Shi-e-En

[Free GdR aperta a tutti: Nuovo Anno]

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  1. Nevi
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    HrEKxIv
    Le cose andavano via via degenerando sempre di più, d'altronde però c'era da aspettarselo.
    Dopotutto era anche per quello che aveva deciso di fare il passo decisivo verso Hoshi, il fatto che fosse così particolare e fuori di testa la divertiva e l'apprezzava allo stesso tempo.
    Inoltre non le dispiaceva l'idea di doverlo seguire ogni tanto, quasi fosse stata la sua babysitter.
    Anche se a volte doveva ammettere che l'avrebbe strozzato volentieri, insomma anche lei aveva un limite di sopportazione e la pazienza non era infinita.
    Certo si era dovuta impratichire un bel po' a riguardo, considerando che aveva il Nibi al suo interno, però un po' alla volta era riuscita a migliorare quel suo lato.
    Comunque sia rimase piacevolmente a parlare con Itai, aspettando così che il rosso facesse ritorno dal bar, nel mentre il ragazzo che le aveva presentato pareva già essersi volatilizzato tra la folla.
    Il Mizukage sembrò essere abbastanza sorpreso da quanto aveva appena sentito, tuttavia anche lei rimase abbastanza di sasso quando vide tutta quanta la sua famiglia venire presentata, sinceramente non si aspettava di trovarla li.
    Da quanto ricordava si era preoccupato per loro, visti i recenti avvenimenti.
    Evidentemente però doveva essere successo qualcosa che l'aveva spinto a cambiare idea, pensiero per così dire. Altrimenti non se la sarebbe mai spiegata una cosa del genere, da quanto ricordava le era sembrato un uomo che una volta deciso una volta per tutte qualcosa, raramente ci ripensava tornando indietro sui propri passi.
    Almeno così le era parso quando l'aveva addestrata e aiutata col Demone, non l'aveva visto esitare nemmeno una volta.
    Era così immersa nei propri pensieri, che non si accorse minimamente di quello che stava combinando Hoshi. Solamente quando Ayame disse quella frase si voltò di scatto, vedendo il rosso che girava quasi ballando senza più nulla addosso.
    Una vena parve gonfiarsi particolarmente sulla fronte quasi fosse stata in procinto di esplodere, e di sicuro chi le fosse stato vicino in quel momento avrebbe avuto modo di notare la cosa.
    Doveva mantenere la calma e lasciarlo fare, sapeva com'era fatto.
    Anche il fatto che il Nibi se la rideva di certo non aiutava, tuttavia si sforzò di ignorare la cosa.
    Si portò una mano sulla fronte, sospirando e passandosela lentamente lungo il viso per poi afferrarsi con due dita la radice del naso. A quel punto inspirò a più non posso, cercando di darsi una calmata mentre ributtava fuori l'aria e si voltava ancora una volta verso Itai. Ora in viso aveva un sorriso smagliante, sembrava si fosse realmente dimenticata di quanto stava accadendo alle sue spalle.
    Annuì con un cenno della testa quando Ayame si presentò, sebbene non perse tempo in chissà quali formalità o cose del genere. Sicuramente un dettaglio che non mancò di notare, e che tra l'altro apprezzò particolarmente.
    Brevemente prese parola, rispondendo così al saluto della donna.

    Piacere mio Ayame, è bello vedervi insieme. Non credevo ce ne sarebbe stata occasione.

    Doveva ammettere che era molto meglio dal vivo che in foto, decisamente più giovane e carina di quanto le era sembrato la prima volta guardando di sfuggita le fotografie presenti nella casa di Itai.
    Anche le bambine faceva un certo effetto vederle dal vivo, però si poteva vedere chiaramente l'attenzione che veniva data dal Mizukage nei loro confronti.
    Ovviamente quando si era avvicinato ulteriormente per passarle quello che riconobbe essere all'istante l'accappatoio di Hoshi, lei allungò una mano così da afferrarlo e buttarselo in spalla.
    Conoscendo il rosso probabilmente non gli sarebbe servito per ancora molto, molto tempo.
    Comunque sia volse lo sguardo in direzione delle bambine dopo che Itai gliele aveva presentate, soffermandosi in particolare su Yogan che all'apparenza sembrava niente di più che una mera ragazzina dai capelli rossi.
    All'idea che fosse un drago ebbe per un attimo un brivido lungo la spina dorsale, non tanto di paura quasi quanto più di fascino.
    Un baccano improvviso la costrinse a volgere lo sguardo da un'altra parte, mentre Itai rivolgeva appena qualche parola alla moglie avendo visto anche loro la stessa cosa, ovvero: Febh.
    Non mancò di notare il pollo, probabilmente lo stesso pennuto che lei aveva provveduto a riportargli quella volta nel palazzo.
    Nemmeno un paio di istanti furono sufficienti che così com'era apparso, scomparve.
    A differenza dei suoi due interlocutori però non parve allarmata, anzi sorrise divertita.
    Ormai con l'Amministratore era abituata a vedere certe scene, per tanto se la rideva e attendeva che giungessero al loro termine.
    Una volta che tornò con lo sguardo sul Mizukage, si lasciò andare ad un paio di parole così da riprendere il discorso. Era sempre un piacere parlarci.

    Tranquilli, dubito distruggerà seriamente qualcosa questa volta. Almeno fintanto che non si avvicina ai fuochi d'artificio e simili. Comunque tornando a Hoshi, sinceramente non me l'aspettavo nemmeno io. E' accaduto tutto abbastanza improvvisamente mentre eravamo in viaggio, però devo dire che non mi dispiace della scelta.

    Ammise mettendosi ambo le mani sui fianchi e guardandosi per un attimo alle spalle, vedendo così il rosso che saltellava insieme ad un altro individuo di dubbia provenienza.
    Sinceramente non le sembrava di averlo mai visto, però di sicuro il compagno ora era in buona compagnia.
    Lei dal suo canto avrebbe potuto tirare un sospiro di sollievo, considerando che le sarebbe bastati giusto un altro paio di bicchieri per iniziare a dare i numeri.

    Per il resto a Kiri come va dalla mia ultima visita? Tutto okay?

    Domandò con sincera preoccupazione, volgendo nuovamente il suo sguardo e la sua attenzione su di lui.
    Dopotutto aveva una sorta di debito con Itai, di conseguenza era naturale che chiedesse certe cose.
    Mentre attendeva una risposta ecco che sopraggiunse un'altra persona, un figuro che non aveva mai visto prima d'ora.
    Era decisamente alto e robusto di fisico, tanto da ricordarle Aloysius e la gregaria che si era portata appresso quella volta, sebbene a differenza del primo questa sembrava possedere un'aria vagamente più bonaria, insomma non era sicura che avrebbe mai potuto permettersi di fare una battuta tanto per ridere in presenza di Diogenes.
    I lineamenti del viso erano ben definiti e quest'ultimo era incorniciato da una chioma corvina, mentre gli occhi parevano essere di un cupo rosso cremisi.
    Inizialmente le venne in mente Atasuke, tuttavia ben presto si rese conto che i colori differivano, di conseguenza doveva essere qualcosa di diverso.
    Dal modo in cui il gigantone si era rivolto ad Itai arrivò a supporre che i due si conoscevano già da un po' di tempo, tuttavia non ebbe il tempo di dire o fare altro che le urla alle sue spalle le ricordarono cosa stava combinando Hoshi.
    Sospirò sorridendo divertita e scuotendo leggermente il capo, per poi rivolgersi nuovamente al Mizukage quando il nuovo arrivato smise di parlare, così da non interromperlo.

    Ti chiedo scusa un attimo, Itai. Vado a tirare in faccia l'accappatoio a Hoshi e torno subito.

    Da come l'aveva detto poteva sembrare un modo di dire, tuttavia era seria. Inoltre si trattava esattamente di quello che aveva intenzione di fare.
    Difatti si voltò allontanandosi di un po' di passi, giungendo così in prossimità del rosso per poi guardarlo rassegnata.
    L'adorava e al tempo stesso lo voleva strozzare per quel suo modo di fare. Dannate emozioni.
    Comunque sia con un gesto secco del braccio, afferrò con la mano l'accappatoio e lo lanciò dritto in faccia a Hoshi, tuttavia a differenza di quanto poteva sembrare non c'era rabbia o cattiveria in quel gesto, affatto.
    Se l'avesse colpito, avrebbe aspettato che se lo fosse tolto dal viso. In caso contrario, avrebbe agito subito come segue.

    Stai più attento la prossima volta eh? Altrimenti dubito ci faranno entrare alle terme fin da subito.

    Disse visibilmente scherzando mentre concludeva la frase con un occhiolino, si capiva che stava cercando anche lei di divertirsi un po' giocando, per così dire.
    Fatto questo si sarebbe voltata nuovamente, tornando così indietro da Itai, Ayame e tutti gli altri.
    Se qualcun altro stava ancora parlando, si sarebbe limitata ad ascoltare così da non interrompere. In alternativa una volta sul posto avrebbe esordito ancora una volta con delle parole.

    Voi che pensavate di fare adesso? Mi sembra che Ayame abbia già vinto tutto il possibile.

    Ammise volgendo lo sguardo su di lei e sorridendo con fare scherzoso.
    Beata Ayame che era riuscita a far fruttare quei gettoni e controllarsi, purtroppo per lei non era stato lo stesso. Si sarebbe dovuta rifare in futuro, in qualche modo.
     
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