La cerca del Kiseki Nero

Quest di Villaggio

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  1. lNearl
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    Il viaggio si fece rapido, arrivammo davanti alla Piramide. Era un monumento incredibile, nonostante l'erosione, il tempo e l'incuria l'edificio risulta imponente. Impossibile osservarlo senza chiedersi quali persone potessero averla costruita a suo tempo. Impossibile anche non chiedersi qual genere di trappole, costruttori così abili avrebbero potuto inventare.


    Si, direi che è il caso di cercare una porta, per così dire...

    Dubitavo che anche solo entrare all'interno di quella struttura sarebbe stata una passeggiata. Anzi, probabilmente le insidie sarebbero iniziate proprio da questa prima fase. Dopo una prima ricerca non riuscimmo a trovare alcun ingresso, fu solo grazie alle abilità del chunin che riuscimmo a raggiungerlo.
    Un grande portone in metallo, che sin dalla prima occhiata non sembrava volerci lasciar passare senza un qualche genere di dazio. Forse era dovuto solamente al genere di impresa che stavamo cercando di fare, ma sentivo delle sensazioni particolari nella mia mente e lungo la schiena.
    Davanti a me c'era la possibilità di arrivare e poter raggiungere un incredibile dose di potere aggiuntivo. I kiseki erano oggetti magici, in grado di dare all'utilizzatore un potere inaudito. Erano pochi, e l'idea di poter essere uno dei privilegiati a poterli utilizzare mi attizava, molto.


    Concordo, eviterei di rischiare di distruggere l'intero edificio... Anzi, terrei bene a bada l'uso di esplosivi... Ti seguo!

    Lascia Hohe andare avanti di qualche passo, poi lo seguì. Nello stesso istante fummo investiti da una strana sensazione, una forte dose di disorientamento ci aveva avvolti. Provai come una sorta di giramento di testa, ed inizialmente non potei non pensare ad una qualche illusione. Poi, dopo qualche istante tutto tornò alla normalità, salvo una brutta diminuzione del chakra a disposizione.


    Considerando che non siamo ancora neppure entrati, non so bene come sarebbe potuto andare peggio! Forza e coraggio.

    Parlai con tono ironico, in quanto forse tutta la scena lo era per un eventuale spettatore non pagante. Due bambini, dal non così modesto potenziale, che si lanciavano all'esplorazione di una piramide abbandonata alla ricerca di chissà che cosa. Speravo davvero che le notizie del Garth fossero affidabili, per la prima volta stavo davvero andando ad affrontare qualcosa di ben più grande di me.
    Dopo essere entrati presi alla lettera il consiglio di Hohe di evitare le fiaccole, mentre ci addentravamo all'interno di uno spettacolo incredibile. Se già dall'esterno la struttura era fantastico, l'interno riservata ai pochi fortunati visitatori una delicatezza e magnifica forma di arte umana. Era quasi difficile vedere il soffitto della stanza nella quale eravamo.
    Per quella che era Suna oggi, era impensabile la realizzazione di un'opera del genere!
    Nonostante lo spettacolo offerto però, dovemmo concentrarci su quella che era la missione, e soprattutto a non abbassare troppo i riflessi, in vista di ciò che ci sarebbe potuto capitare.


    Si, direi che finchè possiamo è meglio seguire le orme di chi è già stato qui prima di noi. Finchè ci è concesso, è meglio viaggiare nel conosciuto, anche perchè potremmo notare eventuali discrasie, segno del passaggio di qualcuno nel mentre...
     
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6 replies since 6/1/2016, 15:17   112 views
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