La Cerca dei Kiseki

[Quest di Villaggio]

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  1. Roronoa™
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    Enigma

    Villaggio della Sabbia pt. III




    Riuscirono a varcare la porta in movimento con largo anticipo.
    Se non fosse stato per Zong Wu, la sua vita si sarebbe conclusa quel giorno, nella prima stanza dell'enorme tempio in cui erano stati nascosti i preziosi Kiseki di Suna.

    Si guardò intorno.
    Priva di colonne e di statue in pietra, la stanza era molto più piccola rispetto alla precedente.
    Un pericolo in meno.
    A qualche metro da loro, la pavimentazione in legno presentava una suddivisione a scacchiera.
    Avvolti nel silenzio tombale del tempio, Masayoshi notò qualcosa muoversi ai lati della stanza, come se le mura fossero in grado di ondeggiare.
    Non si trattava di un illusione ottica, di magia o di una strana capacità chakrica, ma di una popolazione di insetti che aveva deciso di vivere per una strana ragione a contatto con le pareti del locale.
    Sobbalzò, portandosi per un attimo le mani davanti le labbra.
    Qualunque cosa le tenga attaccate lì...spero non ci abbandoni proprio ora. Supplicò tra sé e sé, incrociando le dita.

    CITAZIONE
    Insetti... grossi insetti.

    e tanti. Disse, con voce tremante per la paura.
    Se doveva morire divorato da quelle creature lo studente avrebbe preferito essere sgozzato qualche anno prima dai Kijin.
    Si avvicinarono con prudenza a degli intagli realizzati sul pavimento.
    Un enigma. Immaginò cosa probabilmente avrebbero dovuto fare: saltare sulle caselle che avevano di fronte senza scatenare l'ira degli insetti.
    Se non mi salva Zong Wu, sono morto. Se nel combattimento era nettamente inferiore a Zong Wu, Masayoshi non brillava nemmeno per logica.
    Si mise alla sinistra del Nukenin, con il ginocchio sinistro a terra.
    Con sguardo preoccupato, come di chi parte sconfitto in partenza, egli osservò il codice.
    Che ogni parola sia un anagramma di... bocciò quell'ipotesi ben prima di concludere il suo pensiero.
    Iniziamo bene.

    CITAZIONE
    Masayoshi, hai un kunai sotto mano?

    Certamente. Rispose, felice di rendersi utile.
    Afferrò il primo kunai che vide nella sua Sacca PortaOggetti e lo porse al suo compagno.
    Si rigettò nell'analisi del codice, lanciando di tanto in tanto una fugace occhiata ai maledetti insetti.
    Non riusciva a concentrarsi o formulare ipotesi senza pensare ai numerosi volatili pronti a cibarsi di lui.
    La paura attanagliava con violenza il suo corpo e la sua mente.
    Per sua fortuna, Zong Wu riuscì a risolvere l'enigma in un batter d'occhio.
    Dopo aver scritto in successione ogni lettera dell'alfabeto, Zong Wu ne aveva scritta un'altra sotto, completamente sfalsata. Seguendo quella mappa, era giunto a una possibile traduzione.

    CITAZIONE
    a te viandante che
    callini su sensieri
    insidiosi sappi:
    su 'aria' si vive,
    su 'terra' si luore.

    Masayoshi rimase esterefatto della sua intelligenza.
    Lo fissava stupito, come se davanti a sé avesse il miglior scienziato del mondo.

    CITAZIONE
    Geniale? E poi io che faccio? Mi lancio dietro a lui?

    Come accadeva per tutti i cervelloni del mondo, l'elevato quoziente intellettivo era controbilanciato da una forma di autismo o malattia mentale.
    Si guardò intorno, senza dare nell'occhio, alla ricerca di una terza persona o entità.

    Finì per infischiarsene.
    In aria si vive... a terra si muore. Non si deve toccare il pavimento?
    Per capire come sarebbe finita se l'interpretazione delle ultime righe fosse stata quella predetta da Masayoshi, quest'ultimo non dovette nemmeno sforzarsi per calcolare ad occhio la lunghezza della scacchiera.
    Ci deve essere assolutamente un altro significato.
    Si portò una mano sul mento.

    Zong wu lo bruciò.

    CITAZIONE
    Mi sembra logico che TERRA ed ARIA non si intendano come camminare o saltare, ma c'è un altro significato, qualcosa forse anche legato con i numeri presenti, o meno, sulle mattonelle...

    Constatate le differenze in abilità e intelligenza, a Masayoshi non rimaneva altro che attendere ordini.
    Con l'ausilio dello stesso kunai con cui Zong Wu aveva elaborato la soluzione di una parte dell'enigma, quest'ultimo riprodusse con un disegno in scala la scacchiera, aggiungendo in ogni casella un preciso numero.
    Senza spiegare il significato delle cifre, lo straniero propose a Masayoshi di avanzare per primo, seguendo una traiettoria ben precisa.
    Non avendo motivi per tirarsi indietro, il sunese annuì.
    Memorizzato il percorso, lo studente si alzò e si preparò a partire dalla numero 28.
    L'unica "difficoltà" era raggiungere la 4 dalla 48 con un unico balzo, senza cadere nell'atterraggio, ma la distanza non era poi così eccessiva.

    Con la mano sinistra vicino al Kaiken per difendersi da un probabile assalto degli insetti, lo studente si posizionò sopra la 28.
    Senza indugiare un solo istante Masayoshi iniziò a saltare, procedendo nelle caselle scelte dal suo compagno.


     
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