[Gioco]: Il Paese dei Demoni: Kasei

Kaya annuì: la loro missione era trovare il nascondiglio delle bestie e l'avevano fatto. Affrontarlo sarebbe potuto essere decisamente pericoloso. Così, silenziosamente, il gruppo iniziò la marcia verso l'istituto dove ad attenderli, questa volta in cortile, vi era una alquanto preoccupata Tora Kumoyubi. Tutto pareva essere deserto: non c'era nessuno nelle vicinanze, probabilmente tutto era stato evacuato per la sicurezza degli inesperti studenti. Quando furono lì Kaya spiegò tutto.
Abbiamo trovato il punto in cui la regina ha fatto il nido, Tora-san. Abbiamo visto anche alcune bestie che presumo siano cacciatori. Stanno acquisendo un linguaggio umano, ed un aspetto sempre meno bestiale spiegò con tono marziale la giovane.
Chiaro, Kaya, ottimo lavoro rispose Tora dopo alcuni secondi di riflessione Dunque hanno assorbito gli umani... questo è un male, ma dovrò riportarlo al Consiglio. Non possiamo attaccare a cuor leggero Kaya.
Ma Tora-san, dovremmo estirpare le creature! Se uccidiamo la regina... Hai ragione la interruppe la donna con un gesto della mano Ma ci sono molte cose da prendere in considerazione. La regina evolve in base alla situazione ambientale che si ritrova, per sopravvivere. Indubbiamente la prossima regina non sarà un insetto, ma cosa sarà? Comprendi Kaya, che nel momento in cui noi attacchiamo inseriamo un nuovo elemento, una perturbazione nell'ambiente altrimenti stabile della Regina, che fa sì che la prossima si possa adattare a combattere noi.
Quindi... dobbiamo solo assicurarci che sia eradicata, giusto? domandò la giovane Kariudo.
Sì, ma è un'emergenza di Categoria S, Kaya. Non posso decidere da sola.
Comprendo.

Terminato quello scambio di parole con la Kariudo, Tora si rivolse ai tre Shinobi. Riportare la situazione nel vostro Continente. Se qualcosa dovesse andar storto e le Shishihebiari dovessero giungere da voi, avreste un nemico formidabile da affrontare. In ogni caso, la missione è conclusa. Vi consiglio di rimanere qui per la notte.
Kaya fece gli onori di casa, conducendoli presso i dormitorio dei Kariudo "ufficiali". Era tutto deserto ormai.
Bé, scegliete pure le camere che vi aggradano, ci sono le camerate da sei letti ciascuno e fece cenno a Taiga di avvicinarsi, quando la ragazzetta le fu vicino Kaya avvicinò le labbra all'orecchio della sunese, sussurrandole qualcosa di decisamente eloquente. Noi dobbiamo parlare.
Dunque si lasciò i due alle spalle, forse confusi o forse meno. Kaya fece in modo di mettere una mezza dozzina di stanze tra loro ed i due ragazzi, poi aprì una porta che conduceva in una asettica camerata con sei letti. Richiusa la porta alle sue spalle guardò Taiga in viso, sorridendo con laida maliziosità.
Bé, ammetto che questa storia mi ha alquanto scossa disse, con sincerità Potrebbe essere molto pericoloso ciò che potrebbe seguire a questa piccola invasione mosse alcuni lenti passi verso Taiga, sollevandole poi appena il mento verso l'alto.
Ma non si dica che di fronte al pericolo perda la mia voglia di vivere quelle parole erano un mormorio. A che serviva gridare del resto, quando le labbra erano così vicine da sfiorarsi?
Non trovi? Kaya era una Kariudo. Era una professionista. Ma non aveva mai perso un'occasione per godersi la vita. Così fece scorrere le mani fino sulle spalle di Taiga e lentamente la spinse su un letto. Sorrise un'ultima volta, prima di far scendere il viso su quella della ragazza.
Il resto, è storia di una notte.