[Gioco]: Il Paese dei Demoni: Kasei

Kaya era una ragazza abile, nonostante il suo stesso capitano la ritenesse l'ultima arrivata e quella cui erano collegati meno pericoli in caso di cattura. Indubbiamente dai Kariudo ci sarebbero state un'infinità di cose interessanti da poter apprendere. Il modo in cui riuscivano a trarre informazioni dal sangue, la loro incredibile conoscenza animale... C'erano molte cose che mi sarebbe piaciuto approfondire. Kaya riuscì ad individuare un luogo abbastanza sicuro nel quale fosse possibile trovare la Madre, di conseguenza Hohe evocò un bestione alato ed utilizzammo quello per poterci dirigere verso la " probabile " tana in tempi rapidi.

Riuscimmò ad arrivare in prossimità di quella che era la tana, e grazie ai nostri sensi riuscimmo a rimanere occultati alla vista delle due " guardie ", ma abbastanza vicini da poter vedere chiaramente sia la scena, sia poter captare i dialoghi.
Le bestie che si trovavano a guardia dell'ingresso erano indubbiamente dei mutanti. La scena cui riuscimmo ad assistere la diceva lunga su quello che la Shienshibari stava combinando nelle terre dei demoni. Era già riuscita a predare degli uomini, e stava abilmente mescolando le capacità e la forma umana alle abilità delle creature della zona.

Ora si che realizzavo il vero terrore che stavano probabilmente provando i Kariudo. Tutto ciò era molto pericoloso, non solo per queste terre, ma potenzialmente per chiunque. Le abilità evolutive di questa bestia erano incredibili, e collegate all'assenza totale di freni inibitori rendevano la sua evoluzione incontrastata ed irrefrenabile. L'unica cosa che si poteva fare era distruggerla, ma difficilmente noi in questo momento eravamo nelle condizioni di farlo.

Parlai con un tono bassissimo.

Ed effettivamente, se fosse riuscita a prevalere su di noi non solo avrebbe avuto accesso al chakra. Ma avrebbe ottenuto informazioni e forse il controllo su due importanti tecniche segrete di Suna. L'idea della madre che generava piccoli mostri a metà tra Gaara e Deidara mi rendeva particolarmente terrorizzato ed irrequieto. Accettai di buon grado l'idea di tornare indietro. Avrei aiutato Hohe, se necessario, nella stesura del rapporto. Bisognava essere il più precisi possibile, cercando di non dimenticare assolutamente nessun elemento. Anche piccoli dettagli che per noi potevano essere insignificanti per i Kariudo, che conoscevano meglio il posto, avrebbero potuto costituire indizi importanti.

Quella bestia era interessante. Aveva delle capacità incredibili, che se sapute sfruttare avrebbero potuto dotare una persona di un esercito infallibile. L'unico enorme problema era poi convincere le creature a sottostare al padrone e non alla madre. Dettaglio non da poco, ma chissà che un certo signore ch'io conoscevo non avesse la caratura giusta per rischiare questo genere di esperimento.