La Cerca dei Kiseki

[Quest di Villaggio]

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  1. Boreanz
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    Alla fine avevo avuto ragione.

    Tornando dalla Foglia e dalla simpatica avventura in compagnia di Yato Ciambellone Senju, mi ero addentrato nel deserto dell'Anauroch così da tornare a Suna e vedere se c'erano doveri accademici da sbrigare (o, nel mio caso, da cui cercare di fuggire). Era stato allora, sulla cima di una duna particolarmente alta, che avevo scorto il varano delle sabbie, altrimenti conosciuto come varano corridore. Badate bene, non un varano qualunque. Questo era enorme. Praticamente la mia bocca aveva iniziato a salivare all'istante. Una preda così succulenta e così enorme è rara come la pioggia! Così decisi che tentare di catturarlo, per quanto una vera e propria fatica infernale, sarebbe stata una buona idea.

    Come ho detto, avevo avuto ragione.

    Era stata una fatica infernale.

    E quel maledetto varano, alla fine, mi era pure sfuggito! Le sue dimensioni superiori rispetto agli altri esemplari della sua razza non lo avevano rallentato, come avevo pensato all'inizio, ma piuttosto potenziato: in qualche modo era riuscito ad ottenere un'ottima efficienza muscolare. E io ci avevo fatto la figura del merlo, provando a rincorrerlo per ore sotto il sole cocente. Quando, dopo l'ennesima duna, notai di averlo perso, fui preso da un certo sconforto nonostante il mio carattere gioviale e positivo. Non tanto per aver perso l'opportunità di assaggiare quella carne succulenta, quanto per la realizzazione di aver dato fondo a buona parte delle mie energie e di trovarmi da qualche parte nell'Anauroch. Per chi, come me, vive nel deserto da una vita, è piuttosto umiliante. Non mi persi però d'animo e, captando le correnti di vento più secche con le mie lunghe orecchie appuntite, individuai la direzione che mi sembrava più promettente da seguire e mi incamminai. Fu così che, più per caso che per altro, dopo ore di marcia mi imbattei in un campo da battaglia Sunese nel bel mezzo del deserto.

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    All'inizio quasi non credetti ai miei occhi, ma poi mi avvicinai di corsa, incuriosito a mille. Avevo scelto quella direzione perché sapevo che, ad una distanza che non avevo saputo quantificare, avrei incontrato una delle rare oasi del deserto. « Jin il cacciatore al rapportooo! », urlai, passando per per il campo con un sorriso tutto denti ed il coprifronte appeso alla cintura, ignorando però i vari ninja presenti per andare a tuffarmi di testa nel meraviglioso specchio d'acqua dell'oasi. Nuotai per qualche minuto sott'acqua, abbracciando la sensazione di frescura sulla mia pelle mai troppo abbronzata nonostante il sole. Una strana conformazione rocciosa posava sul fondo, ma in quel momento ero troppo euforico per pensare di esplorarla.

    Riemersi completamente fradicio, ma per lo più ristorato dalle fatiche del viaggio. Un buon sonno avrebbe fatto il resto, meglio ancora se preceduto da uno spiedino di serpente. Mi avviciani al campo, chiedendo in giro il motivo di quel dispiegamento di mezzi, ma nessuno seppe darmi indicazioni precise. A quanto pareva il comandante del campo, un certo Hohenheim, ci avrebbe parlato una volta che tutti fossero arrivati. Con l'entusiasmo un po' smorzato dalla prospettiva di attesa, decisi di approfittare del tempo a disposizione per mettere qualcosa sotto i denti. Una ventina di minuti dopo, addentai il primo morso della carne del piccolo suricato che ero riuscito a stanare, cacciare e cuocere in quella piccola oasi. Dei del vento, mi parve di vedere il paradiso. Non c'è nulla di meglio di carne tenera per rinvigorire l'animo di un guerriero stanco, come ero io.

    [...]

    Qualche ora dopo, il campo era più gremito. Non notai nessuno di mia conoscenza, ma un ragazzo con un equipaggiamento invidiabile aveva capelli rossi simili ai miei, per quanto i suoi fossero di un colore più acceso. Quando una voce iniziò a parlare mi girai per identificarne la fonte, e rimasi piuttosto sorpreso nel vedere che l'oratore era un ragazzino castano dall'aspetto piuttosto gracile. C'è da dire che, rispetto a me, la maggior parte dei Sunesi è tutta gracile: supero agilmente il metro e ottanta e peso quasi ottanta chili, la maggior parte dei quali di muscoli. Non sono gonfio come certi Fogliosi, ma il mio fisico è scolpito e definito dagli anni di caccia incessante negli aspri territori della Sabbia.

    Notai, tra la folla, solo un individuo che era più massiccio di me: un uomo con almeno quindici anni più di me, dalle spalle larghe e lo sguardo serio. Non lo conoscevo, come la maggior parte dei ninja lì presenti, ma potei immediatamente identificarlo come uno straniero: i Sunesi si riconoscono a prima vista e la carnagione di quell'uomo non aveva conosciuto il tocco costante del sole. Feci spallucce, tentando di concentrarmi sulle parole del bimbo. Sono un terribile ascoltatore, ma quanto meno mi impegnai. Anche con il mio arrivo in grande stile rimaneva comunque il fatto che fossi arrivato lì per puro caso e completamente disinformato, quindi mi rendevo conto che avrei fatto bene a rimanere attento.

    L'intero affare, mi parve di capire, girava attorno alle antiche pietre di Suna, i Kiseki, ed al loro recupero. Che queste si fossero effettivamente "risvegliate" o meno, come sosteneva Hohenheim, era chiaro che non si trattasse di una faccenda di secondaria importanza. Persino io, con la mia scarsissima vita sociale nel villaggio, avevo sentito le storie dei Kiseki dagli anziani. Recuperarle sarebbe stato un onore, oltre che sicuramente un'avventura degna di questo nome!

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    « Contate su di me! »

    Dissi a gran voce, forse un po' fuori luogo a quel punto, sfoderando un sorriso che mise in mostra i miei canini acuminati. Il ragazzo dai capelli rossi di prima, che invece aveva più o meno la mia stessa età, aggiunse un commento alle parole del comandante a proposito di un D-Visor (qualunque cosa fosse) modificato apposta per individuare le pietruzze di cui sopra. Questo, di nuovo, smorzò un po' il mio entusiasmo: sapere dove cercare avrebbe reso l'avventura meno interessante. Immaginai che, trattandosi di antichi artefatti di potere, il villaggio non volesse correre rischi.

    In quel momento, il pensiero di poter mettere le mani di persona su uno dei Kiseki non mi aveva neanche sfiorato: avrei partecipato per il villaggio, ma soprattutto per l'avventura!

    OFF GAME

    Punto al Kiseki BluN.d.R. Penso ci sia un'errore di copia-incolla nella versione del regolamento: uppa l'agilità, ma riduce il cap della velocità come quello Bianco :asd:! :wosd:
    (In realtà prenderei con gioia anche il Nero, ma mi pare di capire che ci sia già un'altra quest apposita per quello, per cui non so se sia disponibile o meno°°)

    Mi raccomando gente: il mio PG si presenta come Jin e anche su eventuali documenti è segnato come tale. Il nome di clan dei Chikuma è solo in scheda e non è mai stato usato in game, ancora. Ergo agite coerentemente pls :zxc:

     
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61 replies since 12/1/2016, 00:32   1513 views
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