Il recinto degli schiaffi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +188

    Status
    Offline
    Solo due giorni per prepararsi a quello che Haruko era sicura sarebbe stato un evento memorabile (come, del resto, ogni evento a cui partecipava, l'euforia non mancava mai), doveva preparare tutto il necessario e fare le ricerche richieste, non c'era tempo da perdere.
    Peccato che lei di tempo ne stava perdendo parecchio. Era rimasta tutto il pomeriggio dalla sua amica a raccontarle della mattinata. O meglio, ad accennarle cose ed approfondirle rispondendo alle sue domande. Sempre assicurandosi che "non ne doveva parlare con nessuno, era un segreto". Così Raizen aveva detto.
    In maniera decisamente poco carina.

    -Posso dirti però che mi porterà ad un evento!! Sarà sicuramente qualcosa di grandioso, scommetto che ci saranno un sacco di persone importanti! Certo, pensavo che i Vip come lui avessero degli ingressi speciali per evitare la folla, invece lui ha parlato di calci e spintoni. Ed ha anche detto che vuole delle maschere.- Sussultò. -Ho capito, vuole andare in incognito! Per far sì che nessuno lo disturbi mentre di gode la festa, si immischierà nella folla con una maschera! Geniale! Però ha detto che sono la sua unica fan... Forse intendeva l'unica qui a Konoha. Oppure faceva solo il modesto. Hmmm...- Altro sussulto, stavolta più preoccupato. -Oh no!! I costumi!! Devo sbrigarmi, ho solo domani per fare le ricerche che mi servono!-

    Fuggì senza dare troppe altre spiegazioni a Naomi. Beh non che ci fosse bisogno, le aveva letteralmente raccontato tutto. E per farsi perdonare le lasciò una pila di autografi, in fondo lei ne aveva parecchi.
    Si diresse verso un modestissimo negozietto, nascosto tra le vie che portavano verso casa sua, fiondandosi dentro come un lampo e frugando tra i vari costumi.

    Oh no, non gli ho chiesto la taglia! E adesso?? Beh, è gigantesco, dovrò prendere tutti i costumi più enormi che trovo... sperando di azzeccare quella giusta. Uuuh...

    I costumi più grandi erano tutti fatti più o meno allo stesso modo: grossi pupazzoni che ricoprivano il corpo completamente, rappresentanti ogni sorta di animale. Haruko rimase a fissarli per un po', poi con una manata ne prese una ventina, e li porse all'anziano proprietario, un po' confuso.

    -...Vuole un sacchetto?-
    -Signore, non c'è tempo!! Ho bisogno che mi faccia lo scontrino così potrò portare il conto al Kage! Massima urgenza!!-

    Perchè sì, dato che era stato Raizen stesso a mandarla a cercare quei costumi, e sicuramente avrebbe preteso di pagarli lui stesso. L'anziano proprietario, sconvolto, fissò la ragazzina correre via con metà dei suoi costumi del negozio, e nonostante tutto non chiamò le guardie. Troppo sconvolto per reagire? Forse. Ma principalmente Haruko era conosciuta nella sua zona per aver sempre mantenuto la parola, per quanto assurda potesse sembrare. Certo, magari doveva imparare a cambiare quest'abitudine al di fuori del suo quartiere, ma per ora era al sicuro.
    Arrivata a casa, buttò tutti i costumi a terra, misurandoli e pensando quale di quelli sarebbe riuscito ad indossare. Doveva trovare un modo per capire le sue misure senza saperle veramente.

    -XXL forse? ...Mmmh. Probabilmente gli starebbe attillata quanto una tutina di un supereroe. Sempre se ci entra. Dannazione, è la misura più grande di questi costumi!! Eppure se il costume da leone avesse le zampe grandi come il coccodrill...-

    Il suo volto si illuminò, sapeva di avere la soluzione in pugno.

    _________________________________________________________________



    Le ore passarono senza quasi che lei se ne accorgesse. Nessuna luce però proveniva dalla finestra. Si strofinò gli occhi, fissando l'orologio che ticchettava rumorosamente sulla parete, fuori, il silenzio.
    Erano le cinque del mattino.
    Era rimasta sveglia tutto il tempo per sistemare la sua creazione. Ed ancora non era finita, poichè necessitava di un informazione che lei non aveva. Ma per il bene della missione (o meglio dire della festa, ma questo non ne sminuisce l'importanza), le avrebbe ottenute.
    Coprì la sua creazione con un telo, uscendo di casa con una certa fretta, due occhioni stanchi ma determinati. In mano stringeva qualcosa, all'apparenza di vitale importanza per il suo scopo dato come lo custodiva. I suoi passetti svelti erano l'unico rumore udibile, e si avvicinavano sempre più al palazzo dell'Amministrazione. Arrivata davanti alla porta, bussò e suonò.
    E bussò, e suonò.
    E di nuovo.
    E ancora.
    Con una certa insistenza, c'è da dire.
    Era lì per Raizen, ma non si aspettava certo che sarebbe stato lui stesso ad aprirle. La cosa non la scompose, la serietà sul suo volto pareva irreale, soprattutto per una col suo carattere. Complice l'importanza della sua missione e la stanchezza, cosa che le impediva di pronunciare più parole di quelle strettamente necessarie senza farfugliare cose incomprensibili.

    -Signor Raizen. ...No. Raizen e basta.-

    Entrò senza troppi complimenti, chiudendosi la porta alle spalle. Lo fissò per qualche secondo.

    -Si spogli per favore.-

    Nella mano stringeva un metro da sarta. Era chiarissimo il motivo della sua visita, nonostante l'inusuale orario. O almeno era chiaro nella sua testa.
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,982
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    ... e delle Margherite







    Circa le cinque del mattino, l’Hokage dormiva da qualche ora, abituato a chiudere gli occhi a notte tarda quando cominciava ad albeggiare dormiva solitamente da poche ore.
    Dormiva, fino a quando un terremoto di decibel non gli inondò le orecchie, insistentemente, e per quanto volesse ignorarlo… non poteva. Maledetto titolo da Hokage.
    Poteva essersi appena steso, poteva aver appena concluso una settimana di lavoro ventiquattrore su ventiquattro, ma se qualcuno bussava alla porta doveva rispondere.
    Ma niente lo obbligava a farlo con cortesia.

    Che c’è?
    Che c’è?
    Che c’è?


    Spalancò la porta di bottopng.

    Spera che sia abbastanza urgente da buttarmi giù dal letto perché giuro che altrimenti ti spedisco a raccogliere margherite col cul…

    Il sonno in un primo momento non gli aveva permesso di mettere perfettamente a fuoco la figura che aveva davanti, anche se l’altezza prima e i colori dei capelli poi gli avevano fatto notare che era Haruko ad averlo tirato giù dal letto.
    Strinse gli occhi, come se pensasse mentre l’ascoltava ed osservava entrare in casa senza troppi complimenti.
    Le permise di parlare, guardando l’orologio dopo l’ultima richiesta.
    Fece dardeggiare più di una volta lo sguardo dal viso di lei alle lancette, con sempre maggior dubbio.

    Ahhhhh.
    Ora ci sono!


    Uno sguardo attento avrebbe potuto notare davanti al basso tavolino del soggiorno una rivista scientifica aperta su quella che pareva essere la pagina degli articoli di spessore scientifico meno elevato, probabilmente l’ultima lettura dell’Hokage.

    Onestamente non ci credevo troppo, nel senso, a me va bene un po’ a tutti gli orari e non pensavo ce ne fossero di migliori, però a quanto pare non per tutti è così.



    Prese a camminare per la stanza, e mentre accendeva delle particolari luci si poteva notare che indossava solamente i pantaloni del pigiama, barcollava ancora lievemente per qualche piccolo postumo da sonno, ma si stava lentamente svegliando insieme alla luce delle lampadine a incandescenza, che cominciavano a proiettare una calda luce gialla che si poggiava morbidamente sull’arredamento della stanza.
    Che era l’abitazione di Raizen si poteva capire subito, soprammobili assenti, sostituiti da questo o quell’oggetto che doveva essere a portata di mano, una televisione allineata ai divani e un soggiorno tutto sommato spartano, con dei semplici divani in pelle che si scaldavano davanti ad un camino ormai pieno solo di cenere e qualche resto di brace che ancora emanava un po’ di calore.
    Il tiepido bagliore del focolare era qualcosa a cui Raizen non aveva mai saputo rinunciare, forza dell’abitudine probabilmente, dopotutto il fuoco era indispensabile per sopravvivere all’esterno.
    Intanto le luci avevano raggiunto il punto di massima luce e sulla stanza era ormai possibile vedere che Raizen portava ai piedi due morbide ciabatte, calzini in spugna e i pantaloni erano di un tessuto all’apparenza molto morbido quanto caldo, era però a petto nudo, anche se non era facile immaginarlo era un tipo freddoloso, nella stanza da letto se ci fosse stata la possibilità di recarvisi era infatti presente un voluminoso piumino a coprire il letto, probabile motivazione del torso nudo.
    I pantaloni portavano una simpatica fantasia, nuvolette tempestose.
    Non sapeva come riusciva a non vergognarsene, probabilmente a causa della comodità dell’indumento che gli impediva di pensare a qualsiasi altra cosa dopo averlo indossato.
    Tornò da Haruko solamente dopo aver dato alla stanza il giusto ambiente, anche se era stato praticamente impossibile comprendere quali interruttori avesse pigiato per attivare un impianto stereo dal suono particolarmente professionale che diffuse una musica d’ambiente calda e rilassante.
    Si avvicinò quasi scivolando verso Haruko.

    Beh, direi che adesso possiamo spogliarci entrambi.

    Avvicinò le mani ai fianchi di lei cercando di farli muovere a ritmo di musica mentre iniziava a far presa sui vestiti: aveva totalmente ignorato il metro, anzi, molto probabilmente credeva che se lo fosse portato dietro per verificare chissà quale leggenda sul suo conto.
    Nel suo angolino, assuefatto dal sonno e da chissà quale narcisistica visione, quel metro non serviva ad altro, e quella richiesta era un segnale più che inequivocabile, una promessa di notti lunghe e passionali quasi.
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +188

    Status
    Offline
    Qualche lamentela a parte, Haruko non ebbe problemi ad entrare, nonostante l'orario improponibile a cui si era presentata. E Raizen pareva più sorpreso che infastidito, dopo averla riconosciuta. A causa della sua esitazione, la ragazza capì che forse non aveva ben chiaro il motivo della sua visita, per cui fece per aprir bocca e spiegarsi meglio, venendo però interrotta dall'esclamazione del Kage.

    -Sì, mi spiace, lo so, è un orario un po' strano, avrei potuto aspettare domani, ma non ci avrei dormito la notte.-

    Fin troppe parole per chi stava crollando di sonno, qualcuna di esse uscì come un farfuglio, mentre ascoltava (o almeno tentava di farlo) ciò che lui aveva da dire riguardo... riguardo degli orari migliori? Haruko finse di comprendere e annuì con convinzione, approvando qualsiasi cosa avesse detto.
    Non appena vide che Raizen iniziò ad allontanarsi, con uno sbuffo gli trotterellò dietro, sventolando il metro tra le mani:

    -Stia fermo, signor Raizen! ...Oh, ha già iniziato a spogliarsi? Venga qui, ho bisogno di quelle misure. Ho provato a cercare nell'archivio, ma purtroppo davano solo peso e altezza. E' una vergogna, come possono omettere informazioni così importanti.-

    Insomma, chi gestiva i dati nell'archivio non poteva essere così incompetente da non pensare a prendere misure di busto, vita e bacino per chiunque avesse voluto preparare un costume per tale persona.
    Borbottò più fra sè e sè che con lui, ma ad un volume abbastanza alto da farsi sentire. Si strofinò gli occhi, le lucine accese dal kage le permisero di mettere meglio a fuoco la stanza. Ben presto iniziò a ronzarle nella testa anche una curiosa melodia. Smise di seguirlo, guardandosi attorno cercando di capire cosa o perchè si fosse accesa quella roba all'improvviso, riprendendo la concentrazione quando Raizen le si avvicinò. Accennò uno stanco sorrisetto, venendo mezza svegliata dalla sua presa, ben salda, sui fianchi di lei. Lo fissò per qualche istante confusa, farfugliando lettere senza senso, riuscendo poi a formulare una breve domanda:

    -...Quindi...si occupa lei della roba? Io ho quasi tutto pronto a casa.-

    Haruko aveva perfettamente capito cosa intendesse. Voleva prendere lui stesso le misure, probabilmente aveva trovato due costumi perfetti e stava aspettando di prenderle le misure prima di confermare l'ordine, ma lui aveva avuto il buonsenso di non presentarsi a casa alle cinque del mattino. La cosa un po' la rattristava, si era messa veramente d'impegno per sistemare quel costume, ma se il kage diceva di averne trovati di migliori, non poteva ribattere.
    Fece per levarsi la maglietta, seppur confusa dal fatto di dover persino imparare una danza, forse tipica della festa alla quale avrebbero dovuto recarsi. Certo, sembrava una danza piuttosto intima, ma vai te a sapere dove l'avrebbe portata. In realtà avrebbe dovuto cercare lei stessa il tipo di festa e altri dettagli, ma era quello che sperava di poter fare il giorno dopo, una volta finito il costume.

    -Tenga, prenda pure lei le misure allora.-
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,982
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    Prede






    Annuì quando gli venne chiesto di prendere lui stesso le misure, lasciandosi sfuggire un piccolo sorriso malizioso.

    Oh beh, ma io le prendo a spanne, a braccia e pollici le misure, il metro non serve.
    Forse giusto per i polsi…


    Parlava lentamente, in un misto di sonnolenza ed un accenno di “effervescenza” che ogni tanto gli agitava la schiena e gli accendeva lo sguardo, mentre il metro da sarta faceva qualche giro attorno ai polsi di lei, legandoli assieme seppur non troppo stretti.

    Alcune misure vanno prese da stesi però.

    Tra un ancheggio e l’altro cominciò a spostarla lasciando sulle anche di lei soltanto una mano, mentre l’altra misurava, spanna dopo spanna [tra tutte e due le mani si forma una presa. Presa: Richiede 1 slot Azione afferrare l’avversario. Dopo il danno iniziale, ogni slot azione impiegato nella presa può danneggiare la vittima: il danno è dato dalla differenza tra Forza dell’attaccante e Resistenza del difensore. La vittima di una presa si può liberare se la sua Forza o Resistenza è maggiore la Forza avversaria; liberarsi è un'azione autoconclusiva, ma ovviamente, per non incappare nell’ira di QM o avversari non deve essere irrealistica], la schiena di Haruko stringendo la pelle tra le mani di quando in quando, senza l’intenzione di causare dolore.
    Sembrava quasi un ballo, anche se i piedi di lui mantenevano una posizione assai particolare sul pavimento -probabilmente aiutati dal chakra adesivo- continuando a spostarsi dietro quelli di lei, agganciando i talloni per poi spingerlipng in avanti mentre retrocedevano[slot azione, basicamente ogni azione intrapresa dal player per avvantaggiarsi sul suo avversario comporta spesa di slot azione, in questo caso io “costringo” Haruko a modificare la sua posizione per attirarla verso una “trappola”, ma ovviamente sono anche slot azione tutte quelle azioni di spostamento oltre il raggio di 6 metri o che causano un danno al nemico o l'attivazione di meccanismi od ancora bombe] , uno per volta, di fatto facendola camminare verso il divano.

    Occorre precisione.

    Aveva movimenti così precisi e sinuosi da sembrare quasi studiati per una situazione simile, ed ancor più strano era che non stonassero con il suo corpo che per dimensioni sarebbe dovuto risultare almeno lievemente impacciato, ma pareva ci fosse del talento naturale in quell’uomo, anche perché riusciva a seguire perfettamente il ritmo della musica.
    Quel lento ballo, tra un passo e l’altro li aveva portati al divano, mentre la mano sulla iniziava ad essere più leggera passando[slot azione, di nuovo, mi avvantaggio, ma è scontato dire su cosa] sotto ai vestiti quasi come se non fosse sufficientemente grande da prendere agilmente una palla da basket in una sola mano, nonostante avesse perso un po’ di dimestichezza[possedeva in passato l’abilità prestigiatore] aveva comunque delle mani sorprendentemente agili e leggere quando voleva.

    Ti do una mano io con la maglietta.

    Disse mentre grazie alle mani ancora tirate su riusciva a sfilargli[slot azione. ovviamente, dagli slot azione ci si può difendere, questa spiegazione vale per tutti gli slot azione:
    ci si difende con gli slot difesa, generalmente sono 3 ammenochè abilità particolari o tratti non li aumentino, ti consentono di reagire ad un azione avversaria con un’altra azione autoconclusiva che ti permette di difenderti, ovviamente, come sopra, l’autoconclusività è un grosso bonus, ma devi sfruttarla bene, difese errate rendono la vita non poco complicata, una difesa errata potrebbe portare quasi alla morte il tuo personaggio se particolarmente sconclusionata, le possibilità degli slot difesa sono basicamente le stesse degli slot azione in quando si devono contrapporre ad essi in quanto ad efficacia, tuttavia, la distanza percorribile è diminuita ed alcune tipologie di difesa fanno terminare il round in quanto rendono l’attacco avversario del tutto infattibile mediante capacità o tecniche particolari che consentono spostamenti istantanei od a lunghe distanze o in luoghi in cui soltanto il difensore può recarsi (aria o acqua se dotato di abilità respiratorie) generalmente le difese totali permettono di schivare un intera fase di attacco con una sola mossa che ha un consumo di chakra esiguo, vedi ad esempio la tecnica del teletrasporto o la sostituzione, a fronte di un ipotetico attacco che potrebbe comportare anche una spesa di un abissale, perciò il gioco vieta questo genere di difese, impedendo contrattacchi successivamente ad esse]
    la maglia con estrema facilità, liberando momentaneamente uno dei polsi per toglierla del tutto.
    Fece ricalare le mani lungo i fianchi, cingendoli come una cintura.

    Settanta direi.
    Ed a occhio salendo si va ad aumentare lievemente.
    Una piccola, agile gazzellina insomma.


    Strinse gli occhi in un sorrisetto malizioso.

    Ma devo assicurarmi di essere meticoloso, non vorrei commettere delle imprecisioni…





    CITAZIONE
    Beh, difenditi... sempre se lo reputi necessario :guru:


    Edited by F e n i x - 18/2/2016, 02:20
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +188

    Status
    Offline
    Haruko non era molto sveglia (in... tutti i sensi), ma non poteva non capire che si era appena creato un grosso malinteso, una sorta di trappola nella quale si era infilata da sola.

    -A-aspetti un moment... EHE! Stesi??-

    Il volto pallidino della ragazza si colorò di rosso sentendo la presa di Raizen sulla schiena. Ora era ben chiaro a cosa servissero musica e luci soffuse, anche se la stanza spoglia e l'outfit del colosso lasciavano a desiderare; certo, non che lei avesse chiesto nulla (più o meno), e lui aveva dalla sua parte la scusa dell'improvvisazione.
    Fortunatamente le "manette" improvvisate non erano poi così resistenti come avrebbero dovuto essere: dopo aver tentato, inutilmente, di liberarsene allontanando i polsi tra loro, capì che era decisamente più efficace cercare di sfilare il tutto come fosse un bracciale, gettando il nastro annodato a terra. Lo disturbò anche durante il suo lento valzer verso il divano, alzando semplicemente la gamba ogni volta che Raizen tentasse di trascinarla a sè. Poggiò le mani al petto di lui, stringendo la testa tra le spalle, vergognandosi della situazione appena creata e balbettando, alternando lo sguardo con il volto del colosso, il suo petto e il soffitto, in un vano tentativo di sfreddare l'animo e non finire succube del momento.

    -Eh eh! Eh! ...Signor Raizen! Quando parlavo di misure, non intendevo... Voglio dir- si bloccò, lasciandosi sfilare la maglia quasi senza ribellarsi, facendone giusto un po' più per via della timidezza che per altro. Forse in fondo non le stava dispiacendo quel malinteso. Insomma, solo un paio di giorni prima aveva proclamato Raizen suo idolo, ed ora era finita tra le sue braccia, con lui desideroso di averla. Non era un lusso per tutti, ecco. Staccò le mani dal suo petto per stingere sè stessa in un timido abbraccio, mentre lui le prendeva, a modo suo, le misure.

    -Ahah, gazzellina.-

    Era a tutti gli effetti una piccola, agile, gazzellina. In un vicolo cieco. Con un leone famelico a bloccarle il passaggio. E non stava facendo letteralmente nulla per tentare (seppur inutilmente) di sfuggirgli.

    Cosa faccio?! Cosa faccio?!
    Calma. E' ora di prendere in mano la situazione. No, no, non letteralmente. Tieni le mani al loro posto, svergognata.


    Fece un lungo sospiro, poggiando timidamente le mani sul torso del colosso, ritirandole dopo solo qualche secondo come se si fosse punta al contatto. Si fece sfuggire una risatina nervosa, finendo col mordicchiarsi il labbro insicura e distogliere lo sguardo dal suo volto.

    Dovrei spiegargli tutto. Il malinteso. Riprendere le mie cose, e andarmene.
    ...Ma perchè perdere un occasione simile! Dovrei godermi il momento!!


    Di nuovo, fece per avvolgere le braccia attorno al collo di lui, soffermandosi invece sulle spalle, scuotendo la testa e ritraendo nuovamente le mani. Arrossì ancor più di prima, coprendosi come poteva con le braccia.

    Sarà. Un disastro. Totale.
    Forse sto pensando troppo. Oppure troppo poco.
    Forse dovrei smetterla di pensare.


    Durante il suo ultimo monologo interiore non fece altro che fissarlo, visibilmente insicura, lamentandosi se, per qualche assurdo motivo, avesse allentato la presa. Tornò a poggiargli delicatamente le mani sul petto, domandando con aria quasi seriosa:

    -Quali altre misure le servivano?-

    Edited by Waket - 21/2/2016, 23:51
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,982
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    Heaven's On Fire








    I pochi movimenti della ragazza gli fecero capire che volendo sarebbe stata in grado di divincolarsi dalla presa, ma non era intenzionata a farlo, reazione che fece sorridere lievemente Raizen.

    Ne ho a sufficienza adesso in realtà.
    Direi che il divano, per ora, ci calza a pennello.


    Anche se in effetti non dovevano proprio indossarlo.
    Pose un accento particolarmente malizioso quando diede una scansione temporale a quegli avvenimenti.
    Si adagiò sul divano portandosi dietro la piccola studentessa, sfruttando entrambe[Questo è uno slot azione doppio. Generalmente con gli slot azione si possono fare mosse singole, ma alcune tipologie di colpi, come potrebbero essere due pugni contemporanei al petto, schivabili con un unica difesa e/o apportati in maniera speculare come in questo caso vengono definiti doppi, hanno maggiori potenzialità, ma visto che il corpo umano non ha un buon equilibrio quando li esegue generalmente non sono sfruttati come quelli standard, tieni sempre a mente che il realismo la fa da padrone.] le mani per afferrarle saldamente il fondoschiena, facendo poi risalire le mani sulla schiena premendo lievemente con le unghie mentre lo faceva, in modo da far aderire il petto di Haruko al proprio.
    Successivamente avrebbe avvicinato il proprio volto al collo di lei, mordendolo[“ferita” meno che lieve] , forse trasportato da un pizzico di foga in più che soffocò subito dopo.

    Forse giusto qualche piccola misura di sicurezza.

    Gli mise le mani tra i capelli, tirandoli lievemente indietro, in modo che lei inarcasse la schiena in risposta al movimento, permettendogli di scendere lungo il torso di lei sfiorandola con le labbra.





    Paint the sky with desire



    Si sarebbero svegliati l’indomani mattina, probabilmente rintronati da una notte particolarmente lunga e con qualche arto ancora avvolto tra qualche tentacolo di coperta ancora lievemente inumidita di sudore.
    L’aria era abbastanza pesante seppur l’odore fosse gradevole, probabilmente se un raggio di sole non gli fosse sbattuto esattamente sull’occhio destro, lasciando il sinistro in ombra e rompendo il delicato equilibrio che gli permetteva di dormire non si sarebbe nemmeno svegliato.

    Uhhhh.

    Aveva appena constatato che gli dolevano gli occhi, probabilmente stanchi, probabilmente a causa del poco sonno.
    Li sfregò per qualche secondo, cercando di distrarsi da quel lieve fastidio quel tanto che bastava per mettere a fuoco la stanza attorno a lui, da come la luce ci entrava all’interno pareva che non fosse affatto presto, anzi, probabilmente era in ritardo con l’appuntamento che aveva dato alla studentella.
    Cercò di strisciare giù dal letto rendendosi conto che non era normale quella stanchezza dopo una notte tutto sommato regolare. I ricordi gli tornarono alla mente solamente quando sentì un braccio sul petto ed il peso di un corpo a trattenere le lenzuola che cercava di portarsi dietro mentre cercava di scendere dal letto.

    Ah.

    Se non altro non era in ritardo, o meglio, erano in due ad esserlo e lentamente iniziava anche a ricordarne i motivi nei minimi dettagli. Strinse gli occhi, qualcuno avrebbe potuto chiamarlo pervertito solo per quell’espressione.
    Ma fortunatamente non avrebbe messo il muso fuori di casa per nessun motivo senza mangiare almeno per quattro persone, dopotutto doveva dare una motivazione a quella cucina gigante che si era fatto piazzare in casa. “Professionale” diceva il venditore che gliela rifilò, anche se a lui interessava solamente che ci stessero padelle di dimensioni decenti e che il forno fosse capiente, si ritrovò a sorridere davanti al frigo mentre lo apriva.
    C’era ben poco per cucinare pranzi o cene visto che generalmente stava fuori, ma c’era qualunque cosa si potesse desiderare per colazione, dagli affettati alle uova fino ai dolci per arrivare al latte.

    Ho almeno quattro fami chimiche messe una sopra l'altra che fanno sesso tra loro per riprodursi di cui liberarmi.

    Schiocco le dita mentre tirava fuori dal frigo un vassoio da trenta uova, molto probabilmente ottenuto sfruttando il grossista di qualche ristorante che frequentava. Le fisso qualche secondo cercando di decidere come le preferisse, optando infine per l’occhio di bue, probabilmente per non privarsi del piacere del tuorlo.
    Sgusciate e impadellate le uova mise su un’altra della pancetta, probabilmente più di un maiale era stato affumicato per saziarlo quel giorno, e su una terza dei fagioli, mentre il pane tostava dentro il forno. La pessima notizia era che l’odore andava incrementandogli l’appetito, cosa che lo portò a riaprire il frigorifero, estrarre degli affettati ed iniziare a fare la festa al pane che il garzone gli aveva lasciato sull’uscio quella mattina.
    Un servizio strabiliante quello, lo pensava ogni giorno che apriva la porta e ci trovava le cibarie.

    Soldi ben spesi.

    Si disse mentre masticava. L’uomo più felice del mondo.
    Si alzò dal tavolo solamente una volta che iniziò a tappare la voragine che aveva appena si era alzato, portandosi dietro un recipiente di latte più simile ad un secchio che ad una comune tazza, recandosi nella stanza da letto per svegliare Haruko.
    Gli si piazzò davanti al viso e con l’indice cominciò a punzecchiarle le guance a ritmo con i richiami vocali.

    Hey.
    Hey.
    Hey.
    Hey.
    Hey.
    Hey.


    Tra quelli e l’invitante odore che proveniva dalla cucina sperava che quella piccola tortura non dovesse durare tanto, quantomeno non abbastanza da fargli finire il latte, la colazione era un rituale che non voleva smezzare.

    Svegliati.
    Svegliati.
    Svegliati.
    Svegliati.


    Se Raizen accusava fame e stanchezza era probabile che la studentessa fosse messa decisamente peggio[status: intralcio medio e semiparalisi alle gambe da tradurre come lieve dolore e rattrappimento più che come dolore intenso.
    Gli status sono condizioni fisiche che comportano determinati malus in determinati lassi di tempo, generalmente la loro gravità è definita dal danno totale che comportano: leggero, medio o grave, che prendono il nome dalle ferite corrispondenti]
    e a giudicare dalla fatica impiegata a svegliarsi non si sbagliava.

    Stanca?
    Di sotto c’è da mangiare e…


    Si rese conto di essere ancora nudo: cattive abitudini.

    Oh, pardon.

    Si alzò con fin troppa disinvoltura iniziando a cercare i vari indumenti per la stanza, ricordandosi poi di averli levati nel soggiorno, allontanandosi per rimetterli addosso e tornando dopo qualche minuto con il suo morbidissimo pigiama indosso.

    Dicevo.
    Di sotto c’è da mangiare e beh, nulla, io ho ancora fame, vado a finire, fai come se fossi a casa tua.


    Sorrise e tornò in cucina, avendo premura di lasciare un poco di tutto ciò che mangiava, in modo da fare delle porzioni anche ad Haruko, che al suo arrivo l’avrebbe trovato alle prese con il dolce ed il the, probabilmente la conclusione del pasto, prima della frutta.
    Ed a giudicare da ciò che stava sotto il coperchio del suo vassoio aveva già mangiato delle uova perfettamente scottate, pancetta affumicata non troppo croccante –perché altrimenti di secca avrebbe detto se interpellato a riguardo alla mancanza d’etichetta nella cottura della carne- fagioli rossi, patatine fritte, toast, prosciutto, salsicce, salame, mortadella, formaggi, pasta sfoglia alla crema, croissant con almeno tre tipi di condimenti, bomboloni e…

    Mangia quello che preferisci, l’avanzo ci penso io, ho ancora un pizzico di… che è quella faccia?!?
    Fame chimica, va bene?
    A volte capita!


    Disse lievemente stizzito, borbottando qualcosa sull’ora migliore per fare del sesso ed anche la migliore per stuzzicare l’appetito.
    Avrebbe atteso che finisse di mangiare per prendere parola, ed a meno di particolari domande avrebbe sfruttato quel tempo per lavarsi e indossare la sua divisa.

    Bene.
    Direi che ci siamo.
    Ieri parlavi di misure, immagino che ora tu le abbia memorizzate.


    Le labbra gli si inarcarono verso l’alto.

    Per cui, finisci ciò che devi e poi vai al gate, ci incontriamo li, anche se “lievemente” in ritardo non fa nulla.

    Se non altro quell’addestramento si dimostrava tutt’altro che noioso.




    Allora, per gli errori non ho troppissimo da lamentarmi, le azioni in difesa dovrebbero essere più precise, ricordalo durante i prossimi post, una difesa incompleta è una difesa errata, e già ti dissi che comporta brutte, bruttissime cose XD
    In questo caso manca una parte del movimento, ossia, se Raizen trascina la gamba indietro, formando un triangolo tra pavimento, gamba e “linea immaginaria perpendicolare al pavimento che lo congiunge al bacino” a causa delle dimensioni di Raizen ti impedisce di cavartela solo con quel movimento, rendendo inefficace alzare la gamba, bensì dovresti alzarla e portarla verso l’esterno azione unica bada bene, poiché i due movimenti per quanto distinti non comportano un raggio sufficientemente ampio o una schivata multipla tale da comportare l’utilizzo di due slot.
    Per il resto vedo che hai usato due slot difesa, tieni a mente che ne hai tre, te lo ricordo per completezza anche se immagino l’avrai compreso da te.
    Intanto ti riporto qualche regoletta sugli slot, chiedi pure se hai ulteriori dubbi.
    Intanto ho introdotto altre due piccole cose: ferite e status, vedi cosa ci chiappi.

    Slot Azione
    Lo slot azione è il numero di azioni offensive effettuabili in un round.
    Attacco in Mischia: Richiede 1 slot Azione un'azione offensiva diretta composta da un singolo movimento (pugno, calcio, affondo) oppure da un movimento elaborato (spazzate, calci ruotati).
    Attacco Doppio: Richiede 1 slot Azione un doppio Attacco in Mischia portato con due o più arti o armi, con movimento simile e contemporaneo richiede un singolo slot Azione; un Attacco Doppio può essere schivato con un unico movimento difensivo.
    Attacco a Distanza: Richiede 1 slot Azione un lancio con traiettoria simile, speculare e contemporaneo di 8 armi minuscole, 4 armi piccole, 2 armi mediopiccole o 1 sola arma di dimensione maggiore. La gittata massima d’efficacia è 15 metri salvo indicato diversamente. Lanciare una singola arma senza volontà offensiva è un’azione Gratuita.
    Equipaggiamento: Richiede 1 slot Azione per utilizzare Meccanismi, Tonici o Bombe.
    Difensivo: Richiede 1 slot Azione per ogni 1 slot Difesa extra si vuole ottenere.
    Movimento: Richiede 1 slot Azione un movimento. Il movimento può essere intervallato da azioni o tecniche. Il salto è considerato parte del movimento.
    Speciale – Disarmo: Richiede 1 slot Azione disarmare l’avversario, lanciando la sua arma a 6 metri di distanza. L'Agilità dell’attaccante deve essere superiore la Forza del difensore.
    Speciale – Presa: Richiede 1 slot Azione afferrare l’avversario. Dopo il danno iniziale, ogni slot azione impiegato nella presa può danneggiare la vittima: il danno è dato dalla differenza tra Forza dell’attaccante e Resistenza del difensore. La vittima di una presa si può liberare se la sua Forza o Resistenza è maggiore la Forza avversaria; liberarsi è un'azione autoconclusiva.

    Slot Difesa
    Lo slot Difesa è il numero di azioni difensive effettuabili in un round.
    Parata: Richiede 1 slot Difesa fermare un attacco avversario senza danneggiarlo come lanciare proiettili contro proiettili o interporre una spada contro una spada. Il danno subito può essere ridotto o azzerato.
    Schivata: Richiede 1 slot Difesa evitare un attacco avversario spostandosi entro un metro. Il danno è azzerato.
    Spostamenti: Richiede 1 slot Difesa spostarsi dalla propria posizione per evitare un attacco. Il movimento massimo è pari a 1/3 del movimento di uno slot Azione. Il danno è azzerato. Rendere impossibile il verificarsi dell’intera fase offensiva dell’avversario con uno spostamento tramite capacità di movimento particolari (Volo, Nuoto) è considerata Difesa Totale: il round termina

    Slot Tecnica
    Lo slot Tecnica è il numero di tecniche eseguibili in un round. Gli slot tecnica generalmente servono per attivare Tecniche Base, Tecniche Avanzate e Tecniche Speciali. È possibile effettuare 1 singola tecnica Avanzata ogni round, indipendentemente dal numero di slot Tecnica a disposizione.
    Azioni Gratuite
    Le Azioni Gratuite sono azioni non offensive e non difensive effettuabili in un round. Non sono limitate numericamente, ma solo dal buonsenso del giocatore. Sono suddivise in 3 categorie:
    • Istantanee: estrarre armi, estrarre oggetti conficcati, movimento (6m, 1 volta a round).
    • Veloci: effettuare finte, passare un oggetto, lanciare 1 oggetto senza volontà offensiva.
    • Lente: attivare/caricare [Meccanismi] non offensivi, applicare [Veleni], creare oggetti.


    Edited by F e n i x - 10/3/2016, 11:16
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +188

    Status
    Offline
    La luce del sole aveva ormai invaso la stanza con prepotenza, ma Haruko non reagì alla provocazione. Non aveva mai avuto problemi d'insonnia o simili, che ci fosse buio completo o una fastidiosa luce abbagliante, nulla l'avrebbe svegliata, sarebbe rimasta a dormire fino a che il suo corpo non fosse stato soddisfatto e ben riposato.
    A meno che non stesse dormendo a casa di qualcuno particolarmente insistente.
    Il ditino di Raizen le tamburellava sulla guancia in maniera decisamente insistente e fastidiosa; magari un poco se lo meritava, vista la sua insistenza nel bussare la porta qualche ora prima. Mugolò infastidita, coprendosi la faccia con il cuscino, costringendo il colosso ad insistere ancora di più prima che si convincesse ad alzare la faccia e fissarlo, stanchissima. Lo sguardo passò dal suo viso, alla tazza, al corpo, ancora nudo. Senza staccare la testa dal cuscino, lo fiissò intensamente.

    Non ci pensi nemmeno.

    Fortunatamente non pareva nella mood, resosi conto di non essersi ancora rivestito, si alzò con poca eleganza per andare a recuperare la sua roba. Haruko, dopo un grosso sbadiglio, scivolò giù dal letto, trascinandosi dietro una delle coperte, avvolta addosso, e seguendo il ragazzone nel salotto, alla ricerca dei suoi vestiti.

    Non ricordavo che camminare fosse così faticoso.

    Le sembrava di avere due pesi attaccati alle caviglie, ma ancor peggio era quella sensazione di formicolio alle cosce che la seguiva ad ogni passetto. Inutile dire che sbucò dalla porta quando ormai il kage aveva finito di vestirsi da un pezzo. Si, la faceva facile lui, si era vestito solo per metà.
    Cogliendo un momento di distrazione di Raizen, dopo aver raccattato la sua roba, tenendola in mano, si sarebbe lasciata cadere sul divano, tentando di riaddormentarsi. E ci sarebbe riuscita, se l'altro non avesse fatto nulla per impedirglielo.
    Svegliata (stavolta del tutto) e rivestita, si trascinò stancamente in cucina, seguendo l'odorino invitante. Odorino appartenente a decine di piatti diversi. Tutti quasi finiti, se non piccole porzioni avanzate. La ragazza fissò i vari piatti, poi Raizen, e poi si guardò attorno per cercare qualcosa. Con aria piuttosto confusa, chiese:

    ...Scusi, ma in quanti eravamo ieri??

    Domanda più che lecita, vista la stanchezza che si sentiva addosso. Ad ogni passetto le formicolavano le gambe, e, pigrizia a parte, si sarebbe volentieri addormentata anche in piedi se non fosse per il Kage che, prontamente, l'avrebbe infastidita fino a farla svegliare di nuovo.
    La sua espressione sorpresa e sconvolta non cambiò di molto quando capì che tutta quella roba era stata cucinata e mangiata solamente da Raizen.

    Devo aver dormito per una settimana intera.

    Si accomodò, permettendo alle sue gambine di riposare, solamente stare in piedi era piuttosto fastidioso. allungando timidamente le mani su tutti i dolcetti e pasticcini che trovava in giro, accompagnandoli con una tazzina di latte, e facendo i complimenti al cuoco per il lavoro, e per l'appetito. Non lo disturbò mentre andava a lavarsi, e non si azzardò nemmeno nel chiedergli se poteva fare una doccia ance lei, temendo la proposta di un secondo round. Lo aspettò seduta al tavolo, finendo con calma di bere l'ultimo sorsino di latte.
    La parola "misure" le fece sputare tutto all'improvviso, alzandosi con inaspettata vitalità (cosa di cui si pentì all'istante, i movimenti rapidi le erano letali in quello stato).

    I COSTUMI!! Signor Raizen! Avevo preparato una sorpresa per lei, sapevo che non dovevamo fermarci qui! Deve venire a casa mia, subito!!

    Niente obiezioni, la giovane pareva pronta ad insistere su quel punto, lui doveva seguirla fino a casa, costi quel che costi. Con tutto il lavoro che aveva fatto per quel costume, ora andavano fatte le ultime rifiniture, ed era necessario ce il colosso lo indossasse per farlo, o sarebbe finito nuovamente a prendere lui le "misure" alla ragazza.

    Edited by Waket - 24/2/2016, 17:39
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,982
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    Costumi a Sorpresa







    Alzò lievemente gli occhi dal tazzone di spremuta quando Haruko gli chiese quante persone ci fossero state l’altra notte. Aveva cambiato bevanda mentre la studentessa decideva cosa mangiare, in tanti gli avrebbero sconsigliato la spremuta d’arancia insieme al latto, ma nello stomaco dell’Hokage era tutto nero e niente litigava nel buio.
    Rise lievemente prima di rispondere.

    Solamente in due.
    Io e te.


    Disse indicando prima se stesso e poi la ragazza.
    Quando la kunoichi urlò per un attimo lo spaventò rischio di mandarli di traverso uno degli avanzi salati che stava spazzolando dai piatti, visto che era stato evitato da Haruko, complice la concentrazione nel leggere la rivista di scienza la vocina della ragazza risultò fin troppo penetrate.

    Eh?!?
    Calma!
    Costumi?


    Si soffermò a pensare che magari aveva messo in programma qualche gioco di ruolo, o magari aveva qualche abitino succinto di quelli che erano in grado di resuscitare i morti.
    Guardò la ragazza con un piccolo ghigno.

    Ah no aspetta, comprendo.
    Meglio sbrigarsi prima di tardare troppo.
    Sono cose che richiedono il loro tempo dopotutto.


    Si alzò battendo le mani.

    Bene, direi che possiamo muoverci senza alcun problema.

    Rinvigorito dalla colazione e dalle poche ore di sonno, estremamente rilassate per quanto poche, si mise in moto in maniera quasi frenetica, aiutando Haruko a muoversi e spintonandola insistentemente come un bambino curioso di vedere la sua sorpresa.
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +188

    Status
    Offline
    Sapevo che avrebbe capito, signor Raizen!

    Sguardo d'"intesa" tra i due, con la sottile differenza che lui se la stava mangiando con gli occhi, mentre lei cercava di immaginare la sua faccia quando avrebbe scoperto che cosa fosse il suo costume. Forse la nottata era stata troppo dura per entrambi, visto che il Kage pareva essersi completamente dimenticato di aver chiesto alla ragazza stessa di procurare due costumi per la festa alla quale dovevano recarsi. O forse aveva sperato che lei ricadesse nel prendere comunque qualche costumino succinto.
    Haruko si ribello più volte agli spintonamenti di Raizen che puntavano a farle accelerare il passo, viste le sue condizioni cercava di andare con più calma possibile, nonostante il colosso non fosse d'accordo.

    Faccia piano, mi fa male tutto! Ho bisogno di andare con calma. Anche se non vedo l'ora di vedere la sua faccia!

    Indolenzita ma euforica, arrivarono a casa di lei (molto lentamente, a meno che Raizen non si fosse improvvisato taxi e l'avesse portata a cavalluccio); lo fece accomodare nel salottino della sua casetta, decisamente più arredata, seppur modesta, rispetto all'appartamento del Kage, con fiori e decorazioni in ogni angolino. Certo, il suo cucinino, nella stanza a fianco, non era minimamente paragonabile, ma a lei e alla sua micia bastavano. Micia che non mancò di presentarsi, saltando sul tavolo e fissando torva il nuovo ospite. Dopo averlo fulminato per qualche istante, si leccò la zampetta rugosa e priva di pelo, ignorando senza ritegno il colosso, assicurandosi che non si avvicinasse troppo a lei, altrimenti gli avrebbe soffiato contro, mostrando i denti ed agitando la coda.

    Mi cambio e in un lampo sarò da lei! Faccia pure come se fosse a casa!

    Poteva anche provarci, ma se si fosse gettato sul frigo, avrebbe trovato solo qualche verdura e delle scatolette di tonno aperte, mentre nelle mensole vi era una gran quantità di cibo per gatti, un po' di riso, pane, prodotti in scatola e qualche dolcetto nascosto in giro.
    Dopo qualche minuto, i passetti di lei si sarebbero avvicinati al salottino. Assicurandosi che fosse nella stanza, avrebbe preso fiato, stringendo qualcosa nella mano, per poi saltare fuori allo scoperto, gridando fiera:

    TA-DAAAH! Il mio costumejpg da magica principessa dei pony!! ...Le piace?!

    Lanciò un pugno di brillantini per tutta la stanza, che lentamente le caddero addosso, tenendo ben alta la sua magica bacchetta stellata e mantenendo la posa per qualche secondo, facendo poi un regalissimo inchino e sbattendo la bacchetta colma di brillantini qua e là, spargendone in ogni dove.
    Raizen poteva dire quello che gli pareva, l'unica risposta di ritorno sarebbe stata Lo adoro anche io!! E aspetti di vedere il suo!

    Se non fosse stato per l'indolenzimento alle gambe, sarebbe apparsa ancor più euforica di quanto già non fosse, mentre spariva nuovamente nel suo studio, la stanzetta subito dopo il salottino, tirando fuori quello che pareva un... beh...

    E questo è il suo costumejpg!

    Aveva mischiato tutti i costumi comprati per crearne uno unico, più grosso, dalla... specie indefinita. Era una sorta di chimera con tutti gli animali mischiati in malo modo tra loro. Ma Haruko aveva ovviamente già pensato a tutto.

    Lei sarà sir Discord, il malvagio... signore... del... mondo oscuro! Che combatte per far cadere il trono della principessa pony!

    Fissandolo con due occhioni fieri di sè, con la faccia di chi sapeva di aver lavorato moltissimo sul proprio progetto, domandò, sperando in una risposta positiva:

    Allora? Le piace?
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,982
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    La grande festa









    Durante il cammino verso casa Haruko si potè rendere conto del fatto che più camminava più il dolore si faceva leggero, passando mano a mano che i muscoli si scaldavano e diventando solo un lieve fastidio, cosicchè quando si presentò a Raizen col nuovo costume ciò che rimase di quella notte fu soltanto un lieve dolorino del tutto ignorabile.

    Vuoi farmelo vedere qui in salotto?

    Si guardò attorno poco convinto.

    Beh, non ha lo stesso ambiente del mio, ma ci si può accontentare dopotutto.

    Mentre si cambiava Haruko lui fu libero di camminare per la casa, osservando quasi schifato il gatto.

    Mamma di tutte le bestie quanto sei brutto

    Gli disse con estrema sincerità per poi avvicinarsi a passi felpati, quasi intimidito mentre lo guardava da altre angolazioni per vedere se così brutto anche da quelle.
    Era come se avessero preso un gatto e gli avessero messo addosso un budello animale con la sua forma ma troppo largo per lui. Inutile dire che quando prese a pulirsi come solito fare per i gatti il Colosso si portò le mani alla bocca, cercando di sopprimere un urto di vomito.

    Ommioddio!
    Non lo fare mai più davanti a me!
    Sordida bestiaccia ma che…?!?


    Proprio in quel momento il gatto aveva alzato una zampa, quasi come se l’avesse capito, e prese a leccarsi al di sotto della stessa.

    Sciò! Sciò!
    Creatura immonda!


    Tese le mani verso il felino spintonandolo via dalla sua vista del tutto disgustato, ignorando del tutto i soffi e gli eventuali graffi che non sarebbero riusciti a lederlo minimamente.
    Il disgusto impiegò fortunatamente poco a passare, ma quell’immagine sarebbe perdurata a lungo nella memoria, permettendogli di sfruttare al meglio le sue notti di passione visto i disarmanti poteri anti libido che quella creatura del male aveva.
    Finalmente Haruko si presentò nuovamente a lui, causando più di un emozione nel colosso, ma “stupore” era quella che riusciva a riassumere le varie sfumature, inizialmente sperava in qualcosa di più sexy -anche se essere sexy con le forme della ragazza non era proprio facilissimo- ma facendo qualche giro attorno riuscì ad apprezzare come il tutù lasciava le gambe scoperte.

    Beh, è sicuramente un passo avanti, ma non pensavo di piacessero anche i giochi di ruolo.

    Strinse gli occhi, immaginando di dover probabilmente rivestire la parte dello stallone, immagine un po’ grezza, ma per una volta poteva pure prestarsi a quelle stranezze.

    E dimmi, che poteri ha la tua bacchetta su quelle altrui?

    Nemmeno il tempo di un battito di ciglia che l’Hokage le fu dietro per afferrarle le natiche.

    Oh, pensa te, credevo che la bacchetta fosse l’unica cosa con poteri magici.

    Le sorrise, rendendo cristallino che per lui il temuto “secondo round” non era poi così impensabile, ma che l’avessero o meno consumato prima o poi avrebbe visto il suo costume.

    Ah, quindi questo è il mio?

    Chiese mentre, prendendolo per le spalle, lo alzava davanti a se, notando il patchwork di costumi di cui era composto, prese un sospiro, di quelli disperati. Era la seconda volta che doveva vestirsi in maniera ridicola.

    Beh, ha senz’altro dei bei colori.
    Mi piace l'idea di essere il signore del Caos!


    Disse la prima frase con l’entusiasmo di chi aveva appena trovato una cosa positiva su di una negativa per invogliarsi a non farlo controvoglia.
    Indossò rapidamente il costume, seppure con la Henge si sarebbe dato una nuova faccia.

    Beh, non ti aspettavi che da Hokage potessi fare questa mascherata spero.

    Ridacchiò divertito mentre usciva di casa.

    Andiamo prima di fare troppo tardi.

    La grande festa in maschera di Otafuku li aspettava.




    La Sfilata



    Avrebbero necessitato di fin troppo tempo per arrivare al porto se Raizen non avesse preso la kunoichi in braccio per portarla a destinazione, fortunatamente aveva usato la Henge, tra i costumi e quello che sembrava un ostaggio questa volta avrebbe rischiato seriamente la prima pagina.
    Ci volle poco più di un ora ad arrivare a destinazione, cosa impossibile alla velocità di Haruko che avrebbe richiesto almeno sette volte tanto.
    La festa non si presentava male non mancava la musica festosa, prodotta con gran caciare da una banda in maschera ed i colori la facevano da padrone, inondando le strade di coriandoli e lustrini mentre costumi colorati quanto e più di quello di Raizen vi sfilavano.
    Aveva appena poggiato Haruko che la sua attenzione fu attratta da un piccolo nugolo di persone oltre la fiumana di gente, ostacolo mobile che lo costrinse a un rapido slalom per passarci attraverso, purtroppo il movimento l’avrebbe probabilmente portato fuori dalla vista di Haruko che avrebbe dovuto impegnarsi non poco per non perdere[Furtività +9] L’Hokage tra tutte quelle persone, tra tutti quei colori!


    Allora, qualche parolina sugli status.
    Sono dei mostri orribili.
    Ora non li hai potuti affrontare al meglio ma durante un combattimento sono la cosa più scomoda che possa capitarti, quantomeno per quelli che limitano le tue azioni, i DnT sono fastidiosi, ma son pur sempre delle ferite di cui puoi liberarti in un modo o nell’altro.
    Gli altri decisamente meno, ti costringono spesso a rinunciare ad attacchi fondamentali durante il combattimento od a spostamenti troppo lunghi, insomma, una vera spina nel fianco.
    In questa prima parte descrittiva li hai “trattati” bene, più in la vedremmo in fase combattiva quanto disturbo ti daranno, per ora ecco qui la lista completa:

    Status
    Danno nel Tempo

    Il Danno nel Tempo (DnT) può essere causato da conseguenze extra degli attacchi come Sanguinamento, Ustione, Dolore. In ogni caso, l’obiettivo subirà un danno extra ogni turno.
    • DnT Leggero: Causa una riduzione della vitalità di lieve ogni round. Il danno massimo è una ferita Leggera.
    • DnT Medio: Causa una riduzione della vitalità di una mezza leggera ogni round. Il danno massimo è una ferita Media.
    • DnT Grave: Causa una riduzione della vitalità di una leggera ogni round. Il danno massimo è una ferita Grave.

    Intralcio
    L'intralcio è causato solitamente da elementi esterni (rovi, terreno difficile, reti, olio, illusioni...) o da una condizione fisica (danni agli arti inferiori…). Liberarsi dall'intralcio fisico elimina eventualmente lo status.
    • Intralcio Leggero: Causa Azzoppato o Ingombro.
    • Intralcio Medio: Causa Azzoppato e Ingombro.
    • Intralcio Grave: Causa immobilità: l’utilizzatore non può muoversi dal posto.

    Condizioni Fisiche
    Le Condizioni Fisiche sono status con un effetto singolo. Sono considerati status Medio:
    • Accecato/Assordato: Non utilizza il relativo senso di percezione ed eventuali abilità.
    • Azzoppato: Riduce della metà la distanza di movimento concessa dagli slot azione e causa AdO ad ogni movimento.
    • Ferita Profonda: Il danno è considerato di entità doppia in fase di guarigione; lo status è una caratteristica della ferita e rimane finché presente la ferita.
    • Ingombro: L’utilizzatore non può effettuare S&M, AdO e Counter; ogni Azione Gratuita Veloce o Lenta richiede 1 slot azione per essere effettuata.
    • Indebolito: Gli status successivamente subiti nella zona aumentano di una categoria; aumenta di 1 round la durata se lo status non ha categorie superiori.
    • Scoordinato: Le tecniche eseguite dal personaggio causano sempre AdO.
    • Stordimento: L'utilizzatore non può sfruttare l'effetto bonus delle statistiche secondarie.
    • Semiparalisi: Utilizzare una zona semiparalizzata richiede uno slot azione extra a round.

    Sono considerati status Gravi:
    • Affaticato: La riserva massima di chakra e vitalità del personaggio è pari alla riserva di chakra attuale. Richiede 1 giornata di riposo per rimuovere lo status; la rigenerazione di chakra e vitalità sarà successiva la rimozione dello status. Utilizzare una tecnica che causa affaticamento, quando si è già affaticati, dimezza la riserva di chakra rimasta.
    • Amputazione: Non è mai più possibile utilizzare la zona amputata. Con un'operazione di pronto soccorso, la zona sarà utilizzabile ma Intorpidita e Semiparalizzata per 1 settimana.
    • Intorpidito: La zona intorpidita non può impastare chakra.
    • Paralisi: Non è possibile utilizzare la zona paralizzata. Con un'operazione di pronto soccorso, la zona sarà Semiparalizzata.
    • Rottura: Non è possibile utilizzare la zona rotta e ogni colpo subito nella zona riduce la vitalità di una ½ Leggera extra. Con un'operazione di pronto soccorso, la zona sarà utilizzabile ma Intorpidita e Semiparalizzata per 1 settimana.


    Mentre adesso ci spostiamo alla percezione e furtività, cerca di non perdere Raizen all'interno della folla!

    La Percezione è la capacità di percepire l’ambiente tramite i sensi, mentre la Furtività è la capacità di non farsi percepire. Un ninja può muoversi in tre differenti modi:
    ï‚· Normale: È sempre percepito.
    ï‚· Furtivo: Può essere percepito entro una certa distanza [ Percezione-Furtività ].
    ï‚· Occultato: Non può essere percepito. Richiede un occultamento ambientale totale.
    Un ninja è Furtivo se ha un occultamento parziale alla vista dell’avversario: ad esempio la nebbia, la fitta vegetazione, l’oscurità o uscire dal campo visivo avversario. Inoltre, non deve essere facilmente percepibile all’udito, al tatto o olfatto: ad esempio non avere un forte odore, non provocare forti vibrazioni o rumori.
    Ogni ninja ha Percezione pari a 6 e Furtività pari a 0. La differenza tra la Percezione (6) e la Furtività (0) dell'obiettivo Furtivo definisce la distanza in metri entro la quale l'osservatore può percepire l’obiettivo Furtivo. Normalmente, un osservatore percepisce una persona Furtiva entro 6 metri da sé; entro 1,5 metri l’obiettivo Furtivo è sempre percepito.
    Un ninja è Occultato se si trova nascosto da un ostacolo insormontabile ed è fisicamente non percepibile dai sensi avversari.
     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +188

    Status
    Offline
    La giovane continuò a spargere brillantini qua e là, mostrando chiaramente quali fossero i suoi "poteri".

    Umh... altre bacchette?

    Haruko capì cosa intendesse quando sentì la presa del kage sulle natiche, reagendo con un urletto e voltandosi, seriosa:

    No, no! Niente secondo round! Le principesse pony non hanno tempo per queste sciocchezze!

    Serissima (per quanto potesse esserlo con quel costume), si impettì, sventolando la bacchetta a mò di scettro. In realtà non sarebbe stato troppo difficile convincerla, la ragazza si lasciava spesso trasportare dagli eventi, per quanto assurdi potessero sembrare, e sicuramente, se Raizen avesse imparato a conoscere questo suo lato, lo avrebbe sfruttato a dovere.
    Finalmente toccò a lui indossare il costume, e lei lo osservò orgogliosa, saltellandogli attorno euforica dopo che le confessò che, per un motivo o per l'altro, qualcosa di quel costume gli piaceva.

    Sta benissimo signor Raizen!! Vedrà, farà un figurone alla festa!!

    Peccato che il "signor Raizen" non pareva propenso a mostrare il suo vero volto. Poco importava con che faccia decideva di presentarsi, le era stata affidata la missione di seguirlo ad una festa e, a qualsiasi costo, avrebbe svolto la missione in maniera impeccabile.
    Qualsiasi essa fosse, visto che non le era stato spiegato in maniera molto chiara. Ma dell'Hokage ci si può fidare, no?

    _____________________________________________________________________



    Per arrivare alla festa in orario, dovette lasciare che il Kage le desse un passaggio, prendendola in braccio e correndo a velocità per lei impensabile. Velocità che, non appena fu messa a terra, le causò un terribile giramento di testa, destinato a svanire in fretta.

    Ugh... L-la prossima volta partiamo in orario, d'accordo? ...Signor Raizen?

    Non fece in tempo a finire la frase che fu costretta a guardarsi attorno, poichè Raizen si era fatto distrarre da qualcosa ed aveva preso a fare slalom tra la folla. Haruko, scorgendolo in tempo, lo seguì, ma usare la "forza" per farsi spazio tra la folla non era un granchè come tattica. C'erano costumi talmente ingombranti e decorati che sarebbe stato impensabile pensare di arrampicarsi da qualche parte e rintracciarlo dall'alto. Avrebbe solamente rischiato di perdere tempo prezioso e perderlo di vista del tutto.
    Aveva persino messo in conto la possibilità di accucciarsi e passare sotto a tutti, ma scosse la testa non appena capì quanto fosse assurda quell'idea. Oltre a rischiare di incastrarsi da qualche parte e far cadere un buon numero di persone, sarebbe probabilmente finita sotto i piedi di tutta la mandria di persone che passava di lì.

    Andiamo Haruko, non pensare a cose stupide! Ragiona!! ...Oh no! Dov'è finito??

    La ragazza iniziò a preoccuparsi quando si accorse di averlo perso di vista. Si agitò, guardandosi attorno e cercando di saltellare per osservare la situazione un po' più dall'alto, ma, bassina com'era, si trattava di uno sforzo inutile, atto solo a perdere tempo. Fortuna volle che, in panico, Haruko abbassò lo sguardo per pensare, scorgendo la lunga coda del costume che lei aveva cucito.

    AH! Sapevo che aggiungere la coda del dragone era stata una buona idea!!

    Sforzandosi di passare in modo da raggiungerla, avrebbe letteralmente "tirato" Raizen per la coda, tenendosi ben salda in modo da non potersi più perdere.

    Signor Raizen! Che succede?
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,982
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    Il Recinto degli Schiaffi







    La sventolata di bacchetta sul viso gli fece perdere qualsiasi tipo di carica, convertendola in pochi istanti in un sorriso divertito che avrebbe dato al primo maleducato della giornata la possibilità di scappare senza rappresaglie da parte del Colosso, non capitava spesso che avesse una piccola riserva di spensieratezza.

    Andiamo va.

    Si tirò dietro la studentella e partirono alla volta della festa.
    La più sorprendente da parecchio tempo a quella parte.
    Raizen infatti non si fiondò tra la folla per caso, non avrebbe piantato Haruko per delle sciocchezze, era stato una persona ad attirarlo, un rapidissimo flash che non si sarebbe mai aspettato di rivedere, di osservare: un fulmine a ciel sereno.
    Dovette spostare di malo modo più di una persona per verificare che quella visione non fosse semplicemente il frutto di un indigestione, ma alla fine giunto al piccolo cerchio di persone non potè che confermare la visione, restando qualche secondo immobile.

    Horobi?

    Affilò lo sguardo reputando quasi impossibile quella visione, quantomeno non reputava possibile che il suo vecchio maestro del corso chunin saltasse fuori dal nulla in quel modo dopo essere scomparso per anni.
    Avrebbe presto scoperto che non erano la stessa persona nonostante l’incredibile somiglianza, ma la fantasia ed i ricordi non vennero ostacolati da quell’errore.
    Horobi gli venne presentato ai suoi tempi da Ayato come eccezionale sensei, e tale si dimostrò, seppure i suoi impegni lo allontanarono repentinamente da quel corso senza permettere che riuscisse ad infondere il suo sapere ad un allora principiante Raizen.

    Ayato… mh… chissà come sarebbe stato combattere con l’ottavo Hokage della foglia ora.

    Il desiderio di un Hokage non ancora troppo maturo e voglioso di confrontarsi con i suoi predecessori per vedere quanto degno fosse del suo scranno lo lasciò a vagare con la fantasia per qualche istante, aprendo luoghi più profondi nella sua mente dei quali non conosceva nemmeno l'esistenza, remoti ancor più del suo inconscio, in un luogo dove solamente la volontà di nascondersi in attesa di un qualche evento può portare.
    Ayato, al pari di Jotaro era stato in grado di lasciare un impronta sulla vita del Colosso, seppur per motivazioni differenti. La sua natura benevola, la sua saggezza e probabilmente la forza che contraddistingueva il leader della foglia al momento dell’arrivo di Raizen anche. Tutte cose che ai tempi contribuirono a trasformare Ayato in un obiettivo da raggiungere e superare ad ogni costo, quale obiettivo più nobile di quello di sorpassare una leggenda?
    Fu Haruko a fargli toccare nuovamente terra quando gli tirò la coda.

    No è che avevo visto questo ragazzo qui e mi ha ricordato alcune cose.
    Se non altro siamo arrivati a destinazione.


    Fece un piccolo ghigno indicando l’interno del piccolo nugolo di persone: una piccola arena recintata di scontri clandestini che gli organizzatori erano riusciti a legalizzare, forse per l’obbligo-presenza dei costumi durante i combattimenti.
    In realtà sembrava di osservare un vero e proprio zoo in guerra più che un vero e proprio recinto, e nonostante i costumi, palesemente fatti dai partecipanti, a volte ridicoli, in tanti se la cavavano piuttosto bene a menar le mani.
    Raizen si voltò verso Haruko con un sorriso.

    Ricordi quando parlavo di esperienza?

    La indicò con un piccolo scatto dell’indice.

    Tu. Dentro.

    Il costume lo aveva, un pony. E non si sa per quale particolare effetto, ma l’accesso all’arena la fece sentire rinvigorita, come se la sua prestanza fisica fosse stata incrementata.
    Fu all’ingresso di Haruko che il pubblico ammutolì, alcuni dei quali si lasciarono cadere di mano persino le banconote che erano pronti a scommettere sui prossimi combattenti, a ben notare in effetti non si poteva vedere una sola ragazza li dentro.
    C’era da dire che la presenza dell’accompagnatore della ragazza, per quanto vestito in maniera “particolare” rendeva impossibili eventuali insulti o rappresaglie verso la stessa da parte dei sudaticci scommettitori. Giusto uno provò a levare una vocale di scherno, ma il cazzotto che gli tappò la bocca lo spedì dalle panche dritto al pronto soccorso, in cui gli avrebbero detto che per il suo naso c’era ben poco da fare, e che avrebbe dovuto vivere con quel chewingum masticato sul viso per l’intera vita.

    Mantieniti qui vicina, ti darò qualche dritta mentre combatti.

    Gli strizzò l’occhio, aspettando che il primo contendente entrasse nella piccola arena.



    Allora, niente di più semplice studentelli cari:
    Dovete prendervi a schiaffi.
    Mentre lo fate io interverrò on e off gdr per dirvi se sbagliate, se potete sfruttare particolari meccaniche che vi sono sfuggite o altro.
    Regola speciale dell’arena: al suo ingresso avrete un bonus di 2 tacche extracap (qualcosa di gigantesco per degli studenti) in una statistica primaria o in due se volete distribuirlo, scegliete bene cosa potenziare :guru:
    detto questo vi introduco il CAP, un concetto semplicissimo.
    È il limite oltre il quale il corpo del ninja non può spingersi senza danneggiarsi per lo sforzo, superarlo (entro certi limiti superati i quali non si può proprio andare) comporta status abbastanza scomodi durante un combattimento, e nel caso di voi studenti potrebbe addirittura significare la sconfitta se non gestito al meglio.

    CAP: Rappresenta il potenziamento massimo raggiungibile sommando Vantaggi/Svantaggi, Aumenti/Diminuzioni e Impasti. Il CAP varia in base al grado: Studente (+3), Genin (+4), Chunin (+6), Jonin (+8).

    Impasto: Usando chakra è possibile potenziare 1 o più statistiche primarie, ottenendo tacche temporanee per 1 slot Azione/Difesa, da dividere tra le statistiche primarie. Un consumo Mediobasso (2 Bassi) concede +4 tacche temporanee: ogni consumo Basso in più concede +2 tacche aggiuntive. Ogni consumo inferiore concede -1 tacca. Esistono impasti massimi per grado.
    • Studente/Sospetto: Mezzo Basso (+2)
    • Genin/Nukenin C: Basso (+3)
    • Chunin/Nukenin B: Mediobasso (+4)
    • Jonin/Nukenin A: Quasi Alto (+8)

    È possibile superare questo limite, riduce di ½ Leggera la Vitalità ogni tacca sopra il limite del proprio grado. Da non confondere con l’OverCAP.
    OverCAP: L'utilizzatore può superare i propri limiti. Può aumentare il CAP (numero di tacche di vantaggio massimo ottenibile) di una statistica di 4 tacche per un round: come contraccolpo, l’arto utilizzato è Paralizzato per 1 round oppure Semiparalizzato per 2 round. È possibile effettuare l'overCAP solo contro parienergia o superiore.

    Vantaggi/Svantaggi: È possibile avere un vantaggio (+1) in una Statistica Primaria o Secondaria, se assegnato anche uno svantaggio (-1) ad una Statistica Primaria. Un Genin può avere massimo (+1) di vantaggio a Statistica; un Chunin fino a (+2); un Jonin fino a (+3). Lo Svantaggio massimo è (-4).
    Aumenti/Diminuzioni: All'acquisizione di una Tecnica Speciale è possibile avere Aumenti (+3) oppure Diminuzioni (-3) nelle statistiche elencate, cumulabili con Vantaggi e Svantaggi.

    Se avete domande sapete dove trovarmi, partite con un post a cranio, tu per primo Aya, sia con Horobi che con Aya :guru:
    Potete interagire liberamente prima dello scontro se gradite :zxc:


    Edited by Jotaro Jaku - 3/3/2016, 23:10
     
    .
  13. Ayato
        Like  
     
    .

    User deleted


    Horobi



    La parola Horobi non ha alcun significato nella lingua comune, ma in un antico villaggio dimenticato si sarebbe potuto tradurre in "fiamma che tutto consuma". Il giovane Horobi non aveva molto a che fare con le fiamme, tantomeno era il genere di ninja che qualcuno avrebbe potuto accostare al fuoco. Egli era come la nebbia, Oboro, e come il vento, Kaze. Eppure questo era il suo nome, un nome da primogenito, colui che si sarebbe sostituito al padre assassinandolo. Più di sei anni separavano Horobi da quella prova, nonostante il suo pensiero vagasse spesso per quei lidi oscuri.

    "Recati alla festa. Cerca un maestro"

    Erano questi gli ordini. Ad Horobi non interessavano le feste, ne divertirsi, ne distrarsi in alcun modo. Ma non era tipo da discutere un ordine, non senza valide argomentazioni personali. Perciò andò alla festa, prese una maschera da volpe da una bancarella, ed attese. Indossava una tenuta insolita per lui, completamente nera: l'unico elemento colorato era la maschera, arancione e rossa, che però al momento teneva riposta nella tasca della felpa. Aveva scelto di vestirsi di nero senza un motivo particolare, e teneva il cappuccio tirato indietro, stranamente poco attento a non farsi vedere.

    °Un maestro in mezzo a tutti questi pagliacci. Non farò fatica a riconoscerlo°

    Ma fu il maestro a riconoscere Horobi, o quantomeno a fissarlo in modo davvero preoccupante. Sembrava aver visto uno spettro.

    Horobi non era che un principianti nella gerarchia degli shinobi, eppure era già molto sveglio, e non mancò di notare quello che c'era dietro quel buffo costume da drago. L'ipotetico maestro fece entrare nel recinto un'altra figura bizzarra, una ragazza. Lei non emanava alcuna aura particolare, eppure quel ninja esperto le stava chiedendo di mettersi alla prova. La mossa di Horobi non si fece attendere.

    °Ho aspettato fin troppo in questo luogo chiassoso°

    Balzò giù dalla sua postazione e tirò fuori la maschera da volpe. Prima di indossarla fisso per qualche secondo la persona che aveva immaginato poter essere un maestro: il suo non era uno sguardo di sfida, ma uno sguardo curioso e determinato. Gli occhi del giovane erano molto simili a quelli dell'Horobi conosciuto da Raizen, ma mancava da loro la profondità, e la sofferenza.

    "Combatto io"

    Disse infine il ragazzo, calzando la maschera, ed entrò a sua volta nel recinto. Le mani tornarono a mettersi nella tasca della felpa, le spalle erano rilassate e sembrava quasi fuori guardia. Soltanto gli occhi, che si intravedevano attraverso il muso da volpe, mostravano la sua concentrazione.

    Scelgo +1 a velocità e +1 a riflessi.


    Ayato



    La Voce di Castlevania portò al signore dei vampiri un pensiero. Ayato dischiuse gli occhi bicolore e si alzò a sedere, contemplando la notizia.

    °Un mio vecchio allievo è progredito così tanto da pensare questo°

    I suoi pensieri erano un misto di orgoglio e curiosità, e la sua risposta non si fece attendere. Così la Voce di Castlevania corse veloce, ed udibile solo a Raizen, sussurrò: l'Ottavo Hokage è lieto della vostra volontà, ed egli è pronto a soddisfare il vostro intimo desiderio...

    Dopo qualche secondo un secondo sussurro: Tuttavia il luogo dove vi trovate ora, e le persone con cui vi accompagnate, non sono al giusto livello per ospitare ed assistere ad una vostra dimostrazione di forza. Vi invita perciò a raggiungerlo nell'Arena di Castlevania tra sei giorni esatti. Se lo desiderate potete portare un pubblico adeguato. Infine, per arrivare, l'Hokage è certo che non avrete difficoltà, vi basterà pensarlo...

    Poi la Voce andò via, così come era venuta, e senza possibilità di replica. Ayato finalmente si alzò dal suo maestoso letto vittoriano ed andò a fare una ricca colazione, mentre nella mente già pregustava ben più prelibate libagioni.

    Edited by Ayato - 4/3/2016, 16:12
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +188

    Status
    Offline
    Haruko si avvicinò a Raizen, mettendosi davanti a lui per osservare ciò che aveva catturato la sua attenzione, un ragazzetto dai capelli corvini. Non ebbe tempo di chiedere nulla, perchè da quella posizione riuscì anche a vedere la loro "destinazione": una sorta di recinto, circondato da uomini urlanti che scambiavano scommesse tra loro, dal quale erano appena usciti due ragazzi; uno dei due le passò di fianco, cosicchè lei potè notare i numerosi lividi che ricoprivano il suo corpo. La ragazza sussultò per un momento, capendo a cosa fosse dovuto tutto quel tambusto, alzando il muso preoccupato verso il Kage, e sussurrando dubbiosa:

    S-signor Raizen, non credo dovremmo trovarci qui...
    Ricordi quando parlavo di esperienza?
    ...Scusi?
    Tu. Dentro.
    Che!?

    E così, senza troppi complimenti, Haruko venne spinta con forza nel recinto, da Raizen stesso. Lei si irrigidì, e tutti si ammutolirono.
    Un silenzio di tomba. Piuttosto imbarazzante, oltretutto. Solo una voce osò gridare qualcosa, o almeno ci provò, perchè non fece in tempo a finire una sola parola che il grido si trasformò in un mugolio di sottofondo, e poi di nuovo il silenzio.
    La giovane si guardò attorno in panico, facendo un po' di passetti indietro in modo da raggiungere il colosso, per sentire che aveva da dirle.

    Ah ah. Consigli. Grazie.

    Panico. Sapeva bene di non essere molto brava nel combattimento, ed ora era costretta a sfidare non si sa bene chi, in un combattimento "legale", osservata da decine di persone, pronte a scommettere su i due combattenti. ...Probabilmente sull'altro.

    "Combatto io"

    Un ragazzo ruppe il silenzio. Anzi, il ragazzo di prima lo fece, quello che aveva attirato l'attenzione di Raizen. Gettando alle sue spalle la bacchetta, ricoprendo così, involontariamente, di brillantini sia lei che il colosso, si avvicino di qualche passo al ragazzo, fino a trovarsi a circa due metri da lui. La sua spontaneità nel socializzare le diede un po' di coraggio, permettendole di interagire con il nuovo arrivato.

    Ciao! Io... uhm. D-di solito non mi presento agli altri in questo modo, ma se non combatto credo che questi signori, e il signor Caos qui dietro, si arrabbieranno molto. Perciò... Ecco... Non prendertela, per favore!

    Chiariti i convenevoli, era tempo di accontentare il pubblico. Avrebbe aspettato un po', ma era chiaro che il ragazzino stesse permettendo ad Haruko di fare la prima mossa, e lei non era sicura se vederla come una gentilezza o un problema.
    Facendosi coraggio (e spinta dalle occhiatacce del suo maestro, se così poteva iniziare a considerarlo), scattò in avanti per azzerare la distanza, cercando di colpirlo con un pugno sullo stomaco, proseguendo con un secondo calcio, potenziato, spazzando con la sinistra all'altezza degli stinchi; se lo avesse evitato saltando, avrebbe sfruttato il momento in cui si trovava in aria per colpirlo con entrambe le mani alle orecchie, tentando di assordarlo temporaneamente. Al contrario, se non avesse saltato, avrebbe tentato di colpirlo alla gola col taglio della mano.

    +1res, +1vel
     
    .
  15. Ayato
        Like  
     
    .

    User deleted


    Schiaffi

    "Ciao! Io... uhm. D-di solito non mi presento agli altri in questo modo, ma se non combatto credo che questi signori, e il signor Caos qui dietro, si arrabbieranno molto. Perciò... Ecco... Non prendertela, per favore!"

    La strana ragazza che aveva di fronte sarebbe davvero stata la sua avversaria. La prima da quando calcava il terreno di quella bizzarra accademia. Sembrava una principiante, proprio come lui, ma con un lato decisamente più ingenuo. Era davvero questa la sua prova?

    °Forse devo essere capace di vedere aldilà delle apparenze. Forse invece devo combattere adattandomi a chi ho di fronte°

    Horobi era leggermente interdetto sul da farsi, così non solo lasciò l'iniziativa alla ninja che aveva di fronte, ma fece appena in tempo a mettersi in guardia per fronteggiare un assalto frontale. Quel primo pugno però rese più limpida la visione dell'assassino, che comprese finalmente quali erano gli ordini.

    *Horobi fece un mezzo passo avanti col sinistro, aumentando la sua base di appoggio in lunghezza mentre come larghezza mantenne quella della spalle. Si preparò a ricevere il pugno in pancia della ragazza, rinunciando però di difendersi. L'assassino certo non era un incassatore, ne amava farsi colpire in alcun modo. Eppure un attacco disarmato che come primo bersaglio aveva un punto non vitale, poteva avere un solo significato: quella ragazza aveva bisogno di una svegliata*

    °Devo riuscire a non farle male, questa sarà una sfida contro me stesso. Se lei impara anche qualcosa, allora siamo a cavallo°

    Con quel pensiero in testa, il braccio sinistro di Horobi si distese in un pugno diretto al naso della kunoichi (rapidamente, grazie ad un potenziamento). Non fu ovviamente sufficiente a sventare l'attacco di lei, che impattò sugli addominali di lui lasciandolo leggermente scosso. Non fu nemmeno una mossa capace di dare vantaggio all'assassino, perchè indipendentemente dalle azioni di Haruko, le nocche di Horobi si sarebbero fermate a qualche centimetro dal suo naso.

    °Non sono proprio abituato a prendere pugni°

    Il secondo attacco di lei non si fece attendere, più veloce e all'apparenza più potente del primo. Mirava alla gamba, senza molti preamboli e senza cercare di nascondere la propria intenzione. Horobi si limitò a concentrare del chakra sul flessore del ginocchio e calciare verso l'alto, quasi a cercare di guardarsi da solo sotto al piede. Questo permise al calcio avversario di passare sotto di lui senza alcun impatto o danno. Ma ovviamente l'attacco nemico non era ancora finito.

    °Sicuramente non le mancano le energie°

    L'ultimo assalto sembrava un po' tirato lì, un colpo di taglio diretto alla gola. Anche in questo caso l'assassino scelse di utilizzare meno movimenti possibili per difendersi, e decise quindi di alzare la mano destra per intercettare il colpo, che finì innocuo sul suo palmo. Qualcosa non andava in quel combattimento, non c'era alcuna voglia di trionfare, men che meno di uccidere. Sembrava che la ragazza fosse obbligata a star nel recinto, e recitasse controvoglia la parte della combattente. Horobi rivolse brevemente lo sguardo a quello che aveva giudicato un maestro, chiedendo allo stesso tempo approvazione e perdono qualora avesse mal interpretato.

    Attacco

    °Svegliati, ragazza senza nome°

    "Mi chiamo Horobi, ora attacco io"

    Detto fatto l'assassino si preparò all'offensiva. Azzerò la poca distanza che c'era tra se e l'avversaria e guardandola negli occhi, mentre estraeva un kunai dalla tasca, cercò di pugnalarla alla schiena, all'altezza della quarta vertebra lombare. Anche in quel caso, se l'avversaria non si fosse difesa adeguatamente, avrebbe semplicemente "punto" la ragazza, senza danneggiarla. Quindi visto che l'istinto di solito porta un principiante ad allontanarsi da chi chiude troppo la distanza, il successivo attacco di Horobi si sarebbe basato proprio su questo. Se invece la ragazza avesse accettato di rimanere così vicina, l'assassino avrebbe lasciato a lei la prossima mossa.

    Qualora invece, come predetto da Horobi, la ragazza di fosse allontanata, il ninja avrebbe appoggiato una mano a terra ed eseguito un'agile spazzata con entrambe le gambe, allo scopo di atterrare la kunoichi. Al termine della manovra si sarebbe rialzato, sempre nella sua apparente non-guardia.

    Consumi e danni:
    consumo bassissimo su pugno in risposta
    consumo bassissimo su schivata
    danno leggero all'addome per pugno
     
    .
27 replies since 10/2/2016, 02:19   464 views
  Share  
.