La Cerca dei Kiseki

[Quest di Villaggio]

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  1. Bartok
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    Conclusi i comunicati ufficiali, la festa procedette ancora per molte ore. Molto più di quanto Haruki ritenesse fosse dignitoso dedicarsi ai piaceri della carne. Era rimasto solamente per non mancare di rispetto al suo Sensei e al Capitano dei Sand Scorpions, Hohenheim Kakita. I suoi modi ossequiosi nei confronti dell'autorità superavano il disprezzo per i numerosi vizi di qui era stato testimone quel giorno. Tuttavia, anche se il suo corpo era fisicamente presente in quel luogo, la sua mente era altrove. Non avrebbe potuto dedicarsi alla preghiera o al suo dovere in quell'occasione, ma niente gli impediva di organizzare le sue prossime mosse. Indubbiamente, il giorno seguente, all'alba, si sarebbe recato al Tempio. Ovviamente, non prima di essere passato alla residenza dei Chikuma. Avrebbe svegliato Hoshikuzu-sama e l'avrebbe accompagnato ai suoi doveri. Anche se era sicuro che al Jonin non sarebbe piaciuto alzarsi presto dopo una notte di bagordi, Haruki avrebbe ignorato le sue proteste. Il suo Sensei era un uomo dalle molte virtù, ma ormai si era arreso all'idea che non avesse molto amore per le questioni formali. Tuttavia, il monaco era sicuro che con il tempo sarebbe riuscito a correggere questo lato negativo del suo carattere. Ci sarebbe voluto molto impegno, ma era sicuro che alla fine la Volontà di Dio avrebbe prevalso. Suna avrebbe avuto un Kage degno di questo nome. Qualcuno che avrebbe potuto raccogliere con onore il retaggio di Reto e tutti gli altri shiobi che avevano seduto sul trono del vento dopo di lui. Pertanto sarebbe stato necessario che lui ricevesse la pietra più adatta al suo potere. Ciò significava che nessuno degli altri shinobi si sarebbe dovuto avvicinare ad una di esse prima che l'avessero fatto loro. Haruki sapeva di poter usare la propria autorità per chiedere alle Guardie di non lasciar entrare nessuno finché lui e Hoshikuzu non fossero arrivati, ma non si fidava di loro. Più volte era stato testimone della loro inettitudine, quindi non voleva correre alcun rischio. Solo se la situazione fosse stata sotto il suo completo controllo, il Miyazawa si sarebbe sentito sicuro.


    Nonostante la sua volontà di aspettare con pazienza la conclusione di quell'evento, Haruki, a notte inoltrata, decise che la sua presenza non era più richiesta. Ormai il tasso alcolemico dei suoi compatrioti aveva raggiunto livelli così alti da rendergli ovvio che non si sarebbero nemmeno accorti della sua assenza. Notare che perfino Ryoshi, un bambino di poco più di 10 anni, indugiasse in simili vizi e che nessuno dei presenti avesse osato sottolineare quanto sconveniente fosse il suo comportamento l'aveva disgustato, fornendogli un ulteriore motivo per andarsene. Presto nessuno avrebbe più assistito a scene simili. Presto avrebbe ricondotto il villaggio sulla via indicata dalla Fiamma.
     
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