I Rintocchi dell'Anima

Corso Base per **Kat**

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    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    I Rintocchi dell'Anima 一

    ~Convocazione~


    Una tranquilla giornata autunnale, questo era ciò che molti avrebbero detto di quel giorno. Il sole si levava pigro al mattino, mnetre già nella metà del pomeriggio, stancamente si abbassava, colorando di riflessi purpurei il cielo costellato di qualche leggera nuvola, mentre dal suolo lievi nebbie iniziavano a salire creando quella che si poteva definire la normale e classica foschia autunnale.
    Eppure, nel pieno della sua autentica normalità, per due persone quella giornata ebbe un qualcosa di decisamente anormale ed atipico, una piccola parentesi dai risvolti importanti per una e delle possibili sorprese per l'altro. Ma questa storia alle 10 del mattino stava solo cominciando ad essere scritta.
    Quella mattina, infatti, Atasuke Uchiha, maestro della Karuuyken, sennonché chunin del villaggio e capo dei guardiani, ricevette un rapporto decisamente “scottante” in merito al clan Fuyutsuki.
    L'uchiha lesse con attenzione ogni riga di quel rapporto, mentre il suo attendente restava in attesa di ordini sull'attenti.

    «Questa informazione è stata verificata?»

    “Certamente Atasuke-sama. Okita in persona...”


    Un chiaro gesto della mano interruppe le parole del sottoposto. Il chunin necessitava solo della conferma dell'informazione ed in quel momento non era interessato a sapere chi se ne fosse occupato o i dettagli del metodo con cui quelle informazioni erano state raccimolate.

    «Avete anche contattato i Fuyutsuki?»

    “Non ancora Atasuke-sama, volevamo prima verificare che...”

    «Ottimo, contatterò personalmente i membri di quel clan... Da quello che mi risulta la fuga di Ai li ha colpiti nel profondo in tutti i sensi...»


    Estrasse dalla sua scrivania un foglio mentre preparava l'inchiostro nero ed il pennello per scrivere il messaggio a far recapitare direttamente alla casa del clan Fuyutsuki in modo che la sorellina di Ai, la ragazza tutt'ora iscritta all'accademia potesse ricevere quel messaggio.
    Con calma zen ed una precisione nei gesti che sfiorava il maniacale, Atasuke scrisse rapido il suo messaggio, con movimenti sinuosi, morbidi e precisi. I suoi allievi conoscevano il suo modo di combattere ed in ogni azione del maestro riconoscevano il suo stile, la sua essenza, che veniva trasmessa anche in quei semplici gesti con il pennello.
    Quando ebbe terminato, con la stessa calma, rilesse con attenzione la lettera, prima di chiuderla piegandola due volte su se stessa e ponendola all'interno di una busta che chiuse accuratamente con della ceralacca di colore rosso su cui applicò lo stemma della Karyuuken, le tre tomoe.

    «Tieni, fammi il favore di consegnare questa lettera alla famiglia Fuyutsuki in mattinata»

    “Sarà fatto, Atasuke-sama”


    Il giovane sottoposto prese la lettera con un inchino, salutando un'ultima volta l'Uchiha prima di uscire da quell'ufficio, dirigendosi a passo svelto alla casa dei Fuyutsuki, dove avrebbe consegnato il messaggio a chiunque della famiglia si fosse presentato al suo cospetto.
    Intanto, nell'ufficio, Atasuke rimase fermo a pensare per alcuni lunghi istanti, quasi come a chiedersi se avesse fatto la scelta giusta nel contattare direttamente il clan di Ai per un'informazione tanto importante.

    “Credi che sia la cosa giusta da fare?”


    Fu una voce familiare a destare l'Uchiha dai suoi pensieri.

    «Dovresti conoscermi ormai Sougo... Ho sempre delle riserve quando si tratta di giovani allievi»

    “Come al solito ti preoccupi troppo Atasuke... Dovresti lasciarti andare ogni tanto”

    «Tsk... Dovrei fare più come fai tu fregandomene del lavoro Sougo?»

    “Potrebbe essere un'idea...”

    «Ma quando imparerai... Questo trucchetto non ti farà avere delle ferie bonus, sfaticato»

    “Prima o poi cadrai, Atasuke, prima o poi cadrai”

    «Piantala e vedi di tornare ai Gate, scansafatiche che tra poco inizia il corso del mattino»


    E per una volta, l'Okita sembrò interessato ad eseguire l'ordine andandosene di buona lena e tornando al suo compito. Atasuke ancora non credeva ai suoi occhi. Da quando aveva aperto quel Dojo, sembrava che le cose avessero preso una piega differente...

    [...]


    Sul retro della lettera, chiunque l'avesse ricevuta avrebbe letto che era indirizzata all'intera famiglia dei Fuyutsuki, ma in particolare, la convocazione era solo per la giovane studentessa Ayuuki, la quale era, in effetti la “vera” destinataria di quel messaggio, esempio di perfezione dell'arte della calligrafia.

    Fuyutsuki Ayuuki.
    In questo giorno, giungono alle mie orecchie importanti informazioni sul vostro conto e sul conto della vostra nobile famiglia caduta in disgrazia.
    Sfortunatamente non posso dirvi i dettagli in questa mia lettera, per questo motivo vi invito a presentarvi quanto prima nella mattinata all'interno della Karyuuken, dove potremo parlare indisturbati di questa spiacevole situazione.
    Spero vogliate accettare il mio invito e vi ricordo si specificare ai vostri nobili genitori che questa è una convocazione ufficiale da parte dell'accademia.

    Atasuke Uchiha


    Questo era il contenuto della lettera indirizzata alla giovane ragazza, la quale aveva tuttavia la possibilità di scegliere come agire, decidendo se effettivamente prendere parte a quella convocazione o decidere di declinare l'invito, lasciando correre il tutto e lasciando al solo Uchiha il compito di gestire quelle misteriose informazioni di cui era evidentemente entrato in possesso.

    [...]


    Al suo arrivo all'interno della Karyuuken, la giovane avrebbe potuto apprezzare la vista di una settantina di baldi giovani, tutti aspiranti guardiani delle mura del villaggio che si allenavano nei movimenti base della spada sotto l'occhio vigile del maestro, il quale stava scandendo con precisione assoluta ogni colpo, contando ogni singolo fendente, dal primo al decimo, prima di ricominciare il conteggio, correggendo di tanto in tanto la postura di alcuni degli allievi, chi inarcato per la stanchezza, chi troppo rigido nelle braccia portava colpi imprecisi lavorando con le spalle, etc... la ragazza potè contare almeno 5 serie da dieci colpi prima che l'Uchiha la degnasse di attenzione. Non tanto per una mancanza di rispetto da parte di Atasuke, ma semplicemente perchè egli non poteva permettersi in quel momento di interrompere la serie di allenamento.
    Quand'egli la vide, le fece un breve cenno con il capo, prima di chiamare uno degli allievi di grado maggiore dal giardino posteriore, chiedendogli di sostituirlo per il resto dell'allenamento. Fece un saluto all'allievo, per poi salutare i suoi, allontanandosi dalla kamiza e facendo cenno alla ragazza di raggiungerlo lungo il lato della sala, in modo da non intralciare gli allenamenti o rischiare di essere colpita per errore da una delle shinai in bambù con cui gli allievi si stavano allenando.
    Quando ella lo raggiunse, Atasuke le fece segno di seguirlo e la accompagnò al piano superiore all'interno del suo ufficio, dove la fece accomodare sulla sedia, mentre lui prese posto sulla sua poltrona oltre la scrivania, nei cassetti della quale c'erano in busta chiusa le informazioni che potevano interessare alla ragazza.

    «Bene arrivata Ayuuki, sono lieto che tu abbia accettato il mio invito... Sarò breve... Ho ricevuto questa mattina delle informazioni che riteniamo possano essere legate a tua sorella Ai...»


    Osservò con attenzione le reazioni della ragazza, concedendole un'istante di pausa per assimilare un tale colpo di scena con i dovuti modi.

    «Detto questo, va da se che prima di consegnarle agli uffici appositi, vorrei darti la possibiltà di venirne a conoscenza, in modo che tu e la tua famiglia possiate in qualche modo dipanare qualche dubbio e magari trovare un modo di riportare Ai al villaggio. Non è infatti un segreto che informazioni di questo tipo ti sarebbero negare una volta registrate...»


    Aprì quindi il cassetto della scrivania dove il plico era custodito, prendendolo in mano e mostrandolo alla ragazza, senza però darle la possibilità di prendere in mano la busta color ocra sigillata in cui c'era una copia delle informazioni di cui Atasuke stava parlando.

    «Questa è una copia che ho preparato per te... Tuttavia, prima di dartela, devo essere sicuro che tu sia in grado di gestirla a dovere, anche perchè dopo, andremo insieme ad indagare... Non voglio quindi metterti inutilmente a rischio. Il tuo clan ha praticamente perso una figlia, non vorrei fargliene perdere una seconda...»


    Nonostante le parole secche e decise, i toni dell'uchiha erano gentili ed i modi quanto più affabili.
    Ripose con delicatezza il plico all'interno del cassetto che richiuse poi a chiave prima di riprendere la discussione con la ragazza.

    «Quindi... Ti pongo una semplice domanda: Sei disposta a farti mettere alla prova?»


    Chiese, appoggiandosi allo schienale della poltrona e portando una mano al mento, mentre il gomito era poggiato sul bracciolo della stessa, lanciando uno sguardo interrogativo alla ragazza.
    Atasuke aveva aperto la mano, ma a quel punto stava a lei giocarsi le prime carte di quella partita, nella speranza di vincere qualcosa di utile per se e per Ai...



    OT - Ok, un "semplice" post di presentazione. Ho già letto il tuo post all'apertura della Karyuuken, quindi ho notato che sulla base descrittiva non dovresti avere problemi. In questo caso, semplicemente gestisci come vuoi la ricezione della lettera (messaggero incluso) ed il tuo arrivo al Dojo. Da li in poi, ogni cosa che dirai potrà essere usata contro di te XD.
    Scherzi a parte, per dubbi o altro, hai le istruzioni nel mio MP, mentre per quanto riguarda tutta la parte tecnica del GDR iniziamo a giocarcela dal prossimo post :zxc:
    - /OT
     
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    I ~ Convocazione al Karyuuken: Speranza


    L

    e mattinate al villaggio di Konoha diventavano di giorno dopo giorno sempre più fredde. L’autunno era ormai giunto e la rigogliosa foresta che circondava parte delle mura del villaggio aveva perso i suoi vivaci colori. Le foglie iniziavano ad ingiallirsi e il sole si mostrava timidamente sull’orizzonte, riuscendo solo in parte a riscaldare la giornata. La sua dipartita era piuttosto celere, lasciando spazio alle ombre serali e al freddo autunnale. Il Paese del Fuoco sembrava lentamente spegnersi con il calare del sole, ma il Villaggio restava in fermento per i recenti avvenimenti.
    L’inaugurazione del Dojo di Atasuke Uchiha aveva reso le giornate autunnali meno tediose. La volontà del Fuoco veniva rinnovata dal Karyuuken, luogo dove giovani shinobi potevano esprimere il proprio potenziale sotto la diligente guida del Chuunin. Erano passati ormai alcuni giorni dall’evento e nelle stradine, anche quelle periferiche, non si parlava d’altro.
    La più piccola dei Fuyutsuki aveva partecipato al ricevimento inaugurativo, occasione piuttosto insolita per la sua famiglia che un tempo donava lustro a Konoha. I gloriosi tempi dei Fuyutsuki erano ormai uno sbiadito ricordo. Disonore e vergogna era stato gettato sul simbolo della loro nobile casata. Caduti in disgrazia raramente i suoi membri abbandonavano la villa di famiglia o si aggiravano per le strade cittadine.
    E proprio nel cortile esterno sul retro dell’abitazione si sentivano i soliti colpi ripetuti e ritmati di qualcuno che colpiva con violenza il tronco di un grosso albero. Come ogni giorno, dopo i corsi Accademici, Ayuuki affinava le proprie capacità nel Taijutsu. Kunai che fendevano la fredda aria mattutina e con un sordo rumore la punta di quell’arma da lancio si conficcava nella logorata corteccia dell’albero da ciliegio. Cumuli di foglie che rendevano gli scatti della studentessa accademica più faticosi e complice di quell’allenamento era il leggero venticello che spirava oltre le esigue fronde degli alberi.

    [ … ]

    Il vicinato raramente notava la presenza della famiglia Fuyutsuki all’interno della maestosa e desolata villa di periferia. Anzi si domandavano se l’abitazione fosse realmente abitata, visto che raramente notavano oltre le finestre candele che illuminavano gli ambienti interni. Il silenzio regnava sovrano in quel viale in pietra antecedente all’ingresso.
    All’arrivo il messaggero dell’Uchiha poté notare che il cancello in ferro era semi-aperto lasciando a tutti l’opportunità di entrare. Un tempo quel viale quasi dissestato e poco curato era frequentato dalle cariche più influenti del villaggio. C’era sempre un via vai di Shinobi e Kunoichi che consegnavano rapporti o chiedevano consulenza ad una delle famiglie più illustri di tutto il Paese del Fuoco.
    Ad attendere il giovane uomo, inviato da Atasuke, c’era solo Ryuhei. Il Capo-famiglia era stato attirato dal cigolio del cancello che veniva aperto dall’allievo del Dojo e si era precipitato all’esterno con profonda calma. Indossava un pesante Kimono nero e ricami scarlatti che decorrevano lungo tutto il bordo interno delle ampie maniche. L’abbigliamento nascondeva un fisico piuttosto tonico e preparato alle avversità della via del Ninja. L’ex-Shinobi osservava con serietà e diffidenza il giovane che aveva appena violato la sua proprietà.
    - Ohayou Gozaimasu! - La voce profonda del Capo-Clan non lasciava trasparire nessuna emozione. Se ne restava isolato nella sua fredda cortesia e non appariva molto entusiasta di accogliere qualcuno alla residenza dei Fuyutsuki. Si parò davanti al giovane messaggero con braccia conserte quasi come un guardiano in procinto di difendere il suo tesoro. - Una convocazione per Fuyutsuki Ayuuki al Karyuuken. La Missiva è diretta all’intera famiglia da parte di Atasuke Uchiha. Con permesso! - Il messaggero di congedò dopo aver adempito al suo incarico.
    Intanto gli occhi profondi ed enigmatici dell’uomo rimasero ad osservare per alcuni minuti l’intestazione della lettera. Decise di non rompere il sigillo dalla missiva. La sua curiosità restava ben celata dietro quell’espressione pensierosa. Rientrò negli interni della villetta con l’intenzione di convocare la figlia.

    [ … ]

    Ayuuki venne immediatamente convocata dal padre, interrompendo i suoi allenamenti di routine. In realtà c’era un motivo ben preciso per cui aveva deciso di sottoporsi ad estenuanti allenamenti oltre l’orario Accademico. Sentiva che la teoria e le blande esercitazioni che i Chuunin di Konoha predisponevano per gli allievi non bastavano. Gravavano troppe responsabilità sulle sue spalle, che dovevano diventare grandi e forti per poterle reggere senza temere di essere schiacciata.
    Ogni qual volta sferrava un pugno, un calcio o un Kunai contro quell’albero di ciliegio pensava alla motivazione che la spingeva a combattere. Era la stessa che aveva reso cupo e taciturno Ryuhei, e la stessa che aveva devastato Natsumi.
    La studentessa dell’Accademia si stupì quando notò i due genitori seduti sul salottino del soggiorno al piano terra. Il sorriso che caratterizzava da sempre la più piccola ed ottimista dei Fuyutsuki svanì improvvisamente. Suo padre appariva piuttosto pensieroso e ciò la preoccupava. L’aveva per caso deluso? Era il suo peggior timore. - Si.. Otōsan? - Chiede con prudenza mentre abbasso lo sguardo ed attese che l’uomo l’invitasse ad accomodarsi ed unirsi alla “discussione” con la madre.
    In realtà la ragazza era consapevole che Ryuhei non stesse parlando con sua moglie prima del suo arrivo, visto che la donna si era ritirata nel suo dolore senza più sorridere o proferire parola. Partecipava alle discussioni familiari solo con cenni o gemiti, quasi come se fosse un vegetale. In realtà tutta la sua vita era racchiusa nei suoi languidi e malinconici occhi.
    Come di consueto Ryuhei prese parola per poter esporre i suoi dubbi. Era curioso sul contenuto di quella missiva da parte dell’Uchiha ed era consapevole che sua figlia aveva insistito tanto a partecipare all’inaugurazione del suo Dojo. Con un cenno del capo invitò Ayuuki a sedersi e le porse la lettera con il sigillo del Karyuuken. - Questa è per te! Proviene dal Dojo che è stato inaugurato l’altro giorno. - La ragazza afferrò incredula la lettera tra le sue mani e notò che era indirizzata proprio a lei. - Lo giuro.. non ho messo in ridicolo la reputazione del Clan! - In realtà appena arrivata al ricevimento era finita dritta dritta a terra, atterrando di faccia. Una caduta di stile che forse Atasuke non aveva affatto apprezzato.
    - Aprila e leggila ad alta voce! - Le parole di Ryuhei non ammettevano repliche. La Fuyutsuki fu costretta a rompere il sigillo rosso e a leggerne il contenuto con voce tremante. Sapeva benissimo che se l’Uchiha avesse rimproverato il suo comportamento con una missiva tanto formale avrebbe gettato ulteriore vergogna sul loro clan. E ciò avrebbe sicuramente scatenato la furia dell’autoritario padre.
    La stanza si riempì di un silenzio tombale. Le parole che la giovane figlia aveva appena letto non avevano minimamente soddisfatto la sua curiosità. Ayuuki veniva convocata al Dojo per poter parlare direttamente con il Chuunin d’importanti notizie che la riguardavano. Forse riguardava l’intera famiglia. Quindi Ryuhei dovette mettere da parte la diffidenza e concedere quell’incontro.

    [ … ]

    La convocazione era stata fissata in tarda mattinata, quindi la ragazza non ebbe nemmeno il tempo di prepararsi per l’incontro con l’Uchiha. In un certo senso desiderava rispolverare il Kimono cerimoniale di Famiglia, ma era convinta che suo padre gli e lo avrebbe impedito. Quindi non avendo tempo materiale per poter cambiarsi, le facilitò la scelta ed evitò ulteriori diverbi con l’autorità paterna.
    Indossava una tunica da allenamento bianca che si chiudeva con una zip centralmente, dove il tessuto assumeva una colorazione azzurrina. Bende che ricoprivano completamente gli arti inferiori e superiori, con dei pantaloncini neri che le rendevano più agevoli i movimenti. Le mani erano protette da guanti in cuoio e la coscia destra accoglieva il Porta Kunai e Spiedi. Calze nere con rete che coprivano le bende degli arti inferiori e calzari ninja che completavano il suo abbigliamento. La chioma era stata raccolta come di consueto in una lunga coda con cinque anelli d’ottone.
    Anche se era la seconda volta che si recava al Dojo rimase comunque affascinata dalla sua bellezza. Il cortile antecedente alla Sala principale era piuttosto suggestivo con i due alberi di ciliegio centrali. Appena entrata notò con piacere che una settantina di giovani allievi si stavano allenando con un’arma da taglio. - Ohayoo! - Proferì con una voce piuttosto squillante. Solo in un secondo momento notò la figura dell’Uchiha, il maestro del Dojo, ed eseguì un rapido inchino. Come forma di rispetto tolse i sandali ninja per non sporcare il pregiato e lucido legno della sala. Si sedette sul gradino più basso degli spalti laterali in attesa che la lezione finisse. Non voleva disturbare.
    Con pazienza osservò attentamente i movimenti dei ragazzi, guidati e corretti dal maestro, ed ampliò il suo sorriso quando fu guidata verso i piani superiori della struttura. Atasuke sembrava un uomo serio e dedito alla disciplina. Quindi lo seguì senza fare domande.
    Quando furono da soli nel suo ufficio prese posto sulla sedia indicata ed abbozzò un lieve sorriso. In questi casi si sentiva piuttosto a disagio. Era stata ben educata ad onorare e rispettare la scala gerarchica del Paese del Fuoco. Ma temeva sempre di rendersi ridicola agli occhi dei superiori con commenti fuori luogo o per la sua impulsività.
    - A…i…Ai? - Tutti i suoi buoni propositi andarono all’aria quando iniziò a balbettare come un pesce fuor d'acqua. Occhi sbarrati per la sorpresa e postura che venne irrigidita per un attimo sulla sedia. Non era più rilassata e tranquilla. Pensava di porre delle scuse per il suo comportamento all’inaugurazione ed andare via. Ed invece l’Uchiha stava aprendo un capitolo piuttosto delicato.
    Strinse leggermente i pugni bendati sul pantaloncino nero. Abbassò lo sguardo e con esso la testa quasi per fissare un punto impreciso nel vuoto. Era abituata ad essere piuttosto diretta, ma l’uomo davanti a sé era stato brutalmente diretto, nonostante i suoi modi affabili. Senza giri di parole arrivò subito al dunque e le fu mostrato un documento. Quasi perse il filo del discorso, era ancora bloccata a quel nome. Avevano trovato sua sorella? C’era un’opportunità per riportarla a casa? In quel momento sentiva solo il battito del suo cuore.
    - La catturerete? E la… ucciderete? - Sua sorella maggiore era diventata una Mukenin, una traditrice della volontà del fuoco. Impossibile nascondere la paura nei suoi occhi. Si morse leggermente il labbro inferiore. Forse stava fraintendendo le parole dell’uomo. La solita impulsiva.
    Venne investita da una tempesta d’emozioni. Ma ciò che prevaleva in lei era sicuramente la speranza. E la mano dell’Uchiha rivolgeva il palmo verso di lei, segno che era lì per collaborare, per trovare una soluzione. - Gomennasai! - Si scusò per la sua reazione. - Sono disposta a tutto! - E stavolta non c’era dolore, paura o turbamento nei suoi occhi cristallini, ma pura determinazione.


     
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  3. Asgharel
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    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    I Rintocchi dell'Anima 二

    ~Lezione N°1~


    Atasuke rimase freddo, quasi impassibile, mentre con il suo sguardo affilato notava ogni minimo movimento, ogni gesto della ragazza di fronte a lui.
    Non gli fù complesso comprendere lo stato di agitazione che quel nome sembrava aver scaturito nella ragazza, portandola evidentemente in un'altro luogo, completamente fuori controllo, completamente in balia dei suoi pensieri.
    In effetti, Atasuke temeva una reazione simile, tuttavia, fu ben lieto di averla scatenata subito, in quell'ufficio, piuttosto che dopo, magari nel mezzo di uno scontro mortale, dove a causa di quell'imbambolamento, la giovane erede dei Fuyutsuki probabilmente non sarebbe sopravvissuta per raccontarlo.
    Nonostante tutto, coscio dello shock che stava provocando, proseguì imperterrito nel suo discorso, come era nei piani, non curandosi, almeno all'apparenza, dello stato emotivo della ragazza.
    Doveva metterla alla prova, doveva stressarla, per far emergere i problemi, i difetti e le piccole crepe del suo spirito in modo da poterle correggere con la delicatezza necessaria.
    Ad un tratto, però, due domande, forse venute fuori per caso, in un momento di impulsività, forse ben studiate, ma che aspettavano solo il momento adatto per emergere, fecero capolino, irrompendo con violenza nel discorso, spezzando il ritmo di quel breve scambio di parole, deviando il flusso del discorso, ponendo una violenta ed imperturbabile battuta d'arresto.

    “La catturerete? E la… ucciderete?”


    Atasuke, infatti, dopo quelle domande, tacque per alcuni istanti, continuando ad osservare la ragazza, mentre il suo sguardo tradiva un'onesta sensazione di curiosità. Gli occhi dell'Uchiha si fecero, se possibile, addirittura più affilati, quasi come se non si accontentassero più di scrutare solo l'esterno di Ayuuki, ma andando più a fondo, sotto i vestiti, sotto la sua pelle, sotto ai muscoli ed a tutti gli organi, come a cercare quel piccolo bagliore unico che contraddistingueva ogni persona.
    Atasuke cercava di guardare nell'anima della ragazza.
    Trascorsero alcuni secondi nel completo silenzio, prima che l'uchiha si decidesse a riprendere il discorso da dove si era fermato, con la stessa calma di pochi istanti prima, quasi come se avesse in qualche modo deciso di lasciare correre, come se nulla fosse accaduto o nulla fosse uscito dalle labbra della studentessa.

    “Sono disposta a tutto!”


    Esclamò ella, rispondendo con decisione alla domanda dell'Uchiha, che non potè evitare di sorridere soddisfatto. Era evidente che quella era la leva giusta per spingere quella ragazza oltre i suoi limiti, che da quel che aveva potuto osservare fino a quel momento erano parecchio elevati.

    «Questo lo vedremo...»


    Sottolineò, staccandosi dallo schienale della poltrona con un rapido movimento del busto, decisamente oltre alle caratteristiche della giovane studentessa. [Movimento]
    Non aveva intenzione di impressionare la ragazza. In fondo si era già messo in mostra all'evento dell'apertura dove anche lei era tra i presenti, quindi ben conosceva la rapidità dei gesti e la precisione nell'esecuzione che lo contraddistinguevano, tuttavia, volle velocizzare il tutto, portandola subito al passo successivo.
    Continuò quindi ad osservarla, mentre alle spalle della stessa, come se provenisse da uno dei cassetti della cassettiera, la voce di Atasuke iniziò nuovamente a risuonare, eppure, egli, non aveva aperto bocca.

    «Ad ogni modo, prima di cominciare... Credi davvero che “catturare” ed “uccidere” siano le uniche due vie?»


    Domandò la voce dell'Uchiha che proveniva dalle spalle di lei. [Abilità]


    Se, a quelle parole, ella si fosse voltata, anche solo per un'istante per vedere da dove la voce stesse provenendo, una volta rivoltasi nuovamente verso la scrivania, non avrebbe più rivisto Atasuke, il quale, dall'alto della sua elevata rapidità e dalla silenziosità dei movimenti, era scivolato alle spalle della ragazza, sfruttando al massimo il punto cieco che ella aveva lasciato nell'azione del ruotare.
    Forse con sopresa, avrebbe poi scoperto che egli si trovava alle sue spalle, quando egli poggiò la propria mano, calda e delicata sulla sua spalla, mentre con voce cristallina e suadente le parlava con la sua consueta delicatezza.
    [Abilità] [Movimento]

    «Non lasciarti sviare dai tuoi pensieri e le tue perplessità. Non ho mai detto di volerla uccidere, ne di volerla catturare. Se questo sarà il mio destino, sarò lieto di compierlo, tuttavia... se le mie intenzioni fossero quelle che hai descritto... Credi forse che mi sarei preso la briga di convocarti per cercare di salvarla?»


    Chiese, con una domanda chiaramente retorica, aggiungendo un gentile sorriso a contorno di quella breve esternazione.


    Se invece non avesse reagito, restando ferma, con lo sguardo puntato sull'Uchiha, questi le avrebbe semplicemente sorriso, alzandosi lentamente dalla sua poltrona, per poi avvicinarsi alla ragazza.

    «Vedo con piacere che non ti sei fatta distrarre da quel trucchetto... Tuttavia, non dimenticare, troppa sicurezza in se stessi porta solo ad una cosa: Alla scorciatoia verso la tomba... Credimi, ne so qualcosa...»


    Con quelle parole, la sua mente tornò alle faccende avvenute ai confini tra Kumo ed Oto, dove per la troppa sicurezza in se stesso si era letteralmente imbarcato in una trappola, mentre il suo compagno era ormai svanito nel nulla da parecchi mesi, per la seconda volta.


    In entrambi i casi, a quel punto, con un sorriso sincero le avrebbe fatto cenno di alzarsi e seguirlo nuovamente, conducendola al piano inferiore, tornando nella sala grande e da li dirigendosi nell'ala est, attualmente non utilizzata da nessuno, dove avrebbe proseguito con il discorso, iniziando ad impartire i primi semplici insegnamenti.

    […]


    Entrati nella stanza, Atasuke le fece cenno di proseguire oltre, mentre lui, con rigorosa precisione, derivata non da una forma di maniacale fissazione, ma dal rispetto che aveva per quel luogo, chiuse le ante in carta di riso, isolandoli di fatto dalla sala grande dove gli allenamenti proseguivano.

    «Dimmi Ayuuki... Da quello che vedo mi sembri parecchio allenata per il combattimento corpo a corpo, è esatto?»


    Sarebbe bastato anche solo un cenno di assenso con il capo, per dare modo ad Atasuke di procedere con il suo breve discorso.

    «Noto inoltre che non porti spade con te... Ne deduco che tu preferisca uno scontro diretto, più che un combattimento all'arma bianca, o mi sbaglio?»


    Con una calma quasi impressionante, mentre poneva i suoi quesiti, Atasuke avanzò verso la kamiza, inginocchiandosi davanti alla piccola rastrelliera delle armi, facendo un profondo inchino di saluto, come se stesse salutando un suo qualche maestro che tuttavia non era raffigurato. A chi però stesse effettivamente rendendo onore, non era dato a vedere.
    Con un rapido movimento delle anche, fece scivolare le ginocchia, voltandosi verso la ragazza senza levarsi dal lucido legno del pavimento, ma restando in seiza.

    «Non sono qui ad insegnarti la via della spada, non ne avremmo il tempo materiale e non ve ne sarebbe alcuna utilità. Tuttavia, vorrei vedere come te la cavi nel combattimento diretto. Vorrei che mi mostrassi alcuni kata e poi che mi attaccassi, come se io fossi un manichino da allenamento.»


    Fece quindi un breve inchino di invito, prima di erigere nuovamente il busto, rimanendo ad osservare con dedizione i movimenti della ragazza, preparandosi poi a parare ed a deviare i successivi attacchi che ella gli avrebbe rivolto o ad attaccarla a sua volta se ella si fosse rifiutata di attaccarlo.
    Ancora una volta la ragazza era sotto esame, mentre le parole, i gesti e le intenzioni dell'Uchiha rimanevano un mistero che ancora necessitava di essere svelato.
    Quali erano le informazioni che aveva su Ai? Che motivo aveva di fare tutto quello? Perchè la stava mettendo alla prova senza darle spiegazione alcuna? Che cosa stava ronzando nella sua mente? Quale diabolico piano aveva in mente? Quali che fossero le risposte, non era quello il momento per venirne a conoscenza...


    OT- Allora, eccoci al secondo post :zxc: Anche qui nulla di trascendentale, si tratta di qualche semplice interazione, ma a differenza di prima, ho giocherellato un po sfruttando le abilità che ho in scheda e mettendo di mezzo le statistiche del mio PG in modo da darti un'idea di come si compone un post quando si fa uso attivo delle abilità e delle caratteristiche del PG.
    In merito ai codici (come della scheda di riepilogo) non ti preoccupare, come tabellina ti basta anche solo un piccolo box o uno spoiler in cui inserisci le informazioni pratiche, ma io son tamarro, mi diverto con i codici e quindi sboroneggio :zxc:
    Detto questo, visto che da studente non hai accesso ad abilità di alcun tipo e visto che hai dato una lettura al regolamento, alla fine di tutto, voglio vedere come combatti/combatteresti. descrivimi quindi qualche azione di combattimento eseguita all'aria mostrando i tuoi kata ad Atasuke e poi prova a fare un mini post di combattimento sfruttando i 3 Slot azione che hai a disposizione.
    Pro-tip 1: In questo caso considera i 3 SA come tutti utilizzabili per attaccare, esegui quindi tre attacchi ed inserici nel post qualcosa che mi faccia capire dove inizia (o finisce) l'azione offensiva dei singoli slot. Nel prossimo risponderò correggendo eventuali errori e/o aggiungendoti qualche dettaglio :zxc:
    Pro-tip 2: per inserire le informazioni tecniche nel post io uso il turbospoiler [Ts] colorato poi con il verde, ma anche qui puoi decidere tu come gestire, l'importante è che sia ven visibile e che non spezzi troppo la narrazione :zxc:
    -/OT
    Chakra Rimanente: 80/80
    Vitalità Rimanente: 18/18
    Energia Vitale: 30/30




    Movimento: 24m
    Salti: 8 m
    Status Fisico:
    png
    pngpngpng
    pngpng
    Percezione: 6+6
    Furtività: 0+6

    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Agilità: 600
    Concentrazione: 600
    Precisione: 600
    Intuito: 600
    EquipaggiamentoProtezioni indossate:
    - Maschera "da Demone" [20; 3]
    - Mantello Nero [15; 3]
    - Cotta di Maglia Completa [40; 4]
    - Gambali in Ferro [30; 4]

    Mischia:
    - 1 Katana [40; 4]
    - 1 Wakizashi [20; 3]

    Varie:
    - 1 Respiratore [1; 1]
    - 1 Accendino [1; 1]
    - 3 Filo di Nylon [10m] [1; 2]
    - 3 Filo di Nylon Rinforzato [10m] [1; 3]

    Tonici:
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]

    Rotolo Armi a distanza:
    - 7 Kunai [8; 3]
    - 2 Cartabomba II Distruttiva [1,5m] [50; 1]
    - 2 Cartabomba II Deflagrante [4,5m] [25; 1]

    Rotolo Medico:
    - 1 Kit Primo Soccorso [10 usi] [1; 2]
    - 6 Antidoto Intermedio [2] [2] [2] [1; 1]
    - 2 Tonico di Ripristino Medio [4L] [1; 1]
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]


    Slot AzioneSlot Azione 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot DifesaSlot Difesa 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot TecnicaSlot Tecnica Base:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Tecnica Avanzata:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot FreeAzioni Gratuite:
    - Azione [Tipo; Slot]

    ConoscenzeConoscenze Utilizzate:
    Movimenti Silenziosi [2]
    Maestria: L'utilizzatore annulla l'udito perfetto avversario se presente, altrimenti ottiene un bonus +3 alla Furtività. Il bonus alla Furtività non è cumulabile con quello concesso da 'Movimenti Invisibili' o 'Movimenti Inodore'.

    Ventriloquo [1]
    Abile: L'utilizzatore può far sembrare che la sua voce, leggermente alterata, fuoriesca da un qualsiasi punto entro 12 metri. Può riuscire a imitare una voce specifica e riprodurla entro 6 metri da sè.


    NoteVarie ed eventuali
    Varie ed Eventuali

     
    .
  4. **Kat**
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    II ~ La prova fisica: Determinazione


    E

    ra bastato proferire il nome della sorella maggiore di Ayuuki per oscurare il suo sguardo ottimista e ricolmo di vita. Raramente perdeva il sorriso, ma in queste situazioni si sentiva completamente esposta, priva di difese. Sentiva le iridi scure ed attente di Atasuke che scrutavano nel suo animo, che cercavano di penetrare oltre le apparenze. Forse poteva sembrare una ragazza come tante, non dotata di particolari abilità e con una infanzia felice, ma anche lei portava il suo fardello.
    Per questo si allenava giorno dopo giorno, anche oltre le ore Accademiche. Sentiva dentro di sé un vuoto incolmabile e sulle sue spalle gravavano responsabilità eccessive per una ragazza della sua età. Ryuhei non pretendeva che la più piccola dei Fuyutsuki si facesse carico del tradimento della figlia maggiore, ma il suo ritiro dalla vita da Ninja e la condizione in cui riversava sua moglie, lo spingevano a pretendere molto da lei.
    Dopo che Ai era fuggita dal villaggio, per ragioni ancora sconosciute, l’uomo era diventato sempre più autoritario ed inflessibile. Dentro di sé sperava che un giorno il Clan si riappropriasse dell’antico valore e il simbolo della sua famiglia risplendesse alla luce del sole e non all’ombra delle foglie. Aveva ampie aspettative da Ayuuki, che si sentiva inevitabilmente schiacciata.
    Parlare con uno “sconosciuto” non era semplice per la studentessa. Aveva celato quella sofferenza dentro di sé e raramente la condivideva con qualcuno. In un impeto d’impulsività aveva per fino rivelato le sue paure. Temeva che Ai potesse essere catturata ed uccisa dai Ninja della Foglia. Era una traditrice, ma in cuor suo non era ancora pronta a trattarla come tale.
    - Farò qualsiasi cosa per riportarla a casa! - La reale motivazione per cui si allenava nel Taijutsu. A differenza delle più illustre famiglie di Konoha, i Fuyutsuki non possedevano una Kekkei Genkai, quindi era costretta a temprare il proprio corpo e la propria mente in vista dei pericoli che avrebbe dovuto affrontare in futuro. La rabbia, la paura, l’esitazione, lo sconforto fecero spazio alla determinazione. E a giudicare dalla reazione di Atasuke forse era riuscito a convincerlo.
    Improvvisamente percepì una voce alle sue spalle. Istintivamente e scioccamente, non conoscendo le abilità del Chuunin, si girò per controllare la fonte di quelle parole. Strizzò gli occhietti cristallini non appena si rese conto di essere caduta nell’inganno dell’Uchiha. - Uhm? - Riportò lo sguardo confuso verso la scrivania. Ma la sua confusione crebbe quando notò che l’uomo si era dileguato per poter ricomparire alle sue spalle. I suoi sensiPercezione 6 non erano affatto allenati ai rapidi movimenti del Maestro del Dojo.
    La calda e rassicurante mano dell’uomo si pose sulla sua spalla e Ayuuki potè finalmente percepirlo dietro di sé. Abbozzò un lieve sorriso ritrovando parte della serenità perduta. Le sue parole riuscirono a farle tirare un sospiro di sollievo. Non era intenzionato ad uccidere Ai. Forse insieme potevano riportarla a Konoha. - In Effetti. Arigatou! - Le fu impossibile non ringraziarlo. Atasuke le stava realmente offrendo la possibilità di salvare sua sorella.

    [ … ]

    Venne rapidamente condotta verso l’Ala Est del Dojo. Scesero di nuovo le scale per poter oltrepassare la zona di allenamento dei giovani allievi dell’Uchiha. Nell’aria rimbombavano ancora le loro voci e i fendenti che con un certo ritmo fendevano l’aria. Tutto sotto la diligente guida di un allievo-anziano. Ayuuki non riuscì a trattenere la curiosità e rivolse un altro sguardo incuriosita dalla disciplina che vigeva nel tempio della via della Spada.
    Era uno stile di combattimento piuttosto lontano da quello della Fuyutsuki, anche se i principi d’equilibrio e precisione erano gli stessi. Forse le armi bianche erano più furtive e precise, ma l’arte dei pugni era altrettanto devastante.
    Gli occhi cristallini della ragazza rimasero sul gruppo di allievi che si destreggiavano con le armi bianche ancora per un po’, almeno fino a quando le porte di carta di riso si chiusero alle loro spalle. Notò che l’uomo si avvicinò ad una kamiza in onore dei suoi Avi, presumibilmente, e la ragazza chinò leggermente il busto e il capo in segno di rispetto. Corpo rigido e mani lungo di esso. Solo quando l’Uchiha le rivolse di nuovo parola interruppe quella posizione.
    Annuii alle successive parole del Maestro del Karyuuken che intuì immediatamente il suo stile di combattimento. In effetti, a parte armi di piccole dimensioni, non portava nessun’arma da taglio degna di nota. Lasciava ai suoi pugni l’onore di far tremare i suoi nemici. In realtà non si era mai cimentata in un combattimento “serio”, a parte le blande esercitazioni di Taijutsu in Accademia. Inoltre come aspirante Kunoichi della Foglia non disdegnava le Ninjutsu.
    - Hai! - Le richieste di Atasuke erano piuttosto chiare. Desiderava metterla alla prova per la seconda volta. Ma stavolta sul piano prettamente fisico. Strinse i pugni avvolti in quelle bende da combattimento e dalle protezioni in cuoio. Sospirò leggermente prima di cercare la dovuta calma dentro di sé. In quel momento cercò di dimenticare tutto ciò che la circondava. Era consapevole che un esperto Chuunin stesse valutando i suoi kata. Ma non era il momento di lasciarsi prendere dalle emozioni.
    Proprio come le aveva insegnato in Accademia cercò d’isolare le sue emozioni e mostrare un volto marmoreo e statuario. Cercava la concentrazione dentro di sé, per poter svuotare la sua mente ed entrare una dimensione quasi contemplativa del proprio corpo. Ogni fibra muscolare iniziò a contrarsi, mentre le leve inferiori si flettevano per ampliare la base d’appoggio. Piedi che si estroflessero per alcuni gradi. Respiro che diventava sempre più regolare. Mano destra che venne leggermente aperta in avanti, mentre sul fianco sinistro la gemella veniva stretta in un pugno. E proprio questa mano improvvisamente scatterebbe in avanti per poter assestare un colpo in avanti, fendendo rapidamente l’aria. Il piede sinistro diventerebbe il perno del fluido movimento del suo corpo. Gamba destra invece si muoverebbe in un movimento circolare di quasi 180° per poter fendere per la seconda volta l’aria in un calcio rotante. E per finire, appena avrebbe ritrovato e ristabilito il suo baricentro, cercherebbe di sferrare una rapida gomitata in avanti.
    - … - Non possedeva di certo dei Kata elaborati o raffinati, non avendo mai avuto una guida nel Taijutsu. Ma il suo stile di combattimento mirava alla velocità dei movimenti e alla forza dei pugni. Forse poteva apparire piuttosto rozzo ed “incompleto”, ma Ayuuki essendo un’autodidatta nel corpo a corpo non poteva pretendere troppo da se stessa.
    Lo sguardo cristallino della Fuyutsuki si soffermò sulla figura di Atasuke, che era pronto a ricevere i suoi attacchi. Solitamente era abituata a percuotere di colpi il ciliegio secolare presente nel giardino esterno della villa di famiglia. Non aveva mai considerato nessuno come un manichino da allenamento. Ma la sua impulsività e la sua determinazione non le diedero margine d’esitazione. Doveva superare quella prova per poter ottenere informazioni su Ai.
    Con determinazione cercò di azzerare le distanze con il Chuunin per ingaggiare un corpo a corpo, disciplina che le era sicuramente più congeniale. Scattò in avanti con rapiditàVelocità 100 e percorse quei 3 metri che li distanziavano [Slot Gratuito]Movimento 3 metri / Velocità 100. Senza esitazione o perdere secondi preziosi decise di passare immediatamente alla fase offensiva. Gamba sinistra che si caricherebbe su un lato per poter minare l’equilibrio dell’avversario. Infatti sferrerebbe un semplice calcio in prossimità del malleolo destro nella speranza di minare la stabilità dell’articolazione [Slot Azione I]Calcio alla gamba dx / Forza 100 - Velocità 100 - Precisione 100 / +10 Potenza Fasce da Combattimento. Ritrovata aderenza con la leva inferiore sinistra sul lucido pavimento del Dojo non perderebbe tempo. Non desiderava concedere nemmeno un secondo di respiro all’Uchiha. Era consapevole del dislivello di forze tra di loro e l’unica speranza che aveva di colpirlo era prenderlo alla sprovvista. Il ginocchio destro si piegherebbe in avanti, spostando l’intero baricentro della ragazza, per poter assestare una ginocchiata allo stomaco “nemico” [Slot Azione II]Ginocchiata allo stomaco / Forza 100 - Velocità 100 - Precisione 100 / +10 Potenza Fasce da Combattimento. A questo punto spezzate le sue eventuali difese, era pronta a scatenare la sua forza bruta. Se Atasuke fosse caduto nella sua catena di colpi mirati a destabilizzare le sue difese, sarebbe passata al vero attacco. Pugno destro che si caricherebbe sul fianco.
    Mano che si stringerebbe con forza nelle bende da combattimento
    Fasce da Combattimento [Potenziamenti]
    Speciale bendaggio di color bianco usato dai esperti praticanti di Taijutsu. Tale bendaggio, del tutto simile a delle normali fasce da combattimento, è rivestito di un leggero strato di acciaio che permettono un impatto molto più duro nei confronti dell'avversario. Un rotolo di Fasce è sufficiente a rivestire un arto. È possibile arrotolare una fascia rinforzata per grado; se applicate allo stesso arto, la potenza è cumulabile.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Media
    Quantità: 4
    (Potenza: +10 | Durezza: 2 | Crediti: 30)
    .Come una molla partirebbe il suo pugno in un movimento a falce dal basso verso l’alto. Montante che impatterebbe contro il mento dell’Uchiha [Slot Azione III]Montante al mento / Forza 100 - Velocità 100 / +10 Potenza Fasce da Combattimento



    Statistiche ~
    Forza ~ 100
    Velocità ~ 100
    Riflessi ~ 100
    Resistenza ~ 100

    Agilità ~ 100
    Precisione ~ 100
    Concentrazione ~ 100
    Intuito ~ 100

    Movimento ~ 6m/slot
    Salti ~ 2metri
    Percezione ~ 6
    Furtività ~ 0

    Chakra ~ 10 Bassi
    Vitalità ~ 8 Leggere
    En. Vitale ~ 30 Leggere

    Tempistica ~
    Slot Azione I~ Calcio alla gamba destra
    Slot Azione II~ Ginocchiata allo stomaco
    Slot Azione III~ Montante al mento
    Slot Difesa ~ -
    Slot Tecnica ~ -
    Slot Gratuito ~ Avvicinamento (3 metri)

    Off ~ Rivedendo il regolamento ho notato che uno spostamento di 6 metri massimo a turno può essere considerato uno slot gratuito. Quindi ne ho approfittato invece di consumare uno Slot azione per il movimento. Se ho sbagliato qualcosa.. illuminami *-* Sono qui per imparare!

     
    .
  5. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    I Rintocchi dell'Anima 三

    ~Lezione N°2 - Taijutsu~


    Atasuke rimase fermo, impassibile, mentre in seiza continuava a scrutare i movimenti della ragazzina. Non smosse un muscolo, limitandosi ad osservare ogni minimo movimento, ogni postura, ogni dettaglio.
    Come aveva immaginato, la ragazza sembrava portata per il combattimento a mani nude, i suoi gesti, per quanto raffinati cercassero di mostrarsi, dimostravano brutalità, una forma di aggressività tipica dei combattenti specializzati nel semplice corpo a corpo diretto, specialmente per i novizi, specialmente quando questi avevano iniziato a seguire la via da poco tempo, specialmente quando questi lo facevano da soli, per loro conto.
    In lei Atasuke riconobbe qualcosa di comune, l'imperfezione dei gesti che anche lui aveva all'inizio, la stessa impronta di chi per imparare si era dovuto allenare per suo conto, da solo, senza un maestro.
    Notò l'insicurezza dei gesti, come se ad ogni movimento avesse paura di sbagliare o il dubbio di fare qualcosa di scorretto. Assalti vaghi, imprecisi, ma soprattutto estremamente insicuri. Un qualcosa che in un reale combattimento sarebbe servito solo a farsi ammazzare con maggiore rapidità. Da quel che vide, non si potè in alcun modo definire soddisfatto.
    Atasuke rimase piantato a terra, quando ella, anticipò l'intenzione di attaccare guardandolo dritto negli occhi. Lui, d'altro canto, non si mosse di una virgola, restando in attesa a braccia conserte, mentre le mani rimanevano celate all'interno delle maniche del raffinato kimono.
    Ella si lanciò, quindi, correndo frontalmente verso di lui, bruciando “rapidamente” i pochi metri che li separavano. Un'assalto interessante, anche se aveva i suoi difetti, che gli occhi dell'Uchiha potevano vedere con una tale chiarezza da apparirgli quasi banali, tuttavia, li avrebbe mostrati alla giovane allieva solo in un secondo momento. Prima doveva finire di valutarla.
    Terminata la corsa, ciò che ne conseguì fu un colpo a dir poco telegrafato. Un calcio, diretto alle gambe ancora flesse dell'Uchiha, mirando forse ad inchiodarlo a terra, o forse per altro. Quale che fosse il motivo di quell'attacco, però ad Atasuke non interessava. Senza quasi muoversi, fece scivolare leggermente avanti il ginocchio sinistro, costringendo il busto a ruotare di conseguenza, mentre la mano destra, uscì rapida dalla manica del kimono, andando ad intercettare morbidamente la gamba della ragazza, creando un leggero incavo all'altezza del polso, con cui agganciò letteralmente la caviglia della ragazza per tirarne giù a terra il piede, facendo scaricare il colpo a terra, sul legno del pavimento.
    [Slot Difesa 1]
    Gli occhi dell'Uchiha, in tutto quel movimento, non si schiodarono mai da quelli della ragazza. Le sue iridi nere come la notte, guardavano con intensità i profondi occhi azzurri della studentessa, senza lasciare alcuno scampo. La sua superiorità era netta ed anche senza lo sharingan aveva imparato a leggere i movimenti di attacco più semplici, solo osservando il suo avversario negli occhi.
    Ella non volle però dargli tregua, piantando il nuovo equilibrio sulla gamba sinistra appena ripiazzata a terra, anche grazie all'aiuto dell'uchiha, caricando una ginocchiata, rpobabilmente diretta al busto o al volto di Atasuke. Un colpo brutale, tecnicamente non malfatto, eppure, per lui era prevedibile. Si abbassò rapido, quasi a voler pregare, mentre i piedi inarcati e ben piantati sul pavimento lo spinsero rapidamente avanti, facendolo scivolare sul lucido pavimento al di sotto della ragazza, fermandosi proprio dietro di lei, rialzando nuovamente il busto in posizione eretta, mentre il capo continuava ad osservarla.
    [Slot Difesa 2]
    Forse per lo slancio, forse per la schivata imprevista, ella avanzò con un'ulteriore passo, prima di riacquistare l'equilibrio per portare il successivo attacco.
    Ella si voltò e nello sfruttare il movimento rotatorio, caricò un montante destro, palesemente diretto al mento di Atasuke, che con la stessa freddezza continuava ad osservare imperterrrito la ragazza, come a volerne leggere i movimenti.

    °Una discreta combinazione, ma va migliorata°


    Pensò tra se, levando nuovamente la mano destra, intercettando con il dorso della stessa, il colpo all'altezza del polso dell'avversaria. Nello stesso istante, il ginocchio sinistro andò ad allargarsi, spostando leggermente fuori traiettoria il baricentro dell'Uchiha, il quale, con assoluta semplicità e morbidezza, si limitò ad accompagnare il colpo fuori dalla traiettoria, senza fatica alcuna, ma soprattutto senza perdere, nemmeno per un'istante il contatto e con esso il controllo della sua avversaria. [Slot Difesa 3]

    °Ed ora inizia la lezione°


    Non disse nulla, limitandosi semplicemente a lasciare la parola ai suoi movimenti. La ragazza sembrava aver terminato la sua serie, quindi era giunto il momento per l'Uchiha di prendere in mano la situazione. La mano destra continuava a mantenere il contatto, impedendo, di fatto, alla ragazza di invertire la rotazione o di difendersi con quello stesso braccio, che aveva fatto l'errore di non ritrarre al momento opportuno.
    Il piede destro scivolò in avanti, alzando il ginocchio del maestro, con il quale egli si levò, mentre lungo il busto la mano sinistra segiva la rotazione del corpo, anticipandola leggermente per un veloce e preciso colpo di taglio portato con il taglio della mano, verso il fianco destro della ragazza, lungo una linea ascendente, ormai scoperto.
    [Slot Azione 1]
    Quale che fosse stato il risultato del primo colpo, Atasuke si trovava oramai in piedi ed alle spalle della ragazza. Flesse le gambe, mantenendo un punto fisso sulla sinistra, lasciando scivolare tra se e la giovane la gamba destra, compiendo di fatto una rotazione su se stesso di 360°.
    La mano destra, precedentemente impegnata a tenere il contatto con la ragazza, aveva terminato il suo scopo e scivolò dietro alla schiena della stessa, assecondando il movimento rotatorio ed equilibrando il corpo dello spadaccino, mentre questi terminava la rotazione, spostando il centro sul piede destro e lasciando scivolare il sinistro nuovamente tra se e la ragazza, terminando il gicoc di gambe poco oltre, come a disegnare un triangolo, calando, intanto, una rapida gomitata sul collo della giovane, che sarebbe proseguita “mancandola” volontariamente con il gomito, arrivando con l'obbiettivo di colpirla, nuovamente con il taglio della mano sinistra.
    [Slot Azione 2]
    Atasuke però non aveva ancora finito e la giovane lo avrebbe saputo con enorme dispiacere. La rotazione dell'Uchiha, infatti, proseguì, piantando i piedi a terra in posizione stabile, mentre il lavoro venne fatto torcendo armoniosamente gambe ed anche, per portare il braccio destro, ora libero oltre la testa della ragazza, sulla sua sinistra. Chiuse la mano ad uncino, lasciando scattare indietro il corpo, divenuto ormai una molla, per agganciare la giovane Fuyutsuki al collo. [Slot Azione 3]
    Mentre sulla schiena, la mano sinistra ripeteva lo stesso gesto compiuto nel primo attacco, puntando a portare un'altro colpo, questa volta al centro della schiena della ragazza, incurvata dalla presa dell'Uchiha, se questa avesse avuto effetto, puntandole le tre dita centrali esattamente nel centro, quasi a simulare la punta di un coltello. [Slot Azione 4]

    Ciascun colpo venne dato con precisione chirurgica, mentre la potenza era tarata al minimo, in modo da non danneggiare effettivamente la ragazza. Atasuke era ben oltre di svariate lunghezze, eppure non era li per batterla, dimostrando la sua superiorità, ma per mettere in luce le sue mancanze, i suoi piccoli errori, probabilmente derivati da un'allenamento intensivo, certo, eppure sterile, dato che un fantoccio non era neppure paragonabile ad un vero avversario con la libertà e tutta l'intenzione di reagire agli attacchi. [Danni Ridotti]

    Quando la serie di colpi fu terminata, nel caso on cui gli ultimi due, in particolare, fossero andati a segno, Atasuke avrebbe mantenuto la posizione, tenendo la ragazza in scacco fino alla fine del suo discorso, prima di lasciarla andare, senza ovviamente stringere inutilmente la presa, con il rischio di provocarle dei danni.
    Se invece ella fosse riuscita ad evitare gli ultimi due o l'immobilizzamento, Atasuke sarebbe quindi indietreggiato di appena un paio di passi, guadagnando una postura pronta a reagire ad eventuali ulteriori attacchi, anche se questi, certamente non sarebbero giunti.

    «Credo possa bastare... Il tuo stile è grezzo, infantile, ma ci sono delle buone potenzialità. Puoi raffinarti, ma per fare questo devi dimenticare ciò che hai imparato, altrimenti non potrai progredire oltre»


    Sottolineò con completa sincerità, ritornando con la dovuta calma alla posizione che occupava all'inizio di quel breve incontro, inchinandosi in segno di saluto con un inchino formale. Aveva ottenuto ciò che voleva, ora sapeva come la ragazza sapesse combattere e sapeva che ella, per quanto grezza poteva migliorare, poteva imparare, tuttavia, per ciò che li attendeva era decisamente in grado di cavarsela.
    Si rimise quindi in seiza, facendo segno alla ragazza di fare altrettanto dinnanzi a lui. Avrebbero parlato, e forse, in quel momento, in quel caso preciso, lo avrebbero fatto da insegnante ad allieva.

    «Come immaginavo, il tuo stile è grezzo, brutale, basato principalmente sul contatto fisico diretto, tuttavia ha degli enormi difetti e questi vanno colmati...»


    Nonostante le parole dure e serie, Atasuke aveva uno sguardo sereno e gentile, mentre un'abbozzo di sorriso cercava di dare sicurezza all'allieva.

    «Non conosco personalmente tua sorella. Ne conosco solo parte della storia, tuttavia, noto con piacere che la nuova erede dei Fuyutsuki porta bene il kamon della sua casata.»


    Ammise, con un sorriso sincero, prima di proseguire con la parte teorica di quella semplice lezione di preparazione, che anticipava semplicemente la missione che aveva preparato per loro due.

    «Tu combatti solo usando il tuo corpo, immagino. E sulla base di ciò hai elaborato i tuoi allenamenti personali, è esatto? Riconosco in te lo stesso spirito che avevo io agli inizi, costretto ad allenarmi da solo, imparando da me ciò che c'era da apprendere e sviluppando la mia personale via... Tuttavia, nella mia strada ho avuto il piacere di raffinare l'arte del combattimento confrontandomi con svariati avversari, anche negli allenamenti una volta giunto al villaggio... Tu, invece... Mi sembri diversa, come se non avessi mai effettivamente combattuto contro un'avversario “reale”»


    Il suo sguardo si fece pensieroso, mentre una mano si levò, andando a cingere delicatamente il mento del giovane tra il pollice e l'indice, indicando che stava meditando su quella sensazione che aveva avuto.
    Trascorsero alcuni istanti di silenzio, prima che Atasuke riprendesse il suo monologo.

    «Ad ogni modo, questo non è un problema... I problemi sono altri. Primo fra tutti: I tuoi attacchi mancano di incisività, anche nei tuoi movimenti, sei incerta, come se ad ogni gesto ti stessi chiedendo “starò facendo la cosa giusta?” Se non sei certa neppure dei tuoi passi, non andrai da nessuna parte, tienilo a mente»


    Il tono era deciso ma gentile. In fondo ella non era uno dei suoi allievi, quindi non poteva neppure permettersi di correggerla fin nei minimi dettagli dato che non ne poteva controllare lo sviluppo tecnico.

    «Proseguendo oltre però voglio porti una domanda... Perchè hai scelto il combattimento a mani nude? Cosa credi cambi tra combattere con un'arma o combattere senza armi?»


    Un'ultima domanda, con cui il maestro aveva intenzione di dare l'ultima inquadratura alla giovane. Con quella domanda aveva racchiuso in effetti l'essenza del combattimento, tralasciando per un'attimo solo tutto ciò che erano le altre arti di cui si servivano.
    In quel momento, per loro due esisteva solo una cosa: il semplice taijutsu ed in esso una delle verità fondamentali che lo governava: la differenza tra l'essere armati o l'essere disarmati.
    Quale sarebbe stata la risposta della giovane? Nessuno poteva saperlo, se non la Fuyutsuki stessa.


    OT- Allora, eccoci al terzo post :zxc: In questo caso, hai visto le mie difese, (in questo combat Atasuke combatte come se fosse una bianca, come puoi notare dalle statistiche) e ti devi difendere dai miei attacchi. Tieni conto prima di tutto del fatto che, come specificato, se subisci i colpi, il danno subito è praticamente minimo, alla fine dei conti se tu li subissi anche tutti avresti solo 1 leggera totale di danno.
    Inezie a parte, ti do due dritte (oltre a quelle già dette su skype): Dritta n°1 tu hai 3 SA ed altrettanti SD utilizzabili solo per difendere. In questo caso, però, subisci addirittura 4 assalti (ho uno SA ed 1 SD in più :guru:), visto che sli SD non ti basterebbero, puoi convertire uno dei tuoi SA del turno in slot difesa, riducendo a livello teorico il prossimo turno a 4SD e soli 2 SA, ma visto che non serve attaccarmi di nuovo, non ti cambia nulla.
    Seconda dritta: Alla fine dei tuoi attacchi, come hai dato per scontato che Atasuke si alzasse, hai dato per scontato che Atasuke ti lasciasse il tempo di metterti nuovamente in posizione da combat. Nel primo caso è errore perchè non hai valutato bene le azioni avversarie. Nel secondo, peggio ancora perchè fondamentalmente mi hai lasciato un'apertura potenzialmente mortale visto che ho il pieno controllo della tua PG e della sua schiena XDD
    Quindi occhio anche a come termini il post :zxc:
    Per il resto, buon post e se hai dubbi sai come trovarmi :zxc:
    -/OT
    Chakra Rimanente: 80/80
    Vitalità Rimanente: 18/18
    Energia Vitale: 30/30




    Movimento: 24m
    Salti: 8 m
    Status Fisico:
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    Percezione: 6+6
    Furtività: 0+6

    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Agilità: 600
    Concentrazione: 600
    Precisione: 600
    Intuito: 600
    EquipaggiamentoProtezioni indossate:
    - Maschera "da Demone" [20; 3]
    - Mantello Nero [15; 3]
    - Cotta di Maglia Completa [40; 4]
    - Gambali in Ferro [30; 4]

    Mischia:
    - 1 Katana [40; 4]
    - 1 Wakizashi [20; 3]

    Varie:
    - 1 Respiratore [1; 1]
    - 1 Accendino [1; 1]
    - 3 Filo di Nylon [10m] [1; 2]
    - 3 Filo di Nylon Rinforzato [10m] [1; 3]

    Tonici:
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]

    Rotolo Armi a distanza:
    - 7 Kunai [8; 3]
    - 2 Cartabomba II Distruttiva [1,5m] [50; 1]
    - 2 Cartabomba II Deflagrante [4,5m] [25; 1]

    Rotolo Medico:
    - 1 Kit Primo Soccorso [10 usi] [1; 2]
    - 6 Antidoto Intermedio [2] [2] [2] [1; 1]
    - 2 Tonico di Ripristino Medio [4L] [1; 1]
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]


    Slot AzioneSlot Azione 1:
    - Controllo del braccio destro avversario
    - Colpo di taglio al fianco destro ascendente [100; 100; 10]

    Slot Azione 2:
    - Colpo di taglio alla base del collo (destra) [100; 100; 10]

    Slot Azione 3:
    - Presa al collo con la mano destra [100; 100; 10]

    Slot Azione 4:
    - Colpo di taglio al centro della schiena [100; 100; 10]


    Slot DifesaSlot Difesa 1:
    - Deviazione del colpo con il dorso della mano [100 vs 100; Parata]

    Slot Difesa 2:
    - Abbassamento con scivolata sotto all'avversario [100 vs 100; Schivata]

    Slot Difesa 3:
    - Deviazione del colpo con il dorso della mano e successivo controllo [100 vs 100; Parata]

    Slot Difesa 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot TecnicaSlot Tecnica Base:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Tecnica Avanzata:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot FreeAzioni Gratuite:
    - Azione [Tipo; Slot]

    ConoscenzeConoscenze Utilizzate:

    NoteVarie ed eventuali
    Varie ed Eventuali

     
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  6. **Kat**
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    III ~ La fine della prova di Taijutsu: Delusione e confusione


    L

    a sua inesperienza trapelò non appena la Fuyutsuki cercò di mostrare il suo stile di combattimento ad Atasuke. Le esercitazioni in Accademia, come aveva immaginato fin dall’inizio, non le concedevano una preparazione adeguata. E la mancanza di un Sensei pronto a guidarla passo dopo passo, giorno dopo giorno, era piuttosto evidente. Ma la ragazza non poteva pretendere troppo da se stessa. Non aveva ancora ultimato gli studi in Accademia e nonostante il ferreo spirito di volontà che la contraddistingueva il suo Taijutsu era piuttosto immaturo.
    Inoltre essere al cospetto di un esperto Chuunin, Maestro del Karyuuken, istillava ulteriori dubbi ed insicurezze nell’animo dell’aspirante Kunoichi. Consapevole dei suoi limiti e delle sue lacune, desiderava impressionare l’uomo mascherando il suo Taijutsu piuttosto rozzo con qualche movimento raffinato e fluido, in armonia con il suo corpo. Ed invece si rendeva conto che ad ogni pugno o calcio che fendeva l’aria stava ottenendo l’effetto opposto.
    Lo sguardo scuro di Atasuke non lasciava trasparire nessuna emozione. Il volto marmoreo rimaneva impassibile ad ogni suo movimento. Ingenuamente forse Ayuuki cercava un minimo di assenso, ed invece non riscontrò niente di niente. Anzi iniziò a pensare che i suoi attacchi risultassero “noiosi”.
    Per questo quando era giunto il momento di passare al vero allenamento in Taijutsu, la ragazza non esitò ad avventarsi contro il Maestro del Dojo. In realtà si aspettava che l’uomo sciogliesse la sua postura seduta e si alzasse per poter fronteggiare meglio i suoi attacchi. Ed invece con gran stupore l’Uchiha sembrava completamente tranquillo, quasi come se prevedesse i suoi colpi senza l’aiuto del suo Doujutsu. E proprio in quel momento le sue insicurezze crebbero. Esitò fino a vanificare l’intera combo e a compiere eventuali errori di valutazione.
    Il suo primo attacco venne deviato con facilità. Infatti i riflessi dell’uomo gli permisero di scaricare con eleganza e fluidità il suo calcio sul pavimento di legno del Dojo. Impiegò qualche secondo per ristabilire l’equilibrio con il piede sinistro, per poi sferrare la ginocchiata con il gemello. Ciò permise all’avversario di schivare anche il suo secondo attacco. La ginocchiata era stata forse troppo alta e l’Uchiha era scivolato alle sue spalle, lasciandola per alcuni secondi scoperta. Dovette voltarsi e caricò il suo pugno con tutta la forza che aveva in corpo. Stavolta era un attacco rapido e brutale, nulla a che vedere con gli altri due che erano mirati a destabilizzarlo.
    - Uhm.. - Anche il montante venne accompagnato con eleganza e rapidità fuori dalla traiettoria prestabilita. Nulla di fatto per la povera Ayuuki che per la sua impulsività e mancanza d’esperienza si ritrovava in una posizione di completo svantaggio. Infatti la mano destra era ostacolata da quella dell’uomo. Probabilmente il Chuunin non stava sfruttando la sua reale forza, eppure avevo deviato ogni sua offensiva senza nemmeno impegnarsi più di tanto.
    Il contrattacco dell’Uchiha non si fece attendere e in quella posizione mirò alla parte scoperta del suo corpo.
    La mano di taglio impattò contro il fianco destro costringendo la Fuyutsuki ad inarcare leggermente la schiena in quel lato per il dolore. Ma il peggio doveva ancora arrivare. Con una rotazione di 360° e un perfetto gioco di gambe si ritrovò dietro alle spalle della ragazza, svenendo alla sua vista. Ebbe davvero poco tempo per reagire, e un secondo colpo di taglio impattò contro i suoi muscoli, stavolta quelli del collo.
    Gemito di dolore che sfuggì dalle sue labbra, ma cercò di mantenere la lucidità e non farsi prendere dal panico. La mano destra dell’uomo, quella che aveva ostacolato i suoi movimenti per alcuni secondi, non era più un problema.
    Era la sua occasione per fuggire. Chinò immediatamente le gambe sulle ginocchia senza attendere la sua prossima offensiva. Infatti sentì proprio sulla sua testa la mano dell’Uchiha che cercava di arpionarle il collo. Ma stavolta i suoi riflessi furono reattivi e con un semplice movimento era riuscita ad evitare di cadere prigioniera della presa avversaria [Slot Difesa I][Schivata verso il basso – Rif 100 vs Vel 100].
    Ciò le permise di guadagnare un leggero vantaggio anche nello schivare l’attacco finale della pericolosa combo avversaria. Gambe che rimasero flesse sulle ginocchia e capo che venne chinato in avanti. Dandosi un leggero slancio con le leve inferiori, caricate come delle molle, uscì dal raggio d’azione dell’Uchiha. Infatti rotolò in avanti, poggiando la scapola destra sul lucido pavimento del Dojo e ruotando l’intero corpo. Riatterrò con ambedue le gambe e controllò alle sue spalle di essere realmente al sicuro. Ormai lo aveva distanziato di quasi 2 metri.Il colpo di taglio avversario andò al vuoto, non trovando la sua schiena [Slot Difesa II][Capriola in avanti – Rif 100 vs Vel 100]. Si affrettò a questo punto a ruotare l’intero busto per non dare più le spalle all’Uchiha.
    Era sul punto di ripartire all’attacco ma l’uomo decise d’interrompere l’allenamento. Ayuuki sciolse la posizione di guardia e si rialzò dal pavimento facendo pressione sulle leve inferiori. Sospirò leggermente e si mise anche lei in seiza, dopo aver ricambiato quell’inchino formale. La mano destra della ragazza iniziò a massaggiarsi il collo ed ascoltò le giuste “ramanzine” del Maestro.
    Non aveva fatto una bella figura. Anzi il suo stile di combattimento era piuttosto immaturo e ricolmo di lacune. Abbassò leggermente lo sguardo, sentendosi quasi in imbarazzo per la pessima figura che aveva fatto. Si allenava duramente nel Taijutsu ed era difficile accettare un simile giudizio. Ma di certo non poteva replicare, dentro di sé era consapevole che quelle parole corrispondessero al vero. - Pftt! Purtroppo non ho mai avuto un Sensei nel Taijutsu. Faccio da sola.. e le esercitazioni Accademiche non bastano. - Rivelò con un sospiro.
    Mise da parte il broncio non appena l’Uchiha sciolse la sua espressione seria ed analitica, e le sorrise quasi per donarle coraggio ed incitarla a fare di meglio. Come ogni Arte Ninja, anche quella del corpo a corpo andava affinata e potenziata lentamente con interminabili sedute d’allenamento. Doveva imparare prima a temprare la propria mente e poi il corpo. - D…Davvero? - Rilassò le spalle e strinse i pugni bendati sulle sue gambe. Occhioni cristallini che si rivolsero verso l’uomo in cerca di una conferma. Le guance iniziarono ad imporporarsi, non riuscendo a nascondere un certo imbarazzo. Ed in questi casi sapeva essere alquanto infantile, mostrando il suo lato adolescenziale. Capo che inizia ad ondeggiare e sguardo sognante.
    Annuì alle parole di Atasuke. In effetti non aveva mai affrontato un avversario in carne ed ossa. Solitamente sfogava le sue combo contro il secolare ciliegio nel giardino esterno di Villa Fuyutsuki. Era un “tipo” di avversario ben diverso. - Come posso superare questa insicurezza? Devo forse seguire l’istinto? - Cercava di trovare una soluzione. Come ogni adolescente desiderava superare gli ostacoli nel minor tempo possibile. La solita impazienza giovanile.
    Improvvisamente si sentì sotto interrogazione. Abbassò lo sguardo come faceva sempre in Accademia. Non era mai stata un genio e si accontentava delle sufficienze. Era capace di utilizzare Ninjutsu basilari, non troppo elaborati, ma quell’improvvisa domanda la costrinse a farla riflettere. - Anche se sono due rami del Taijutsu, credo che il combattimento corpo a corpo sia più istintivo, immediato e brutale. Bisogna coordinare ogni fibra muscolare e fare del proprio corpo un’arma. Invece la Via della Spada è più furtiva, coordinata e riflessiva. Entrare in sintonia con il metallo della propria Katana è fondamentale. - Non era del tutto convinta che quella che aveva appena dato fosse una risposta “logica”. Ma nella sua genuinità cercò di spiegarlo con parole proprie.
    Iniziò a guardarsi intorno con improvvisa diffidenza. Assottigliò lo sguardo cristallino, sentendosi quasi inqueta. Sospirò. - Ehm… C’è per caso Okada-Sensei nei paraggi? - Continuò a guardarsi intorno con maggior diffidenza. Ayuuki si riferiva al Chuunin dell’Accademia, responsabile della sua classe. - Sono stata rimandata nell’ultimo Test scritto sul Taujutsu. Sono qui per recuperare? - Confusione che iniziò a crescere dentro di sé. E cosa c’entrava Ai in tutto ciò?



    Statistiche ~
    Forza ~ 100
    Velocità ~ 100
    Riflessi ~ 100
    Resistenza ~ 100

    Agilità ~ 100
    Precisione ~ 100
    Concentrazione ~ 100
    Intuito ~ 100

    Movimento ~ 6m/slot
    Salti ~ 2metri
    Percezione ~ 6
    Furtività ~ 0

    Chakra ~ 10 Bassi
    Vitalità ~ 7,5 Leggere
    En. Vitale ~ 29,5 Leggere

    Tempistica ~
    Slot Azione ~ -
    Slot Difesa I ~ Schivata verso il basso
    Slot Difesa II ~ Capriola in avanti
    Slot Tecnica ~ -
    Slot Gratuito ~ -

    Off ~ Controlla che abbia scalato correttamente la Vitalità e l'Energia vitale! :3

     
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  7. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    I Rintocchi dell'Anima 四

    ~Il Cancello del Purgatorio~


    Atasuke rimase a dir poco sconcertato dai risultati della ragazza. Poteva immaginare il livello della stessa, eppure, mai si sarebbe immaginato una tale reazione proprio alla fine della combinazione.
    Da un lato, rimase stupito di come ella non fosse riuscita ad evitare i primi due colpi, i quali, per quanto complessi da difendere, erano comunque prevedibili. Dall'altro invece apprezzò non poco l'adattabilità della ragazza nel cercare, e riuscire ad evitare almeno gli ultimi due, quelli che in effetti l'avrebbero realmente messa nei guai se solo non fosse riuscita a dileguarsi.
    Il fatto che in uno scontro reale, già con i primi due colpi sarebbe probabilmente morta tra sofferenze e laghi di sangue, era solo un dettaglio.

    […]


    Ascoltò poi con attenzione le risposte della giovane, osservandone il rossore delle guance. Non riusciva a comprendere a volte l'innocenza di alcune ragazze, o meglio: Spesso si trovava in difficoltà nel riuscire a capire che cosa ronzasse nella testa di quelle adolescenti, da un lato tanto sicure di se e convinte nell'intraprendere quella via, e poi estremamente emotive, quasi come a non aver nessun controllo su loro stesse, al punto di arrossire ad ogni suo discorso.
    Spesso si trovava a domandarsi se la causa di quelle rosse gote fossero i suoi discorsi, i suoi modi o egli stesso, anziché una qualche tara mentale che si supera oltrepassando quel fatidico periodo, tuttavia, non aveva ancora avuto modo di ottenere risposte su quel fronte.

    “Come posso superare questa insicurezza? Devo forse seguire l’istinto?”


    Una domanda che esigeva una risposta e che fece drizzare le antenne dell'Uchiha. La ragazza aveva posto un'ottima domanda, una domanda che molti davano per scontata ma a cui ben pochi in effetti avrebbero saputo rispondere.
    Egli stesso non si poteva dire sicuro della risposta, dato che la sua vita si era basata su di un misto tra ispirazione, intuizione, istinto e strategia. Ma poter dire se l'istinto fosse l'elemento fondamentale o meno, era tutt'altra cosa.

    «Si, ma allo stesso tempo No»


    Rispose sibillino, incrociando le braccia e chiudendo gli occhi per un'istante e compiendo alcuni profondi respiri prima di riaprirli e procedere con la risposta.

    «L'istinto può essere un'abile servo, ma è un pessimo padrone. Si lascia spesso sviare da ogni minima sensazione, mentre a volte tende ad ignorare i segnali più palesi. No, l'istinto non è la via per migliorare. Ne è parte, questo è certo... Tuttavia, l'Istinto e l'intuito sono ottimi per fronteggiare qualcosa di sconosciuto. Se il tuo istinto ti serve bene, sarai in grado di battere migliaia di avversari. Ma basta un solo errore per cadere...»


    I suoi occhi corvini la scrutavano con attenzione, mentre senza sosta continuava a mantenere la sua corretta postura, senza concedersi nemmeno un piccolo rilassamento, neppure una svista. Egli era rigido, eppure, in lui si poteva notare la morbidezza. Nella staticità quasi innaturale, ogni muscolo era rilassato, quieto, come se fosse comodamente sdraiato su di un divano o un futon. Ma quale poteva essere il segreto?

    «Ad ogni modo, ci sarà un momento adatto per rispondere a questa domanda. Prima però devo sapere una cosa...»


    Ascoltò quindi la risposta della ragazza. La soluzione a quella domanda era tutto fuorché semplice, a differenza di quanto molti credevano.
    Solitamente, i puristi del combattimento, additavano gli utilizzatori di armi come una sorta di feccia, un gruppo di combattenti abili certo, ma inferiori a loro, non essendo in grado di combattere e vincere senza l'uso di un'attrezzo o un pezzo di metallo in mano. Dall'altra, i puristi delle armi vedevano i combattenti a mani nude, come una categoria inferiore, grezza, poco armonica e che sapeva solo scaricare le proprie emozioni nella brutalità del combattimento, puntando sempre e solo ad essere più forti sul piano fisico, cadendo sul piano spirituale.
    La risposta della ragazza, per quanto imprecisa aveva colto un piccolo spiraglio di entrambe, trovandosi, forse, leggermente più in assonanza con la via della spada, ma in fondo, c'era da ammettere che ella forse non avrebbe dato quella stessa risposta se il maestro di fronte a lei fosse stato un maestro della via della mano vuota, anziché della via della spada.
    Atasuke, terminata l'esposizione, tacque, rimanendo in contemplazione per alcuni attimi, attimi che Ayuuki occupò chiedendosi e chiedendo del maestro che la seguiva in accademia.

    “Sono stata rimandata nell’ultimo Test scritto sul Taujutsu. Sono qui per recuperare?”

    «Okada? Okada Ieasu?»


    Il chunin osservò con aria interrogativa la ragazza, quasi come se quel nome gli avesse riportato alla mente qualcosa di importante, qualcosa di estremamente divertente, qualcosa per cui non potè trattenersi dal ridere con gusto.

    «Tu non hai idea, ragazza mia... ora capisco il perchè di tutti questi dubbi... hehehe... Devi sapere che Okada sta al taijutsu quanto la mayonese sta ad una torta alla panna»


    Sogghignò ancora per un po prima di riprendere la perduta serietà riprendendo il discorso lasciato a metà da quella sconvolgente rivelazione, anche se in effetti di sconvolgente non vi era poi molto.

    «Stai tranquilla, non è una prova bonus ideata con Ieasu... Anche perchè, conoscendo la sua teoria del combattimento... Io per primo credo che difficilmente raggiungerei la sufficenza... eppure eccomi qui e come puoi vedere il mio stile non è poi così insufficente... Senza offesa per il tuo maestro, ma lui è un teorico. Ottimo e perfetto per i ninjutsu che richiedono pratica e tecnica, ma soprattutto testa. Idem, se non maggiormente per i Genjutsu. Ma il combattimento corpo a corpo è un'altra cosa. Non si può limitare ad un semplice ammasso di tacche, indici e valori di potenza e questo lui non riesce ad accettarlo, come anche non accetta mai un combattimento diretto, anche perchè secondo la sua teoria dovrebbe essere imbattibile o quasi, eppure svariate volte ci siamo battuti, ma lui non ha mai vinto...»


    Per la ragazza, quella sarebbe stata una maledizione, oppure una qualche forma di rivelazione. Tutto stava sul come aveva intenzione di prendere le parole dell'Uchiha e farne tesoro, anche se il tesoro più grande aspettava ancora di essere rivelato.

    «Tornando a noi... Fondamentalmente, nel combattimento ravvicinato, esistono due tipi di scuole, o per meglio dire, correnti. L'una che pratica il combattimento a mani nude, l'altra combatte con l'ausilio di armi. Entrambe si guardano con disprezzo: da una parte i puristi del combattimento ritengono le armi un vile strumento, un vezzo per chi non sa realmente come si combatte, al punto da necessitare di un “qualcosa in più” per colmare le lacune del loro corpo. Dall'altra parte, essi ritengono i combattenti delle bestie. Degli sgraziati esseri che fanno della brutalità la loro unica via, martoriando il loro stesso corpo per irrobustirlo a sufficienza da poter resistere a tutto e perdendone in agilità, precisione e grazia nei movimenti, diventando in tutto e per tutto simili a degli animali...»


    Gli occhi dell'Uchiha, con quelle parole, si soffermarono in quelli di Ayuuki, osservandone eventuali reazioni, mentre il suo preciso discorso, su cui si basavano gran parte dei dettami della Karyuuken.

    «Eppure, entrambi non comprendono di essere parte della stessa grande cosa. Come lo Yin e lo Yang, essi si completano a vicenda per formare un'unica entità. Comprendo la tua difficoltà nel definire la differenza tra i due e questo per un semplice motivo: Non vi sono differenze»


    Con quelle parole, Atasuke levò la mano sinistra, mostrando il palmo all'allieva per spiegarsi nel migliore dei modi.

    «Rammenti poco fa? Con quale mano ti ho colpita? E poi che cosa hai sentito? Che tipo di colpo hai subito? Un taglio. Esattamente come se in questa mano, ora aperta, avessi invece stretto la lama di un pugnale, o ancora peggio, una spada. Se solo avessi voluto realmente farti del male, sia che avessi avuto una lama o la semplice mano vuota, dopo i primi due colpi, saresti già morta...»


    Se si fosse fermata a pensare, infatti, si sarebbe resa conto della precisione con cui quei de colpi, andati a segno, avevano colpito punti decisamente vitali senza fare danni per la delicatezza con cui erano stati sferrati. Eppure, se solo avesse premuto di più, avrebbe avuto ben modo di metterla fuori gioco rimanendo su quella che era la velocità della ragazza.

    «Non ho intenzione di sostituirmi al tuo maestro, beninteso, tuttavia, vorrei che tu ascoltassi anche il mio modo di vedere le cose. Se vorrai, poi, sarai libera di scegliere la via che ti è più congeniale. Io sono partito dal pugnale, poi alla spada corta ed ora ho raggiunto la maestria anche con la katana e grazie al mio percorso ho imparato anche a combattere senza un'arma in pugno, notando, senza un maestro reso cieco dai suoi dogmi importi, che queste due parti agiscono assieme, sono complementari e simbiontiche. Non può esistere una perfetta via dell'arma senza una perfetta via senza arma e viceversa»


    Concluse il discorso, dando spazio ad eventuali commenti o repliche della ragazza, prima di ritornare all'argomento principale di quel loro particolare incontro.

    [...]


    Era ormai giunto il momento per dedicarsi alla questione principe di quella giornata: Ai Fuyutsuki, la fuggitiva sorella di Ayuuki, ora considerata a tutti gli effetti una traditrice del villaggio. Gli occhi dell'Uchiha assunsero un'espressione enigmatica, velatamente rattiristata dal discorso che stava per fare. Un chiaro segno del fatto che non recava con se notizie propriamente "liete".

    «Direi che ora è giunto il momento di parlare di tua sorella, se sei d'accordo...»


    Attese una risposta o un qualsiasi accenno affermativo, prima di proseguire su quel discorso parecchio delicato e fondamentale.

    «Come ti avevo accennato prima, abbiamo ottenuto informazioni inerenti a tua sorella, o quantomeno questo è ciò che abbiamo potuto dedurre. Dalle informazioni che abbiamo, pare sia stata individuata in un piccolo villaggio nel territorio del fuoco. I miei informatori mi hanno comunicato che alcuni degli spettatori dicono di aver riconosciuto lo stemma dei Fuyutsuki ed a portarlo sembrava essere una donna mascherata... Fin qui nulla di anomalo, molte casate hanno stemmi simili ed è facile confondere, tanto quanto è semplice confondere la specifica casata, tuttavia, indagando maggiormente sembra proprio che quella donna sia Ai e per quello che ne sappiamo non si è spostata da quel luogo...»


    Sicuramente aveva attirato l'attenzione dell'allieva, tuttavia, una cosa certamente sembrava rimanere celato in tutto quel discorso: perchè tutta quella storia? Perchè le domande, l'addestramento e tutto il resto? A che pro la scelta del dojo come luogo d'incontro, le domande e l'esame?

    «Il Cancello del Purgatorio.»


    Concluse egli, dando quasi un tono mistico nel nominare quel misterioso luogo di cui la ragazza difficilmente avrebbe già sentito parlare.

    «Immagino tu non ne abbia mai sentito parlare prima d'ora... Si tratta di un'arena segreta, gestita da alcuni gruppi mafiosi. In quel luogo, avvengono combattimenti illegali alla morte. Non ci sono regole. Chiunque può partecipare, portando con se una qualsiasi arma. Lo scontro finisce con la resa dell'avversario o con la morte dello stesso e di solito la soluzione è la seconda... Nel fascicolo che ti ho preparato, troverai tutte le informazioni in merito al cancello e su come raggiungere il luogo designato. Uno dei miei ragazzi si è infiltrato sotto copertura e ci garantirà l'accesso. L'obbiettivo, ovviamente, è di verificare l'informazione ed eventualmente riportare a casa Ai... Parteciperemo a degli scontri per poter indagare, ma non c'è altra maniera... Il giro di scommesse in quel luogo è troppo grande e troppe mani sono invischiate per poterci permettere di far saltare quel luogo... Senza contare che è al di fuori dei territori sotto la diretta amministrazione di Konoha... Questa sarà una missione non ufficiale ed assolutamente personale. Se salterà la copertura, saremo soli e voglio che tu lo sappia prima di prendere una decisione definitiva...»


    Lasciò tutto il tempo alla ragazza per pensare a quelle parole, per meditare la scelta, non da poco, che sarebbe seguita, per valutarne i rischi, i vantaggi e le conseguenze.
    Nonostante la motivazione forte, infatti, i rischi per quella missione erano alti, esageratamente alti, forse, per una semplice studentessa, specialmente non molto avvezza al combattimento “reale”, essendosi sempre allenata contro un povero albero la cui unica colpa era di essere nato e cresciuto nel giardino dei Fuyutsuki.
    Attese quindi una risposta, prima di darle un appuntamento, il giorno successivo, al gare di Konoha, completamente bardata di tutto punto, ad eccezione del coprifronte, il quale, era un simbolo fin troppo distintivo, che rischiava di far saltare l'intera copertura prima ancora di cominciare...

    […]


    Il giorno dopo, una lieve nebbia si alzava per le campagne attorno al villaggio e quella strana foschia, particolarmente densa subito al di sopra delle strade, permeava anche all'interno del villaggio, disegnando quello che sembrava essere un candido fiume che scorreva placido lungo le vie. L'autunno era ormai inoltrato e quel misterioso alone di nebbia, del tutto naturale, non faceva altro che confermare questo dettaglio, aggiungendo una velata nota di misticismo, specialmente per i due shinobi della foglia che a breve si sarebbero incamminati verso quell'arcano luogo.
    Ad attenderla, vi era un'entità, completamente ammantata di un nero corvino. Di quella figura, non si potevano riconoscere tratti somatici o alcun dettaglio che ne potesse in qualche modo identificare la casata, la professione o più semplicemente la natura. Avvicinandosi, ed osservando con la dovuta attenzione, la ragazza avrebbe notato che il volto era celato dietro ad una bianca maschera demoniaca, compresa anche di corna nere ed uno sguardo rabbioso, mentre un mantello di un nero profondo ed uniforme, celava ogni altro abito dell'entità, mostrando solo i piedi dello stesso, chiusi in un paio di stivali in cuoio, particolarmente scuri e ben tenuti.
    In tutta quell'oscurità, risaltavano solo alcune finiture dorate, lungo i bordi del mantello e lo stemma della Karyuuken, ricamato con lo stesso filamento dorato alla base del collo dove il mantello era allacciato con una semplice fibbia al di sotto della inquietante maschera.



    OT - Ok, un breve cambio di scena. Ho visto che te la cavi bene con le descrizioni, non male con il combat, ma qui voglio vedere la tua capacità di introspezione. Ti ho dato un po di spunti per iniziare a provare una prima forma di crescita interiore e/o interiorizzare bene la cosa. Dal prossimo vediamo di condurre un minimo di indagini ed interazioni con il mondo esterno :zxc: - /OT
     
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  8. **Kat**
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    IV ~ L'avvertimento di Natsumi: La bugia


    L

    a prova di Taijutsu volse al termine. E Ayuuki poteva facilmente dedurre come era andata. Colpire ogni giorno un albero di ciliegio immobile e poco reattivo era ben diverso dell’affrontare un nemico in carne ed ossa. Affrontare Atasuke-sama era stata alquanto rivelante e provvidenziale per lei. L’Accademia non le forniva la preparazione adeguata per affrontare il “mondo esterno”. Era facile allenarsi con le armi Ninja su un manichino e sferrare pochi pugni o calci contro i propri compagni di classe. Inoltre aveva scoperto che i suoi allenamenti di Taijutsu giornalieri erano meno utili di quanto pensasse.
    A giudicare dall’espressione assunta dal Maestro del Karyuuken non poteva affermare con certezza di averlo impressionato positivamente. Si era lasciata prendere alla sprovvista dai primi due attacchi di taglio con la fulminea mano dell’Uchiha, ma alla fine era riuscita a trovare una via di fuga per poter sfuggire alle sue grinfie. Poteva fare di meglio ed era stata soggiogata dall’esperienza e dalla scaltrezza del suo avversario.
    Ciò lasciò leggermente pensierosa la Fuyutsuki, che iniziò a valutare seriamente se fosse realmente pronta per diventare una Kunoichi. Il suo Clan, privo di qualsiasi Kekkei Genkai, aveva fin dal principio dovuto allenarsi costantemente per poter raggiungere i propri obbiettivi. La genetica non li favoriva. Ma Ai era stata l’unica ad entrare nei Reparti speciali di Konoha e ciò era motivo d’orgoglio per Ryuhei-sama. La piccola Ayuuki ricordava perfettamente quanto la sorella maggiore temprasse la Psiche e il Fisico, personalizzando il suo stile di combattimento. Ai era una vera Kunoichi.
    E in questi momenti la ragazza si sentiva schiacciata dalla responsabilità che la sua casata in rovina le aveva affidato. Il peso era troppo grande per le sue spalle. Eppure la determinazione non le mancava. Ma conosceva la differenza abissale tra lei e Ai. Era vissuta sempre all’ombra dei suoi successi e i suoi sentimenti di ammirazione erano rimasti immutati anche dopo il suo tradimento.
    Per questo quando Atasuke-sama ripose fiducia in lei, riconoscendo quelle capacità assopite per riportare i Fuyutsuki agli antichi fasti, rimase piacevolmente colpita. Non riuscì a trattenere l’imbarazzo. E si sentì per un attimo una stupida. Una Kunoichi non mostrava mai i propri sentimenti in missione, e in quel momento ringraziava i Kami per essere ancora una studentessa e poter manifestare liberamente la propria emotività.
    Fin da piccola era sempre stata una bambina genuina, ottimista e rispetto alla sorella custodiva una certa sensibilità. Ai si era mostrata sempre più meticolosa e seria come il Padre. Invece Ayuuki aveva ereditato la sensibilità e la lucentezza degli occhi materni.
    Ma ciò che premeva di più, almeno in quel momento, era la soluzione alla sua insicurezza di fondo. Nei suoi movimenti aveva lasciato trapelare una certa “debolezza”. Contro un nemico non poteva permettersi nessuna forma d’esitazione. Doveva essere consapevole e decisa delle proprie scelte. Sospirò leggermente in attesa di una risposta. Essa fu piuttosto sibillina, che lasciò stupore e confusione sul giovane volto della studentessa dell’Accademia. - Eh? - Si ripromise di non interrompere le sagge spiegazioni dell’Uchiha. -Istinto ed intuito. - Ripeté le sue parole.
    Improvvisamente il registro di quello scambio d’idee cambiò radicalmente. La postura rigida e il volto serio del Maestro del Dojo si sciolsero in un sorriso non appena la Fuyutsuki rivelò l’identità del suo Sensei in Accademia. In realtà le era stato assegnato alcuni anni prima nella formazione della classe. Ed era ben chiaro che non fosse riuscito ad accattivarsi la stima di Ayuuki. Era un Chuunin troppo metodico e settimanalmente si presentava con un faldone di Test a sorpresa che gettava nel caos e nello sconforto l’intera classe. Non era infrequente che le notti della ragazza fossero rese inquiete dalle insufficienze di Ieasu Okada. Desiderava ottenere il coprifronte di Konoha per poter abbandonare definitivamente gli studi ed evitare di ricontrarlo. Quell’uomo era diventato un vero incubo per lei. Teoria, teoria ed ancora teoria.
    - In effetti Okada-Sensei raramente ci porta in cortile per esercitarci nelle Arti Ninja! - Alzò l’indice destro in aria e chinò leggermente la testa in un lato. Espressione piuttosto buffa che si palesò sul suo volto, nel tentativo d’imitare il Chuunin Accademico. - “Per eccellere nella pratica bisogna possedere buone dosi teoriche. La teoria è tutto! Pretendo molto dai miei studenti.. non desidero assistere ad azzuffate senza senso nella mia classe.” - Cercò di d’imitare il tono perentorio e saccente dell’uomo. Alla fine la ragazza scoppiò in una cristallina risata non appena l’Uchiha si lasciò andare a rivelazioni sconvolgenti. Okada-sensei e Atasuke-sama erano “nemici” di vecchia data? Ma a quanto pare il Sensei non era riuscito mai a vincere contro l’Uchiha, nonostante i suoi infiniti calcoli e la sua erudita conoscenza sui Ninjutsu e i Genjutsu. Ciò portò una ventata di leggerezza a quell’insolito incontro.
    Intanto il Maestro del Karyuuken si affrettò rispondere alla domanda che aveva posto ad Ayuuki, anche perché la ragazza non aveva centrato affatto i punti nevralgici della questione. L’uomo con tranquillità ed attenzione espose le teorie riguardo al difficile rapporto tra la Via della mano vuota e quella della spada. E alla fine la Fuyutsuki non riuscì a trattenere un sospiro di sorpresa. - Nessuna differenza? - Iniziava ad essere realmente confusa, ma in effetti il discorso dell’uomo aveva una logica. Erano come due spicchi di una mezzaluna. Si completavano a vicenda. - Un attimo.. - La studentessa sembrava visibilmente imbronciata. - Atasuke-sama, mi avete chiesto le differenze tra il Taijutsu armato e a mani nude. Ed ora mi dite che non ci sono differenze. Mi avete ingannata! - O almeno nella sua testolina era convinta di essere stata raggirata dall’Uchiha. Ma in realtà era tutta colpa della sua carenza di conoscenze in materia.
    Iniziò ad osservare il Maestro del Dojo con aria piuttosto imbronciata, quasi per accusarlo di qualcosa di cui non aveva colpe. Sospirò leggermente e incrociò le braccia al petto in attesa di eventuali scuse. Scosse la testa e continuò ad ascoltare l’illuminante spiegazione dell’uomo. Annuì con decisione. - Seguirò i vostri consigli. - Non aveva mai peccato di presunzione ed era ben consapevole che consigli provenienti da un esperto Chuunin dovevano essere custoditi quasi con gelosia.
    Improvvisamente l’atmosfera leggera e tranquilla che si era creata nell’Ala Est del Dojo scomparve. Sguardo cristallino di Ayuuki che s’incupì non appena si parlò di Ai. Finalmente poteva conoscere recenti notizie sulla Mukenin. Forse poteva ancora salvarla. Era una sua responsabilità quella di portare la sorella maggiore a Casa. Così tutto sarebbe tornato come prima, almeno sperava. La Fuyutsuki, nella sua infinita ingenuità, sperava di poter risolvere la questione senza spargimenti di sangue. Era disposta anche a pregarla e supplicarla se fosse stato necessario. Infondo combatteva per lei giorno dopo giorno, con il timore che gli ANBU della foglia la uccidessero.
    In un certo senso era una continua corsa contro il tempo. Conosceva le abilità di Ai, ma vivere nella paura che Konoha rivendicasse quel tradimento alla Volontà del Fuoco rendeva le sue notti inquiete. Inoltre il cambiamento di Ryuhei-sama e il dolore di Natsumi-san oscurava la felicità e la spensieratezza di Ayuuki. Era più una sopravvivenza ormai. - H..Hai! - Lasciò che l’Uchiha la mettesse al corrente della situazione.
    Il fatto che la sorella maggiore restasse ancora nel Paese del Fuoco suscitò in lei emozioni contrastanti. Era sollevata per la vicinanza, non era poi così irraggiungibile come credeva. Ma la rendeva inquieta per le abilità da segugio dell’ANBU della foglia. Restava comunque una fuggitiva e non solo un membro della sua famiglia. Abbassò leggermente lo sguardo ricevendo rapidamente quelle informazioni. Quel barlume di speranza venne alimentato come un fuoco. Mai era rientrata a casa priva di speranza e Atasuke-sama non fece altro che infonderle ulteriore coraggio e fiducia.
    - Il Cancello del Purgatorio!? - Un luogo che non rievocava in lei nessun ricordo, ma che non preannunciava nulla di buono. Le successive spiegazioni dell’Uchiha gettarono ulteriore mistero su tale località. Combattimenti all’ultimo sangue, scommesse sulla vita e la morte dei partecipanti, giro di loschi affari. Dove si era cacciata Ai? Perché si trovava in un luogo del genere? Ayuuki rimase senza parole. Cercò di balbettare qualcosa ma in quel momento non riuscì ad avere una reazione. Adagiò ambedue le mani sulle cosce ed abbassò la testa oscurandole il volto grazie alla lunga chioma castana.
    Era il momento di fare la propria scelta. I rischi e i pericoli erano stati messi sul piatto della bilancia. Poteva pagare con la vita la sua inesperienza sul campo di battaglia. Quella che le era stata proposta era una missione d’infiltrazione e doveva riuscire a battere anche eventuali avversari all’Arena. - Farò qualsiasi cosa per riportarla a casa! - Il silenzio del Dojo venne interrotto improvvisamente dopo diversi minuti. - Farò qualsiasi cosa per riportarla a casa. - Ripeté.

    [ … ]

    Ma la giornata per Ayuuki non era ancora terminata, nonostante il suo animo fosse sfiancato e tormentato dalle novità riguardo alla sorella. In realtà stava per arrivare il momento più temuto: Il confronto con i genitori. Era ben consapevole della precaria situazione dei Fuyutsuki e del fragile equilibrio familiare. Quindi la ragazza non desiderava portare ulteriore scompiglio.
    E se non fosse riuscita a riportare Ai a casa? E se fosse morta nel tentativo di salvarla? E se anche con il suo ritorno non fosse cambiato nulla? C’erano troppe incognite e poche certezze. Ma non poteva perdere questa occasione. Non se lo sarebbe mai perdonato.
    Conosceva i suoi genitori e sapeva benissimo che probabilmente non avrebbe ottenuto il permesso di andare in una missione “suicida”, anche se era accompagnata dall’Uchiha. Per questo preferì mentire. Poche furono le sue parole rivolte all’esigente padre. Spiegò gli avvistamenti e le ricerche sulla maggiore dei Fuyutsuki, ma non menzionò della sua partecipazione alla spedizione. Decise di tornare in camera per evitare di far trapelare la verità dai suoi occhi.
    Sulla rampa di scale incrociò Natsumi-san che come sempre si aggirava per l’abitazione come un etereo spirito, trattenendo il suo dolore dentro di sé senza proferire alcuna parola. Gli occhi cristallini delle due donne s’incrociarono. E per una madre fu impossibile non comprendere le reali intenzioni che si celavano dietro alla bugia raccontata al consorte.
    - Stà attenta Ayuuki-chan. Non essere incosciente. - Sembrò più una supplica che un rimprovero quella proferita dalla donna. Ma fu abbastanza incisiva da far vacillare per alcuni secondi la ferrea determinazione della figlia. - Starò attenta. Come sempre! - Fu la sua risposta prima di congedarsi nella sua camera.

    [ … ]

    L’indomani Ayuuki si presentò al punto di ritrovo pattuito con l’Uchiha. Prima di uscire dalla Villa Fuyutsuki aveva avvisato che sarebbe stata fuori tutto il giorno, probabilmente per allenarsi nei dintorni di Konoha. Abbassò lo sguardo quando incrociò quello materno. Forse lei aveva intuito qualcosa e ciò aveva reso inquieta la notte della ragazza. Non aveva chiuso occhio ed aveva ripensato alle sue parole. Non desiderava recarle altro dolore o dispiacere, ma la determinazione di ritrovare Ai predominava su tutto. Si sentiva inevitabilmente legata alla sorella, almeno fino a quando avesse avuto un briciolo di respiro nei suoi polmoni. Non poteva lasciarla andare via.
    Indossava una tunica da allenamento bianca che si chiudeva con una zip centralmente, dove il tessuto assumeva una colorazione azzurrina. Sulla parte posteriore c’era il simbolo della nobile Casata dei Fuyutsuki. Bende che ricoprivano completamente gli arti inferiori e superiori, con dei pantaloncini neri che non le intralciavano i movimenti. Le mani erano protette da guanti in cuoio e la coscia destra accoglieva il Porta Kunai e Spiedi. Calze nere con rete che coprivano le bende degli arti inferiori e calzari ninja che completavano il suo abbigliamento. La chioma era stata raccolta come di consueto in una lunga coda con cinque anelli d’ottone.
    Si afferrò a raggiungere il luogo dell’incontro, nonostante la giornata fosse piuttosto nuvolosa e nebbiosa. Non appena notò la figura ammantata capì immediatamente che si trattava dell’Uchiha. Chinò in avanti il busto per poter salutare il Chuunin. - Ohayoo Atasuke-sama! - Capo chinato e braccia parallele al corpo.


     
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  9. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    I Rintocchi dell'Anima 五

    ~La prima vera sfida - Il Viaggio~


    Egli era la, celato nel suo nero mantello, o quantomeno questo era ciò che la giovane allieva si aspettava. Ella, infatti, diede per scontato che quel misterioso figuro alto e celato in quel nero mantello fosse proprio Atasuke e ne fu talmente certa da inchinarsi dinnanzi a lui nel salutarlo.
    Di tutta risposta, il figuro non si mosse o quasi. Ruotò appena il capo, chinandolo leggermente verso la ragazza.
    Non fece nulla per svariati secondi, o almeno nulla era percepibile nell'aria, finchè una sorta di risatina non iniziò a trapelare dal nero mantello, come se l'uomo o l'entità in esso nascosto stesse iniziando a sghignazzare cercando in tutti i modi di contenersi.
    Passarono altri secondi, dopo i quali, a sghignazzare sembravano essere due bocche diverse, dato che si potevano percepire chiaramente due risate ben distinte e assolutamente non sincronizzate tra loro.
    Passarono altri istanti ed il delirio prese il completo sopravvento. Le due sghignazzate divennero due tonanti risate, provenienti dalle bocche di quelle che sembravano essere due bambini di non più di 5/6 anni ciascuno. Vocine acute, non mature, che si levavano in quella nebbia, l'una all'altezza del volto, l'altra, più in basso, all'incirca dall'altezza dell'addome.

    “Ata-niisan aveva ragione! Hahaha!”

    “Si, Si Aveva ragione! Hihihi”

    “Ci è davvero cascata! Hahaha”

    “Davvero! Che stupida! Hihihi”

    “Non pensavo ci avrebbe creduto hahaha!”


    Le due vocine continuavano a ridere ed a sghignazzare, prendendosi palesemente gioco della ragazza. Non vi era cattiveria nei toni, solo la semplice innocenza di due piccole bambine, ancora troppo piccole per comprendere di essere estremamente offensive nel deriderla con tanta impudicizia.
    Tuttavia, dopo l'ultima battuta, una delle due vocine cambiò divenendo quasi irosa, smettendo d'un tratto di ridere, seguita a ruota dalla prima.

    “Non credevi che Atasuke niisan avesse ragione!?”

    “No, io non volevo dire...”

    “Oh, si invece, NON MENTIRE!”

    “Io non mento, NON FARE L'INGIUSTA CON ME!!!”

    “Non faccio l'ingiusta, sei tu che...”


    “Non è vero, sei tu che... OOoh”


    Da fuori la giovane allieva poteva solo intuire che cosa stesse accadendo all'interno del nero mantello, mentre questi si avvolgeva, avviluppava, si alzava, si abbassava con movenze assolutamente innaturali per un normale corpo, ma che non lasciava spazio a molta immaginazione: La sotto qualuno sembrava intento ad un feroce combattimento. Combattimento che terminò molto allegramente con la caduta, apparentemente di faccia del figuro.
    Con enorme sorpresa, ella avrebbe però scoperto che da sotto al mantello, non sbucò infatti Atasuke, bensì ne rotolarono fuori due piccole bambine, che avrann avuto si e no 5 anni. Una vestita di un bianco kimono, portava i capelli di un biondo oro in un piccolo caschetto, mentre l'altra, sembrava essere il perfetto opposto, indossando un kimono di egual fattura ma di colore nero, mentre i lunghi capelli biondo platino erano attorcigliati con quel che restava del loro particolare travestimento.
    [Hari e Kitsu]kitsune_pair_by_poffinbox-d69pb47

    “Hai visto che cosa hai fatto Kitsu!?”


    Disse quella con il kimono nero, massaggiandosi la testolina dolorante, evidentemente per la caduta.

    “IO!? Sei stata tu a dire che Ata-niichan aveva torto!”


    Rispose l'altra smettendo di massaggiarsi la testa, scattando rapida in piedi, pronta a rilanciarsi alla carica contro la sorellina.
    Sembrava chiaro che le due fossero nuovamente pronte a scattare l'una contro l'altra, ma una voce attirò l'attenzione di tutti, bloccando le due piccoline.

    «Addirittura due belle fanciulle che litigano per me!? Mi chiedo se questa giornata potrebbe cominciare meglio...»


    La voce giungeva dalla strada diretta ad ovest e che correva lungo il muro del villaggio.
    Senza che null'altro accadesse, le due piccole bambne corsero rapide verso il nuovo figuro, questa volta a viso scoperto e che si avvicinava sorridente.

    “ATA-NIISAAAAN!!!”


    Urlarono in coro le piccole, assaltando letteralmente l'Uchiha che continuava ad incedere tranquillo, allargando le braccia ed afferrando le due bambine che letteralmente si appesero al suo collo abbracciandolo.

    «Oi; Hari, Kitsu, vi pare il modo? Sembra quasi che non mi faccia vedere da mesi»

    “Ci sei mancato! Sono passati almeno due giorni dall'ultima volta!”

    «Vero, vero, colpa mia... La prossima volta prometto di tornare a casa più spesso»


    “Yeeeee!!!”


    Ayuuki aveva conosciuto Atasuke nell'ufficialità. Nel ruolo che ricopriva come maestro alla Karyuuken, eppure mai lo aveva incontrato prima in un momento tanto “familiare”.
    Egli non badava infatti alle apparenze. Sembrava decisamente a suo agio, anche in una situazione tanto anormale e strana. Chi fossero le due bimbe, però in quel momento non era dato sapere.
    Egli continuò ad avanzare, con le due bambine sempre avvinghiate a lui che lo stringevano affettuosamente senza mai lasciare la presa.

    «Oyasumi, Ayuuki... Scusa per il ritardo, ma non riuscivo a trovare il mio mantello e la mia maschera... Sembra che qualcuno abbia avuto la malsana idea di prendermele senza permesso per fare uno scherzo...»


    Insinuò lui sorridente, scatenando l'ira di Hari, la bimba dal nero kimono che si staccò da lui iniziando a battere con foga i pugnetti sul suo petto.

    “Avevi promesso! Hai promesso che non avresti detto bugie!!!”

    «Hahaha, hai ragione Hari. Scusa, volevo farvi uno scherzo. Hahahaha»


    Rise, elargendo un grosso bacio sulla fronte della piccola poggiandola delicatamente a terra ed offrendo la stessa gentilezza a kitsu, che con la sorella iniziò a saltellare felice, mentre Atasuke sollevava il suo mantello e la sua maschera, squotendoli per togliere la polvere che avevano accumulato stando in terra.

    «Sembra che tu sia caduta nel mio piccolo scherzetto... Ricorda sempre, Ayuuki, non dare mai nulla per scontato. Nella vita che facciamo e che tu hai deciso di vivere, spesso nulla è come sembra, anzi... Molto spesso è ben diverso da quanto possa apparire, come hai potuto vedere...»


    Il suo sorriso era rincero, mentre i suoi occhi corvini squadravano la ragazza con perizia.

    «Hari, Kitsu, direi che è giunto il tempo di partire»

    “Si!”


    Risposero con decisione le due, arrestandosi immediatamente e facendo un cenno con la testa verso Atasuke.
    Tempo di appena pochi secondi e le piccole svanirono, celate da una piccola nube di fumo, che poco alla volta svanì nel nulla, lasciando al posto due piccole cuccole di volpi dal candido pelo bianco e dorato. Hari, in particolare, oltre al manto perfettamente bianco, era riconosibile per due piccole macchie nere sulla punta delle orecchie, in contrasto con quelle di kitsu, di un bianco leggermente meno candido, ma le cui punte diventavano perfettamente bianche come la neve.
    [Slot Tecnica]

    «Prima che tu lo chieda... Si, Hari e Kitsu non sono solo due semplici bambine...»


    Aggiunse, a trasformazione completata finendo di allacciarsi al collo il nero mantello ed indossando la maschera demoniaca.

    «Vogliamo andare?»


    Chiese con gentilezza, aprendo quindi la via oltre i gate del villaggio, verso il piccolo villaggio ai confini delle terre del fuoco dove si trovava quella misteriosa arena... [Abilità]

    […]


    Sebbene ella non fosse al livello dell'Uchiha, si sarebbe presto resa conto dell'enorme velocità che questi stava mantenendo lungo il viaggio, rendendosi forse conto solo successivamente del fatto che anche lei, nel tentativo di restare al suo passo, si stesse muovendo ad una velocità decisamente maggiore rispetto al solito.
    Tenendo infatti il solito passo, ci avrebbero messo abbondantemente più di mezza giornata, invece, dopo appena 4 ore di marcia forzata, l'Uchiha la aveva condotta in quel piccolo villaggio sconosciuto, apparentemente abitato solo da semplici contadini.

    «Sembra che siamo arrivati... Direi che possiamo iniziare ad accamparci qui, mentre cerchiamo l'arena...»


    Ad un primo sguardo, il villaggio sembrava un comunissimo villaggio di contadini. Le case e gli edifici erano estremamente semplici. La maggior parte era addirittura con il tetto in paglia, mentre solo alcune delle strutture, evidentemente le più importanti, avevano addirittura il tetto coperto da tegole in cotto, mentre tutte le strutture, dalle spiù semplici a quelle più elaborate, erano completamente composte dal legno, fatto salvo per alcuni punti delle fondamente, rinforzati con dei muretti in pietra.
    Attorno a loro, non vi era praticamente nulla di utile o di importante, o almeno a prima vista.

    «Hari, kitsu, che ne dite di dare un'occhiata qui attorno? State attente però a non farvi scoprire!»

    “Per chi ci hai prese? Due bimbette sprovvendute!?”

    “Esatto! Non siamo sprovvendute!”

    «Non sia mai! Mi preoccupo solo per voi, piccole mie, ora andate... E comunque si dice “sprovvedute” non “sprovvendute”»


    Disse con tenerezza alle due piccole carezzandone le testoline e seguendole poi con lo sguardo mentre queste si avventuravano nel villaggio e nei dintorni per scoprire qualcosa.
    Tornò quindi con l'attenzione verso la giovane allieva, che in tutto quel trambusto, in effetti non aveva quasi avuto modo di potersi esprimere liberamente.

    «Come va? Immagino che questa marcia forzata ti abbia messo in difficoltà... Mi spiace averti sottoposta ad un tale sforzo, ma non potevamo perdere tutto il giorno solo per arrivare fin qui... Credi di farcela a continuare e dare un'occhiata in giro? Oppure preferisci fare una pausa?»


    Nonostante la maschera demoniaca, il tno di Atasuke era decisamente gentile e si poteva quasi dire emanasse un'aura di gentilezza tale da rendere quella maschera solo un piccolo gingillo senza alcun valore.
    Se ella avesse deciso di sforzarsi ulteriormente, Atasuke l'avrebbe mandata all'interno del villaggio a cercare informazioni utili in appoggio ad Hari e Kitsu, mentre se ella avesse deciso di riposarsi, non l'avrebbe biasimata. In fondo aveva corso decisamente oltre le sue normali capacità...





    OT- Allora, eccoci al quinto post :zxc: Come anticipato nelle vie private da qui partiamo decisi, quindi considera il rodaggio completato :zxc:.
    Te la cavi parecchio bene, quindi mi sembra ovvio che devo solo più affinare le tue abilità a livello prettamente tecnico come player. In questo caso a te genstire il piccolo scherzetto nato dal tuo errore (dal prossimo simile non sarà più uno scherzetto a "punirti") e il tuo stato di affaticamento alla fine della corsa. Considera che la skill permette e tutto il team di tenere il mio passo, tuttavia, vista la differenza in tacche e la differenza di velocità non indifferente (lo stesso viaggio da 3/4 ore per una bianca è di circa 18 ore di corsa, per darti l'idea).
    A te quindi decidere se riposarti e concentrarti di più sulla narrazione del come intendi recuperare le forze o se sforzarti come una brava rock-lee al femminile spaccandoti las chiena in cerca di informazioni.
    Ovviamente, tutto ciò che farai verrà usato contro di te al prossimo post :zxc:
    NOTA: Sia che decidi di investigare, sia se decidi di riposarti, considerati libera di gestire leggermente qualche PNG del luogo di contorno, ma sappi che eventuali risposte alle tue domande utili ai fini della missione o indizi trovati resteranno a mia completa discrezione :zxc:
    -/OT
    Chakra Rimanente: 80/80
    Vitalità Rimanente: 18/18
    Energia Vitale: 30/30




    Movimento: 24m
    Salti: 8 m
    Status Fisico:
    png
    pngpngpng
    pngpng
    Percezione: 6+6
    Furtività: 0+6

    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Agilità: 600
    Concentrazione: 600
    Precisione: 600
    Intuito: 600
    EquipaggiamentoProtezioni indossate:
    - Maschera "da Demone" [20; 3]
    - Mantello Nero [15; 3]
    - Cotta di Maglia Completa [40; 4]
    - Gambali in Ferro [30; 4]

    Mischia:
    - 1 Katana [40; 4]
    - 1 Wakizashi [20; 3]

    Varie:
    - 1 Respiratore [1; 1]
    - 1 Accendino [1; 1]
    - 3 Filo di Nylon [10m] [1; 2]
    - 3 Filo di Nylon Rinforzato [10m] [1; 3]

    Tonici:
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]

    Rotolo Armi a distanza:
    - 7 Kunai [8; 3]
    - 2 Cartabomba II Distruttiva [1,5m] [50; 1]
    - 2 Cartabomba II Deflagrante [4,5m] [25; 1]

    Rotolo Medico:
    - 1 Kit Primo Soccorso [10 usi] [1; 2]
    - 6 Antidoto Intermedio [2] [2] [2] [1; 1]
    - 2 Tonico di Ripristino Medio [4L] [1; 1]
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]


    Slot AzioneSlot Azione 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot DifesaSlot Difesa 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot TecnicaSlot Tecnica Base:
    - Forma Duale [1 Basso - Hari]

    Slot Tecnica Avanzata:
    - Forma Duale [1 Basso - Kitsu]


    Slot FreeAzioni Gratuite:
    - Azione [Tipo; Slot]

    ConoscenzeConoscenze Utilizzate:
    Forma Duale
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna
    La Creatura è in grado di mutare la propria forma passando dalla propria forma animale alla propria forma umana. Ogni Volpe ha una sola forma umana ed una sola forma animale.
    Pagando anche il costo di mantenimento la volpe in forma umana può celare le proprie code.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo: Basso - Mantenimento: 1/4 Basso per celare le code)
    [Da Genin in su]

    Marcia Forzata [2]
    Speciale: Il team dell'utilizzatore si muoverà alla velocità dell'utilizzatore dell'abilità o del possessore della medesima abilità con velocità maggiore. Il team guadagna +1 passo per ogni personaggio che possiede questa abilità.


    NoteVarie ed eventuali
    Varie ed Eventuali

     
    .
  10. **Kat**
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    V ~ Un viaggio faticoso: L'inizio delle ricerche


    L

    a giornata era piuttosto nuvolosa. Un spessa coltre di nebbia si alzava dalle strade del Villaggio e limitava leggermente la visibilità. Il Paese del Fuoco sembrava quasi ibernato nel freddo mattutino e lentamente tutti i suoi abitanti riprendevano la routine quotidiana. Ma per la Fuyutsuki questo non era un giorno come un’altro. L’inaspettato incontro con il Maestro del Karyuuken aveva portato diverse novità nella vita dell’aspirante Kunoichi.
    Ayuuki sentiva nella gelida aria mattutina una brezza di cambiamento. Era quasi certa che qualsiasi cosa fosse accaduto nel viaggio che si apprestava a compiere con l’Uchiha qualcosa sarebbe cambiato. Era stanca di vivere nell’incertezza e nel timore di dover adempire alle grandi responsabilità che Ryuhei-sama le aveva affidato inconsapevolmente. Inoltre desiderava incrociare di nuovo quello sguardo ricolmo di vita che aveva fin da sempre contraddistinto Natsumi-san. Attualmente la donna sembrava solo lo spettro di se stessa. Ed era innegabile quanto la più piccola dei Fuyutsuki tenesse alla sorella maggiore, Ai-oneesan.
    L’Allieva dell’Accademia aveva molte aspettative sulla missione che stava per affrontare. Era la sua prima missione in verità, e nonostante la pessima performance che aveva dimostrato nel Taijutsu al Dojo, non sembrava minimamente preoccupata. Forse per leggerezza o forse per incoscienza. Ma la sua priorità restava sua sorella, era pronta davvero a tutto pur di riportarla a casa.
    Quindi si presentò puntuale al luogo di ritrovo che aveva prefissato con Atasuke. Era quasi certa di ritrovarlo all’esterno della Mura di Konoha, in prossimità di una radura circondata da una rigogliosa foresta, ed assorta nei suoi pensieri non si era concentrata molto sulla figura mascherata. E ciò la guidò verso l’errore, ancora una volta. Pensava che le prove di Atasuke fossero finite ormai, ed invece dovette ricredersi.
    Ayuuki si chinò con disciplina e diligenza verso il Chuunin in attesa di una risposta o quantomeno di un saluto. La schiena rimase inarcata per qualche secondo e lo sguardo cristallino a terra in segno di rispetto. Ma nessuna parola venne proferita. La ragazza alzò lo sguardo leggermente confusa per osservare meglio la figura ammantata. La maschera demoniaca rendeva il suo volto indecifrabile, anzi per un attimo dubitò anche che il presunto Chuunin la stesse guardando.
    Una risata sbigottì l’allieva dell’Accademia, che sembrava sempre più perplessa dallo strano atteggiamento del Maestro del Karyuuken. Solitamente l’uomo era pacato, serio e distinto. Quindi non capì l’improvvisa ilarità che provocò una risata fanciullesca e cristallina nell’uomo. Era forse di buon umore?
    - Eh? Atasuke-sama? - Si guardò intorno e pensò seriamente di aver commesso uno scambio di persona o di essersi sbagliata sul punto di ritrovo. Fino a prova contraria pensava di essere nel luogo giusto. Strizzò gli occhi visibilmente confusa dalla situazione che si era venuta a creare. E la figura dell’uomo iniziò a deformarsi e a contorcersi sotto il lungo mantello. Ben due giovani voci continuavano a ridere. - Stà bene? - Ciò aggiunse ulteriore divertimento per le due bambine, che alla fine rivelarono la loro reale identità.
    Dal nero mantello comparvero due bambine di 5 anni intente a deriderla e poi a litigare. A questo punto Ayuuki si accorse immediatamente, anche se con imbarazzante ritardo, di essere vittima di una burla. Guance che iniziarono ad imporporarsi, non per rabbia, ma per sincero imbarazzo. A quanto pare era stata più sprovveduta del previsto. Si sentì una stupida, anzi era stata una stupida. Ed inevitabilmente il suo pensiero volò verso Ai. La sorella maggiore la rimproverava spesso per la sua leggerezza. Si applicava raramente e si lasciava guidare troppo dall’istinto, finendo di apparire piuttosto ingenua.
    Le due bambine che si palesarono davanti agli occhi cristallini della Fuyutsuki erano molto diverse. La chioma chiara della prima con il Kimono nero, era in contrasto con quella bionda con Kimono bianco. Inoltre c’era qualcosa in loro che non le rendeva “umane”. O almeno delle bambine di quell’età non si sarebbero mai allontanate dalle sicure mura cittadine senza una reale motivazione.
    I suoi mille pensieri vennero interrotti dall’arrivo di Atasuke. Era in ritardo, ma Ayuuki aveva ben altro a cui pensare. Il suo volto era ancora rosso per l’imbarazzo. Riempì le guance di aria non appena venne a sapere che era uno “scherzo” architettato dal Chuunin per metterla alla prova ancora una volta. In sostanza aveva fallito ogni Test. E ciò non giovava alla sua autostima.
    - Heee?! - Sgranò gli occhi e stavolta sembrava davvero imbronciata. - Inizio a sospettare che Atasuke-sama si diverta a prendermi in giro. - Aggiunse una vivace lamentela. Scosse leggermente la testa per cacciare via quell’innoportuno imbarazzo. Non era il momento di arrossire. In tutto ciò però aveva avuto modo di notare un Atasuke “diverso”, non più formale ma molto apprensivo e paterno con Hari e Kitsu. Ciò le strappò un sorriso e lo stupore non abbandonò il suo volto quando le due bambine si trasformarono in volpi.
    - Ma cosa..!? - La risposta dell’uomo fu provvidenziale. Non erano semplice bambine, ma preferì non approfondire l'argomento. Era il momento di mettersi in cammino.

    [ ... ]

    Il viaggio non fu lungo come pensava. Di solito per raggiungere i confini del Paese del Fuoco, uno dei più estesi e floridi, impiegava più di mezza giornata. Anche se le sue incursioni oltre le mura del villaggio era piuttosto sporadiche, sopratutto dopo gli ultimi avvenimenti. Avvertì immediatamente il dislivello di velocità tra lei e il Maestro del Dojo. E si sorprese su come riuscisse a mantenere una velocità così elevata per i suoi standard. Ma non fece parola dei suoi dubbi, sia per orgoglio e sia per non apparire come una ragazzina ingenua ancora una volta.
    Le volpine dell’Uchiha avevano un passo piuttosto svento e rapido, a differenza di Ayuuki che cercava di mantenere quanto possibile il ritmo della marcia, restando in coda al gruppo. Le due bambine si muovevano con naturale disinvoltura su ogni terreno o albero. Il viaggio che avevano intrapreso li portò ad attraversare rigogliose radure, boschi silenziosi e lande desolate. Lentamente la civiltà del villaggio e delle rotte commerciali lasciò spazio ai campi coltivati e ai variopinti frutteti. La maggior parte degli alberi erano quasi privi di foglie ed alcuni contadini lavoravano la terra con aratri e buoi.
    Dopo solo 4 ore di viaggio la Fuyutsuki giunse ad un piccolo ed anonimo villaggio di confine. Rientrava nelle terre del Paese del Fuoco ma l’atmosfera che si respirava era diversa. Qui il tempo era come si fosse fermato da secoli. La maggior parte dei cittadini erano contadini e sembravano quasi estranei agli eventi della Foglia. Vivevano del loro raccolto e lavoravano dall’alba fino al tramonto per poter sostenere le loro famiglie.
    All'arrivo la povera Ayuuki era piegata in due nella speranza di recuperare un pò di fiato. Aveva arrancato per buona parte del viaggio. Non riuscì nemmeno a parlare e si sorprese dell’iperattività delle due volpine, che sembravano intenzionate ad iniziare le ricerche dell’arena del Purgatorio fin da subito. Si chinò sulle ginocchia per recuperare un pò. La marcia forzata l’aveva sfiancata.
    Non appena l’Uchiha si rivolse a lei, la Fuyutsuki si alzò di scatto e finse di stare bene. - Ovvio che ce la faccio! Mi hai presa per una scansafatiche? - Era più l’orgoglio a parlare, mentre il suo corpo chiedeva pietà. Le goccioline perlacee di sudore sulla fronte tradivano il candido sorriso inscenato sulle sue labbra. - Se ce la fanno.. Hari-chan e Kitsu-chan... sono certa che posso farcela anche io! - Ovvio che si. Anche se era stanca era intenzionata ad iniziare le ricerche.

    [ ... ]

    La Fuyutsuki venne condotta nel villaggio di contadini per poter aiutare nelle ricerche. Si sentiva emotivamente coinvolta nelle indagini, e ciò poteva essere un'arma a doppio taglio. Per orgoglio aveva scelto di non concedersi una pausa, nonostante il viaggio era stato piuttosto faticoso per il suo corpo. Non poteva perdere tempo. Secondo le informazioni che aveva ottenuto Ai si era fermata al piccolo villaggio, ma nulla era certo. Quindi cercare le sue traccie o almeno quelle dell'Arena del Purgatorio poteva essere un buon inizio. Non poteva lasciarsi sfuggire questa occasione.
    Fu abbastanza facile individuare il centro cittadino in quell'agglomerato di capanne. Intorno all'umile centro abitativo c'erano campi coltivati e pascoli per il bestiame. La maggior parte delle casupole aveva un tetto fatto di paglia e solo le strutture che si avvicinavano alla piazzetta centrale erano costruite con mattoni. Inoltre il centro cittadino, se così poteva essere definito, era punto di ritrovo di giovani madri e contadine che con pesanti brocche dietro la schiena o sulla testa s'incamminavano verso l'unica fonte d'acqua potabile nei paraggi, il pozzo. Alcuni bambini correvano nei campi, seguiti dalle urla e i rimproveri dei contadini, temendo che rovinassero i germogli appena piantati.
    Tutto sommato era un villaggio molto tranquillo e povero. Anzi la stessa Ayuuki si stupiva che dietro questa apparente tranquillità c'era una bisca clandestina con un Arena e degli incalliti scommettitori. Non appena venne lasciata in prossimità della strada principale del piccolo villaggio la ragazza ne approfittò per concedersi una piccola pausa. - Pfff! Sono esausta! - Iniziò a lamentarsi, ben consapevole o nella speranza di non essere udita nè da Atasuke e nè dalle due bambine. Lasciò scivolare la schiena su un muro di pietra e si chinò sulle ginocchia per riprendere un pò di fiato. Inspirò ed espirò profondamente per allontanare la stanchezza. Ma non aveva dimenticato la sua missione.
    Dopo alcuni minuti riuscì ad alzarsi e si addentrò nella quotidianità del villaggio. Mentre i campi venivano arati, in un vicoletto in prossimità del pozzo centrale notò che erano state costruite delle bancarelle e dei banconi. Sembrava un mercatino. - Ahw! Sicuramente qui troverò qualcosa. - Essendo un villaggio di umili contadini l'unico posto di ritrovo, oltre la piazzetta, poteva essere il mercato. E qui solitamente circolavano pettegolezzi, maldicenze, informazioni e dicerie. Quale posto migliore per cercare informazioni?
    Gli occhi cristallini di Ayuuki si soffermarono sulla frutta e verdura fresca e di qualità esposta sui banconi. C'erano anche uomini che urlavano alla folla per vendere il proprio bestiame. Abili donne che intrecciavano copricapi o filavano la lana. Insomma c'era di tutto e la ragazza dimenticò per un attimo la stanchezza per concentrarsi sul variopinto mercato.
    - Yaah! Onigiri! - Una donna dietro ad un bancone posto sulla strada preparava dello polpette di riso ripiene di verdure. - Ohayoo! Ne vorrei una. - In effetti il viaggio le aveva messo un pò di appetito. - Ecco a te! - Rapidamente ne preparò una per la Fuyutsuki e gli e la porse gentilmente. - Arigatou! - Addentò con gusto la palla di riso, dopo aver consegnato un sacchetto con il denaro richiesto.
    Ma non si era offerta di cercare indizi sulla posizione dell'Arena del Purgatorio? Con avidità continuò a riempirsi lo stomaco e tra un boccone e l'altro decise di parlare un pò con la donna dietro al bancone, visto che la stava osservando con aria incuriosita. - Sono appena arrivata al villaggio. E mi chiedevo se c'è un posto dove dormire.. una locanda o una bettola? - Solitamente erano i posti più malfamati e dove poteva trovare qualche informazioni sull'Arena clandestina. - Di solito quanto villaggio è sempre così tranquillo? - Chiese con altrettanta curiosità senza nominare direttamente il luogo che intendeva trovare. Era estroversa ed ingenua, ma non stupida.


     
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  11. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    I Rintocchi dell'Anima 六

    ~Information Gathering~


    Ella non parve gradire lo scherzo, anzi, rimase per alcuni istanti imbronciata, prima di decidersi a smettere di arrossire per la vergogna e darsi una controllata, riprendendo il pieno controllo di se.
    Ella avrebbe imparato con il tempo ad avere un perfetto dominio delle emozioni, tuttavia, già in quella prima situazione necessitava di apprendere ed il sistema scherzoso di Atasuke forse era uno dei sistemi più gentili che avrebbe incontrato da quel momento in poi.
    Atasuke, tuttavia, non diede peso alla reazione dell’allieva. In fondo, chiunque non avrebbe preso “bene” quello scherzetto, specialmente uno shinobi prima di una missione, dunque non vide motivo per “correggere” tale comportamento con qualche altra lezione o appesantire ulteriormente il già pesante fardello che la giovane Fuyutsuki portava sulle spalle.
    Si misero quindi velocemente in marcia, prendendo rapidi l’unica via che li avrebbe portati al piccolo villaggio sperduto dove prendeva luogo questo misterioso giro di scommesse. Già lungo il viaggio, Atasuke notò la fatica con cui la ragazza a stento riusciva a stargli dietro, quando invece le sue volpi, per quanto non abituate a tali ritmi riuscissero a mantenere il ritmo, seppure non perfettamente a loro agio.
    Giunti finalmente al loro obbiettivo, la ragazza cercò di mascherare malamente il suo affaticamento mostrandosi attiva e pronta a riprendere la marcia, anche se fino a pochi secondi prima era decisamente allo stremo.
    [Status]
    Atasuke non si oppose. In fondo era lei a dover decidere se era in grado di continuare o se necessitava di una pausa. Certo gli faceva piacere tanta determinazione, tuttavia, ella doveva imparare quali erano i suoi limiti. In missione, andare oltre le proprie capacità certo era un modo per apprendere e superare i propri limiti, tuttavia, strafare spesso portava ad una sola cosa: Una prematura sosta definitiva in una cassa di legno sotto terra.

    “Ovvio che ce la faccio! Mi hai presa per una scansafatiche?”

    °Donne…°

    “Se ce la fanno.. Hari-chan e Kitsu-chan... sono certa che posso farcela anche io!”


    °…Loro e la loro abilità nel mettersi in competizione con le altre femmine…°

    «Fai pure come credi. L’importante è che non ti metti a strafare solo per far vedere che ce la fai. Sarebbe controproducente»


    Rispose rapido elargendo un breve sorriso, nonostante questo venisse celato al di sotto della maschera.
    La lasciò andare quindi, senza porsi il problema di doverla fermare. In fondo, se ella aveva deciso di portarsi oltre il limite, avrebbe di certo appreso maggiormente dai suoi errori, piuttosto che da delle semplici e vuote parole da parte di Atasuke, il quale di contro, decise di rimanersene in disparte. In fondo Hari e Kitsu sapevano benissimo come trovare le informazioni di cui lui necessitava, quindi non aveva motivo di muoversi oltre, con il rischio di attirare troppo l’attenzione.

    […]


    Mentre le due volpine racimolavano informazioni a tempo di record scorrazzando liberamente per il piccolo villaggio ed ascoltando di soppiatto le persone mentre parlavano, la giovane studentessa, ancora sfiancata dalla corsa, si concedeva solo alcuni minuti per riprendere fiato, cosa assennata anche per evitare di sembrare strana a chiunque l’avesse incontrata a fare domande con il fiatone.
    Ripresasi ed entrata nel vicoletto in cui sembrava avessero allestito un simpatico mercatino, non sentì grosse notizie, o almeno non inerenti a ciò che stavano cercando. Le donne, infatti, si limitavano a spettegolare sui rapporti di discutibile natura di questa o dell’altra, parlando delle corna di uno e dell’altro o limitandosi a racconti decisamente meno interessanti sul raccolto della giornata o dell’erba del vicino più o meno verde e dei suoi misteriosi segreti agricoli.
    Quando poi la sua attenzione si posò sul “piccolo” banco di un negozietto di onigiri, la fame o la golosità sembrarono prendere il sopravvento, portando Ayuuki a cedere alla tentazione di riempirsi la pancia. Certo non era un’idea malvagia, anche se non doveva dimenticare che in quel luogo ella non era una turista, ma una shinobi in missione.
    Alla domanda, la giovane ragazza che lavorava a quel banco, la guardò con aria incuriosita per alcuni secondi, come a chiedersi perché mai volesse fermarsi tanto in quel piccolo e semplice villaggio. In fondo era ancora mattina, quindi non si poteva propriamente dire avesse “necessità” di fermarsi in quel luogo prima di riprendere il viaggio. Il villaggio inoltre non presentava alcuna attrattiva ufficiale, quindi: perché quella domanda?
    Ad ogni modo, dopo alcuni secondi ruotò gli occhi, puntando il cielo come a cercare un’ispirazione prima di rispondere alla curiosa kunoichi della foglia in incognito.

    “Un posto dove dormire? Hmmm… Non saprei, di solito non ci sono molte persone intenzionate a fermarsi qui… Di solito gli unici a fermarsi sono i braccianti per il raccolto e vengono accolti dalle famiglie per cui lavorano… in questo periodo però… non ricordo si sia mai fermato nessuno… Perché vorresti fermarti?”


    La ragazza si mostrò sorridente e gentile, nonostante la palese aria di diffidenza, nata in parte dall’improba domanda della ragazza ed in parte, forse dal fatto che ella, come altri, sapeva e sapeva altrettanto bene di non poter minimamente parlare di quella cosa con gli stranieri, specialmente in pubblico.
    Per quanto riguardava la seconda domanda, la ragazza squadrò la Fuyutsuki con sguardo ancora più interrogativo, anche se in questo caso, la causa era palese: la ragazza si era evidentemente impappinata con la domanda ed ella non aveva capito che cosa volesse effettivamente sapere.

    “Scusi? Non credo di aver capito… che cosa vuole sapere?”


    Nel frattempo, non molto lontano, due piccole volpi dal candido pelo se la sghignazzavano osservando la scena ed ascoltando con attenzione il discorso della Fuyutsuki.

    “Hahaha, è proprio imbranata quella, vero Hari?”

    “Si, kitsu! Imbranata! Crede davvero di trovare quello che cerca nei pettegolezzi del mercato?”

    “Sembra proprio di si! Hahaha”


    “Davvero! Che stupida! Hihihi”


    Nel loro sghignazzare però le due piccole non si erano rese conto del misterioso figuro che si era palesato alle loro spalle con aria palesemente minacciosa e che con estrema velocità fece scattare le sue braccia prendendo le due per la collottola e sollevandole da terra.
    Per tutta risposta le due volpine mutarono nuovamente la loro natura, ritornando alla loro forma umana esaurendo quasi completamente il chakra a loro disposizione ed iniziando ad urlare all’impazzata attirando l’attenzione di tutti.
    [Slot Tecnica]

    “LASCIACI! LASCIACI ANDARE! SUBITO!”

    “SI! LASCIACI ANDARE, BRUTTO SIGNORE!”


    Le due vocine continuavano a strillare mentre le due piccoline si agitavano senza sortire effetto nell’uomo dall’aria minacciosa e dalle poche parole. Egli infatti, pur notando di essere sotto l’attenzione di tutti non si smosse di un millimetro, non fece alcun gesto e non disse nulla. Si limitò a scoprire i canini in quello che sembrava essere un minaccioso sorriso. Sorriso al quale tutti i presenti abbassarono lo sguardo ricominciando a fare ciò che stavano facendo ignorando ciò che era appena accaduto e qualsiasi cosa sarebbe capitata di li a poco.

    “Tu, ragazzina”


    Disse a quel punto con una voce gutturale e cavernosa che non faceva altro se non aumentare l’aura di pericolo che quell’uomo emanava.

    “Hai attirato troppo l’attenzione. E questo non ci piace. Quindi vedi di filare, oppure dimostrati degna dell’ingresso”


    Non aggiunse ne disse altro. Sembrava difficile capire se si trattasse di una sorta di invito o se era più una minaccia. In entrambi i casi, le strade che si dipanavano davanti alla ragazza erano soltanto due: Fuggire, abbandonando le due piccole e la missione, oppure accettare la “sfida” di quel misterioso colosso senza indietreggiare per nessun motivo. In un caso sarebbe sopravvissuta, nell’altro, forse, avrebbe guadagnato l’ingresso al cancello del purgatorio, ma con maggior probabilità si sarebbe solo ritrovata con qualche ferita in più da far guarire…

    OT- Allora, eccoci al sesto post :zxc: Come hai visto eccoti piombare davanti uno strano figuro decisamente bene intenzionato a pestarti. Ricordati come al solito di non dare nulla per scontato. In questo post, oltre ad eventuali tue azioni offensive, voglio vedere come regioni e come ragiona (soprattutto) la tua PG.
    In questo caso, in particolare hai scelto di continuare senza concederti un meritato riposo, quindi questa stoica decisione graverà sul resto della missione (in questo caso non molto dato che difficilmente si avrebbe comunque avuto modo di recuperare chakra e vitalità, ma en approfitto per introdurti questa cosettina simpatica). la tua PG è sotto l'effetto di "Affaticato" quindi, fino al recupero dallo status, chakra e vitalità non verranno recuperate. Detto questo, come al solito per spiegazioni dettagliate, dubbi, domande, altro, sai dove trovarmi :zxc:
    Cito dal regolamento:
    Affaticato: La riserva massima di chakra e vitalità del personaggio è pari alla riserva di chakra attuale. Richiede 1 giornata di riposo per rimuovere lo status; la rigenerazione di chakra e vitalità sarà successiva la rimozione dello status. Utilizzare una tecnica che causa affaticamento, quando si è già affaticati, dimezza la riserva di chakra rimasta.
    -/OT
    Chakra Rimanente: 80/80
    Vitalità Rimanente: 18/18
    Energia Vitale: 30/30




    Movimento: 24m
    Salti: 8 m
    Status Fisico:
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    Percezione: 6+6
    Furtività: 0+6

    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Agilità: 600
    Concentrazione: 600
    Precisione: 600
    Intuito: 600
    EquipaggiamentoProtezioni indossate:
    - Maschera "da Demone" [20; 3]
    - Mantello Nero [15; 3]
    - Cotta di Maglia Completa [40; 4]
    - Gambali in Ferro [30; 4]

    Mischia:
    - 1 Katana [40; 4]
    - 1 Wakizashi [20; 3]

    Varie:
    - 1 Respiratore [1; 1]
    - 1 Accendino [1; 1]
    - 3 Filo di Nylon [10m] [1; 2]
    - 3 Filo di Nylon Rinforzato [10m] [1; 3]

    Tonici:
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]

    Rotolo Armi a distanza:
    - 7 Kunai [8; 3]
    - 2 Cartabomba II Distruttiva [1,5m] [50; 1]
    - 2 Cartabomba II Deflagrante [4,5m] [25; 1]

    Rotolo Medico:
    - 1 Kit Primo Soccorso [10 usi] [1; 2]
    - 6 Antidoto Intermedio [2] [2] [2] [1; 1]
    - 2 Tonico di Ripristino Medio [4L] [1; 1]
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]


    Slot AzioneSlot Azione 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot DifesaSlot Difesa 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot TecnicaSlot Tecnica Base:
    - Forma Duale [1 Basso - Hari]

    Slot Tecnica Avanzata:
    - Forma Duale [1 Basso - Kitsu]


    Slot FreeAzioni Gratuite:
    - Azione [Tipo; Slot]

    ConoscenzeConoscenze Utilizzate:
    Forma Duale
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna
    La Creatura è in grado di mutare la propria forma passando dalla propria forma animale alla propria forma umana. Ogni Volpe ha una sola forma umana ed una sola forma animale.
    Pagando anche il costo di mantenimento la volpe in forma umana può celare le proprie code.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo: Basso - Mantenimento: 1/4 Basso per celare le code)
    [Da Genin in su]

    Marcia Forzata [2]
    Speciale: Il team dell'utilizzatore si muoverà alla velocità dell'utilizzatore dell'abilità o del possessore della medesima abilità con velocità maggiore. Il team guadagna +1 passo per ogni personaggio che possiede questa abilità.


    NoteVarie ed eventuali
    Varie ed Eventuali

     
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  12. **Kat**
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    VI ~ Raccolta informazioni: Mission failed!


    I

    l viaggio era stato abbastanza impegnativo. Era stata costretta a mantenere il passo del Chuunin, ed anzi si meravigliava di se stessa di come fosse riuscita a mantenerlo per tutto il percorso fino al raggiungimento di un piccolo villaggio di contadini ai confini del Paese del Fuoco. In alcuni momenti aveva anche pensato di chiedere una pausa, ma notando le due bambine, tramutate in due volpine dal lucente pelo, non desiderava aggiungere ulteriore imbarazzo alla sua posizione. Non era stata brillante alla prova di Taijutsu, non aveva riconosciuto il falso Atasuke-sama ed ora non desiderava essere un peso per l’intero gruppo.
    Per questo non accettò nemmeno la pausa al raggiungimento del piccolo villaggio. Inoltre aveva ben altro in mente, anche se il suo corpo chiedeva pietà. Era stanca e sudata per il viaggio, ma era intenzionata ad iniziare le ricerche per trovare Ai-oneesan. Questo era il suo unico obbiettivo.
    - Tranquillo! Conosco i miei limiti. Tornerò all’accampamento al tramonto del sole. - Furono le sue ultime parole prima di allontanarsi dal Chuunin e lasciarlo alle sue riflessioni e all’allestimento dell’accampamento. La Fuyutsuki non aveva tempo da perdere. Inoltre non nutriva una sorta di competizione con Hari-chan e Kitsu-chan, ma desiderava dimostrare a se stessa che poteva farcela come loro. Anche se erano due ragazzine fuori dal comune.

    [ … ]

    Dopo una brevissima pausa in un vicoletto del villaggio per riprendere fiato ed asciugarsi la fronte perlacea, decise d’iniziare le ricerche. Non era una Kunoichi esperta nel raccogliere informazioni. In realtà non era nemmeno ancora una Kunoichi. Ma una delle prime lezioni che aveva avuto in Accademia, dal petulante Okada-Sensei, riguardava proprio la discrezione e l’invisibilità di un Ninja. Doveva essere attenta a non attirare troppa attenzione su di sé. Taciturna in alcune situazioni e diplomatica in altre. Una vera Kunochi riusciva ad ottenere informazioni con ogni metodo lecito, sia utilizzando il proprio charme e sia puntando un Kunai alla gola del malcapitato. Ma lei ne era capace?
    Solitamente era sempre piuttosto goffa e chiassosa. Non era una ragazza che passava inosservata, sia per il suo aspetto dolce ed aggraziato, in netto contrasto con il suo temperamento, e sia per i suoi modi di fare. E le parole di Okada-Sensei in quel momento non sembravano aiutarla più di tanto. Doveva cercare un posto adatto per raccogliere informazioni come una bettola o una locanda malfamata. Ma quale posto migliore se non il mercato? Almeno ingenuamente aveva fatto la scelta più congeniale ad un villaggio di contadini. C’erano davvero poche attrattive in tanta desolazione e povertà.
    Durante il percorso riuscì solo a sentire maldicenze sull’erba del vicino e dell’ultimo scandalo della donna più bella e desiderata del villaggio. L’invidia delle loro concittadine le portava ad avvelenare le loro lingue per screditare una più fortunata di loro in termini di bellezza ed intelligenza. Nulla da fare.
    Per fortuna i suoi occhi cristallini si soffermarono su un bancone di onigiri. E come suo solito si dimenticò completamente della missione. Si lasciava distrarre da poco. Con occhi ricolmi di luce iniziò ad avvicinarsi alla ragazza dietro al bancone per ordinare una palla di riso. Pagò rapidamente con un sacchetto di monete ed iniziò a riempirsi lo stomaco senza fare troppi complimenti. - Gochisousama Deshita! - Ringraziò per l’ottimo cibo che stava mangiando. In realtà era leggermente affaticata, quindi quell’Onirigi era un toccasana per lei.
    Decise di approfittare della situazione per fare qualche domanda alla donna al di là del bancone. Non c’erano altri clienti nei paraggi e sembrava incuriosita dalla Fuyutsuki. E le sue domande non furono molto intelligenti come pensava. Forse la leggerezza che si concedeva troppo spesso stava per farle saltare la sua copertura. Perché non rifletteva quando dava aria alla bocca? Notò il sospetto e la curiosità crescere nello sguardo della ragazza. Anzi la stava fissando con insistenza e doveva assolutamente trovare una giustificazione plausibile ai dubbi leciti della donna. - Ehm.. in realtà io ed un mio amico siamo diretti verso il confine per alcuni affari commerciali. Purtroppo il carro con la merce è finito una buca danneggiando una ruota.. ciò ci costerà un intero giorno per le riparazioni. E abbiamo bisogno di un posto dove dormire questa notte! Non è saggio partire con le ombre serali. - Spiegò tutto di un fiato, sperando di dissipare ogni dubbio e sospetto nella venditrice di Onigiri.
    La sua reazione alla seconda domanda fu tutt’altro che prevedibile. Ma scrutò uno sguardo particolare nella donna. Forse sapeva qualcosa. Altrimenti come mai aveva frainteso così facilmente la sua domanda? Poteva essere riferita a qualsiasi cosa e non necessariamente all’Arena del Purgatorio. Cercò di mascherare la sua reciproca sorpresa. - Forse mi sono spiegata male! - Iniziò a grattarsi il capo con un velo di finto imbarazzo. Socchiuse leggermente gli occhi per mostrare un sorriso. - Intendevo dire se l’atmosfera qui è sempre così tranquilla! Priva di rumori e diatribe tra concittadini. Si può riposare qui tranquillamente senza disturbi? - Cercò di giustificare le sue parole.
    Ma a quanto pare il danno era stato fatto. Non si era minimamente accorta della presenza delle due volpine di Atasuke-sama, che stavano sghignazzando come al solito alle sue spalle, non molto distante dal bancone di Onigiri. Erano lì a quasi 6 metri di distanza a spassarsela tranquillamente, almeno fino a quando un energumeno le afferrò sollevandole dalla stradina del villaggio. Le due volpi acquistarono di nuovo le loro fattezze da bambine ed iniziarono ad urlare chiedendo aiuto. - Uhm? - Solo in quel momento le iridi cristalline dell’aspirante Kunoichi s’incrociarono con quelle arcigne dell’uomo. Le due bambine erano trattenute per il colletto dei loro Kimoni.
    - Ma cosa succede? Intendevo questo tipo di disturbi. - Continuò a parlare con la donna dietro al bancone, che insieme agli altri concittadini erano complici delle malefatte di quell’uomo. Non sembrava un tipo raccomandabile e la sua voce cavernosa era tutt’altro che rassicurante. Gli abitanti di quel villaggio ripresero le loro normali attività quotidiane anche se a pochi metri da loro due innocenti bambine chiedevano aiuto ed urlavano come forsennate. Per Ayuuki non era il momento di perdere la calma.
    Le sue parole erano state ben calibrate per evitare di essere riconosciuta come “complice” di Hari e Kitsu. Forse l’uomo le stava tenendo d’occhio dal loro arrivo al villaggio. Forse tutti erano complici di quell’energumeno o vittime. Quindi la ragazza decise di essere discreta e mantenere la calma, anche quando la voce tetra e cavernosa venne diretta in sua direzione. Era un chiaro invito a voltarsi dall’altro lato oppure mettersi alla prova ancora una volta.
    Decise di rimanere sui suoi passi ed evitare di svelare immediatamente la reale motivazione che l’aveva portata in quelle terre. Preferiva giocarsi l’effetto sorpresa invece di buttarsi a capofitto in un duello contro l’uomo. Tutt’intorno c’erano cittadini innocenti e bambini che continuavano a barattare o vendere le proprie merci, cercando d’ignorare quell’improvvisa interruzione della loro quotidianità. Quindi non poteva ricorrere a Ninjutsu o attacchi con Armi per preservare l’incolumità d’innocenti.
    - Ok ok! Vado via.. anzi sparirò in un attimo! - Ayuuki sembrava stranamente diplomatica, dopo aver dimostrato fin da subito l’ardore che covava dentro di sé, la volontà del fuoco. Con naturalezza e calma ruotò il busto per dare le spalle all’energumeno e dare l’illusione che era pronta ad abbandonare le due volpine. Cosa avrebbe pensato Atasuke-sama di quella scelta?
    Ovviamente non aveva nessuna intenzione di lasciare Hari-chan e Kitsu-chan nelle mani di quella tetra figura. E poi era un’occasione per mostrare alle due volpine che lei era nettamente superiore ad entrambe. Competizione femminile? Competizione femminile. Dando le spalle alla misteriosa figura aveva il vantaggio di non mostrare i sigilli che stava per compiere all’avversario ed essere certa che quest’ultimo cadesse nel suo tranello. Stava inscenando una sua eventuale fuga, quando in realtà si stava solo preparando all’attacco. Sigillo della Tigre che venne rapidamente eseguito all’altezza del petto. Chakra che iniziò ad irrorare ogni singola fibra muscolare del suo corpo, soprattutto delle leve inferiori [ Slot Tecnica I ]
    Attacco Improvviso - Kyuu Batsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può aumentare la rapidità dei movimenti nel round rendendosi impercettibile finché non attacca. La distanza minima di percezione avversaria è azzerata e l'utilizzatore è considerato sotto copertura parziale.

    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso )
    [Da studente in su]
    . Scatto impercettibile che le permise di ruotare il busto e il bacino, con la sinistra che faceva da perno per quell’improvvisa rotazione. Iniziò a correre tra le persone con movimenti a Zig Zag per non urtarle o coinvolgerle nel combattimento. Ciò le permise di occultarsi maggiormente agli occhi dell’avversario, supportata dal Jutsu appena utilizzato. Leve inferiori che si alternarono con rapidità incredibile e metri che vennero macinati in pochi secondi. Arrivato alle spalle dell’Energumeno si rese di nuovo percettibile, ed era certa di portare a segno la sua offensiva a distanza azzerata.
    [ Slot Azione I ][ Movimento 6 m – Vel 100 – Attacco Improvviso Attivo ]. Ma attaccare alle spalle non era scorretto? C’era un gioco l’incolumità delle di due bambine.
    Caricò il ginocchio sinistro per sferrare la sua prima offensiva e spezzare la sua postura di assoluta sicurezza e dominio su gli altri. Non emise nessun suono con la bocca, trattenendo per fino il respiro, nella speranza di rendere quell’attacco fulmineo e silenzioso come desiderava. Ginocchiata che cercò d’impattare contro le vertebre lombari dell’uomo
    [ Slot Azione II ][Ginocchiata alla colonna vertebrale - For 100 – Vel 100]. Inoltre ruotò verso destra l’intero busto mantenendo il braccio sinistro orizzontale e piegato rispetto al terreno. Sfruttò la rotazione, mantenendo ben salde le leve inferiori, per caricare una gomitata con il braccio sinistro. Provò a colpirlo all’altezza del collo, sul suo lato destro, per stordirlo e costringerlo a lasciare le due volpine
    [ Slot Azione III][Gomitata al collo Destro – For 100 – Vel 100].
    Indipendentemente da come andranno le sue offensive, fece alcuni rapidi saltelli indietro per aumentare le distanze dal suo avversario. Tentò di allontanarsi di circa 5 metri alle sue spalle per evitare di cadere vittima dei suoi contrattacchi [ Slot Gratuito I][Spostamento di 5 metri all’indietro ]. In fin dei conti aveva imparato qualcosa al Dojo con Atasuke-sama. E la determinazione si leggeva facilmente nei suoi occhi cristallini.



    Statistiche ~
    Forza ~ 100
    Velocità ~ 100
    Riflessi ~ 100
    Resistenza ~ 100

    Agilità ~ 100
    Precisione ~ 100
    Concentrazione ~ 100
    Intuito ~ 100

    Movimento ~ 6m/slot
    Salti ~ 2metri
    Percezione ~ 6
    Furtività ~ 0

    Chakra ~ 8/10 Bassi
    Vitalità ~ 7,5/7,5 Leggere [ 1 lieve collo - 1 lieve fianco dx ]
    En. Vitale ~ 29,5/29,5 Leggere [Status: Affaticato ]

    Tempistica ~
    Slot Azione I ~ Spostamento 6 metri in avanti
    Slot Azione II ~ Ginocchiata alla colonna vertebrale
    Slot Azione III ~ Gomitata al collo
    Slot Difesa ~ -
    Slot Tecnica ~ Attacco Improvviso - Kyuu Batsu
    Slot Gratuito ~ Spostamento 5 metri all'indietro

    Tecniche ~
    Attacco Improvviso - Kyuu Batsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può aumentare la rapidità dei movimenti nel round rendendosi impercettibile finché non attacca. La distanza minima di percezione avversaria è azzerata e l'utilizzatore è considerato sotto copertura parziale.

    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso )
    [Da studente in su]


    Off ~ Nulla da segnalare! :3

     
    .
  13. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
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    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    I Rintocchi dell'Anima 七

    ~Street Fighter~


    Il misterioso teppista, continuava ad osservare la ragazza con occhi inespressivi, quasi come se in effetti non provasse alcun tipo di emozione, nessun sentimento, ad eccezione del desiderio costante di sangue e morte che si poteva notare in quel tetro riflesso negli occhi. Non si smosse di un millimetro, non abbassò mai la guardia, ne diede alcun segno di credere o meno alle parole della giovane allieva.
    Sembrò addirittura rimanere impassibile anche quando la giovane Fuyutsuki scomparve dalla vista con uno scatto a dir poco repentino. Ella era rapida, talmente rapida da apparire praticamente invisibile, anche se...
    Il misterioso ominide non sembrava preoccupato, anzi, smosse appena gli occhi per seguire i movimenti della ragazza che nel cercare di rendere maggiore l'occultamento offerto dalla sua velocità pensò bene di mescolarsi tra la gente, dimenticando per un'attimo un piccolo dettaglio: Anche se lei poteva schivare la gente per non urtarla, lo spostamento d'aria generato dai suoi movimenti non era nullo ed un un fitto mercatino come quello, la gonna di qualsiasi donna, ogni mantello, ogni lembo di stoffa, seppure con un'attimo di ritardo rivelava la sua posizione.
    Ciò nonostante, l'abbietto non si mosse, incassando in pieno il primo colpo e limitandosi appena a far affluire del chakra nella zona colpita per ridurre al minimo il danno subito, cosa che fece anche con il successivo colpo, a seguito del quale non mosse un solo muscolo, quasi come a voler completamente ignorare la ragazza.
    [Danno subito – 2 Lieve, For 100 vs Res. 250, 1B]

    “Tutto qui? Tutta qui la tua forza, ragazzina?”


    Egli sguainò i denti, mostrando un ghigno malefico. Non era chiaro cosa volesse farle, ma era decisamente palese che le intenzioni erano tutt'altro che gentili. Egli ruotò appena il capo nella direzione della ragazza, lasciando meccanicamente andare le due volpine che corsero lontano, nascondendosi nella folla. Per quanto Kitsune ed abili a combattere, quella non era la loro specialità. Sapevano come difendersi, ma non erano in grado di fare nulla di più contro un vero avversario.
    A quel punto ruotò anche il resto del corpo, puntando direttamente verso la ragazza. Con lentezza sganciò dalla cintura la catena che portava solitamente con se, pronto ad usarla contro la giovane Fuyutsuki come una frusta.

    “Spero ti piaccia la vista del sangue, specialmente del tuo!”


    Ringhiò egli, inarcando il corpo per caricare la prima frustata che scaricò a terra alzando una nuvola di polvere e graffiando il ciottolato. La catena, in puro acciaio, lunga quasi tre metri, era tenuta in entrambe le mani, con le quali regolava la parte mobile che voleva scagliare contro la ragazza, permettendogli di avere un raggio di azione che partiva dallo stretto corpo a corpo, in cui la usava attorcigliata attorno alla mano, ed arrivando addirittura fino al limite coprendo un raggio di oltre due metri e mezzo con ogni colpo.
    Con un'altro ghigno squadrò la ragazza, cercando eventuali sussulti a seguito della sua dimostrazione di brutale potenza ed iniziò a far ruotare la cima della catena, pronto a scagliare il colpo successivo.

    Balzò in avanti, coprendo tre dei 5 metri che separavano i due [Slot Gratuito], mentre con lo stesso slancio fece scorrere la catena tra le dita e lanciando un colpo orizzontale ad altezza testa che mirava a colpire con la punta d'acciaio della catena la tempia destra della ragazza. [Slot Azione 3]
    Comunque fosse andato il primo colpo la rotazione di quella catena era impossibile da fermare in quelle condizioni, quindi, con un'altro giro, giunse un nuovo attacco, questa volta discendente che puntava a colpire la ragazza, sempre sulla destra, ma questa volta tra la spalla ed il collo, con un'angolazione decisamente pericolosa e problematica da schivare con semplicità. [Slot Azione 2]
    Ed ancora una volta, un'altro repentino colpo sarebbe seguito, questa volta portato però con un'inversione del senso di rotazione della catena, questa volta atta a colpire la ragazza al fianco sinistro, all'incirca al centro del busto con un colpo diretto in diagonale a salire. [Slot Azione 3]
    Non ebbe neppure il tempo di terminare il terzo assalto che già il quarto era in arrivo con un tempismo decisamente oltre ogni seria possibilità anche per la ragazza di poterlo evitare. La catena, infatti, sembrava quasi essersi allungata, dato che l'altro capo era diretto al volto della giovane, quasi come fosse stato un colpo diretto.
    Giunto ormai a pochissimo dal volto della ragazza, era ormai palese per tutti che sarebbe andato a segno, probabilmente frantumandole quel bel faccino. Convinzione che fece sorridere di gusto il misterioso avversario che ancora uan volta sguainava compiaciuto i suoi canini troppo sviluppati.
    Un'istante appena trascorse eppure, per loro, coinvolti in quel combattimento forse molto di più era trascorso. Il tempo sembrò quasi congelarsi quando una lama, decisamente più veloce e precisa comparve dalle spalle della giovane. No, da sopra alla giovane, passando a pochissimi centimetri della sua testa, conficcandosi in uno degli anelli della catena e tirandola a terra per poi conficcarsi nello stesso punto nel terreno, inchiodando di fatto uno dei capi della catena.
    Il sadico sorriso dell'avversario mutò in una smorfia di disgusto. A nulla valsero i suoi strattoni ed i tentativi di liberare la sua catena. Quel coltello da lancio non intendeva smuoversi di li.

    «Trovo alquanto scortese battersi contro una ragazzina disarmata con quell'arnese sgraziato»


    Giunse una voce nota dalla cima di uno dei piccoli edifici, prima che l'oscura figura atterrasse rapida e con disinvoltura al fianco di Ayuuki. Era incredibile la delicatezza e la silenziosità dei gesti dell'Uchiha. Chiunque, piombando a terra da quell'altezza probabilmente avrebbe fatto parecchio rumore, eppure lui rimase quasi perfettamente silenzioso. Solo il movimento degli abiti smossi dall'aria sembrò dominare quel silenzio quasi totale.

    “E tu chi diavolo saresti!?”

    «Qualcuno che non sopporta i bulletti come te»


    Rispose lui con calma quasi ostentata mentre il volto restava celato sotto la maschera demoniaca, istigando ulteriormente la furia del teppista che urlando parve provare a ritornare alla carica, venendo però fermato da un gesto della mano di un'ulteriore figuro, decisamente più tranquillo e probabilmente addirittura più pericoloso del primo.

    “Non credo ci sia la necessità di proseguire inutilmente questo scontro... Voi, con la maschera... Siete decisamente un'elemento interessante, credo possiate interessarci... la ragazza... è libera di andarsene se vuole, oppure può restare e farsi uccidere”

    «E voi sareste?»

    “Yoshimizu è il mio nome, ma ora voi siete tenuto a darmi il vostro”


    «Solo se la ragazza può partecipare. Ormai ella sa, quindi non vedo perchè non approfittarne... Alla peggio verrà eliminata al primo combattimento, no?»


    Il misterioso Yoshimizu rimase a lungo in silenzio a meditare a cosa rispondere, valutando la proposta dell'Uchiha.

    “E sia, se ella vorrà potrà partecipare a sua volta, tuttavia... Non oggi e non in questo luogo. Saremo noi a chiamarvi quando sarà il momento. Ora voglio il tuo nome.”

    «Voilà! Alla vista un umile veterano, chiamato a fare le veci sia della vittima che del violento dalle vicissitudini del fato. Questo viso non è vacuo vessillo di vanità ma semplice vestigio della vox-populi, ora vuota ora vana. Tuttavia questa visita alla vessazione passata acquista vigore ed è votata alla vittoria sui vampiri virulenti che aprono al vizio, garanti della violazione vessatrice e vorace della volontà! L’unico verdetto è vendicarsi, vendetta! E diventa un voto non mai vano poiché il suo valore e la sua veridicità vendicheranno un giorno coloro che sono vigili e virtuosi. In verità questa vicissuas-verbale vira verso il verboso, quindi permettetemi di dirvi che potete chiamarmi V»


    Rispose rapido elargendo addirittura un inchino al misterioso uomo corazzato ed armato di spada, il quale sembrò non apprezzare troppo il verboso giro di parole dell'Uchiha.
    In tutto ciò, però la ragazza, che cosa aveva da dire?


    OT- Allora, prima di tutto mi scuso per l'enorme ritardo. Passando oltre, ho notato con piacere che hai seguito le mie indicazioni e consigli, inoltre ho visto che nel frattempo ti sei fatta genin gialla e ti sei dilettata con qualche post di combattimento. Visti gli sviluppi e quant'altro, non vedo il motivo di tenerti inchiodata oltre con questo corso, dato che le basi decisamente le possiedi.
    Detto ciò, non vedo perchè pestare inutilmente tirandola per le lunghe con tanti post, motivo per cui "a breve" chiudiamo la giocata tenendo però aperto questo filone per il futuro se vorrai :zxc: Detto ciò a te la libertà di agire come credi :zxc:. Ricorda che comunque il corso non è finito e tutto ciò che ottieni potrebbe essere usato contro di te in futuro (o a tuo vantaggio se vuoi continuare a seguire questo filone in altre role :zxc:)
    -/OT
    Chakra Rimanente: 80/80
    Vitalità Rimanente: 18/18
    Energia Vitale: 30/30




    Movimento: 24m
    Salti: 8 m
    Status Fisico:
    png
    pngpngpng
    pngpng
    Percezione: 6+6
    Furtività: 0+6

    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Agilità: 600
    Concentrazione: 600
    Precisione: 600
    Intuito: 600
    EquipaggiamentoProtezioni indossate:
    - Maschera "da Demone" [20; 3]
    - Mantello Nero [15; 3]

    Mischia:
    - 1 Katana [40; 4]
    - 1 Wakizashi [20; 3]
    - 1/2 Coltelli da lancio [10; 3]

    Bombe:
    - 2 Cartabomba II [1,5m] [50; 1]

    Supporto e Tonici:
    - 1 Kit Primo Soccorso [10 usi] [1; 2]
    - 3 Antidoto Intermedio [1] [1] [1] [1; 1]
    - 1 Tonico di Ripristino Medio [4L] [1; 1]
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]

    Varie:
    - 1 Accendino [1; 1]
    - 1 Rotolo da Richiamo [1; 1]


    Slot AzioneSlot Azione 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot DifesaSlot Difesa 1:
    - Lancio coltello da lancio per bloccare la catena [Rif. 675 vs 100, Vel/For 600 vs 100]

    Slot Difesa 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot TecnicaSlot Tecnica Base:
    - Forma Duale [1 Basso - Hari]

    Slot Tecnica Avanzata:
    - Forma Duale [1 Basso - Kitsu]


    Slot FreeAzioni Gratuite:
    - Azione [Tipo; Slot]

    ConoscenzeConoscenze Utilizzate:
    Movimenti Silenziosi [2]
    Maestria: L'utilizzatore annulla l'udito perfetto avversario se presente, altrimenti ottiene un bonus +3 alla Furtività. Il bonus alla Furtività non è cumulabile con quello concesso da 'Movimenti Invisibili' o 'Movimenti Inodore'.

    Coltelli da Lancio [Distanza]
    I coltelli da lancio rappresentano il bilanciamento perfetto tra potenza e velocità. Ha una gittata pari a 15 metri. La loro lunghezza è pari a circa 15 cm.
    Tipo: Da Lancio/Lama-Perforazione/Taglio
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 2
    (Potenza: 10 | Durezza: 3 | Crediti: 15)


    NoteVarie ed eventuali
    Varie ed Eventuali

     
    .
  14. **Kat**
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    VII ~ Il salvataggio di Atasuke: L'iscrizione all'Arena del Purgatorio


    Q

    uel teppista aveva un’aria piuttosto inquietante. Il bagliore dei suoi arcigni occhi trasmetteva solo pura follia. E il ghigno che si dipingeva sul suo volto era tutt’altro che rassicurante. Ma c’era in gioco l’incolumità di Hari-chan e Kitsu-chan. Le due bambine erano cadute prigioniere del misterioso uomo, che non sembrava intenzionato a lasciarle andare senza combattere. Per alcuni secondi ripensò per fino alle sue mosse per individuare i suoi errori o le imprudenze commesse durante il reperimento d’informazioni sull’Arena del Purgatorio. Non era stata molto sveglia con la venditrice di Onigiri. Ma ciò non spiegava come mai era stata scoperta in così poco tempo e la ragione per cui le due astute e sfuggenti volpine erano state prese alla sprovvista. Come sapevano che la Fuyutsuki era complice delle due bambine?
    Gli eventi erano troppo repentini ed incerti per essere analizzati in quel momento. Sicuramente non aveva dimostrato eccelse doti nel reperimento d’informazioni, requisito fondamentale per una Kunoichi. Ma forse poteva migliorare con il tempo, se fosse riuscita ad uscire viva da questa situazione.
    Era inutile esitare. Quindi Ayuuki decise di passare all’azione sfruttando la sua buona agilità ed abilità nel Taijutsu. Il mercatino era gremito di contadini e mercanti. Ciò fu sia un vantaggio che uno svantaggio, sia la sua salvezza che condanna. Il Jutsu le permise di azzerare le distanze in modo fulmineo, rendendosi impercettibile. Ma furono i mantelli e le gonne dei cittadini a tradirla. Lo spostamento d’aria rivelò la sua posizione. Il suo avversario non era un novellino. Nonostante i suoi occhi erano assetati di sangue, non erano affatto ciechi.
    Ma la Fuyutsuki continuò con la sua offensiva nella speranza di sbilanciare l’uomo e costringerlo a lasciare le due bambine. Aveva coordinato i suoi movimenti per poter dare un’opportunità di fuga ad Hari-chan e Kitsu-chan. E dopo? Raramente pensava alle conseguenze delle sue azioni. Ma su una cosa era certa, non avrebbe mai lasciato le due volpine in mano ad un pazzo.
    La gomitata e la ginocchiata andarono a segno. Fu come colpire una lamina di metallo. I suoi muscoli erano rigidi e tonici. Non un lamento fuoriuscì dalle sue labbra. La Fuyutsuki appariva più come una fastidiosa zanzara che una potenziale avversaria. Anzi l’uomo le concesse anche l’opportunità di allontanarsi di ben cinque metri e si girò con tutta calma, dopo aver liberato i suoi ostaggi. Intanto intorno a sé le attività di quel mercatino non erano minimamente infastidite dallo scontro. Tutti facevano finta di nulla, tenendosi a debita distanza dalla catena del teppista.
    - Uhm.. Pesante e bella grossa. - Storse il naso analizzando l’arma che l’avversario aveva estratto. La sua cintura di metallo era diventata una pericolosa catena da combattimento. E la vide subito in azione. Con un rapido movimento la catena impattò contro il suolo con un sordo tonfo. Stridio degli anelli che testimoniavano la forza e la brutalità di quell’attacco volutamente andato a vuoto. - … -
    Non si lasciò impressionare. Nonostante temeva di non farcela. Quanti attacchi sarebbe riuscita a schivare prima di soccombere per la stanchezza? Il viaggio era stato estenuante. Ma forse c’era una nota a suo vantaggio in tutto ciò. La forza di quella catena era anche la sua debolezza. Il suo potere distruttivo era piuttosto rilevante, ma era anche lenta. Abbozzò un lieve sorriso quando il teppista balzò in avanti per accorciare le distanze. Era consapevole che da quella posizione poteva colpirla con la parte terminale della catena, la parte che aveva acquisito maggior forza centrifuga.
    Il primo attacco fu abbastanza semplice da schivare. Un colpo orizzontale diretto verso la tempia. Aveva intenzione di stordirla per poi martoriare il suo corpo con ulteriori attacchi. Ma come previsto la catena acquistava velocità con lentezza. Le bastò piegarsi sulle ginocchia e mantenere la testa china per poter schivare il primo assalto.
    [Slot Difesa I][Rif 100 vs Vel 75 – Schivata verso il basso]. Sentì lo spostamento d’aria sopra la sua testa. Vuoto d’aria che le scompigliò leggermente i capelli castani. Ma non se ne curò molto, mantenne la concentrazione permanendo in quella posizione accovacciata. La rotazione della catena continuò e questa volta in un movimento discendente. L’angolazione dell’attacco e la forza centrifuga acquisita dall’arma rendeva la schivata più difficile della prima. Ma anche stavolta i suoi riflessi furono superiori alla forza bruta della catena. Rimanendo china sulle ginocchia spostò il baricentro verso sinistra appoggiando la scapola al terreno e dandosi uno slancio con le leve inferiori. Con una capriola laterale verso sinistra riuscì a spostarsi di due metri ed evitare completamente l’impatto con la catena.
    [Slot Difesa II][Rif 100 vs Vel 75 – Movimento laterale sinistro]. Gli anelli metallici vibrarono al contatto con il ciottolato del vicoletto. Alcuni frammenti raggiunsero per fino la Fuyutsuki, che ne fu minimamente infastidita. Rimase in ginocchio senza avere il tempo materiale di poter alzarsi. Il rotolamento verso sinistra la rendeva particolarmente esposta ad un attacco da quel lato. La catena si avvicinava con rapidità. Aveva meno tempo per reagire. E stavolta la ragazza dovette far ricorso alle sue riserve di Chakra. La catena aveva un andatura in diagonale e diretta verso il fianco sinistro. I suoi muscoli vennero irrorati dalla linfa vitale di ogni Kunoichi. Riflessi che diventarono più reattivi. Riuscì a sfruttare le leve inferiori per compiere un saltello in diagonale verso destra, in opposizione al movimento della catena per allontanarsi quanto possibile da essa. Gli anelli della catena sfiorarono appena il tessuto della sua tuta d’allenamento. Non riportò nessun danno. Era stata abbastanza veloce [Slot Difesa III][Rif 150 vs Vel 75 – Movimento in diagonale destra all’indietro – Impasto +2 tacche Riflessi – Consumo: Mezzo Basso].
    Era il momento di passare al contrattacco e stavolta non aveva nessuna intenzione di trattenersi, visto che Hari-chan e Kitsu-chan erano al sicuro. Ma non ebbe nemmeno il tempo di elaborare una possibile strategia che ancora una volta la catena fendeva l’aria diretta verso il suo volto. Il teppista sembrava intenzionato a rovinargli il suo giovanile e delicato faccino. Nonostante la velocità dell’attacco la Fuyutsuki non sembrava minimamente preoccupata. Indietreggiando durante gli spostamenti si era allontanata abbastanza dal raggio d’azione dell’arma, di circa due metri e mezzo. Ed invece questa leggerezza poteva costarle caro. La Catena sembrava quasi essersi allungata. Era spacciata. Aveva sottovalutato l’avversario ed ora doveva pagarne le conseguenze. Chiuse gli occhi anteponendo le mani in avanti in un disperato tentativo di limitare i danni. Ma ormai sentiva la catena a pochi centimetri dal volto. Un improvviso spostamento d’aria e un sordo tonfo metallico interruppe lo scontro. La Fuyutsuki cadde con il sedere a terra essendo ormai sbilanciata ed arresa all’idea di ricevere la catena in pieno volto. Attese alcuni secondi e non avvertì nessun dolore. Era per caso stata spedita direttamente dai Kami?
    Quando riaprì timorosa gli occhi mise a fuoco la situazione. La spada di Atasuke-sama era stata lanciata con un tempismo impeccabile e aveva ostacolato l’attacco del teppista. La lama aveva attraversato gli anelli fino ad inchiodarli a terra. L’Uchiha atterrò a pochi passi dalla studentessa con leggerezza, senza provocare nessun rumore. Era agile e felpato come pochi. La ragazza non si era minimamente accorta dell’intervento dell’uomo. Abbozzò un lieve sorriso quasi per ringraziarlo. Tirò finalmente un sospiro di sollievo ora che il duello con il teppista era giunto al termine. Si sentiva al sicuro con il Chuunin nei paraggi. Almeno fino a quando una seconda figura giunse al mercatino.
    Un uomo corazzato si fece avanti. Sembrava molto più pericoloso del primo, almeno questa fu l’impressione della Fuyutsuki. - Uff! - Sbuffò infastidita dalle parole del nuovo figuro. A quanto pare non era riuscita a superare il Test di ammissione all’Arena del Purgatorio. I sospetti di Ayuuki s’intensificarono con le successive battute tra l’Uchiha e Yoshimizu. Probabilmente erano stati sorvegliati e valutati fin dal loro arrivo al villaggio. La studentessa dell’Accademia si alzò e rispolverò la sua tuta d’allenamento, anche se all’altezza del fianco era stata leggermente lacerata dalla catena del teppista.
    - Ayuuki Fuyutsuki! - Senza giri di parole la ragazza fornì le sue credenziali per essere “iscritta” nella lista dei partecipanti al prossimo incontro dell’Arena del Purgatorio. A detta dell’uomo corazzato i duelli si sarebbero svolti in un secondo momento. Probabilmente aveva un margine di tempo per poter migliorare ed allenarsi. - La prossima volta.. non mi sfiorerai. - Indicò il lembo dello smanicato lesionato. Era un guanto di sfida verso quel Teppista. Ormai si sentiva parte integrante di quel folle e pericoloso spettacolo. Inoltre non aveva mentito sulla sua identità. Se c’era una Fuyutsuki di troppo nell’Arena sicuramente se ne sarebbe accorta. Non smise di fissare i due uomini in cerca di reazioni, soprattutto dopo aver sentito il cognome della sua nobile casata.



    Statistiche ~
    Forza ~ 100
    Velocità ~ 100
    Riflessi ~ 100
    Resistenza ~ 100

    Agilità ~ 100
    Precisione ~ 100
    Concentrazione ~ 100
    Intuito ~ 100

    Movimento ~ 6m/slot
    Salti ~ 2metri
    Percezione ~ 6
    Furtività ~ 0

    Chakra ~ 7,5/10 Bassi
    Vitalità ~ 7,5/7,5 Leggere [ 1 lieve collo - 1 lieve fianco dx ]
    En. Vitale ~ 29,5/29,5 Leggere [Status: Affaticato ]

    Tempistica ~
    Slot Azione ~ -
    Slot Difesa I ~ Schivata verso il basso
    Slot Difesa II ~ Movimento laterale sinistro
    Slot Difesa III ~ Movimento in diagonale destro retrocedendo
    Slot Tecnica ~ -
    Slot Gratuito ~ -

    Tecniche ~

    Off ~ Interessatissima alla Trama! *-*

     
    .
  15. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    I Rintocchi dell'Anima 八

    ~Fine dei Giochi~


    Il misterioso teppista, rimase in silenzio per tutto il tempo, limitandosi al più a grugnire lanciando occhiatacce di sfida ad Atasuke più che alla Fuyutsuki con cui si era limitato a giocare per solo un round.
    Il duo li osservava con attenzione, emanando una chiara aura di pericolo, quella che probabilmente sembrava tenere sotto stretto giogo quel piccolo villaggio.
    La scenetta dell'uchiha non parve piacere ai due, indisponendo in particolar modo il teppistello, mentre Yoshimizu rimase fermo, forse impassibile, anche se era effettivamente impossibile vederne il volto dietro alla spessa corazzatura che lo proteggeva.

    “Così sia... “V”. Ora seguiteci”


    Con completa indifferenza si voltò dando le spalle ai due iniziando a muoversi allontanandosi dal villaggio senza nemmeno porsi il problema di venire seguito.

    “La prossima volta.. non mi sfiorerai.”


    Nello stesso istante la ragazza, dopo essersi presentata, mosse la sua sfida al teppista, il quale la accolse con un sorriso sadico, mentre gli occhi famelici dardeggiavano la ragazza con ira e brutalità.

    “La prossima volta, sarai solo un cadavere con cui divertirmi... in tutti i sensi”


    Sibilò il misterioso figuro che provò ancora una volta a liberare la sua catena con un forte strattone senza riuscirvici.
    Tentò alcune volte, facendo tintinnare la pesante catena, arrabbiandosi ad ogni singolo fallimento, senza però osare tentare di avvicinarsi ai due per estrarre la lama dal terreno.
    Evidentemente infastidito, yoshimizu si voltò di scatto arrestandosi e levando la mano destra nella direzione dell'arma conficcata nel suolo, la quale iniziò a vibrare, come se posseduta da una forza sconosciuta, finendo poi per levarsi e volare direttamente nella mano del misterioso uomo corazzato.
    Ai due non venne dato sapere se si trattasse di una qualche abilità particolare dell'uomo o una tecnica. Certo era che quella non era una dote da sottovalutare.
    Con la stessa rabbia si voltò nuovamente, secuito poi di corsa dal furente teppista che, raccolta la catena, si caracollò al fianco del misterioso uomo corazzato.

    «Forza Ayuuki, seguiamoli, credo che ci porteranno proprio dove volevamo andare»


    Sussurrò appena l'Uchiha stando bene attento a farsi sentire solo dalla ragazza, prima di incamminarsi dietro ai due a passo deciso per recuperare il distacco, avvolgendosi nuovamente nel nero mantello per celare il suo equipaggiamento ed ogni possibile dettaglio della sua persona.
    Il percorso fu lungo e tortuoso, passando dapprima lungo una piccola stradina sterrata, quella da cui Yoshimizu era giunto. Proseguendo la strada saliva e scendeva lungo le lievi colline, dividendo tra loro alcuni piccoli orti coltivati dai villici, prima di infilarsi all'interno di una fitta boscaglia, tanto fitta e tetra da non sembrare quasi viva.
    Più ci si addentrava in quel misterioso luogo, più si faceva presente e fitta l'oscurità, mentre una lieve nebbiolina iniziava ad addensarsi ai loro piedi, celando di fatto il terreno alla loro vista. Gli alberi attorno a loro si facevano alti, giganteschi, eppure, nelle loro dimensioni sembravano tetri, rinsecchiti, alcuni addirittura morti.

    «Un posto incantevole, non c'è che dire... Spero solo che questa non sia la strada per l'arena... Non credo che molti scommettitori avrebbero le palle per affrontare un luogo come questo»


    Si espresse liberamente, quasi con sfacciataggine, attirando l'attenzione dell'uomo corazzato, il quale non si ferò, limitandosi ad esitare per un'istante, voltando leggermente il capo dando segno di attenzione e preparandosi a rispondere con la consueta calma che lo aveva contraddistinto, anche se si poteva respirare una vena di rabbia nel suo tono.

    “Ovviamente... Questo è il luogo in cui dovrete iscrivervi... E poi chissà... semmai farete colpo sul maestro....”

    «Sul maestro?»


    Alla domanda incuriosita di Atasuke, Yoshimizu si arrestò, segno che forse stava per dire qualcosa di veramente importante.

    “Voi non desiderate il potere? Un potere illimitato, sconfinato. Il potere di dominare il mondo. Se sopravviverete forse il maestro vi insengerà, vi donerà il potere. Questo è il premio per chi sopravvive al cancello”


    Atasuke non era a conoscenza di quelle informazioni. Nessuno dei suoi si era nemmeno lontanamente sognato di infiltrarsi fino a quel punto e solo in quel momento si rese conto di quanto pericolosa quella sorta di organizzazione potesse essere. Un gruppo di fanatici interessati a piegare gli altri sotto il proprio dominio, ecco la vera natura del cancello, celata dietro ad un grosso giro di scommesse illegali su scontri alla morte.

    «Dunque è questo il premio... E pensare che io ero qui solo per i soldi... Sembra che ci sia qualcosa di molto più interessante dietro...»


    Il tono di Atasuke si fece ferale, quasi come se una qualche forma di maligno spirito avesse cominciato a dominarlo, come se l'oscurità di quel luogo avesse cominciato a corrompere il suo animo. Peccato solo per i due che quella di Atasuke altro non fosse che una semplice finta, un'illusione, una piccola recita, ma che sembrò illudere i due, i quali risposero con un cenno della testa unito ad un sorriso meschino di compiacimento.
    Come invece potesse reagire la fuyutsuki... beh, quella era un'altra storia.

    […]


    La marcia proseguì per almeno una mezz'ora abbondante, con l'oscurità che calava sempre più, anche se era impossibile dire se si trattasse di un effetto dovuto all'ora della giornata o dalla foresta stessa.
    Per tutto il tragitto la giovane potè esprimere ogni dubbio, ogni perplessità, ma alla fine, giunti davanti a quella che sembrava essere una struttura vecchia migliaia di anni ed abbandonata, il gruppo si sarebbe arrestato e da quel punto in poi, il tempo delle domande potè dichiararsi terminato.

    “Entrate”

    «Che cosa ci aspetta là»


    Rispose con calma, cercando di non dare a vedere la diffidenza che aveva nell'entrare in un simile edificio chiuso.

    “Nulla, solo i vostri segreti ed il maestro”

    «Immagino che verremo iscritti quindi»

    “Forse. Ora entrate!”


    Concluse Yoshimizu perdendo la pazienza ed ordinando ai due in malomodo di procedere. Era chiaro che non aveva intenzione di aspettare oltre.
    Davanti a loro, un grosso portone in pietra sembrava tenere aperto il passaggio, ma era palese per entrambi che una volta entrati nell'oscuro cunicolo della struttura illuminato da rade torcie, si sarebbe richiuso alle loro spalle con un secco tonfo impedendo loro di procedere.
    Atasuke attese quindi una decisione della ragazza. Per lui non era un problema un luogo simile. In passato ne aveva affrontati di peggiori. Ma per lei? Forse le cose stavano scivolando fin troppo oltre per una semplice studente alle prime armi.


    OT- E siamo quasi giunti alla fine. A te la scelta: Pillola blu e ritorniamo a casa lasciando tutto nell'oblio fino a chissà quando. Pillola rossa e vedrai quanto è profonda ed oscura la tana del bianconiglio.-/OT
    Chakra Rimanente: 80/80
    Vitalità Rimanente: 18/18
    Energia Vitale: 30/30




    Movimento: 24m
    Salti: 8 m
    Status Fisico:
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    Percezione: 6+6
    Furtività: 0+6

    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Agilità: 600
    Concentrazione: 600
    Precisione: 600
    Intuito: 600
    EquipaggiamentoProtezioni indossate:
    - Maschera "da Demone" [20; 3]
    - Mantello Nero [15; 3]

    Mischia:
    - 1 Katana [40; 4]
    - 1 Wakizashi [20; 3]
    - 1/2 Coltelli da lancio [10; 3]

    Bombe:
    - 2 Cartabomba II [1,5m] [50; 1]

    Supporto e Tonici:
    - 1 Kit Primo Soccorso [10 usi] [1; 2]
    - 3 Antidoto Intermedio [1] [1] [1] [1; 1]
    - 1 Tonico di Ripristino Medio [4L] [1; 1]
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]

    Varie:
    - 1 Accendino [1; 1]
    - 1 Rotolo da Richiamo [1; 1]


    Slot AzioneSlot Azione 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot DifesaSlot Difesa 1:
    - Lancio coltello da lancio per bloccare la catena [Rif. 675 vs 100, Vel/For 600 vs 100]

    Slot Difesa 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot TecnicaSlot Tecnica Base:
    - Forma Duale [1 Basso - Hari]

    Slot Tecnica Avanzata:
    - Forma Duale [1 Basso - Kitsu]


    Slot FreeAzioni Gratuite:
    - Azione [Tipo; Slot]

    ConoscenzeConoscenze Utilizzate:
    Movimenti Silenziosi [2]
    Maestria: L'utilizzatore annulla l'udito perfetto avversario se presente, altrimenti ottiene un bonus +3 alla Furtività. Il bonus alla Furtività non è cumulabile con quello concesso da 'Movimenti Invisibili' o 'Movimenti Inodore'.

    Coltelli da Lancio [Distanza]
    I coltelli da lancio rappresentano il bilanciamento perfetto tra potenza e velocità. Ha una gittata pari a 15 metri. La loro lunghezza è pari a circa 15 cm.
    Tipo: Da Lancio/Lama-Perforazione/Taglio
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 2
    (Potenza: 10 | Durezza: 3 | Crediti: 15)


    NoteVarie ed eventuali
    Varie ed Eventuali

     
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19 replies since 19/11/2015, 01:19   354 views
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