I Rintocchi dell'Anima

Corso Base per **Kat**

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  1. **Kat**
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    X ~ Il prezzo della fuga: La via dei sentimenti


    L

    a Fuyutsuki si ritrovò davanti ad un bivio. Doveva fare una scelta. Era nel bel mezzo di due fuochi, il primo ardente e tranquillo, il secondo impetuoso e sinistro. I due uomini avevano una concezione del “potete” completamente diversa, opposta. La misteriosa ed oscura figura incarnava la parte più cieca ed irrazionale della forza, espressa come dominio sugli altri. Atasuke-sama invece credeva che la reale forza di una Shinobi risiedesse nei sentimenti. Sosteneva un concetto di potenza ben diverso da quello del malevolo vecchietto, più come un legame capace di risvegliare il reale potenziale assopito di ogni Ninja.
    Ayuuki aveva sempre ceduto nella volontà del Fuoco ed era fedele alla propria famiglia, anche nei momenti di difficoltà. Era troppo facile abbandonare tutto e tutti, e cercare altrove la forza di cui aveva bisogno. Non desiderava scappare, ma affrontare i problemi e superare gli ostacoli. Rinnegare il suo credo Ninja disonorava non solo il buon nome dei Fuyutsuki, già compromesso dalla fuga di Ai-Oneesan, ma significava cancellare tutto ciò che aveva costruito con gli abitanti del Paese del Fuoco.
    Desiderava riportare a casa sua sorella, risollevare le sorti della sua famiglia ed ammirare di nuovo il dolce e mite sorriso di Natsumi-san, sua madre. La donna aveva perso gradualmente la voglia di vivere, e la sua era diventata una semplice sopravvivenza privandosi della parola e dell’affetto di sua figlia o di suo marito. Ryuhei-sama invece era troppo occupato a rimuginare sul suo dolore per poter accorgersi delle gravose responsabilità che aveva addossato sulle spalle della piccola Fuyutsuki o trovare un rimedio all’infelicità della consorte. Una famiglia devastata dalla “scomparsa” di Ai-chan. Un clan che andava ricostruito.
    Per tutte queste ragioni non poteva voltare le spalle al Paese del Fuoco. Il vecchietto traboccava di potere, quasi poteva toccare con mano quell’aura violacea e di oscurità che lo circondava. Era potente, molto potente. Ma intorno a sé c’erano solo rovina e solitudine. Questo non era il tipo di potere che stava cercando.
    - Allora dovrà passare sul mio cadavere! - La studentessa replicò con forza alle parole dell’oscuro maestro. Non conosceva le “reali” intenzioni dell’Uchiha riguardo alla missione di recupero della maggiore dei Fuyutsuki. Ma era stato sempre corretto e cristallino con lei. Quelle accuse le sembrarono infondate. O almeno Atasuke-sama non le aveva dato mai modo di dubitare delle sue parole. Era un uomo di sani principi. Poteva fidarsi di lui.
    La ragazza non aveva intenzione di prolungare oltre quello scambio di idee. Il vecchietto sembrava fermo sulle sue convinzioni, anzi iniziò anche ad urlare mostrando il suo profondo odio per Atasuke-sama e i suoi ideali. Ayuuki aveva chiaramente preso le parti dell’Uchiha in quella disputa, che non sembrava limitarsi solo alla dialettica a quanto pare. L’inesperienza e un briciolo di stupidità la portarono ancora una volta a fare la scelta sbagliata. Mostrò le spalle all’oscura figura per confermare la sua decisione e provò ad andare via. In realtà era ben consapevole che non c’erano vie d’uscita, ma sentiva la necessità di allontanarsi da quel luogo che diventava sempre più tetro e soffocante. Le urla del Maestro dell’oscurità rimbombavano nella dura pietra delle rovine.
    - … - Non ebbe nemmeno il tempo di voltarsi che un lampo di luce partì dalle mani dell’uomo con l’intenzione di colpirla e disintegrarla. Questo era il prezzo da pagare per chi rifiutava il lato oscuro della forza. La Fuyutsuki inconsciamente aveva scelto la via della morte. I lampi che fuoriuscirono dalle mani dell’uomo si scagliarono contro la minuta figura della ragazza, almeno fino a quando l’Uchiha non s’interpose per proteggerla. Uno scatto fulmineo che salvo Ayuuki da una morte certa. - Atasuke-sama! - Si girò di scatto notando gli spasmi del Chuunin e le ustioni che quella scarica di elettricità stava causando alla sua pelle. - ATASUKE-SAMA! - Iniziò ad urlare spaventata, facendo qualche passo indietro. Non poteva aiutarlo. Si sentì ancora una volta impotente.
    Il Maestro del Karyuuken cadde in ginocchio. Il bagliore blu elettrico che fuoriusciva dalle mani dell’anziana e macabra figura continuava a colpire senza pietà il corpo del Ninja. Una sadica risata riecheggiò nell’antro roccioso. Solo le rovine e gli occhi increduli e spaventati della Fuyutsuki erano testimoni di questo scempio. La studentessa non pensò minimamente che presto sarebbe toccato anche a lei. Rimase impietrita e con lo sguardo basso verso l’Uchiha, che combatteva contro gli spasmi dei suoi muscoli e il dolore delle ustioni.
    - Lascialo in pace! - Cercò di attirare l’attenzione dell’oscuro vecchietto, che continuava ad infierire con il suo Jutsu Raiton. - Vuoi me? Va bene.. ma risparmiagli la vita! - In quel momento avrebbe detto qualsiasi cosa pur di fermarlo. Le bastò osservare con orrore il sadismo e il trionfo negli occhi dell’uomo per capire che nulla poteva saziare la sua sete di vendetta. Cosa poteva fare?
    Ancora una volta l’imprevedibile Atasuke-sama capovolse le sorti della situazione. Riuscì ad estrarre dal mantello la sua Katana per tentare un fendente per interrompere quel potente Jutsu. Non colpì la figura ammantata, ma riuscì a procurarsi uno spiraglio di luce, un briciolo di speranza. C’era una via di fuga. - A..Ahi! - Non se lo fece ripetere due volte. Afferrò il mantello del Chuunin e sparì con lui.

    [ … ]

    Fu abbagliata da una forte luce. Cadde in ginocchio e sentì la fresca erba sotto le sue mani. Respiro ansimante che si regolarizzò con il suo battito dopo alcuni secondi. Era la prima volta che viaggiava con il Jutsu del Teletrasporto e si sentì spossata per quell’istantanea dislocazione. Tempismo perfetto. Un secondo di ritardo e rischiava di essere prigioniera del Maestro delle Ombre per il resto dei suoi giorni.
    Chinò leggermente la testa in avanti e strizzò gli occhi cristallini per riacquistare la vista. Il tenue sole pomeridiano stava illuminando come di consueto una radura poco lontana dalla foresta oscura in cui si erano addentrati. Erano salvi. O almeno la Fuyutsuki era tutta intera.
    Un nauseabondo onore di bruciato ed i gemiti di dolore le ricordarono che la fuga non era stata indolore. A farne le spese era stato il Chuunin, che riversava a terra in situazioni critiche. Non era un Ninja-Medico, quindi non sapeva valutare la situazione o curare le sue ferite. Iniziò a guardarsi intorno disperata in cerca di aiuto. - Atasuke-sama.. - Un sussurro, prima che la sua flebile voce venisse coperta dalle urla delle due volpine.
    Si trascinò in ginocchio accanto all’Uchiha, mentre le due ragazzine lo raggiunsero per controllare le condizioni del loro fratellone. La Fuyutsuki scosse leggermente la testa e finì per perdersi nei suoi pensieri. Sguardo che fissò il vuoto. Rimase in silenzio senza avere la forza necessaria per giustificarsi, nemmeno alle giuste accuse delle bambine. - I..Io.. - Balbettò prima di abbassare lo sguardo e trattenere le lacrime.
    Era troppo facile concedersi un pianto liberatorio e scrollarsi di dosso ogni responsabilità. Tutto il corpo di Atasuke-sama era segnato da terribili ustioni e la ragazza temeva che morisse. Non possedeva nessuna conoscenza medica e meritava le accuse di Hari-chan e Kitsu-chan. - Mi dispiace. - Stavolta non riuscì a trattenere le lacrime, nonostante non meritasse nemmeno di stare accanto all’uomo che l’aveva salvata più e più volte. - Mi dispiace. Mi dispiace! - L’Uchiha stava per morire?
    Fortunatamente l’uomo aveva ancora fiato nei polmoni. Mostrò ancora una volta la nobiltà del suo animo. Guance che vennero rigate dalle lacrime e singhiozzi che le impedirono ulteriori repliche. Con una mano coprì il volto marchiato dal rammarico e dal sollievo. Il Maestro del Karyuuken non era in pericolo di vita, nonostante le criticità delle sue condizione. Annuì alla sua offerta. La disciplina e quiete del Dojo poteva guidarla verso la propria “meta”.


     
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