La Cerca dei Kiseki

[Quest di Villaggio]

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  1. Bartok
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    Fortunatamente, rispondere correttamente aveva permesso ai due Sunesi di uscire da quell'impiccio con tutti gli arti al loro posto. Haruki aveva già rinunciato alla vista e l'idea di perdere anche un braccio non lo entusiasmava affatto. Ovviamente, se fosse stato necessario, non avrebbe esitato un istante ad amputarsi anche un piede. Era disposto a sacrificare tutto sé stesso per il bene del Villaggio e per il volere di Dio. Tornato alla libertà, aveva imitato Hoshikuzu, sistemandosi le vesti impolverate, per poi seguirlo all'interno di quell'enorme labirinto che custodiva le Pietre dell'Anima.

    Non era insolito che Haruki criticasse i modi decisamente poco convenzionali del suo maestro, ma questo non significava che la sua obbedienza verso il Chikuma fosse meno che assoluta. Per questa ragione, pur essendo ben conscio dello spazio che lo circondava, si sarebbe limitato a seguire i suoi ordini, ignorando il fatto che il Turbine Rosso si stesse evidentemente prendendo gioco di lui. [Competenza]Blind Warrior
    Maestria: L'utilizzatore è in grado di combattere sopperendo alla mancanza della vista con gli altri sensi. Combatte come se posseduta e sempre attiva l'abilità 'Combattere alla Cieca'. Il bonus alla percezione è di +3 anzichè +6
    [Da Genin in su]


    Sensi di Ragno
    Speciale: La percezione dell'ambiente dell'utilizzatore tramite gli altri sensi è aumentata. Risulta in grado di orientarsi come se posseduta la vista e di percepire gli obbiettivi entro i limiti della sua percezione ipotizzandone caratteristiche fisiche e dimensioni. Non potrà notare colori o dettagli di piccole dimensioni. Alcuni oggetti di dimensione ridotte, a discrezione del QM, non potranno essere percepiti.
    [Da Genin in su]

    Poco dopo, seguendo il percorso scavato in quell'enorme struttura, i due Sunesi avevano raggiunto un'ampia sala apparentemente spoglia. Le dimensioni di quel luogo impedirono ad Haruki di farsi un'idea precisa di quanto grande effettivamente fosse e di cosa contenesse. Il Miyazawa dovette fare qualche passo verso il centro prima di rendersi conto dell'esistenza della struttura che l'occupava. Sfortunatamente, non ebbe il tempo di processare quell'informazione e rivolgersi al suo maestro. Sentì tre voci levarsi all'unisono, esprimendo il medesimo obiettivo, mentre diverse copie di Hoshisuku erano comparse in un istante. Evidentemente qualcosa doveva essere successo. Non poteva essere normale che tre persone decidessero contemporaneamente di desiderare ardentemente lo stesso oggetto. Inoltre, il fatto che il Chikuma poco prima di scattare all'attacco gli avesse detto di aver visto una luce rossa non poté che insospettire il monaco. Lui, essendo cieco, non aveva percepito quell'evento ed era stato l'unico a non essere divorato dal desiderio: le due cose non potevano che essere collegate. La pietra doveva aver proiettato su di loro un qualche jutsu, probabilmente un'illusione, che aveva mutato rapidamente il loro comportamento. Assistere a quell'evento spinse a Haruki a realizzare qualcosa di estremamente banale e allo stesso tempo fondamentale. Le sette pietre erano molto potenti e dovevano essere usate con attenzione. Nelle mani sbagliate avrebbero potuto rivoltarsi contro Suna stessa, causando nient'altro che caos e distruzione. Il monaco doveva impedirlo ed ormai era ovvio che Dio l'avesse inviato proprio per quella missione. Il fatto che lui stesso fosse stato scelto come uno dei ninja incaricati di recuperarle indicava con sicurezza che una delle sette sarebbe dovuta appartenere a lui. Il Miyazawa sapeva che diventare uno dei possessori di quei tesori si sarebbe rivelato un fardello pesante, ma la sicurezza di Suna aveva la priorità su qualsiasi altra preoccupazione.


    Quando sentì l'esplosione e il tonfo causato corpo del suo maestro, Haruki non poté che cercare di raggiungerlo il più rapidamente possibile. Ad una distanza così ravvicinata, il monaco non poté che rendersi conto del fatto che quegli eventi avevano causato alcuni danni. Ha ragione Hoshikuzu-sama. La cecità deve avermi protetto dalla malia generata dal Kiseki. Le sue conoscenze mediche erano piuttosto limitate, ma ciò non gli avrebbe impedito di lenire le ferite del Chikuma. Un alone verdastro avrebbe ricoperto la sua mano destra che, con il permesso del Turbine rossa, si sarebbe avvicinata alle zone dolenti. Se me lo consente, potrei trattare le sue ferite. [Tecnica]
    Tecnica delle Mani Curative - Shousen Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco
    L'utilizzatore può ripristinare l'energia vitale guarendo i danni e status. La vitalità non verrà ripristinata, non rigenera arti amputati o organi interni distrutti, gli oggetti presenti all'interno delle ferite non sono rimossi. È possibile guarire ferite differenti, entro la Guarigione Massima; è possibile alleviare ferite d’entità superiore la Guarigione Massima.
    Tipo: Ninjutsu - Hikariton
    (Livello: 3 / Consumo:Basso per Leggera guarita )
    [Guarigione Massima: Leggera per grado]
    Poi, ritrovata la calma, si sarebbe rivolto ai suoi compagni di missione, che come lui e il Maestro erano giunti in quel luogo. Zong-san, la prego di non essere avventato. È nostro compito recuperare queste armi e riconsegnarle al villaggio. Non sta a noi decidere a chi verranno assegnate. Non avrebbe permesso che quelle armi cadessero nelle mani sbagliate. Una di quelle pietre sarebbe dovuta diventare sua. Ormai non v'era più alcun dubbio che quello fosse il volere di Dio e Haruki avrebbe sfruttato tutte le proprie energie perché ciò diventasse realtà.


    Chakra: 28/30 Bassi

    Ok, adesso anche Haruki vuole una pietra. Non necessariamente la rossa, ma non te la lascerà prendere senza protestare. :P
     
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