una seria controffensiva. I due si erano dimostrati capaci, e quindi anch'io avrei dovuto stare attento. Inoltre, il secondo aveva scoperto il mio utilizzo dell'armatura di sabbia, e ben si sarebbe armato per riuscire a colpirmi nonostante essa; dovevo aspettarmi un'attacco sorprendente.


    Forse, dai tempi di Villa Mikawa avrò nuovamente avversari degni di questo nome.

    Inutile dire che la tecnica del Nara era per me inevitabile. Non potevo certo accorgermene. Le ombre erano spesso mie amiche, mi aiutavano ad intrufolarmi senza essere visto, e più di una volta mi avevano protetto dagli occhi nemici, ma oggi erano state loro a soggiogarmi. Il ramo nemico era troppo veloce, e dopo avermi raggiunto mi rese immobile.


    Astuto!! Mi hai fottuto! Oltre che criminali siete anche dannatamente subdoli...

    La finzione era il mio stile di vita, e nel sentirmi vittima della sua tecnica non feci altro che fingere di essere impaurito. Il mio viso da bambino si strinse, emanando emozioni di paura e tristezza. Una lacrima scese dal mio volto, mentre guardavo con occhi spaventati il mio nemico. Dentro di me quasi ridevo. Il poveretto aveva un'abilità molto valida ed il clan nara era famoso per il suo intelletto. Detto ciò, questa volta il mio avversario aveva fatto male i suoi conti. Pensare di impensierire un manipolatore della sabbia immobilizzandone gli arti era da sciocchi, soprattutto laddove poi questo decise di attaccarmi a distanza.


    Sciocco... Sciocco... Sciocco...

    Mi diede la possibilità di vedere cosa stava facendo, ovvero estrarre dalle sue tasche dei kunai bomba, con il chiaro intento di lanciarmeli addosso. Una totale assurdità. In effetti poteva pensare ch'io avessi bisogno di muovermi per controllare la sabbia, ma questo non era minimamente vero per sua sfortuna. Ero già pronto a difendermi, il mio chakra si era già infuso nel terreno, dove mi aveva procurato un'altra abbondante dose di sabbia da poter manipolare. Appena vidi partire i suoi Kunai alzai un'enorme muro di sabbia, esattamente a metà della distanza tra noi , ovvero a tre metri di distanza da ognuno di noi. Slot difesa 2. I Kunai impattarono sul muro ed esplosero, mandando la sabbia da tutte le parti. Il raggio massimo delle comuni carte bomba era 6 metri, l'esplosione arrivò a sfiorare il naso di entrambi, senza danneggiarci. Qualche leggera ondata di calore mi colpì, ma nulla che la mia possente armatura di sabbia non poteva evitare. L'esplosione però, generò anche una grossa quantità di fumo, che ci impediva di vederci gli uni con gli altri. Sfruttando questa possibilità, e soprattutto lo svanire del controllo dell'ombra feci due veloci passi in avanti, guadagnando circa due metri in avanti, preparandomi per quella che speravo sarebbe stata l'ultima offensiva. La sabbia era pronta, sempre pronta, e attorno a me iniziava ad essercene davvero in grande quantità. Quella che avevo usato inizialmente, e quella che avevo appena trasmutato dall'ambiente circostante . Dal nulla e a grande velocità sarebbero comparsi due enormi muri, larghi ed alti quanto le pareti attorno a noi, che non lasciavano via fuga. A meno che i miei nemici non sapessero anche scomparire. I due muri avevano un movimento speculare, che tendeva a schiacciare i due bastardi in mezzo. Slot azione 1. Se i due fossero rimasti in mezzo si sarebbero potuti ricordare di un'altra famosa tecnica del Kazekage Gaara, il funarale del deserto. Difatti la sabbia attorno a loro li avrebbe stritolati senza pietà. slot azione 2. Se infine i due avessero avuto ancora voglia di muoversi od andare in giro avrei cercato perlomeno di togliergli la voglia di parlare. Ovunque essi fossero stati la sabbia li avrebbe raggiunti, cercando di infilarsi con foga all'interno delle loro gole, passando dalle bocche con dolcezza se aperte, o aprendosi da sola un varco se necessario. slot azione 3

    Mi auguravo di porre fine alla faccenda, che per i miei gusti era durata evidentemente troppo. Ovviamente, il povero Giuda sarebbe stato esente dai miei attacchi. Il poveretto aveva già il suo da pensare, e non volevo aggravare la sua posizione maggiormente.


    Volete rispondere adesso ?

    chakra : 40 - 9 = 31 bassi.


    Asmodai



    Fortuna o abilità, L'akuma era riuscito a scovare il covo segreto di Suishi. Esatto, per quanto incredibile il capo dell'organizzazione criminale aveva deciso di installare il suo covo proprio a pochi chilometri dalla prigione. O per lo meno, qui era stato spostato da quando era stato incarcerato. In questo covo sotterraneo i suoi uomini avevano progettato la fuga, ed adesso si preparavano ad attendere l'accademico, che con il suo agire li aveva messi in allarme.
    Ma allora, solo Suishi? Esatto. La permanenza assieme nella prigione aveva spinto il formidabile Coyori a ricreare la trappola delle orme proprio sopra la galleria che dava accesso al covo. Un gesto di benevolenza, per assicurare all'amico di bagno penale un po' di sicurezza in più, al tempo stesso però, gli altri due ricercati erano evidentemente fuggiti in altre direzioni. Non vi era traccia, e mai l'avrebbe trovata nella galleri, di Miuzuri e Coyori.

    Asmodai si era dunque lanciato nella galleria, e trasportato a grande velocità all'interno dello scivolo sarebbe malamente finito in gabbia. Ma non in senso metaforico, realmente. Dopo un primo tratto di qualche metro nel quale la galleria era bordata di semplice terra esso si ritrovo in un tunnel di metallo, liscissimo, dove nemmeno il chakra adesivo gli avrebbe reso possibile di rallentare o evitare la caduta.
    Questo guaio nel quale si era cacciato era ben architettato. Gli evasi avevano preso molte precauzioni per evitare gli accademici, e difatti il chakra adesivo non funzionava, e gli occhi dell'akuma sembravano tradirlo. Quali altri sorprese lo attendevano ?
    Trasportato inesorabilmente verso il basso a grande velocità l'akuma avrebbe visto dopo qualche interminabile decina di secondi una luce infondo al tunnel, ed una volta uscito da esso sarebbe precipitato per terra, impattando malamente contro un durissimo pavimento. Se non fosse riuscito a rallentarsi in qualche modo limitando l'impatto ne avrebbe certamente risentito per il resto della giornata.


    Ebbene, ecco dunque l'inseguitore. Sei da solo ? Povero scemo, che tristezza. Una sola unità per inseguire il famoso Suishi. L'accademia dev'essere davvero in condizioni disastrose...

    Asmodai avrebbe potuto sentire solo una voce, mentre la sua vista era totalmente limitata da un'enorme serie di lampade che lo accerchiavano e che con incredibile potenza puntavano verso di lui. Anche solo tenere gli occhi aperti sarebbe stata un'impresa, in quanto la luce emanata dalle lampade era così intensa da far molto male. Difficile stabilire però quante persone vi fossero effettivamente nella stanza.


    Il mio amico Coyori si è premurato di darmi tutti gli strumenti necessari a difendermi dai miei inseguitori. Lui ha già avuto a che fare con gli accademici molte volte, e si sa... L'esperienza insegna.

    Attraverso la prima occhiata, o se si fosse mosso, Asmodai avrebbe notato di essere in gabbia. Una gabbia che lo aspettava proprio all'uscita della botola, e che si sarebbe chiusa sopra di lui subito dopo, dalla forma quadrata e dal lato di 5 metri. Difficile stabilire visivamente di che materiale fosse fatta, in quanto anche se avesse aperto gli occhi la luce intensa delle lampade non gli avrebbe permesso di capirlo. Se invece si fosse avvicinato, o se ci avesse sbattuto nel tentativo di liberarsi avrebbe presto capito che le colonne erano di legno.
    Asmodai non avrebbe potuto vederlo, ma la gabbia di legno che lo circondava partiva dalle mani di uno dei due scagnozzi attorno al boss mafioso. Così come i nemici del piccolo Ryoshi, anche questi mostravano capacità straordinarie di alcuni famosi clan del paese del fuoco.
    Detto ciò, senza che fu impartito nessun'ordine, partì l'offensiva nei confronti dell'akuma.
    Da uno dei pilastri che formavano la gabbia sarebbero partiti 12 unità di legno che si sarebbero divise in 4 diversi rami ( di 3 unità ciascuno ) che miravano a prendere e stritolare gli arti dell'akuma, cercando di metterlo in trappola ed immobilizzarlo. Slot azione 1 .


    Mi spiace per te, ma non abbiamo bisogno di ulteriori seccatura.

    Ed infine, proprio mentre qualsiasi rumore veniva coperto dalla voce del boss, un'ennesimo attacco sarebbe andato nella direzione di Seinji, sia ch'egli fosse stato effettivamente intrappolato dai rami che non. Un'enorme tronco si sarebbe generato davanti a lui, e avrebbe cercato di colpirlo mirando dritto al suo torace. slot azione 2 .

    Le cose si mettevano male, cieco ed in trappola, toccava al Kiriano salvarsi la pelle. Senza considerare che era facile intuire un fallimento per la missione, visto che mentre lui era impegnato con uno solo degli evasi, gli altri due erano liberi di scappare.

     
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    Il tizio che manovrava la sabbia poteva definirsi forse un avversario ostico, certo. Uno da Suna venuto sin li! I due fratelli Nara erano meravigliati di lui: era l'Accademia, quell'organizzazione piena di traditori che si alleano gli uni con gli altri, a far viaggiare i loro ninja dai punti più lontani dell'universo intero, con lo solo scopo di svolgere mansioni per questo o per quel Kage; difendere questa e quella terra; insomma - fare gli schiavi dell'Accademia in nome del Nulla più totale. E dunque, ai schiavi una morte da schiavi: appena stabilito il contatto con l'ombra del povero malcapitato, il fratello Nara maggiore volle subito metterlo sotto scacco-matto: 3 kunai con le bombe esplosive agganciate agli stessi miravano a colpire il nemico in pieno, forse distruggendo, o forse soltanto oltrepassando la sua armatura grazie all'ammontare di danni in un unico punto. Questo poco importava, davvero. La cosa che unicamente importava era di togliergli quella specie di difesa assoluta di dosso, renderlo vulnerabile agli attacchi più semplici, e, quindi, massacrarlo, come il Re e la sua brigata avrebbe desiderato.
    Quando però Konono rifletteva sul fatto che tutti i ninja avessero degli assi nelle maniche, non stava di certo mancando d'attenzione il tizio dinnanzi a sé: uno che manipolava la sabbia in quel modo, riuscendo a manipolarla similmente a quanto faceva il Kage di quelle terre, non doveva venir sottovalutato, no. Egli doveva venir sovravalutato, affinché ogni azione futura intrapresa contro di lui potesse stupirlo, scalfirlo, graffiarlo. Era a quello che servivano i fili di nylo legati ai kunai. A quello serviva anche l'espressione fredda e glaciale rimasta sulla faccia di Konono quando vide Ryoshi... piangere, letteralmente. Il mondo ninja era un mondo pieno di trucchi, e, partendo dal basso della gerarchia tutti avevano i propri segreti, tutti portavano le proprie maschere. Un bravo ninja e un ottimo attore erano la stessa cosa, e raramente si poteva dividere le une cose dalle altre. Ordunque, quando Ryoshi finse di piangere, Konono si allontanò di quale che passo [Slot Gratuito] arrivando a porsi al fianco del suo fratello, detto Sakura.
    Il tutto però prese forma, e le sue preoccupazioni si realizzarono quando vide un muro di sabbia contrapporsi tra di loro, letteralment vanificando tutti i suoi pensieri precedenti, riguardanti su come usare quei fili di nylon nel caso in cui il nemico avesse fatto qualcosa con i propri segreti. Ora tutto stava prendendo un'altra piega: i predatori sembravano pian-piano diventare prede. Che cosa triste!
    Al muro di sabbia Konono strinse i pugni.
    «Reazioni pronte,» - disse questo al suo fratello. - «Dobbiamo uscircene da questo luogo chiuso, che per noi è simile a una tomba. Ci serve il luogo aperto...»
    «Ma lui ci sbarra la strada d'uscita, e... ah, la finestra!»
    Nel mentre, celati dalla nube dopo l'esplosione, cercavano vie d'uscita, videro anche che la sabbia si stava muovendo, ora verso di loro, ora forse cercando di schiaccarli entrambi in mezzo.
    Cosa dunque fare?
    «Se rimaniamo in mezzo a questi due muri, saremo fottuti...» - disse il genio di turno: Sakura.
    «Ora!» - urlò Konono, ed entrambi schizzarono all'indietro, verso il fondo del corridoio, laddove c'erano le scale che portavano ai piani inferiori e quelli superiori, schivando rapidamente entrambi i muri di sabbia. [Riflessi: 475, impasto Basso per entrambi/ I° Slot Difesa]
    Poi, quando ormai la distanza tra la coppia dei banditi e la reincarnazione di Gaara si era fatta pari a 18 metri in linea d'aria, capirono anche che il tizio li avrebbe presi entrambi anche la: bisognava inventarsi qualcos'altro, e agire di conseguenza. E così fu: la sabbia arrivò anche fin li, cercando di attaccarli. Schivare anche quell'attacco era possibile, ma privo di risultato: pur continuando il combattimento, l'unica cosa che rimaneva era o collaborare con il tizio in questione, oppure uccidersi, salvaguardando il segreto del Re e del resto della truppa.
    Cosa fare?
    E qui, nel momento dell'avvicinamento delle sabbie e della tensione, avvenne l'improbabile: Sakura notò l'incapacità del suo fratello di trarre le dovute conclusioni e lo spinse in avanti verso la sabbia, che questo non riuscì a schivare e ne rimase preda. La bocca rimase chiusa, mentre fu il naso e le orecchie subire la foga distrutiva di Gaara, subendo entrambe una ferita leggera per via dell'intrufolazione delle sabbie. [Danno: 10 al naso e ai due orecchi, cioé in tutto 30] Mentre Sakura sarebbe fuggito su per le scale, lasciando suo fratello in balìa del demone di Suna. [Slot Azione /Slot Difesa: Riflessi: 450/Velocità:450]
    «Bastardo!» - urlò Konono schizzando subito via dalla sabbia in una maniera indicibilmente veloce e fulminea, quasi come se non fosse sabbia quella, ma serpenti velenosi [3° slot difesa - Riflessi: 500]. - «Dove vai! Torna qua! Traditore!» - Egli dunnque sarebbe corso dietro al fratello su per le scale lasciando Ryoshi da solo nel corridoio. [1° slot azione - Fuga/Inseguimento]

    Cosa avrebbe fatto dunque Ryoshi dinnanzi a una tale vicenda?



    "Sakura:"
    Vitalità:11 leggere/14
    Chakra: 44,0 bassi

    TA: ///
    TB: ///

    Konono:
    Vitalità: 14 leggere
    chakra: 44,5

    TA: ///
    TB:///

    Giuda:
    Vitalità: 2 leggere rimanenti


    ----------------------------------------------------------------------------------
    Una volta entrato nel lungo tunnel nero, ne seguì una altrettanto lunga caduta. Coloro che avevano architettato quella trappola, se così la si poteva chiamare, erano dei gran lavoratori: per scavare quello nel terreno, ne dovevano consumare di chakra. Ma poi... Perché scavare quella trappola così lunga proprio li, nei pressi della prigione? Tuttavia, percorrendo sempre più distanza senza riuscire ad usare il suo chakra adesivo per rallentare a caduta nel buio (cosa c'era oltre, l'Ade? gli inferi?), la certezza che nel fondo di quel tunnel avrebbe trovato chi cercava aumentava in modo esponenziale alla sua caduta. Solo un folle poteva scavare quello li nel terreno; solo un folle lo avrebbe fatto proprio li, a pochi metri dalla prigione. Per un attimo Seinji si chiese come se la stesse passando il sunese nel mentre: forse non proprio bene, considerando che quella specie di nascondiglio poteva essere stato progettato per aspettare qualcuno, magari qualcuno degli evasi tornato indietro, o chissà chi altro ancora. In ogni caso questo problema passava al secondo piano: un ninja doveva poter badare a sé stesso, così come Seinji in quegli istanti doveva poter badare a sé. Certo, l'impossibilità di usare il chakra adesivo lo preoccupava, ma non era poi un problema chissà quanto grosso: molto di più lo preoccupava il numero dei banditi che avrebbe accolto una volta atterrato, e sopratutto la loro capacità di pensare, di usare il chakra, e di usare le loro tecniche. Quando la fortissima luce in fondo al tunnel iniziò ad arrivare, Seinji compose gli stessi sigilli che aveva già composto due volte in quel giorno, si morse il pollice, ed evocò ancor un'altra delle sue creature, - un pterosaura-medico, che sperava non gli sarebbe servito quel giorno per curarsi, ma che doveva evocare per frenare e per non schiantarsi come un sacco di patate contro la roccia.
    [Tecnica Base: Evocazione Pterosaura Sikai - Abilità Chakra Condiviso - Costo alle spese del pterosaura]
    Atterrato dunque sul suo dorso, il duo del kiriano e dell'abitante di lande desolate del Paese del Vento, sarebbe moribdamente atterrato sul suolo, scoprendo, nel mentre, un altro trucco che gli avevano preparato: una luce fortissima che impediva di vedere.
    «Agli ordini, Seinji-sa... sa.... sama!» - operativo come non mai avrebbe esclamato Sikai una volta atterrati e chiusi gli occhi. - «Chi bisogna curare a questo giro? E spenga questa luce! Che diamine! Non riesco a vedere niente.»
    Seinji saltò via dal suo dorso e ascoltò le parole della voce che parlava: aveva fatto centro.
    «Per ora nessuno. Rimani in disparte,» - sussurrò l'Akuma chiudendo gli occhi anch'egli per non restare vittima della forte luce, - «e...chiudi gli occhi.»
    "Sembra proprio ci abbiano preparato qualcosa da queste parti, Seinji-sama
    "Non riesco a vedere niente, e se cerco di vedere, gli occhi mi fanno male..."
    Dopo il primo secondo, l'Akuma aprì gli occhi e cercò di valutare la situazione, ma subita la ferita agli occhi [1 leggera] subito dovette richiuderli. Quel piccolo secondo valutò la situazione in sala, la disposizione delle cose, vide la gabbia in legno e quant'altro. A un ninja esperto come Seinji, anche unìocchiata fugace bastava per valutare le cose.
    «Il topo in gabbia, eh?» - sospirò l'Akuma. - «Siete dei pazzi, lasciatevelo dire, signori. Mettersi a scavare tunnel, invece di fuggire chissà dove... » - Il suo tono era tranquillo e disinvolto. Non poteva vedere, poteva percepire. E poteva anche forzare la propria vista di tanto in tanto. Certo che Asmodai non ne sarebbe stato molto felice, eppure... Ogni tanto le abilità dovevano venire forzate per migliorare. Eppure la vista non era tutto: un ninja che si rispettava, poteva semplicemente... percepire. Perché fuori il cieco Sikai nell'angolo della gabbia similmente a un'animale picchiato dal padrone, Seinji rimaneva al centro completamente tranquillo anche contro il pericolo che venne poco dopo.
    Riuscì a percepire qualcosa muoversi verso di lui quando il legno f nel suo raggio percettivo (6 metri), e schivò il contemporaneo attacco di diverse unità di legno semplicemente spostandosi all'indietro con un spostamento rapido e fulmineo.[1° slot difesa - Riflessi: 650]
    Per quanto riguardava il secondo attacco, l'Akuma compose rapidamente 3 sigilli e si immerse nel terreno prima che l'asse di legno potesse colpirlo.

    CITAZIONE

    Movenza d'Ombra
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Pecora, Cane, Topo (3)
    L'utilizzatore può fondersi con il terreno, entrandoci come fosse acqua: è impossibile respirare. L'utilizzatore può muoversi come in superfice. L'utilizzatore può emergere solamente da un'ombra non controllata presente nel terreno; può nascondersi nel terreno a piacimento. Se colpito, la tecnica si scioglierà, rigettando l'utilizzatore. Le vittime percepiscono l'utilizzatore solo appena emerge dall'ombra.
    È possibile usarla in combinazione con la tecnica "Servitori di Nebbia" oppure "Tecnica della Moltiplicazione Acquatica", sfruttando uno slot tecnica base, oltre che il relativo consumo. In questo caso, la scomparsa dell'utilizzatore sarà contemporanea la comparsa del clone.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto - Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]

    Da li avrebbe agito di conseguenza come dal protocollo in una situazione come quella: libero di muoversi sotto il terreno, si sarebbe rapidamente spostato in avanti, guardando nel buio della terra col Magan per capire come muoversi. Si sarebbe mosso abbastanza per uscire dalla gabbia [Spostamento 8 metri/Slot Gratuito] e una volta "libero", avrebbe attivato nuovamente la propria vista per scoprire la posizione dei nemici e vedere dove erano disposti [1 leggera di danno alla vista]. Calcolato il numero di persone nella stanza, avrebbe attaccato il loro capo, quello che aveva parlato poco prima, alla cieca, lasciando partire verso il suo collo da 3 metri, da dietro, un Shuriken gigante [1° slot azione (2°?, 3°?) - Velocità: 725 - Potenza:30 - 6UD]. L'attacco mirava a far letteralmente rimanere senza testa il loro capo, e se ci fosse riuscito, avrebbe quindi attaccato la posizione degli altri ninja presenti nella caverna, fino ad un massimo di altri due attacchi del tutto speculari a questo primo.
    Qualora invece il capo avrebbe schivato l'attacco da dietro, gli altri suoi attacchi Seinji li avrebbe rivolti certamente allo stesso bersaglio. Solo che in entrambi i casi avrebbe usato il Magan, procurandosi dunque in totale un danno Medio-Leggero alla vista.





    Seinji
    Chakra: 382 Bassissimi - 34Bx=348bx
    Vitalità:13,5/15,5 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: Schivata
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: Attacco col Magan
    Slot azione 2: Attacco col Magan
    Slot azione 3: Attacco col Magan

    Slot Tecnica Avanzata: Tecnica della Movenza dell'Ombra
    Slot Tecnica Base: Evocazione Sikai

    Abilità usate:Chakra Condiviso
     
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    Ryoshi



    Eccoli li...
    Prima o dopo doveva accadere, prima o dopo si sarebbero resi conto della loro totale incapacità davanti ai miei mezzi, e a quel punto non gli sarebbe rimasta altra via che la fuga. Un peccato, un vero peccato che questa scelta non li avrebbe condotti a nessuna soluzione, anzi, li avrebbe avvicinati ancor più alla loro fine.
    Il giuda era sempre al suo posto, ovviamente non aveva le forze per poter scappare o difendersi, ma allo stesso tempo non mi sembrava peggiorare. Era in condizioni disastrose ma stabili, di conseguenza potevo permettermi di lasciarlo agonizzante nel suo angolino. Da lui sarei tornato dopo. Intuendo che i due volevano scappare sciolsi l'armatura di sabbia che mi proteggeva. Essa mi rallentava, ed io avevo bisogno di poter correre in fretta per stare loro dietro. Il sottile strato di sabbia che finora mi aveva protetto cadde a terra, lasciandomi libero ed agile. Vedevo i due scagnozzi scappare dalla mia sabbia non persi tempo e gli corsi dietro, potevo assolutamente farli uscire dal mio raggio d'azione, nè soprattutto di farli allontanare vivi prima che m'avessero dato le informazioni necessarie. Slot azione 1 .


    Vedo che la paura per la propria vita mina anche la solidarietà fraterna...

    Il primo dei due, quello talmente imbecille da attaccarmi corpo a corpo nonostante fosse un nara, in preda alla paura aveva buttato suo fratello in mezzo alle mie sabbie, che assieme a me li rincorrevano nei corridoi. IL poveretto non poteva quindi assolutamente niente, non poteva certo difendersi in questa soluzione, e subì in pieno l'attacco, mentre l'altro fuggiva ancora. In quel momento, distavo da Konoko solo 6 metri, in quanto gli ero corso dietro appena iniziata la loro fuga, e non mi lasciai di certo scappare la possibilità di porre per sempre fine alla faccenda. Non avevo molta sabbia in questa parte dell'edificio, giusto le due unità che avevano attaccato i poveretti, ma le avrei fatte bastare. Quella stessa sabbia che gli aveva prima attaccato il viso attaccò Konoko nuovamente mentre cercava di scappare. Slot tecnica . La sabbia lo avrebbe preso alle spalle, mentre gli dava la schiena per scappare, stritolandogli una volta per sempre le gambe. Combattere contro due non era un grosso problema, ma volevo impedirgli di fuggire e di camminare, l'intento era di rompergli le due gambe, o nel minore dei casi di tenerlo fermo per un po'. Intanto io dovevo pensare al fratello, che poco più avanti di me cercava di scappare. Scattai nella sua direzione mentre fuggiva. Esso mi infastidiva ben più del fratello, racchiudeva tutti i difetti che un essere umano potesse avere. Era un infame, un criminale, ed infine aveva cercato di sacrificare il fratello per la propria vita. Che schifo. Arrivai a ad un metro e mezzo di distanza da lui, ed attivai Lo sputa sabbia nel mio mantello. Sputa - Sabbia [Meccanismo]
    Tramite un marchingegno posto in qualsiasi protezione di dimensioni media o superiore, l'utilizzatore potrà emettere una nube di sabbia in grado di occultare la visuale nel raggio di 3 metri. La polvere non ha potenza offensiva, ma può distrarre e infastidire. Lo Sputa Sabbia contiene 2 unità di sabbia, possono essere manipolate. Vengono considerate all'interno delle unità acquisibili tramite l'equipaggiamento 'giara di elemento'. Tramite uno slot gratuito lento è possible ricaricare lo sputa sabbia con sabbia presente nell'ambiente.
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione:
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 60)

    Il poveretto si sarebbe ritrovato all'interno di una nube di sabbia, incapacitato a vedere al di là del suo naso. Ma la faccenda sarebbe durata veramente pochi istanti, la sabbia si sarebbe immediatamente racchiusa attorno al suo vis. A differenza che per il fratello, l'intento era direttamente di ucciderlo, dapprima stritolando la sua testa, e poi soffocandolo. slot azione 3

    Mi voltai verso il fratello Konoko, che probabilmente aveva il suo da fare con la sabbia alle gambe, distava da me solamente 6 metri anch'esso.


    Se mi rispondi in fretta evito di uccidere tuo fratello, non hai molto tempo prima che muoia soffocato. Poi tocca a te...

    29 bassi



    Asmodai



    Capo, è andato sotto terra.

    Imbecille non dovevi parlare.. Ad ogni modo, pensaci tu allora... Il furbo si è fregato da solo...

    A parlare era stato l'utilizzatore del Mokutanon, mentre l'altro uomo era zitto, alla destra del boss. I tre si stavano guardando, in attesa che uno dei servi agisse, su ordine del capo, per stanare Asmodai. Durante l'attesa spuntò l'enorme shuriken creato dall'Akura, diretto a decapitare il capo.


    Non si muova !!!

    Disse l'uomo che fino ad ora era rimasto in silenzio. Scattò verso lo shuriken, mettendo il suo stesso corpo tra esso ed suo capo, prendendo in pieno l'attacco.


    AHAHAHA! CHE GODURIA

    Urlò l'uomo, mentre correva incontro agli altri attacchi dell'Akura che tentavano di uccidere il suo capo, subendoli tutti e tre. Slot difesa 1,2,3

    Ma il meglio deve ancora venire...

    L'uomo sembrava in perfetta forma, nonostante avesse appena incassato un'enormità di colpi devastanti. Portò una mano dietro la schiena, dove impugnò saldamente una falce a tre lame, caratteristica del suo culto.ARMA RITUALE [MISCHIA]
    Particolare arma, dalla forma di uno spiedo allungato, completamente nera, viene trasportata della grandezza di circa 30
    centimetri ed ha una apertura a scatto. Alla massima estensione raggiunge la lunghezza dell'arma è pari a 1.5 metri, in
    grado di perforare o tagliare. Quest'arma è utilizzabile soltanto se attiva la tecnica speciale.
    Tipo: Lama/Asta - Taglio/Perforazione
    Dimensione: Grande
    (Potenza: 25 | Durezza: 3 | Crediti: 95)
    [Da genin in su]




    Prometto di onorarti Jashin. Anche oggi avrai il tuo sangue!

    Difficilmente Asmodai poteva ben immaginare in quale guaio si fosse cacciato, ad ogni modo i due scagnozzi si guardarono attentamente, si fecero un cenno d'intesa e prepararono l'avanzata.
    L'utilizzatore del Mokuton portò un dito a terra, un semplice dito, scatenando l'inferno! Slot tecnica TERREMOTO DI UN DITO - ISSHI RESSHIN
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può spaccare il terreno frontalmente rispetto
    a sé tramite un solo dito. Creerà una spaccatura sul terreno
    larga e profonda 3 metri; la lunghezza è pari a 15 metri.
    Qualsiasi ninja, utilizzatore escluso, presente entro 6 metri
    la spaccatura subirà un Intralcio Medio per 2 round, mentre
    chi cade all'interno può subire una semiparalisi agli arti
    inferiori, Intralcio Medio e dovrà utilizzare almeno 1 slot
    azione per uscire.
    Alternativamente, se colpita direttamente una persona,
    causa Devastato (DnT Grave).
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 3 | Consumo


    Asmodai sarebbe stato tradito proprio dallo stesso terreno in cui si era protetto, ritrovandosi direttamente all'interno della spaccatura, sciogliendo la sua tecnica protettiva. Nella tragicità della distruzione che quel terremoto aveva creato però c'era anche un piccolo dettaglio positivo. Alcune delle lampade che emanavano quella luce fastidiosissima erano caduta, rompendo la potete lampada al loro interno. Ciò fece ampiamente diminuire la potenza complessiva della luce emanata. Una piccola cosa, nel mare di merda in cui ora si ritrovava Seinji. I due servi nel frattempo non si sarebbero fatti aspettare. Il fanatico religioso avrebbe legato 15 kunai con del filo di Nylon, che avrebbe poi lanciato contro il povero Asmodai dalla sua posizione sopra elevata, dalla quale poteva vedere Seinji all'interno della spaccatura. Se anche uno solo di questi l'avesse sfiorato, il fanatico avrebbe ritratto il kunai, e leccato il sangue, dando il via al classico rito JashinMALEDIZIONE: L'utilizzatore può Maledire una sola persona presente entro 60 metri; deve assumere almeno ½ Leggera di
    sangue della vittima. L'utilizzatore subirà una notevole mutazione nell'aspetto: diverse zone della pelle si faranno nere e
    piatte, mentre altre in numero ridotto acquisiranno una colorazione più chiara, formando simboli rimembranti il teschio
    umano e le costole. La vittima Maledetta subirà qualsiasi attacco subito dall'utilizzatore se quest’ultimo rimanere all'interno
    del simbolo Jashin, tracciato a terra tramite uno slot gratuito veloce; è possibile tracciare un unico simbolo Jashin. La vittima
    subirà una riduzione della vitalità e gli eventuali status ma senza danni agli organi interni. Un danno agli organi interni
    dell'utilizzatore causa il danno massimo della Maledizione; la vitalità dell'utilizzatore verrà ridotta del danno massimo. Se
    disattivata la tecnica speciale è necessaria la somministrazione di una nuova dose di sangue per maledire nuovamente
    l'obiettivo.


    Avrebbe ricreato in fretta il simbolo Jashin a terra, e dopo aver estratto un pugnale se lo sarebbe conficcato in pieno petto. Slot azione 3

    Mi dispiace per te mio caro! Ma ti sei buttato contro le persone sbagliate!


    Edited by lNearl - 14/1/2016, 09:25
     
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    Il pericolo era puntuale, come sempre. Come la morte. Gli antichi saggi di quelle terre dicevano di dover riconoscere la morte e il pericolo quando questi si avvicinavano; quando questi si facevano vivi. Era l'obiettivo di chiunque; era la meta, quella di dire: sì, è finita, ora non si può più andare avanti. Ora non si può più fare nulla. Bisogna fuggire, oppure andare incontro alla morte. Abbracciare la morte come se fosse un'amica, una sorella, un'antica fonte di vita e di ogni virtù. Era probabilmente quello che i due fratelli non comprendevano. Era probabilmente quello, da cui stavano fuggendo. Non volevano cadere nell'oblio, non volevano cadere nel dimenticatoio, schiacciati nella sabbia, pervasi da essa, ove ricordi si mischiavano con le lacrime, e sogni - con il sangue. Nessuno voleva che la propria storia finisse di punto in bianco; nessuno era pronto ad accettare la propria fine come se niente fosse. Ognuno doveva ancora lottare per guadagnarsi quel che voleva. Ryoshi, per avere le parole dei fratelli; i fratelli - per sopravvivere da quel pazzo maniaco. E dunque ecco le gazzelle ed ecco il leone: uno a correre per il corridoio al fine di acchiapparli, e i due a correre uno dietro all'altro, forse vogliosi di sgozzarsi a vicenda. Perché se Ryoshi non amava i traditori e le sporcizie che l'animo umano era in grado di mettere ovunque, anche Konono non ha preso bene il tradimento del suo stesso fratello.
    «Fermo la ho de...!» - urlò Konono, cadendo poco dopo e girandosi di colpo: il Demone di sabbia era alle sue spalle, dietro di lui, sguardo macabro, braccia incrociate. La sabbia, quella strana sabbia gli aveva catturato le gambe, facendogli perdere l'equilibrio. Di conseguenza questo cadde giù, prima sulle scale, e poi nel corridoio precedente, lasciando, sì, che Ryoshi corresse su per le scale con l'intenzione di prendere anche il fuggitivo.
    E difatti, alle parole di Konono, Sakura rallentò, voltandosi, e ritrovandosi poco dopo anche una strana nube di polvere tutta intorno al proprio capo.
    «Non mi prendi!» - urlò questi e schizzò indietro con un rapido salto, portandosi fuori dalla nube. [Slot Difesa 1 / Riflessi: 450 - Spostamento: 4 metri indietro]
    «Crepa, bastardo!» - urlò Sakura poco dopo componendo velocemente dei seal.
    CITAZIONE

    Pioggia di Fuoco - Katon: Housenka no Jutsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Topo, Tigre, Cane, Bue, Coniglio, Tigre (6)
    L'utilizzatore può emettere diverse sfere di fuoco con raggio pari a 25 centimetri; hanno una gittata di 15 metri. La potenza è pari a 5 ogni sfera di fuoco. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. Possono colpire una regione di raggio 3 metri.
    È possibile occultare gratuitamente armi piccole all'interno delle sfere.

    Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Livello: 4 / Consumo: ½ Basso a sfera )
    [Sfere creabili massime: 4 per Grado]

    [Da genin in su]

    E quindi ben 8 palle di fuoco sarebbero rapidamente partite verso Ryoshi, non troppo distante da li, con l'unica intezione di prenderlo in pieno e causargli un bel danno. [Slot Tecnica Avanza - Potenza: 40]
    In quel stesso istante, però, anche Konono si sarebbe liberato della presa che gli attanagliava le gambe: concentrando del chakra nelle stesse [Medio-Basso - 450 + 4 tacche - SovraImpasto:1 leggera di danno/OverCap:Gambe semiparalizzate per 2 round], egli ruppe la presa della Sabbia, alzandosi di colpo e componendo anch'egli dei sigilli. - [Slot Azione Gratuita/Difensiva(?)]

    CITAZIONE

    Pioggia di Fuoco - Katon: Housenka no Jutsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Topo, Tigre, Cane, Bue, Coniglio, Tigre (6)
    L'utilizzatore può emettere diverse sfere di fuoco con raggio pari a 25 centimetri; hanno una gittata di 15 metri. La potenza è pari a 5 ogni sfera di fuoco. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. Possono colpire una regione di raggio 3 metri.
    È possibile occultare gratuitamente armi piccole all'interno delle sfere.

    Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Livello: 4 / Consumo: ½ Basso a sfera )
    [Sfere creabili massime: 4 per Grado]

    [Da genin in su]

    E quindi, come nel caso di Sakura, anche Konono scaglò una delle sue tecniche migliori contro il nemico di entrambi: ora che lo avevano intrappolato tra i due fuochi, Ryoshi avrebbe dovuto fare i conti con 8 palle di fuoco miranti tutte a lui provenire dal fronte, e con 8 palle di fuoco provenire anche dalle spalle. In tutto doveva fare i conti con ben 16 palle di fuoco. [Slot Tecnica Avanzata Konono- Potenza: 40]
    Ma gli attacchi dei due fratelli, incredibilmente dopo il litigio trovatisi in una posizione di vantaggio tattico, con il predatore ora in mezzo e divenuto preda, non si sarebbero di certo fermati li. Konono, tra i due il più esperto nell'uso delle armi di vario genere, avrebbe estratto 8 kunai, 4 per mano, lanciandogli subito e senza attendere oltre verso Ryoshi, o meglio: verso la sua schiena: i dardi avrebbero dunque percorso una traiettoria parallela al terreno, mirando a conficcarsi nel punto cieco della schiena del sunese. [1° slot azione Konono - Lancio 8 kunai con Forza 450]
    Lo stesso attacco speculare avrebbe fatto anche Sakura, quasi leggendo i pensieri di suo fratello Konono: da lui però sarebbero partiti solo 6 kunai, a differenza dei 8 del fratello. [1° slot azione Sakura - Lancio 6 kunai con Forza 425]
    In ogni caso, gli attacchi dei due non si sarebbero di certo risolti così: forse a corto della sabbia e delle possibilità di difesa, Konono, quello semiparalizzato alle gambe sarebbe scattato verso Ryoshi, estraendo nel contempo una wakizashi, e mirando con un fendente a colpire la vittima al collo con la wakizashi, tanto da staccare la testa del demone dal suo corpo. [2° slot azione Konono - avvicinamento/ 3° Slot Azione Konono - Fendente a velocità 400 e Forza 500 - 1/2 basso di impasto], per poi, subito dopo arretrare di qualche passo e fermarsi con l'intenzione di osservare le sue stesse azioni (tanto che il controllo dell'ombra contro quel tizio avrebbe dato pochi risultati).
    Dal canto suo Sakura, invece, riprendendosi possesso della propria wakizashi, - dopo il primo affondo nella pancia, riposta ove doveva essere, - scattò verso la vittima anch'egli, mirando, anch'egli, a staccare la testa alla vittima con un rapido fendente. [2° e 3° slot azione di Sakura: Avvicinamento e Fendente a Velocità 400 e Forza 475 - 1/2 Basso di impasto ]
    Subito dopo il colpo, indipendentemente da come egli sarebbe andato e se avesse avuto dei risultati, Sakura avrebbe fatto dei passi indietro tenendo alta la lama.
    Nessuno degli attacchi dei fratelli sarebbe avvenuto in contemporanea con l'alto, ma sarebbero avvenuti con la differenza di alcuni secondi.


    "Sakura:"
    Vitalità:11 leggere/14
    Chakra: 39,0 bassi

    TA: ///
    TB: ///

    Konono:
    Vitalità: 11 leggere/14 leggere
    chakra: 38,0 bassi

    TA: ///
    TB:///

    Giuda:
    Vitalità: 1 leggera rimanente - prossimo alla morte se non salvato


    ----------------------------------------------------------------------------------
    Al di la della terra, laddove non vi era più roccia, ma un umido terriccio e laddove Seinji, in forma acquosa, si muoveva rapidamente, niente sembrava dare dei brutti presagi: pochi erano gli uomini in grado di andarlo a prendere sotto terra, e ancor di meno vi erano di tecniche, capaci di smuovere il terreno dai piedi dell'Akuma, colpendolo anche li, nelle viscere del suolo, rigettandolo sulla superficie della terra. Era per questo che Seinji Akuma si sentiva ben più che al sicuro li sotto: capace di agire, di colpire, di combattere da nascosto almeno un po', almeno quel tanto che bastava. E invece no: i suoi colpi non colpirono l'obiettivo scelto, anzi. Non si avvicinarono nemmeno. Era una cosa di cui rimanere assolutamente stupiti: uno dei 3 riuscì a beccarsi tutti i colpi in un attimo, e tutti e 3 gli attacchi li assorbi come se stesse assorbendo il chakra, sembrando di godere nel contempo. Una roba del genere il nostro Akuma non la aveva mai vista, e che fece sorprendere tanto lui, quanto il suo Demone.
    "Ma che cazz..." - commentò quest'ultimo guardando gli shuriken schiantarsi contro il corpo del ninja.
    "Deve avere una qualche abilità stramba..."
    "Senz'altro. A questo bisogno staccargli la testa tipo un one shot combo, Seinji..."
    "Come a tutti loro, del resto. No?"
    "Non direi... Prova magari ad allontanare sta cazzo di spugna, e distruggi il loro capo."
    Incredulo, l'Akuma rimase ad osservare come il tizio - qualunque, - estrasse una falce con 3 lame, - una falce strana, - e si mise a promettere qualcosa a un Dio strano.
    "Questo è fuori proprio..."
    "Attento, Seinji! Potrebbe avere dei poteri pericolosi!"
    Seinji, che ormai si era accorto del pericolo di sfidare uno che i suoi shuriken se li era mangiati tipo formaggio, non si era però accordo di un altro pericolo, quello proveniente dal tizio che aveva creato al gabbia di legno: una violenta scossa, che percorreva il suolo alle spalle di Seinji, e che portò quest'ultimo a compiere un rapido solo per via delle pericolose vibrazioni, al di fuori della spaccatura. [1° slot difesa - Riflessi: 700] Così Seinji si portò fuori dalla linea della spaccatura, sul suolo a 8 metri da essa. Quasi incolume, se non per via di una piccola ferita leggera alla gamba: un graffio insignificante dinnanzi a quel che doveva ancora arrivare.
    Per fortuna la luce si era affievolita, e dunque l'Akuma vide bene e meglio come dei kunai partirono verso di lui dalla posizione di quel tizio strano con la falce: erano un'enormità, ma non potevano di certo oltrepassare la difesa dell'Akuma. Questi creò sin da subito una barriera dinnanzi a sé, a pochi metri da sé, una barriera invisibile, ma pur presente. Un'illusione, dunque, simile a un muro trasparente che non poteva essere oltrepassato.[2° slot difesa - Concentrazione(riflessi) - 725 - 3 UD di Illusione] Tutti i kunai dunque non poterono che impattare violentemente contro il muro trasparente, rimbalzando indietro come se fossero fatti di gomma.
    «Quasi colpito,» - sussurrò l'Akuma sciogliendo rapidamente l'illusione-reale dinnanzi a sé, che aveva fermato l'attacco nemico. [1 lieve di danno agli occhi]
    "Proviamo a colpire il capo..."
    Dopo il salto difensivo dell'Akuma e la sua difesa nei confronti di quel tizio strano, Seinji si ritrovò a circa 15 metri dal capo. Prima però di colpire, questi si piegò su sé stesso, quasi come se volesse far capire agli altri di avere un malore [Abilità Interpretazione].
    «Ahia... » - avrebbe sussurrato egli, - «qualcosa mi punge qua.»
    In ogni caso, seppur interpretando di stare male, egli avrebbe rapidamente disegnato sulle sue mani 3 simboli.

    CITAZIONE

    Simbolo della Psiche
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno
    Tracciando un sigillo sul corpo, l'utilizzatore può potenziare le ninjutsu o genjutsu eseguite. Una genjutsu o ninjutsu avrà un incremento di potenza o efficacia di 5 per grado ninja posseduto. Una volta sfruttato il bonus, il relativo simbolo scomparirà. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza effetto.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo: ½ Basso ogni potenza 5 )
    Simboli Massimi: 1 ogni grado

    [Da studente in su]

    [3 simboli di 15 di potenza + ogni simbolo potenziato con il Bonus della concentrazione (3 simboli di 25 di potenza) - Azione Rapida]

    Subito dopo l'azione, l'Akuma sarebbe rapidamente corso in avanti, fino a portarsi a 9 metri di distanza dal capo della banda, il suo principale obiettivo. [Slot Azione Gratuito - Spostamento di 8 metri circa]. Una volta li, egli avrebbe rapidamente composto dei sigilli, e sbattuto le mani in un forte applauso che sarebbe risuonato nella grotta.

    CITAZIONE

    Catena Illusoria
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cavallo, Drago, Bue, Cane, Scimmia (5)
    L'illusione si attiva sentendo il rumore o suono provocato dall'utilizzatore entro 9 metri. Se percepito, la vittima vedrà uscire a 3 metri di distanza delle catene che gli bloccheranno gli arti. La Velocità e i Riflessi della vittima saranno ridotte di 3 tacche ognuna per massimo 2 round. La vittima ha Ingombro Grave.
    L'efficacia è pari a 50.

    Tipo: Genjutsu - Bakkin
    (Livello: 3 / Consumo: Alto - Mantenimento: Mediobasso )
    [Da chunin in su]

    [Efficacia: 50 Base + 75 dei simboli della Psiche + 10 per l'Impronta Oscurità = 135 / Tecnica Economica al 50% / Tecnica Rapida]

    Una volta attivato il Genjutsu, Seinji avrebbe rapidamente tirato fuori 3 kunai con il veleno già appliccato su di essi, legati a 3 fili di nylon di 10 metri ognuno, e li avrebbe scagliati verso il capo della banda. Questi avrebbero percorso una traiettoria dritta e parallela al terreno puntanto al suo petto, salvo poi deviare in traiettorie totalmente differenti per via del nylon che era legato ai kunai stessi e che Seinji avrebbe tirato [Slot Azione Gratuita: Finta], deviando un kunai verso la faccia dell'obiettivo, uno verso la sua coscia destra, e uno verso il suo braccio sinistro. Il lancio, ovviamente, sarebbe stato potenziato con un MedioBasso di chakra [Slot Azione 1 - Forza: 750]
    In ogni caso, dopo aver attaccato il capo in questa maniera, Seinji avebbe scaglliato anche i suoi attacchi illusori: un Shuriken Gigante proveniente da dietro, avrebbe provato a togliere via la sua testa dal busto. [2° slot azione - Potenza 30 - Concentrazione 725] Mentre un'altra illusione avrebbe provato a conficcarsi nella sua schiena: un altro shuriken proveniente da dietro, da 3 metri, avrebbe mirato al centro della schiena nemica mirando a squarciarla in un attimo. [3° slot azione - Potenza 30 - Concentrazione: 725]
    "Vediamo chi siete ora..." - pensò l'Akuma dopo gli attacchi. [1 lieve di danno agli occhi]


    Seinji
    Chakra: 290bx - 18 (illusioni) - 12 (Tecnica delle Catene) - 18 (Simboli della Psiche) -10 (Impasti)
    Vitalità:12,0/15,5 leggere (2,5 leggere di dano agli occhi complessive)

    Illusione:

    Slot Difesa 1: Schivata
    Slot Difesa 2: Illusione
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: Lancio
    Slot azione 2: Attacco col Magan
    Slot azione 3: Attacco col Magan

    Slot Tecnica Avanzata: Simboli della Psiche - Azione Rapida
    Slot Tecnica Base: Illusione delle Catene - Tecnica rapida ed economica

    Abilità usate: Interpretazione
     
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    L'unica parola con cui potevo definirli era questa, incredibilmente determinati nel loro attaccamento alla vita. Con uno slancio vitale incredibile Sakura era riuscito ad evitare il mio ennesimo tentativo di ucciderlo, ed eccolo ancora li a tentare di sorprendermi con un'ennesima tecnica... Ancora una volta cercava di liberarsi di me, in qualche assurdo modo e con una voglia di vivere, più che altro sopravvivere difficile da quantificare...


    Siamo ad un paio di metri di distanza e ti metti a comporre sigilli... Non meriti proprio di vivere...

    Ricordavo di aver ben due avversari, anche se l'altro secondo i miei piani era bloccato non potevo certo smettere di curarmi di lui. Mi posizionai con le spalle parallele al muro, in modo da poterli tenere entrambi relativamente sotto controllo. Stava per iniziare la loro seconda offensiva, e dovevo essere preparato... Difficilmente mi avrebbero dato ulteriori fastidi, ma non volevo certo commettere l'errore di sottovalutare qualcuno... L'imbecille davanti a me era appena scattato via, portandosi a circa 5 metri di distanza da me. Appena vidi che stava per comporre dei sigilli mi finsi incredibilmente impreparato, come se stessi per crepare in quel momento esatto.


    NOO. Ti prego risparmiami!!!

    Dissi, mentre mi fingevo anche con il linguaggio del corpo sorpreso, mentre generavo un'ennesima quantità di sabbia. In realtà, affianco alla sua testa, da circa 1,5 metri stavano partendo due enormi blocchi di sabbia, che miravano a frantumargli il cervello. ADO : Slot azione 1 . La mia offensiva era ben più rapida della sua composizione di sigilli, e se non si fosse mosso per evitare di rimanere con un cervello in meno non sarebbe mai arrivato a concludere la sua stupida tecnica...


    Per carità, non capisco come le accademie possano far uscire imbecilli di questo genere...

    In realtà l'omino non aveva avuto, come me, un'addestramento accademico prima, e presso la residenza di Oto dopo. Sfortunatamente per lui si vedeva, si vedeva eccome. Dalla mia posizione riuscì inoltre a vedere il fratello. L'altro imbecille stava per preparare anch'esso una tecnica. Quello era fuori dal mio raggio d'azione, e di conseguenza non potevo riservargli lo stesso genere di sorpresa che avevo avuto in serbo per il fratello più piccolo... D'altra parte, si trattava dell'ennesima tecnica inutile... Il corridoio nel quale mi trovavo era piccolo, mi ero già difeso una volta in maniera sublime... L'avrei rifatto, nello stesso modo... Alzai un'enorme muro di sabbia davanti a me, che avrebbe coperto l'intera area del corridoio, chiudendo ogni spazio alla pioggia di fuoco avversaria, che altro non avrebbe fatto che abbattersi contro la mia creazione. Slot difesa 1 . Le piccole e tenere sfere di fuoco altro non avrebbero fatto che spegnersi sul mio muro di sabbia, seguite poco dopo da altri 8 tonfi. Non sapevo cos'altro Konono avesse lanciato, in quanto la visuale era totalmente oscurata dal mio muro, ma constatai con piacere che nemmeno il suo secondo attacco aveva avuto alcuna utilità. Totalmente protetto da quel muro, mi voltai verso Sakura.

    Se fosse stato ancora vivo, o perlomeno in grado di attaccare l'avrei visto estrarre dei kunai. Mi sarei divertito, fatto una grande risata, e mio malgrado mi sarei difeso anche da quell'ennesimo e triste attacco. Da quella distanza potevo intercettare i Kunai appena partiti, mi sarebbe bastato alzare una piccola quantità di sabbia e tutti i kunai sarebbero impattati li contro. slot difesa 3 / 4 eventuale. Il poveretto era proprio un'imbecille.
    Avrei aperto un piccolo buco nel muro di sabbia per controllare Konono, giusto in tempo per vedere come questi si fosse avvicinato al muro, probabilmente per attaccarmi da vicino...


    Mi avete realmente rotto le scatole... Come siete prevedibili...

    Se Sakura non fosse morto o fosse stato in grado di attaccare, vedendolo arrivare verso di me avrei creato un'altro muro, dal suo lato, proteggendomi da entrambi i lati. Slot difesa 5 .
    Mi sarei ritrovato tra i miei due muri di sabbia, e gli avversari proprio dietro di essi. Avrei fatto capo le mie forze per quella che speravo fosse l'ultima volta. I due muri si sarebbero chiusi su se stessi, inglobando in entrambi i casi i due rispettivi fratteli, per poi stritolarli con le mie forze. Non badavo più ad eventuali interrogazioni successive, mi avevano stufato, e per il momento mi interessava solo la loro morte. slot azione 2 , tecnica 2.

    Al termine di quest'ennesima offensiva, incurante dei due, o di come sarebbero state le loro condizioni mi sarei buttato giù dalla finestra, ed usando il chakra adesivo sarei corso a vedere le condizioni di giuda.


    29 bassi - 11 = 18




    Asmodai




    Aiuto delle catene!! Mi hanno preso, aiutatemi imbecill!!! Capo!! Non si preoccupi, sarà solo un'inganno, uno dei tanti... è sicuramente colpa dell'applauso... Non mi interessa di che cazzo è la colpa, aiutami! C'è poco da fare, vorrei tanto impalarlo con il mio troncone!!

    Al di là della poca saggezza dimostrata dai tre, erano stati relativamente abili a capire sin da subito, o perlomeno lo era stato lo Jashin, la presenza di un Genjutsu. D'altra parte, per il livello dei due combattenti che il boss mafioso si era scelto la potenza del jutsu avversario era sostanzialmente inarrivabile.


    Uniamo il rilascio Jinui! Quest'illusione è veramente molto potente, non posso farcela da solo! Sei proprio scemo, sai bene che per me le ferite non sono mai state un problema... Smettetela, è me che dovete proteggere!

    Era evidente che qualche screzio tra i due nel passato c'era stato. Probabile che la poca lucidità dell'utilizzatore del Motukon avesse ampiamente aiutato. Lo Jashin era l'unico ad aver capito seriamente il problema, e l'unico con le capacità di uscire da una tecnica così potente. Odiava gli altri due, ma era stata lautamente pagato per quel lavoro, e fino ad ora aveva contribuito con tutto se stesso alla causa. I due shinobi unirono le loro tecniche del rilascio, unico modo per poter fronteggiare quella potente illusione, ma neppure con il massimo sforzo riuscirono ad uscire dall'illusione.


    Forza testa di cazzo pugnalati!! Mi tocca sempre lavorare con gli imbecilli...

    Nonostante il paradossale dibattito, svolto nel momento meno opportuno, lo Jashin prese la sua falce, conficcandosela nel petto, ferendosi in maniera letale per qualsiasi altro genere di persona.


    AHHHHH Cazzo... CAPOOOOO

    La lentezza dei due mercenari nel liberarsi delle catene era stata fatale. Il corpo del boss mafioso giaceva a terra, in un lago di sangue. Mentre la testa del malcapitato, dopo una breve rotolata teatrale, era miseramente caduta all'interno della frattura nel terreno precedentemente creata. Pochi secondi di silenzio assoluto, che venne infine rotto da un semplice :

    TONF





    Noi qui abbiamo finito... Ma come cazzo puoi dire qualcosa del genere ? Ha appena decapitato il nostro capo... Appunto, niente capo, niente paga...


    Il pragmatismo dello Jashin andava ben contro il suo credo. Il suo Dio richiedeva sangue, e lui stesso glielo avevo promesso all'inizio del combattimento. Evidentemente non era bastato il suo giuramento verso la fede, evidentemente il suo unico dio era in realtà il danaro. In maniera teatrale riagganciò la sua falce dietro la schiena, incamminandosi verso una struttura metallica, simile ad una sorta di ascensore.


    Tanto il cretino morirà qui dentro di stenti, non può uscire. Addio Mokuton.

    Al solo sentire queste parole anche l'altro scattò immediatamente verso un'altra di queste strutture. In pochi secondi i due uomini erano spariti. Seiji, probabilmente incredulo dal precipitare della situazione, si ritrovava da solo all'interno di quella sorta di laboratorio segreto. Se anche avesse provato ad impedire ai due di raggiungere le strutture non ci sarebbe riusciti, essi si sarebbero mossi con una velocità inaudita.
    Appena i due ascensori presi dai mercenari furono in movimento Asmodai avrebbe potuto sentire dapprima un fortissimo boato, e subito dopo un'enorme vibrazione. Continuativa, si trattava di un potentissimo terremoto. Evidentemente i due avevano attivato qualche sistema d'allarme, o autodistruzione. Il kiriano non avrebbe avuto neppure il tempo di muoversi, che un'enorme blocco di terra, pietra e detriti sarebbe franato davanti a tutte e tre le porte degli ascensori. L'ascensore distava da lui circa 20 metri, essendo praticamente dall'altra parte della stanza nella quale si trovava. Era pressochè paralizzato, tutto attorno a lui vibrava e cadeva a terra. Oltre al blocco centrale caduto davanti all'ingresso dell'ultimo ascensore utilizzabile tanti piccoli blocchi di terra si staccavano mano a mano dal soffitto, colpendo a casaccio tutto ciò che trovavano.
    L'unica via di uscita era quell'ascensore, ma come fare con il blocco davanti ad esso ? Se avesse pensato di usare la galleria dalla quale era entrato ben doveva considerare che il chakra all'interno non funzionava, e che essa sarebbe potuta franare prima di tutto il resto.
    Il kiriano, guardando la struttura, esperto com'era, avrebbe immediatamente capito che quella sorta di galleria sotterranea stava per scomparire una volta per sempre, il tempo era veramente pochissimo, e le possibilità molto risicate. Doveva dare il meglio di se per evitare di morire sotto terra, in una tomba eterna.

    Doveva raggiungere quel dannato ascensore.
     
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17 replies since 11/11/2015, 11:20   231 views
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