La Cerca dei Kiseki

[Quest di Villaggio]

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  1. Roronoa™
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    Il Fachiro e la Porta Scorrevole

    Villaggio della Sabbia pt. II





    Terminati i quindici minuti concessi dal capo dei Sand Scorpion, il team si mise in viaggio.
    Marciarono senza adottare una precisa formazione, a una velocità tale da consentire ai più lenti, e quindi a Shokuto, di non rimanere indietro.
    Il ragazzino era solito vedere il lato positivo degli eventi: procedendo a bassa velocità, i ninja di grado maggiore avrebbero potuto scandagliare l'orizzonte con maggiore attenzione.

    Posizionato nelle retrovie del team, egli trascorse i primi minuti del viaggio a fissare curioso i suoi compagni di viaggio.

    CITAZIONE
    Ehi?!.. e tu chi sei?!!-
    io mi chiamo Hoshikuzu.. tu come ti chiami?!.. non ti ho mai visto prima.. sei nuovo del villaggio?!..-

    Il famoso Hoshikuzu si trovava al suo fianco, intento a sorseggiare una birra ghiacciata.

    Sono Masayoshi Shokuto, studente. Rispose, emozionato. Provò così tanta felicità per essersi presentato al probabile futuro Kazekage del villaggio che non riuscì a porre una domanda. Le parole gli morirono in gola.
    Protetta dalla maglia a maniche lunghe, lo studente percepì sulla pelle del braccio una soffio di vento freddo, che scomparì quando il rosso saltellò inevitabilmente verso un altro individuo, dalle strane orecchie a punta.
    Quando udì il suo nome, Shokuto non riuscì a nascondere un sorriso.

    Gino ihihi

    Il ragazzo mise in atto tutti i preziosi suggerimenti di suo nonno: durante l'attraversata del mare sabbioso, come era solito chiamarlo, la borraccia con l'acqua fu posizionata sotto il mantello, che in quell'occasione era stato fornito dai ninja sunesi dell'accampamento, e avrebbe parlato solo se interpellato o se strettamente necessario. A
    prire la bocca anche solo per qualche secondo poteva accelerare la disidratazione.
    Con il capo basso per proteggersi dalla sabbia, Shokuto cercò di pensare ad altro.
    Non pensare alla sete, all'acqua, concentrati sui Kiseki.

    A rendere faticosa la marcia erano le dune, formate dall'azione incessante del vento.

    [...]



    Giunti in una vasta pianura sabbiosa, il gruppo si sparpagliò e lui fece lo stesso, felice per essere riuscito a percorrere tutta quella strada consumando solo un quarto della sua borraccia.
    Si avvicinò curioso a una delle tante colonne che sbucavano dalla sabbia dorata come relitti di un antica civiltà.
    I suoi occhi percorsero con attenzione la loro superficie laterale, alla ricerca di qualche dettaglio particolare.
    Non vi erano lettere o disegni particolari, solo gli effetti macroscopici dell'azione altamente abrasiva della sabbia trasportata dal vento.


    CITAZIONE
    Spostatevi dal gruppo di colonne.

    Si allontanò di qualche metro.
    Vi fu un esplosione di chakra, generata dal solo contatto tra una colonna e il Kiseki del Capo dei Sand Scorpions.
    Un aura verde avvolse per un istante l'intera area.
    Gli occhi di Shokuto brillarono per l'emozione.

    La terra iniziò a tremare sotto ai loro piedi.
    Erose dal vento, alcune delle colonne vennero inghiottite dalla sabbia mentre altre vennero alla luce, perfettamente perpendicolari al suolo.
    A pochi metri da Shokuto, comparve un passaggio che conduceva nel sottosuolo.

    Seguì gli ordini del Capitano senza fiatare.
    Accese la torcia ed entrò all'interno della grotta, dietro il ragazzino dai capelli a punta. Fece particolare attenzione a non avvicinare la fiamma ai folti capelli del suo compagno.
    Nelle profondità della terra, l'aria non aveva un buon odore.

    Giunsero in una stanza circolare.
    Tralasciando qualche insetto innocente, tra cui gli scorpioni di cui aveva potuto apprezzarne il sapore durante la fuga da Konjuko, Shokuto si mise ad osservare con curiosità i numerosi simboli raffigurati sulla pietra che costituiva la grotta
    Una lingua antica che avrebbe fatto comodo saper tradurre. Pensò, mentre i suoi occhi notarono l'esistenza di tre strade differenti.
    Dove condurranno?

    CITAZIONE
    ‘Zong Wu e Shokuto voi esplorerete il passaggio su questo livello.

    Interpellato dal comandante, Shokuto annuì.
    Quando capì chi fosse il suo compagno di avventura con cui avrebbe dovuto esplorare quel livello, lo studente si morse la lingua.
    Mi ha messo con lui perché sono uno studente Osservò tra se e se.
    Non aveva problemi a collaborare con ninja stranieri, infondo nemmeno lui poteva dirsi originario di Suna.

    In bocca al lupo a tutti ragazzi. Sussurrò, mantenendosi distante dal Chikuma che aveva proposto un incitamento di gruppo.
    Non era una buona idea far baccano all'interno di una grotta.
    Se i Kiseki erano lì sotto, oltre alla presenza di enigmi e trabocchetti, vi era la possibilità che ci fosse qualche entità guardiana, o mummie nel peggiore dei casi, ipotesi che era stata avanzata un attimo prima dal rosso stesso.


    [...]



    La gita in compagnia era finita. Da lì in poi si sarebbe fatto sul serio e Shokuto lo sapeva.
    Concentrato nel captare ogni anomalia dietro di sè, seguì Zong Wu. Il sentiero era stretto e gli unici attacchi che potevano minacciare lo studente dovevano provenire necessariamente dai lati o da dietro.

    CITAZIONE
    Ti chiami Shokuto, giusto? Sei un ninja del villaggio della Sabbia da parecchio?

    Shokuto è il mio cognome. Mi chiamo Masayoshi. Sono uno studente di Suna. Tirò su il naso, due volte.
    La sua espressione cambiò.
    Si stavano avvicinando a un cadavere o a un animale.

    CITAZIONE
    Tanto per capirci, ragazzo, hai qualche abilità in cui eccedi?

    Taijutsu rispose, sotto voce.

    In fondo al tunnel in cui stavano avanzando, vi era una fonte di luce. Abbassò la torcia. La mano destra si avvicino all'impugnatura rossa del suo Kaiken, allacciato all'altezza del bacino.
    Varcarono la soglia di un enorme sala, di forma rettangolare.
    Mantenendo al minimo la distanza con Zong Wu, Shokuto si guardò intorno, con curiosità e un pizzico di timore.
    Vi erano delle colonne in pietra e delle strane statue, ognuna delle quali sorreggeva una fiaccola color arancione.

    Sul pavimento vi erano dei cerchi allungati, simili a degli ovali, con due punte.
    Shokuto li guardò a lungo, curioso, alzando di tanto in tanto lo sguardo per osservare la zona circostante.
    Giunti al centro della stanza, sempre mantenendosi vicino allo straniero, vide dall'altra parte della sala un portone spalancato.
    Fu ad un passo dall'avvertire il suo compagno, ma venne anticipato da alcuni suoni.
    Alle loro spalle, il cunicolo era stato chiuso con una lastra in pietra.
    Come se non bastasse, il portone che conduceva in una probabile seconda stanza aveva iniziato a muoversi. Se non fossero riusciti a bloccarla, i due ninja sarebbero rimasti intrappolati lì per sempre.

    CITAZIONE
    E dobbiamo sbrigarci ad andare avanti!

    Non erano più soli in quella stanza.
    Un ruggito bestiale distrusse il silenzio del tempio.
    Il duo venne attaccato da un enorme cinghiale che Shokuto non riuscì nemmeno a vedere.
    Udì solo il rumore dei suoi pesanti passi.
    Sentì la mano del suo compagno stringere il colletto della sua maglia e un enorme forza investire il suo piccolo corpo.
    Zong Wu l'aveva afferrato, staccandolo da terra come una bambola di pezza.

    Senza opporre resistenza, Shokuto si fece trasportare dal ninja.
    Muovendosi alla velocità di un Jonin, il ragazzino ebbe persino diffioltà a respirare e a mettere a fuoco gli oggetti intorno a sè.
    I restanti sensi furono in grado di fornirono poche informazioni, una delle quali era il crollo delle statue e delle colonne.
    La polvere si depositò in quantità sui suoi capelli e sul suo viso.

    Com'era riuscito Zong Wu a non crollare sotto il peso dei pesanti massi? Li stava schivando? Le risposte sarebbero giunte dopo.

    La domanda giusta da farsi in quel momento era la seguente: sarebbero riusciti a raggiungere la seconda stanza prima che l'enorme portone si fosse chiuso per sempre?


    CITAZIONE

    OFF GDR - Masayoshi Shokuto
    Vitalità: 10/10
    Chakra: 20/20


     
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