Gourmet Hunter

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  1. Mberu
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    Gourmet Hunter

    Mister Muscolo




    HIROOOOO!!

    Come per incanto, per merito di mia madre, venni catapultato in quell’orrida accozzaglia di eventi che molti chiamano “vita”.
    Nel tentativo di controllarmi, strinsi le coperte, presi fiato e finalmente fui pronto per ribattere.

    Cose c’è mamma? Stavo dormendo..

    A rispondermi non fu la voce della donna che tanto gioiosamente mi aveva svegliato, ma i suoi inconfondibili passi che con poca leggiadria percorrevano la scalinata che l’avrebbe condotta alla mia stanza. Consapevole dell’inevitabilità degli eventi, decisi di affrontare di petto la questione. Mi voltai verso la porta, rimanendo comunque disteso a letto. Qualche secondo dopo entrò mia madre, con il grembiule leggermente sporco.

    DEVI SVEGLIARTI!
    BUNZO HA BISOGNO DI TE!


    Mentre lei riprendeva fiato, mi misi seduto sul letto e inspirai profondamente un'altra volta.

    Mamma… mamma… mamma..

    Dissi scandendo progressivamente le parole con tono più alto e lento.

    NON VEDI CHE SONO SVEGLIO?!
    TI AVEVO GIA’ DATO RISPOSTA PRIMA CHE SALISSI LE SCALE.
    POI CHI DIAMINE E’ BUNZO?
    MA SOPRATTUTTO, CHE CAZZO URLI?


    Alla violenza della mia risposta, mia madre prima restò a bocca spalancata come un allocco per qualche secondo, poi scoppio in un pianto simile a quello di un cane. Gli occhi mi rotearono per istinto.

    Sigh..lo sapevo io… sigh non sarei mai stata in grado di educarti per bene sigh

    Nuovamente roteai gli occhi senza volerlo.
    Mi avvicinai con passo lento, lo stesso passo di chi rivive la stessa situazione ogni giorno e che ogni giorno non si riesce a capacitare di come tutto ciò si possa verificare.
    Con le mie braccia che giorno dopo giorno diventavano più vigorose, cinsi mia madre in un abbraccio consolatorio.

    Suvvia mamma che c’entra ora questo..

    Si invece è così sigh.. ultimamente mi rispondi sempre male sigh.. sarà l’adolescenza ma io non ce la faccio..

    Non è che forse invece tu stai entrando in meno pausa?

    Un risolino mi venne spontaneo

    Ma come ti permetti?!

    Disse dandomi quello che difficilmente si potrebbe definire un colpetto sul petto.

    Eh daaai! Stavo solo scherzando!
    Se ti rispondo in quel modo è perché tu ogni giorno mi svegli urlando!


    Io lavoro dalla mattina alla sera!

    Embè? Se potessi anche io lo farei! Ma ciò non significa che ti sveglierei urlando, si può comunicare anche con un tono di voce più basso sai? A proposito, che mi dovevi dire?

    Calmatasi, mia madre ruppe l’abbraccio e allontanandosi leggermente si asciugò il volto.

    ..Bunzo, un cliente che spesso viene all’onsen e che possiede un ristorante ha avuto un problema.
    Tempo fa gli diedi la tua disponibilità pe..


    Grazie per avvisarmi sempre in tempo

    La tua disponibilità per dare una mano, nel caso in cui ne avesse avuto bisogno.
    Poco fa è arrivato un messaggio che diceva che a causa della tempesta della settimana scorsa, il carico di merci contenente i vari ingredienti che servivano a Bunzo è andato perso. Per non lasciare l’attività per troppo tempo chiuso, questo rispettabile signore necessita di qualcuno che vada a caccia di qualche animale o che gli prenda questa o quel tipo particolare d’erba.. niente di difficile o pericoloso.. almeno spero..


    La cosa mi stuzzicò parecchio, innanzitutto avrei potuto gustare qualcosa di prelibato data la situazione e in secondo luogo tutto ciò mi avrebbe permesso di mostrarmi utile agli occhi di mia madre.

    Va bene per questa volta ti perdono.
    Non mi sembra una cosa troppo impegnativa, dove si trova il ristorante?


    Mamma si allontanò nuovamente di qualche passo, avvicinandosi alla parete dov’era affissa una mappa.

    Dovrebbe trovarsi più o meno qui, non troppo distante dal villaggio comunque.

    Ok d’accordo, mi preparo e parto subito.

    Mia madre allora si avvicinò nuovamente e mi diede un forte bacio sulla guancia, tenendomi il capo stretto fra le mani.

    Bravo mio figlio! Così ti voglio, non come quando passi le giornate a fare flessioni o strani esercizi..

    Subito dopo imboccò l’uscita della stanza, senza quasi darmi la possibilità di replicare.

    Beh veramente è proprio questo quell… oh lasciamo stare..

    Immediatamente iniziai con i preparativi, per quanto non sembrava una cosa che necessitasse di particolari accorgimenti, preferi portarmi il mio intero equipaggiamento, eccezion fatta per il mantello. Dopo essermi lavato, vestito e munito di tutto il necessario, scesi sotto, nella zona giorno della casa. La nonna come sempre ricamava o faceva l’uncinetto, non che avessi mai imparato bene la differenza. Mentre mamma stava ultimando i preparativi per uscire.
    Presi quindi un dolcetto avanzato dal giorno precedente, salutai la nonna e uscì di casa con la mamma. Le nostre strade si divisero però quasi subito dato che eravamo diretti in zone opposte.

    In bocca al lupo! E si prudente, mi raccomando!

    Mamma sono un diavolo di shinobi, ho tipo tante lame, sputo palle di fuoco con un raggio di svariati metri e ancora ti preoccupi!

    Sono pur sempre tua madre!

    Non volendo continuare oltre la discussione, la baciai sulla guancia in segno di saluto, non prima di aver sbuffato e roteato gli occhi per l’ennesima volta per quel giorno.

    Il viaggio non fu particolarmente degno di nota. Era una bella giornata invernale, con il fresco che pungeva la pelle e che stimolava a sgranocchiare qualcosa, cosa che facevi con il dolcino che avevo preso in precedenza. Arrivato nella zona intorno alle 9 iniziai a chiedere in giro a qualcuno che mi sembrava del luogo e dopo qualche minuto ancora, finalmente giunsi a destinazione.

    Il locale sembrava abbastanza rustico, era costruito principalmente con legna appartenente ai boschi limitrofi e pitturati o di amaranto o lasciati al colore naturale. Una grossa insegna campeggiava al centro del tetto spiovente: Ace of Queen.

    Se questo Bonzo ha chiamato così il locale sono curioso di scoprire come avrà chiamato il suo cane

    Un rumore però mi distolse dal particolare nome.
    Sembrava come qualcosa di duro che impattava ciclicamente contro del legno.
    Girando intorno al locale mi accorsi subito che a produrre il rumore era qualcuno che stava tagliando la legna, ma quando lo vidi, rimasi a bocca aperta. Sino ad allora, in quasi 15 anni di vita, non mi era mai capitato di vedere una persona come quella.
    Accortosi anche lui di me cercò di capire chi fossi, una volta notato il coprifronte mi fece un cenno con la mano.

    EHI!

    Vedendo che io non mi muovevo a causa dello stupore, piantò l’ascia sul ceppo e si mise a correre verso di me.
    Arrivato a circa un metro e mezzo da me assunse una strana posizione, mettendo ben in mostra le sue particolare caratteristiche fisiognomiche dato il suo essere a petto nudo.


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    IO SONO BENZO!
    E TU DOVRESTI ESSERE HINZO, PIACERE DI CONOSCERTI!


    Il timbro della sua voce mi colpì come un fulmine, facendomi rincretinire per qualche secondo.
    Lo conoscevo da qualche attimo e prima mi aveva lasciato a bocca aperta per quanti muscoli possedesse e poi mi aveva reso al limite della sordità a causa del suo timbro di voce.

    Ehm.. Piacere di conoscerti Benzo.
    Io sono HIRO


    Dissi facendo un piccolo inchino e scandendo bene il mio nome

    OH HIRO, CERTO CERTO..
    BEH LA TUA AMICHETTA DOV’E’?


    Ormai avevo perso le speranze, quella giornata era iniziata all’insegna delle urla con mia madre e probabilmente sarebbe finita con Benzo che mi portava all’ospedale con le orecchie sanguinanti.
    La sua domanda però destò la mia curiosità. Spostando il peso da una gamba all’altra e mettendo le mani ai fianchi lo guardai con fare interrogativo.

    Amichetta? Mia mamma non è venuta.. pensavo che lo sapesse

    Anche Benzo mi guardo con aria interrogativa, poi scoppio a ridere

    AHAHAAHAHAH

    Alle sue spalle, in mezzo alla foresta, la cima di un albero veniva giù, forse a causa della poderosa risata del gigante pelato.

    MA NON PARLAVO DI TUA MADRE.
    DOVREBBE VENIRE UN’ALTRA RAGAZZA DI KONOHA.
    FREQUENTA ANCORA L’ACCADEMIA MA SI CONOSCE CON MIA FIGLIA, PENSAVO AVESSTE FATTO STRADA INSIEME


    No veramente non ne sapevo nulla, che brutta figura..
    Probabilmente mi odierà per non averle fatto compagnia o comunque per non averla aspettata dato che sono di un grado superiore al suo..


    OH TRANQUILLO, LE DONNE D’OGGI SE LA SANNO CAVARE ANCHE MEGLIO DI NOI UOMINI.
    A PROPOSITO, MENTRE CHE ASPETTIAMO L’ALTRA RAGAZZA TI FACCIO CONOSCERE MIA FIGLIA.
    AMOREEEEE VIENIII C’E’ HERO!


    Hiro….
     
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  2. **Kat**
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    I ~ Ace of Queen: Un'amica in difficoltà


    C

    amminare lungo i corridoi deserti e bui di villa Fuyutsuki era diventato alquanto angosciante e tetro. L’abitazione di quella che un tempo fu una delle famiglie più illustri del Villaggio di Konoha era fatiscente e desolata. Raramente i vicini nel quartiere periferico del villaggio riuscivano a scorgere candele che illuminavano gli ambienti interni dopo l’ora del crepuscolo o urla di gioia provenienti dal cortile esterno. Sembrava una villa abbandonata, con il sentiero che dava sul cancello principale ormai dissestato ed invaso dalle erbacce del giardino circostante.
    Se l’esterno dell’abitazione dei Fuyutsuki era così precaria, all’interno l’atmosfera che si respirava non era delle migliori. Tra le ombre delle varie stanze si aggirava l’eterea figura di Natsumi-san, la madre con il cuore spezzato e dilaniato dall’abbandono di Ai-chan. Invece Ryuhei-sama, l’ultimo discendente della nobile casata ormai caduta nel disonore, se ne stava taciturno e con sguardo inflessibile a riflettere sulle colpe di cui la sua primogenita si era macchiata.
    Infine c’era la più piccola di famiglia, Ayuuki, che dopo le lezioni in Accademia si chiudeva nei suoi estenuanti allenamenti di Taijutsu. Era consapevole che gli studi accademici, ormai prossimi alla fine, non potevano donarle quella forza necessaria a riportare a casa Ai-oneesan. Il suo pensiero volava sempre verso la sorella maggiore ad ogni calcio o pugno che assestava sul secolare albero di ciliegio, presente nel giardino sul retro della villetta.
    Questa era la ruotine dei Fuyutsuki, almeno dopo il tradimento di Ai. Nulla era come prima e l’aspirante Kunoichi sperava di poter riportare un minimo di normalità in quella famiglia devastata dal dolore e dal disonore. Uno dei rari casi in cui questa malinconica routine veniva interrotta era quando giungevano messaggeri al cancello della villa.
    Questa volta fu proprio Ayuuki ad incontrare il messaggero di rientro dalla lezione Accademica. Aveva dovuto attraversare la strada principale che collegava la struttura Accademica alla periferia tra sorrisi malevoli e sussurri soffiati all’orecchio. Tutti i cittadini di Konoha ricordavano ancora come Ai aveva tradito la volontà del fuoco. Ma ormai la ragazza si mostrava forte ed indifferente davanti agli additamenti del popolo. Nulla sembrava poterla scalfire, nonostante nascondesse dentro di sé i reali sentimenti.
    - Ohayou Gozaimasu! Questa è una lettera per Ayuuki Fuyutsuki. - La voce giovanile del ragazzino risuonò nel cortile antecedente all’abitazione. Era il giovane adolescente dalla chioma riccia che si aggirava ogni giorno con una tracolla piena di missive e quotidiani. Tutti lo conoscevano al villaggio. - Ohayoo Raiko-kun! Quindi è.. è per me? - La ragazza non riuscì a trattenere un’espressione di stupore. Solitamente non riceveva nessuna lettera o missiva. Quindi apparì abbastanza incuriosita. - Esattamente! Ora continuo con il mio giro nel quartiere.. ho un bel po’ di missive da consegnare. - Raiko era un ragazzino sempre con la testa tra le nuvole e spesso perdeva qualche corrispondenza. Era perennemente distratto, quindi Ayuuki decise di non disturbarlo ulteriormente. Abbozzò un lieve sorriso. - Sayounara! -

    [ … ]

    La ragazza si era messa subito in viaggio non appena aveva letto le poche righe che Sachi-chan le aveva scrittoAyuuki-chan,

    Come stai? Purtroppo io e mio padre non ce la passiamo molto bene. La scorsa settimana abbiamo perso un carico d’ingredienti per una tempesta. Il nostro fornitore non ha voluto sentire ragioni e parte del nostro guadagno degli ultimi mesi è andato in fumo. Per questo ti chiedo di raggiungermi presto ed aiutarmi a cercare alcuni ingredienti per l’Ace of Queen.
    Sai benissimo quanto Benzo-san sia protettivo nei miei confronti. Non mi manderebbe mai a cercare ingredienti da sola nel bosco. E poi non possiamo permetterci giorni di chiusura dopo le perdite degli ultimi mesi.
    Sono certa che ci aiuterai. Infondo tempo fa eri una delle nostre migliori e più affezionate clienti!

    Sachi.

    . Era la figlia del gestore del “Ace of Queen”, un ristorante rustico non molto lontano dalle mura di Konoha. Si trovava a Nord-Est in prossimità del confine con il Paese del Ferro e quello delle Risaie. Era un locale discreto ed accogliente, situato lungo le rotte commerciali. Benzo-san era un buon cuoco, nonostante il suo carattere eccessivamente estroverso e chiassoso. E sua figlia-assistente cercava di temperare l’animo paterno per evitare di perdere clientela. Un tempo era un locale molto frequentato dai Fuyutsuki, soprattutto da Ai e Ayuuki. Quindi la ragazza non esitò nemmeno un minuto a partire per poter aiutare la sua amica. Non erano legate da una profonda amicizia, ma c’era sempre stata simpatia con Sachi-chan per il suo carattere mite ed amorevole verso il prossimo. Era più che contenta di aiutarla.
    Aveva portato con sé tutto il suo equipaggiamento. Indossava una tunica da allenamento bianca che si chiudeva con una zip centralmente, dove il tessuto assumeva una colorazione azzurrina. Bende che ricoprivano completamente gli arti inferiori e superiori, con dei pantaloncini neri che le rendevano più agevoli i movimenti. Le mani erano protette da guanti in cuoio e la coscia destra accoglieva il Porta Kunai e Spiedi. Calze nere con rete che coprivano le bende degli arti inferiori e calzari ninja che completavano il suo abbigliamento. La chioma era stata raccolta come di consueto in una lunga coda con cinque anelli d’ottone.
    Partì appena possibile, superando rapidamente le porte del Villaggio, ed incamminandosi verso il sentiero che portava verso Nord. Con passo svento cercò di raggiungere rapidamente il ristorante di Benzo-san e la giornata sembrava piuttosto fredda ma serena. Era una tranquilla mattinata autunnale.

    [ … ]

    Ed intanto dal locale uscì un’aggraziata e delicata fanciullaoMRw1-7qQgM, dal volto pallido e la chioma dorata. I tratti del viso e la tonalità dei suoi capelli la rendevano molto simile al proprietario del “Ace of Queen”. Era la figlia di Benzo in tutto e per tutto, anche se caratterialmente era ben diversa. - Otōsan è pronta la legna? Bisogna alimentare il fuoco altrimenti c’è il rischio che si spenga. - La ragazza puntò lo sguardo violaceo verso il forzuto ed estroverso padre intento a tagliare la legna. Solo in un secondo momento notò la figura del Genin. - Oh! Gomennasai.. non volevo interrompervi. Comunque dovresti essere meno chiassoso! Così farai fuggire tutti i nostri clienti. - La ragazza iniziò a scuotere la testa esasperata ed infastidita dall’atteggiamento paterno. Quindi abbozzò un lieto sorriso verso il nuovo arrivato. – Irasshai! Tua madre è stata tanto gentile ad offrirci il suo aiuto.. sono davvero contenta che abbia mantenuto la parola data. Il locale non se la passa molto bene. - Sospirò prima di guardarsi intorno. - Ma dov’è Ayuuki-chan? Le ho mandato una missiva questa mattina ed ero certa che venisse a darci una mano! -
    - Eccomi! - Improvvisamente una voce interruppe i discorsi del piccolo gruppo. E una ragazza comparve sul sentiero. Si piegò in due per lo sforzo fisico del viaggio. Pensava di metterci meno tempo, ed invece era arrivata anche con un po’ di ritardo. Recuperò un po’ di fiato prima di avvicinarsi ai due proprietari del locale e al Genin. - Ohayou Gozaimasu! - Chinò il busto in avanti per salutare i presenti con disciplina e rispetto. Mantenne la posizione almeno fino a quando la figlia di Benzo-san abbracciò Ayuuki. - Non ci vediamo da molto tempo.. da quando tu ed Ai-san… - Improvvisamente l’abbraccio divenne meno stretto. Forse la ragazza aveva toccato un tasto dolente. - Ehm.. cioè.. sono davvero contenta che tu sia qui! - La Fuyutsuki scacciò le ombre sul suo viso per mostrare un lieto sorriso alla coetanea. - Anche io! -


     
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  3. Mberu
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    I tre ingredienti



    A seguito del poderoso richiamo emesso da Benzo, una ragazzina fece capolino al di fuori del locale. Si capiva lontano un miglio che fosse la figlia del proprietario dell’Ace of Queen, i lineamenti erano simili, addolciti leggermente dalla femminilità e della giovane età. Oltre al viso, anche la colorazione dei capelli era della stessa gradazione.
    Inizialmente non si accorse di me, da brava donnina di casa era troppo impegnata ad ottemperare ai propri doveri. Tutti avrebbero però colto in quei modi di fare la mancanza di qualcosa.

    E la madre?

    Ovviamente non era educato fare una domanda del genere, a maggior ragione quando si aveva così poco confidenza. Ma a giudicare dalle abitudini di entrambi, quella sembrava essere una famigliola che aveva acquisito la capacità di cavarsela in due da molto tempo.

    Sicuramente mia madre saprà qualcosa in più.. per quant’è curiosa quella..

    Prima di presentarsi però, la ragazzina non poté fare a meno di redarguire il padre.

    Oh! Gomennasai.. non volevo interrompervi. Comunque dovresti essere meno chiassoso! Così farai fuggire tutti i nostri clienti.

    OHOHOHOH

    Un’altra profonda e grossa risata proruppe dal diaframma di Benzo.

    MIA CARA, SAI BENISSIMO CHE QUESTO E’ IL MIO TONO DI VOCE NATURALE.

    Si avvicinò leggermente alla figlia e le posò, con una delicatezza quasi incredibile per un uomo come quello, una mano sulla spalla.

    IN PIU’ LA GENTE AMA LA NOSTRA CUCINA, FAREBBE DI TUTTO PER ASSAGGIARE IL FRUTTO DEL NOSTRO LEGGENDARIO IMPEGNO… UNA PASSIONE CHE SI CONCRETIZZA IN PRODOTTI CHE RACCHIUDONO L’ESSENZA DELLA FELICITA’

    Durante tutta la durata del poetico discorso aveva assunto svariate pose, che mettevano in mostra i poderi muscoli, quasi come se la bontà della sua cucina derivasse dalla potenza dei suoi muscoli.


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    Dal canto mio non potei fare che ridere sommessamente, mettendomi a braccia conserte per godermi lo spettacolo. In fondo, ogni famiglia aveva al suo interno dinamiche dinamiche simili. Anche qui il genitore destava non poco fastidio con i suoi modi esuberanti e spesso eccessivi, mentre il figlio tentava di redarguirlo inutilmente.

    Forse io sono più fortunato..

    La ragazzina sta volta si rivolse a me con un sorriso.

    Irasshai! Tua madre è stata tanto gentile ad offrirci il suo aiuto.. sono davvero contenta che abbia mantenuto la parola data. Il locale non se la passa molto bene.

    Risposi al sorriso e sciolsi le braccia lungo il corpo, cercando di essere il più amichevole possibile

    Non potevo non correre in vostro aiuto.. anche perché immagino che fornendovi ciò di cui avete bisogno potrò gustare alcune delle vostre pietanze in futuro. State tranquilli che il locale non subirà nessuna perdita!

    Per chiudere il discorso puntai un braccio in avanti e feci il classico gesto del pollice in su.
    Mentre facevo ciò notai che gli occhi di Benzo iniziarono a sbrilluccicare, animato da nuovo spirito.
    Portò le sue braccia parallelamente in dietro, quindi molto rapidamente le riportò in avanti mostrando anche lui i pollici in su.

    YEEEEAH!!!
    E’ QUESTO LO SPIRITO GIUSTO IBO!
    SUPEREREMO INSIEME QUESTO MOMENTO, COSI POTRAI MANGIARE DA NOI QUANDO VORRAI AHAHAHAAHAH


    Ancora non abituato ai modi di fare del cuoco più prestigioso della zona, portai le mani alle orecchie per tentare di difendermi da quei decibel di troppo.
    In cuor mio, ma ancor di più in pancia mia, il messaggio venne ben accolto.

    Beh direi che allora questa è diventata questione di vita o di morte..

    Ripresomi dalla baraonda causata da Benzo, gli feci un occhiolino e annuì mostrando il mio assenso. La figlia del cuoco iniziò però a guardarsi intorno, alla ricerca di qualcosa.

    Ma dov’è Ayuuki-chan? Le ho mandato una missiva questa mattina ed ero certa che venisse a darci una mano!

    Eccomi!

    Dal sentiero che conduceva al locale, comparve una ragazza che, trafelata, recuperò un po’ di fiato prima di avvicinarsi del tutto.
    Era Ayuuki, la studentessa mia concittadina che mi avrebbe aiutato nel tentativo di reperire le scorte per l’Ace of Queen.

    Beh non sembra male..
    A giudicare dall’abbigliamento non è una a cui importano tanto i fronzoli


    Il suo abbigliamento era infatti molto simile a quello di chi passa la propria vita completamente assorto da allenamenti estremi e missioni impegnative. Ovviamente era ancora solo un’aspirante kunoichi, quindi sicuramente non aveva mai fatto parte di missioni mortali.

    Ohayou Gozaimasu!

    Disse chinandosi in avanti per salutare.

    Benzo accolse piacevolmente quel gesto, dato che egli stesso era un fan della comunicazione corporea. Per rispondere fece scattare in maniera rigida ma rapida le braccia lungo il busto, quindi si chinò sino a toccare con la testa le ginocchia.

    BUONGIORNO A TE!

    Disse mentre che era ancora in quella scomoda e stramba posizione.

    Che qualcuno ci salvi..

    Dal canto mio, spostai il peso da una gamba all’altra e sorridendo salutai con la mano, rompendo quell’aria formale.

    Ciao!
    Io sono Hiro!


    Poi mi rivolsi a Benzo.

    Non Ibo o altro, HIRO!

    Il cuoco, nella sua ingenuità non capì la frecciatina che gli era stata appena lanciata.
    Mentre che io ero alle prese con lo chef, le due ragazze si abbracciarono affettuosamente, salutandosi come amiche di lungo corso e scambiandosi le solite frasi d’occasione a cui, sinceramente, non badai più di tanto.

    BENE!
    DIREI CHE CI SIAMO TUTTI, POSSIAMO ENTRARE DENTRO COSI POSSO SPIEGARVI MEGLIO LE COSE.


    Così facendo l’omone si diresse verso il locale.
    Ayuuki probabilmente conosceva già l’interno del ristorante, ma io fui molto colpito da come l’arredamento coniugasse perfettamente accoglienza e rustichezza





    Una volta che fummo entrati tutti, ci sedemmo ad un tavolo sulla destra.

    OK!
    ALLORA COME ENTRAMBI SICURAMENTE SAPRETE ASPETTAVAMO UN IMPORTANTE CARICO CHE AVREBBE RIEMPITO LE NOSTRE SCORTE. NORMALMENTE AVREBBE SNELLITO IL MENU PER UNA SETTIMANA O DUE, NELL’ATTESA CHE ARRIVASSERO I NUOVI PRODOTTI. IL PROBLEMA E’ CHE A PARTIRE DA OGGI, IN QUESTA ZONA, SI TERRA’ LA SAGRA DELLA SEQUOIA. QUESTO EVENTO NON SOLO E’ IMPORTANTISSIMO PER IL CONSIDEREVOLE NUMERO DI TURISTI CHE ACCORONNO, SPINTI DALLE NUMEROSE GARE O APPUNTO DAL CIBO. MA ANCHE PERCHE’ QUESTO RAPPRESENTA L’ULTIMO EVENTO DELLA STAGIONE, FINO A MARZO-APRILE INFATTI POTREMMO CONTARE SOLO SU UN’ESEGUIA QUANTITA DI CLIENTI.


    Gli occhi dell’omone divennero per la prima volta improvvisamente tristi.

    E SENZA I GUADAGNI DELLA SAGRA DELLA SEQUOIA SICURAMENTE SAREMMO COSTRETTI A CHIUDERE.

    Ovviamente tutto ciò non poteva far si che rendermi leggermente malinconico.
    Era un vero peccato che un talentoso uomo come Benzo fosse costretto a chiudere la propria attività, andando anche a creare non pochi disagi ad una dolce ragazza come sua figlia a causa del fato avverso. In quanto Shinobi, non potevo far a meno che cercare di lenire al danno che avevano subito.

    Per fortuna ci siamo noi Benzo..
    In particolare come potremmo esserti utile?


    SI BEH..
    QUESTE SONO GLI ASPETTI NEGATIVI.
    QUELLI POSITIVI SONO CHE FORTUNATAMENTE NELLA ZONA SONO PRESENTI ALCUNI ANIMALI E QUALCHE PIANTA CHE POTREBBERO SISTEMARE LA SITUAZIONE.
    ANDIAMO CON ORDINE. IN QUESTO PERIODO, UNA CREATURA CHE FA PAURA AI PIU’ VALOROSI CACCIATORI DEPONE 21 UOVA. SI TRATTA DI UN SERPENTE GIGANTESCO, LUNGO SVARIATI METRI E DOTATO DI UN VELENO MOLTO POTENTE. LA FEROCIA E’ TALMENTE INSITA NELLA SUA NATURA, CHE I PICCOLI, UNA VOLTA USCITI DALLE UOVA INIZIANO A COMBATTERE MORTALMENTE FRA DI LORO SINO A QUANDO NON NE PREVALE SOLO UNO. IL VOSTRO COMPITO E’ APPUNTO PRENDERE VENTI UOVA, LASCIANDONE SOLO UNA A MADRE NATURA.


    Se si trattava solo di un serpente, per quanto grande potesse essere, il tutto non sembrava troppo complicato, ce l’avremmo fatta sicuramente. Sicuro di me, incrociai le braccia al petto.

    Direi allora che possiamo partire quasi subito

    Benzo mi guardò per poi scoppiare a ridere per l’ennesima volta quel giorno.

    AHAHAAH
    SE SI FOSSE TRATTATO SOLO DELLE UOVA SAREI POTUTO ANDARE ANCHE IO DI NOTTE.
    MI SERVONO ANCHE ALTRI DUE INGREDIENTI.


    Mi sembrava troppo facile..

    L’ALTRO INGREDIENTE CHE MI SERVE NON HA PARTICOLARI STORIE ALLE SUE SPALLE.
    DOVETE CATTURARE IL RE DEI CINGHIALI DELLA ZONA.


    Va beh un cinghiale non pen…

    IL RE DEI CINGHIALI SOLITAMENTE PESA UNA TONNELLATA HIRO!

    Oh beh se è così allora…

    IL TERZO INGREDIENTE E’ IL PIU PERICOLOSO… SONO DEI FUNGHI..
    COME FORSE SAPRETE ALCUNE SPECIE DI FUNGHI SPUNTANO A GRUPPI E SONO CONNESSI FRA LORO TRAMITE IL TERRENO. OGNI SINGOLO FUNGO DI UN GRUPPO DI QUESTA PARTICOLARE SPECIE DEVE ESSERE STACCATO CONTEMPORANEAMENTE. LA PENA PER CHI FARA’ DIVERSAMENTE SARA’ FRA LE PEGGIORI. LE SPORE DIFENSIVE DEI FUNGHI VI CATAPULTERANNO IN UN MONDO ILLUSORIO DOVE SARETE COSTRETTI A COMBATTERE CON LE VOSTRE PEGGIORI PAURE. POCHI HANNO ANCORA IL CERVELLO ABBASTANZA FUNZIONANTE PER POTERLO RACCONTARE..


    Quando Benzo finì di spiegare scese un silenzio tombale. Sempre con le braccia conserte iniziai a fissare il legno del tavolo, perdendomi nei miei pensieri.
    Quella non era una missione per nulla semplice, la posta in gioco era bella alta e non ne avrei avuto un beneficio altrettanto cospicuo. Però al diavolo, che razza di mostro sarei stato se avessi rifiutato? Né il gigante buono che avevo davanti, tantomeno sua figlia erano responsabili per quanto accaduto, con buona probabilità loro avevano svolto una vita segnata dal duro lavoro e da sacrifici, un poco come me.. e ora rischiavano di perdere tutto e di finire in miserie.
    L’altra faccia della medaglia però, era che per certi versi ero anche responsabile della vita della studentessa. Non era una missione ufficiale, quindi se le cose fossero andate storte non avrei avuto colpe del punto di vista giuridico, ma dal punto di vista morale avrei anche potuto finire di essere un ninja. Preso dai dubbi, decisi di non dare una risposta immediatamente, attesi anzi di vedere cosa avrebbe detto Ayuuki.

    Nel caso in cui la ragazza si fosse dimostrata favorevole alla missione, sarei partito immediatamente.
     
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  4. **Kat**
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    II ~ Il regalo di Ai: Royal Flush


    S

    embrava ieri quando la piccola Ayuuki attendeva alle porte dell’Ace of Queen il ritorno di Ai-oneesan da una missione nei territori del Fuoco. La bambina, accompagnata dalla madre oltre le mura cittadine di Konoha, restava in attesa della sorella anche oltre l’ora del crepuscolo. E proprio quando le ombre serali iniziavano a dilagare nella foresta circostante al ristorante, una figura familiare e un volto caro raggiungeva quello che era diventato il punto di ritrovo delle giovani Fuyutsuki.
    - Oneesan! Sei in ritardo! - La più piccola della nobile casata di Ryuhei-sama aggrottava la fronte e gonfiava le guance purpuree fingendosi indispettita per il ritardo. In realtà era disposta ad aspettarla anche fino all’alba. Ormai il ristorante di Benzo-san era diventato il posto speciale che legava quelle due sorelle, tanto diverse ma così unite. - Ma ho con me un regalo! - La Kunoichi replicò con un sereno e dolce sorriso non appena notò le guance gonfie e rosse della sorellina. Allungò la mano per poterle dare un pizzicotto ed accattivarsi le sue simpatie, nonostante l’evidente ritardo.
    - Ahio! Non vale! E poi devo ancora decidere se perdonarti o no. - Protestò la piccola Ayuuki che nonostante tutto si lanciò contro la sorella con l’intento di abbracciarla. Intanto la maggiore dei Fuyutsuki afferrò una scotola bianca avvolta da una carta regalo con decorazioni floreali. E dopo essersi staccata dalla ragazzina gli e lo porse con dolcezza. - Ecco a te! Infondo te lo avevo promesso.. se fossi riuscita a superare la missione per diventare Jonin ti avrei fatto un regalo. - Alla bambina le s’illuminarono gli occhi e nemmeno ascoltò l’imminente promozione della Chuunin. Scartò con foga il regalo, senza avere cura del fiocco rosso o dell’involucro decorato. Anzi distrusse anche lo scatolo, visto che inizialmente non riusciva ad aprirlo.
    - Ahw! Oneesan.. sei perdonata! Ma cosa sono? - Senza nemmeno rendersi conto di cosa fossero quei anelli in ottone perdonò la sorella e l’abbracciò per ringraziarla. Infondo era contenta di stare all’Ace of Queen come ogni settimana con lei. La mano destra di Ai iniziò a separare con premura le ciocche castane della chioma di Ayuuki, facendo spazio sul suo faccino. - Sono anelli per capelli. È giunto il momento di dare un ordine alla tua chioma ribelle! Quando andrai in Accademia tutti i tuoi compagni di classe devono poter vedere il tuo faccino. E la tua testa deve essere sempre alta.. sei una Fuyutsuki. -

    [ … ]

    E dopo diversi anni la Fuyutsuki stava tornando in quel locale. Intanto la figlia di Benzo-san si mostrò molto gentile e discreta. L’affinità con il padre e la gestione “familiare” del ristorante lasciava intuire che la consorte dell’esuberante Chef non era presente. - Purtroppo mia madre è morta quando ero ancora in fasce. Gestiamo da soli questo ristorante ormai da anni! Ed è tutto ciò che ci resta. - Sul volto di Sachi-chan non comparve nessun’ombra del passato. Era felice, nonostante la prematura scomparsa della madre, e quello era un capitolo chiuso della sua vita.
    Il sorriso però s’incrinò non appena il padre le poggiò con delicatezza la mano sulla sua spalla, quasi per rassicurarla. La ragazza apparì leggermente preoccupata per l’atteggiamento di Benzo-san, così esuberante e chiassoso. - Sai benissimo come la penso a riguardo. Ed è inutile, Otōsan, che mostri i muscoli ai nostri clienti… quante volte devo ripetertelo che non desidero avere una matrigna? Siamo così felici io e te. Da soli! - Sottolineò quel punto ed invitò il padre a coprire lo scolpito addome e la virilità delle sue braccia. Sembrava un bronzo di Riace ma assumeva delle pose davvero imbarazzanti.
    - Scusalo.. è solo un po’ esibizionista e chiassoso. Ma è uno bravo Chef! - Insomma tra i due chi aveva un po’ di sale in zucca era proprio la ragazzina, che cercava di contenere in ogni modo il carattere paterno. Ma erano legati da un profondo e sincero affetto.
    Intanto arrivò Ayuuki, un po’ affannata per il ritmo sostenuto che aveva mantenuto durante il viaggio, ma era tutta intera. Quando si ricompose salutò tutti i presenti, compreso l’energumeno. A lui rivolse un sorriso piuttosto lieto. - Vedo.. che Benzo-san non è cambiato di una virgola! - Lanciò un’occhiata complice a Sachi-chan, che dopo essersi staccata da lei per l’abbraccio sospirò rassegnata.
    La studentessa Accademica decise volutamente d’ignorare ogni pensiero su Ai che rievocava quel posto per presentarsi al Genin. Non le era stato specificato che avrebbe dovuto collaborare con un ragazzo, più o meno della sua stessa età, anzi era quasi certa di aver visto quel volto già a Konoha. Forse in occasione dell’Inaugurazione del Karyuuken, ma poteva sbagliarsi. - Ayuuki Fuyutsuki, piacere di conoscerti! - Si presentò senza essere troppo formale. Mostrò uno dei suoi miglior sorrisi ed accompagnò il ragazzo nel locale.
    Per lei era come compiere un tuffo nel passato. I tavoli in legno, le comode sedie, l’accogliente bancone ed interi pezzi di legno accatastati sotto di esso per poter alimentare un focolare al centro della sala. I tavoli erano disposti intorno ad esso sul lato destro della struttura, mentre sulla sinistra appena dopo l’entrata c’era il bancone. Infine frontalmente c’erano le cucine. Il ristorante non sembrava molto affollato. - Anche il locale non è cambiato di una virgola! È tutto come un tempo.. anzi come vorrei che fosse davvero tutto come prima. Ma qui sembra che il tempo non sia mai trascorso, a parte qualche miglioria e cambio di disposizione.. è tutto perfettamente identico. - Si lasciò trascinare dalle forti emozioni che stavano emergendo dentro di sé, anche contro la sua stessa volontà.
    Per alcuni secondi osservò lungamente un tavolo infondo al locale, dove trascorreva intere serate con la sorella maggiore. Fu costretta a ritornare con i piedi per terra, sia per non adombrare il suo candido volto e sia per l’immenso vocione di Benzo-san. Stava descrivendo la situazione finanziaria dell’Ace of Queen.
    Non appena l’uomo divenne malinconico per la situazione del locale Sachi-chan posò una mano sulle sue enorme spalle. - Ce la faremo. Come sempre! - E lasciò che il padre continuasse con la spiegazione della mini-missione che stava per affidare ai due Shinobi.
    - Perché ve ne servono proprio venti? - Improvvisamente la voce di Ayuuki interruppe la spiegazione dell’energumeno. Ed intervenne la figlia per dissipare ogni dubbio. - Mio padre è conosciuto per una rinomata ricetta che necessita di ben tre ingredienti. E per garantire i giusti rapporti tra essi ne abbiamo bisogno di venti. - La Fuyutsuki non capiva molto di cucina, quindi annuì alle parole dell’amica. Era pronta a raccogliere tutti gli ingredienti.
    La dettagliata spiegazione di Benzo-san e la missione sembrò tutt’altro che semplice. Dovevano catturare un cinghiale gigante che si aggirava nel bosco limitrofo e raccogliere dei funghi velenosi. Non c’era un ingrediente che non fosse potenzialmente letale. - Quindi, Uova di serpenti-magia-serpenti… carne di cinghiale gigante e gambo di funghi allucinogeni.. che razza di ricetta è? - L’aspirante Kunoichi non riuscì a trattenere lo stupore e la perplessità di quei ingredienti.
    Occhi cristallini che iniziarono ad alternarsi tra i presenti, principalmente sullo Chef e la sua assistente. E proprio quest’ultima intervenne con un garbato e tranquillo sorriso. - Benzo’s Special: Royal Flush! - E il significato di quella ricetta era alquanto esplicativo. La vipera velenosa come regina, il gigantesco cinghiale come re e funghi come alfieri.
    La Fuyutsuki rimase per alcuni secondi in attesa, riflettendo sulla potenziale pericolosità della mini-missione. Lanciò qualche occhiata verso Hiro, cercando di comprendere i suoi reali pensieri. Non lo conosceva abbastanza bene, ma sperava di ritrovare un buon compagno di squadra in lui. - Infondo siamo qui per aiutarvi no? Non possiamo di certo tirarci indietro. Abbiamo una mappa o qualcosa per trasportare gli ingredienti? - Era il momento di organizzarsi e partire.


     
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    Si apre la caccia



    Probabilmente a causa del mio sguardo troppo curioso, la figlia di Benzo riuscì a capire dove i miei pensieri stavano andando a parare.

    Purtroppo mia madre è morta quando ero ancora in fasce. Gestiamo da soli questo ristorante ormai da anni! Ed è tutto ciò che ci resta.

    Non mi sarei mai aspettato un’uscita del genere. Preso abbastanza alla sprovvista non fui in grado di replicare in modo non banale.

    Oh..Mi spiace tanto, ma state facendo un lavoro egregio!

    La discussione continuò, fortunatamente per me, tra padre e figlia.
    Benzo agli occhi della figlia appariva spesso come un bambinone.
    La ragazza invece aveva la testa sulle spalle, ma al contempo, forse a causa della mancanza dell’affetto materno, si era spesso dimostrata acidula e inamovibile dalle sue posizioni.


    […]

    Durante la lunga spiegazione di Benzo, Ayuuki esordì con una domanda.

    Perché ve ne servono proprio venti?

    A rispondere prontamente fu Sachi, che rivelò anche il nome della ricetta, che come ormai si era capito dalle abitudini di Benzo, aveva un nome improponibile.

    SIIIII!
    LA BEEEEENZO’S SPECIAL: ROOOOOYAL FLUUUUSH!
    UN TRIPUDIO DI SAPORI CHE SI UNICOSCONO PER CREARE DELLA MATERIA LE CUI VIBRAZIONI POSITIVE RIECHEGGIANO NELL’ETERE!


    Ovviamente mentre compì l’insolito discorso, lo Chef più muscoloso del paese del fuoco si esibì nelle solite imbarazzanti pose.



    MI PERMETTO DI AGGIUNGERE CHE CI SERVONO ESATTAMENTE QUEL QUANTITATIVO DI INGREDIENTI PERCHE’ SARA’ IL PIATTO PIU’ RICHIESTO DURANTE LA SAGRA DELLA SEQUOIA E QUINDI DOVREMMO PROPRORLO VERAMENTE A TANTI CLIENTI!
    NON POSSIAMO PERMETTERCI DI NON SERVIRE LA NOSTRA SPECIALITA’ CHE ATTIRA TURISTI DALLE PROFONDITA’ DELLA NAZIONE DEL VENTO!



    Chiariti tutti i dubbi del caso, era giunto il momento di scegliere.
    Come mi ero prefissato attesi di vedere una reazione da parte di Ayuuki.

    Da quello che ho sentito quando siamo entrati difficilmente dirà no.
    E’ troppo legata a questa famiglia e a questo locale.
    La cosa però che più mi ha colpito è stato quando ha detto: “anzi come vorrei che fosse davvero tutto come prima”…
    Evidentemente siamo una generazione di persone con questioni aperte con il passato, purtroppo..
    Uff prima o poi riusciremo a sconfiggere queste chimere… o almeno me lo auguro..


    Come previsto, se pur con un attimo di titubanza, la studentessa acconsentì a dare il suo appoggio.

    Infondo siamo qui per aiutarvi no? Non possiamo di certo tirarci indietro. Abbiamo una mappa o qualcosa per trasportare gli ingredienti?

    Beh direi che siamo d’accordo allora!
    Anche io però mi ho le stesse domande di Ayuuki da porvi.


    Risposi con fare convinto, contento della scelta coraggiosa intrapresa dalla mia concittadina
    Sorrisi quindi prima a lei, mostrandole il mio assenso, e poi alla famigliola dell’Ace of Queen.

    OHOHOHOH
    SONO MOLTO CONTENTO, ERO CONVINTO CHE NON CI AVRESTE ABBANDONATO ANCHE DOPO AVER SENTITO IN COSA VI SARESTE IMBATTUTI, MA PASSIAMO ALLA LOGISTICA.
    AMORE MI PRENDERESTI LA MAPPA E DUE ZAINI PERFAVORE?


    Dopo che Sachi fosse tornata con quanto richiesto dal padre, venne consegnato un grosso zaino di iuta sia a me che ad Ayuuki.

    BENE! QUESTO SERVE A TRASPORTARE LE UOVA, NELLE TASCHE CENTRALI E LATERALI POTETE ANCHE INSERIRE UN BUON NUMERO DI FUNGHI. PER QUANTO RIGUARDA LA LOCAZIONE DEI VOSTRI OBIETTIVI VI POSSO DIRE CHE GROSSO MODO SI TROVANO QUI, DOVE SORGE UN PICCOLO MONTE DALLE CUI PENDICI SGORGA QUESTO FIUMICIATTOLO. OVVIAMENTE SONO ANIMALI, NON HANNO UN DOMICILIO! AHAHAAHA
    PERSONALMENTE POSSO DIRVI CHE QUASI SICURAMENTE I FUNGHI SI TROVERANNO IN POSTI MOLTO UMIDI, QUINDI NON TROPPO DISTANTI DALLA SORGENTE O DAL FIUME STESSO.
    PER IL CINGHIALOTTO E PER IL SERPENTE NON HO MOLTE INFORMAZIONI DA DARVI SFORTUNATAMENTE, DOVRESTE CERCARLI NELLE ZONE LIMITROFE AL MONTE. AH QUASI DIMENTICAVO, UNA VOLTA FUORI VI DAREMO UN CARRO PER TRASPORTARE IL CINGHIALE!


    Nuovamente, come prima, mi fermai a riflettere a braccia conserte su come poter sfruttare quelle informazioni. Anche se si trattava di una caccia, avevamo un tempo molto limitato per riuscire a reperire un gran numero di risorse e questo significava che ce l’avremmo potuta fare solo in un modo.

    Tu Ayuuki hai domande?

    Dopo che anche la studentessa si fosse levata gli eventuali dubbi, Benzo andò in cucina e tornò con un cestino pieno di Dorayaki.

    QUESTO E’ PER IL PRANZO!

    Contentissimo per quel piacevole pensiero, li accettai di buon grado.
    Almeno cacceremo a pancia piena, grazie mille Benzo

    Dissi sorridendogli.

    Una volta che tutto fu caricato sul carro, fatto di legno scuro con un manico che permetteva a due persone di trasportarlo, venne il momento dei saluti.

    MI RACCOMANDO, FATE ATTENZIONE! A PRESTO!

    Sta volta l’omone non si prodigo in strani saluti o in clamorose pose, evidentemente capiva la serietà del momento, del resto i due fogliosi stavano partendo per una missione non semplicissima.

    Iniziate a scaldare i fornelli per la Benzo’s Special!

    Dopo aver finito di salutare, mi diressi al carretto.
    Una volta che anche Ayuuki fosse stata pronta, avrei iniziato a trainare la costruzione in legno.
    Se l’aspirante shinobi mi avesse voluto aiutare avrei accettato senza troppi moine.

    Grazie!
    E quindi tu sei Ayuuki!
    Sono contento di averti conosciuto, in futuro potremmo doverci guardare le spalle a vicenda per motivi più seri. Come già sai io sono Hiro.. mhh vediamo che altro posso dirti.. ah sono il primo shinobi della mia famiglia, prima siamo stati pescatori per generazioni! Tu invece? Vuoi dirmi qualcosa sul tuo conto per rompere un poco il ghiaccio?



    Dissi rivolgendone un sorriso incoraggiatore.
    In quel momento però, un ricordo mi schiarì la mente.

    Un secondo, può essere che già ti ho vista all’inaugurazione del Dojo di Uchiha-Sensei

    […]

    Indipendentemente dall’esito della conversazione, i due si sarebbero diretti verso i luoghi indicati da Benzo. Chiacchierare è sempre piacevole, ma la loro missione aveva ovviamente la precedenza.
    Dopo qualche ora iniziammo a vedere le pendici del monte, quello che sarebbe stato la nostra stella polare. Buttai quindi un’occhiata al sole, notando che era dritto sulle nostre teste.

    Beh direi che è ora di pranzo, siamo anche arrivati praticamente nella zona di caccia

    In attesa del consenso di Ayuuki mi diressi verso i dolcetti preparati da Benzo, ne estrassi uno e lo porsi alla ragazza, poi ne presi uno per me ed iniziai a mangiare seduto sul carro.

    Ah! Dopo questa camminata ci voleva riposarsi un poco mangiando bene!

    Dissi scendendo dal carro e iniziando a stirarmi i muscoli.

    Bene!
    Direi che è ora di iniziare.
    Allora abbiamo tutto il pomeriggio per cercare i due animali e trovare i funghi.
    Quest’ultimi saranno i più facili da trovare, dato che non vanno da nessuna parte durante la giornata, quindi li lascerei per ultimi.
    Ora, il problema sarà trovare il cinghiale e il serpente e ti posso assicurare che un pomeriggio è poco per trovare entrambi, quindi dobbiamo divederci per forza. Secondo me sarebbe meglio se io andassi alla ricerca del serpente con il carretto e tu cercassi il cinghiale. Il veleno e le cose da trasportare potrebbero essere abbastanza problematiche, in oltre il cinghiale, data la sua mole dovrebbe essere facile da trovare. Sicuramente lo saprai, ma controlla le tracce sugli alberi, di solito si affilano le zanne contro i tronchi. Ovviamente non ti lascerò completamente sola.


    Mi avvicinai a lei e con il dito indice tracciai un filo di chakra sottilissimo che partiva dalla mia bocca sino ad arrivare a quella della studentessa.

    Questo filo di chakra ci permetterà di comunicarehttps://narutolegend.forumfree.it/?t=71676105#abilita 5bdd42fef9c24ba7942d4d799f2dd956 a distanza massima di un km. Ci servirà per organizzarci nelle ricerche e per aiutarci vicendevolmente in caso di necessità. Io direi di dividerci così: tu vai a destra di questo sentiero per circa 400 metri, io farò la medesima cosa verso sinistra. Così se servisse potremmo muoverci di 200 metri senza interrompere il contatto.
    Quando avrai raggiunto la tua posizione a 400 metri da qui comunicamelo e aspetta che ti dia anche io conferma di essere arrivato, successivamente ci muoveremo in avanti verso il monte.
    Tutto chiaro?


    Dissi chiudendo con un sorriso che probabilmente stava iniziando a conoscere.
    Se avesse avuto altri dubbi le avrei tranquillamente risposto fugandoli.

    Ok, andiamo!

    Presi quindi il carretto e mi incamminai per circa 400 metri verso sinistra dal nostro punto di partenza, come da piano.
    Con buona probabilità ci misi di più rispetto alla mia compagna in quanto non era sempre facile trasportare il carro fra i terreni scoscesi e ricchi di vegetazione

    Ehi Ayuuki!
    Anche io sono arrivato, direi che possiamo muoverci verso il monte!


    Una volta che la mia compaesana mi avesse dato conferma di aver ricevuto la mia comunicazione mi sarei diretto verso il monte come da programma.
    Non sapevo che tipo di serpente stavo cercando. Poteva trovarsi sugli alberi, quindi ogni tanto controllavo in alto, anche se difficilmente un serpente con la mole descritta da Benzo avrebbe avuto quel tipo di abitudine. Motivo per cui decisi di prestare particolare attenzione agli accatastamenti di fogliame e di erbe secche o ai grossi massi, tutti luoghi dove un serpente avrebbe potuto insidiare il proprio nido.


    La giovane studentessa dal canto suo avrebbe camminato per circa un’ora prima di trovare qualsiasi traccia. Passato circa quell’ammontare di tempo, se avesse mantenuto la direzione verso il famigerato monte, avrebbe trovato una sequoia abbattuta. Ad una più attenta osservazione, avrebbe notato che l’albero aveva ceduto a causa di segni di sfregamento causati da due elementi, ognuno dalla larghezza complessiva di parecchie decine di centimetri. Qualunque cosa fosse stato, doveva essere veramente gigantesco. Talmente gigantesco da lasciare delle impronte impossibili da non essere notate. Le orme però andavano leggermente verso est, deviando dalla traiettoria che Ayuuki aveva assunto sino a quel momento.





    Chakra: 19/20 Bassi
     
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  6. **Kat**
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    III ~ Il viaggio sulle pendici del monte: Sulle traccie del cinghiale


    I

    l locale di Benzo-san era rimasto negli anni identico, a parte qualche miglioria e cambio di disposizioni. Inevitabilmente il suo sguardo continuava ad andare verso quel tavolo in prossimità delle cucine. Era il loro posto speciale, dove le due sorelle Fuyutsuki si riunivano per trascorrere un po’ di tempo insieme. Da quando Ai era diventata Chuunin era sempre molto impegnata. Rimase a fissare quel punto per parecchi minuti, quasi disinteressandosi alla spiegazione dello Chef. Quel luogo continuava a rievocare dolci e dolorosi ricordi nell’aspirante Kunoichi. Era impossibile per lei rimanere indifferente. Aveva evitato per troppo tempo l’Ace of Queen proprio per questo motivo.
    Ma il suo percorso di vita e da Kunoichi le aveva insegnato che in alcune situazioni era indispensabile nascondere le proprie emozioni e portare a termine i propri obbiettivi. Un Ninja non mostrava mai i propri sentimenti in missione. E con questo precetto accademico ben stampato in testa ignorò quelle fugaci immagini di Ai per poter prestare attenzione alle parole di Benzo-san.
    L’uomo si esibì in strane e buffe pose, mostrando ancora una volta i suoi muscoli ed andando orgoglioso della sua ricetta. Ayuuki sembrava un po’ perplessa a riguardo, visto gli ingredienti così pericolosi e letali. Ma lo sguardo sereno e rassicurante di Sachi-chan la fece ricredere sulle proprie titubanze. - Esattamente! È importante che alla Sagra della Sequoia riusciremo a presentare il nostro piatto migliore. Infatti parteciperemo ad una gara di cucina con altri ristoranti e chioschi della zona. E chi riesce ad ottenere maggiori consensi dalla giuria avrà dei finanziamenti dal Paese del Fuoco. - Gli occhi violacei della ragazza iniziarono a brillare. Stavolta non sembrava così diversa dal padre. - È la nostra occasione per recuperare le perdite degli ultimi mesi! - Insomma la missione che stavano affidando ai due “shinobi” era piuttosto seria per questa famiglia.
    E nel rispetto dell’antico legame d’affetto che la legava a Sachi-chan e a quel ristorante decise di accettare ad occhi chiusi la mini-missione, anche se era piuttosto pericolosa. La sua esperienza oltre le mura del villaggio era piuttosto nulla e non aveva mai partecipato ad un combattimento reale. Quelle bestie dei boschi potevano essere letali per una studentessa Accademica. Sospirò leggermente ed annuì alle parole di Hiro.
    Intanto la figlia di Benzo-san si alzò dal tavolo per poter recarsi nelle cucine del locale e recuperare due zaini in iuta e una mappa. Ritornò con il suo solito docile e sereno sorriso. - Ecco a voi! - Lasciò al padre il compito di dare le ultime direttive.
    - No. Possiamo andare! Augurateci buona fortuna.. a presto! - Sperava di non morire avvelenata da un gigantesco serpente o caricata da un aggressivo cinghiale. Ma non poteva lasciare in balia del destino Sachi-chan e Benzo-san. Era pronta a rischiare la vita pur di salvare quel posto tanto caro ad Ai. - Yahhh! Dorayaki! Arigatou… Arigatou! - Stavolta non riuscì a trattenersi, tanto che abbracciò l’energumeno per la sua estrema gentilezza. Era sempre stato un gigante dal cuore d’oro. Un motivo in più per aiutarlo.
    Ayuuki uscì insieme al Genin dal locale per recuperare il carro in legno, che presumibilmente serviva a trasportare la grossa mole del cinghiale. Secondo le leggende locali il re della foresta pesava più di una tonnellata, ma l’aspirante Kunoichi era convinta che fosse un’esagerazione dei residenti. Mentre s’incamminarono per raggiungere il monte indicato sulla mappa, il ragazzo decise di presentarsi e rompere il ghiaccio. - Una famiglia di pescatori? Ahw! Allora sai pescare? - La ragazza era sempre stata molto socievole, anche se l’idea di parlare della sua famiglia non la entusiasmava più di tanto.
    Improvvisamente il suo volto s’imporporò proprio come all’Inaugurazione del Dojo di Atasuke-sama. A quanto pare il Genin era riuscito a ricollegare il suo viso a quell’evento. Non era passata inosservata come desiderava. - Ehm.. Esattamente. - Iniziò a guardarsi intorno piuttosto evasiva. Non andava fiera per la figuraccia che aveva fatto al Dojo. Cadere come una ragazzina distratta e con la testa tra le nuvole non rendeva onore alla sua famiglia. - Comunque appartengo alla casata dei Fuyutsuki. Abbiamo una villa nella periferia di Konoha e siamo sempre stati una famiglia di Shinobi e Kunoichi! - Ovviamente non fornì troppi dettagli sul suo conto. Il tradimento di Ai Fuyutsuki era risaputo nelle mura del villaggio, quindi non preferì aggiungere altro. Almeno riguardo alle sue origini. Era un argomento delicato.

    [ … ]

    La conversazione con Hiro-kun però fu molto piacevole. Era un ragazzo solare ed intraprendente, infatti decise di condurre tutto da solo il carro. La ragazza non fece nessuna opposizione, anzi lo affiancò per poter continuare la loro interessante conversazione. - Quindi sei un Genin? - Chiese con un pizzico di curiosità cercando d’individuare sul suo abbigliamento la lamina di metallo con l’effige della foglia. - Dov’è il Coprifronte? - Lei stava studiando davvero tanto per poterlo ottenere. Era il sogno di ogni studente dell’Accademia ottenere quella fascia di metallo e il diploma. Sperava di concludere presto gli studi.
    - Come mai hai scelto di diventare uno Shinobi? E non seguire il lavoro dei tuoi genitori? - Poteva essere una domanda piuttosto personale, ma tra una chiacchiera e una risata era il momento di rompere il ghiaccio definitivamente ed iniziare a conoscere il ragazzo. Aveva una chioma rossa e più o meno erano coetanei. Era poco più alto di lei e le infondeva positività. Abbozzò un sorriso per incoraggiarlo a parlare, sperando di non essere troppo inopportuna ed invadente. In effetti lei sulla sua famiglia era stata piuttosto evasiva.
    Raggiunta le pendici della montagna indicata da Benzo-san i due ragazzi decisero di concedersi una pausa. Affiancò il rosso sul carro ed aprì il suo cestino con i Dorayaki. Iniziò a mangiarne uno senza perdere di vista la natura che la circondava. Si concedettero un po’ di riposo e in questo frangente Ayuuki iniziò ad osservare i rigogliosi cespugli ricolmi di bacche che fiancheggiava il sentiero, gli alberi secolari che creavano ombre sul verde prato e piccoli roditori o lepri che si rifugiavano nelle loro tane sotterranee. La ragazza si sdraiò sul prato per un po’.
    - Concordo! - Era il momento d’iniziare la missione. La Fuyutsuki ascoltò attentamente il piano del Genin e rimase piacevolmente colpita per le capacità organizzative del rosso. Insomma non si aspettava che il ragazzino fosse così meticoloso e serio. Annuì ad ogni singola parola. - Va bene. Cercherò il cinghiale, anche se non appena sarò riuscita a catturarlo.. dovrò attendere te con il carro. Non credi che debba portarlo io? - Chiese attendendo una sua decisione. Infondo con o senza il carro era costretta a ricongiungersi con Hiro per poter recuperare i funghi allucinogeni insieme. Lasciò la decisione al Genin ed annuì ancora una volta alle sue parole. - Hiro-kun! Non pensavo che eri così meticoloso sai? Seguirò il tuo piano. - Il coetaneo si stava dimostrando un buon “capo team”.
    Si sorprese non appena un filo di Chakra unì le loro bocche tramite un’abilità peculiare del ragazzo. Gli occhi cristallini della studentessa cercarono d’intravedere il flusso di chakra, ma essendo invisibile dovette affidarsi ancora una volta nelle mani di Hiro-kun. - Ahi! Buona caccia.. e stà attento! - A questo punto ogni parola era superflua. Preferì mettersi in cammino con o senza il carro, a seconda della decisione del rosso.

    [ … ]

    Percorse con calma e senza fretta il sentiero che le era stato indicato da Hiro-kun, mantenendo comunque una certa cadenza nel passo. La strada in alcuni punti era appena visibile, visto che la natura prendeva il sopravvento con grosse radici di alberi secolari e buche scavate da qualche animale del bosco. Tenne gli occhi ben aperti, anche se solitamente nessuna creatura si spingeva oltre la rigogliosa vegetazione di quel Bosco ai confini del Paese del Fuoco.
    Ayuuki sfruttò l'abilità del Genin
    Arte della Comunicazione [1]
    Arte: L'utilizzatore può trasmettere la voce attraverso il chakra. Viene stabilita un contatto tra due ninja in contatto visivo attraverso un filo fatto interamente di chakra che parte dalla bocca di entrambi gli shinobi e gli permette di comunicare entro un chilometro. A causa della sua inconsistenza è impossibile tagliarlo senza il chakra, inoltre risulta invisibile. Sono parlare sia l'utilizzatore che il destinatario. Per trasmettere la voce è necessario emettere suoni.
    (Mantenimento: ¼ Basso per ogni 250 metri)
    per poter comunicare la sua posizione. - Anche io sono arrivata. O almeno credo! - Un po’ incerta. Non aveva contato i passi o i metri che aveva percorso, ma più o meno aveva raggiunto il punto prestabilito. Attese conferme dal ragazzo prima di avventurarsi lungo le pendici del monte. Il terreno era piuttosto ripido in alcuni punti, e gli alberi si alternavano costantemente lungo il cammino. Alle orecchie dell’aspirante Kunoichi sopraggiunsero i cinguettii degli uccelli e il fruscio delle fronde degli alberi mossi dal vento autunnale. Anche qui il colore predominante era il giallo, a parte alcune piante sempreverdi. Era un luogo piuttosto tranquillo.
    Almeno fino a quando non notò i segni di un animale. Una sequoia era stata abbattuta dal passaggio di qualcosa molto grosso. E in prossimità di alcune conifere c’erano segni di artigli lungo il duro tronco. - Uhm? - La Fuyutsuki si chinò per cercare di riconoscere le impronte lasciate dall’animale. Sembravano quelle di un cinghiale. Sfruttò ancora una volta l’arte della comunicazione di Hiro-kun per avvertirlo dei suoi spostamenti. - Mi sposto verso Est. Credo di aver trovato delle impronte.. sono enormi e i segni sul tronco di un Pino mi lasciano ben sperare che si tratta proprio di un cinghiale! - Forse gigante, ma era pur sempre un cinghiale.
    Cercò quindi di seguire le imponenti orme lasciate dalla creatura quadrupede. Avanzò con passo felpato, scostando arbusti e cespugli con le mani per non perdere la pista ed evitare di creare troppo rumore al suo passaggio. Chinò leggermente la schiena in avanti e le gambe nella speranza di essere meno visibile da eventuali predatori. Passo dopo passo sentiva l’ansia crescere. Quelle impronte erano davvero gigantesche.

    [ … ]

    Intanto Hiro-kun, dall’altro lato delle pendici del monte, continuava a cercare indizi sulla posizione del famigerato serpente descritto da Benzo. La vegetazione lungo il percorso era piuttosto rigogliosa, soprattutto i cespugli ed arbusti sparsi sulle radici degli alberi dalle foglie ingiallite. Il fogliame che si accumulava sulla fresca erba era il perfetto nascondiglio per un rettile, come i massi che si trovavano lungo le pareti rocciose del monte.
    Improvvisamente la fortuna girò in favore del Genin di Konoha, che notò un solco sul terreno e il fogliame di circa un metro di diametro. Sembrava la tipica scia che si lasciava un serpente alle spalle e dalla grandezza c’erano buone probabilità che si trattava proprio del rettile che stava cercando. Quelle sinuose impronte continuavano fino alla base di un albero completamente spoglio. Il solco si fermava in un cespuglio ricolmo di bacche rosse. Osservando attentamente Hiro potè notare che c’erano frammenti di pelle ovunque. L’ofide aveva appena fatto la muta.


     
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    Gourmet Hunter

    Tra impronte e mute



    Una famiglia di pescatori? Ahw! Allora sai pescare?

    Si beh.. non voglio apparirti spocchioso, ma doveva essere il mio mestiere e mi hanno insegnato a farlo sin da piccolo.. quindi sono abbastanza bravo..
    L’arte della pesca non è comunque semplice, si passa molto tempo ad aspettare, ma l’attività che prende veramente molto tempo è la preparazione degli ami e delle lenze, in gergo si chiamano palature. La pesca in sé è un’attività stupenda anche perché, passando molto tempo immerso nella natura, ti fa sentire un tutt’uno con la flora, un poco meno con la fauna dato che uccidi i pesci ahahaah


    Mi accorsi però che stavo parlando troppo e di un argomento che magari poteva risultare noioso.

    Però insomma, direi di chiuderla qui con la pesca dato che per molti è un argomento poco interessante.

    Disse sorridendole mentre continuavo a trainare il carro.

    Comunque appartengo alla casata dei Fuyutsuki. Abbiamo una villa nella periferia di Konoha e siamo sempre stati una famiglia di Shinobi e Kunoichi!

    Il nome Fuyutsuki mi tornò in mente, ma non lo collocai precisamente in un contesto determinato e soprattutto non lo ricollegai ai continui rimandi al passato che la ragazza aveva fatto durante il loro incontro.

    Oh deve essere una palla avere una tradizione alle spalle, tutte quelle aspettative da confermare.
    Un poco più bello immagino che sia avere una villa. Io sto in una casetta su due piani, non è malaccio però, diciamo che non mi lamento!


    La conversazione continuò tranquillamente mentre trainavo il carretto.

    Quindi sei un Genin? Dov’è il Coprifronte?

    La ragazza era veramente molto curiosa di scoprire dove fosse il mio coprifronte, era evidente che smaniava per ottenere il medesimo oggetto.

    Oh si è girato, non me ne ero accorto.

    Dissi mentre rigiravo il coprifronte, il quale era legato alla coscia.
    Sfortunatamente, la parte con la lamina si era rigirata verso l’interno coscia, rendendo impossibile agli altri l’individuazione del simbolo della foglia.

    Si sono un Genin, da circa quattro mesi!

    Dissi rispondendo alla prima domanda.
    La ragazza però non si accontentò

    Come mai hai scelto di diventare uno Shinobi? E non seguire il lavoro dei tuoi genitori?

    Storia lunga..

    Dissi diventato improvvisamente più serio, quasi cupo.

    Ci sono stati dei problemi e ho promesso a me stesso che determinati eventi non sarebbero più accaduti. Per compiere ciò dovevo acquisire le giuste potenzialità e solo la strada dello shinobi mi avrebbe permesso di farlo..

    Dopo qualche secondo però mi accorsi di quanto quelle parole sembrassero equivoche.

    Ehhm.. forse mi sono espresso male..
    Non voglio sembrarti un assetato di potere.
    O meglio il potere che intendo acquisire sarebbe esclusivamente devoluto al bene.
    Un poco come sto facendo ora ecco..


    Dopo aver finito di pranzare, durante il briefing, la ragazza espresse qualche dubbio.

    Cercherò il cinghiale, anche se non appena sarò riuscita a catturarlo.. dovrò attendere te con il carro. Non credi che debba portarlo io?

    Mhh, non voglio sminuire le tue potenzialità.
    Ma sarei più tranquillo se tu fossi in grado di scappare senza problemi.
    In oltre un cinghiale avrà un udito più sviluppato di un serpente e questo sarebbe penalizzante per la tua battuta di caccia.


    Dissi sorridendole di nuovo.

    Hiro-kun! Non pensavo che eri così meticoloso sai? Seguirò il tuo piano.

    Istintivamente mi venne da ridere, nessuno mi aveva mai fatto un complimento del genere.

    Ahahahaah.
    Ti ringrazio, mia mamma non la pensa esattamente così..
    E sinceramente manco io lo pensavo, probabilmente sto agendo così per ansia.
    Non voglio rischiare più del dovuto, ma al contempo non voglio far finire per strada Benzo e Sachi.
    Anche tu sta attenta!


    […]

    Decisamente più tranquillo per il fatto che la comunicazione tramite chakra funzionava egregiamente, iniziai, insieme al mio carretto, le ricerche del famigerato serpentone.
    Le pendenze del monte erano veramente ricche di flora e presumibilmente anche di fauna.
    Anche se il carretto costituiva un problema, cercai di acuire il più possibile i miei sensi.
    Mentre che le mie ricerche non sembravano ancora produrre alcun tipo di risultato, quelle di Ayuuki erano invece giunte ad un punto decisivo.

    Mi sposto verso Est. Credo di aver trovato delle impronte.. sono enormi e i segni sul tronco di un Pino mi lasciano ben sperare che si tratta proprio di un cinghiale!

    Inizialmente fui contento per quel messaggio, poi una stretta mi morse le viscere.

    Ricevuto.
    Mi raccomando, presta il massimo dell’attenzione.
    E ricorda di mantenere il filo di chakra!


    Nel profondo del mio cuore speravo che il cinghiale stesse dormendo e che ciò avrebbe permesso ad Ayuuki di annichilirlo con facilità.
    Per qualche minuto continui con la mia marcia, accorgendomi che però i pensieri mi stavano distraendo dalla ricerca. Mi fermai un attimo, inspirai e mi concentrai sui suoni della natura.

    Uff.. devo svuotare la mente o quel serpentone potrò solo disegnarlo!

    Rimasi qualche altro secondo fermo, cercando di entrare in armonia con la natura, per come spesso mi era capitato di fare durante le battute di pesca.

    Andiamo!

    Dopo un altro paio di minuti passati a girovagare, finalmente qualcosa mi saltò all’occhio.
    Era un solco, fra terreno e fogliame, largo un metro.

    Merda.. sarà proprio gigantesco.. forse è lui

    Dato che finalmente si profilava una possibilità e che presumibilmente mi stavo avvicinando alla mia preda, decisi di lasciare il carretto lì. Percorrendo il solco al contrario sarei stato in grado di ritrovarlo. Per capire se il serpente fosse andato in un senso o nell’altro, cercai di guardare più attentamente i segni lasciati sul terreno. Notando il modo con cui la terra era stata smossa fui in grado di capire la direzione che il rettile aveva intrapreso.
    Facendo attenzione a muovermi furtivamente

    Furtività (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Furtività.
    , seguì il solco sino ad arrivare ad un luogo pieno di quella che si capiva essere stata la vecchia pelle del serpente. In più mi accorsi di come il solco finisse all’interno di un cespuglio. Che fosse lì?
    Rimanendo immobile indossai silenziosamente i tira pugni
    Tirapugni con Lama []
    I tirapugni con lama posseggono delle lame laterali lunghe 15cm dall' impugnatura. Possono essere scagliati fino a 9 metri come AaD. Vengono concessi in coppia.
    Tipo: Da Mano-Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 15 | Durezza: 3 | Crediti: 60)
    ed estrassi due kunai
    Kunai [Distanza]
    Piccoli pugnali a lama quadrangolare, affilati sui due angoli stretti; alla fine dell'impugnatura (grande appena per una mano) si trova un buco, per permettere di utilizzarli con fili o in combinazione con altre armi. I kunai hanno gittata pari a 15 metri. Possono essere utilizzati anche come AdCC.
    Tipo: Da Lancio/Lama-Taglio/Perforazione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 9
    (Potenza: 8 | Durezza: 3 | Crediti: 10)
    .
    Facendo attenzione a prendere la mira attentamente, lanciai un kunai all’interno del cespuglio, ma non troppo in profondità. [Slot Azione I]For: 175 // Vel: 225
    Il secondo invece decisi di lanciarlo leggermente più lontano e più in profondità rispetto al primo. [Slot Azione II]For: 175 // Vel: 225
    Subito dopo scattai verso un albero ricco di foglie a circa 9 metri da me e mi occultai dietro di esso.
    [Slot Tecnica]
    Tecnica dell'Occultamento - Kakureni no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può occultare sé stesso, una persona o un oggetto riproducendo quasi perfettamente l'ambiente occupato, diventando invisibile. Se l’obiettivo compie una manovra offensiva o difensiva, la tecnica termina il proprio effetto. Se disattivata la tecnica entro 6 metri da una fonte di chakra, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina dopo l'eventuale fase difensiva.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo:Basso - Mantenimento: Basso)

    Se il nido del serpentone si fosse trovato anche solo nei paraggi, sarebbe sicuramente uscito allo scoperto per capire chi fosse colui che stava disturbando il caldo riposo della sua futura prole.
    Quindi tesi al massimo il mio udito, nella speranza di sentire un sibilo o il classico rumore di qualcosa di molto pesante che striscia.

    […]

    Dopo l’ennesimo cespuglio scostato, improvvisamente, all’interno di uno spiazzo di parecchi metri quadri, un cinghiale gigantesco si paleso ai violacei occhi di Ayuuki. Era enorme, chiunque sarebbe stato in grado di capire che la bestia doveva pesare diverse centinaia di kili. Oltre al suo peso e la sua altezza, circa un metro e cinquanta, a colpire erano sicuramente le sue zanne, lunghe diverse centimetri e con un diametro pari a non meno di venti centimetri, delle armi veramente letali. Fortunatamente per Ayuuki anche per lui era ora di pranzo. L’animale era infatti impegnato a cibarsi di qualche tipo di frutto secco prodotto dagli alberi. Qualche istante dopo la scoperta però, alzo il muso e giro su sé stesso, riprendendo la marcia verso est che aveva intrapreso in precedenza. Se Ayuuki l’avesse seguito dalla distanza, avrebbe sicuramente rotto il legame di chakra con Hiro, dato che deviando verso est per seguire le tracce, era arrivata a percorrere una distanza extra di 170 metri. Solo in quel momento però, i raggi del sole, filtrati dalle conifere, rivelarono una caratteristica dell’animale che aveva dell’incredibile. Se colpito dalla luce secondo una particolare inclinazione, il pelo del cinghiale risultava essere dorato, per come si addice al re della foresta.


    Chakra: 17/20

    Slot Azione:
    I: Lancio Kunai
    II: Lancio Kunai

    Slot Tecnica: Tecnica dell'occultamento

    Equipaggiamento: 2x Tira pugni, 2x Kunai
     
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  8. **Kat**
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    IV ~ Il cinghiale dorato: La trappola di Dorayaki


    I

    l viaggio verso le pendici del monte indicato da Benzo-san si rivelò essere un’opportunità per scambiare quattro chiacchiere con Hiro-kun ed approfondire la loro conoscenza. In realtà sporadicamente aveva avuto modo di parlare con il Genin nelle mura del villaggio. All’inaugurazione del Dojo di Atasuke-sama le occasioni erano state altrettanto poche. Tra invitati, disastri e dimostrazioni pratiche la Fuyutsuki non aveva avuto modo di parlare con il ragazzo.
    Quindi approfittarono del cammino per scambiare opinioni e parlare di sé, nonostante Ayuuki cercasse di evitare determinati argomenti. Ormai la notizia del tradimento di Ai era di dominio pubblico e temeva che ciò potesse influire anche sulla conoscenza del rosso. Non conosceva la sua opinione a riguardo, per questo cercava di essere quanto più discreta possibile.
    Hiro-kun si dimostrò essere un ragazzo estroverso e chiacchierone. Anzi erano molto simili, entrambi positivi e pieni di vita e speranze nonostante il loro passato. Gli occhi cristallini dell’aspirante Kunoichi iniziarono a brillare non appena si parlò di pesca. Non l’aveva mai praticata, ma era sempre stata incuriosita da quest’arte. Ascoltò con interesse la spiegazione del ragazzo. - Tranquillo.. non mi annoi affatto! Anzi qualche volta possiamo andare a pesca insieme. Vorrei imparare, anche se non sono una ragazza paziente. - La Fuyutsuki era tutt’altro che paziente. L’impulsività molto spesso la metteva in situazioni difficili ed imbarazzanti. Ma avendo pochi “amici” perché non approfondire la conoscenza con Hiro-kun?
    Abbozzò un sorriso non appena il ragazzo fece alcune considerazioni sul loro stile di vita così diverso. Il figlio del pescatore invidiava quasi l’abitazione dei Fuyutsuki, invece mal accettava gli impegni e le aspettative che i genitori di ricche casate nutrivano per i loro figli. Aveva centrato in pieno il “problema” con una semplicità disarmante. - Più o meno è così! Non posso darti torto. - Ma stavolta nessuna ombra oscurò il suo viso. La situazione descritta da rosso era leggermente diversa, visto che la sua casata era ormai in rovina, ma comunque gravavano pesanti responsabilità sulle sue gracili spalle.
    Gli occhi chiari della ragazza non smisero di cercare il coprifronte di Konoha. Era un tratto distintivo di ogni Shinobi del Paese del Fuoco. E non nascose la voglia di averne uno. Ma purtroppo doveva superare prima i test finali di Okada-sensei e poi avrebbe potuto ambire a quella lamina di metallo. - Ah ecco! Mettila in vista.. altrimenti nessuno ti riconoscerà come Genin. E comunque… Ahw… è davvero bella come dicono tutti! - Con fare infantile si avvicinò al coprifronte quasi per specchiarsi. - Ed è anche lucidato a dovere. - Allargò il proprio sorriso.
    La conversazione si spostò su argomenti molto più seri. Sulla motivazione che aveva spinto Hiro-kun a diventare uno Shinobi e non ad ereditare il mestiere paterno. Infondo un buon pescatore poteva provvedere tranquillamente ai bisogni della propria famiglia con un minimo di talento nella pesca. Annuì seriamente alle parole del rosso senza interromperlo. Un sospiro concluse quella interessante chiacchierata. - Non sai quanto ti capisco. -

    [ … ]

    Le ricerche iniziarono non appena giunsero ai piedi della montagna. Il Genin ritenne opportuno portare con sé il carro per evitare che fosse un intralcio alla studentessa. In effetti era molto meno esperta del ragazzo, e Ayuuki decise di non opporsi a quella decisione preservando dentro di sé un briciolo di coscienza.
    Hiro-kun aveva ragione, anche se desiderava tanto farlo ricredere. Lei non era una ragazzina distratta ed impulsiva che si cacciava nei guai. In realtà lo era, ma desiderava mostrarsi per le sue capacità da Kunoichi, ancora acerbe ma pronte ad essere sfruttate nel momento opportuno.
    Quindi più che determinata si addentrò lungo la vegetazione del bosco nella speranza di cercare il suo obbiettivo. Dopo diverse ore di perlustrazione riuscì a trovare le orme di un cinghiale gigante. In effetti a giudicare dai segni che aveva lasciato sul tronco di un albero era molto grande, sicuramente più possente di un normale cinghiale selvatico. Sospirò leggermente e continuò a seguire quelle orme dopo aver comunicato la sua posizione al Genin.
    - … - Quando davanti ai suoi occhi si palesò l’imponente figura del Re della Foresta, come lo chiamavano i residenti locali, Ayuuki si premurò di non emettere nessun suono con le labbra, trattenendo per fino il fiato, e bloccando i suoi movimenti. Desiderava restare occultata e sfruttare l’occasione propizia per attaccare e catturare l’ingrediente principale del Royal Flush. Rimase all’ombra di un cipresso e con alcuni cespugli che coprivano parte della sua figura per alcuni minuti, mentre la creatura divorava qualche bacca. Sembrava affamata e ciò poteva essere un punto a suo vantaggio.
    Solo in un secondo momento capì come mai quel cinghiale fosse così pregiato e temuto da tutti. Un timido raggio solare filtrò dalle nuvole autunnali e venne riflesso dal manto della creatura. Sembrava quasi brillare di luce propria. Era un cinghiale d’oro. - Oh.. Shhhh!- Non riuscì a trattenere lo stupore e soffocò immediatamente il suo respiro con entrambe le mano, accovacciandosi nell’erba alta del bosco. La creatura si stava spostando verso Est e la Fuyutsuki era ben consapevole che non poteva spingersi oltre. Hiro-kun le aveva raccomandato di mantenere il contatto.
    Alzò gli occhi al cielo. Si trovava di fronte ad una scelta: Agire da ragazza impulsiva e non badare agli avvertimenti di un Genin o Agire da ragazza riflessiva e rinunciare a seguire il cinghiale per preservare la propria incolumità. Non voleva perdere di vista la creatura oppure affrontarlo direttamente. Decise di far lavorare il cervellino e mettere da parte il suo istinto.
    Iniziò a frugare nelle sue sacche posteriori e nel Porta Kunai per verificare l'equipaggiamento
    Tonico Coagulante Inferiore [Tonico]
    Questo tonico quando ingerito richiude ferite fino ad un valore complessivo di Media ma non rigenera vitalità.
    Dose massima: 2 al giorno.

    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 30)



    Tonico di Ripristino Inferiore [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja ripristina la propria vitalità di una ferita Leggera, ma non rimargina ferite.
    Dose massima: 2 al giorno.

    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 25)



    Filo di Nylon [10m] [Vario]
    Resistente e trasparente, oltre che incredibilmente versatile.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 2
    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 5)



    Spiedi [Distanza]
    Simili a lance di piccolissime dimensioni, gli spiedi sono leggeri, veloci e possono raggiungere massimo 15 metri.
    Tipo: Da Lancio-Perforazione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 5
    (Potenza: 5 | Durezza: 3 | Crediti: 5)



    Kunai [Distanza]
    Piccoli pugnali a lama quadrangolare, affilati sui due angoli stretti; alla fine dell'impugnatura (grande appena per una mano) si trova un buco, per permettere di utilizzarli con fili o in combinazione con altre armi. I kunai hanno gittata pari a 15 metri. Possono essere utilizzati anche come AdCC.
    Tipo: Da Lancio/Lama-Taglio/Perforazione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 3
    (Potenza: 8 | Durezza: 3 | Crediti: 10)
    di cui disponeva. Non aveva molto ma provò a creare un cappio con del filo Nylon. Lo avvolse rapidamente, o almeno cercò di essere rapida nella realizzazione di quella semplice e forse banale trappola artigianale. Con prudenza raggiunse le radici di un albero di pino e ripose il cappio di Nylon sul terreno senza lasciare con la mancina il capo ancora arrotolato. Dispose un paio di Dorayaki , quelli che le erano avanzati a pranzo, a centro di esso e ricoprì la “trappola” con del fogliame. Era disposta a sacrificare le sue riserve di cibo pur di non far allontanare il suo obbiettivo. Quindi cercò di salire sull’albero vicino, su un ramo abbastanza alto da restare al sicuro e coperta dalla fronda del pino. Legò l’altro capo del filo al tronco rapidamente ed attese che il profumo di quelle leccornie richiamasse il cinghiale. Aveva bisogno solo di un po’ di fortuna, era consapevole che quelle creature fossero onnivori.
    Non appena il cinghiale si fosse avvicinato per mangiare i Dorayaki la Fuyutsuki attese per alcuni minuti per permettergli di familiarizzare con il cibo e simulare una situazione di apparente tranquillità. Al momento opportuno, quando la testa della creatura fosse stata china verso il cibo, con un movimento rapido della mano verso l’alto provò a far scattare la trappola stringendo il cappio sul collo del possente animale [Slot Azione I]. A quanto punto estrasse ben due Spiedi da una mano ed altri due dall’altra. Focalizzò il punto in cui desiderava colpire. La mano destra s’inarcò verso il petto dell’aspirante Kunoichi per poter caricare il lancio il più velocemente possibile.
    Con un movimento a frusta verso l’esterno lanciò i due spiedi nella speranza di colpire gli occhi della creatura [ Slot Azione II].
    Intanto la gemella fece lo stesso per poter caricare anche il suo secondo lancio. Era il momento di debilitare il cinghiale e prenderlo alla sprovvista, se fosse caduto nella sua trappola artigianale. Con un fluido movimento del braccio sinistro lanciò anche la seconda coppia di spiedi stavolta verso l’incavo del collo, sulla sinistra della bestia nella speranza di trovare arterie vitali [Slot Azione III]. Desiderava catturare la preda nel modo più indolore e rapido possibile. Non era una cacciatrice, ma di certo non voleva far soffrire l’animale dal manto dorato.
    Ovviamente era pronta ad attuare la sua strategia solo se il cinghiale sarebbe caduto nella trappola con i Dorayaki. Nel caso contrario sarebbe rimasta sull’albero a scrutare la sua direzione di fuga.

    [ … ]

    Hiro lanciò un paio di Kunai nel cespuglio, dove erano stati lasciati dei resti di pelle-squame, nella speranza di trovare l’ofide. Le due armi da lancio si conficcano nell’arbusto senza generare nessun sibilo o stridio. Tutto rimase immobile e tranquillo, anche quando il Genin si occultò con un Jutsu di sua conoscenza. La figura del ragazzo divenne sempre più eterea fino a svanire.
    Intanto le armi da lancio non erano passate inosservate. Un sibilo preannunciò l’arrivo della creatura strisciante. Ma non dal cespuglio come forse si aspettava il ragazzo dalla chioma scarlatta. Gli bastò alzare lo sguardo verso l’alto per trovare il nido della creatura. Era situato a cinque metri d’altezza, su un robusto ramo di un albero quasi privo di foglie. Le uniche rimaste erano interamente ingiallite.
    Tra il pagliericcio e gli arbusti raccolti che componevano quel nido, probabilmente creato dagli uccelli e poi ottenuto con la forza dal serpente, il ragazzo potè intravedere alcuni gusci perlacei che riflettevano la tenue luce solare. S’intravedevano solo una dozzina di uova, ma probabilmente ne erano molte di più. Lungo il tronco dell’albero era avvinghiato il grosso ofide dalle squame variopinte come quelle di una regina. La creatura era lunga due metri e mezzo, e le squame erano formate da anelli neri e verdi che culminavano in una piccola coda con alcune escrescenze nere come la pece. Pupille nere come il catrame e sclera gialla che controllava con l’aiuto della biforcuta lingua cosa avesse turbato la quiete di quel cespuglio così vicino al suo nido.
    Sibilo che proveniva dalla sua bocca, dove celava ben due aguzzi denti pronti ad iniettare il proprio veleno per proteggere le sue uova se fosse stato necessario. Non aveva percepito il Genin, ma era in allerta e sembrava tutt’altro che tranquilla.



    Statistiche ~
    Forza ~ 100
    Velocità ~ 100
    Riflessi ~ 100
    Resistenza ~ 100

    Agilità ~ 100
    Precisione ~ 100
    Concentrazione ~ 100
    Intuito ~ 100

    Movimento ~ 6m/slot
    Salti ~ 2metri
    Percezione ~ 6
    Furtività ~ 0

    Chakra ~ 10 Bassi
    Vitalità ~ 8 Leggere
    En. Vitale ~ 30 Leggere

    Tempistica ~
    Slot Azione I ~ Attivazione trappola
    Slot Azione II ~ Lancio 2 spiedi agli occhi
    Slot Azione III ~ Lancio 2 spiedi all'incavo del collo
    Slot Difesa ~ -
    Slot Tecnica ~ -
    Slot Gratuito ~ Estrazione 4 spiedi

    Tecniche ~ -

    Off ~ Spero vada tutto bene! :3

     
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  9. Mberu
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    Gourmet Hunter

    Combattimenti bestiali



    Tranquillo.. non mi annoi affatto! Anzi qualche volta possiamo andare a pesca insieme. Vorrei imparare, anche se non sono una ragazza paziente.

    Ayuuki anche se difficilmente si sbottonava, si stava dimostrando simpatica, forse involontariamente.

    Ahahah come ti ho detto la pazienza è alla base della pesca.
    Fortunatamente per te puoi imparare sia a pescare che a diventare paziente.
    Quando vuoi comunque potremmo andare insieme senza nessun problema.


    Non avevo mai pensato che la pesca potesse essere un argomento interessante per le ragazze.
    Ma del resto, gli eventi che avevano avuto come protagonisti Shinichi, Kyiomi e me, mi avevano dimostrato quanto di ragazze non ne sapessi nulla, lasciandomi, purtroppo, parecchi segni addosso.

    […]

    Dal cespuglio in cui avevo lanciato i due kunai non era uscito un fico secco.

    Dove sarà finito?!

    Leggermente in ansia, con la paura di aver perso la mia preda, non mi era completamente accorto che il serpentone era ben avvinghiato sopra la mia testa.
    Solo quando sibilò alla ricerca di qualcosa, mi accorsi della sua presenza.

    Cazzo! Un infarto mi è preso.

    Effettivamente mi aveva colto di sorpresa.
    L’ipotesi alberi era l’ultima a cui avevo dato importanza.

    Uff.. però non è così grosso per come pensavo.
    O meglio, di essere grosso è grosso, e anche bello se è per questo, ma me lo immaginavo lungo almeno 4-5 metri, mentre mi sembrano di meno. Beh tanto meglio.


    Tentando di osservarlo meglio notai anche le uova.
    Erano quelle il mio vero obiettivo e non potevo rischiare di causare dei danni a loro nel tentativo di abbattere la loro mamma.

    Oooh ma guarda, peccato che non posso incenerire tutto..
    Eh va beh sarà per un’altra volta.


    Combatterlo sull’albero per me sarebbe stato troppo difficile, non avevo ancora la capacità di controllo del chakra necessaria. Dovevo farlo scendere.
    Oltre a provocarlo, era mio compito anche essere certo che cadesse a terra, fortunatamente reputavo di conoscere la tecnica adatta.
    Quando fui pronto, piegai le ginocchia e mi diedi una forte spinta che mi fece compiere un balzo di circa 6 metri. Uscendo dall’occultamento. [Slot Grauito Ist.]Vel: 225
    Durante il balzo però, avevo tenuto sempre il volto rivolto verso il rettile, pronto ad agire in caso di necessità, e al contempo avevo iniziato a concatenare i sigilli. Quando toccai terra con successo, sicuro della mia nuova posizione, sputai un potente getto d’olio che avrebbe ricoperto l’albero dalla posizione del serpente in giù, facendo particolare attenzione ad evitare il nido. [Slot Tecnica]
    Getto d'Olio - Gamayudan
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può emettere una notevole quantità d'olio. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. L'olio non ha finalità offensive, ma riduce la Velocità e Riflessi di 1 tacca se bagnato l'obiettivo; causa Intralcio Leggero a chi presente nel raggio d'azione. L'olio è infiammabile: le fiamme rimarranno attive per 2 round e possono causare Ustione (DnT Leggero) sulla vittima ogni round di permanenza.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo: Basso ogni 6 metri )
    [Raggio d'azione: 12 metri ogni Grado]

    [Da studente in su]

    Assunsi quindi subito una posizione di difesa, portando la parta sinistra del corpo in avanti e alzando la guardia, pronto al contro attacco dell’animale.

    […]

    L’ingegno di Ayuuki ebbe la meglio sul poderoso animale.
    Una volta usciti dallo zaino, i dorayaki attirarono subito la sua attenzione anche se distava quasi una decina di metri ormai. Prima però il cinghiale si girò intorno, annusando di volta in volta l’aria mentre che compiva delle rotazioni su sé stesso. Una volta individuato il luogo di provenienza del profumo, si diresse con molta calma, forte della sua supremazia nella zona ed ignaro della trappola. Tutto questo diede il tempo necessario alla ragazza di preparare il dovuto per il tranello.
    Appena il cinghiale raggiunse i dolcetti si buttò su di essi.

    Sgrunt Sgunt

    Ma presto, quando Ayuuki tirò su il cappio, quei suoni si trasformarono in orridi lamenti.
    La bestia stava lottando con tutte le forze per liberarsi, muovendo la testa su e giù, a destra e a sinistra ripetutamente. A causa di quell’incessante movimento però, per Ayuuki fu impossibile centrare in pieno l’obbiettivo. I primi due spiedi non si conficcarono negli occhi, bensì uno sullo zigomo sinistro, proprio sotto l’occhio e l’altro sul muso, vicino la narice destra. Per colpa dell’attacco, le urla dell’animale si acuirono, e con esse anche la forza impressa per liberarsi.
    Pochi attimi prima che l’aspirante kunoichi potesse lanciare la seconda tornata di spiedi, il cinghiale in un modo o nell’altro riuscì a liberarsi.
    I nuovi spiedi lanciati si conficcarono uno sul fianco destro e l’altro andò a lacerare il tendine della zampa posteriore destra. Pur profondamente ferito, dimostrando la sua forza da re, decise di caricare l’albero con una forza impressionante. [Slot Azione I]for:125 // vel: 100
    Il pino vibrò con forza e mostrando delle radici fino ad allora interrate, si inclinò leggermente.
    Non contento caricò di nuovo con ancora più veemenza contro l’albero, che sta volta non poté fare a meno di cedere, cadendo rovinosamente per terra. [Slot Azione II]for:150 // vel: 100

    Se Ayuuki avesse saltato dall’albero, indipendentemente se durante o dopo le cariche, il cinghiale l’avrebbe seguita con lo sguardo e con gli altri sensi, e prima ancora che potesse toccare terra, avrebbe iniziato a caricare verso l’ipotetico punto d’atterraggio della fogliosa. [Slot Azione III]for:150 // vel: 125

    Cosa avrebbe fatto la fogliosa? Avrebbe preso in pieno il colpo del cinghiale, sfruttando la sua resistenza? Avrebbe preferito scansarla grazie ai suoi riflessi? O avrebbe trovato un nuovo escamotage?



    Chakra: 15/20

    Slot Tecnica:Getto d'olio
     
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    V ~ L'assalto del cinghiale dorato: San Meichuu no Gouhei


    D

    Dopo essersi separata con Hiro-kun l’aspirante Kunoichi iniziò le ricerche per trovare il “Re della foresta”. Il cinghiale dal pelo dorato aveva acquistato con il tempo una certa fama tra i residenti locali. Molti lo descrivevano come una famelica ed aggressiva creatura che difendeva con ostinazione il suo territorio. Altri invece preferivano stargli lontano per timore, finendo per ingigantire la “leggenda” che circolava intorno a questa creatura.
    Alla fine Ayuuki riuscì a trovare il suo obbiettivo, che era molto più grande di un normale cinghiale selvatico, ma non corrispondeva minimamente alle dicerie locali. Ad occhi e croce non pesava affatto una tonnellata, nonostante la sua enorme stazza. Ma ciò non fece tirare un sospiro di sollievo alla ragazza. Si trovava comunque di fronte ad una creatura disposta a tutto pur di proteggere il suo territorio. Mantenne la guardia alta.
    Ben presto la più piccola dei Fuyutsuki si ritrovò davanti ad una scelta. Agire di testa propria ed interrompere la comunicazione con il Genin, oppure utilizzare l’ingegno per poter trattenere la creatura seguendo il piano pattuito. Solitamente si gettava nella mischia senza troppi problemi, anche cacciandosi in guai e situazioni ingestibili. Amava il confronto diretto, ma in questo caso decise di fare uno strappo alla regola. Per il bene dell’intera “missione” doveva preservare l’arte della comunicazione con Hiro-kun.
    Dopo aver creato un cappio, una trappola di una semplicità estrema, utilizzò i suoi dorayaki per poter attirare il cinghiale che ormai si stava allontanando verso Est. Salì sull’albero di pino e legò l’altro lato del Filo Nylon al tronco per essere certa di catturarlo. Il filo era lungo circa dieci metri e sperava che l’albero reggesse alla furia bestiale del cinghiale in caso di fuga.
    - … - Ayuuki rimase in silenzio ed immobile dietro alle foglie acuminate del pino. Era un buon riparo e sperò d’ingannare i sensi dell’animale. L’invitate odore dei dorayaki fortunatamente catturò l’attenzione del cinghiale che si avvicinò alla trappola e senza curarsi di ciò che accadeva intorno a sé iniziò a mangiare con una certa voracità.
    Non appena la ragazza tirò il filo per stringere il cappio al collo dell’enorme animale i suoi grugniti tranquilli si trasformarono in orridi lamenti. Era stato preso alla sprovvista e ciò giocò un ruolo fondamentale nel suo attacco. Lo aveva in pugno, almeno così pensava. - Yattaaa! - Ma non era il momento di cantar vittoria prima del tempo. Approfittò della situazione per eseguire ben due lanci. Il primo colpì la creatura appena sotto al muso, invece il secondo sul fianco destro. Per i frenetici movimenti del cinghiale i suoi lanci non aveva colpito dove aveva mirato, ma ora aveva ben altro a cui pensare.
    Gli occhi cristallini della Fuyutsuki si spalancarono non appena il filo Nylon si spezzò sotto la brutale forza dell’animale. Ciò lo liberò dalla prigionia e prese subito di mira l’albero su cui la ragazza era rifugiata. Restare su un piano sopraelevato poteva corrispondere alla vita o la morte contro una bestia senza controllo. Era sicura di non poterla raggiungere. - Kyaaaaa! - Si attaccò letteralmente al tronco dell’albero per mantenere stabile il suo equilibrio.
    Il pino iniziò ad inclinarsi vertiginosamente e le radici furono sradicate dal terreno. Possedeva la forza degna di un Re, doveva ammetterlo, ma non era ancora riuscito ad abbattere l’albero. Per questo caricò con maggior vemenza il suo secondo attacco. Stavolta il coriaceo cranio e le zanne dell’animale affondarono maggiormente contro il vegetale abbattendolo all’istante.
    Durante la caduta Ayuuki mantenne i nervi ben saldi e decise di attendere il momento propizio per saltare. Stava cadendo da circa 5 metri, una caduta che non poteva permettersi. Non appena il tronco raggiunse 2 metri da terra, prima dell’impatto, lasciò la presa con le leve superiori e caricò quelle inferiori per compiere un salto. Saltò sul lato destro, dove si apriva una piccola radura e rotolò in avanti per circa 2 metri per scaricare l’energia cinetica che aveva accumulato durante la caduta [Slot Difesa I][Spostamento 2 metri - Vel 100]. Uscì incolume dall’assalto del cinghiale ma non era ancora salva. Decise quindi di accumulare del chakra nelle gambe per rendere più reattivi i suoi movimenti. L’animale munito di zanne la stava già caricando prima che potesse toccare terra. Riflessi che iniziarono a diventare più sensibili per schivare il prossimo attacco. Appena poggiò le leve inferiori sul terreno si spostò leggermente sul lato facendo avanzare la gamba destra e ruotando la sinistra. Così facendo il cinghiale, fallendo il suo attacco, aveva buone probabilità di mostrarle il fianco sinistro scoperto [ Slot Difesa II][ Schivata verso destra - Rif 150 vs Vel 125 - Consumo Mezzobasso].
    Decise di passare immediatamente all’offensiva data la posizione di vantaggio in cui presumibilmente si trovava. Accumulò il chakra nei suoi arti superiori ed inferiori intenzionata ad utilizzare una combo di Taijutsu. Chakra che entrò in circolo, inebriando i suoi muscoli, senza l’aiuto di nessun sigillo. Caricò la mano destra sul fianco e cercò di sferrare un pugno sul costato sinistro della creatura per togliergli il respiro
    [Slot Tecnica I - Combinazione dei Tre Colpi - Consumo Medio][Redan - 1° Attacco - For 100 - Vel 175]. A questo punto ripose entrambe le mani sulla schiena dell’animale e caricò le leve inferiori per compiere una capriola in avanti ed atterrare sul lato destro dell’avversario, passando su di esso in modo acrobatico e leggiadro. Appena atterrato provò a ruotare il bacino per continuare con la catena di colpi. Caricò una ginocchiata con la gamba destra e provò a colpire il costato destro con forza [ Slot Azione I - Redan - 2° Attacco ][ Redan – For 175 – Vel 100 ]. Ruotò il resto del corpo sfruttando la ginocchiata ed alzò la mano sinistra per caricare un colpo di taglio sul collo dell’animale. Stavolta cercò di colpire con una precisione quasi chirurgica nella speranza di far perdere i sensi alla creatura [ Slot Azione II - Redan - 3° Attacco ][ Redan - For 100 – Vel 100 – Precisione 175 - +5 potenza Taijutsu ].
    Per essere sicura di poter mettere K.O. l’animale decise di estrarre un Kunai dal Porta Kunai sulla coscia destra e tentò di eseguire un affondo verso il collo dell’animale per recidergli eventuali arterie vitali [ Slot Azione III ][Affondo con Kunai al collo - Pot 8 - Vel 100]. Indipendentemente dall’esito delle sue azioni preferì allontanarsi dal cinghiale indietreggiando rapidamente di 6 metri per non cadere preda della sua cieca furia [Slot gratuito istantaneo].

    [ … ]

    Hiro si accorse solo in un secondo momento che il serpente che stava cercando si trovava proprio sulla sua testa. In realtà il rettile aveva nidificato su uno spoglio albero ad una decina di metri dall’attuale posizione del Genin. I Cespugli e la sua tecnica dell’occultamento permisero al ragazzo di non essere individuato. Ma era stato solo un colpo di fortuna, visto che per ora il serpente stava controllando che nel cespuglio dove erano atterrati i due Kunai non ci fossero pericoli per i suoi piccoli.
    Involontariamente il Genin aveva creato un diversivo che gli permise di agire indisturbato senza badare troppo agli acuti ed attenti sensi della Madre. La creatura dal corpo sinuoso e ricolmo di scaglie allungava il capo verso il cespuglio percependo nell’aria vibrazioni e fonti di calori nei paraggi. La coda restava attaccata al tronco dell’albero per non lasciare incustodite le uova.
    Non appena il Genin rimosse il suo stato di occultamento il serpente percepì la sua presenza. E fu tutt’altro che contenta. Le vibrazioni che provenivano dal suo corpo non apparirono amichevoli nei confronti del rettile, che iniziò ad agitarsi. Sibili di avvertimento che cercarono di ammonire l’invasore. Era disposta a tutto pur di difendere il suo nido.
    Ma l’ingegno e le capacità nel Ninjutsu di Hiro gli vennero in aiuto. Un getto di olio scivoloso colpì il tronco dell’albero e per la forza di gravità iniziò a ricoprire anche le variopinte squame del rettile. Un sordo tonfo sancì la sua caduta dall’albero e ciò la fece sibilare dal dolore. - Hissss! - Ma la creatura si accorse troppo tardi che l’olio non aveva solo lo scopo di farlo scivolare, ma intaccava anche la sua velocità e riflessi.
    Scattò in avanti, nonostante l’intralcio della pozza d’olio, che accorciò immediatamente le distanze fino a posizionarsi davanti al ragazzo ad 1 metro. L’estremità nera ed appuntita della coda vibrò in aria quasi come una lama. Con un movimento dall’alto verso il basso eseguì un fendente. La coda possedeva delle escrescenze ossee molto dure ed appuntite
    [ Slot Azione I - Serpente ][ Pot 25 - Vel 225 ]. Seguì con un affondo con la coda mirata al busto del ragazzo e tendendo i muscoli sotto le squame [ Slot Azione II - Serpente ][Pot 25 - Vel 250 ].



    Statistiche ~
    Forza ~ 100
    Velocità ~ 100
    Riflessi ~ 100
    Resistenza ~ 100

    Agilità ~ 100
    Precisione ~ 100
    Concentrazione ~ 100
    Intuito ~ 100

    Movimento ~ 6m/slot
    Salti ~ 2metri
    Percezione ~ 6
    Furtività ~ 0

    Chakra ~ 6,5 Bassi
    Vitalità ~ 8 Leggere
    En. Vitale ~ 30 Leggere

    Tempistica ~
    Slot Azione I ~ Redan 2° Attacco - Pugno al costato sx
    Slot Azione II ~ Redan 3° Attacco - Ginocchiata al costato dx
    Slot Azione III ~ Affondo con Kunai al collo
    Slot Difesa I ~ Spostamento laterale durante l'atterraggio
    Slot Difesa II ~ Schivata laterale
    Slot Tecnica I ~ Combinazione dei Tre Colpi
    Slot Gratuito ~ Estrazione 1 Kunai

    Tecniche ~
    Combinazione dei Tre Colpi - San Meichuu no Gouhei
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare tre attacchi acrobatici in serie a mani nude. Ogni colpo con una statistica incrementata di 3 tacche, a scelta tra Velocità, Forza, Agilità o Precisione; la statistica può essere scelta ad ogni colpo.
    Tipo: Taijutsu - Rendan
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Da studente in su]


    Off ~ Nulla da segnalare!

     
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  11. Mberu
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    Un serpentello messo male



    Fortunatamente per me, il mio piano stava funzionando. Grazie al getto d’olio che avevo lanciato contro il serpentone ero riuscito ad ottenere un discreto vantaggio.
    In primis, avevo portato il combattimento su un piano a me più favorevole, quello orizzontale del suolo contro quello verticale del albero. In oltre, a causa della viscosità dell’olio, il serpente era visibilmente più impacciato nei movimenti.

    Quando mi accorsi di tutto ciò, non potei fare a meno di esultare, portando il gomito piegato verso dietro.

    Uno a zero!

    Il serpente, dal canto suo, fortemente indispettito per la minaccia che stava subendo provò a scattare in avanti. La pozza d’olio però lo rallentò eccessivamente, permettendogli di arrivare semplicemente ad un metro da me.

    Beh, grande e grosso e sai fare solo questo?

    Quasi a cogliere il mio invito, il rettile levò la coda in aria.
    Intuendo come si sarebbe svolta l’offensiva del animale, piegai leggermente le ginocchia.
    Quando calò la possente coda, visibilmente più robusta del resto del corpo, piegai ancor di più le ginocchia, quindi utilizzando tutta la forza delle mie gambe, scartai con un balzo a sinistra. [Slot Difesa I]Rifl: 225
    Il serpente però non perse tempo, ebbi giusto il tempo di irrorare gli arti inferiori di chakra per evitare quel colpo. Sta volta compì un piccolo salto verso dietro, muovendo le gambe in maniera identica a prima. Purtroppo per me, non fui in grado di schivare a pieno il colpo. [Slot Difesa II]Impasto Bassissimo (+1) Rifl: 250 Spostamento 3m
    La punta della coda mi aveva colpito allo stomaco proprio mentre finiva di stendersi ed io finivo il salto, causandomi una leggera ferita.
    D’istinto portai la mano al ventre, appena toccai terra con le gambe mi diedi un ulteriore spinta per mettermi ad una distanza di sicurezza. [Slot Difesa]Spostamento 3m Vel: 225
    Quando atterrai sufficientemente distante, portai un ginocchio a terra e piegai l’altro, mentre con la mano libera toccai il suolo per darmi ancor più stabilità.

    Hai fatto bene a darmi una lezione

    Dissi parlando, visibilmente indolenzito, con la bestia, come se potesse capirmi.
    Nel mentre avevo ricongiunto le mani ed iniziato a concatenare rapidi sigilli, rimanendo sempre inginocchiato e con lo sguardo fisso verso il serpente.

    Ma purtroppo per te non bastano due colpi di coda a mettermi K.O.

    Quindi piantai i palmi per terra, liberando tutta la potenza del Raiton. [Slot Tecnica]
    Omicidio Elettromagnetico - Jibashi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Serpente, Drago, Gallo (4)
    L'utilizzatore può elettrificare il terreno, facendo propagare frontalmente un cono d'elettricità entro 9 metri. Toccare il terreno elettrificato causa un danno di potenza 25 e può causare Semiparalisi degli arti inferiori e un Intralcio Leggero entrambi per 2 round.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Ampiezza Massima del Cono: 1,5 metri per Grado]

    [Da genin in su]





    Tecnica Economica [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.

    Un cono di elettricità si propagò lungo tutto il terreno. Solitamente quella tecnica era molto efficace. Le persone, tramite i piedi, sono sempre a contatto con il suolo, a me no che non saltino certo. Il serpente invece poggiava sul terreno con tutto il suo corpo e difficilmente avrebbe saltato.
    Volendo essere però sicuro di portare la vittoria rapidamente a casa, estrassi 4 kunai. [Slot Gratuito Ist]
    Come una frusta feci schioccare il mio braccio destro colmo di chakra, lanciando a prima coppia di lame frontalmente, con l’intento di mirare alla testa del serpente. [Slot Azione I]Impasto Bassissimo (+1) For: 175 Vel: 250 Pot 8
    A causa del rapido movimento, una fitta mi colpì lo stomaco, strinsi i denti e con la sinistra compì il medesimo gesto che poco prima avevo compiuto con la destra, lanciando la seconda coppia d’armi . [Slot Azione II]Impasto Bassissimo (+1) For: 175 Vel: 250 Pot 8
    Quest’ultimi due Kunai ebbero un destino diverso, sfruttando la mia capacità di prevedere i rimbalzi

    Arte dei Rimbalzi [1]
    Arte: L'utilizzatore è in grado di scagliare oggetti di dimensioni mediopiccole o inferiori e prevedere la traiettoria di rimbalzo, anche se improbabile. La distanza totale non deve superare la gittata massima dell'arma.
    (Mantenimento: ½ basso ogni lancio)
    , li avevo lanciati sul tronco da cui era caduto il serpente. Una volta che avrebbero colpito l’albero, avrebbero invertito la loro traiettoria, mirando alla parte superiore della testa del serpente. Tenendomi sempre lo stomaco, finalmente mi rialzai. Riacquisendo la posizione di difesa, pronto a controbattere agli eventuali prossimi attacchi del rettile.

    […]

    Nella sua furiosa carica, il cinghiale dorato aveva acquisito troppa energia cinetica e non fu minimamente in grado di cambiare traiettoria quando la ragazza si spostò, ciò lo rese anzi più vulnerabile agli attacchi. Cosa che, da brava studentessa, Ayuuki seppe sfruttare molto bene.
    Colpendolo con una concatenazione di colpi, cambiando traiettoria almeno una volta, il cinghiale fu carne da macello per la futura shinobi. Sotto i suoi colpi si potevano avvertire le possenti ossa dell’animale che si incrinavano. Una mossa forse troppo avventata fu quella con cui Ayuuki tentò di mettere fine alla vita del re della foresta. Estraendo il kunai, diede il tempo al cinghiale di riprendersi e quando il suo attacco arrivò, troppo lento, l’animale reagì.
    Voltandosi di scatto verso il kunai, in un gesto estremo, fece entrare l’arma tra le sue fauci e quando ancora la lama non aveva perforato nulla, calò la possente dentatura sulla mano di Ayuuki.
    In più, con quel gesto repentino, avrebbe con buona probabilità colpito l’aspirante kunochi al corpo tramite le lunghe zanne. [S&M] Pot 20 morso + 10 zanna For: 150 Vel: 150

    Se la ragazza di Konoha non avesse fatto nulla per evitare l'attacco finale, il kunai avrebbe mortalmente ferito il cinghiale, facendolo stramazzare a terra con un sonoro tonfo e la mano di Ayuuki ancora tenuta saldamente fra i suoi denti.

    Se invece avesse evitato tutto ciò, il cinghiale l’avrebbe raggiunta al massimo delle sue capacità.

    SGRUUUUNT!

    Troppo malconcio per caricare, avrebbe provato a mollare due fendenti in rapida successione con le zanne, mirando al petto della ragazza del villaggio della foglia. [Slot Azione I & II]For: 125 Vel: 150



    Chakra: 11,25/20
    Vitalità: 8,5/9,5 leggere

    Equipaggiamento usato: 4 Kunai

    Slot Difesa:
    I: scarto a sinistra
    II:balzo verso dietro

    Slot Azione:
    I: Lancio 2 Kunai
    II:Lancio 2 Kunai sfruttando i rimbalzi

    Slot Tecnica: Omicidio elettromagnetico


    Edited by Mberu - 11/12/2015, 21:19
     
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    VI ~ I Consigli di Okada-Sensei: Si vince con audacia e scaltrezza!


    C

    on il tempo aveva imparato che la cieca furia non era la strada giusta da percorrere per una Kunoichi che prediligeva l’arte del Taijutsu. Sferrare attacchi precisi e devastanti con una buona forza era alla base di questo stile di combattimento, che molto spesso si confondeva con il solo utilizzo della forza bruta. Ed invece una Taijutser doveva imparare a sfruttare i punti deboli del proprio nemico e colpire i suoi punti ciechi. Al pari di un utilizzatore del Ninjutsu o del Genjutsu doveva conoscere i limiti della propria arte e convertire i punti di forza del nemico in svantaggi.
    Ed è proprio ciò che Ayuuki cercò di fare. A quanto pare i fiumi e fiumi di teoria di Okada-Sensei, il suo maestro in Accademia, non erano volati via come le sue parole. Era un Chuunin petulante e divinizzava la teoria a discapito della pratica, un metodo non condiviso dalla Fuyutsuki, ma in questo caso i suoi consigli furono vitali.
    Il cinghiale, denominato il Re della Foresta, puntava tutto sulla sua forza bruta senza curarsi della difesa. Ciò lo esponeva ad eventuali contrattacchi nel caso la vittima fosse sopravvissuta alle sue devastanti cariche. Ed proprio per questo motivo la forza di quella bestia, cieca e brutale, diventava un punto debole in battaglia. La foga con cui aveva attaccato aveva scoperto l’intero lato sinistro dell’addome, visto che la ragazza aveva schivato l’ultima carica.
    Il Taijutsu concatenato di Ayuuki si abbatté sul corpo dell’animale con violenza e precisione. Sentì le ossa scricchiolare sotto i suoi calci e pugni. I lamenti del cinghiale diventavano sempre più stridenti e i suoi occhi annebbiati dalla furia e dal dolore. Una scarica di adrenalina entrò in circolo e ciò spinse la Fuyutsuki ad azzardare più del dovuto. Forse era stata un po’ imprudente, ma non desiderava infliggere ulteriore sofferenza all’animale.
    Dopo aver estratto un Kunai con la mano destra cercò di mettere fine al combattimento con un affondo. Non immaginava che il puro istinto di sopravvivenza che guidava quel cinghiale dorato lo portò a girare la testa ed aprire le fauci. Aveva davvero pochi secondi per reagire. E la studentessa Accademica si lasciò guidare dall’irrazionalità. Forse la parte razionale di sé le consigliava di retrarre la mano ed indietreggiare, ma decise di affidarsi alla dea bendata nella speranza di raggiungere i centri vitali della creatura prima della sua controffensiva.
    Fu troppo lenta e un dolore[1 leggera – Morso alla mano destra – Res 150 + Guanto Cuoio 10 vs Pot 20 – Consumo Mezzobasso ] confermò i suoi timori. Le fauci si erano serrate sulla sua mano, coperta dal guanto
    Guanto in Cuoio [Protezione]
    Un paio di guanti che offre una discreta protezione senza intralciare la mobilità delle mani. Vengono forniti in coppia.
    Tipo: Protezione-Supporto
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 10 | Durezza: 2 | Crediti: 10)
    di cuoio protettivo, ed irrorata da ulteriore Chakra per supportare la resistenza. Era stata una mossa avventata, per questo aveva cercato di correre ai ripari.
    Avvertì una fitta[ 1 leggera – Graffio al fianco sinistro – Res 150 vs Pot 10] anche al fianco sinistro . Una delle zanne, nel repentino e fulmineo movimento della testa e della mascella, aveva colpito l’addome della ragazza, provocandole un graffio non molto profondo sul fianco. Un lieve gemito di dolore sfuggì alle sue labbra. Ma fortunatamente il Kunai, orientato verso il palato molle della creatura, aveva forato il cervello dal basso facendolo morire sul colpo.
    - Ahio! - Si lamentò non appena le fauci del cinghiale si aprirono e ritirò la mano per poterne controllare la ferita. Sicuramente poteva finire peggio. La sua mano era ancora lì, aveva temuto di perderla. Tirò un sospiro di sollievo e si concedette un attimo di riposo. Si sedette sulla fresca erba dalla radura ed osservò il cielo.
    Cercò di sfruttare l'Abilità

    Arte della Comunicazione [1]
    Arte: L'utilizzatore può trasmettere la voce attraverso il chakra. Viene stabilita un contatto tra due ninja in contatto visivo attraverso un filo fatto interamente di chakra che parte dalla bocca di entrambi gli shinobi e gli permette di comunicare entro un chilometro. A causa della sua inconsistenza è impossibile tagliarlo senza il chakra, inoltre risulta invisibile. Sono parlare sia l'utilizzatore che il destinatario. Per trasmettere la voce è necessario emettere suoni.
    (Mantenimento: ¼ Basso per ogni 250 metri)
    del Genin, nella speranza di non aver perso il contatto di chakra nel combattimento, per avvertirlo. - Hiro-kun! Hiro-kun! Mi senti? Pronto?- Iniziò per fino ad urlare, senza preoccuparsi troppo se il ragazzo fosse impegnato in un combattimento. - Sono riuscita ad abbattere il cinghiale! -

    [ … ]

    Intanto il povero Hiro si trova ad affrontare un sinuoso ed iracondo avversario. Il rettile non sembrava affatto intenzionato a cedere le uova all’invasore. Anzi qualsiasi forma di vita ostile ai suoi piccoli doveva essere eliminata nel raggio di dieci metri dal suo nido. Gli occhi famelici e rettiliani della creatura fissarono il ragazzo in modo tutt’altro che amichevole. Quella madre era disposta a combattere fino allo sfinimento per la propria progenie.
    Nonostante la caduta e l’intralcio che la pozza di olio comportava al serpente, quest’ultimo non perse il suo spirito guerriero. Anzi le intenzioni bellicose di Hiro lo misero in allerta ed aveva intenzione di eliminarlo nel modo più rapido possibile. Non voleva lasciare incustodite per troppo tempo le uova. C’erano sempre predatori opportunisti in giro.
    Il primo attacco del rettile andò a vuoto, ma non il secondo che riuscì a colpire di striscio allo stomaco il ragazzo. Quest’ultimo saggiamente decise di mantenere le distanze di ben 6 metri e preparare la sua offensiva restando in una posizione di sicurezza. Dopo aver effettuato i sigilli rilasciò il suo Chakra di tipo Raiton per poterlo scaricare sul terreno. Come previsto dal Genin il Serpente ne fu pienamente colpito ed oltre a riportare alcune ustioni sulla parte ventrale del corpo, ne risultò leggermente intralciato.
    – HISSSSSS! – Sibilo stridente che fuoriuscì dalle sue fauci. La creatura diventava sempre più nervosa ed aggressiva. Non riusciva a strisciare come desiderava per via della scosse elettriche che lo intralciavano e contraevano involontariamente i suoi muscoli. Inoltre l’offensiva del Genin non era ancora finita.
    La prima coppia di Kunai non furono un problema per il rettile, che riuscì a schivarla abbassando leggermente la testa. Ma la seconda coppia con i loro strani rimbalzi lo presero alla sprovvista. I due pugnali si conficcarono dietro alla capo del serpente facendolo sibilare ancora una volta per il dolore.
    Caricò il suo corpo come una molla e scattò in avanti per avvicinarsi famelico ed adirato contro Hiro. Riuscì ad accorciare le distanze, nonostante il persistente intralcio, fino quasi ad annullarle anche se impiegò più tempo del previsto.
    Stavolta spalancò le zanne velenose con l’intenzione di buttarsi contro l’intruso e morderlo [Slot Azione I][ Morso velenoso - For 175 - Vel 275 - Veleno Debilitante C1 -2 tacche Riflessi per 2 Round ]. Indipendentemente dal successo della sua azione cercò di avvolgere il ragazzo tra le sue spire e stringerlo con forza [Slot Azione II][ Presa - Stretta nelle spire - Forz 225 - Vel 250].



    Statistiche ~
    Forza ~ 100
    Velocità ~ 100
    Riflessi ~ 100
    Resistenza ~ 100

    Agilità ~ 100
    Precisione ~ 100
    Concentrazione ~ 100
    Intuito ~ 100

    Movimento ~ 6m/slot
    Salti ~ 2metri
    Percezione ~ 6
    Furtività ~ 0

    Chakra ~ 6/10 Bassi
    Vitalità ~ 6/8 Leggere
    En. Vitale ~ 28/30 Leggere

    Tempistica ~
    Slot Azione ~ -
    Slot Difesa ~ -
    Slot Tecnica ~ -
    Slot Gratuito ~ -

    Tecniche ~

    Off ~ Nulla da segnalare!

     
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    Eggs achived



    La mia tecnica colpì con successo il serpentone, ottenendo l’effetto dovuto.
    In un tripudio di scintille e tremiti, il rettile venne leggermente abbrustolito per buona parte della sua lunghezza, oltre che a subire i danni da paralisi.
    Tutto ciò, misto agli effetti negativi dell’olio, avrebbe quasi reso impossibile all’animale di muoversi, ma così non fu. Spinto dall’istinto di protezione della prole, il mio nemico si spinse in un disperato attacco. Quando capì che anche i Kunai non avevano avuto effetto, mi preparai a schivare l’ennesima offensiva, irrorando le gambe con più chakra che potessi.

    Ma quando ti arrendi?!

    Nonostante le sue ferite, il serpentone fu velocissimo, con la testa si buttò in avanti a fauci spalancate. Più velocemente di quanto probabilmente il mio nemico si aspettasse, mi tuffai a destra, spingendo sulle gambe e compiendo una rotazione con il corpo. Una volta a testa in giù mi diedi un ulteriore spinta con le mani verso la medesima direzione, chiudendo la così detta “ruota”. [Slot Difesa I]Impasto quasibasso (+3) Rifl: 300
    Appena fui di nuovo stabile sui miei piedi, il serpentone viro con la sua enorme testa e provò ad avvinghiarsi a me. Sta volta però, il rettile fu troppo lento e con più facilità mi permise di compiere l’ennesimo balzo, riavvicinandomi all’albero con il nido. [Slot Difesa II]Impasto mezzobasso (+2) Rifl: 275
    Deciso a chiuderla il più presto possibile senza mietere inutili vittime, iniziai a correre verso l’albero. [Slot Gratuito Ist.]6m

    Una volta alla sua base, iniziai ad arrampicarmi saltando tra un ramo e l’altro molto rapidamente, facendo attenzione a non salire sui rami cosparsi d’olio, accusando di tanto in tanto dei dolori al ventre [Slot Azione I & II]Movimenti per raggiungere l'albero vel: 225
    Nel mentre una voce mi giunse tramite il filo di chakra.

    Hiro-kun! Hiro-kun! Mi senti? Pronto?
    Sono riuscita ad abbattere il cinghiale!


    Quella notizia mi rese enormemente contento, dandomi ancora più grinta nel finire la mia missione.

    Bene, io ho quasi finito.
    Risentiamoci fra qualche minuto.


    Con questa promessa, raggiunsi il nido ed iniziai a caricare le uova nello zaino, spartendole fra tasca principale e laterali.

    Se pur enormemente ferito, scottato, paralizzato e ricoperto d’olio il serpente fosse riuscito a raggiungermi prima che avessi finito di raccogliere tutte e 20 le uova, appena fosse stato a tiro gli avrei tirato un poderoso pugno ricoperto dal tirapugni, che con buona probabilità l’avrebbe fatto stramazzare al suolo[Slot Azione III]Impasto bassissimo for: 175 vel: 250 Pot: 15

    Una volta finito, con due uova che dovetti necessariamente tenere in mano, iniziai a dirigermi alla mia massima velocità verso il carretto, saltando tra i rami dei vari alberi. Questo avrebbe reso pressoché impossibile al serpente di seguirmi. Seguendo il solco dall’alto, raggiunsi in breve il carretto. Caricai lo zaino e le due uova su di esso e iniziai a trascinarmelo con celerità, percorrendo a ritroso la strada che avevo fatto per arrivare fino a lì.

    Ehi Ayuuki.
    Ho le uova.
    Cerca di occultare il cinghiale agli altri predatori, dovremmo caricarlo insieme sul carretto.
    Rifai la strada al contrario con attenzione e ritroviamoci dove ci siamo lasciati.


    Spinto dalla paura di essere inseguito dal serpente, arrivai prima di Ayuuki al punto d’incontro.
    Non ero preoccupato che si fosse persa o che le fosse successo qualcosa, dall’ultima comunicazione che avevamo avuto non mi era sembrata ferita, tanto meno eccessivamente affaticata.

    Quando la mia compaesana arrivò fui molto contento di vederla, non mi sembrava eccessivamente ferita. In più avevamo svolto metà della missione.

    Ehi!

    Le dissi sorridendo.

    A parte qualche graffio mi sembri stare benone

    Se fossimo stati sufficientemente vicini gli avrei dato una leggera pacca sulla spalla.

    Non voglio sembrarti una palla, però il cinghiale potrebbe attirare altri animali, dobbiamo muoverci.
    Ti ho fatto venire qui perché non sapevo dove lo hai abbattuto e ci avrei messo più tempo per trovarti, ora però possiamo tornare indietro insieme per caricarlo sul carretto.


    Dissi indicandolo.
    Guardando, ricordai che sopra c’era anche il mio zaino colmo d’uova.

    Ah queste sono le uova, come avrai capito ahahaah
    Dividiamocele così se dovesse succedere qualcosa ad uno zaino si spera che le altre non si rompono.


    Facendomi aiutare da Ayuuki, dividemmo equamente le 20 uova nei due zaini, che infine vennero caricati sul carretto.
    Una volta finito questo lavoretto, ripresi a trainare il carro facendomi guidare da Ayuuki.

    Dato che abbiamo questo tempo, perché non mi racconti com’è andata con il cinghialotto

    Le dissi mostrando il sorriso come ormai doveva esserle familiare.



    Chakra: 9/20
    Ipotetica: 8,75/20

    Vitalità18,5/19,5
     
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  14. **Kat**
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    VII ~ Alla ricerca dei funghi allucinogeni: L'enigma


    I

    l combattimento tra Ayuuki e il Cinghiale dorato era appena terminato e l’aspirante Kunoichi dovette concedersi un po’ di pausa. Non aveva riportato molte ferite e possedeva ancora buone riserve di Chakra, nonostante il confronto con la fiera della foresta l’aveva costretta ad utilizzare una delle sue combinazioni di Taijutsu più potenti. Il cinghiale era stato un degno avversario ed ora la ragazza si concedeva un po’ di riposo.
    Dopo aver raccolto il suo equipaggiamento, sparso un po’ ovunque per la radura e l’albero abbattuto, la Fuyutsuki decise di contattare il suo compagno di missione. Non lo sentiva da quando avevano imboccato sentieri diversi per cercare i loro obbiettivi. Hiro-kun era sulle tracce di un pericoloso serpente velenoso e sperava che stesse bene.
    Fortunatamente alle sue urla arrivò subito una risposta e la ragazza potè tirare un sospiro di sollievo. Il Genin era vivo e vegeto. Non restava che attendere la fine del combattimento con il rettile. Approfittò della situazione per distendersi sul prato della radura, senza badare troppo al fogliame, e osservare il cielo autunnale. Ovviamente diede anche un’occhiata al cinghiale. Non voleva cederlo ad un predatore opportunista del bosco.

    [ … ]

    Essere madre compostava responsabilità e doveri verso i propri piccoli. Le madri avevano sempre una “marcia in più” rispetto alle altre donne. E questa regola valeva anche per il mondo animale. Il Rettile, nonostante le contrazioni involontarie dei suoi muscoli e il dolore che provava per le ustioni al ventre, non si arrese. Era intenzionata a difendere il suo nido ad ogni costo.
    L’istinto materno la portò ad attaccare ancora una volta il Genin. Ma questa volta fu molto più veloce, sfuggendo alle sue letali offensive. I denti si piantarono contro il terreno della radura, mentre le spire afferrarono il vuoto visto che i riflessi dell’intruso furono più acuti dei suoi.
    Il ragazzo sfruttò l’intralcio del Jutsu Raiton e la stanchezza accumulata dal serpente per scattare verso l’albero ed iniziare una frenetica scalata. Si arrampicò con una certa agilità sul tronco e i vari rami dello spoglio albero e recuperò le uova sotto lo sguardo attento ed adirato della madre. – Hisssss! Hissss! – Acuti sibili che manifestarono il nervosismo della creatura, che per l’intralcio delle scosse elettriche e dell’olio, non riuscì a muoversi più di un paio di metri. Dovette assistere impotente al rapimento delle sue uova, tranne una.

    [ … ]

    Il riposo di Ayuuki fu interrotto dall’arte della comunicazione di Hiro-kun che l’avvertì del recupero delle uova. Avevano recuperato ben due ingredienti della ricetta segreta di Benzo-san ed erano a metà dell’opera. La ragazza si alzò in piedi per compiere un saltello di gioia. Nonostante il combattimento con il cinghiale dorato aveva ancora molte forze da consumare. - Bene! - Unì le mani al petto e fece qualche altro saltello in modo quasi infantile. Era contenta di sapere che il Genin era vivo e vegeto e la stava raggiungendo con le venti uova richieste dallo Chef dell’Ace of Queen.
    - Eh? Ok! - L’idea di lasciare incustodito il cinghiale con eventuali predatori nei paraggi non le piaceva nemmeno un po’. Ma non aveva altra scelta se voleva condurre Hiro-kun con il carro verso la parte di bosco in cui si era avventurata. Scrollò le spalle e iniziò a spingere, nel limite della sua forza, l’enorme mole della creatura in un cespuglio privo di bacche. Lo afferrò con le zanne per trascinarlo sul fogliame della radura e quindi occultarlo nella vegetazione circostante.
    - Fiuuuuu! - Con una mano asciugò la fronte. Sospirò leggermente prima di rimettersi in viaggio per incontrare Hiro-kun. Durante il tragitto con il suo Kunai incise la corteccia di alcuni alberi per essere sicura di trovare il posto dove aveva nascosto il cinghiale al ritorno.
    Il sorriso sul volto di Ayuuki si ampliò non appena notò che dall’altro lato del sentiero c’era il Genin. Alzò la mano per segnalare la sua presenza e salutarlo con entusiasmo. Erano riusciti a recuperare ben due ingredienti. Mancavano solo i funghi allucinogeni. Ricevette volentieri la pacca sulla spalla. - Ovvio che me la sarei cavata! Sono una Kunoichi.. non una ragazzina qualunque! - Annunciò con un pizzico d’orgoglio. Con il pollice puntò se stessa e mostrò un ampio sorriso. Forse peccava di superbia, ma aveva ben chiaro nella sua testa cosa fosse un Ninja e come doveva agire per esserlo.
    A questo punto mostro un’espressione fintamente contrariata per apparire indispettita alle insinuazioni del ragazzo. Anche se non possedeva un coprifronte ci teneva ad agire come una vera e propria Kunoichi. In realtà aveva ancora tanta strada da fare prima di esserlo davvero. Ma in quel momento desiderava solo mettere in imbarazzo il chiacchierone ed esuberante Ninja per strappargli una risata.
    Passo dopo passo imboccarono il sentiero a ritroso per poter tornare alla radura dove la Fuyutsuki aveva abbattuto il cinghiale. Lasciò al Genin l’incarico di trasportare il carro e si divisero le uova come pattuito. Avanzarono lungo la fitta vegetazione ed iniziarono la scalata lungo le pendici del monte. - Uhm.. L’ho attirato con dei Dorayaki che mi erano rimasti a pranzo. E poi l’ho atterrato con un po’ di Taijutsu.. semplice no? - Allargò il sorriso. In realtà non era stato affatto così semplice, le ferite sulla mano e sul fianco erano abbastanza evidenti. Ma Ayuuki amava minimizzare tutto. Era fatta così.
    - E tu? Mica sei stato morso? Non ho con me nessun antidoto e non conosco nessuna pianta curativa. - Stavolta divenne seria per osservare con un barlume di preoccupazione la figura del Genin. Cercava eventuali ferite sul suo corpo. Anche lui non sembrava messo male, ma preferì chiedere prima di saltare a conclusioni affrettate.
    Arrivati alla radura, grazie ai segni sulla corteccia degli alberi che aveva lasciato, si accertò che il cinghiale non fosse stato portato via da eventuali predatori. E lo caricarono insieme sul carro. Dopo diversi tentativi riuscirono nell’intento e la ragazza si offrì di aiutarlo a spingere la struttura in legno. Era giunto il momento di ripartire per trovare i funghi.

    [ … ]

    Dopo un bel po’ di cammino, appesantiti dal pesante carro e dagli zaini contenenti le uova del serpente, giunsero ad un fiumiciattolo. Secondo le indicazioni di Benzo-san questa specie di funghi fioriva in zone piuttosto umide. Il corso d’acqua dolce era largo appena due-tre metri e profondo pochi centimetri. Sembrava più una sorgente. L’acqua era fredda e cristallina. E sul fondale la studentessa Accademica riuscì ad intravedere alcuni salmoni intenti a nuotare contro corrente.
    - Direi di lasciare qui il carro e gli zaini e controllare le radici degli alberi limitrofi al fiume. Solitamente i funghi si comportano come dei parassiti vegetali e qui c’è umidità in abbondanza. - Spiegò brevemente. Non era tanto sicura se le sue nozioni di “erbologia” fossero corrette, ma sua Madre in qualità di ex-Ninja Medico dell’Ospedale di Konoha le aveva insegnato qualcosa. Decise di lasciare lo zaino sul carro ed iniziò le ricerche. Non fu difficile trovare i funghi.
    - Eccoli! Ne ho trovato un paio. Ricordi cosa ha detto Benzo-san? Dobbiamo sradicarli contemporaneamente con altre colonie di funghi presenti nei paraggi. Ma come facciamo a capire che le loro radici sono collegate? - O almeno questo aveva capito della lunga spiegazione dello Chef. Solitamente stava poco attenta, quindi attese che Hiro-kun risolvesse l’enigma.


     
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  15. Mberu
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    Gourmet Hunter

    Il più grande incubo




    Il rettile come previsto non mi insegui.

    Cavolo però! Ne hai dovute prendere di botte prima di desistere. In fine dei conti, fra tutte le uova che hai fatto solo una se ne sarebbe salvata… almeno ci saremmo risparmiati la battaglia…tsk

    Ayuuki era abbastanza contenta, il combattimento era stato impegnativo ma non troppo.
    Mi colpì particolarmente il modo con cui aveva attratto il cinghiale, sinceramente non avevo pensato di suggerirle un modo per ovviare a questo tipo di problemi. Del resto ero genin da qualche settimana, avevo da poco acquisito l’esperienza necessaria per badare a me stesso, non mi si poteva pretendere tutta questa attitudine alla leadership. Fortunatamente però, la futura shinobi era abbastanza ingamba da cavarsela da sola.

    Bella trovata!
    Sinceramente non avevo pensato che avresti potuto usare i Dorayaki per il cinghiale.


    Dissi ricambiando il sorriso.
    La futura kunoichi poi continuò, rivolgendomi più o meno le stesso domande che poco prima avevo fatto a lei.

    Nono..
    Anche io sto benone, probabilmente mi verrà un livido alla pancia.
    Quel coso aveva una coda particolarmente resistente, ma lo ricoperto d’olio e poi l’ho elettrizzato un po’. Sono riuscito a prendere le uova senza ucciderlo, però ti dirò.. avevo un poco di paura che mi inseguisse.


    Dissi facendo un ampio sorriso che mostrava tutti i miei denti.

    La mia compagna aveva intelligentemente segnato il percorso che avremmo dovuto intraprendere e che in non troppo tempo ci condusse al luogo del combattimento dove, fortunatamente, trovammo la carcassa dell’animale intatta.

    Che fortuna.. se qualcuno l’avesse trovata probabilmente Ayuuki se la sarebbe presa con me..

    Dopo aver caricato con fatica il cinghiale sul carro, partimmo di nuovo alla volta del piccolo fiume che c’era stato indicato da Benzo.

    Ah dimenticavo, quando ci siamo rivisti ho tagliato il filo di chakra per comunicare..
    Sai com’è.. mantenerlo prende molto chakra..


    Le lunghe marce, divenute più difficili per il pesante carro, miste al combattimento iniziavano a farsi sentire. Sia io che probabilmente Ayuuki eravamo molto stanchi.

    Qui ci sarebbero voluti i muscoli di Benzo…

    Finalmente raggiungemmo il fiume.
    Ormai era pomeriggio inoltrato e il sole era già scomparso, da lì a pochi minuti sarebbe diventato buio.

    Direi di lasciare qui il carro e gli zaini e controllare le radici degli alberi limitrofi al fiume. Solitamente i funghi si comportano come dei parassiti vegetali e qui c’è umidità in abbondanza.

    Si buona idea, teniamolo sempre d’occhio però..non vorrei che qualche animale si avvicinasse troppo.

    Come Ayuuki, lasciai lo zaino sul carro ed iniziammo a perlustrare le zone che distavano meno di una dozzina di metri dal fiume. Il solo era ormai troppo debole per combattere l’avanzata del buio ed in breve l’oscurità calò sopra le teste dei due ragazzi della foglia.

    Merda abbiamo sbagliato.. saremmo dovuti venire prima qui..
    Dobbiamo trovare qualcosa per farci luce..


    Quando stavo iniziando a cercare una soluzione al problema, Ayuuki, che non si era mai data per vinta, mi urlò qualcosa.

    Eccoli! Ne ho trovato un paio.

    Contentissimo di non dover combattere il buio, ma al contempo ansioso per il problema che i funghi portavano mi diressi dalla fogliosa.

    Una volta che ebbi raggiunto Ayuuki mi accorsi che era riuscita a trovare due gruppi di funghi, i quali erano contraddistinti dal blu scuro, adornati con dei pallini viola.

    Ricordi cosa ha detto Benzo-san? Dobbiamo sradicarli contemporaneamente con altre colonie di funghi presenti nei paraggi. Ma come facciamo a capire che le loro radici sono collegate?

    Mi misi le mani ai fianchi e sospirai.

    Si, ricordo bene cosa ha detto Benzo purtroppo..
    Ma sinceramente non penso si possa capire, non sono un esperto di funghi però se già è difficile seguire le radici degli alberi figuriamoci quelle dei funghi. Potrebbero ricoprire le zone vicine al fiume per tutta la sua lunghezza, così come questi potrebbero essere due gruppi isolati..
    Ci dobbiamo affidare alla fortuna..
    So che in quanto shinobi dovremmo trovare soluzioni meno rischiose e più controllabili.
    Ma alla fine non abbiamo le risorse, tempo e competenze, per poter trovare una strada più percorribile. L’unica cosa sui cui potremmo contare, oltre alla fortuna, è la capacità delle nostre menti di resistere alle illusioni.


    Poi sbuffai e poi spostai lo sguardo dal suolo ad Ayuuki.

    Se non te la senti posso provare anche da solo.. forse il numero di funghi non sarà sufficiente ma almeno sarà meglio di niente.

    Se l’aspirante kunoichi si fosse tirata indietro, avrei comunque provato ad estirpare dal suolo il gruppo di funghi con il maggior numero possibili di miceti.

    Se invece la mia compaesana avesse deciso di aiutarmi, le avrei lasciato prendere il gruppo che preferiva.

    Bene, al mio via tiriamo.

    Avrei quindi avvolto le mani lungo i gambi di tutti i funghi, facendone una sorta di mazzo.
    Dopo aver lanciato uno sguardo d’intesa con Ayuuki avrei iniziato il conto alla rovescia.

    3….2…..1…. VIA!

    Non sapendo quanto i funghi fossero ben saldati al terreno tirai con tutta la mia forza verso l’alto.
    I funghi uscirono con buona facilità, facendomi cadere all’indietro per la troppa foga che ci avevo messo.
    Ero vivo e cosciente di me, questo mi rese contentissimo.

    Sta sera si mangerà divinamente da Benzo!

    Dissi sorridendo ad Ayuuki.
    Stirai gambe e braccia verso il cielo con la schiena contro il terreno, in segno di vittoria
    Quindi misi un palmo a terra e tentai di sollevarmi, tenendo lo sguardo verso l’altra sponda del fiume.
    Fu solo in quel momento che, illuminato dalla luce della luna, vidi un piccolo funghetto blu, nato da qualche giorno solamente.
    Il mio sguardo terrorizzato corse verso i funghi che avevo appena strappato e che tenevo nell’altra mano. Una sorta di fumo di colore arancione chiaro si era già diffuso fino al mio naso da qualche secondo, senza che io me ne fossi accorto.

    AYu…

    Non feci nemmeno in tempo a volgere lo sguardo verso la mia compagna, che il sonno mi colse.

    […]

    Mi risvegliai tra le mie coperte, la mia stanza era pressoché immutata.
    Ero intorpidito, come se fossi stato male per settimane, con dolori alle ossa e una gran confusione in testa. Mi guardai allo specchio, ero pallido, dimagrito e senza la massa muscolare che stavo andando a sviluppare.

    Quanto cazzo sono stato male?

    Non avevo nemmeno la forza per gridare in cerca di mia madre o di mia nonna.
    Con estrema difficoltà, a causa delle gambe tremanti, scesi le scale che mi condussero nella zona giorno dell’appartamento. Non sentivo nessun rumore, presumibilmente tutti erano fuori.
    Prestando più attenzione qualcosa mi giunse alle orecchie, era un respiro rauco, antico.
    D’istinto andai in cucina e come spesso accadeva, ci trovai mia nonna.
    L’anziana signora indossava un abito elegante nero, inusuale per gli ambienti domestici.
    Non stava ricamando.
    Appena mi sentì entrare, alzò lo sguardo, rivelando due occhi neri e colmi di disprezzo.
    Al posto di sorridere com’era solita fare, arricciò le labbra e abbasso gli angoli della bocca.
    Mantenne quello sguardo per un tempo indeterminato, secondi o giorni.
    Poi lo distolse e uscì dalla stanza, chiudendosi nella sua camera.

    Nonna aspetta.. dove vai… dov’è mamma..

    Se pur anziana era più veloce di me, debilitato dalla convalescenza.
    Stanco, mi sedetti sulla sua sedia, con il calore che aveva lasciato come suo unico contatto.
    Appoggiai i gomiti sulle ginocchia e sovra di essi la testa, troppo pesante per essere sorretta.
    In breve mi addormentai.

    A risvegliarmi, facendomi percepire il dolore aumentato nelle ossa, fu il rumore della chiave di casa che apre.

    Mamma..

    Doveva essere lei. Ma con qualcun altro.
    I passi erano molti di più.

    Mia mamma varcò la soglia della cucina ed iniziò ad assumere lo stesso sguardo della nonna, tenendo le braccia conserte. Alle sue spalle, in breve, arrivarono gli uomini che dalle maschere e dai mantelli riconobbi come appartenenti alle forze speciali.
    Senza nemmeno darmi il tempo di chiedere spiegazioni si avventarono su di me, bloccandomi.

    NO VI PREGO!

    Mi alzarono con pochissima forza, ormai ero solo un ammasso di ossa legate da deboli tessuti.
    Dalla paura non trattenni più l’orina, che mi bagno le cosce i pantaloni.

    DOVE MI PORTATE?
    NON HO FATTO NULLA!


    Prima di uscire, incrociai nuovamente lo sguardo di mia madre, divenuto ancora più truce.
    In quello sguardo trovai una risposta.
    Mi si palesò in mente l’ultimo ricordo che possedevo, me.. Ayuuki.. i funghi.
    Con buona probabilità avevano trovato il corpo della studentessa e ora stavo per essere torturato per farmi confessare l’omicidio.

    La gente per strada lasciava passare gli uomini con le maschere, lanciandomi sguardi di sdegno e disprezzo. I tempi si dilatavano, quella marcia così degradante mi sembrò durare una vita, ogni sguardo era una coltellata al cuore.

    Arrivammo in quelle che dovevano essere le prigioni.
    Mi scaraventarono in una stanza enorme, tutta bianca e asettica.
    Nessuna finestra, nessun oggetto d’arredamento, solo mura ricoperte dal più puro dei bianchi.
    Attesi lì, seduto, senza percepire nessun bisogno, mangiato dalla paura.

    Avevo veramente lasciato morire Ayuuki?

    Ad un certo punto una figura fece il suo ingresso.
    Completamente avvolta in un mantello nero, con il cappuccio alzato che rendeva impossibile riconoscere il volto, grondava acqua.
    Dopo alcuni istanti fermo sull’uscio inizio a muoversi verso di me con passo deciso.
    Per la paura arretrai come un animale messo all’angolo.
    Giunto a pochi centimetri da me, la figura si avventò su di me, prendendomi alla gola e strangolandomi. Cercai di sciogliere la presa, inutilmente.
    Nella foga il cappuccio cadde, rivelando quello che doveva essere mio padre.
    Il suo colorito era verdognolo, privo di capelli e con la pelle orribilmente rovinata in più punti.
    Ma la cosa che più faceva impressione era l’assenza degli occhi, dalle cui cavità trasbordava una melma informe che doveva essere il cervello.
    Mi terrorizzai oltre l’inimmaginabile.

    Mi hai lasciato morire.. mi hai abbandonato…

    Con quelle parole svenni.

    Mi svegliai nuovamente a causa di un rumore.
    Era una porta che si apriva per poi richiudersi. Il luogo era sempre lo stesso, la porta la stessa e mio padre anche. Con la stessa cadenza venne verso di me e mi prese per la gola, mostrandosi nel suo orrido aspetto. Ebbi un attacco isterico, mossi il più violentemente possibile le gambe ed iniziai a piangere in maniera convulsa. Poi con il poco fiato in gola, arrivai a dire cose che mai avrei pensato potessero uscire dalla mia bocca.

    UCCIDIMI!
    TI PREGO UCCIDIMI


    Mi hai lasciato morire.. mi hai abbandonato…

    Svenni di nuovo.

    Per la terza volta la porta si apri ed entrò mio padre.
    Sta volta, mentre percorreva la distanza che ci separava, mi alzai aiutandomi con la parete.

    SE VUOI UCCIDERMI FALLO!

    Non mi rispose e mi provò a strangolare di nuovo.
    Mi stava logorando dentro. Pur sentendomi responsabile della sua morte iniziai ad odiarlo, mio padre non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Mio padre era morto.
    Guardai quell’essere con rabbia.

    Mi hai lasciato morire.. mi hai abbandonato…

    NON SEI TU!

    Svenni.
    Quando ripresi conoscenza, la prima cosa che feci, senza neanche sentire il rumore della porta fu mettermi in piedi. Eravamo entrambi da un capo all’altro della stanza. Iniziò a venire verso di me.
    Cercai di ferirlo con il mio sguardo.
    Appena mi fu abbastanza vicinò, gli diedi uno spintone, ma riuscì comunque a prendermi al collo.
    Iniziai a colpire con i pugni le sue braccia, sino a quando non sentì le forze abbandonarmi nuovamente.

    Mi hai lasciato morire.. mi hai abbandonato…

    Appena varcata la soglia iniziò a venirmi incontro, io, dall’altro lato della stanza feci lo stesso.
    Sentendo l’adrenalina corrermi nelle vene serrai il pugno.

    TU!
    NON!
    SEI!
    REALE!


    Appena fu vicino, prima che lui alzasse le braccia, gli sferrai un pugno al volto, che si spappolò sulla mia mano. Preso dal disgusto non fui abbastanza veloce per evitare l’ennesima presa.
    Con più veemenza che mai, colpì i suoi arti superiori. Il braccio destro cedette sotto la mia ritrovata forza come qualcosa di marcio, dei vermi gli uscirono dalla spalla.

    Mi hai lasciato morire.. mi hai abbandonato…

    Gli corsi incontro, mollando un micidiale destro al volto che come prima esplose in un connubio di liquidi e melme. Mi prese alla gola, spezzai prima un braccio e poi un ‘altro.

    Mi hai lasciato morire.. mi hai abbandonato…

    Anche se non aveva la bocca per parlare, le braccia per strangolarmi, ogni volta svenivo.
    Tutto ciò non era possibile, ma solo piano piano, affrontandolo ogni volta riuscì a capire cosa avrei dovuto fare.

    Mi sveglia per l’ultima volta.
    Lui, dall’altra parte della mia cella, iniziò la sua marcia verso di me.
    Io mi alzai, con calma, sorrisi agli occhi assenti e congiunsi le mani.

    KAI!
    Rilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l’efficacia del rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. Si possono rilasciare solo illusioni con efficacia inferiore quella del rilascio. Può eliminare più genjutsu solo se la somma delle efficacia di ogni genjutsu è inferiore all'efficacia del rilascio. È possibile usarla su un'altra persona. È possibile sommare l’Efficacia con un’altra persona se utilizzata insieme. È possibile utilizzarla senza sigilli, riducendo di 10 l'Efficacia.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo:½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]


    La luce della luna mi ferì gli occhi. Nella mia mano destra i funghi avevano smesso di emanare fumo.
     
    .
17 replies since 4/12/2015, 22:58   209 views
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