La Cerca dei Kiseki

[Quest di Villaggio]

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  1. Roronoa™
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    Ritorno a casa e Festa

    Villaggio della Sabbia pt. VIII





    Vi avrei preferito più alti. Tuonò, furioso per non aver potuto mettere in pratica lo stile di combattimento insegnatogli da suo nonno.
    D'altro canto, non avrebbe preferito affrontare i costrutti che i suoi compagni erano riusciti a sconfiggere.
    Era sceso un silenzio assordante.
    I golem erano distesi a terra, immobili, come il resto delle creature.
    Con l'adrenalina ancora in circolo, Masayoshi non abbassò la guardia, lanciando di tanto in tanto qualche occhiata ai suoi compagni più esperti.

    La missione era stata un successo.
    Con la schiena e le mani malridotti, lo studente esultò, saltellando tra i resti dei golem con le braccia alzate verso l'alto in segno di vittoria.

    CITAZIONE
    Ok ragazzi...si torna a casa!

    Tra i resti del tempio e dei costrutti che avevano sconfitto, apparvero due aquile d'argilla, così grandi da poter trasportare ciascuna ben quattro persone. Non aveva mai viaggiato in alta quota, ma l'altezza non era mai stato un problema per lui.
    Non soffriva di vertigini o cose simili. Fare ritorno a piedi poteva essere troppo rischioso, sopratutto dopo una missione di quel tipo.

    Portiamo anche loro? Domandò ad alta voce, indicando le due prigioniere ancora prive di sensi.

    [...]



    Hohenheim aveva deciso di effettuare una piccola deviazione.
    Atterrarono nell'avamposto da cui tutto era iniziato, probabilmente per aggiornare i ninja di guardia del successo della missione.
    Il volo era stato a dir poco piacevole, ad esclusione della fase di atterraggio in cui il suo stomaco si era stretto a causa della repentina diminuzione di quota.

    CITAZIONE
    Rimaniamo il meno possibile. Voglio portare i Kiseki a Suna e metterli al sicuro nel Tempio quanto prima.

    In quei pochi minuti concessi dal caposquadra prima di ripartire, Masayoshi si tolse la maglietta e i pantaloni per scrollarsi di dosso tutta la polvere e la sabbia accumulata, dando un occhiata alle escoriazioni riportate sulla schiena.
    La tecnica della tartaruga non era stata così efficace.
    Sebbene i letti fossero molto invitanti, lo studente avrebbe atteso il suo caposquadra affianco alle creature d'argilla.

    [...]



    Per la prima volta ebbe modo di visitare, seppur non all'interno, il famoso Tempio della Sabbia.
    Atterrarono davanti ad esso, a pochi metri da uno strano uomo interamente vestito di nero e con il volto occultato da un profondo cappuccio.
    A giudicare dalla corporatura non è un monaco.
    Tralasciando i tatuaggi a malapena visibili, la strana figura doveva essere un guerriero incaricato a salvaguardare e proteggere gli innumerevoli segreti del villaggio custoditi all'interno del tempio. Dopo aver parlato a bassa voce con il loro caposquadra, egli sparì con i Kiseki, accuratamente posizionati all'interno di una valigia nera.
    Non vi era nessun comitato di benvenuto né qualcosa di organizzato per festeggiare la buona riuscita della missione.

    Masayoshi non se la prese a male, di certo non sarebbe stato un party a renderlo soddisfatto del suo lavoro.
    Aveva altro per cui festeggiare: l'aver fatto ritorno dalla sua prima missione e per aver stretto amicizia con molti ninja di Suna, tutti ben più forti di lui.

    CITAZIONE
    Mi sono permesso di organizzare un piccolo rinfresco questa sera alla Loggia dei Sand. Dopo un traguardo così importante, sarebbe uno spreco non festeggiare almeno un po'!

    Grazie Hohenheim-sama. Esclamò.
    Sarebbe stata una buona occasione per consolidare i legami con i ninja con cui aveva parlato poco.
    A giudicare dalla posizione del sole e della distanza che separava il Tempio dalla sua dimora, Masayoshi avrebbe potuto riposare per qualche ora, dopo essersi medicato le ferite. Decise di congedarsi.

    A stasera ragazzi! Ho bisogno di riposo.

    [...]



    Puntuale come sempre, Masayoshi giunse in perfetto orario nella Loggia dei Sand Scorpions.
    Trovare il luogo preciso in cui si sarebbe tenuto il rinfresco non fu difficile.
    Sebbene tutto fosse stato preparato in poco tempo, di fretta e fuga, Hohenheim aveva provveduto a tutto, persino ad una band.

    Wow, qui è proprio bello! Complimenti Hohenheim-sama.

    Al centro dello spazio dedicato alla festa era stato installato un gazebo con all'interno un lungo tavolo stracolmo di cibo e bevande mentre attorno erano stati posizionati tavoli, serie e persino divani.
    Focalizzò l'attenzione sul tavolo imbandito, notando un assenza particolare.
    Non c'è nemmeno uno scorpione.
    Non ne fu stupito, essendo considerati una vera prelibatezza solo nell'estremo Anarouch.
    Va bhè, c'è molta carne Si sarebbe rifatto su quella, di cui andava ghiotto.
    Masayoshi avrebbe atteso l'arrivo di tutti prima di dare inizio alle danze.
    Nel mentre, egli si sarebbe accomodato su uno dei divani più vicini al gazebo, con in mano la migliore medicina contro la tremenda afa di Suna: un bicchiere di birra rossa, doppio malto.

    [...]



    La festa iniziò e Masayoshi si riempì subito due piatti.
    Prima di mettersi comodo, egli si avvicinò allo straniero per ringraziarlo ancora una volta per il suo aiuto.

    Zong, grazie ancora. Senza di te non sarei stato qui. disse, guardandolo negli occhi.
    Si sentiva veramente in debito con lui.
    Migliorerò e un giorno ricambierò il tuo aiuto. Nel sorriso di Masayoshi trapelava tutta la sua determinazione.

    La serata continuò tra cibo, alcool e musica.
    Scambiò sorrisi con tutti e partecipò a tutte le discussioni.
    Hoshikuzu continuò a dargli lezioni di bondage, alternandoli a momenti in cui si divertiva con il giovane Haruki, il monaco cieco.

    A metà serata, l'attenzione dei presenti fu catturata da Hoshikuzu.
    Affianco al giovane caposquadra Hohenheim, il futuro Kazekage aveva nella mano destra una lettera, nell'altra un enorme boccale di birra. Non si era mai separato da essa.
    Una comunicazione?!

    Ascoltò tutto il discorso, compresi i rigidi requisiti che i futuri pretendenti dei Kiseki avrebbero dovuto soddisfare.
    A differenza di tutti i presenti, Masayoshi non era ancora un Genin.
    Presto lo sarebbe diventato e se anche una sola di quelle pietre fosse rimasta senza padrone, lo studente ne avrebbe fatto richiesta.
    In cuor suo, lo studente avrebbe preferito acquisire uno dei Kiseki solo dopo essersi misurato contro un altro pretendente.
    Quei artefatti erano armi strabilianti e per questo motivo meritavano di essere posseduti dai migliori ninja del villaggio.

    Un passo alla volta. Il suo primo obiettivo era diventare Genin.


     
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61 replies since 12/1/2016, 00:32   1513 views
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