Shi-e-En

[Free GdR aperta a tutti: Nuovo Anno]

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  1. **Kat**
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    V ~ L'ennesima sconfitta per Okada-Sensei: Il Tempio del Drago d'Argento


    L

    a miccia era stata innescata e la Fuyutsuki non aveva nessuna intenzione di tirarsi indietro. Kazumi-san si era dimostrata molto più odiosa delle due ragazzine che seguivano Atasuke-sama. Perché l’Uchiha si circondava di donne detestabili? O almeno Ayuuki non celò il suo dissenso alle parole ingiuriose dell’allieva del Karyuuken. In realtà aveva colto perfettamente ogni suo punto di debolezza: Seno acerbo e trucco buttato a caso solo per apparire più matura. Ma non aveva nessuna intenzione di darla vinta a quella donna, non davanti a Shin-kun e Sano-kun.
    Dopo averla provocata non staccò lo sguardo dal volto glaciale e composto dell’allieva. Forse si stava trattenendo per mantenere un certo contegno nei riguardi del suo Maestro. Atasuke-sama aveva trasmesso rigidi insegnamenti nel suo Dojo, soprattutto sulla disciplina. Lo sguardo di sfida e di astio continuava a permanere su Kazumi-san, che ribatté con parole tutt’altro che carine. Forse la differenza di età avrebbe dovuto frenare la lingua della donna, ma a quanto pare la Fuyutsuki era ben contenta di confrontarsi con la ragazza. Probabilmente mettendo K.O. una delle allieve migliori del Karyuuken poteva acquistare più punti agli occhi di Shinpachi e del fratello della rossa.
    L’intervento dell’Uchiha raggelò l’aria di sfida tra le due donne. Ci furono parole di rimprovero per entrambe. Quando l’uomo tuonò nei confronti della sua allieva, la Fuyutsuki la osservò con aria trionfante. Doveva essere punita per le parole poco carine che le erano state rivolte. Ma non aveva messo in conto che gli occhi taglienti ed autoritari dell’uomo si sarebbero scagliati anche in sua direzione. Rabbrividì per poi abbassare leggermente lo sguardo. - Va bene.. - Lanciò un’occhiata verso Kazumi-san. - Ma ha iniziato lei. - Non dimostrò particolare maturità in questa situazione. Le braccia s’incrociarono sotto al petto e lanciò un’occhiata imbarazzata altrove. Non aveva fatto una decorosa figura, soprattutto di fronte ai due avvenenti allievi. - Scusatemi. - Si scusò chinando il busto verso tutti i presenti.
    Forse seguire il consiglio del saggio maestro era il modo più sicuro per trascorrere una serata tranquilla. Di certo non voleva far alterare ancora una volta il paziente Uchiha. Era già stato troppo paziente con lei. Attese che il porpore sulle sue guance svanisse per poi alzare la testa e sciogliere quell’inchino di scuse verso i presenti. Aveva esagerato ed era stata smascherata, perdendo la sua occasione di passare l’ultimo dell’anno con gli avvenenti allievi del Karyuuken.
    Ritrovò il sorriso sulle sue labbra non appena Atasuke-sama invitò tutti a rasserenare gli animi e a godersi la festa ad Hotami. Purtroppo nemmeno Hiro-kun fu risparmiato dai rimproveri dell’uomo. Non era una serata di festa? L’ennesima ramanzina sulla mancata cortesia del figlio del Pescatore di Konoha fece storcere il naso alla Fuyutsuki. Cercò di mantenere una certa serietà. - Sarà meglio immergerci nell’aria di festa di Hotami! - Suggerì con un lieto sorriso, anche quando il Genin venne ammonito dal suo futuro maestro. Cercò di portare un po’ di leggerezza in quella che sembrava la serata dei rimproveri.

    [ … ]

    Purtroppo la serata non migliorò, con Shin-kun e Sano-kun dispersi in qualche locale del Paese delle Sorgente Termali e ben lontani dalle sue grinfie, e con la sua cronica sfortuna con i dadi. Perse in breve tempo tutte le sue tessere dentellate e dovette abbandonare l’idea di trascorrere la notte di fine anno alle Terme più rinomate ed esclusive del Paese. Ritornò dal resto del gruppo con aria afflitta e triste.
    Almeno fino a quando non si ricordò dell’evento al Tempio del Drago d'Argento. C’era un’estrazione della fortuna e forse i sacerdoti presenti nell’alta struttura potevano predirle anche il futuro. Sarebbe riuscita a conquistare il cuore di Shinpachi? Avrebbe superato l’imminente esame di diploma per diventare una Kunoichi? Troppe domande e poche risposte. Forse nella torre più alta di Hotami poteva trovare le risposte che cercava. Sorrise affabilmente verso Atasuke-sama che si propose di accompagnarli al Tempio. - Bene! -
    Ma il suo entusiasmo fu stroncato sul nascere quando sopraggiunse Okada-Sensei. Il Chuunin dell’Accademia dopo averle ricordato i suoi impegni e le lezioni teoriche che le mancavano per sostenere l’esame, cambiò il suo obbiettivo. Dietro le lenti scure dell’uomo si celava uno sguardo ricolmo di agonismo ed orgoglio. Ogni qual volta incontrava l’Uchiha proponeva una sfida per imporre la propria supremazia e alla fine il povero Ieasu finiva per essere sopraffatto dall’innato talento del Chuunin. Ma mai le sue certezze erano vacillate nemmeno per un secondo. Con impegno e perfetta teoria era convinto di poter battere finalmente il suo rivale.
    - Non fare il vago.. Atasuke-kun. Sai benissimo che la nostra rivalità è nata ai tempi dell’Accademia, dal primo istante in cui i nostri sguardi si sono incrociati. - E la serietà del suo volto non ammetteva repliche. Aveva dedicato un’intera vita all’insegnamento, o alla tortura dei neo-studenti dell’accademia. Ma c’era qualcosa che lo faceva sentire “vivo” più dello stesso insegnamento. La sua eterna rivalità con l’Uchiha era indiscutibile. - Nonostante siano passati anni.. continui a non prendermi sul serio. Un giorno la tua eccessiva sicurezza sarà causa della tua rovina! - Aggiustò gli occhiali sull’attaccatura del naso e mostrando un sorriso soddisfatto ed empio. Credeva fermamente in ciò che diceva e i suoi occhi caddero subito su Kasumi. Soffiare l’accompagnatrice da sotto il naso al suo rivale poteva riequilibrare le pesanti sconfitte che aveva accumulato negli anni.
    - Okada Ieasu, piacere di conoscerla! - Mostrò un rispettoso ed elegante inchino con il busto, senza perdere il contatto visivo con la meravigliosa creatura al fianco del Maestro del Karyuuken. In realtà non si aspettava che la ragazza diventasse succube del suo irresistibile charme così presto. Ma le sue sicurezze non vacillarono mai, nemmeno quando Kasumi si avvicinò suadente e con una buona dose di perversione.
    Era un Chuunin meticoloso, dedito al suo compito e conosceva perfettamente i suoi limiti e punti forza. Adorava un buon libro e difficilmente si lasciava ammaliare dalla bellezza femminile. I gesti provocatori dell’allieva di Atasuke-sama riuscirono comunque a circuire il serio uomo. Nessuno poteva resistere a quel tocco tanto piacevole e al respiro di un’avvenente donna a pochi centimetri dalle sue orecchie. Era una situazione piuttosto imbarazzante, ma Okada-Sensei la gestì con empio trionfo. Stava vincendo e ciò era anche più importante di una notte con la stessa Kasumi. - Spero che non sia un problema per te, Uchiha-kun. Prometto di riaccompagnarla al Dojo sana e salva! - Pregustandosi già la faccia del suo eterno rivale a quel “tradimento” da parte della sua stessa allieva. Il suo charme era indiscutibile. Iniziò a ridere trionfante, mentre Kasumi si arpionava al suo corpo. - AHAHAHAH! Ho vinto.. ho vinto! AHAHAHAH! - Iniziò a ridere senza un minimo di ritegno, rompendo quella compostezza che l’aveva fin a quel momento contraddistinto.
    Non sospettò minimamente di essere vittima degli occhi scarlatti degli Uchiha. Lo Sharingan lo aveva tratto in inganno ancora una volta. Le sue risate isteriche e trionfanti diventarono sempre più tenue ed incerte. Non sentì più il tocco delicato e focoso della donna e intorno a sé erano spariti tutti. Alcuni passati iniziarono a guardarlo con aria piuttosto strana. L’atteggiamento che aveva assunto lo aveva reso ridicolo davanti a tutti. Alcuni passanti lo osservarono con aria contrariata, lasciandosi sfuggire anche qualche commento non affatto lusinghiero. - TI ODIO ATASUKE! - Urlò.

    [ … ]

    Intanto il resto del gruppo era giunto al Tempio del Drago d'Argento. La fuga della Fuyutsuki non era stata solitaria. Infatti non appena aveva cercato di trascinare con sé Hiro-kun, aveva notato che Atasuke-sama e la sua allieva erano alle sue spalle che cercavano di seminare Okada-Sensei. Ieasu era l’anti-divertimento per eccellenza. Quindi Ayuuki era ben contenta di poterlo lasciare indietro e continuare la sua serata libera.
    Il tempio era l’unica struttura che non poggiava su una piattaforma galleggiante. Le fondamenta affondavano in radici secolari di alcune piante acquatiche e la struttura cresceva in altezza, dove Danzatori Yasokoi si abbandonavano al ritmo dei tamburi ed il caratteristico Drago di Carta dilettava i commensali. C’erano tavolate comuni imbandite di aragoste in salsa, azuki dolce, saké stagionato e altre mille prelibatezze che risaltarono agli occhi curiosi della studentessa. - Guardate quanto cibo! Che ne dite? - Non aveva fame, ma l’idea di poter assaggiare qualcosa di nuovo era allettante. Si avvicinò ad una delle tavole e riempì un piattino di legno con un po’ di tutto. Era un buffet e poteva osare. Ritornò dal resto del gruppo con un piattino in più. - Assaggiate queste salse con delle alghe locali. Sono buonissime! - Porse il secondo piattino ad Atasuke-sama. Lei e Hiro-kun potevano condividerlo. Invitò anche il Genin ad assaggiare.
    Iniziò a guardarsi intorno. - E l’estrazione della fortuna? - Sperava di non essere giunta in ritardo. Gli occhietti della Fuyutsuki iniziavano a brillare di luce propria, mentre il suo palato assaggiava meravigliose ed invitati prelibatezze locali.


     
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