La Cerca dei Kiseki

[Quest di Villaggio]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. - Hohenheim -
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    2,182
    Reputation
    +177

    Status
    Offline

    Quest di Villaggio
    La Cerca dei Kiseki
    Deserto dell'Anauroch


    [Zong wu & Shokuto]


    L’abilità dello shogenin era indubbiamente di alto livello. L’enorme animale, stupido per quanto potenziato dai flussi energetici di quei luoghi, non poté tenere il passo con la velocità del Risorto. Con uno scatto, i due ninja oltrepassarono la porta che si stava chiudendo, passando per un soffio sotto la lastra di pietra. Dall’altra parte, sentirono il facocero imbufalito continuare a macellare colonne nella frustrazione, fin quando quello non si calmò facendo calare un silenzio tombale.

    I due ninja si trovavano ora in una stanza molto più piccola di quella che li aveva in precedenza ospitati. Chiaramente visibile davanti a loro, si estendeva una pavimentazione in legno, divisa a scacchiera da intarsi di colore nero. Le piastrelle avevano delle pitture colorate su di esse, ma la maggior parte erano sbiadite nel tempo e solo qualcuna rimaneva leggibile. Le pareti della sala invece erano realizzate con un materiale strano di colore nero. Da lontano, sarebbe sembrato che le pareti fossero in continuo movimento, riflettendo in maniera cangiante la luce di torce disposte qui e lì nella sala. Avvicinandosi, avrebbero invece capito che le pareti erano completamente ricoperti da una sorta di insetti, centinaia di insetti, ognuno grosso come due pugni di un uomo. I loro gusci riflettevano in maniera particolare la luce, mentre si muovevano uno sopra l‘altro, uno contro l’altro. Toccarli non era una cosa saggia.

    Non potendo superare la scacchiera sfruttando le pareti o il soffitto, l’unica cosa che si poteva fare era camminarci sopra. Ma quali pericoli nascondeva? Poco prima dell’inizio delle caselle, la pavimentazione recitava un messaggio incomprensibile:

    CITAZIONE

    ‘N GR IVNAQNAGR PUR
    PNZZVAV FH FRAFVREV
    VAFVQVBFV FNCCV:
    FH ‘NEVN’ FV IVIR,
    FH ‘GREEN’ FV ZHBER.’




    [Ryoshi & Gin]



    La sabbia fu rimossa dalle giare presenti sulle colonne con perizia ed abilità. Sfortunatamente per i due ninja, quella non era la risposta ai loro problemi. Tuttavia, correndo tra le colonne, Gin avrebbe potuto notare che ogni colonna aveva un piccolo cerchio intagliato sul suo fianco. All’interno di questo cerchio, un numero variabile di righe specificava una sorta di numerazione, da 1 a 7. Inoltre, una capacità di percezione base avrebbe permesso ai ninja di notare che la seconda, la terza e la penultima colonna si erano leggermente sollevate quando la sabbia era stata rimossa.

    Mentre alcune mummie erano state travolte da una valanga generata dal piccolo Gin, la maggior parte di loro si era radunata intorno al cacciatore. Fortunatamente per lui, Ryoshi aveva avuto la buona idea di sfruttare la propria sabbia per sollevarsi da terra abbastanza da non essere importunato. Una cosa che sarebbe servita anche all’altro ragazzo. Rendendosi conto che non potevano raggiungerli, le mummie iniziarono ad urlare con le loro bocche. Le lacerate corde vocali di quegli esseri producevano suoni inumani. Poi, improvvisamente, il corpo di alcune di questi iniziò a vaporizzarsi nell’aria in una miriade di mosche nere. Uno ad uno, i corpi delle mummie si trasformarono in uno sciame di insetti. Tuttavia all’interno dello sciame era ancora possibile udire le urla delle creature, ululanti come un vento tempestoso. Lo sciame divenne coeso e, come un vento nero, si gettò contro il gruppo di shinobi [Vel. 400, Pot .40]. Per tre volte lo sciame avrebbe cercato di avvolgere la nuvola di sabbia su cui i due ninja si trovavano, e migliaia di piccole bocche avrebbero cercato di scavare la pelle dei ninja, fino a trovare le ossa.


    [Hoshi & Haruki]



    Un’espressione di disprezzo si aprì sul volto di Deidara vedendo con quale facilità il suo ex compagno d’armi aveva evitato i suoi attacchi con le lame. Tuttavia, forse era ancora più incazzata per il fatto che Hoshi pensasse che una spazzata sarebbe bastata a mettere in crisi uno stile di combattimento che aveva perfezionato per anni. Quando la spazzata arrivò, lei appoggiò l’altro piede a terra. La lama che reggeva con l’interno della gamba semplicemente rimase al suo posto, sorretta tramite il chakra adesivo. Anche la rete che le fu lanciata fu inutile: un rapido colpo di spada la squarciò come burro. Ignorando i commenti di Hoshi, la ragazza stava tornando alla carica, quando un suono di passi irruppe nella stanza. Non appena il rumore fu percepibile, Deidara svanì insieme al dojo. Hoshi si risvegliò leggermente intontito in una stanza anonima in pietra. Dietro di lui, Haruki era appena arrivato.

    Haruki non avrebbe saputo dire con esattezza cosa avesse visto. Aveva scelto il sentiero che puntava in alto una volta visto di essere rimasto un po’ indietro rispetto agli altri. Alla fine della scalinata, aveva trovato Hoshi steso a terra, mentre un essere di luce bianca gli volteggiava intorno. Tuttavia, appena arrivato, l’essere era sparito, lasciandoli entrambi da soli.

    Procedendo sul quel piano, i due ninja avrebbero scoperto che la stanzetta dove erano faceva da anticamera ad un salone riccamente decorato. Tutto il pavimento era un mosaico di colori che andavano dal verde, all’ocra al rosso, che si estendeva fin sulle preti. La stanza tuttavia non aveva uscita. Una roccia alta 3 metri e larga due era stata scolpita al centro della sala nella forma di un monolite. Su due lati della struttura, c’erano due facce intagliate. Una aveva la bocca aperta, sufficientemente larga da ospitare la mano di una persona; l’altra ce l’aveva chiusa.
    Inserendo la mano nella prima bocca, la seconda si sarebbe aperta. L’operazione, però, avrebbe sottratto 10 Bassi di chakra alla persona con la mano dentro la scultura. Inserendo una mano nella seconda bocca, quella avrebbe intrappolato l’arto del ninja non lasciando scampo di fuggire. A quel punto, una voce avrebbe risuonato nella stanza.


    ‘ Quattro vecchi siedono ad un tavolo di pietra che poggia su due gambe. Uno porta un flauto di pan, uno porta un falcetto ed un mortaio, uno porta una fiasca piena d’acqua e l’ultimo un anello di pietra. Come si chiamano i quattro?’



    Produrre la domanda, ed ogni altra successiva domanda, avrebbe causato la perdita di 10 bassi di chakra a colui che aveva la mano posta nella prima bocca. Se avessero sbagliato a rispondere, altri 10 bassi sarebbero stati consumati. Ci furono altre due domande se avessero risposto alla prima:


    ‘Questo io ti dico, e la mia parola è legge: se mi ferisci io ti ferisco, ma se mi uccidi io muoio. A quale famiglia appartengo?’
    ‘ Le maschere abbelliscono la foglia, le spade difendono la Nebbia, i sigilli potenziano il Suono e delle gemme consolidano la Sabbia. Tuttavia essi hanno una cosa certamente in comune. Cosa?’

     
    .
61 replies since 12/1/2016, 00:32   1513 views
  Share  
.