[Gioco] Euiko, la Dea Bianca.

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    Quest: Introduzione
    Euiko, la Dea Bianca
    Oceano Nanmen


    La Valle del Ristoro si trovava tra gli alti Monti Azzurri, che prendevano il nome dalla loro caratteristica clorazione bluastra del basalto che componeva quasi la totalità della roccia di quella zona. I monti dalle punte sporche di neve si innalzavano mediamente per circa duemila metri sul livello del mare, con picchi che sfioravano i tremila metri. La valle era così chiusa dalle montagne che la luce del sole la toccava circa un’ora in ritardo al mattino ed altrettanto in anticipo la sera. L’aria era quindi sempre piuttosto fresca, ma poco ventosa e le precipitazioni scarse. I ghiacciai alimentavano il Thanvil, un imponente fiume che scendeva poderoso dai monti Azzurri per poi tuffarsi nel mare, svariate decine di kilomentri più lontano. Una corrente rapida ed impetuosa, che era stata governata solo con notevoli opere civili. Un fiume certamente non amichevole, ma importante per tutti i villaggi che vi prelevavano l’acqua purissimi per tutti gli scopi. Il Thanvil alimentava una vera e propria foresta alle pendici dei monti. Gli alberi crescevano alti e fitti nonostante l’illuminazione non ottimale e si estendevano per decine e decine di ettari tra il fiume e le radici delle montagne fino a poi sparire gradualmente al limitare di un piccolo villaggio che prendeva il nome di Kamigami no Shinden. Il villaggio non si estendeva molto, e le case erano semplici ed umili, di legno o mattoni con tetti spioventi in tegole verde scuro. Le abitazioni si accalcavano sui due lati del fiume, mentre un sistema di imbarcazioni di medie dimensioni ma robuste continuamente provvedeva al trasporto delle persone da un lato all’atro. I locali vivevano di pastorizia, e colture di alta quota, visto che il fiume era troppo impetuoso perché i pesci potessero abitarvi.

    map



    Dove il villaggio incontrava la foresta, un monaco attendeva la squadra Accademica: e che gruppo! L’isola era sempre stata troppo lontana dalla zona continentale perché l’influenza dell’Accademia riuscisse a coinvolgere quelle zone. Del resto, nemmeno ce ne era stato bisogno. L’isolamento isolano aveva permesso a quella gente di crescere in un ambiente relativamente privo di guerre. Gli stessi daimyō della zona non possedevano veri e propri eserciti personali, ma solo qualche guardia. Il fatto che dei ninja addestrati fossero chiamati in quella zona, era indice che qualcosa stava cambiando. Il monaco aveva nome Matabei: era abbastanza vecchio perché si potesse dire di lui a mala pena di essere un uomo e non più un ragazzo. Un paio di occhiali gli davano una certa aria da intellettuale, mentre i suoi vestiti e un bastone cerimoniale testimoniavano la sua appartenenza al culto della Dea Bianca.


    Un culto che aveva circa 400 anni, incentrato sulla figura mistica di una persona che si dicesse fosse la personificazione di una dea in terra. L’accademia aveva ufficialmente un’idea diversa. Speculazioni dicevano che i poteri della dea fossero le manifestazioni di una Kinjutsu molto potente, ma completamente inutile per scopi bellici. Sembrava, infatti, che la dea non potesse lasciare la valle del Ristoro dove i suoi poteri avevano effetto. Questo aveva lasciato pensare che il portatore della kinjustu potesse trarre energia dal quel luogo a causa di un legame particolare con la terra, ma non in altri. Tuttavia, per le persone normali, cioè non ninja, le manifestazioni delle abilità della dea sembravano di natura divina, fino a ricoprire tutto di un’aria di misticismo che non era riservato ad altre tecniche. Inoltre, la padronanza della tecnica implicava l’assoluto non coinvolgimento in qualsiasi atto di violenza, o almeno così si diceva.
    Qual era il potere della dea bianca? Questo non era ben chiaro, ma si diceva fosse una specie d’immenso potere di guarigione. I ninja ne avrebbero iniziato a sperimentare gli effetti non appena messo piede nella valle. Avrebbero percepito la sensazione di attraversare una cascata di acqua fredda, sebbene non ce ne fosse nessuna di visibile e loro fossero completamente asciutti, e si sarebbero sentiti rinvigoriti [I ninja percepiscono la fatica come se fossero un’energia superiore. Non da vantaggi in combattimento]. La sensazione sarebbe sparita dopo aver percorso qualche metro. Capacità di percezione visiva del chakra avrebbe permesso di osservare la presenza di un’enorme cupola di chakra verdognolo che ricopriva l’intera vallata.
    Una volta trovato il monaco, questo avrebbe fatto un leggero inchino con la testa in segno di rispetto e si sarebbe presentato, dopo di che avrebbe aggiunto.

    ‘ Vi ringrazio molto per essere venuti con così poco preavviso, ma la situazione è critica. Prego seguitemi’



    Detto questo avrebbe iniziato ad incamminarsi verso la foresta. Il monaco aveva un volto serio e preoccupato, sebbene ora la presenza dei ninja sembrasse aver alleggerito il carico di stress che si portava sulle spalle.


    ‘Questa che stiamo attraversando è la foresta Sacra della Dea. In realtà il nome gli è stato affibbiato dalle persone della zona, non ha nulla di sacro, e tuttavia la gente raramente ci mette piede, sebbene molta selvaggina possa essere cacciata qui intorno. Seguiremo il corpo del fiume per 10 kilomentri, per arrivare al Tempio, dove incontrerete sua Altezza Euiko che vi sta aspettando. Parleremo lì di cose più importanti’



    Il monaco camminava con passo svelto, ma era chiaro che non aveva nessuna preparazione ninja. Il gruppo avrebbe potuto fare qualsiasi domanda avesse ritenuto necessaria ad acquisire informazioni, durante la lunga passeggiata.

    […]



    Dopo circa 50 minuti, la foresta avrebbe ceduto il passo ad una radura piuttosto grande, dove il Thanvil era affiancato da un’enorme struttura a tre piani alta circa nove metri, che si estendeva per circa 50x40 metri. Il tempio era completamente in legno, decorato con statue di pietra nera a raffigurare dragoni, demoni ed uomini che combattevano, narrando leggende che non erano note nella zona continentale. Il verde, il rosso e l’arancio decoravano intarsi, colonne e bassorilievi che apparivano lungo tutti i muri esterni in complessi disegni che prendevano forma e significato solo se sufficientemente vicini. Poi c’era l’oro. A prima vista sarebbe stato difficile da notare, ma poi un’intricata rete di fili d’oro sarebbe apparsa su tutte le superfici non altrimenti abbellite. Infine, d’oro era anche l’enorme portone principale del tempio: liscio e massiccio.
    Questo era aperto, e un discreto numero di persone stava entrando nella struttura. Molti di questi portavano dei sacchi o bauli con loro che stavano trasportando nel tempio. Guardando gli sguardi curiosi del gruppo ninja, Matabei avrebbe detto:


    ‘Il tempio riceve cospicue donazioni da coloro che credono. Di questo noi teniamo solo la parte necessaria al sostentamento di sua altezza e delle sacerdotesse, il resto lo diamo in beneficenza. Tuttavia, in questo periodo le offerte stanno aumentando e abbiamo qualche problema a smaltirle.’



    Se al di fuori del tempio il rumore del fiume e delle persone costituiva un perenne brusio di fondo, all’interno regnava assoluta pace. Il gruppo sarebbe stato fatto entrare in un’anticamera dal pavimento di legno dove c’erano tre porte. Nella porta alla loro sinistra, fluiva la maggior parte delle persone, e un altro monaco le guidava verso un lungo e ampio corridoio, dove finivano tutte le donazioni. La porta alla loro destra era chiusa e, sebbene i ninja non lo sapessero, portava a un corridoio che conduceva al piano superiore, dove erano le stanze da letto per le sacerdotesse e la dea. La porta principale era proprio di fronte a loro ed una donna sbarrava loro il cammino. Era molto giovane ed estremamente bella, con il volto pallido e le labbra rosse, tutti i capelli tirati all’indietro a formare una capigliatura che dire bizzarra era poco. Vestiva un kimono in tinta rossa e ricami bianchi di fiori riempivano la metà inferiore dell’abito.



    ‘Questa è la Prima Sacerdotessa di sua Altezza Aimi Asuka’



    Il monaco dicendolo fece una referenza alla Sacerdotessa, mostrando una chiara disparità di ruoli nella gerarchia di quel culto, dove le donne avevano le posizioni più elevate.

    ‘Benvenuti! Sono stata commossa nel vedere quali figure di spicco l’Accademia abbia mandato per supportare la nostra causa. Oggi abbiamo chiuso la sezione principale del tempio così che possa avvenire l’incontro tra voi e sua Altezza in tutta calma. Del resto le cose che dobbiamo discutere sono di massima importanza. Euiko già vi sta aspettando insieme alle sue sacerdotesse. Ora, se permettete, vi istruirò sul comportamento da tenere nei riguardi di sua altezza. ‘



    Il tono della donna sarebbe cambiato, passando da un normale tono da conversazione ad uno di comando, essendo lei abituata ad essere quasi al vertice di una catena di comando.


    ‘Quando entrerete nella sala, mantenete sempre uno sguardo basso. Non lasciate che i vostri occhi si posino su sua Altezza, altrimenti potreste essere in pericolo di perdere voi stessi nel suo potere. Normalmente usiamo un pareo per fare in modo che nessuno la possa vedere, e le sacerdotesse portano con loro enormi ventagli per nasconderla alla vista di chiunque in caso d’imprevisti, ma è meglio essere prudenti. Lasciate che sia io a parlare per prima, arriverà il momento in cui potrete fare tutte le domande che vorrete. Ora entriamo.’



    Così dicendo aprì le enormi porte dell’entrata principale, ed avanzò subito seguita da Matabei, il quale aveva il volto rivolto a terra. La sala principale del tempio era composto da un vasto spazio completamente in legno. Due file di colonne imponenti e decorate con rampicanti dalle foglie dorate dividevano lo spazio in tre navate. Nelle due navate secondarie, imponenti statue di uomini in armatura alte 5 metri e larghe 2 erano affilate lungo i muri esterni dello spazio, circondate da piccole candele basse e tozze. Nella navata principale un tappeto rosso era adornato con candele ed otri in ceramica dai quali pendevano piante dalle foglie larghe e dai fiori rossi. Sparse nella stanza, nove donne vestivano un kimono completamente bianco, con una singola fascia verde a stringere loro la vita. Aveva tutte i capelli tirati all’indietro e un volto reso bianco latte da un qualche tipo di crema. Alle spalle di ognuna era attaccato un enorme ventaglio, com’era stato loro anticipato. Erano tutte ragazze con meno di 20 anni, praticamente indistinguibili le une dalle altre per via del make-up. Lo sguardo attento dei ninja avrebbe notato che i corpi delle giovani non erano stati addestrati per il combattimento, tuttavia capacità da sensitivo avrebbero permesso di identificare la grande forza spirituale che proveniva da loro [Energia Blu, solo per il chakra e Concentrazione]. Quasi sul fondo della stanza, un basamento che sembrava pietra si innalzava di circa un metro da terra, e lì era posizionato una struttura in legno: una semplice cornice divisa in 3 sezioni teneva teso un telo bianco. Non era possibile vedere cosa ci fosse dietro la struttura. Piuttosto, da lì un’intensa luce bianca veniva irradiata in ogni direzione. Anzi, in un raggio di circa 3 metri da dove si doveva trovare Euiko, la luce sembrava provenire da ogni direzione, così che ogni ombra venisse completamente cancellata.
    Quando il gruppo di accademici entrò, le sacerdotesse si disposero tra i nuovi venuti ed Euiko, il braccio sinistro piegato dietro la schiena, pronto ad afferrare l’enorme ventaglio se ce ne fosse stato bisogno. La sacerdotessa Aimi camminò verso il gruppo di ragazze senza prestar loro molta attenzione e si fermò poco prima della linea difensiva che quelle avevano creato. Fece una piccola riverenza prima di iniziare a parlare:

    ‘ Sua altezza, sono arrivati i ninja Accademici’



    Con un attimo di ritardo da dietro il separé qualcosa sembrò voltarsi, e l’intensità della luce nella stanza sembrò aumentare.


    ‘ 1867 kilometri dividono questo villaggio dalla desertica Suna, e 2356 dal villaggio di Kiri… quanto disturbo per una ragazza del Sud’



    Quella che aveva parlato era una voce da ragazza, serena e gentile che sembrava riverberare nello spazio e nella mente dei ninja, pura e chiara come una sorgente di acqua montana. Era anche una voce carica di potere, in una maniera che andava oltre la comprensione dei ninja accademici [quando la dea parla, rigenerazione naturale del chakra e delle ferite raddoppia].


    ‘Sua altezza è tropo modesta…’



    ‘Me lo ripeti sempre…Shinobi, sicuramente sarete stanchi per il lungo viaggio affrontato. Sfortunatamente abbiamo poco tempo e le cose che dovete sapere sono molte. Vi lascio alle cure dei miei attendenti i quali vi istruiranno sugli accadimenti dei giorni passati e su quelli che devono venire. Io devo tornare ai miei obblighi di contemplazione, domani potremo parlare con più calma. Che la benedizione della dea sia su di voi.’



    Detto questo il livello di luce si abbassò. Quando questo accadde, l’Alto sacerdote prese la parola:


    ‘Sua altezza Euiko rimane in preghiera per la maggior parte del tempo, garantendo salute e pace su tutta la valle. E’ un onere immenso ed un grande onere. Quando è in questo stato a stento percepisce il mondo esterno. Se parleremo qui non la disturberemo.’



    Prese quindi la parola l’alta Sacerdotessa:

    ‘Lasciate che vi spieghi la situazione. Sua altezza Euiko è una delle pochissime prescelte dalla Dea per portare in seno il suo immenso potere. La nostra società è fondata su un sistema oligarchico, dove i daimyō governano tutti gli affari dell’isola. Tra essi viene però scelto un leader che li comandi tutti. Questa persona deve essere all’altezza del compito e, perciò, deve dimostrarsi degno e rispettare le condizioni che la nostra tradizione impone: essere di sangue nobile, rispondere ai 3 quesiti della Dea, sostenere la presenza della Dea senza vacillare. Non è un compito facile, credetemi.’



    Il suo sguardo ed il tono della voce era serio e preciso: quello che cui stava parlando era tutto per una persona come lei che era arrivata così in alto nella gerarchia del credo. Continuò dicendo:

    ‘Cinque giorni fa Hiroya Hisashi, daimyō della regione sud occidentale dell’isola ha soddisfatto tutti i requisiti e quindi fra 3 giorni verrà unito in matrimonio a sua altezza Euiko. Quando questo succederà, il potere della dea abbandonerà sua altezza per concedersi ad un’altra delle ragazze che sono ora presenti in questa sala, che sono state preparate per accettare il Dono della Dea.’



    Guardandosi intorno, il gruppo avrebbe visto che anche le sacerdotesse avevano smesso di prestare loro ascolto e si erano unite alla meditazione di Euiko, intonando una sommessa litania, le cui parole erano incomprensibili.
    L’alto Sacerdote prese di nuovo la parola:

    ‘Questa tradizione è andata avanti per moltissimi anni, indisturbata…fino a ieri. Abbiamo trovato una delle sacerdotesse morta davanti al tempio e non sappiamo chi sia stato. Questo è un atto sacrilego e senza precedenti. Siamo sempre stati in pace, e quest’attacco è completamente inaspettato. Crediamo che uno degli altri daimyō sia dietro questa storia, ma non ne abbiamo le prove. Chiunque sia stato deve avere delle fonti all’interno del tempio, perché la notizia ufficiale del superamento delle prove sarà inviata stasera a tutte le famiglie nobili dell’isola…’


    ‘Abbiamo quindi bisogno che per questi 3 giorni sua altezza sia protetta, fin quando non si unirà in matrimonio: e qui entrate in azione voi. Noi non siamo esperti in guerra e protezione, quindi voi pianificherete tutto ciò che pensate sia indispensabili alla sicurezza di sua Maestà. Vi forniremo piantine dell’edificio e risponderemo a tutte le domande che vi verranno in mente. Inoltre, un gruppo di volontari dal villaggio si è reso disponibile per qualsiasi compito sia necessario svolgere’

    [ 5 uomini energia bianca]

    Detto questo, la coppia di monaci avrebbe mostrato al gruppo il resto del tempio, dalle cantine fino agli alloggi. Passando davanti a una delle camere avrebbe detto:


    ‘In questa stanza potete sistemare le vostre cose: appartiene alla sacerdotessa che è venuta a mancare. Attrezzeremo un paio di letti in più. Ci dispiace di non potervi offrire più spazio, ma normalmente non sono ammessi visitatori per la notte.’



    Nella stanza i ninja avrebbero trovato le piante dell’edificio, e i due sacerdoti sarebbero rimasti a disposizione per ogni evenienza.

     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Euriko, la Dea Bianca

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    Ayame mi fissò sottecchi per un lungo gelido istante, puntandomi contro il pennello che in tutta risposta schizzò alcune gocce di colore azzurro che finirono sulla vecchia maglia che avevo indossato ed in faccia. Lo fai solo per scappare, dillo.
    L'accusa era oltraggiosa! Era vero che non amassi molto i lavori di tinteggiatura e che avremmo potuto farceli fare, ma Ayame aveva insistito affinché fossimo noi, con le nostre mani, a preparare la stanza del bambino che sarebbe arrivato da lì a qualche mese e la cui presenza iniziava a vedersi nel ventre di Ayame. Tuttavia usare una missione di rango elevato per fuggire era follia.
    Ah ma che dici! È il mio lavoro. esclamai, appena offeso, mentre affondavo il rullo all'interno della vernice. Ovviamente non potevo usare nemmeno i cloni per finire prima: “l'importate è il sentimento! Se bariamo, che razza di momento famigliare è?”
    Essendo quelle le intenzione non aveva nemmeno tutti i torti.
    No il tuo lavoro è gestire il villaggio. Puntualizzò. Era vero, le missioni ero io ad assegnarle piuttosto che a doverle fare ma essendo qualcosa di pericoloso e non essendoci altri shinobi all'altezza mi ero proposto da me.
    Non che potesse farlo qualcun altro. Dai Ayame, tranquilla. La rassicurai, avvicinandomi. Lei voltò il capo, offesa ed io le diedi un rumoroso bacio sulla guancia, attirandola a me con la mano libera dal rullo.
    Quando torno continuiamo, ok? mormorai, mentre lei – ovviamente – mi dava una gomitata sull'addome senza grossi effetti.
    Ok, maledetto.
    Che razza di assurda brontolona che era.


    L'altro individuo scelto per quella missione era Seinji Akuma, in arte Asmodai. L'uomo privo di volto (ancora per poco, visto che Meika Akuma mi aveva assicurato di essere in grado di cambiargli i connotati in maniera definitiva) venne convocato presso casa mia. Quando giunse ad aprirgli la porta trovò una bambinetta di cinque anni e mezzo che lo fissò per un momento appena spaventata dalla maschera.
    Nana, fai entrare il signore! urlai dal soggiorno. La bambina non disse nulla, semplicemente arretrò e corse nuovamente in camera sua a giocare con sua sorella. Quando Asomdai entrò in soggiorno mi trovò intento a lavorare. Alcune pile di foglie erano messe sul basso tavolino davanti al comodo divano ed io sedevo su esso, intento a leggere alcuni rapporti. Solito noioso lavoro di Kage.
    Ehi Asmodai, scusa se ti ho convocato qui, ma ho deciso di passare un po' più di tempo a casa ultimamente. Non che questo mi esima dal lavorare comunque come un mulo. Puntualizzai, posando le carte sul tavolino.
    Accomodati, ci sono due cose di cui dobbiamo parlare. Una volta che l'Akuma si fosse seduto sulla poltrona che gli avevo indicato, parlai.
    La prima riguarda la tua faccia. È ora per te di levarti quella maschera ma come ti annunciai dovrai dimenticare i tuoi vecchi lineamenti, Asmodai. Meika sarà in grado di darti un nuovo viso, almeno così mi ha assicurato, per cui voglio che tu vada decisamente presto da lei per questo. Il secondo motivo è una missione di protezione di una credo Principessa in un'isola remota. Grado A, pagano un ammontare incredibile di denaro e solo i Kami sanno quanto Kiri ne ha bisogno ora... ci andremo insieme e partiremo domani all'alba, ergo, per la faccia è una cosa che devi fare alquanto in fretta.
    Avevo idea però, per quanto l'ordine fosse stato affrettato, che il potersi togliere la maschere dal viso in pubblico avesse finalmente i suoi vantaggi. Il personaggio di Seinji Akuma non sarebbe di certo morto, ma Asmodai sarebbe divenuto l'attore principale. Se fosse stato necessario i suoi connotati potevano tornare quelli di un tempo ma era ora di rendere quella modifica definitiva. C'erano troppe arti oculari al mondo in grado di vedere sotto le maschere per continuare a fidarsi delle stesse.


    Il giorno dopo partimmo e finalmente Asmodai non aveva più una maschera. Avevo evocato Yogan giusto qualche minuto prima e la dragonessa era in forma umana dinanzi l'Amministrazione dove ci eravamo dati appuntamento.
    Ottimo, Meika ha fatto un buon lavoro. Constatai notando come fosse irriconoscibile rispetto a prima. Era proprio ciò che mi aspettavo.
    Oh, dunque tu sei il tizio mascherato. Disse la dragonessa. Almeno ora non dovrai più tenere sempre quella cosa lì in faccia. Immagino puzzasse oramai. Aggiunse prima di cambiar forma.
    L'enorme drago comparve dinanzi a me ed io vi saltai in groppa. Yogan era una forma di spostamento a dir poco invidiabile: rapida ed instancabile, oltre che dotata di un sistema di autodifesa notevole.
    Ci vorrà almeno un giorno di viaggio senza pause per arrivare, dunque un giorno e mezzo visto che non voglio che Yogan arrivi stanchissima. Era evidente che volessi attorno a me la dragonessa in qualsiasi momento. Partiamo. E Yogan partì come un razzo e ben presto Kiri fu distante e noi vagavamo tra le fredde nubi diretti verso sud.


    La valle era incantevole. I monti erano alti e possenti e man mano che Yogan planava verso il basso divennero via via più grandi e maestosi. Tra essi si apriva la valle che era la nostra destinazione solcata da un impetuoso fiume d'acqua fredda che si perdeva a vista d'occhio verso est. L'aria era fredda a quelle quote e Yogan ben presto decise di scendere diretta con rapidità verso il suolo, laddove ci era stato indicato di trovarsi.
    Quando giungemmo Hoshikuzu era già lì. Ero a conoscenza del fatto che lui fosse nella missione e la cosa francamente mi sollevava: un alleato potente come lui poteva facilitare di molto il lavoro, del resto.
    Hoshi! lo salutai, battendogli una mano sulla spalla destra. Una missione assieme, come ai tempi di Iwa, da quanto tempo! sperando che quella finisse molto meglio dell'ultima. Lui è Asmodai Akuma. Asmodai, lui è Hoshikuzu Chikuma. Non ti hanno ancora fatto Kazekage? Che aspettano quei bacucchi? domandai, mentre camminando ci avvicinavamo al grande sacerdote.
    Aspettavo di trovarmi dinanzi un “vecchio bacucco” per l'appunto, ma in realtà si presentò un giovane uomo serio e posato che si scusò dello scarso preavviso della missione.
    Mentre ci avvicinavamo ebbi la sensazione di essere catapultato in una vasca fredda per un istante e rabbrividii. Yogan, che non era abituata a provar freddo, rimase sorpresa. Oh ma che è successo, avete sentito? disse la dragonessa nella sua forma di ragazzina.
    Te ne sei accorta anche tu? domandai. Yogan annuì, ma stranamente non avvertiva nulla di spiacevole. Anzi, sentiva che la sua fatica stava venendo ristorata molto meglio del solito. Quando ci trovammo dinanzi il gran sacerdote non potei esimermi dal domandargli che cosa fosse stata quella strana sensazione che avevamo avvertito.
    Io sono Itai Nara, Mizukage di Kiri. Lei è... Yogan, drago dell'ovest! disse la ragazzina alzando un braccio. Non sembrava di certo un drago, tuttavia era bene non chiederle di dimostrarlo poiché forse l'apparizione di una tale bestia in un luogo così pacifico poteva essere alquanto sconveniente.
    Mi è sfuggito il suo nome, gran sacerdote. Comunque quando siamo arrivati abbiamo avuto una sensazione di freddo, come se dell'acqua gelida ci cascasse addosso all'improvviso. Sa per caso da cosa dipende? domandai, mentre ci avviavamo verso il palazzo.


    Giunti al tempio fummo presentati alla Prima Sacerdotessa che pareva nonostante le dimensioni non proprio eccessive parlava col tono autoritario di chi era abituato a dare ordini dall'alba al tramonto. Ci spiegò che non era saggio guardare la donna direttamente, per via del suo grande potere, al che aggrottai le sopracciglia appena stranito. Non ero un tipo religioso, ero certo che quei “poteri divini” non fossero altro che la dimostrazione di una tecnica molto antica e molto potente, ma difendere una persona che non si poteva vedere poteva essere problematico.
    Decisamente.
    Fummo dunque condotti nella grande stanza dove la Principessa e diverse giovani donne attendevano. Non potei guardarla ma potei osservare le altre giovani donzelle che erano tutte attorno. Col mio sesto senso

    Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.
    osservai le giovani ragazze notando come esse avessero una discreta quantità di chakra, ma non potevo determinare se fossero addestrate o meno anche nel fisico.
    Fummo presentati ad Euriko e lei parve ben più modesta di quanto tutto il culto costruito attorno a lei mi avesse fatto credere. Si definiva una “ragazza del sud”, ma era indubbio che dentro di se covasse un potere tremendo.
    Forse non utile in combattimento, tuttavia ben oltre qualsiasi aspettativa. Mentre parlavo mi sentivo pieno di energia e se si considerava il fatto che in quanto Jinchuuriki ero sempre, costantemente, pieno di energie l'azione della Principessa su di me era a dir poco esplosiva. Il cuore batteva forte nel petto, non tanto per emozione, ma come per uno strano effetto fisiologico che pareva accelerare qualsiasi cosa dentro di me.
    Quando lei smise di parlare mi sentii stranamente vuoto e freddo.
    Subito dopo lei si ritirò in preghiera e ci spiegò la situazione politica dell'isola e di come il matrimonio con la Principessa fosse fonte di potere reale. Qualcosa immediatamente aizzò la mia attenzione e quando ci fu spiegato il grave accadimento di pochi giorni prima iniziai a teorizzare qualcosa. Dove vi era potere nascevano invidie. E dove vi erano invidie la parte più oscura dell'animo umano veniva fuori.
    Ho diverse domande. Dissi quando i nostri mandanti ebbero terminato di parlare. La natura di questo matrimonio è chiara, tuttavia non è possibile che si creino attriti tra i Daimyo per questo? In particolare, non vi viene in mente un Daimyo che potrebbe avere delle invidie o risentimenti rispetto la scelta di Hiroya Hisashi. Ho altri pensieri in mente, ma non conosco gli attori coinvolti per cui vi prego di prendere tutte le mie parole come supposizioni e non come offese. Dinanzi un atto sacrilego senza precedenti però spero siate pronti ad abbracciare qualsiasi amenità possibile. Dissi. Talora la gente religiosa era di vedute strette e pronta a vedere insulti e blasfemie ad ogni piè sospinto. Se il compito è proteggere la Principessa, dovremo farlo e non potremo fidarci di nessuno. E con nessuno intendo nemmeno voi. Mi dispiace, ma se vi siete affidati agli esperti di guerra spero comprenderete che è necessario. Asmodai, Hoshikuzu, siete capaci di condurre un interrogatorio? Vorrei che interrogaste il gran sacerdote e la Prima Sacerdotessa domandando loro se sono coinvolti nella morte della ragazza.
    Sapevo benissimo che il tutto poteva essere preso come un grave insulto al loro credo, ma come avevo detto, dinanzi ad un atto sacrilego non vi era fiducia che tenesse, non vi erano tradizioni che fossero sacre e tutto sarebbe dovuto essere messo in discussione.
    Durante l'interrogatorio, se Hoshikuzu avesse svelato la sua capacità di far domande, avrei osservato l'interrogato col mio occhio interiore per comprendere, grazie alla diminuzione della sua riserva di chakra, se si stesse opponendo o meno alla domanda.
    Solo allora avremmo potuto avere la certezza che l'aiuto di quell'uomo e di quella donna fosse sincero e fidato. Era una missione di rango elevato e non volevo lasciare nulla al caso.

     
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    ..Una nuova terra da esplorare!..
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    Avventura. Era quella la parola imperativa per quella nuova avventura. Il rosso aveva accettato una missione così lontana dal villaggio solo ed esclusivamente perché a chiedere l’aiuto accademico era stata una nazione di cui non aveva mai sentito parlare. Mentre viaggiava per mare verso l’isola il rosso non aveva perso tempo informandosi dai marinai e dal capitano che lo stavano accompagnando. L’oceano Nanmen a Sud del paese del Vento non era un territorio semplice e per questo poche rotte navali lo percorrevano. Hoshi era ansioso di scoprire se quel viaggio avrebbe permesso in primis di creare nuove rotte da percorrere per le imbarcazioni mercantili di Suna e del suo paese e in secondo luogo se gli abitanti dell’isola fossero stati accondiscendenti a creare un rapporto commerciale con il suo villaggio.


    Da un po’ di tempo il Chikuma aveva spostato il suo interesse sul commercio tra vari villaggi scoprendo che spesso e volentieri il denaro era l’arma più potente a disposizione di un individuo. Non che il Chikuma si fosse attaccato ai soldi, anzi, ma chi aveva Ryo poteva investire in nuove tecnologie per migliorare la qualità di vita delle persone e in quel momento Suna ed i suoi abitanti erano la cosa che più interessava al rosso. Il viaggio in fin dei conti non era stato poi così male, l’oceano aveva risparmiato la nave su cui viaggiava. Salutato il capitano e i marinai si sarebbe quindi diretto al luogo dell’incontro al limitare del bosco, anche se non conosceva la zona orientarsi non sarebbe stato difficile per lui. L’isola mostrava paesaggi incredibili mentre si muoveva, alte montagne incorniciavano una grande vallata tagliata in due da un potente torrente, di sicuro un ambiente adatto alla vita e alla prosperità.


    Ad aspettarlo aveva trovato un giovane monaco che si faceva chiamare Matabei. Dopo le dovute presentazioni anche Itai, la sua dragonessa e un nuovo individuo li avevano raggiunti per dare inizio alla missione. Hoshi sapeva della presenza del Mizukage e di un suo fidato compagno -Yo Itai!.. ma quanto ci avete messo?!..- il Chikuma sembrava spazientito e in effetti restare solo in compagnia del monaco non lo aveva certo messo di buon umore -..oh c’è anche la bambina drago!.. ciao Yogan!..- Hoshi era felice di non essersi portato appresso il piccolo Kigeki. Anche se ormai non temeva più la dragonessa, ogni volta si agitava come un pazzo finendo inesorabilmente per graffiare il Chikuma. Infine il rosso si era rivolto alla persona che non conosceva con un gran sorriso, la sua mano era volata verso l’individuo per stringerla in segno di amicizia -Mi chiamo Hoshikuzu Chikuma.. sarà un piacere lavorare con te Asmodai!..- al commento di Itai il rosso poi aveva sbuffato vistosamente assumendo nuovamente un’espressione indispettita -E’ colpa dei vecchi del consiglio!.. dicono che ho preso troppo da Gin Chikuma.. non si fidano ancora completamente di me.. eppure mi faccio in quattro per il bene del villaggio!.. uff..- e in effetti era così. Da quando era tornato dopo la sua lunga assenza Hoshi non aveva fatto altro che dare tutto se stesso per il bene del villaggio. Trovarsi li e portare a termine la missione avrebbe sicuramente dato ulteriori punti positivi alla sua nomina, o così almeno sperava.




    [...]




    Il gruppetto così formato era dunque partito alla volta di un gigantesco tempio. Durante il viaggio Hoshi non aveva potuto che notare di stare insolitamente bene in quell’ambiente e anche Itai e Yogan avevano percepito la cosa. Senza commentare la cosa si era limitato ad annuire ai due dando conferma dello strano evento. Durante la lunga camminata il Chikuma non era certo rimasto zitto avvicinandosi al monaco per indagare un po’ -Ehi Matabei.. devo ammettere che la vostra isola è davvero incantevole.. ho viaggiato molto ma raramente sono capitato in luoghi tanto belli e piacevoli..- il Chikuma era sincero mentre parlava -Hai detto che ci stai accompagnando da Euiko.. ma volevo sapere un paio di cose.. cioè.. immagino che sua Altezza Euiko rappresenti la massima personalità qui sulla vostra isola.. ma non può certo fare tutto lei giusto?!.. quindi volevo sapere chi altri manda avanti la baracca.. cioè quali sono le altre figure importanti qui sulla vostra isola?!..- il Chikuma aveva fatto una domanda più che lecita. In realtà la sua domanda mirava a scoprire il nome di chi gestiva il commercio dell’isola per poter prendere magari qualche accordo vantaggioso per quelle terre e il suo villaggio.


    La lunga camminata infine li aveva portati al tempio, un’enorme struttura fatta interamente di legno intagliato. Di sicuro gli abitanti dell’isola ci sapevano fare con quell’arte e guarda caso a Suna servivano persone con quelle abilità e soprattutto serviva il legno. Un altro particolare che balzava poi agli occhi era l’enorme quantità di oro con la quale era stato decorato il tempio e soprattutto il massiccio portone di cui era fatto. Il rosso si era esibito in un lungo fischio di ammirazione alla vista della struttura -Wow.. voi si che sapete come abbellire i vostri templi!.. è incredibile la quantità d’oro che avete utilizzato.. la vostra isola deve essere davvero ricca di questo elemento.. oppure il commercio con le altre isole e il continente è molto fiorente!- oro ovunque. Il monaco aveva affermato che il tempio riceveva molte offerte dai credenti e che addirittura negli ultimi tempi erano aumentate. Certo forse questo spiegava la ricchezza del tempio, ma non la quantità d’oro presente in quell’isola.


    Matabei aveva accompagnato il gruppo all’interno del tempio fino a raggiungere quella che si definiva Prima Sacerdotessa -Che gnocca..- il Chikuma aveva appena sussurrato il commento verso Asmodai mentre compiva un inchino in segno di saluto. La gente di quel luogo aveva usi e costumi piuttosto strani, cosa che affascinava il rosso. Aimi Asuka sembrava molto più matura dell’età che dimostrava e molto probabilmente questo dipendeva anche dal ruolo che ricopriva. Mentre accoglieva i ninja e dava istruzioni su come comportarsi in presenza della Dea Hoshi era rimasto li ad osservarla con sguardo fisso e attento, qualsiasi cosa poteva dare qualche indizio.


    Una volta entrati nella stanza dove stava Euiko il rosso si sentì nuovamente rinvigorito nello spirito come era successo nella foresta. Questa volta però a rinvigorirlo non era stato un qualche strano effetto, ma la presenza di una moltitudine di ragazze in quella stanza. Il Chikuma non credeva ai suoi occhi, quel posto era il paradiso. Anche se erano tutte agghindate allo stesso modo la sua percezione notava differenze nei lineamenti e altri particolari, certo ad uno sguardo tutte potevano sembrare uguali, ma così di certo non era. Giunti in prossimità di Euiko le guardiane munite di ventaglio gigante si erano disposte tra loro e la Dea, una precauzione forse per contenere l’immenso potere della donna. La voce dei Euiko era come una panacea per la mente e il corpo, di sicuro qualche strano potere si stava manifestando nella stanza. Il Chikuma stava provando un irrefrenabile desiderio di guardare oltre a tutta quella muraglia, mantenere lo sguardo basso era una vera e propria tortura per lui. Dentro di se stava lottando disperatamente per resistere, fortunatamente la voce del sacerdote e della sacerdotessa lo distolsero da quel pensiero facendogli ritrovare la ragione -Uff.. uff.. devo resistere.. devo resistere..- il Chikuma si era dato un paio di schiaffetti sulle guance mentre ascoltava la situazione.


    Qualcuno aveva assassinato una delle sacerdotesse in lista per prendere il posto dell’attuale Dea. L’isola veniva gestita tramite un sistema oligarchico dove a comandare vi erano i daimyo. Tra di loro uno veniva scelto per diventare il promesso sposo della Dea e per essere messo a capo di tutti. Era palese che qualcuno non voleva che il prescelto divenisse il nuovo daimyo in capo, ma una cosa era certa. Ora il rosso sapeva a chi rivolgersi per dare il via al suo piano di aprire nuove rotte commerciali con l’isola, Hiroya Hisashi era il suo uomo. Itai sembrava piuttosto dubbioso e subito aveva chiesto alla sacerdotessa e al sacerdote di sottoporsi ad un interrogatorio per dimostrare la loro buona fede -Ehi Itai.. vacci piano..- il Chikuma era totalmente d’accordo con l’amico, il suo commento serviva solo a smorzare i toni sul nascere lasciando impreparati i due -Sono sicuro che l’Alta Sacerdotessa e Matabei non abbiamo nulla da nascondere.. non è vero?!..- il Chikuma aveva mostrato un gran sorriso ai due avvicinandosi alla sacerdotessa con fare sicuro -Se lo permettete.. vorrei porvi alcune domande in un luogo più appartato.. immagino che avremo a disposizione degli alloggi durante la nostra permanenza!..- in effetti così era. Il gruppo era stato accompagnato nella stanza della sacerdotessa deceduta dopo un lungo tour per tutto il tempio. Una volta giunti nella stanza il Chikuma aveva invitato Asuka e Matabei a sedersi su una sedia per cominciare l’interrogatorio -Non vi farò del male.. voglio solo che vi rilassiate e che rispondiate alla mia domanda mentre tengo una mano appoggiata sulla vostra testa!..- a quel punto toccava ai due sottoporsi alla domanda o meno.


    Se avessero accettato il rosso avrebbe fatto ad entrambi la stessa domanda scandagliando i ricordi dei due nel tentativo di capire se potevano essere coinvolti o meno -Sei convolto/a con l’assassinio della sacerdotessa del tempio?- il Chikuma si sarebbe concentrato al massimo delle sue potenzialità nel tentativo di estrapolare più informazioni possibili [Tecnica][Tecnica x2][ Interrogazione Mentale / Consumo: x4 Basso]



    Interrogazione Mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'illusione si attiva tramite il contatto con la vittima. L'utilizzatore sarà in grado di interrogarla, cercando di estorcerle le informazioni direttamente dalla propria psiche leggendo la mente. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti, riuscendo a comunicare mentalmente. L'utilizzatore vedrà le immagini dei pensieri superficiali della vittima, la quale è consapevole dell'interrogazione. Per mostrare un'immagine diversa dal reale pensiero è necessaria molta concentrazione, uno slot difesa e un consumo pari a medio ogni domanda.
    L'efficacia è pari a 30. Ogni domanda oltre alla prima richiede slot azione/tecnica.
    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso ogni domanda )
    [Da genin in su]
    .


    In ogni caso il rosso dopo aver posto le domande avrebbe riferito ad Itai e Asmodai quanto appreso per poi continuare l’indagine. Prima di creare un perimetro di difesa o creare una trappola per catturare l’assassino voleva capire di più sulla sacerdotessa uccisa. Dato che si trovavano nella stanza di lei avrebbe subito attivato i sui sensi e la sua percezione per carpire qualche indizio lasciato dalla vittima, qualcosa fuori posto o semplice messaggio o altro [Abilità][Azione][Percezione: 9]


    Percezione (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Percezione.


    Occhio di Falco [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.


    Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.


    Segugio [1]
    Abile: L'utilizzatore può percepire il veleno tramite l'olfatto: il veleno sarà considerato come furtivo, parigrado l'utilizzatore del veleno. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di percepisce in modo accurato l'odore di oggetti e persone, ottenendo un vantaggio a riconoscere camuffamenti, raggiri o la presenza di materiale tramite l'olfatto.
    .


    Quindi si sarebbe rivolto alla sacerdotessa con fare gentile -Alta Sacerdotessa.. ho un’ulteriore richiesta da farvi.. vorrei vedere il corpo della sacerdotessa uccisa se possibile.. immagino lo abbiate conservato da qualche parte..- il Chikuma doveva assolutamente vedere il corpo della ragazza uccisa. Un corpo morto non poteva di certo parlare o essere interrogato, ma portava con se milioni di informazioni sul tipo di morte patita e altro. Qualcuno voleva quelle sacerdotesse morte e il loro compito era di scoprire chi e perché.

    Hoshi
    Vitalità: 19.50
    En. Vitale: 30/30
    Chakra: 96/100
    Recupero Abilità: ///

    Difesa1: /// Azione 1: ///
    Difesa2: /// Azione 2: ///
    Difesa3: /// Azione 3: ///
    Difesa4: /// Azione 4: ///
    Azione Bonus: ///
    Tecnica Base: ///
    Tecnica Avanzata: Interrogazione Mentale x2
    Tecnica Bonus: ///
    Equipaggiamento consumato:


    OT/ Evviva una nuova quest!!! :riot:
     
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    Per fortuna, o sfortuna a dir di molti, Seinji Akuma non aveva né una famiglia, né una ragazza, né, ancor meglio, dei bambini frignanti. Era una specie di benedizione: per un lupo la solitudione era il picco alto della beatificazione. La solitudine per lui significava tutto e niente nel contempo: poter vedere, sentire, percepire, e sopratutto restare in silenzio, da solo, senza ascoltare voci fastidiose e stupide di eventuali ragazze o bambini che egli avrebbe potuto vedere. Eppure no. Grazie ad Asmodai, non era mai da solo. Il suo dialogo interiore, quello che molti saggi reputavano essere una roba fastidiosa e incredibilmente inadatta al silenzio, continuava sempre. In ogni luogo, in ogni posto, che fosse giorno o che fosse notte, la conversazione tra Seinji Akuma e il suo Demone, Asmodai, continuava sempre. Bhe, certo, erano due anime un po' inadatte le une alle altre: il primo, - un affezionato al mondo del sushi e ai suoi gusti, - era uno che voleva sempre stare in compagnia del suo ideale maggiore: lo splendore di Kiri, che nutriva il suo spirito e la sua forza giorno e notte, dandogli capacità e modo di proseguire per la sua, tortuosa, strada, talvolta voltandosi per guardare i passi fatti, ma sempre, sempre mirando al suo obiettivo finale: il benessere di Kiri e dei suoi cittadini; il secondo, - uno affezionato solo al combattimento, alla logica, tattica, e, ahimé, alla potenza, - era un nullafacente che deliziava il primo con i dialoghi sull'Amore, sull'Odio, e sull'Infinito, tre argomenti di natura filosofica e non solo, che spesso presenziavano nei discorsi del demone e nei suoi pensieri. Certo, poteva dirsi un demone letterato, di quelli capaci di vedere oltre il semplice muro in mattoni e metallo, ma avendo molti pregi, come ogni nobile animo doveva per forza avere anche qualche difetto.
    "Che noia queste nebbie" - sospirò Asmodai, - "è come ad Ame: li sempre la pioggia, qui sempre la nebbia. Eh!"
    "Suvvia, non ti è forse caro questo silenzio, caro Demone?" - chiese l'Akuma notando l'indole nostalgica del Pacificatore dentro di lui. - "Pensa a quanti segreti essa possa nascondere. Kiri è enorme, del resto. A qualche chilometro da qui qualche Romeo si sta nascondendo sotto il balcone della sua Giulietta; li, altrove, celato in questa coperta argentea ci può stare un peschereccio, una barca che, nel silenzio totale, sta pescando. E poi..."
    "Ho capito Seinji, ho capito... Basta"
    "Hmm" - sospirò l'Akuma notando il rapido cambio dell'umore di quella forza dentro di lui. - "Sento i passi di qualcuno."
    "Sarà l'uomo della posta?"
    "No," - brontolò Seinji. - "Sarà un messaggero di Itai Nara, piuttosto".
    "Di nuovo?" - si lamentò Asmodai.
    "Di nuovo" - sbuffò l'Akuma

    Di tutti gli ordini che Itai Nara si era premurato di dargli dalla suo ritorno fino a quel punto della sua permanenza nel villaggio, alcuni sembravano davvero strani. Per esempio, perché ora lo stava invitando alla sua... alla sua casa, e non più al suo palazzo, luogo di lavoro ove ogni dipendente, partendo dall'amministratore, passando per ogni responsabile, e finendo col Nara, dovevano stare a lavorare. Il tizio nella maschera non era stato molto chiaro del resto: era un invito a casa per un the in compagnia della famiglia Nara, oppure era l'ennesimo ordine di seguirlo in una qualche missione lontana-lontana? In ogni caso Seinji Akuma rimase sorpreso di un tale invito, e anche se dentro di sé sentiva che il Nara mai avrebbe lasciato il suo posto di lavoro dietro a un tavolo nel suo ufficio, sentiva anche che vi ci fosse qualcos'altro nell'aria - una sensazione diversa.
    In ogni caso, una volta che bussò alla porta della casa Nara (a Kiri), e una volta che la porta venne aperta, egli si ritrovò faccia a faccia con quella che doveva essere la figlia del Mizukage.
    "Mio Dio! Ma è uno splendore!" - esclamò l'Akuma nella propria mente. - "I connotati di Konoha non si vedono quasi, vedi un po'. Sembra essere nata a Kiri..."
    "Bhe, se la misurassimo il cranio e cercassimo a fondo nel suo DNA..."
    "No, è uno splendore comunque" - commentò secco l'Akuma. - "Credo abbia preso più tratti dalla mamma, che dal papà, altrimenti avrebbe avuto una fronte più larga e dei lineamenti più maschi."
    "Bhe, è ovvio che abbia preso più dalla mamma: è un'umana-femmina".
    "E' una bambina, Asmodai. Non una femmina. Una bambina. Il termine "femmina" e "maschio" sarebbe più appropriato usarli per quanto riguarda gli animali..."
    In ogni caso, sorrise alla bambina, anche sapendo che questa non avrebbe potuto vedere il sorriso nascosto dalla sua maschera, e tirò fuori dal mantello un sacco bianco di medie dimensioni con dentro vari pezzi di sushi e del wasabi.
    "A Kiri non si usa di andare in casa degli altri con le mani vuote," - spegò Seinji ad Asmodai. - "E dato che non ho ancora un negozio di sushi, mi sono premurato di preparare velocemente dei pezzi di sushi in modo che il Kage e la sua famigliola ne gustassero un po' di ottimo pesce dei mari intorno a Kiri".
    "Proprio un gentiluomo..." - commentò annoiato Asmodai.
    "Succede a tutti: un giorno siamo degli assassini feroci vogliosi di mettere a ferro e fuoco il mondo, ma in altri giorni vogliamo soltanto goderci una pausa anti-stress e preparare del pesce in silenzio completo".
    «Portalo alla mamma piccol... ehm... bambina.»
    Una volta entrato trovò il signor Kage sul divano con delle scartoffie davanti, evidentemente portare li in fretta e furia dall'amministrazione, e sistemate sul tavolino con l'intenzione di studiarsele per bene in casa propria dietro a un bel bicchiere di the, o della bevanda che Itai preferiva.
    «Sono sorpreso,» - commentò Seinji. - «Non ci sono mai stato qui, e devo dire che hai una casa e una bambina stupende.» - Si fermò dinnanzi al Kage osservando il soggiorno. - «Meno stupende sono quelle scartoffie dinnanzi a te, ma immagino che facciano parte del tuo... ehm... ruolo.»
    Sistematosi per bene su una delle sedie vicino al Nara, ascoltò per bene quello che il Mizukage aveva da dirgli. La faccia, questione di cui era già a conoscenza e di cui non era proprio entusiasta, ma tant'era che un'ordine era un'ordine. E la missione. Una questione un po' spinosa, dato che si trattava di andare nuovamente lontanissimo dai confini di Kiri a svolgere una missione per il conto dell'Accademia. Comunque, nell'ascoltare il Nara Seinji rimase del tutto impassibile e immobile, freddo e gelido, come la nebbia al di fuori della finestra.
    «Grado A? Un sacco di soldi?» - chiese l'Akuma quasi come se non avesse sentito bene la prima volta. - «Deve proprio essere importante questa principessa, se chiedono una missione di protezione e danno anche dei soldi. In ogni caso, il bene di Kiri è anche il mio bene, dunque partiamo pure quando vuoi.»
    "Tu conosci principesse del genere?" - chiese Seinji ad Asmodai nel mentre finiva di parlare, e questo scosse la testa. Nulla vi poteva essere di più assurdo del proteggere una principessa: se era una principessa, doveva avere un esercito intero a propria protezione, altrimenti non era affatto una principessa.
    A fine discorso andò tutto come dal manuale dell'etica: Seinji si alzò, salutò Itai, si avvicinò alla porta, e sparì dietro di essa.

    Terminata l'operazione con Meika, la faccia di Seinji era diventata quella, che si era scelto da solo: di un maggiordomo che aveva visto sul confine del Paese dell'Erba, nella Sala giochi del dottor Takurama prima che questa fosse stata quasi distrutta (e i rotoli rubati!) da un certo ninja arrogante dal nome di Hoshikuzu Chikuma. Per dettaglio, l'identità che si era scelto appartaneva al Ryukishi Sazame, che, tanto per, una volta siedeva dinnanzi ai monitor della Sala Giochi "Takurama", ma che, una volta che i rotoli di Takurama furono rubati da Hoshikuzu Chikuma - sempre maledetto egli sia! -, perì sotto l'ira irrefrenabile dei colpi di Takurama e dei suoi adepti mezzo-zombies. In ogni caso, era la faccia giusta che si addiceva a un maggiordomo, e dunque anche a un ninja di affari, e a un cuoco di sushi, cosa che Seinji è stato ad Ame dalal sua partenza da Kiri fino al suo ritorno. E sarebbe stato proprio con quella faccia, che Seinji sarebbe apparso nei pressi di Itai e della sua dragonessa, vestito elegante come quando andava in giro con la sua vera faccia.

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    «Buongiorno Mizukage.» - Salutò Seinji. - «Devo dire che Meika ha fatto un ottimo lavoro, Itai. Mi sento come se fossi diventato...» - "...un maggiordomo..." - «... un uomo diverso. Ah, a proposito!» - Egli si frugò nelle tasche tirandoci da fuori un altro sacchetto bianco ed una bottiglia di vino bianco. - «Mi sono portato da mangiare per il viaggio: dovremo arrivare sul posto tutti e 3 in forma e freschi, che non si sa cosa ci sia oltre la siepe.» - Disse, ascoltando poi il commento sarcastico della dragonessa. - «No, non puzzava signora Dragonessa. Ero semplicemente stanco di portarla quella maschera, così come un giorno mi stacherò di portare questa maschera.»
    E una volta partiti, Seinji prima si riposò sul dorso del drago, quindi mangiò proponendo cibo agli altri due, quindi riposò di nuovo e così via fino a quando finalmente entrarono nel magico reame su cui la principessa, evidentemente, regnava sovrana.

    Una volta atterrati ci fu una brutta sorpresa ad aspettare il rinato Akuma. Un volto già visto, anzi. Uno di quelli che si ricordava perfettamente insieme al colore del suo chakra, e che altrettanto perfettamente odiava. Sì, certo, e senz'altro: tralasciando Diogene, che non odiava, ma di cui comprendeva la pericolosità, Hoshikuzu Chikuma era il ninja contro il quale voleva vendicari, perché fu proprio per colpa sua che Seinji perdette il miglior lavoro della sua vita intera. Chi era quel tizio? Perché tanto tempo fa era venuto per rubare i progetti di Takurama e ora cooperava con Itai Nara e l'Accademia? E sopratutto: sarebbe stato giusto o ingiusto ficcargli una spada nel cuore fino al manico, facendogli pentirsi di aver battuto Seinji Akuma tanto tempo prima nella caverna?.. Ci si poteva fidare di lui? A guardare il Nara, sì. Sembravano degli amici di vecchia data.
    "Ma guarda un po' chi si rivede!"
    "Sarà la volta buona che lo torturi all'insaputa di Itai facendomi ridare quelle pergamene... e se non ce le ha, di targliagli via la testa dal collo".
    "Non essere così brusco, Seinji-san! E' un amico di Itai, e anche se ti ha fatto perdere il lavoro, e ad alcuni - la vita, non dev'essere una persona malvagia".
    "Questo lo vedremo ancora".
    «Molto piacere!» - commentò secco l'Akuma stringendogli la mano e abbassando il capo per salutare Hoshi, facendo finta di non sapere chi si trovava dinnanzi.

    sebastian+6



    «In ogni caso, direi di non dilungarci in presentazioni. Sono sicuro che ci conosceremo meglio durante la missione... il tempo stringe.» - "Oh sì che ci conosceremo meglio".
    E dunque, tralasciando i convenevoli di sorta e un'etica che nei confronti di Hoshikuzu Seinji non voleva proprio appliccare (del resto, era lui il nemico giurato ora), il trio si incamminò verso il sacerdonte del posto, constatando nel mentre un cambio strano nell'atmosfera del posto. Quasi... quasi come se tutti e 3 fossero "ringiovaniti" all'improvviso, e la fatica del viaggio fosse gradualmente sparita. Certo, la sensazione di essere entrati in ua vasca d'acqua fredda era una brutta sensazione, che però portò all'Akuma solo altri pensieri: erano sotto l'effetto di un jutsu. Di un grande jutsu. O di una serie di Jutsu.
    Non vi erano segreti in quel mondo per chi era un Illusionista.
    «Siamo sotto effetto di una qualche tecnica, Mizukage,» - disse l'Akuma. - «Sembra che le nostre forse stiano ritornando in noi, ma non saprei ancora se fidarmi di questa tecnica: così come ci dona forze, così può anche togliercele.»
    Comunque il trio proseguì lungo il fiume, conversando con il gran sacerdote, che, sì, non ci aveva detto il suo nome.
    "Se lo è dimenticato di proposito, oppure gli è sfuggito dato che è di fretta?" - si chiese l'Akuma nella mente, al che non ebbe una risposta.

    [...]



    «Se queste persone donassero i loro soldi al villaggio di Kiri, caro Mizukage, a quest'ora saremmo la prima potenza dell'intero continente ninja,» - bisbigliò Seinji all'orecchio di Itai nel mentre passavano per la sala e guardavano l'immensa folla che portava i soldi li. Ovviamente lo fece in modo da non farsi sentire da nessuno, visto che poteva essere compreso come un brutto gesto nei loro confronti. - «Potremmo inventarcelo anche noi un culto,» - aggiunse quindi.

    Se la principessa in questione era bella almeno la metà quanto la prima sacerdotessa, dovevano viverci degli uomini felici da quelle parti. Bhe, non che le donne kiriane fossero di meno, però... Aveva un qualcosa di strano quel volto che, seppur bellissimo, sembrava nascondere mille segreti e tante atrocità. O forse era solo un'inutile impressione da scacciare via dalla propria testa? Rispose alle sue parole e alle sue istruzioni con due inchini col capo: uno con l'intenzione di esprimerle rispetto, il secondo con l'intenzione di farle capire che gli era chiaro tutto.
    "Qualcuno che non può essere guardato..." - commentò sarcastico Asmodai. - "Quasi come la mia ex!"
    Dunque il trio entrò in un'altra sala, che sembrava un harem pieno di ragazze. Ci si poteva scegliere una moglie da quelle parti, dannazione! Fare delle bellissime bambine, proprio come il Nara! Le squadrò tutte, une e le altre con la propria Vista Vitale, con l'intenzione di carprire e ricordarsi il colore della loro energia vitale, ma, come detto dal sacerdote, non guardò la figura principale di tutta quella storia. E quando questa parlò contando i chilometri, Seinji nell'animo suo non ebbe che sorridere.
    "Quanta finta modestia nascosta da una luce bianca!.." - sospirò egli alla voce della principessa. - "Una ragazza del sud! hahaha!.. Per quanto ne sappiamo, potrebbe essere lei la responsabile di tutto e la mente organizzatrice del tutto". Sorridendo sarcastico, non poté anche non notare la sensazione di guarigione che lo aveva pervaso, e allora tornò allo stesso pensiero di prima: chi guarisce, può distruggere.
    "Per quanto ne sappiamo, dietro alle luci più banche si nascondono sempre mostri più oscuri, Seinji."
    "Vero anche questo, però aspettiamo con le supposizioni. D'altrone... capace che si colpa del maggiordomo anche a sto giro".
    "Heheh. Scherzi ora? Questo visto ti si addice, Seinji. In compenso, non pensi che la sua "preghiera" sia solo un modo come un altro per accumulare chakra?"
    "Tutto può essere, ma dovremmo chiedere anche a Itai delle sue sensazioni... dicono sia un buon sensitivo."
    In ogni caso Seinji fermò il proprio dialogo col demone, e continuò ad ascoltare i due sacerdoti a proposito degli affari dell'isola. Una sacerdotessa morta, un matrimonio che si deve svolgere, e dei loschi intrighi dietro a tutto questo. Era chiaro che qualcuno voleva il potere (come sempre), ed era chiaro che il Dono della Dea doveva passare a una sola delle 20 sacerdotesse minori - quella, che si sarebbe piegata alla volontà di colui che desiderava il suo potere.
    "E' tutto chiaro, possiamo andare a casa."
    "Aspetta..." - Lo fermò Seinji. - "Non è tutto così lucido come potrebbe sembrare. Sentiamo cosa ha da dire Itai. E poi... Ci sono cose che non quadrano. Se l'obiettivo principale è la principessa, perché non mirare direttamente a lei? Perché uccidere una sacerdotessa che c'entra poco e niente? Se ora sono 9, significa che prima erano 10..."
    "Bhe, conosco la matematica..."
    "Anche io. In ogni caso, è stupido attaccare una delle 10, se si mira a uccidere la principessa. Sarebbe come dire: hey, attenti! Ne abbiamo uccisa una! Tutti in guardia, che puntiamo alla principessa! Fosse per me, avrei sferrato un colpo secco alla principessa, e via."
    "Bisogna anche capire come è morta quella donna. Magari è stata una morte accidentale: stava scendendo dalla scala, ha calcolato male un passo, è caduta e si è spezzata l'osso del collo."
    "Sì, certo Asmodai: un incidente. Non credo proprio... E' stata uccisa. Perché non lo so. Da chi... nemmeno. Ma sarà proprio interessante scoprirlo!"
    "Credo che andare sul luogo del delitto, potrebbe darci qualche informazione in più, Seinji."
    "Potrebbe essere... anche se... Servirebbe trovare delle tracce."



    «Io non sono in grado, mio Kage. Ma se a Lei va bene, posso torturarli entrambi fino alla morte,» - scherzò l'Akuma. - «E ho anche io delle domande:
    1)Voglio conoscere i dettagli su come sia stata uccisa 1 delle 10 sacerdotesse minori.
    2)Voglio andare sul luogo del delitto.
    3)Se l'obiettivo principale è la principessa, non pensate sia stupido uccidere una delle sue sacerdotesse, quasi come se le volesse dare un qualche specie di segnale?»

    Poi si girò verso Itai.
    «E già che ci siamo, signor Mizukage, io direi di interrogare ognuna delle 9 restanti sacerdotesse minori, - poiché è a una di loro che dovrebbe passare il potere dopo il matrimonio, - e anche la principessa stessa. Essa detiene il potere ora. Da quanto ho capito, se si unisse in matrimonio al Hiroya Hisashi, il suo potere cesserebbe, dico bene? Quindi, è l'unica che potrebbe volere il potere per sé, magari uccidendo altre sacerdotesse al fine di annullare tutto il matrimonio.» - continuò Seinji nel suo ragionamento, non badando nemmeno alla sacralità del luogo in cui si trovavano e alle orecchie che lo stavano ascoltando, magari cadendo nella depressione più profonda, per via delle sue parole. Una missione come quella non ammetteva la stupida etica: bisognava pensare, ed agire.
    «Inoltre, direi proprio che bisogna parlare con Hiroya... Se tutte e 9 le sacerdotesse morissero, il Dono della Dea, come lo chiamate voi, signori, rimarrebbe nel corpo della principessa anche dopo il matrimonio di questa, o sbaglio?»
    "Bisognerebbe indagare sulle storie di ognuno di loro, scoprirne i dettagli delle biografie, le motivazioni che possono muoverli."
    "Che compito arduo!" - rispose Asmodai.
    "E se le sacerdotesse fossero tutte in combutta con gli eventuali daymio?"
    Seinji sorrise: anche quella era un'opzione, e nella situazione in cui si trovavano, tutte le evenienza dovevano venire valutate non solo per difendere la principessa, ma persino per scoprire cosa ci stava accadendo.
    «4)» - Seinji mostrò 4 dita ai due Gran Sacerdoti - «Vostra Santità, ci spieghi meglio come funziona questo strano rito del passaggio del Dono della Dea. E' completamente casuale? Cosa, se la altre sacerdotesse morissero? Quali sono le condizioni, affinché il matrimonio venisse annullato e il Dono della Dea rimanesse con la principessa?»
    "Il daymio principale..." - commentò l'Akuma sarcastico. - "La principalità da alla testa, e gli altri due potrebbero essere invidiosi. Però continuo a non capire perché uccidere la sacerdotessa, e non la principessa. Chiunque dei due daymio non può essere così sciocco da pensare che uccidendo una sacerdotessa, il matrimonio verrà annullato... O forse è proprio nella principessa il problema, e non è lei l'obiettivo principale. Bha!"
    «In ogni caso, signori, io vi chiedo di portarmi sul luogo dell'omicidio della sacerdotessa... E anche di darci le coordinate di Hiroya - un dialogo potrebbe fargli bene. Questo però dopo l'interrogatorio.»
    Che, a quanto sembrava, doveva essere immediato e senza ulteriori indugi. Proprio li, nei pressi di Sua Altezza: ora che si era vicino all'obiettivo della missione, non la si poteva perdere d'occhio nemmeno per un istante.




    Seinji
    Chakra: 400 Bassissimi
    Vitalità:15,5/15,5 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica Avanzata: ///
    Slot Tecnica Base: ///

    Abilità usate: ///


    Edited by leopolis - 6/1/2016, 22:31
     
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    Euiko, la Dea Bianca
    Oceano Nanmen



    ‘Matabei, onorevole Mizukage. Lasci che le spieghi: la preghiera di sua altezza ha un potere curativo eccezionale che si estende per tutta la vallata. Chi, come voi, lo avverte per la prima volta lo percepisce come un fresco rinvigorimento delle membra, ma per chi ne riceve i benefici da anni è molto diverso: nel lungo periodo le persone tendono ad ammalarsi di meno e anche in vecchia età hanno una forza non indifferente. Le morti avvengono per semplice vecchiaia e raramente per malattia: è davvero un miracolo.’



    Il monaco aveva uno sguardo sognante e sereno allo stesso tempo, la gioia che provava era autentica. Si sarebbe rivolto quindi al ninja della Sabbia, mantenendo il suo bel passo svelto:

    ‘Il titolo di principessa è semplicemente onorifico e le è riconosciuto per i suoi poteri divini. Politicamente sua altezza non ha alcun potere fin quando non si unisce in matrimonio con uno dei daimyo. In quest’isola ce ne sono una quindicina scarsa, tra minori e maggiori, ma sono tutti uguali quando si ritrovano ad affrontare le prove della Dea. Io non mi sono mai interessato molto di politica, forse dovrebbe parlare con un altro dei miei fratelli monaci. Mi scuso se non ho potuto aiutarla maggiormente.’



    […]



    Quando il Mizukage propose di interrogare le più alte cariche del culto, gli occhi dell’Alta Sacerdotessa si riempirono, per un momento, di uno sdegno indicibile: mai nessuno le aveva mai mancato di rispetto in quel modo. Anche Matabei sembrò leggermente sconcertato all’idea che uno dei due potesse avere a che fare con quell’efferato crimine, ma si rimise alla scelta del jonin di Kiri. Dopo qualche secondo, Aimi ingoiò l’onta e disse:

    ‘Capisco che dal punto di vista di voi stranieri l’eventualità che suggerite possa essere plausibile…Andiamo al piano superiore, dove potremo avere questo…interrogatorio in privato’



    Battè quindi piano le mani, così che una sacerdotessa venisse al suo fianco. Le sussurrò qualcosa all’orecchio (Udito Perfetto: mansioni da svolgere nel monastero), e poi fece strada verso il piano superiore. Attraversando le porte tutte uguali delle stanze delle sacerdotesse, sarebbe stato facile per i ninja riconoscere la porta della stanza di Euiko, che aveva intagli nel legno dei quali le altre porte erano sprovviste. Gli occhi di un sensitivo avrebbero scorto che, intorno quella specifica porta, aleggiava un alone bluastro di energia non meglio identificabile. [L’alone è una barriera di Chakra, potenza 80. Inoltre impedisce teletrasporti per e dalla stanza].

    Arrivati nella stanza che avrebbe ospitato per quelle notti i ninja, l’interrogatorio ebbe inizio. Due chiari ‘no’ da parte di entrambi i monaci avrebbero chiarito che non vi era colpa in loro. Lo stesso si sarebbe verificato se il gruppo avesse interrogato le 9 sacerdotesse del tempio. Matabei avrebbe detto:

    ‘Voi non capite. Se la persona non è pura non può ospitare il potere della Dea. Questo a maggior ragione vale per sua Altezza Euiko. Il solo pensiero che lei possa essere coinvolta non solo è raccapricciante, ma è proprio impossibile. Se così fosse il potere l’avrebbe già abbandonata per dirigersi verso un nuovo recipiente’



    La sacerdotessa avrebbe continuato a rispondere alle domande di Seinji:

    ‘La sacerdotessa è stata uccisa sulla riva del Thanvil a 200 metri dal tempio. Era andata a prendere dell’acqua per alcune mansioni da svolgere nel tempio. E’ andata circa verso le 21 e quindi era buio pesto tra queste montagne. Quando abbiamo visto che non tornava, ho mandato qualcuno a cercarla e me l’hanno riportata esanime’.



    La scelta di quelle ultime parole lasciò trapelare attaccamento per la ragazza, nata dalla condivisione di molti momenti insieme.


    ‘Abbiamo conservato la salma solo perché poteste darle un’occhiata, altrimenti l’avremmo già arsa, com’è costume da queste parti. Vi condurremo anche sul luogo della sparizione.’



    Rispondendo alla domanda di Asmodai:

    ‘L’attacco alla Sacerdotessa non ha alcun senso. L’unica cosa che riesce ad immaginare è che si tratti di una specie di monito, del tipo: ‘Non sposare sua altezza HIroya altrimenti’…Onestamente non è mai successo che le sacerdotesse morissero tutte prima che il dono venga passato. Credo che a quel punto il dono passerebbe ad una bambina dell’isola che sia abbastanza pura e forte per accettarlo, ma questa è un’eventualità che non si è mai verificata. E l’idea che Euiko voglia le sue sorelle tutte morte è semplicemente impensabile.’



    Guardò con aria scioccata il ninja di Kiri: davvero questi forestieri non capivano la sacralità di quel posto? Continuò:

    ‘Una volta che il matrimonio è annunciato, può essere annullato solo per la morte di uno dei futuri sposi. So che Hiroya già sta provvedendo alla sua sicurezza personale ed arriverà qui il giorno prima del matrimonio. Il rito di passaggio non è casuale: la prima notte di nozze, quando la purezza di sua Altezza verrà meno, il Dono sarà passato alla sacerdotessa più pura e forte. Solo la Divinità può sapere in anticipo quale sia, perché solo Lei conosce l’animo dei suoi fedeli ed infedeli’



    Terminò con uno sguardo eloquente al gruppo Accademico.

    […]



    I ninja avrebbero trovato il corpo della sacerdotessa morta sopra un bancale di pietra, posta ad un metro e mezza da terra, in un casolare dietro il tempio, circondato da croci bianche piuttosto spoglie. Il casolare era costruito con lo stesso legno del tempio, ma le decorazioni esterne erano molto più modeste. All’interno, fiori ed incenso sopprimevano qualsiasi odore di decomposizione potesse essere emanato dal corpo esanime.
    La sacerdotessa era stata ripulita del trucco bianco che avevano visto indossare a quelle nel tempio. Un lenzuolo di lino bianco copriva il corpo nudo e pallido della ragazza. Sul collo, c’era la traccia dell’arma che le aveva tolto la vita. Il segno che aveva lasciato era circa un centimetro e mezzo largo, circa come un dito, ed abbastanza profondo da essere arrivato alla carotide. Il sangue era stato completamente ripulito dal corpo della ragazza, ma doveva esserne scorso a fiumi. La sacerdotessa non sembrava essere stata torturata, ma certamente era morta per dissanguamento. Queste caratteristiche sarebbero state chiare a tutti, ma le capacità di percezione dei ninja avrebbero colto altri dettagli importanti:

    CITAZIONE

    [Vista Perfetta]: sul labbro interno della ragazza è presente una fibra lunga mezzo millimetro di un materiale non chiaramente riconoscibile.
    [Tatto perfetto]: la fibra è estremamente resistente, elastica e appiccicosa.
    [Percezione +9]+[Occhio di Falco]: Segni di operazioni chirurgiche sono presenti dietro le orecchie della ragazza e all’attaccatura dei capelli.


    […]



    Il luogo dove era avvenuto il decesso invece era un posto anonimo lungo la riva del fiume. Abilità di percezione delle tracce avrebbero chiarito che il luogo era molto usato da persone dalla corporatura compatibile con quella dei monaci o delle sacerdotesse, ma i ninja non avrebbero trovato tracce dell’eventuale killer. Erano sì presenti ancora minime tracce di sangue della ragazza nel punto dove era stata trovata.
     
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    ..La gara del più puro..
    2° Post Attivo




    Se c’era una cosa che aveva capito da tutta quella storia, era che lui di sicuro non sarebbe mai stato scelto come vascello per il potere della Dea. Il monaco e l’alta sacerdotessa come tutto il resto della banda non erano invischiati in quella brutta faccenda, sembrava davvero che il potere straordinario esercitato dalla Dea e tutti suoi seguaci fosse il simbolo della più candida purezza e nobiltà d’animo. Ora che i ninja si erano sincerati delle buone intenzioni dei loro stessi mandanti l’indagine poteva continuare per la sua strada. Mentre si muoveva per quell’ambiente così perfetto e allo stesso semplice il rosso non aveva mai perso la concentrazione osservando tutto e tutti con occhi clinico, qualsiasi cosa fosse passato sotto la sua percezione sarebbe sicuramente balzato alla sua attenzione [Abilità][Azione][Percezione: 9]


    Percezione (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Percezione.


    Occhio di Falco [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.


    Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.


    Segugio [1]
    Abile: L'utilizzatore può percepire il veleno tramite l'olfatto: il veleno sarà considerato come furtivo, parigrado l'utilizzatore del veleno. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di percepisce in modo accurato l'odore di oggetti e persone, ottenendo un vantaggio a riconoscere camuffamenti, raggiri o la presenza di materiale tramite l'olfatto.
    .


    Mentre si muovevano verso il luogo dove era tenuto il corpo della sacerdotessa il rosso si era avvicinato ad Itai e Asmodai per chiedere loro una prima impressione -Mmh.. voi che ne pensate?!.. credete davvero che uno dei Dayimo sia coinvolto?.. si insomma.. da quel che dice la sacerdotessa questo potere straordinario che controlla la Dea.. non può essere imbrigliato o usato a volontà.. che senso avrebbe cercare di uccidere tutti?!.. - il Chikuma non riusciva a capire un movente per uccidere una delle sacerdotesse. Le ragazze avevano dedicato l’intera esistenza alla purezza e alla nobiltà d’animo ed ora una di queste era stata uccisa così a sangue freddo. La vera domanda da fare era forse -Mi scusi sua Altezza Aimi.. ma chi era di preciso questa sacerdotessa uccisa?!.. cioè.. chi era prima di diventare una sacerdotessa in lista per essere futura Dea?!.. qualcuno della sua famiglia sarà pur venuto a piangere la sua dipartita.. sa dirmi se aveva rapporti di amicizia con qualcuno anche al di fuori del tempio?- il rosso voleva conoscere tutto della vittima. In ogni indagine di rispetto conoscere usanze e stile di vita della vittima spesso portava direttamente al suo assassino e al suo movente.




    [...]




    Ricevuta o meno una risposta il Chikuma ed il gruppo erano giunti dove il corpo della ragazza era stato conservato. L’usanza di quei luoghi richiedeva la cremazione del corpo, se era ancora intero era solo ed esclusivamente per la loro presenza. Hoshi aveva visto fin troppi corpi morti per desistere nel togliere il lenzuolo bianco che la copriva -Era davvero molto bella..- nonostante il colore cadaverico la ragazza dimostrava una bellezza esotica degna di nota, non che ad Hoshi piacessero i morti, ma doveva ammettere che era stata di sicuro una bella donna. Il suo occhi clinico ci mise pochi istanti per intravvedere il colpo che le aveva tolto la vita, un profondo foro all’altezza del collo che l’aveva svuotata di tutto il suo sangue -Sembra essere stata colpita da uno stiletto.. o un pugnale.. un colpo preciso e mirato.. non c’è dubbio che chi volesse fare questo fosse ben preparato e determinato a farlo..- oltre alla stilettata il corpo non presentava altri colpi o ferite, nessuna colluttazione, solo un preciso colpo alla gola e la vittima lasciata li a morire come un maiale al macello -..è morta sicuramente dissanguata in pochi secondi.. poveretta.. l’assassino deve averla presa di sorpresa.. molto probabilmente non se ne è nemmeno accorta..- il rosso la stava analizzando e squadrando dalla testa ai piedi senza toccare più del dovuto. L’alta sacerdotessa doveva conoscerla bene -Oh.. e questa?!.. ma guarda un po’.. Itai.. Asmodai.. venite a dare un’occhiata..- il rosso aveva girato la testa della ragazza di lato mostrando ai due dei particolari segni, quasi impercettibili che davano modo di supporre che il volto della ragazza avesse subito un’operazione chirurgica [Abilità][Azione][Percezione: 9]


    Percezione (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Percezione.


    Occhio di Falco [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.


    Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.


    Segugio [1]
    Abile: L'utilizzatore può percepire il veleno tramite l'olfatto: il veleno sarà considerato come furtivo, parigrado l'utilizzatore del veleno. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di percepisce in modo accurato l'odore di oggetti e persone, ottenendo un vantaggio a riconoscere camuffamenti, raggiri o la presenza di materiale tramite l'olfatto.
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    Era presto per fare delle supposizioni, ma chiedere non costava poi molto -Sacerdotessa Aimi.. questa ragazza ha sicuramente subito un’operazione facciale.. mi dica.. è per caso un’operazione a cui vengono sottoposte tutte le aspiranti dee per assomigliarsi tra loro?!..- il particolare poteva essere fondamentale come no. In fin dei conti il rosso aveva notato subito come tutte le sacerdotesse avessero un aspetto molto simile tra loro, molto probabilmente frutto di una operazione chirurgica -..perchè è così fondamentale che tutte le sacerdotesse in lista per diventare Dea abbiano lo stesso aspetto?!.. ah no.. credo di aver capito.. si tratta del matrimonio e per evitare che il Dayimo prescelto si innamori di qualche ragazza non scelta dalla Dea.. già sarebbe un bel casino.. ahahah..- il rosso si era fatto una bella domanda e si era pure dato la risposta in un monologo tra se e se. Pensare a voce alta lo aiutava a sistemare i pensieri. Il corpo della ragazza non aveva altro da mostrare quindi per lui potevano anche continuare il tour.




    [...]




    La zona dove era stata uccisa la ragazza era piuttosto anonima. I segni di sangue erano ancora evidenti in alcune zone, per il resto non sembravano esserci tracce o altro, come aveva supposto ad uccidere era stato un professionista oppure qualcuno che conosceva bene la ragazza o gli usi e costumi delle sacerdotesse -Mmh.. non ha lasciato tracce.. a parte il sangue non c’è altro..- il rosso si era chinato a terra per identificare un qualche schema o altro per poi tornare a fare qualche altra domanda -..le sacerdotesse che proteggono la Dea.. sono allenate nell’arte del combattimento vero?!.. ho notato che i loro corpi sono molto tonici e atletici.. è difficile che una persona così addestrata si faccia uccidere a quel modo.. anche se forse.. l’oscurità ha coperto le azioni dell’assassino..- ancora una volta o la vittima conosceva il suo assassino oppure l’assassino era un abile guerriero ben addestrato. In effetti in un’isola così pacifica non dovevano poi esserci guerrieri dal potere straordinario -Non credo che riusciremo mai a capire chi è stato con così pochi elementi.. la cosa migliore da fare è di proteggere la Dea e le sacerdotesse fino al matrimonio.. chiunque ha fatto tutto ciò ci riproverà di sicuro.. dobbiamo solo fermarlo e fare in modo che tutto vada per il verso giusto.. creiamo un perimetro.. ci mischiamo tra gli invitati e pestiamo a sangue chiunque tenti di metterci i bastoni tra le ruote!..- il rosso non aveva intenzione di mettersi ad indagare ulteriormente inoltre cominciava ad avere una gran fame e da un paio di ore già si chiedeva quando diavolo gli avrebbero portato qualcosa da mangiare.

    Hoshi
    Vitalità: 19.50
    En. Vitale: 30/30
    Chakra: 96/100
    Recupero Abilità: ///

    Difesa1: /// Azione 1: ///
    Difesa2: /// Azione 2: ///
    Difesa3: /// Azione 3: ///
    Difesa4: /// Azione 4: ///
    Azione Bonus: ///
    Tecnica Base: ///
    Tecnica Avanzata: ///
    Tecnica Bonus: ///
    Equipaggiamento consumato:


    OT/ Post fatto!!!


    Edited by Hoshi - 9/1/2016, 18:56
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Euriko, la Dea Bianca

    II




    Grazie alla mia capacità di vedere il chakra altrui fui conscio del fatto che sia il Gran Sacerdote che la Prima sacerdotessa non avevano nulla a che fare con quella storia. Io, povero forestiero del tutto estraneo alle loro credenze non potevo avere che dubbi su tutti: così, incurante di qualsiasi protesta l'interrogatorio fu portato a termine e prevedibilmente i due ne uscirono puliti. Hoshi e Seinji fecero poi diverse domande che altrimenti avrei voluto porre io stesso tra cui la necessità di vedere il cadavere della fanciulla per comprendere come ella fosse morta. Al piano superiore vi era anche la stanza in cui riposava Euriko. Il mio Occhio Interiore avvertì una grossa quantità di chakra quasi tumultuosa all'interno della stanza eppure non era chiaramente identificabile nella sua natura. Se era una tecnica doveva essere una tecnica davvero straordinaria. Nella stanza della Principessa sta avvenendo qualcosa. Avverto una grossa quantità di chakra molto potente, immagino succeda sempre durante le sue preghiere, no? Sembrava chiaro che lei dovesse meditare e compiere dei rituali per far funzionare quel potente Jutsu che influenzava tutta la vallata.
    Comunque ad ora penso che i più forti sospettati siano altri Daimyo. Da quel che ho capito sposare la Dea concede potere e qualcuno che poteva pensare di esser degno ha deciso di non far celebrare questo matrimonio. In ogni caso, sono solo supposizioni che ci aiuteranno poco, dobbiamo proteggere dopotutto. Dissi ai quattro astanti prima di essere condotti dinanzi il cadavere della povera ragazza uccisa.


    Il corpo fredda della giovane uccisa mi toccò. Io ero un dispensatore di morte: avevo perso il numero di persone che la mia lama aveva mandato nell'aldilà ma non avevo mai ucciso una persona indifesa ed innocente. Non riuscivo ad immaginare che crimine quella giovane ragazzina potesse aver commesso.
    Hoshi analizzò il taglio parlando di un colpo di stiletto o di pugnale. Mi avvicinai per analizzarlo a mia volta e pensai che fosse troppo largo per uno stiletto o un pugnale. Mezzo centimetro era lo spessore di armi ben più grosse o della grezza lama di un kunai. Tuttavia su una cosa aveva ragione Hoshi: il colpo era stato evidentemente netto e la povera era morta per dissanguamento. Gli occhi di Hoshi tuttavia notarono qualcosa che mi sorprese.
    Se non me li avesse indicati non li avrei mai trovati, poco ma sicuro: segno di un intervento chirurgico! La cosa mi colpì ed Hoshi domandò se per caso fosse un'usanza del luogo. Perché altrimenti ciò poteva voler dire che quella ragazza aveva subito qualcosa prima o dopo la sua morte. Senza sapere però se quell'intervento fosse già stato fatto in passato non potevamo dedurre molto dopotutto. Tuttavia quasi per scrupolo affilai i miei sensi e cercai qualcos'altro sul corpo della ragazza: sigilli principalmente, visto che la morte doveva aver portato via la possibilità di illudere la povera sacerdotessa. [Percezione del Vero]

    Percezione del Vero [2]
    Arte: L'utilizzatore può individuare la presenza di genjutsu e fuuinjutsu valutando il sistema circolatorio proprio e delle persone entro 9 metri.
    (Consumo: Medio)


    All'esterno il luogo in cui la giovane era stata uccisa non rivelava assolutamente nulla. Sembrava che chiunque l'avesse uccisa fosse arrivato ed andato via senza lasciar tracce. Era evidente che l'assassino era altamente addestrato. Sì e no Hoshi. Ci sono tre giorni prima del matrimonio, potrebbe succedere di tutto. Gli uomini che intendono aiutarci sono deboli purtroppo e temo che gli assassini siano gente preparata. Sapere chi è sarebbe interessanti, ma esula dalla nostra missione. Certo ci aiuterebbe a capire meglio come proteggere la Dea... ascolta, lei è il bersaglio principale. Aimi-sama, voglio che la Dea rimanga nelle sue stanze a meno che non sia assolutamente necessario il contrario ed in ogni caso, voglio che sia scortata. È possibile che uno di noi rimanga sempre con lei, nella stessa stanza? Domandai, non certo della risposta. I nemici potrebbero giungere da qualsiasi posto, da sotto il pavimento, da delle finestre, dal soffitto. Se tardiamo per entrare nelle stanze della Dea potrebbe essere troppo tardi. Se possibile voglio che le sacerdotesse rimangano con lei. Asmodai, voglio che tu controlli con attenzione il perimetro con i tuoi occhi, per il momento tienili sempre attivi. Chiunque vorrà uccidere la principessa in questi giorni di attesa dovrà sempre trovare almeno due di noi con lei... anzi. Yogan al mio fianco mi diede una gomitata nel costato.
    Ci sarei anche io eh. Stavo per dire, almeno tre di noi. Intanto però, chiamo altro aiuto. Detto ciò mi morsi il pollice della mano destra e composi rapidamente i sigilli della Tecnica del Richiamo. Posai la destra a terra e dall'intricato disegno che ne nacque comparve Sojobo. [Sojobo]

    Creatura Sojobo [Evocazioni]





    Hauchiwa [Mischia]
    L'Hauchiwa è un ventaglio fatto di piume metalliche molto taglienti, è lungo circa 50 centimetri e largo altrettanto, il manico lungo circa mezzo metro.
    Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Mediogrande
    (Potenza: 30 | Durezza: 4)
    [Da Genin in su]

    Vento dell'Hauchiwa
    Speciale: L'utilizzatore può, utilizzando l'Hauchiwa, creare una folata di vento larga 3 metri con gittata di 9 metri e potenza 10. Se colpito un Katon la folata lo potenzia di 10. Non è possibile colpire l'avversario e potenziare un Katon con la stessa azione.
    (Consumo: ½ Basso ogni attacco)
    [ Attacco di Razza - Richiede Slot Azione ]

    [Da Genin in su]

    Katon: Kurohomura no Kabe
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Bue, Drago, Topo, Serpente, Gallo, Topo, Bue, Serpente, Drago, Topo, Drago
    L'utilizzatore può emettere dalla bocca un muro di fuoco nero che procederà per massimo 21 metri con velocità pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Il muro è largo 9 metri, alto 3, ha potenza 40 e può Carbonizzare (DnT Grave).
    Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Livello: 3 / Consumo: Alto)
    [Da Chunin in su]


    Katana [Mischia]
    La Katana ha una lama lunga circa un metro e venti, leggermente curva, ricordando un arco. Più leggera, più maneggevole, si usava unicamente per vibrare i colpi letali in combattimento ravvicinato.
    Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Grande
    (Potenza: 40 | Durezza: 4)
    [Da Chunin in su]

    Creatura [Sojobo]
    Speciale: Re dei Tengu, è il più potente e saggio tra di loro. E' l'unico capace di controllare tutti quanti i suoi amati figli che lo ascoltano e lo proteggono a qualsiasi costo. La sua saggezza è enorme, così come la sua forza e le sue conoscenze sono molto vaste in quasi tutti i campi, sebbene sia specializzato, come tutti i Tengu, nell'uso dei Ninjutsu e delle armi.
    E' il più 'umano' tra i Tengu, si dice che sia stato lui ad iniziare, accoppiandosi con un'umana, a dare inizio alla stirpe degli Uchiha, sebbene lui stesso abbia smentito più volte la diceria. E' alto un metro e novanta ed è vestito sempre con una tunica nera molto spartana, che tradisce il suo rango e la sua potenza, le ali di corvo sono nere, splendenti e con l'apertura alare pari a due metri. La sua voce, così come i suoi modi, sono gentili ed è capace, come molti altri Tengu, di bere Sakè in quantità pressoché illimitate senza patire particolari effetti.
    Energia: Nera
    Taglia: 4 Unità
    Statistiche: Resistenza -3, Velocità: +3

    [Energia Nera: Vitalità 12 leggere | Riserva 18 bassi | Unità 4]
    [Da Jonin in su]


    Il Re dei Tengu, possente eppure non più grande di un uomo molto alto scosse le ali. Itai-kun. Oh, tu sei Hoshikuzu-kun... e tu chi sei? Domandò, lanciando un'occhiata ad Asmodai.
    Sojobo-sama, ho bisogno del tuo aiuto per proteggere una persona. Tu e Yogan vorrei che restiate al mio fianco e facciate ciò che vii chiedo. Ci renderete il lavoro più semplice. Sojobo annuì, comprendendo che ero in missione.
    E sia, Itai-kun.
    Con ciò significa che vorrei almeno due tra noi tre ed uno tra Yogan e Sojobo sempre vicini alla Dea. Scambiamoci ogni paio d'ore prima del tramonto, poi ogni quattro ore durante la notte. Il piano di non-azione andava delineandosi: dovevamo tener duro fino al matrimonio. Gli uomini che ci avete fornito vorrei che controllassero l'esterno. Forse è pericoloso, me ne dispiaccio, tuttavia non possiamo che tenere i più forti di noi vicino la Dea. A quel punto bisognava solo decidere chi doveva iniziare. Yogan tu ora riposa. Hoshi se vuoi iniziamo io ed Asmodai, dopodiché riposerò io ed infine Asmodai. Ovviamente rimani nei paraggi, non possiamo di certo prenderci tutto il divertimento da noi.

    Chakra: 138/150

     
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    E dunque nessuno ne sapeva niente, e tutti agivano in buonafede... La missione investigativa che il trio "accademico" aveva iniziato era anche subito finita, senza essere nemmeno iniziata. Tutti i sospetti riguardanti i due alti sacerdoti, e le 9 sacerdotesse minori, caddero subito. Non mentivano. E nemmeno Hoshikuzu mentiva. Dunque la causa di tutti quei loro mali non era da ricercarsi all'interno di quel tempio così puro, purissimo, bensì nel cuore altrui: magari nell'invidia di potere che albergava nell'animo di un qualche daimyo. Una vicenda del resto umana! Sin troppo umana!.. Eppure quante di queste vicende il nostro-grande Seinji aveva conosciuto nell'arco della sua, ormai non tanto breve, vita. Ognuno voleva qualcosa, e che fossero teste umane, eliminazioni di obiettivi oppure una semplice ricerca di ricchezze, ognuno voleva qualcosa.
    "Che storia..." - sospirò l'Akuma nella propria mente ascoltando il discorso dell'Alta Sacerdotessa al Mizukage. Un potere curativo non indifferente derivato da quelle preghiere... Non era poi così strano il fatto che qualcuno volesse avere quel potere tutto per sé, o magari sposare la Dea e diventare il primo tra i daimyo. Brutta storia la politica!
    Ancor più brutta la storia se si considerava il modo in cui la sacerdotessa minore fu uccisa: nel buio, la notte, sulla riva del fiume. Un omicidio silenzioso; un omicidio perfetto. Se non fosse inopportuno, Seinji avrebbe subito dato la colpa a un qualche kiriano famoso scappato da Kiri: solo loro, i figli dell'acqua, erano in grado di uccidere silenziosamente, di uccidere di notte, in un modo altrettanto perfetto. Riflettè poi anche sulle parole riguardante il senso di quel attacco così "sprovveduto", ma anche perfetto: niente sembrava avere un senso, e nemmeno il monito. A quanto gli sembrava di capire da uno che viene da fuori il villaggio, una volta che il daimyo aveva soddisfatto i requisiti della Dea, si instaurava un processo che non poteva più essere fermato.
    "Poco male!" - sospirò Asmodai. - "No way easy out... o com'è che faceva quella storiella!"
    Ormai era chiaro che uno dei daimyo se l'era presa a male, e così o in un qualsiasi altro modo, avrebbe tentato di uccidere la Principessa. Era il motivo per cui loro 3 erano li, ed era il motivo per cui loro 3 doveva tenere alta la guardia. Per 3 giorni interi. E il divertimento prometteva di farsi avanti soltanto una volta che gli assassini reclutati dai daimyo sarebbero, forse, comparsi dinnanzi alle loro difese.
    Alle parole dettigli, Asmodai rispose solo con una secca replica:
    «Continuo a credere che sia oltremodo necessario parlare con Hiroya... Ma se dite che arriverà qui tra due giorni, allora credo avremo modo di parlargli direttamente quel giorno.»
    Quando Hoshi-il ladro propose di andare a vedere il corpo, l'Akuma si tenne in disparte: era una scelta giusta quella. Il corpo poteva fornire una moltitudine di indizi importanti sull'omicidio e sulla natura dei killer.
    «Non vuole uccidere tutti, Hoshikuzu-sama della sabbia,» - gli rispose Seinji nel mentre camminavano, - «vuole uccidere la Principessa perché il matrimonio non avvenga. Dovrebbe essere uno in cerca di potere costui; uno che non vuole lasciarsi sfuggire il potere politico via dalle mani, oppure unno a cui Hiroya ha fatto un torto.»
    Per quanto riguardava le altre domande del Chikuma, Seinji tacque. Difficilmente potevano avere qualcuno oltre quelle mura, e difficilmente quel qualcuno poteva avere un legame con loro abbastanza forte e vasto da determinare quel che era un omicidio. Davvero fra tutte le possibili interpretazioni della cosa, quella riguardante il monito sembrava essere la più esatta. Forse il sacerdote aveva ragione sulla cosa.
    In ogni caso, arrivati dinnanzi al corpo deceduto della vittima, toccò a Hoshikuzu esaminare quel corpo al fine di scoprire cosa esso nascondeva. Seinji, dal canto suo, rimase in disparte, a osservare le azioni del Jonin di Suna: tolse il velo dalla faccia, un festo che all'Akuma piacque poco, ma che questi non fece vedere, e quindi parlò, spiegandoci come era stata uccisa.
    "Guarda qua! Seinji-kun! Sembra proprio che sia stato un kiriano..."
    "Non correre così in fretta! Può esser estato chiunque abile almeno un po' nell'arte della spada..."
    "Non credo fosse una spada l'oggetto dell'omicidio, Seinji. Sembra qualcosa di più sottile."
    «Bhe, non credo si stato un dilettante...»

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    Anzi. Sembra la ferita inflitta da un ninja provetto...» - Continuando ad ascoltare le parole di Hoshikuzu sull'operazione facciale della sacerdotessa disse Seinji. Ormai tutti e 3 probabilmente, avevano capito che ci sarebbe stato da lavorare: il lavoro di un buon shinobi puzzava anche a chilometri.
    Per quanto invece riguardava il luogo del delitto, oltre a quella macchia di sangue que a la non trovarono più niente. Il suggerimento di Seinji si era rivelato essere fondamentale: un buon ninja cancella sempre le proprie tracce e difficilmente fornisce indizi a dei investigatori. Bhe, almeno la visita li confermava quanto Seinji pensava di già: si aveva dinnanzi un Jonin, o un gruppo di Jonin, o comunque dei chunnin di alto livello.
    «No,» - scosse la testa Asmodai alla proposta di Hoshi di mischiarci con la gente. - «Così richieremmo di lasciarci scappare via l'assassino. Per quanto ne sappiamo, potrebbe mascherarsi sfruttando la folla... Credo che bisogna proteggere la Dea in modo maggior stretto. Io sarei per... per...» - Seinji sbuffò. - «Per svuotare il perimetro della zona dalla gente almeno in un chilometro di raggio, Itai-sama. Sarei per chiudere l'accesso a tutti per questi 3 giorni, e lasciare nel palazzo e nella zona solo il personale più necessario, ovviamente controllato da Hoshikuzu... Così, in caso di eventuali nemici, potremmo avvertire il pericolo mentre è ancora lontano grazie ai miei occhi, - sempre che siano d'aiuto contro un nemico invisibile e silenzioso, e prepararci quanto necessario togliendo al nemico una carta importante: la folla.»
    Dopo un breve un consiglio, Itai decise di evocare un'altra delle sue evocazioni, che guardò l'Akuma in maniera stranita.
    «Sono Asmodai Akuma, vostra maestà... ehm... ehm... drago?» - rispose l'Akuma al pterosaura, e poi continuò una volta che Itai ebbe finito di dare gli ordini necessari alla causa. - «Sono d'accordo con quanto detto da Itai-sama. Bisogna sorvegliare l'obiettivo 24 ore su 24 e suonare l'allarme per essere tutti non appena questo sia necessario.»
    Poi l'Akuma tossì.
    «Inoltre, sarebbe utile conoscere cosa il nemico conosce di noi: sa o no del nostro arrivo? Sa o no delle nostre capacità? Cosa conosce della principessa?» - Si girò verso Itai. - «Sarebbe ottimo se si portasse l'obiettivo in un luogo lontano, isolato e nascosto, e la si sostituirebbe con una mia illusione... Cosa ne pensai signor Mizukage? Anche se la prima volta eludessero le nostre difese, - cosa che può succedere dato che non siamo infallibili, - potremmo far loro credere di aver ucciso la Principessa, per tirarla fuori dal nascondiglio poco prima del matrimonio. » - A questo punto Asmodai si fermò riflettendo giusto per qualche attimo. - «Se il nemico pensa che la principessa sta sempre in questa stanza, potrebbe colpire questa stanza in maniera diretta e a sorpresa... Ecco perché sarebbe utile portare l'obiettivo in un posto dove nessuno si aspetterebbe di trovarla; un nascondiglio, per dirla semplice.» - Era una buona idea, oppure no?
    "Il nemico potrebbe capire i tuoi pensieri, Seinji" - disse Asmodai, - "e non provare nemmeno a colpire questa stanza, ma cercare subito il suo nascondiglio..."
    "Perdendo tempo prezioso, e senza essere sicuro che quella in stanza sia realmente la principessa? Le mie illusioni possono illudere tutti, caro amico. O quasi tutti..."
    "L'unico problema qui sarebbe che devi fare l'illusione di un qualcuno che non puoi vedere..."
    "Già."
    "O meglio: io devo fare l'illusione di un qualcuno che non posso vedere."
    Subito dopo i suoi pensieri, Seinji si sarebbe sbottonato la camicia per disegnare alcuni simboli sul petto: potevano essergli di gran aiuto in un qualsiasi istante dopo.

    CITAZIONE

    Simbolo della Psiche
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno
    Tracciando un sigillo sul corpo, l'utilizzatore può potenziare le ninjutsu o genjutsu eseguite. Una genjutsu o ninjutsu avrà un incremento di potenza o efficacia di 5 per grado ninja posseduto. Una volta sfruttato il bonus, il relativo simbolo scomparirà. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza effetto.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo: ½ Basso ogni potenza 5 )
    Simboli Massimi: 1 ogni grado

    [Da studente in su]

    3 simboli ognuno potenziato con il Bonus della concentrazione all'efficacia (+10 x 3)= 25 di potenza ognuno

    E, come richiesto dal Kage, Seinji spese anche del tempo per attivare la sua vista, quella vera. Dopo, ovviamente, averla richiesta ad Asmodai, e questo, dopo avergliela concessa.[Attivazione Vista Vitale Decupicata - Raggio 3km]
    «Sono pronto con il Magan, Itai.» - avrebbe detto egli dopo un certo periodo di tempo, necessario all'attivazione del Magan più potente, quello che gli avrebbe permesso di vedere le cose ad un chilometro di distanza.

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    Seinji
    Chakra: 400 Bassissimi - 18 simboli - 8 Attivazione Vista Vitale del Magan (decuplicata )
    Vitalità:15,5/15,5 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica Avanzata: ///
    Slot Tecnica Base: ///

    Abilità usate: ///


    Edited by leopolis - 19/1/2016, 12:19
     
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    Euiko, la Dea Bianca
    Oceano Nanmen




    Circa le origini della sacerdotessa morta, la Gran Sacerdotessa Aimi avrebbe detto:


    ‘La ragazza ci era stata portata più di 10 anni fa che era ancora una bambina. Gli anziani del suo villaggio, che dista circa una cinquantina di kilometri da questa valle, hanno riconosciuto in lei il potere di diventare una Sacerdotessa e così è stata mandata qui. Questa è una storia piuttosto comune. Anzi è quasi la totalità dei casi. Essendo il fatto così recente non abbiamo ancora chiamato i suoi familiari, aspettavamo che voi poteste vedere il corpo. Per quanto riguarda le amicizie…può essere, ma io non ne sono a conoscenza. La maggior parte del tempo, le Sacerdotesse sono al tempio, chiaramente, e solo raramente vengono mandate a fare commissioni al Villaggi oltre la foresta Sacra’



    Per quanto riguardava il chakra che circondava le stanze della sacerdotessa:


    ‘Quella è la zona più sacra del tempio e il potere della dea impedisce a chiunque non abbia sviluppato affinità con l’energia spirituale del nostro Credo di entrare. Questo significa che l’accesso e l’uscita sono concesse liberamente solo alle Sacerdotesse. Persino io e Matabei possiamo entrare solo se una delle sacerdotesse ci accompagna attraverso la barriera.’



    […]



    Nella sala funeraria i ninja poterono costatare lo sguardo sgomento dei due Sacerdoti quando il jonin della Sabbia puntualizzo che la ragazza aveva subito un’operazione. Matabei fu il primo a ritrovare le parole:


    ‘Un’ operazione?! Ma questo è impossibile! Già normalmente gli abitanti della valle non hanno bisogno di operazioni: l’ultima che io ricordi risale a 3 anni fa. Ma i poteri della Dea sono sufficientemente forti da evitare che le persone si ammalino al punto da dover richiedere un’operazione chirurgica. Le sacerdotesse non fanno eccezione, e nessuna di loro si è mai sottoposta a qualsiasi intervento. Di questo sono sicuro, visto che normalmente sovrintendo io a queste questioni!’



    Intervenne quindi Aimi:


    ‘E non è vero che le Sacedotesse devono essere tutte fisicamente uguali. Chiaramente il make-up e gli abiti cerimoniali possono confondere le apparenze, ma credevo che ad un ninja questa cosa non sarebbe sfuggita…’



    Nonostante le parole dei monaci non contenessero molte informazioni, l’aver scoperto quel dettaglio aveva spinto Itai ad usare le sue particolari abilità da sensitivo sulla ragazza morta: lì avrebbero scoperto qualcosa di estremamente interessante. La ragazza non presentava nessuna affinità con il chakra in generale, e a maggior ragione non aveva nessuna relazione con il chakra che aveva visto scorrere nelle Sacerdotesse! Chiaramente, anche se il viso era quello della ragazza uccisa, il corpo non era chiaramente il suo. Quali conclusioni potevano trarre?


    [...]



    I sacerdoti ascoltarono le iniziali proposte dei ninja:


    ‘Seiji non ho alcuna idea di cosa i nostri nemici possano o non possano sapere su di voi. Abbiamo cercato di mantenere la segretezza, ma non posso garantivi nulla. Possiamo sicuramente chiudere il tempio per questi pochi giorni. Così facendo le persone non arriveranno più e avremmo un relativo isolamento: la foresta sacra è larga svariati kilometri e quasi nessuno vi si addentra se non per venire al tempio. Possiamo anche ridurre il numero di cerimonie al giorno, limitandole a quelle indispensabili. Per il resto sua altezza Euiko potrà meditare nelle sue stanze oppure in un altro luogo che voi potrete decidere. Tuttavia, a mezzanotte e mozzo giorno, sua Altezza dovrà essere sull’altare di pietra al piano terreno per le cerimonie fondamentali: queste non possono essere rimandate. Sebbene poco ortodosso, accompagnati da una sacerdotessa, avrete accesso alle stanze personali di sua Altezza, in maniera da garantire protezione anche in quel luogo sacro.’




    I ninja avevano quindi la possibilità di mettere in atto la maggior parte delle loro idee. Un piano è, tuttavia, buono solo tanto quanto la sua realizzazione. Era quindi arrivato il tempo di metterlo in pratica.


    OT/ Post di transizione: in questo post voglio che descriviate le vostre azioni all'interno di una giornata: turni, posizioni, consumi di chakra durante il giorno. Avete le mappe quindi potete segnare lì sopra i vostri spostamenti. In questa missione i metri potrebbero fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta!/OT
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Euiko, la Dea Bianca

    III



    Ciò che scoprii nell'osservare il cadavere mi stupì. Quel cadavere umano non apparteneva, senza ombra di dubbio, ad una sacerdotessa! Inoltre la scoperta fatta da Hoshi rafforzava la mia ipotesi: quel corpo non era di una sacerdotessa, ma un sostituto utilizzato probabilmente per fare credere che fosse stata uccisa.
    Questo corpo non ha la stessa affinità col chakra delle altre. Qualsiasi cosa sia, non è il corpo della sacerdotessa uccisa. Probabilmente è stata uccisa o forse soltanto rapita, il suo volto scambiato con quello di questo cadavere per una ragione che non è affatto chiara. Sospettavo una trappola, ma non ne ero del tutto certo. Cazzo. Dissi dopo un po' Scusate l'espressione, ma credo di aver capito cosa è successo. La sacerdotessa è decisamente viva ed in questo momento è insieme agli stessi uomini che l'hanno rapita e che intendono utilizzarla come biglietto di ingresso per le stanze di Euiko. Era tutto così chiaro! Perché mai scomodarsi ad uccidere una sacerdotessa? CHe significato poteva avere?
    Nessuno! Non aveva senso un avvertimento, avrebbe soltanto permesso a tutti quanti di alzare le difese. Però aveva senso rapirla e sostituire il corpo della sventurata con un manichino dalle sue sembianze, così da poter accedere alle stanze di Euiko! Se è così, signori, ci tocca stare il doppio più attenti.




    Quando Seinji iniziò a comporre i suoi sigilli lo fermai. Conoscevo la tecnica che intendeva usare ed era nelle mie possibilità renderla ancora più potente. Aspetta Asmodai. Dissi bloccando l'Akuma. Socchiusi gli occhi per un istante e richiamai a me il potere di Chomei. A differenza del passato non ci fu alcun cambiamento esteriore, solamente un Sensitivo avrebbe potuto accorgersi della differenza. [Attivazione Chakra del Demone]. A quel punto sfruttai il Chakra donatomi da Chomei per forzare l'accesso alla mia riserva segreta ed irrequieta di chakra. La tecnica da me stesso creata mi avrebbe permesso di rendere più potenti le tecniche eseguire dai miei alleati!
    Un'aura vorticosa di colore azzurro mi avvolse ed in quel momento Euiko non fu più l'unica ad emettere luce propria in quel posto. Toccai Asmodai, donandogli una minima quantità di chakra per stabilire una connessione tra il mio ed il suo chakra [Dono del Chakra: Bassissimo] per poi dirgli Traccia ora i sigilli. Dissi, ed ogni volta che lui tracciò i suoi sigilli io li potenziai [Dono della Potenza: +10 - ½ Basso di Consumo x 3] e feci lo stesso con i miei che tracciavo sul mio braccio sinistro con la mia mano destra. Non solo, sfruttando il potere di Chomei cercai di assumere un maggior controllo Abilità Comuni dei Portatori Controllo Demoniaco: L'utilizzatore in Possessione Demoniaca ottiene un miglioramento in due statistiche primarie scelte. Ogni round può assegnare tacche extra di vantaggio alle statistiche primarie o secondarie, bilanciando con un equivalente malus ad una statistica primaria. Il vantaggio e svantaggio massimo è pari a 1 ogni livello dispari di tecnica speciale.


    -3 in Forza, +3 in Concentrazione



    del chakra così da renderli possibilmente ancora più potenti. [Dono della Potenza: +10 - ½ Basso di Consumo][Tecnica]
    Simbolo della Psiche
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo, l'utilizzatore può potenziare le ninjutsu o genjutsu eseguite. Una genjutsu o ninjutsu avrà un incremento di potenza o efficacia di 5 per grado ninja posseduto. Una volta sfruttato il bonus, il relativo simbolo scomparirà. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza effetto.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo: ½ Basso ogni potenza 5 )
    [Simboli Massimi: 1 ogni grado]

    [Da studente in su]


    Potenza 20 (2 Bassi) + 10 Bonus in Concentrazione + 10 Dono di Potenza = Potenza 40 a sigillo.

    Se anche Hoshi avesse voluto preparare dei sigilli simili a quelli miei e di Asmodai mi sarei offerto di aiutarlo a potenziarli, donando anche a lui una piccola quantità di chakra [Dono del Chakra: Bassissimo] per poi potenziare i suoi sigilli [Dono della Potenza: +10 - ½ Basso di Consumo x 4]. Eseguendoli contemporaneamente a me ed Asmodai saremmo riusciti a completare l'opera prima che l'effetto della mia tecnica svanisse, utilizzando le nostre abilità per far presto.
    Scusate la fretta dissi, mentre il chakra svaniva da me Sono ancora poco pratico nell'uso di questa tecnica temo. Questa è la migliore preparazione che posso concedere a tutti quanti.
    Grazie alla mia sconfinata riserva di chakra ed al surplus garantitomi da chomei e dalla mia stessa tecnica ero riuscito a far incidere molto poco l'uso della tecnica sulla mia riserva totale. [Consumo]
    Chakra del Demone: +15 Bassi
    Jishin no Jusuu: +3 Bassi

    Attivazione Jishin no Jutsu-> 3 Bassi
    Doni del Chakra (11 usi da 0,5 Bassi)-> 5,5 Bassi
    Simboli della Psiche-> 8 Bassi

    Totale: 14,5/18 Bassi di riserva extra usati, consumo 0.

    Riserva rimanente: 135/150 Bassi (-3 Bassi per attivazione del Demone)



    A quel punto mi avvicinai alle piante che avevamo, rassicurato dalla Prima Sacerdotessa sul fatto che, con potevamo sostare nelle stanze di Euiko per controllarla al meglio. C'era il problema - non di secondaria importanza - di non poterla osservare direttamente in viso da risolvere tuttavia. Voglio che almeno cinque delle sacerdotesse siano in camera con noi per coprire se serve la Principessa. Combattere senza poter osservare qualcosa è largamente sconveniente. Io ed Hoshikuzu creeremo una copia ciascuno e la metteremo a sorvegliare la stanza da fuori, daremo l'impressione di essere lì e non dentro. Voglio due delle guardie che ci avete dato a guardia delle scale sia qui che al piano di sotto. Per quanto riguarda le posizioni... Presi una penna dal tavolo e scrissi alcuni numeri sulla mappa.


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    Nel primo turno ci saremo io, Asmodai e Sojobo nella stanza della principessa. Una mia copia e quella di Hoshi al di fuori, Hoshi e Yogan riposerete nella stanza affianco. Se possibile vorrei due sacerdotesse con loro affinché possano accompagnarli rapidamente in caso di necessità.
    Ricapitoliamo:

    Posizione 1, Io.
    Posizione 2, Sojobo
    Posizione 3, Asmodai
    Posizioni 4 e 5: Hoshi e Yogan
    Posizione 6 e 7: Copie mie e di Hoshi
    Posizione 8, 9 e 10: Guardie.

    Le posizioni rimarranno sempre queste, cambierà solo chi le occuperà. Ad ogni cambio di turno, uno ogni quattro ore chi è a riposo si dirigerà davanti la stanza accompagnato da due sacerdotesse tramite la via più veloce, ovvero il corriodoio qui a destra. Giunti lì busserete ed attenderete che qualcuno vi apra ed a quel punto ci scambieremo. Riposeranno anche le due sacerdotesse se possibile. Per quanto riguarda gli uomini che ci avete fornito, voglio che riposino a turno, uno a riposo ogni quattro ore ruotando le loro posizioni in maniera ordinata.
    Potevano essere utili come allarmi se non altro. Nel secondo turno Io e Sojobo riposeremo e le nostre posizioni saranno occupate da Hoshi e Yogan, rispettivamente. Dopodiché sarà Asmodai a riposare nel terzo turno assieme a Yogan e così torneremo io e Sojobo. Hoshi tu occuperai la posizione 3, puoi agire dalla distanza meglio di me immagino. Dunque cambiai foglio, passando al piano inferiore, dov'era l'altare.
    A mezzogiorno ed a mezzanotte ci muoveremo tutti. Lasciamo le copie dove sono, è inutile distruggerle se poi dobbiamo ricrearle. Accompagneremo la Euiko tutti a cinque insieme. Io ed Hoshikuzu davanti, Asmodai tu coprirai le spalle, Yogan e Sojobo i fianchi. Per le voglio Yogan davanti e Sojobo dietro. Tutte le guardie dovranno precederci e rimanere nel corridoio dove sono le scale ed osservare se c'è qualcosa che non va e dopo il nostro passaggio seguirci e sistemarsi come indicherò. Quindici minuti prima la cerimonia io ed Hoshi manderemo una nostra copia a fare un sopralluogo ed osservare se va tutto bene. È inutile dirvi che ritengo le cerimonie i momenti più pericolosi, in quanto sono certe che avverranno. Dunque presi anche la pianta al piano terra e disegnai dei numeri anche lì.

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    Allora.

    Posizione 1, Asmodai, tu rimarrai alle spalle dell'Altare. Sei più utile lontano dallo scontro fisico.
    Posizione 2 e 3, io oppure Hoshi, non ha importanza.
    Posizione 4 oppure 5, Yogan oppure Sojobo, non ha importanza.
    Dalla posizione 6 alla 10, le guardie.

    Durante la cerimonia Asmodai terrai sempre attivi i tuoi occhi. Quando sarà il mio turno di riposare inoltre utilizzerò forse mezz'ora di tempo per esplorare i sotterranei ed osservare se vi è la presenza di sigilli. Se qualcuno si è intrufolato nel tempio potrebbe aver preparato il campo di battaglia. Avete altre proposte o idee?
    Domandai ai due. Non ero in teoria il comandante della missione, tuttavia il grado mi imponeva di assumere le decisioni per primo. Credevo di aver preparato un buon piano, ma per perfezionarlo ci sarebbe voluto senza dubbio l'aiuto dei miei compagni di missione.




    Una volta sistemati nelle camere di Euiko mi misi di spalle alla principessa per non guardarla direttamente comprendendo che ciò potesse essere realmente pericoloso. Qualsiasi cosa fosse quel potere era evidente ed intrigante. Dunque creai immediatamente una copia identica di me [Tecnica]
    Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici.
    Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore.
    La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da chunin in su]




    Arte dei Cloni [1]
    Arte: L'utilizzatore può allontanare tutti i cloni corporei generati da una tecnica di moltiplicazione fino a 10km, senza che questi si distruggano.
    (Consumo: Basso)



    Riserva attuale :131/150 Bassi.
    Itai: 65,5/150 Bassi
    Copia: 65,5

    L'attività di sorveglianza non era faticosa, si trattava di rimanere con gli occhi aperti. Per cui nelle quattro ore che seguirono ripristinai completamente il chakra che avevo utilizzato. Terminato il mio turno avrei atteso che Hoshi e Yogan si presentassero alla porta secondo l'approccio concordato. Porta che era sorvegliata all'esterno da una mia copia ed una di Hoshi. A quel punto creai una seconda copia che si sarebbe diretta presso i sotterranei mentre riposavo. Lì la copia avrebbe attivato la possessione e dunque avrebbe utilizzato per surplus di chakra per analizzare totalmente la stanza alla ricerca di eventuali sigilli o tecniche nascoste, per avvertirne la presenza.
    Scandagliare la stanza avrebbe richiesto almeno sette utilizzi di tale abilità, con notevole dispendio di chakra fortunatamente notevolmente attenuato dal chakra di Chomei. [Abilità]

    Percezione del Vero [2]
    Arte: L'utilizzatore può individuare la presenza di genjutsu e fuuinjutsu valutando il sistema circolatorio proprio e delle persone entro 9 metri.
    (Consumo: Medio)


    Consumo: 21 Bassi (15 Bassi di riserva extra per il Demone usati)
    Riserva Copia: 35,5 Bassi (71 Bassi Itai / 2) -3 Bassi (Demone) ->31,5 Bassi - 6 Bassi->26,5 Bassi.

    Terminata l'esplorazione la copia sarebbe scomparsa, riversando nella mia mente le informazioni che avevo ricevuto. Per quanto riguardava l'ammontare di chakra speso, sarebbe tornato presto col riposo nel giro di una ventina di minuti.
    In tutto ciò, sin dal primo istante, la mia copia all'esterno della sala sedette per terra in una posizione di concentrazione. Ciò che intendeva fare avrebbe richiesto chakra motivo per cui non poteva tenere attiva quell'abilità troppo a lungo ma, stando a quanto velocemente recuperavo chakra (il doppio rispetto ad un individuo normale) avrebbe potuto utilizzarla con efficacia una volta ogni cinque minuti, finché avesse mantenuto quella posizione riposata. Almeno avrebbe avvertito tutte le manifestazioni di chakra nel raggio di novecento metri, abbastanza per coprire l'intero raggio del tempio e dintorni e rendersi conto se qualcuno fosse in avvicinamento. In particolar modo avrebbe fatto attenzione a percepire una nuova fonte di chakra assimilabile a quella della giovani sacerdotesse: se la rapita ricompariva era certo che l'attacco sarebbe giunto. [Abilità]

    Sesto Senso [2]
    Arte: L'utilizzatore può percepire la presenza di manifestazioni di chakra entro 900 metri (3 passi); può essere applicata Percezione del Chakra. Sono necessari 2 round di concentrazione.
    (Consumo: Basso)




    Giunto il momento della prima cerimonia avrei interrotto il riposo - qualora stessi riposando - oppure avrei semplicemente accompagnato la Principessa fuori. Come avevo detto precedentemente ad Hoshi avrei creato una copia appositamente per controllare che al piano di sotto non ci fosse nessuno mezz'ora prima della mezzanotte. La copia, assieme ad Hoshi, avrebbe controllato con attenzione ogni angolo della sala e se non ci fosse stato nulla di strano sarebbe sparita per riferirmi l'esito della ricerca. A quel punto avremmo agito come avevo previsto: io ed il Chikuma davanti, Yogan e Sojobo ai lati, Asmodai dietro.
    Ci precedettero le cinque deboli guardie e solo quando avremmo udito da loro la conferma che il corridoio era libero avrei permesso al gruppo di proseguire sino all'altare seguendo la via indicata. Lì mi sarei disposto alla sinistra (la posizione che sulla mappa avevo indicato con 3), lasciando ad Hoshi l'altra da occupare, mentre Yogan si metteva nella posizione numero 4 lasciando quella opposta a Sojobo. Dopo il nostro ingresso le cinque guardie, rivolgendo le spalle all'altare, avrebbero formato un solido cordone umano.
    Noi eravamo anche la più importante linea difensiva per Euiko, motivo per cui voleva tenerla vicino a me il più possibile. Quelle cerimonie dovevano essere realmente importanti se non era possibile rimandarle, non che però fosse così importante: ero più che certo che chiunque avesse intenzione di nuocere ad Euiko avesse il suo biglietto d'ingresso sotto forma di una giovane sacerdotessa senza volto.


    Chakra rimanente Itai: 75/75 o 71/75 a seconda se si arrivi o meno al momento della creazione della copia.
    Chakra rimanente copia sul piano: 73/75 o 75/75

     
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    Con la scoperta dei segreti che teneva in serbo il cadavere della sacerdotessa, tutto si faceva ancor più complicato. Che voleva dire, che nona aveva alcuna affinità col chakra in generale? Cosa significa, se non era che era un corpo diverso, scambiato?
    «Con questa scoperta direi, Sua Santità Matabei, di allontanare anche tutte le sacerdotesse minori da Sua Altezza Euiko. Non vorremmo di certo che i nemici usino la sacerdotessa rapita per immischiarsi tra le altre sacerdotesse, ed avere una maggiore vicinanza con Euki stessa,» - disse Asmodai categorico con un tono che non lasciava spazio ai dubbi o a qualche sorta di dialogo o di discussione: ora che avevano fatto quest'altra scoperta, voleva tutte le sacerdotesse fuori dalle palle in 3 km di raggio.
    «Direi che Euiko deve stare in assoluto isolamento da chiunque, persino dalle sacerdotesse e dai due Alti Sacerdoti. Avvicinamento solo dopo il nostro accurato controllo, e solo in caso di strettissima necessità. »
    Le linee andavano intrecciandosi, e la ragnatela che stava venendo fuori sembrava essere piena di piani strani e complicati. Persino Asmodai, il Demone, rimasto in disparte a osservare il tutto, non riusciva a comprendere il motivo di quell'operazione chirurgica sul volto del corpo trovato, e molti pensieri iniziarono a rendere il tutto più complicato. Le ipotesi erano tante, una delle quali fu esposta alla perfezione dal Mizukage (questa si rifaceva al fatto che solo le sacerdotesse e coloro chi queste accompagnavano potevano attraversare la barriera per entrare nella zona più sacra del tempio, al che si poteva dire che la sacerdotessa era viva e volevano usarla come chiave per entrare nella stanza più sacra, il che era una teoria che aveva senso di esistere). Questo significava anche che le macchie di sangue trovate sul luogo del delitto erano solo parte di una messa in scena: si aspettavano che il gruppo le trovasse, e dando modo di intendere un omicidio, non potevano far altro che allestire il palcoscenico nella maniera migliore. D'altro canto, però, forse avevano sottovalutato il gruppo di difesa accademico, se davvero pensavano di poter illudere un trio fatto da un Mizukage, dal futuro Kage di Suna e da un ninja non all'altezza degli altri due, ma comunque un buon ninja, ammesso sempre che ne sapevano qualcosa del gruppo accademico arrivato, e sì, Seinji non aveva alcun dubbio sul fatto che qualcosa pur ne sapevano.
    In ogni caso l'Akuma, ascoltata la sua risposta sul tempio, fece un inchino.
    «Le sarei molto grato se chiudesse il tempio per quanto necessario, Vostra Santità. Noi dobbiamo vedere il nemico da lontano, e la folla da fastidio. Dunque meno persone ci sono, e meglio mi sento. Per quanto riguarda il luogo di meditazione della Sua Altezza Euiko,» - continuò l'Akuma ora finendo il suo inchino e alzandosi nuovamente in posizione eretta, - «credo che debba scegliere il Mizukage quel posto più sicuro.»
    Dopo Itai eseguì qualche tecnica strana che forse aveva inventato lui stesso, e fermò l'Akuma potenzando i suoi Simboli della Psiche [Potenza per simbolo: 35], cosa che stupì l'Akuma, in contempo facendogli pensare di aver fatto bene a tornare a Kiri e diventare alleato di Itai: se davvero aveva sviluppato un'abilità capace di potenziare le tecniche dei suoi shinobi, le tecniche dell'Akuma potevano prendere una piega inaudita, ed era un qualcosa che lo rallegrava. Del resto ora erano su una barca sola a remare per giungere a un solo obiettivo, e volente o nolente, dovevano per forza dare il meglio di sé per giungere alla fine della missione, salvare Euiko, e tornare a casa sani e salvi. Una volta potenziati i miei simboli, Itai pensò bene di potenziare anche i suoi e quelli del Ladro Hoshikizu, che Seinji, nonostante tutto, non riusciva ancora ad accettare come suo compagno di missione e aveva una matta voglia di picchiarlo in testa.
    Dopo invece, quando Itai disse di tenere sempre 5 sacerdotesse nella stanza a sorvegliare Sua Altezza Euiko, cosa che andava contro i precedenti ordini di Seinji, dato che questi le voleva fuori dalle palle tutte quante, l'Akuma fece spallucce, un po' come per dire che il grado di Itai era più alto, e nonostante avesse ancora paura del fatto che il nemico potesse usare la sacerdotessa rapita per infiltrarsi tra le altre (bastava qualche Henge piccola sul visto della rapita), suggerì ai due alti sacerdoti di non ascoltare lui, ma di ascoltare piuttosto il Nara.
    «Nonostante abbia ancora paura del fatto che possano usare la sacerdotessa rapida per infiltrarsi tra le altre, credo che possiate ignorare il mio commento, » - disse l'Akuma con una voce fredda, salvo poi rivolgersi anche a Itai. - «Non credo che abbiamo contro dei ninja di livello abbastanza basso da farsi confondere da una moltiplicazione, mio Mizukage. Ma tentare non nuoce, anche perché avere ovunque dei Itai Nara in grado di percepire chakra e difendere la zona può essere molto utile.»
    Rimase dunque in silenzio ad ascoltare il piano difensivo di Itai e scrutare la mappa, e fintanto che non ebbe particolari commenti da fare, cercò piuttosto di memorizzare ogni cosa e cercare le cose con le quali non era d'accordo nel piano esposto da Itai. Il tutto gli sembrava buono e azzeccato, specie per quanto riguardava le copie sue e quelle di Hoshi, meno per quanto riguardava le guardie e le sacerdotesse, ma dato che parlava uno di grado più alto, egli decise di non intromettersi, e alla fine della prima mappa e della prima spiegazione rimuginò soltanto, dando segno di aver capito tutto. Fece lo stesso anche per quanto riguardava la seconda mappa, comprendendo anche il motivo per cui doveva coprire le spalle al resto del gruppo, Euiko compresa. Era una scelta valida anche quella: i suoi occhi potevano vedere ogni cosa.
    In quel stesso momento Seinji avrebbe guardato tutti i presenti in tutto il tempio con la sua Vista Vitale, non tanto cercando di vedere cose o persone nascoste, quanto con l'intenzione di vedere e ricordarsi Tutte le energie vitali presenti nel tempio in quel momento, - Alti sacerdoti, guardie e sacerdotesse comprese, - in modo da vedere subito se nel tempio vi era entrata un'energia vitale estranea alla combriccola che Seinji avrebbe visto al momento dell'Ispezione del tempio. Una volta vista un'energia vitale che successivamente non avrebbe riconosciuto, avrebbe subito dato il via all'allarme e dunque alla difesa precipitosa di Euiko.
    Durante la giornata Seinji avrebbe rispettato alla lettera gli ordini di Itai, e lo avrebbe avvisato degli estranei qualora ce ne fossero stati (sempre grazie alla sua Vista), o della libertà dei corridoio (affinché questo non dovesse sempre chiedere a quelle guardie deboli).
    Sperava che la chiusura del tempio sarebbe funzionata, e che la sua tattica eseguita ancor prima della spiegazione del piano di Itai, quella di ricordarsi le energie vitali dei presenti (sperava solo che al momento l'assassino non fosse stato già dentro al tempio, il che in effetti sarebbe stato un problema), sarebbe funzionata anch'ella. Se vi fossero state presenze esterne nel tempio, lui le avrebbe visto col suo Magan, perché durante la giornata avrebbe sempre continuato a controllare il tempio.





    Seinji
    Chakra: 400 Bassissimi - 18 simboli - 8 Attivazione Vista Vitale del Magan (decuplicata )
    Vitalità:15,5/15,5 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica Avanzata: ///
    Slot Tecnica Base: ///

    Abilità usate: Vista Vitale
     
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    Quest
    ..a guardia della Dea..
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    La scoperta che aveva fatto il rosso aveva lasciato tutti senza sgomento. La faccia della ragazza trovata morta era senza alcun dubbio quella di una delle sacerdotesse, tuttavia il corpo che vi era attaccato sotto molto probabilmente non era il suo. Questa scoperta apriva dietro di se un mondo di ipotesi e supposizioni lasciando preoccupato lo stesso Itai che come il rosso aveva alla fine raggiunto la stessa conclusione. Qualcuno aveva rapito la sacerdotessa, le aveva cavato il volto e lo aveva impiantato sul corpo di una qualche povera disgraziata facendo credere a tutti che fosse morta, invece con tutta probabilità la sacerdotessa doveva essere ancora viva e soprattutto pronta a fare da biglietto di ingresso per il tempio della Dea -Tsk!.. sono d’accordo con te Itai.. molto probabilmente la sacerdotessa è ancora viva.. chiunque abbia escogitato tutto questo vuole usarla come passepartout vivente..- il Chikuma si era fatto pensieroso, se le avevano cambiato faccia e poi l’avessero in qualche modo manipolata per quel che ne sapevano la sacerdotessa poteva anche non aver mai lasciato realmente il tempio se non per il tempo necessario a cambiarle volto.


    Rivolgendosi all’alta sacerdotessa il rosso aveva solo un’ultima domanda da fare -Alta sacerdotessa.. per caso sa se negli ultimi giorni è giunto al tempio qualcuno di non conosciuto o nuovo?!.. intendo come aiutante per i preparativi alla festa..- di sicuro il tempio teneva un registro o qualcosa di simile.




    [...]




    In ogni caso il gruppo doveva organizzarsi per i turni di guardia, in fin dei conti erano stati chiamati li proprio per quello, per difendere la Dea, e non per scoprire chi stesse cercando di capovolgere il tavolo delle usanze di un intero paese. Hoshi non era mai stato un grande stratega sul campo di battaglia, l’imprevedibilità era il suo asso nella manica, ma in una situazione come quelle c’era da essere poco prevedibili, quindi aveva deciso di lasciare ad Itai il compito di gestire la cosa -Itai.. sei tu il cervellone in questa missione.. fai di me quello che vuoi!..- il rosso aveva alzato le mani in segno di resa, era davvero una frana quando si doveva pensare ad un piano.


    Prima di cominciare tuttavia il giovane Mizukage aveva invitato l’amico Asmodai ad utilizzare una sua strana tecnica per potenziare dei semplicissimi sigilli. Hoshi non aveva mai visto nulla del genere da quando faceva il ninja, Itai stava trasferendo parte del suo chakra all’amico mentre una strana energia vorticava attorno al suo corpo -Ma?!.. come diavolo ci riesci?!..- il rosso era senza parole, ne aveva viste davvero tante di cose strane durante i suoi viaggi, ma mai si sarebbe aspettato di vedere qualcuno trasferire parte del suo chakra ad un’altra persona, non in quella forma così pura -Wow!.. ma questa.. è incredibile.. ahahah.. è meglio della RedCow!!!- nota bibita energetica in voga in quel momento in tutto il continente ninja -Ahahah.. non finisci mai di stupirmi dannato Mizukage!..- il rosso aveva approfittato della gentilezza del Mizukage per tracciare a sua volta dei sigilli di potenziamento, qualsiasi cosa stesse facendo Itai stava funzionando alla grande [Tecnica][Tecnica Base][Sigilli della Psiche / Sigilli: 4 / Potenza Bonus: 35 / Consumo: 1]

    Tecnica Rapida [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata extra nel round, potendo effettuare nello stesso round due tecniche avanzate; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.


    Simbolo della Psiche
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo, l'utilizzatore può potenziare le ninjutsu o genjutsu eseguite. Una genjutsu o ninjutsu avrà un incremento di potenza o efficacia di 5 per grado ninja posseduto. Una volta sfruttato il bonus, il relativo simbolo scomparirà. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza effetto.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo: ½ Basso ogni potenza 5 )
    [Simboli Massimi: 1 ogni grado]
    [Da studente in su]
    .


    Il piano di Itai prevedeva una serie di turni di guardia da rispettare durante tutte le ore del giorno con scambi costanti per permettere ai ninja di riposare aiutati anche dalle evocazioni del Mizukage. Non a casa il biondo aveva evocato anche Sojobo il Re dei Tengu che il rosso aveva già avuto modo di conoscere in passato e che era felice di aver al suo fianco in quella pericolosa missione. La creatura era di sicuro uno degli essere più potenti che avesse mai visto in azione quindi averlo li non poteva che essere rassicurante. Per procedere con il piano il rosso doveva prima creare una sua copia da gestire per le varie ronde di guardia, tra tutti loro poteva di sicuro vantare della più raffinata abilità nella moltiplicazione del corpo. Non era necessario creare molte copie, una sarebbe bastata per gestire la situazione dato che le zone da sorvegliare sarebbero state la stanza della dea e la sala delle cerimonie [Tecnica][Tecnica Avanzata][KegeBushin no Jutsu / Copie: 1 / Consumo: 4]


    Arte dei Cloni [1]
    Arte: L'utilizzatore può allontanare tutti i cloni corporei generati da una tecnica di moltiplicazione fino a 10km, senza che questi si distruggano.
    (Consumo: Basso)

    Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici.
    Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore.
    La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da chunin in su]
    .


    Il rosso avrebbe inoltre creato un collegamento di comunicazione con il clone in modo da poter comunicare sempre e comunque con il se stesso che al momento stava facendo la guardia. In questo modo in caso di necessita l’originale o il clone sarebbero potuti intervenire per dare supporto, un’abilità che in ambienti come quelli funzionava alla grande visto le brevi distanze da percorrere anche se il Chikuma non sapeva se avrebbe funzionato a dovere data l’immensa emanazione di chakra creata dalla Dea. Il sottile filo di chakra era infatti sensibile alle fonti di energia esterne, ma se il potere della Dea era così benevolo allora perché avrebbe dovuto interrompere le comunicazioni. Avrebbe subito fatto una prova, in caso di risultato negativo avrebbe sciolto la tecnica per non sprecare energie inutili [Abilità][Arte della Comunicazione tra Cloni][Distanza: 250m / Consumo: 0.25]


    Arte della Comunicazione tra Cloni
    Arte: L'utilizzatore può trasmettere la voce attraverso il chakra. Viene stabilita una connessione tra clone e utilizzatore attraverso un invisibile filo di chakra. Permette la comunicazione fino a una distanza massima di un chilometro.
    Possono parlare sia l'utilizzatore sia il Bushin.
    Per trasmettere la voce è necessario emettere suoni. La presenza di fonti di chakra tra utilizzatore e Bushin disturberà la connessione.
    Mantenimento: ¼ Basso per ogni 250 metri
    [Da Chunin in su]
    .


    Ora che tutto era pronto Hoshi si sentiva più sereno. Seguendo le direttive di Itai si sarebbe posizionato dove di dovere scambiando di posizione con la copia durante il cambio della guardia. I suoi sensi di ninja e di investigatore sarebbero stati costantemente impegnati nel sondare la zona da lui controllata, niente e nessuno sarebbe sfuggito al suo sguardo penetrante. Certo il Chikuma non aveva gli stessi poteri occulti di cui disponevano Itai e Asmodai, ma era pur sempre un guerriero esperto capace di vedere cose che i comuni mortali non potevano. Lo aveva dimostrato durante l’analisi del cadavere e lo avrebbe sicuramente dimostrato anche durante i turni di guardia. Di sicuro sarebbero stati giorni lunghi e dannatamente noiosi per uno abituato come lui ad entrare subito nel vivo dell’azione, sempre che le cose non avessero ben presto preso una brutta piega [Abilità][Azione][Percezione: 9]


    Percezione (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Percezione.


    Occhio di Falco [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.


    Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.


    Segugio [1]
    Abile: L'utilizzatore può percepire il veleno tramite l'olfatto: il veleno sarà considerato come furtivo, parigrado l'utilizzatore del veleno. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di percepisce in modo accurato l'odore di oggetti e persone, ottenendo un vantaggio a riconoscere camuffamenti, raggiri o la presenza di materiale tramite l'olfatto.
    .


    Hoshi
    Vitalità: 19.50
    En. Vitale: 30/30
    Chakra: 45.25/100
    Recupero Abilità: ///

    Difesa1: /// Azione 1: ///
    Difesa2: /// Azione 2: ///
    Difesa3: /// Azione 3: ///
    Difesa4: /// Azione 4: ///
    Azione Bonus: ///
    Tecnica Base: Sigillo della Psiche
    Tecnica Avanzata: KageBushin no Jutsu
    Tecnica Bonus: ///
    Equipaggiamento consumato:

    Clone Hoshi
    Vitalità: 2
    En. Vitale: 30
    Chakra: 45.5/100
    Equipaggiamento: Arco Compound; Proiettili Perfetti x4; Cotta di Maglia Completa; Kunai x8; Corda x2


    OT/ Non sono stato a descrivere tutti i giri che fa Hoshi dato che esegue le azioni proposte da Itai. Ho creato un collegamento tra Hoshi e il clone, dimmi se non funziona che eventualmente lo elimino nel prossimo posto.
     
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    Quest: Post 3
    Euiko, la Dea Bianca
    Oceano Nanmen


    I due sacerdoti fecero un cenno di assenso mentre valutavano la fattibilità delle proposte del gruppo accademico.


    ‘Certo, mi sembra un piano perfetto. Chiudere il tempio come detto non sarà un problema. Capisco che far entrare estranei introdurrebbe una variabilità che sarebbe meglio non avere. Comunque no, ninja della Sabbia, non ci sono arrivati estranei nel tempio, se non le persone del villaggio a portare i doni.’


    Il lavoro degli shinobi iniziò attivamente da quel momento. Una volta che i ruoli di tutti furono chiari, anche le altre sacerdotesse vennero messe a conoscenza del loro ruolo, così come i volontari che si erano proposti come aiutanti e la stessa Euiko. Tutti si dimostrarono chiaramente d’accordo. Il tempio fu chiuso e, da quel momento in poi, non arrivarono più persone nonostante la reticenza dei primi ai quali venne quasi sbattuta la porta in faccia. Quella sera, fu emanato ufficialmente il proclama del matrimonio, com’era usanza. Tuttavia, la classica festa che accompagnava quell’evento non avvenne, perché i motivi di sicurezza chiaramente lo vietavano. Dal momento in cui il messaggio era partito, il vero compito degli shinobi iniziava. Era chiaro che, chiunque avesse ordito le minacce ai danni di Euiko, poteva adesso effettivamente metterle in atto, oppure tirarsi indietro qualora avesse bleffato. Chiaramente, nulla cambiava agli occhi del gruppo accademico. Il loro incarico consisteva in 3 giorni, e quei giorni sarebbero stati.

    Quella sera non accadde nulla, e nulla ancora la mattina seguente. Le liturgie del culto continuavano nella normalità nonostante il gruppo di evocazioni e shinobi fosse una presenza sicuramente estranea in quella situazione. Il gruppo stava facendo tutto quello che era in loro potere per garantire la sicurezza della due, e proprio questo era il problema. Nessuna delle abilità che avevano messo in campo poteva permettere loro di prevedere quello che sarebbe successo nelle successive 12 ore.


    [..]



    Mezzanotte e mezza, salone centrale. La cerimonia notturna era nel pieno della sua magnificenza, mentre enormi quantità di chakra venivano estratte dalla terra su cui poggiava la dea, convertite attraverso il suo corpo e poi emanate verso il cielo, a rinforzare l’aura benefica che copriva l’intera vallata. Ognuno era in postazione, come pianificato. Un gruppo di sacerdotesse era raccolto intorno alla struttura lignea che occultava Euiko alla vista dei presenti.

    Itai fu il primo ad accorgersene. Una percezione lieve che durò una frazione di secondo. Probabilmente, se non fosse stato concentrato nell’unico compito di percepire una qualsiasi minaccia, non se ne sarebbe mai nemmeno accorto. Avvertì come se due notevoli quantità di chakra fossero improvvisamente apparse sotto i suoi piedi, da qualche parte, per poi svanire così come erano venute. Tuttavia il preavviso che avrebbe avuto sarebbe stato molto breve. Improvvisamente, il pavimento alle spalle dell’altare si squarciò esplodendo come se una bomba fosse stato piazzata sotto lo stesso, aprendo un’apertura di quasi 4 metri quadri. Mentre le schegge lignee del pavimento e pezzi di muratura volavano per la stanza, un fumo denso, come nebbia, invase l’immenso salone, impedendo a chiunque di vedere più in la del suo naso [T. del Velo di Nebbia]. Solo Seinji potè vedere chiaramente cosa stesse succedendo, mentre due individui emergevano agilmente dal foro che si era appena aperto. Uno vestiva un abito leggero in due pezzi che lasciava scoperte la braccia e buona parte del petto . Il corpo era ricoperto di una serie di tatuaggi complessi che scomparivano sotto i vestiti [Img]. Il secondo era più alto e magro [Img]. Un ampio kimono viola ne copriva completamente le fattezze. Si mossero all’unisono. Il ragazzo tatuato lanciò un kunai in direzione del pareo che copriva la dea. Nonostante la velocità [Nera+8] il colpo non mirava esattamente alla dea, ma avrebbe terminato la sua corsa a mezzo metro dalla posizione di Euiko, così come avrebbe fatto un secondo proiettile nascoscosto nell’ombra del primo [Arte dei proiettili d’Ombra]. Una serie di intricati disegni percorrevano il manico di entrambe le armi. Contemporaneamente, l’altro ragazzo avrebbe alzato la mano destra esercitando il suo controllo gravitazionale. Euiko sarebbe stata catapultata fuori dall’involucro di tela e legno che la occultava, spinta verso i due assalitori da una forza invisibile [Vel 725]. Qui sarebbero arrivati i primi problemi per Seinji. Se non avesse distolto lo sguardo, non avrebbe potuto evitare la vista di Euiko. I due ragazzi non correvano lo stesso pericolo: avevano entrambi gli occhi chiusi [Combattere alla Cieca].
    Quando il proiettile ed Euiko si trovarono a 1.5 metri di distanza, il ragazzo tatuato si spostò nella posizione del kunai in una frazione di secondo: un movimento non avrebbe potuto compensare la distanza così rapidamente, solo una tecnica spazio-temporale lo avrebbe permesso. Ed il loro avversario era un maestro in quello. Il ragazzo avrebbe allungato la mano verso Euiko [ Vel. Nera+8 tacche+3 tacche da Ricomparire=975]: gli sarebbe bastato solo sfiorarla ed entrambi si sarebbero smaterializzati. La missione del gruppo sarebbe fallita in un solo istante.
    Se il tentativo fosse stato sventato, il ragazzo di nome Naohiro Igasai si sarebbe nuovamente teletrasportato vicino al suo compagno, per poi sparire entrambi. Itai ed Asmodai avrebbe percepito le loro energie muoversi al piano di sopra.


    [...]



    ‘Wow ma questi tizi sono straforti Konan…hai visto che roba!’


    Disse Naohiro al suo compagno.

    ‘Stai calmo e attieniti al piano. Presto, entra qui’


    Così dicendo sarebbero entrati nella stanza più vicino alle scale del piano superiore del tempio.


    [...]



    Intanto nel piano interrato, un uomo sulla cinquantina stava seduto nella stanza dei tesori [Img]. Una lunga tunica rossa copriva un corpo dalla muscolature possente, mentre un’enorme zambato era poggiato sulle gambe piegate. Con attenzione, ascoltava il frastuono proveniente dal piano di sopra, dove i suoi figli/allievi stavano creando confusione, ma senza muovere un muscolo. Accanto a lui, tra i tanti tesori, un quadro era leggermente illuminato da una luce azzurrognola di un sigillo che era comparso sulla sua superficie.



     
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    E così tutto fu preparato in pochi, ma semplici istanti: Itai dava gli ordini, e Asmodai, come suo sottoposto, gli ordini li eseguiva. Un piano perfetto dunque nacque, o un piano di quelli che potevano essere considerati come perfetti. Cloni, guardie, e anche Asmodai a coprire le spalle a un Mizukage, e a uno che Kage lo poteva diventare. Che bella compagnia che aveva Asmodai, e quasi se ne rallegrava nonostante l'odio che ancora nutriva nei confronti di quel Hoshikuzu per quella questione nella Sala Giochi di Takurama. E pensare che aveva allestito addirittura un piano inferiore completo e ricompleto di giochini per eventuali infiltrati che volevano rubare al suo datore di lavoro quelle dannate pergamene!.. Quello però lo avrebbe chiarito con Hoshikuzu stesso in altre sedi e in altre occasioni, magari una volta che sarebbe tornato Seinji Akuma e sarebbe andato a riprendersi le cose rubate che gli spettavano di diritto.
    Per quanto riguardava il suo lavoro in quel tempo e in quell'edificio, seguì alla lettera gli ordini che il Jonin di Kiri ebbe da dargli e una volta chiuso il tempio iniziò la sua perlustrazione dell'edificio e delle zone circostanti, in attesa che i possibili assassini si facessero avanti. Tuttavia nulla accadde fino al proclamo del matrimonio, come forse era di usanza proclamare in quelle terre così lontane da Kiri, e nulla accadde anche la sera stessa: tutto come di routine, come scritto sulla carta. Nessun pericolo, e nonostante l'Akuma si rimembrava di tempo in tempo di dover vigilare attento e non abbassare mai la guardia, giacché i nemici potevano colpire in ogni istante, in ogni momento e specialmente quando qualcuno di loro avrebbe ceduto alla stanchezza e alla tentazione di riposo, qualche calo di attenzione pur lo ebbe la mattina seguente, quando comunque, durante tutta la mattinata non avrebbe percepito nulla.
    Almeno fino alla mezzanotte stessa, alla cerimonia notturna che secondo le pratiche del paese veniva svolta dalla nuova dea per rinforzare l'atmosfera benefica che regnava in quel posto. Asmodai non prestava attenzione alla cerimonia; sul suo posto egli vigilava fiero, in attesa che qualcuno si facesse vedere: sarebbe stato troppo facile proteggere la Dea in assenza di avversari degni, e poi anche lo stesso Asmodai, demone, a questo giro, si era più che annoiato.
    "Uff... Ancora niente... E io che ero curioso di vedere di cos'era capace quel daimyo invidioso..."
    "Attendi amico mio, attendi..."
    "Sese... pazienza, dicono tutti. Ma poi quando passano 3 giorni senza nulla, viene tanta voglia di tornare a casa..."
    "Attendi altro po', amico mio. E' pur sempre una missione di livello A!"
    "Non ho mai svolto una missione di livello A, Seinji."
    "Bhe, se questa finisce in posit..."
    Poi avvenne quel che avvenne: un'esplosione distrusse il muro alle spalle dell'Akuma, e questi si girò di scatto, intento a vedere, o contrastare degli eventuali nemici. La cosa lo sconvolse; non perché non attendeva un attacco, bensì per la velocità e la maestria con cui questo fu portato, tanto da lasciare l'Akuma sul posto li, incredulo, nel mentre vedeva, grazie alla sua Vista, due sagome umane entrare coperti dal Velo di Nebbia e con gli occhi chiusi, - cosa che rimembrò a Seinji della particolarità di quella Dea, - e agire abbastanza velocemente, fin troppo anche per le capacità di un povero chunin di Kirigakure. Solo dopo l'Akuma notò come questi stesse lanciando un kunai in direzione della dea, pensando che volevano ammazzarla sul colpo, e gridando:
    «KUNAI!» - ormai incapace, sia per la velocità stessa del kunai, sia per altri motivi, di fare qualcosa, rimanendo invece ad osservare l'abilità dell'altro ragazzo, che alzando una sola mano scagliò Euiko fuori dal suo involucro. [Percezione - 6] A quel punto, conscio che il corpo di Euiko ora poteva arrivare dinnanzi ai suoi occhi, Asmodai distolse lo sguardo dall'altro lato all'istante stesso: sapeva che vi era Itai dinnanzi all'altare e che si poteva occupare lui di Euiko, mentre l'Akuma avrebbe potuto fare ben poco in quell'occasione, contro quell'attacco così ben impostato.

    [...]



    Quel che l'Akuma però poteva fare di certo bene, era guardare giù dopo l'attacco, scoprendo al piano di sotto il tizio con la spada grossa, e su, scoprendoci i due tizi che avevano appena tentato di portare via Euiko, fallendoci per via della difesa di Itai, o per chissà cos'altro (l'Akuma non poteva comunque scoprirlo, se non grazie alle sue doti Percettive che, essendo di natura limitati, non davano un chiaro quadro sugli avvenimenti). In ogni caso, dopo la riuscita della difesa e una volta localizzati gli attaccanti sia sopra che sotto (al momento sembravano essere tutti abbastanza vicini all'Akuma), Seinji avrebbe composto un solo sigillo, rilasciando all'istante tutti e 3 i simboli disegnati precedentemente sul suo corpo e potenziati dal Mizukage.

    CITAZIONE

    Tecnica del Sonno delle Piume - Nemurihane
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (10)
    L'illusione si attiva se le vittime presenti entro 21 metri l'utilizzatore. L'illusione addormenterà fino a 3 persone per ogni grado ninja posseduto. Gli avversari cadranno addormentati dopo un round di forte sonnolenza. Il sonno illusorio dura per 3 ore o finché non rilasciata. Può essere utilizzato anche in combattimento, rinunciando ad un intero round prima di eseguirlo.
    L'efficacia è pari a 50. Subire danni fa svegliare la vittima.

    Tipo: Genjutsu - Bakkin
    (Livello: 3 / Consumo: Alto )
    [Da chunin in su]

    CITAZIONE
    [Efficacia: 50(base)+105(3 Simboli della Psiche da 35 potenziati)+10(Impronta)+10(Bonus Concentrazione)=175 (180 per rilasciare)]
    [Abilità Usate: Tecnica Economica al 50% e Azione Rapida per annullare possibili AdO]

    La Tecnica del Sonno delle Piume sarebbe stata lanciata da Seinji sul tizio sotto e sui due sopra, coprendo dunque tutti e 3 gli avversari col proprio effetto.
    «Mizukage,» - avrebbe dunque detto a voce alta, tanto da farsi sentire per bene da tutti e 3 i ninja nemici, sperando forse di intimorire loro con quel titolo. Un po' di sana paura con la coscienza di avere contro il jinchuriiki in persona avrebbe fatto bene, credette l'Akuma. - «Ne vedo uno anche sotto.»
    Li però, composto il sigillo e atteso l'effetto della tecnica, avrebbe atteso altri ordini e altre sviluppi.
    "Lo vedi che non si deve attendere mai troppo, ti dicevo..."




    Seinji
    Chakra: 400 Bassissimi - 18 simboli - 8 Attivazione Vista Vitale del Magan (decuplicata ) - 12(Sonno delle piume con la Tecnica Economica al 50%)
    Vitalità: 16 leggere /16 leggere

    Illusione:

    Equip:
    Kunai: 13/13 di cui 3 con le carta-bomba legate addosso e 10 avvelenati
    Tonici di Recupero Chakra: 3/3
    Filo di Nylon: 10mt.*3 legati a 3 kunai con il veleno

    Slot Azone Gratuito: Sacrificato

    Slot Difesa 1: Sacrificato
    Slot Difesa 2: Sacrificato
    Slot Difesa 3: Sacrificato

    Slot azione 1: Sacrificato
    Slot azione 2: Sacrificato
    Slot azione 3: Sacrificato

    Slot Tecnica Avanzata: Tecnica del Sonno delle Piume a efficacia 175 sui 3 nemici nei 21 metri del raggio d'effetto
    Slot Tecnica Base: Sacrificata

    Abilità usate: Vista Vitale, Tecnica Economica, Azione Rapida
     
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    E infine fu solo il caos. Certo subito dopo l’esplosione l’esclamazione del rosso non fu proprio questa, ma uno sproloquio di imprecazioni lanciate verso gli dei Chikuma che forse sarebbero riusciti ad offendere anche le Dea sentitasi, forse, chiamata in causa. I tre ninja Accademici aveva preparato i turni di guardia e tutto il resto in maniera estremamente meticolosa seguendo alla lettera le indicazioni del Mizukage e sfruttando appieno le abilità di bell’occhio, ma a poco sembrava essere servito contro le abilità avversarie. Durante la funzione serale, quando tutti erano attorno alla dea per difenderla un esplosione di ingente potenza si era manifestata gettando il panico tra i presenti, ma non certo nelle menti dei tre ninja che subito si mossero in difesa della donna dai poteri prodigiosi.


    Il rosso infatti non appena percepito il pericolo avrebbe alzato un vero e proprio muro di vento e chakra attorno alla posizione dove si trovava la Dea o almeno credeva si trovasse dato che per qualche istante una densa nebbia era scesa in tutta la stanza. Bell’occhio di sicuro avrebbe corretto il rosso se necessario e comunque dopo la creazione della sfera di vento l’area sarebbe stata subito sgombera dalla fastidiosa nebbia dando modo al rosso di correggere la posizione della sfera di vento e rendere così vano il tentativo dei due di portare via in qualche modo la dea. La sfera infatti non solo poteva proteggere chiunque vi fosse all’interno ma ne impediva anche i movimenti e l’utilizzo di tecniche di ogni genere, una tecnica che Hoshi aveva imparato a sfruttare per i suoi pregi e ancor più per i suoi difetti [Sfera Levitante di Vento][Tecnica Avanzata + Azione 1][Vento: x6 / Raggio: 3m Potenza: 60 / Precisione: Nera+4 Consumo: 3 Bassi]

    Ninjutsu Talentuose [2]
    Speciale: L'utilizzatore può sfruttare le abilità 'Talento' aspettando un round in meno, se applicate alle ninjutsu.

    Tecnica Economica [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.

    Sfera Di vento Levitante - Fuuton: Fujo No Kazedama
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (3)
    L'utilizzatore può avvolgere se stesso ed altri una sfera di vento, richiede la manipolazione di 1 Unità di vento ogni
    0,5 metri di raggio della sfera, minimo 4 unità, ogni persona in più richiede la manipolazione di ulteriori 4 unità. L'utilizzatore può muovere liberamente la sfera, facendola levitare in aria o creando uno scudo d'aria che gli permette di andare sott'acqua, la velocità è pari alla Precisione dell'utilizzatore. La sfera ha potenza difensiva pari a 10 ogni Unità usata, la potenza massima è pari alla potenza massima della manipolazione, respinge tutti gli attacchi fisici con Forza inferiore alla Precisione dell'utilizzatore. È possibile usare massimo 4 Unità per livello. Chiunque sia nella sfera non può attaccare. Il mantenimento richiede slot tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Livello: 4 / Consumo: Basso ogni Unità - Mantenimento: 1/2 Basso ogni Unità)
    [Potenza Massima: 20 ogni Grado]
    [Richiede Manipolazione del Vento I]
    [Da genin in su]
    .


    I due quindi avrebbero scoperto di non essere in grado di effettuare alcun tipo di azione offensiva anche se con tutta probabilità sarebbero comunque riusciti a scampare ai tre sfruttando una strana abilità di movimenti rapidi oppure di teletrasporto -Accidenti stanno scappando!.. ehi voi due li vedete?!.. dove diavolo sono andati?!..- il rosso era il più vicino alle scale in quel momento quindi non appena Asmodai indicò la posizione dei due il rosso avrebbe lanciato un occhiata ad Itai per confermargli che sarebbe partito all’inseguimento senza indugiare oltre, quei bastardi sapevano muoversi dannatamente bene, se volevano fermarli dovevano agire subito cercando di trovarli impreparati alla reazione dei ninja. Euiko era al sicuro finche Itai e bell’occhio erano li presenti quindi il rosso poteva anche allontanarsi -..maledetti bastardi.. se vi prendo!!- il rosso sarebbe scattato catapultandosi sopra le scale per passare al primo piano dove i due sembravano essersi nascosti secondo le indicazioni di Asmodai [Movimento][Azione 2 + Gratuito][Distanza: 30+6m / Velocità: Nera].


    Il rosso sarebbe arrivato con la sua corsa al muro della stanza dove stavano, la stessa che si trovava più vicino alle scale e quindi più facilmente raggiungibile. Ora chiunque si sarebbe aspettato di vedersi la porta della stanza saltare per aria trovando dalla parte opposta un avversario pronto a lasciarsi martoriare da chiunque vi fosse dentro, ma non era il caso di Hoshi. No perché una volta giunto sopra le scale al rosso non sarebbe manco passato per la mente di passare per la porta caricando semplicemente un potente pugno al muro della stanza che dava verso nord. Un muro costruito di legno come tutto il resto del tempio, un foglietto di carta per le sue capacità. Senza tanti complimenti avrebbe menato un violentissimo diretto destro alla parete facendola letteralmente esplodere in mille pezzi lanciando probabilmente una pioggia di schegge a chi vi fosse nascosto dentro [Spacca Montagne][Tecnica Base][Raggio: 12m / Forza: Nera+4 / Consumo: 2 Bassi]

    Tecnica Rapida [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata extra nel round, potendo effettuare nello stesso round due tecniche avanzate; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.

    Spaccamontagne
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può sferrare un pugno dalle potenzialità offensive altamente incrementate: la Forza dell'attacco sarà incrementata di 4 tacche; il colpo causerà Dolore (DnT Medio) nella zona colpita. Se utilizzata contro pareti di roccia, è possibile distruggerle facilmente.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso) )
    [Raggio Distruzione: 3 metri ogni grado]
    [Da studente in su]
    .


    Il rosso se ne sarebbe uscito con un semplice -Yo!.. è qui la festa?!- mentre manipolava l’aria all’interno della stanza per scatenare un potentissimo tornado di vento e schegge che sarebbero volate per tutta la stanza rallentando di non poco le movenze dei due ragazzi. Il vento avrebbe preso a ruotare subito dopo il potente pugno destro che si stava trasformando insieme alla mano sinistra in una pistola finta mentre entrambi gli indici del rosso indicavano la testa dei due li presenti [Tifone Umano][Azione 3][Vento: x6 / Raggio: 9 / Malus Riflessi: -6 / Consumo: 1.5 Bassi]

    Tifone Umano: L'utilizzatore può circondarsi da un vortice di raggio 1.5 metri ogni Unità impiegata. Il tifone ridurrà la Velocità di oggetti e persone o i Riflessi delle persone presenti all'interno, utilizzatore escluso, di 1 tacca ogni Unità utilizzata. Ogni Unità riduce di 1 tacca la statistica scelta; richiede un consumo ¼ Basso ogni Unità. Creare e mantenere il Tifone Umano richiede uno slot tecnica/azione.
    .


    Senza esitare, subito dopo l’irruzione, il rosso avrebbe scatenato due proiettili di vento di modesta potenza e grandezza indirizzandoli rispettivamente verso le teste dei due ragazzi con il puro intento di staccare via le loro teste senza tanti complimenti. Sapeva bene che un colpo come quello non li avrebbe uccisi, ma l’intenzione era proprio quella visto anche lo sguardo che il rosso aveva lanciato ai due mentre scatenava l’inferno. La sua missione consisteva nel proteggere la presunta Dea al piano di sotto, e niente e nessuno gli avrebbe impedito di onorare il suo contratto. I proiettili sarebbero partiti mirando alla testa dei due coinvolgendo probabilmente anche la parte superiore del loro busto viste le dimensioni dei colpi [Proiettile di Vento x2][Azione 4 + Azione Bonus][Vento: 3+3 / Potenza: 30 / Precisione: Nera+4 / Consumo: 3 Bassi]

    Intraprendente [2]
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 slot azione o 1 slot tecnica se è in inferiorità numerica. Può essere utilizzato 1 volta ogni 2 round.

    Manipolazione del Vento: L'utilizzatore può emettere vento dal proprio corpo raggiungendo una distanza massima pari al raggio d'azione. Il movimento richiede slot tecnica/azione; muovere più costrutti con traiettoria simile o speculare richiede uno slot tecnica/azione. Attaccare rientra nello slot utilizzato per il movimento; si può effettuare un singolo attacco in uno slot tecnica/azione utilizzato. Un'Unità mossa mosso richiede un consumo ½ Basso ogni slot tecnica/azione utilizzato.

    Potenzialità del Vento: La Velocità in attacco e difesa del vento è parienergia l'utilizzatore, eventuali vantaggi/svantaggi e bonus/malus in Precisione si sommano in egual modo alla velocità dei costrutti in attacco. La potenza è pari a 10 ogni Unità; la potenza massima generata da un attacco è pari alla potenza massima.
    .


    Colpiti o meno gli avversari il rosso si sarebbe preparato immediatamente per continuare lo scontro mostrando un ghigno divertito e per niente impaurito di trovarsi di fronte a due avversari contemporaneamente -E così siete qui per Euiko!.. vi do un consiglio ragazzi.. rientrate nel buco dal quale siete usciti e datevela a gambe prima che sia troppo tardi per voi!..- il rosso aveva intenzione di impegnare i due il più possibile per dare modo ad Itai ed Asmodai di riorganizzare le difese. Gli avversari si erano palesati prima del previsto dimostrando doti eccezionali, combattere contro di loro sarebbe stato senza alcun dubbio molto interessante.


    Hoshi
    Vitalità: 19.50
    En. Vitale: 30/30
    Chakra: 35.75/100
    Recupero Abilità: Tec. Eco. X2 / Intraprendente x2 /

    Difesa1: /// Azione 1: Movimento Sfera Levitante
    Difesa2: /// Azione 2: Movimento
    Difesa3: /// Azione 3: Tifone Umano
    Difesa4: /// Azione 4: Proiettile di Vento
    Azione Bonus: Proiettile di Vento
    Tecnica Base: Sfera Levitante di Vento
    Tecnica Avanzata: Spaccamontagne
    Tecnica Bonus: ///
    Equipaggiamento consumato:

    Clone Hoshi
    Vitalità: 2
    En. Vitale: 30
    Chakra: 45.5/100
    Equipaggiamento: Arco Compound; Proiettili Perfetti x4; Cotta di Maglia Completa; Kunai x8; Corda x2


    OT/ Facendo un conto dei quadrati e delle distanze ho calcolato che Hoshi con uno slot azione+gratuito arriva giusto al muro che sfonda con il pugno. Se ho sbagliato a conteggiare le distanze allora uno dei due attacchi finali non avviene e lo slot viene utilizzato per raggiungere la stanza dove sono i due!
     
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36 replies since 29/12/2015, 17:01   844 views
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