Un Passaggio per il Nuovo Mondo

Ok non chiedetemi come, ma dopo aver lasciato quel pazzo di un cacciatore di mostri di Toshiro, ero magicamente giunto nel paese dell’Acqua. Avevo passato gli ultimi mesi cercando di sopravvivere di espedienti, un furterello qui, poi un lavoro da aiutante di la e infine uno squallido lavoro da pescatore su una barca tutta scassata che aveva fatto rotta nel bel mezzo del mare di Kaizoku per approdare in prossimità del villaggio di ninja di Kiri. Non aveva alcuna intenzione di farmi vedere dai ninja di quel posto, non ancora per lo meno, non se strettamente necessario almeno per raggiungere il mio scopo finale della vita, ottenere l’immortalità.


Erano settimane che mi muovevo senza una meta precisa, un obiettivo da perseguire o anche solo un semplice piano per avvicinarmi a quel sogno e la cosa era dannatamente -..frustrante..- già, come l’ostacolo che ora bloccava la mia strada verso un cazzo di villaggio costiero dove poter trovare un passaggio per il continente. Avevo visitato molti villaggi della zona cercando di sopravvivere alla bene e meglio, ma aveva capito presto che quello non era posto per me. Alcuni vecchi di quei villaggi mi avevano raccontato storie incredibili del passato che parlavano dei miracoli di cui erano capaci i ninja medici di Konoha. Ninja così talentuosi nell’arte della manipolazione delle energie vitali da essere riusciti a scoprire il segreto per l’immortalità, non riuscivo a crederci, forse avevo finalmente trovato una pista da seguire, peccato che a fermare la mia strada ci fosse -..un fottutissimo fiume di merda!..- che cazzo ci faceva tutta quell’acqua davanti alla mia strada?


Avevo camminato tanto, troppo per i miei gusti solo per scoprire che avevo sbagliato strada ritrovandomi in una zona attraversata da un grande fiume, giustamente servito solo di due ponti lontani dal luogo in cui mi trovavo di almeno una trentina di chilometri verso nord e sud -..non potevano fare un altro ponte del cazzo da queste parti?!.. tsk.. se scopro chi amministra questo posto del cazzo lo prendo a calci nel culo..- certo all’epoca non sapevo che ad amministrare la zona era un certo Itai Nara, Mizukage del villaggio di Kiri.


Sembrava che l’unico modo per attraversare il profondo e ampio fiume fosse un cazzo di vecchietto armato di una chiatta piuttosto grande, se così si poteva chiamare quella zattera. La strada che avevo percorso fino a li portava giù per uno degli argini del fiume fino ad un attracco dove il vecchio armata di un lungo bastone aspettava le persone che volevano attraversare il ponte. Mi era bastata un’occhiata per capire perché li nessuno aveva ancora costruito un ponte, il vecchio che governava la bagnarola sembrava appena uscito da uno dei posti più malfamati di oto. Nonostante l’età ognuna della sue braccia era grossa almeno quanto una delle mie gambe, per non parlare poi della cicatrice che gli tagliava l’occhi destro in due, insomma quel tizio era spaventoso nei suoi quasi due metri di altezza. Più mi avvicinavo più mi rendevo conto che quella non sarebbe stata affatto una bella esperienza -..oh merda no.. cazzo che puzza..- quel vecchio era solo il primo dei miei problemi. Mentre mi avvicinavo all’attracco infatti un altro uomo si era avvicinato con un grande gregge di pecore e sembrava del tutto intenzionato ad usufruire del servizio per guadare il fiume. La chiatta era sicuramente abbastanza grande da ospitare tutti quei sudici animali e anche il pastore, ma non di certo una persona di più - ..ehi vecchio.. dico a te!.. c’è posto per un altro passeggero?!..- come al solito i miei modi erano diretti e per nulla cortesi -Chi lo chiede forestiero?!..- il vecchio non sembrava essersela presa per i miei modo, un punto a suo favore a mio dire, il lavoro è lavoro -.. solo un povero forestiero,, come tu stesso hai detto!.. senti voglio solo attraversare questo fiume di merda e andarmene sul continente con una cazzo di nave.. allora me lo dai questo passaggio si o no?!..- il vecchio in mezzo a tutte quelle pecore che puzzavano di merda stava già mollando l’ormeggio quando mi rivolse nuovamente la parola -Certo!.. ma ho posto solo per un di voi due..- ma che diavolo stava dicendo quel bacucco di merda?


Tutto mi fu chiaro non appena voltai lo sguardo dietro di me. Uno strano individuo aveva raggiunto l’approdo con le mie stesse intenzioni di attraversare il fiume su quella chiatta il prima possibile. Col cazzo che glielo avrei permesso, poteva anche vendersi sua madre per quel che mi importava, avrei preso quella chiatta ad ogni costo -..bella fregatura..- non sarebbe di certo finita nel migliore dei modi, non certo per uno di noi due.

L’uomo sembrava interessato a seguire il gregge insieme al suo pastore, peccato che non avessi alcuna intenzione di aspettare. Quella dannata chiatta gigante ci avrebbe sicuramente messo delle ore per andare e poi tornare per non contare poi che con me non avevo il ben che minimo quattrino e che per il momento di passaggio sembrava gratuito. Non ero in vena di discutere così mi avvicinai al tizio fermandomi a circa due metri da lui, il mio sguardo era feroce anche se dal mio viso non traspariva rabbia o rancore -Ehi amico.. ascolta.. non so che tipo di rapporto ci sia tra te e quel pastore di pecore.. ma io devo andare dall’altra parte.. alla svelta.. quindi trovati un posto dove passare la notte.. sono sicuro che domani quel bestione sarà felice di portarti dall’altra parte..- quindi mi ero voltato socchiudendo gli occhi con fare scocciato dirigendomi verso l’attracco. Se tutto fosse andato per il meglio allora sarei sicuramente riuscito a salire per continuare il viaggio.


Se invece quello mi avesse fermato allora le cose si sarebbero fatte più tese tra me e lui -Ehi amico.. ti ho già detto di lasciare perdere.. non sono in vena di discutere oggi..- quel tizio doveva assolutamente attraversare il fiume almeno quanto me, che scocciatura. Conoscevo davvero pochi modi per cavarmela senza tante rotture, uno di questi contemplava l’utilizzo del coltellaccio che mi portavo appresso e che aveva imparato ad utilizzare con maestria durante la mia permanenza nella prigione di Kumo. Quel tizio non sembrava una cattiva persona, semplicemente si trovava nel posto sbagliato, al momento sbagliato, ma soprattutto si trovava in mezzo alla mia strada. Ero rimasto li ad ascoltare le sue ragioni, non che mi interessassero, prima di chiedere come volesse risolvere quella questione -..tu vuoi passare.. io anche.. direi che c’è solo un modo per risolvere la situazione.. o ce la giochiamo.. o il primo che crolla a terra se ne va con la coda in mezzo alle gambe..- odiavo fare a cazzotti, ma quel giorno mi sentivo particolarmente irritato.


Sarei rimasto ad ascoltare il tizio volentieri, ma il bestione non sembrava intenzionato ad aspettare nessuno dei due - Allora voi due!.. chi diavolo vuole salire?!.. non ho intenzione di aspettarvi tutto il giorno..- il vecchio sfregiato aveva ragione, e nemmeno io avevo intenzione di aspettare. Sistemare la cosa alla vecchia maniera mi sembrava la cosa più semplice da fare anche se non sapevo chi diavolo avessi davanti a me, per quel che ne sapevo quel tizio poteva essere anche un fottuto Jonin del villaggio della Nebbia, stavo correndo un rischio inutile, solo perché irritato -Che ne dici.. la sistemiamo alla vecchia maniera?!..- avevo infranto le nocche dei miei pugni una contro l’altra per dimostrare le mie intenzioni, non avevo intenzione di lasciarmi intimidire da quel tizio.

Intimidire il tizio con i miei modi non era servita a molto purtroppo. Combattere non era mai stata una delle opzioni che preferivo, avevo fatto a cazzotti per troppo tempo dentro alle prigioni di Kumo ed ora che ne ero uscito non aveva intenzione di continuare. Peccato che il mio bluff non fosse andato in porto, avevo lanciato il sasso e ora dovevo farmi carico delle mie responsabilità e spaccare il muso di quel tizio. Chissà magari cos’ facendo sarei pure riuscito a soffiargli il lavoro e a guadagnare qualcosa dal pastore di pecore -Ridi eh?!.. vediamo quanto bello sarà il tuo sorriso quando ti avrò fatto saltare tutti i denti..- ma che cazzo stavo facendo? Non volevo lottare eppure mi ero ficcato in una gran situazione di merda. Per quel che ne sapevo quel tizio poteva essere anche il dio in terra della lotta, stavo rischiando troppo.


Mi ero avvicinato al tizio portandomi a non più di un metro di distanza mentre le mani si alzavano all’altezza degli zigomi per prepararmi allo scontro -Ehi niente colpi al viso d’accordo?!.. ci tengo al mio bel faccino..- già niente colpi al viso. Ero a portata di tiro, un bel cazzotto piazzato contro il naso del tizio e tutto sarebbe finito in un battito di ciglia. Il mio pugno destro era carico mentre ruotavo di scatto la spalla ed il bacino piazzando un micidiale diretto al viso del povero guardiano di pecore. Tutto il peso del mio corpo era piantato a terra mentre ruotavo il busto lasciando andare il braccio in un colpo secco e brutale a mirare il naso. La mia intenzione era chiara e precisa, sfondare il naso del tizio per lasciarlo a terra senza tanti complimenti [Pugno][Azione 1][Diretto / Forza e velocità: Bianca].


Colpito o meno il mio pugno destro sarebbe tornato indietro a difendere il mio volto mentre un secondo colpo già partiva per tentare di colpire il mento del ragazzo. Il braccio sinistro infatti era volato in un gancio micidiale al mento, u colpo da vero boxer che avevo appreso nelle prigioni di Kumo. Ancora una volta i miei piedi piantati a terra avrebbero dato forza al colpo mentre il bacino ruotava da sinistra a destra per scatenare un pugno dritto al mento dell’avversario [Pugno][Azione 2][Gancio / Forza e velocità: Bianca].


Non mi piaceva lottare, ma sapevo come muoversi e fregare un avversario preparato, quindi senza fermarmi avrei continuato il mio assalto. La gamba destra infatti subito dopo il secondo colpo si sarebbe mossa per tentare un micidiale affondo di ginocchio allo stomaco del ragazzo, un colpo corto nella portata ma dal potenziale devastante che se andato a segno avrebbe di sicuro spezzato il fiato all’avversario. La gamba sarebbe scattata mentre la mano sinistra tornava a difendere il volto insieme alla destra, una ginocchiata da manuale [Ginocchiata][Azione 2][Ginocchio Destro / Forza e velocità: Bianca].


A questo punto mi sarei fermato per riprendere fiat restando attento ad un eventuale rappresaglia. La mia posizione di difesa era perfetta mentre le mani proteggevano il volto e gli avambracci il busto leggermente inarcata in avanti. Non avevo paura del mio avversario ed ero pronto a subire il suo attacco furioso a testa alta. Sarei stato io a prendere quella chiatta sul fiume.

Boom! Il mio fottuto pugno aveva beccato in pieno la faccia del tizio facendolo barcollare anche se non a sufficienza da farlo trovare impreparato ai miei successivi attacchi -Bravo dici?!.. dovresti passare qualche anno in nelle fottute prigioni di Kumo prima di capire cosa voglia dire essere davvero bravi..- non sapevo perché avevo dato quelle informazioni ad un perfetto sconosciuto, ma lo avevo fatto. Stavo forse provando dispiacere per quello che avevo appena fatto, no impossibile. Fregare il prossimo era la cosa che sapevo fare meglio e non mi sarei mai fermato nel perseguire questo mio modo di essere, in fin dei conti io non ero altro che un ladro truffatore alla disperata ricerca di un modo di vivere in eterno.


Mentre caricavo l’avversario avevo in mente solo ed un'unica cosa, il mio obiettivo ultimo, l’Immortalità. Non importava chi o cosa si parasse di fronte al mio cammino, un potente ninja, vecchi, donne o bambini. Tutto e tutti sarebbero semplicemente stati spazzati via se mai avessero intralciato il mio cammino e quel tizio ora lo stava intralciando. Raggiungere il continente era ciò che dovevo fare e quella chiatta era l’unico passaggio che poteva portarmi al porto più vicino -Forza!.. non sarai già stanco solo dopo qualche pugno!.. fammi vedere cosa ha da dare la gente di questa terra..- stavo incitando il mio avversario ad attaccare, non era da me. Io non era tipo da mettermi in situazioni del genere eppure ero stato io stesso a volere lo scontro, stavo forse cambiando? Che cazzo mi era passato per la testa?


Il mio avversario non sembrava per niente intimorito, anzi, sembrava quasi entusiasta di poter mettere alla prova le sue capacità. Almeno da tutto quel casino di una cosa ero certo, quel ragazzo non era molto più forte di me, il che mi aveva fatto ritrovare la calma e la concentrazione, dovevo solo spingerlo a commettere qualche errore, innervosirlo al punto giusto per farlo cadere nella mia trappola e sistemarlo rapidamente -Di un po’.. ti pagano bene per fare il cane da pastore?!..- ero bravo ad infastidire le persone, la mia lingua sapeva essere tagliente come un rasoio se necessario -..sai ho sentito storie di persone.. pastori come te.. che con le pecore soddisfano il loro lato più animale!..- il solo pensiero di tutto ciò mi faceva letteralmente vomitare, ma di sicuro la cosa poteva infastidire il mio avversario. Tutto serviva in un combattimento, i pugni ed i calci non erano l’unica cosa che portava alla vittoria, una parola, una smorfia, un rumore, qualsiasi cosa poteva infastidire e distrarre l’avversario e metterlo in posizione per piantargli un coltellaccio nel petto. Era questo quello che avevo imparato nelle prigioni di Kumo, un’esperienza che mi aveva cambiato per sempre, o che forse aveva semplicemente tirato fuori il vero me stesso.