[Gioco]: Il Paese dei Demoni: Kasei

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Kasei

    IX



    Kaya ci mise ben poco a ritrovare una cartina della zona e come richiesto iniziò ad appuntare con precisione (quella che poteva avere in base ai ricordi) i luoghi in cui erano avvenuti gli attacchi, segnando di rosso quello del naufragio. Quando poi il chunin di Suna tracciò le linee circolari per indicare il possibile spostamento della regina giorno per giorno apparve chiaro come la regina avesse agito. Nel primi nove chilometri infatti gli attacchi parevano susseguirsi assai vicini tra loro, come una scia che dalla costa andava dapprima verso nord e poi verso ovest. A circa dieci chilometri gli attacchi iniziavano a divenire più diffusi e sparpagliati, segno che evidentemente non c'era più una consequenzialità. Trovare la tana a quel punto era davvero facile ed anche Kaya se ne rese conto (a maggior ragione).
    Tra tutti i posti possibili ed immaginabili al mondo il Paese dei Demoni era l'ultimo in cui questa bestia doveva metter piede, disse Kaya fissando la mappa. Non esiste alcun Paese la cui fauna è così letale in rapporto alle dimensioni. Così facendo è riuscita a creare una progenie in grado di cacciare animali sempre più grossi, finché non è arrivata all'uomo... Se dovesse catturare me o voi, a meno che non abbiate abilità genetiche, non otterrebbe nulla. Ma se comprende che può usare il chakra allora potrebbe cercare di capire come fare, il pensiero era evidente che la facesse rabbrividire oltremodo. Quando poi il Chunin li condusse all'esterno, Kayasi soffermò a parlare con Taiga.
    Oh, dolcezza, ma so bene cosa ho fatto ed il mio valore, brontolò Kaya Solo che io sono l'ultima arrivata e conosco molti meno segreti rispetto a lei. Poco male, se questa faccenda va bene mi aspetta sicuramente un bonus, si sfregò le mani con decisione, sorridendo decisa.


    Il ragazzetto dai capelli rossi ricominciò con le deduzioni e la giovane dovette concentrarsi parecchio per stargli dietro. Se non altro perché aveva avuto davvero più di un problema a star dietro a certe trame mentali di quel genin.
    Stai correndo troppo temo. Non sappiamo che forma abbiano i cacciatori, non sappiamo se la loro evoluzione è considerata "incredibile" dal punto di vista di una Shishihebiari. Non sono mai state avvistate in un ambiente che non sia quello isolato dell'isola di Taro... vedete, se ci pensate bene, hanno una forma di formica solo perché la loro evoluzione nell'isola di Taro l'ha fermata lì. La prossima regina potrebbe assumere una forma ben diversa a questo punto, non trovate? Se dovesse assumere una forma semi-umanoide noi non potremmo più parlare di "insetti". Tornando al punto del discorso, questa bestia è già in grado di compiere salti evolutivi inaspettati Ryoshi. Normalmente l'evoluzione avviene per mutazioni di geni: una mutazione di un gene induce un carattere nella specie, se il carattere è un vantaggio nell'ambiente l'essere vivente sopravvive e trasmette questo carattere alla generazione successiva. Questo è cò che conosciamo noi e ci vogliono diverse centinaia di migliaia di anni affinché una specie "evolva". Ma qui è tuto diverso, questa evoluzione è diversa, rapida, forse non efficiente, ma è estremamente pericolosa per noi, Kaya sembrava essere davvero ferrata in biologia. Del resto i Kariudo erano grandi studiosi e conoscevano a fondo le scienze naturali. Persino il più giovane dell'ordine avrebbe potuto dedurre facilmente ciò che Kaya aveva dedotto dalle informazioni ritrovate.
    A quel punto Hohenheim creò un falco d'argilla che lasciò la ragazza a bocca aperta. Wow, certo che in occidente sapete fare cose strane, era evidentemene stupita. Quando tutti furono saltati su Kaya condusse il gruppo presso il punto in cui gli attacchi divenivano meno densi iniziando a sparpagliarsi. A circa tre chilometri dal luogo però Kaya chiese ad Hohenheim di scendere al suolo. Potrebbero saper volare, disse.


    Una volta a terra la ragazza si mise alla testa del gruppo e condusse con sicurezza i tre nella foresta finché, dopo non più di mezz'ora, fece cenno di fermare. Ciò che si trovava davanti loro era più che strano. Diversi alberi erano stati abbattuti, il taglio non era netto e preciso, si notavano diverse bruciature, ma erano caduti ed erano stati evidentemente trascinati. I segni erano ben evidenti. Seguendoli il gruppo sarebbe dunque giunto laddove doveva arrivare: alla Tana.
    Come dicevo il libro era una grotta, ma era evidente che avevano assimilato molto dell'intelletto umano, perché il legname che stavano raccogliendo stava servendo a costruire una palizzata attorno alla grotta. L'ingresso era sorvegliato da due esseri dall'aspetto deforme: uno, alto circa un metro e mezzo, aveva la pelle simile a quella di un pesce e due piccole ali rosse. Gli occhi erano quelli di una formica così come le mandibole. L'altro invece raggiungeva il metro ed ottanta ed aveva un aspetto maggiormente umanoide: il folto pelo di tigre che lo ricopriva però toglieva qualsiasi parvenza di umanità alla bestia. Se aveva qualche altra qualità la teneva ben nascosta. Tutto intorno era un formicolio di animaletti strambi di più piccole dimensioni, tutti non più alti di un metro ed in grande numero, che si affannavano a tagliare la legna usando i loro artigli estremamente taglienti o le loro mandibole, piantandoli poi al suolo.
    Eccoli qui... dovremmo tornare e riferire la posizione..., sussurrò Kaya. La loro missione si poteva concludere lì se avessero voluto: il resto sarebbe stato in mano dei Kariudo. Kaya sembrava realmente preoccupata, non riuscendo a togliere lo sguardo da ciò che stavano facendo quelle bestie. Dopo alcuni secondi la voce profonda dell'uomo-tigre rimbombò nell'aria.
    La Madre ha fame, disse. Una delle operaie non impegnate, una specie di insetto grande circa un metro a metà tra un'ape ed una formica con ali da uccello annuì girando il capo e si alzò in volo scomparendo tra il fogliame alle spalle della grotta. Dopo circa cinque minuti tornò, tenendo tra le chele quella che sembrava essere una gamba umana. L'insetto entrò nella grotta e ne uscì dopo alcuni istanti.
    Bzzz...zmzzz..mh...zzz, l'altra guardia non sembrava essere in grado di parlare il linguaggio umano, ma l'uomo-tigre la comprese comunque. La Madre ha deposto ieri. I Fratelli stanno per nascere.
    I Fratelli sono nati, una voce incredibilmente umana venne dall'inerno della grotta. A lenti passi qualcosa ne uscì. Il Fratello, poiché gli altri non erano degni, era orribile. Un ibrido tra un uomo ed un insetto, dalle potenzialità sconoscute eppure apparentemente notevoli (per ciò che accadde da lì a poco).



    Fratello, benvenuto, disse meccanicamente l'uomo-tigre, ringhiando subito dopo. E tu non sei degno in egual modo, disse il nuovo arrivato, afferrando il capo della guardia meno umana e schiaccandolo senza difficoltà tra le dita, schiacciandolo. L'altro non si ribellò. L'uomo-tigre non batté ciglio, tutti non mossero un dito per aiutare il loro Fratello. Il nuovo arrivato scagliò il cadavere dentro la grotta. Sarai più utile come nutrimento per la Madre e detto ciò prese il suo posto, fissando la vegetazione attorno a se con i suoi innumerevoli occhi. Solo allora si guardò la mano, con fare interrogativo.


    Decidete che fare, se tornare indietro o restare a guardare un altro po'. Più tempo restate a guardare, più e probabile che veniate scoperti.
     
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36 replies since 3/1/2016, 13:10   772 views
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