La Cerca dei Kiseki

[Quest di Villaggio]

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  1. Roronoa™
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    Combattimento!

    Villaggio della Sabbia pt. VII





    I suoi kunai non furono necessari.
    Il gigante riuscì ad eseguire solo qualche passo prima di venir travolto dai colpi degli Accademici.
    Le fenici elettriche generate da Zong Wu creparono il volto del gigante mentre Jin sferrò il colpo di grazia con un poderoso pugno alla gigantesca gamba di roccia, dimostrando un coraggio senza eguali.
    Con il corpo fratturato da decine di cricche, egli si sgretolò in migliaia di pezzi.
    Wow. Sussurrò lo studente, visibilmente esterefatto dall'impresa compiuta dal Genin.
    Il cacciatore della Sabbia aveva approfittato del jutsu di Hoshikuzu per muoversi verso l'alto, raggiungendo un altezza spaventosa.
    Nell'emozione del momento, non fu difficile per lo studente notare la mano del colosso chiudersi.
    In caduta libera, le pietre si fermarono a metà altezza per alcuni istanti, prima di riprendere il loro movimento, ma questa volta puntando la spedizione.

    Lo studente abbassò il suo baricentro, preparandosi al peggio.
    Con una traiettoria obliqua, i massi non minacciavano solo la testa del sunese, ma ogni parte del suo gracile corpo, comprese braccia e gambe.
    Merda.

    Non sarebbe mai riuscito ad uscire dal raggio d'azione dei massi.
    Consapevole delle potenzialità delle sue tecniche, Masayoshi optò per una difesa alquanto bizzarra.
    Si gettò a terra, con la fronte a contatto con la sabbia, le braccia davanti al busto, le gambe sotto il suo corpo e le mani sopra alla nuca, quest'ultime dopo aver eseguito in un istante il seal della Capra.

    Non riuscirete a scalfirmi ihihi. Ridacchiò, mentre uno spesso strato di roccia ricoprì all'istante l'intera schiena, effetto di uno dei suoi jutsu preferiti.

    Tecnica della Tartaruga di Pietra!!!

    Urlò, inventandosi un nome per non sembrare un completo imbecille agli occhi degli altri ninja. [Tecnica Avanzata]
    Tecnica del Rafforzamento - Doton: Kouka Jutsu
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può richiamare uno strato di terra in grado di proteggerlo dalle offensive esterne. Otterrà una protezione di potenza 20 e durezza 3 nelle zone scelte. La protezione può rimanere attiva per massimo 1 round.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Zone Influenzabili: 1 ogni grado]

    [Da studente in su]
    [Consumo Chakra 30]

    Impastò una piccola quantità di chakra a protezione delle sue mani, esposte ai detriti. [Consumo Chakra:10][Resistenza 250]

    L'impatto fu violento. [Leggera Mano Dx][Leggera Mano SX][Leggera sulla schiena]Protezione 20 Durezza 3 sull'intera schiena.

    Guanti in Cuoio - Protezione 10.
    Mezzo Basso per mano [Resistenza 250]
    Potenza 30 - 10 - (5x2) =10


    Male male! Che doloreee!

    Si alzò da terra dolorante, ma ancora in forze.
    Era riuscito a proteggersi da un attacco ad ampio raggio scagliato da un colosso posto a difesa dei Kiseki. Mica poco.
    Si slacciò i guanti distrutti, quando dietro di sé udì uno strano rumore.
    Si voltò.

    A qualche metro dalla sua posizione vi erano tre piccoli golem in pietra, nati dai resti del colosso.
    Non era il solo ad aver ricevuto dei regali da parte del gigante.
    Accompagnati da numerosi esplosioni, generati dal caposquadra Hohenheim, due dei tre golem saltarono addosso allo studente con lo scopo di bloccargli gli arti inferiori.
    Con un balzo all'indietro di circa due metri, reso più rapido da una lieve quantità di chakra, Masayoshi evitò agilmente il tentativo di presa. [I Slot Difesa - Spostamento][Riflessi: 200->250][Consumo Chakra:5]
    In reazione al suo movimento, dalle retrovie il terzo golem balzò verso di lui. Quando vide il braccio sinistro del golem indietreggiare, Masayoshi posizionò l'arto superiore destro davanti al busto, pronto ad alzarlo se necessario a protezione del suo volto.
    Così fu.
    Il pugno della creatura si schiantò contro l'avambraccio del sunese, protetto da una spessa fascia da combattimento.[Ferita Leggera e Mezza]Potenza 10
    Protezione 10
    Diff. Forza/Resistenza +3 Tacche


    Strinse i denti dal dolore.

    Sono troppo piccoli dannazione.

    Senza dare modo all'avversario più avanzato di scappare, Masayoshi eseguì un piccolo passo in avanti con la gamba destra.
    Con loro l'acciaio è inutile.
    Facendo perno su di esso, Masayoshi sferrò un calcio circolare sinistro contro il blocco di pietra, mirando a metà della sua altezza. Potenziò il colpo con una piccola quantità di chakra. [Slot Azione I][Consumo Chakra: 5][Forza: 200 -> 250][Velocità: 200]
    Dovrai esplodere in mille pezzi.

    Se il primo golem fosse stato colpito, lo studente si sarebbe avvicinato agli altri due disegnando una traiettoria ad arco, così da mantenere tutti i nemici all'interno del campo visivo. [Slot Gratuito Istantaneo - 6 metri]
    A causa della loro ridotta altezza, Masayoshi era costretto a sferrare solo calci.
    Davanti al golem che aveva cercato di bloccare la sua gamba sinistra, con la stessa meccanica di prima, lo studente sferrò un calcio circolare destro, a metà della sua altezza, incrementando la potenza del colpo con del chakra. [Slot Azione II][Forza: 200->250][Consumo Chakra: 5]

    Fuori due. O almeno così sperava.

    E per il terzo golem, poco distante rispetto al secondo, l'ennesimo calcio circolare, con la gamba sinistra e mirando sempre alla stessa altezza. Anche quest'ultimo colpo sarebbe stato potenziato con un piccolo quantitativo di chakra. [Slot Azione III][Forza: 200->250][Consumo Chakra: 5]

    Se il primo golem fosse riuscito a parare o schivare uno dei suoi calci, Masayoshi avrebbe tentato di colpirlo nuovamente con altri potenti calci circolari, senza risparmiarsi.

    Sferrati tre attacchi, lo studente avrebbe posizionato le braccia davanti al busto, con la gamba destra leggermente in avanti rispetto alla sinistra.

    Sono stato colpito già troppe volte per i miei gusti.
    CITAZIONE

    OFF GDR - Masayoshi Shokuto
    Vitalità: 4.5/10
    Energia Vitale: 29/30. Busto 9.5/12 Braccio DX: 3.5/6; Braccio SX: 5/6

    Chakra: 95/200
    Slot Difesa 1: Spostamento
    Slot Azione 1:Calcio Circolare
    Slot Azione 2:Calcio Circolare
    Slot Azione 3:Calcio Circolare
    Slot Tecnica: Tecnica del Rafforzamento


     
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    Falce dei Kaguya


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    Pietre e Scorpioni...

    Ed il gigante di pietra crollò sotto i colpi dei ninja riuniti alla ricerca dei Kiseki: le scariche elettriche di Zong Wu fecero la loro parte in tutto ciò, era innegabile, grazie anche all'aiuto dello shinobi cieco (e saccente) ma anche l'azione folle dell'ultimo ragazzino del gruppo, lo stesso che poco prima avevano curato, di certo mise del suo in quel risultato.
    Ha del talento, tanta follia, ma di certo anche del talento, quel ragazzino...
    Ehi... fratello, sembra a me o... ATTENZIONE ai sassi!
    Non ebbe nemmeno il tempo di dirlo al resto del gruppo lo Shogenin, che già alcuni di quelli si dirigevano contro di lui ed il Kaguya, si chinò sotto il mantello, accucciandosi, mentre una corazza d'ossa si manifestava sul suo corpo, celato, appunto, dal mantello.
    I sassi non riuscirono nemmeno lontanamente a scalfire il Risorto, certo distrussero il mantello
    Mantello [Protezione]
    Lungo indumento munito di cappuccio che copre il corpo dal collo fino ai piedi, pur lasciando un'ottima libertà di movimento. Utile per nascondere le proprie azioni.
    Tipo: Protezione-Supporto
    Dimensione: Grande
    Quantità: 1
    (Potenza: 15 | Durezza: 3 | Crediti: 50)
    , ma le ossa lo avrebbero difeso tranquillamente dai colpi, per quanto veloci, inoltre, sotto quella tempesta (e con il mantello inizialmente a coprirlo) contava che nessuno notasse la particolare protezione che aveva su di se.

    Quando poi la pioggia di sassi finì, ecco che i sassi pensarono bene di unirsi per prendere una qualche forma, nello specifico, nelle vicinanze di Hoshikuzu e dello Shogenin apparvero due grossi scorpioni, che si lanciarono all'attacco con le loro code.
    Peccato che nessuno dei due Jonin era interessato a restare a guardare: Hoshikuzu si lanciò su uno dei due esseri per colpirlo con un suo pugno ed altrettanto fece il Kaguya.
    In velocità, una velocità data dalla determinazione

    Volontà Assassina [0]
    Maestria: L'utilizzatore seleziona un obiettivo singolo, definendolo come propria vittima prescelta. Ogni azione intrapresa contro di essa è potenziata di 2 tacche in una statistica a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della vittima. La vittima può essere assegnata da terzi, un nemico personale o per ottenere vantaggi.


    => Velocità +2
    , il Risorto saltò e sferrò un colpo a mano aperta contro il corpo della creatura, un colpo che aveva una furia piuttosto particolare
    Palmo Distruttivo - Houshou
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare un colpo con il palmo: la Forza è incrementata di 4 tacche e non risentirà di nessun malus da eventuali danni subiti durante l'esecuzione. Il colpo inoltre può spingere indietro l'avversario di 9 metri. È possibile utilizzarla in Subisci e Mena come se posseduto il talento 'Tecniche Immobili'.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso )
    [Da genin in su]


    COUNTER, come penso intendesse anche Hoshi
    => Forza = Nera+4
    in se, con l'intenzione di distruggere quella cosa.

    SE la creatura fosse rimasta intera ed avesse cercato di stringere nella propria chela il Risorto, appena tornato al suolo, questi si sarebbe mosso, utilizzando il chakra per accelerare il proprio spostamento difensivo e così evitare il colpo.
    Quando la stretta andò a vuoto, Zong Wu impugnò di nuovo la sua lancia
    Lancia Qiang [Mischia]
    La lancia è lunga 3 metri ed ha una lama all' estremità lunga circa 20cm.
    Tipo: Asta-Perforazione
    Dimensione: Gigante
    Quantità: 1
    (Potenza: 40 | Durezza: 3 | Crediti: 180)
    , subito avvolta da scariche elettriche
    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti.
    - Potenza +20
    - Potenza +10, potenza contro armi x2
    - Potenza contro armi x3
    Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.

    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Livello: 3 / Consumo:Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]


    Dubito che gli scorpioni abbiano vitalità, ergo li considero come armi => Potenza +10, contro armi x2 => potenza 80 ad attacco se effettivamente sono armi, altrimenti +10 & di seguito:



    Impronta di Chakra Elettricità [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Elettricità. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Raiton, il potenziamento è doppio se fronteggiate Doton. Non è possibile sfruttare le altre abilità 'Talento' in combinazione.




    Ninjutsu Inarrestabile [2]
    Speciale: L'utilizzatore può migliorare la potenza delle proprie ninjutsu: se potenziate con una qualsiasi abilità 'Talento', la potenza aumenta di 10.


    => 40 + 30 = 70
    e con la stessa scattò alla carica.
    Per tre volte il Risorto tentò degli affondi, tutti ad altissima velocità e con molta forza, tutti animati dal chakra, puntando per tre volte a perforare in punti diversi la testa, o comunque il corpo di quella bestia di pietra.

    Vediamo quanto durano contro i fulmini queste creature di pietra!
    Vediamo quanto duriamo noi altri, piuttosto!

    -----

    Chakra Residuo: 50,5Consumi precedenti + 2,5 manipolazione ossea (1° difesa) + Mediobasso 2° difesa + Mediobasso Palmo distruttivo + 7,5 totale su 3 attacchi & 3 bassi per 3 usi di manipolazione della natura/100

    Energia Vitale: 30/30
    Vitalità: 14,5/21.5

    Slot Difesa: 2Corazzatura ossea sul primo attacco, counter sul secondo, eventuale scarto sul terzo/3
    Slot Attacco: 33 Colpi di lancia all'ammasso di roccia/3
    Slot Tecnica: 2Palmo Distruttivo, Manipolazione della Natura/2
     
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    Il loro attacco combinato aveva avuto grande effetto e ora del Golem che fino a pochi istanti svettava alto nel cielo non restavano altro che macerie. Sfortunatamente, sembrava che la loro battaglia non fosse ancora terminata. Da ciò che avanzava di quella creatura erano spuntati altri mostri e uno sembrava intenzionato a liberarsi del monaco rosso. Sfortunatamente per lui, Haruki non aveva intenzione di essere sconfitto proprio ora che era così vicino al termine di quella spedizione. Ignorando i commenti e gli inutili consigli del suo compagno chiacchierone, il giovane si sarebbe dedicato completamente alla battaglia. A differenza di Ryoshi, lui preferiva affrontare il nemico guardandolo direttamente negli occhi e senza fare affidamento a subdoli stratagemmi o ignobili trucchetti. Ad Haruki potevano essere contestati molti difetti, ma nessuno poteva negare che fosse una persona onorevole. Infatti, era proprio per ripagarlo dell'aiuto che il manipolatore gli aveva fornito durante il loro primo incontro che aveva deciso di astenersi dal correggere la sua maleducazione. Quando la creatura di roccia cercò di afferrarlo con le sue lunghe braccia, il monaco avrebbe lasciato scorrere un'enorme quantità di chakra lungo i muscoli delle sue gambe, così da poter reagire il più rapidamente possibile. Quell'azione avrebbe danneggiato il suo corpo, ma gli avrebbe anche permesso di chinarsi abbastanza velocemente da evitare completamente il primo assalto. Continuando a irrorare gli arti inferiori con una mole di energia superiore allo standard, il Miyazawa sarebbe riuscito a difendersi abilmente anche dal secondo colpo portato dalla creatura. Invece di fuggire, scattò in avanti, sgusciando tra le braccia della creatura, mentre i pesanti martelli che minacciavano di schiacciarlo come un insetto, si chiudevano sul vuoto alle sue spalle. A quel punto, avrebbe continuato ad accelerare fino a raggiungere il corpo principale del suo avversario. Il chakra si sarebbe rapidamente concentrato sulla punta delle sue dita e successivamente il monaco avrebbe cercato di toccare il ventre della creatura, così da poter tracciare uno dei suoi sigilli
    Simbolo del Depotenziamento
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo, l'utilizzatore può depotenziare la parte del corpo in cui presente il sigillo. Per un round avrà un malus di 3 tacche in una statistica scelta. Una volta sfruttato il malus, il relativo simbolo scomparirà. L'utilizzatore può decidere quando attivare il sigillo. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza attivare alcun effetto.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: Medio - Mantenimento: null)
    [Simboli Massimi: 2 ogni grado]

    [Da studente in su]

    Malus di -3 a Resistenza



    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.
    . Indipendentemente dalla buona riuscita di quell'azione, il Miyazawa avrebbe continuato il suo assalto con un serie di rapidi colpi volti a devastare il nemico. TreSlot Azione I, II, II: Consumo: Basso x3: Velocità: Rossa +1, Forza: Rossa +2; 1/4 Basso x3 = Distruzione ad Area; Potenza: 10 + 10 Tocco Distruttivo (1/2 Basso x3).
    Distruzione ad Area (Base)
    Arte: L'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà per alcuni centimetri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto, aumentando la possibilità di distruggere strutture solide, ma senza effetti notevoli contro avversari.
    (Mantenimento: 1/4 Basso a colpo)
    [Da Genin in su]


    Tocco Distruttivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo 1/2 Basso. Non aumenta la potenza contro avversari.
    (Consumo: 1/2 Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 2 Bassi]

    [Da Genin in su]

    pugni in rapida successione, carichi di chakra, avrebbero tentato di raggiungere il punto in cui, in caso di successo, sarebbe comparso il Fuuinjutsu. L'obiettivo del Monaco non era quello di immobilizzare o rallentare l'avversario. Si sarebbe sentito soddisfatto solo quando avrebbe assistito all'annientamento totale della creatura che gli stava difronte.


    Chakra: 43,5/50 - 4 Bassi - 3 Bassi - 3/4 Basso - 1,5 Basso - 3 Bassi= 31,25
    Vitalità: 13,75/14 - 1 Leggera: 12,75
     
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    Quest di Villaggio
    La Cerca dei Kiseki
    Deserto dell'Anauroch


    Quando la furia della battaglia si placò, il gruppo di accademici era l'unico ancora in piedi. Tutto intorno a loro, i guardiani di pietra giacevano immobili, i loro corpi spezzati in frammenti di roccia sconnessi. La sagoma del guardiano colossale, o quello che ne era rimasto, riposava anch'essa immobile, tracciando un lunga ombra sulla sabbia cocente del deserto. Nel silenzio disturbato solo dal vento caldo che spireggiava da sud, il gruppo sarebbe rimasto per qualche secondo attonito. Era davvero finita? Sembrava impossibile: dopo tutte le prove, gli agguati i combattimenti ed i contrattacchi pareva una benedizione essere arrivati alla fine di quell'avventura tutti di un pezzo. O quasi.

    Hohenheim portò la sua creatura ad atterrare docilmente alle spalle del gruppo, forse facendoli sobbalzare a causa dei nervi tesi. Il bambino di Suna si guardò intorno anche lui esterrefatto e guardingo, pronto ad affrontare una nuova minaccia che tuttavia non sarebbe mai arrivata. Quando si rese conto di ciò, osservò la sua squadra: erano tutti in piedi, forse un po' malandati, ma erano tutti vivi. I kiseki erano nelle loro mani e la missione era stata un successo senza eguali. Senza trattenersi Hohenheim alzò un pugno al cielo ed esultò per la gioia della vittoria. Scambiò due parole con tutti, diede pacche sulla spalla e si fece due risate ora che tutto si era concluso: erano stati un gruppo eccezionale. Lasciò che tutti potessero rilassarsi brevemente e poi disse:Ok ragazzi...si torna a casa! Così dicendo avrebbe per un'ultima volta attinto alle scorte di argilla ed avrebbe realizzato due costrutti
    Creazione Trasportatrice
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare un costrutto di Argilla di dimensioni massime pari a 3 Unità, quintuplicandone le dimensioni. Il costrutto perde qualsiasi capacità offensiva, potrà essere manipolato senza spesa di chakra purché a contatto con l'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Richiede Manipolazione Argilla I]

    [Da genin in su]
    dalla forma di grandi aquile. Ognuno era grande a sufficienza da portare 3 o quattro di loro alla volta e, sul loro dorso, avrebbero percorso la strada verso Suna in rapidità e comodità. Quando le due creature lasciarono il suolo, Hohenheim sentì gli ultimi dubbi che tutto fosse filato liscio svanire e si mise a chiacchierare con gli altri. Finalmente aveva la possibilità di sentire per bene cosa era capitato loro nei rispettivi percorsi.

    In realtà, le due creature non li portarono direttamente verso Suna, ma deviarono inizialmente verso l'avamposto che era stato allestito appositamente per l'occasione. Rimaniamo il meno possibile. Voglio portare i Kiseki a Suna e metterli al sicuro nel Tempio quanto prima.Il chunin si stava riferendo al grande Tempio di Suna, ex casa del monocoda e arsenale contenente i segreti più nascosti del villaggio. Mentre gli altri avrebbero potuto rifocillarsi e cambiarsi, Hohenheim avrebbe dato le direttive alla squadra di ninja lasciata a difesa e sorveglianza dell'avamposto, iniziando la procedura di smantellamento. Inoltre, scrisse un messaggio diretto agli anziani del villaggio, per comunicare loro la riuscita della missione ed il rientro immediato della squadra. Stava per posare la penna, quando una nuova idea gli balenò nella mente. Prese un nuovo pezzo di carta ed iniziò a scrivere.

    [...]


    Il viaggio di ritorno fu decisamente più agevole e disimpegnato rispetto all'andata. Ben presto il villaggio si iniziò a scorgere all'interno dei familiari complessi rocciosi che lo racchiudevano in un abbraccio secolare. Le due grosse creazioni non vennero disturbate dalle guardie all'ingresso, le quali erano già state avvertite del loro arrivo. A differenza di quanto i ninja potevano pensare, non c'era nessun comitato di benvenuto, anzi in effetti non c'era proprio nessuno ad aspettarli. La popolazione di Suna, tanto quanto gli altri shinobi del villaggio erano completamente all'oscuro dell'impresa che avevano compiuto. Del resto era normale che fosse così: i Kiseki erano un'arma segreta del villaggio e, come tale, dovevano rimanere. Le due enormi aquile planarono oziose nello spazio antistante il grande Tempio, dove una figura ammantata di nero e con semplici tatuaggi viola sul volto li stava aspettando. Il gruppo avrebbe visto Hohenheim scambiare due parole con l'individuo, prima di consegnare le pietre che avevano trovato all'interno di un contenitore, simile ad una valigetta di grosse dimensioni, che il chunin aveva recuperato all'avamposto. In un attimo fu tutto finito. L'uomo ed Hohenheim si diedero le spalle mentre tornarono uno verso il Tempio con le preziose pietre dell'Anima, l'altro verso il suo gruppo.E anche questa è fatta! Nessuna pacca sulla spalla, nessun festeggiamento. Ma questa è la vita dello shinobi. Tuttavia Hohenheim sentiva che non era giusto finire così perciò disse:Mi sono permesso di organizzare un piccolo rinfresco questa sera alla Loggia dei Sand. Dopo un traguardo così importante, sarebbe uno spreco non festeggiare almeno un po'! Hohenheim avrebbe quindi lasciato che il gruppo si sciogliesse. Lui aveva un po' di scartoffie da compilare, ma quelle avrebbero potuto attendere l'indomani. Ora l'unica cosa che gli premeva era preparare la serata per la sua squadra, e leggere la lettera che il guardiano del Tempio gli aveva passato durante il loro incontro.

    [...]



    Quella sera, all'interno della Loggia dei Sand Scorpions, nel grande spazio all'aperto dove normalmente la squadra speciale del villaggio si allenava, Hohenheim aveva fatto innalzare un enorme gazebo dai tendaggi bianchi. Una serie di fiaccole creava un percorso luminoso verso la struttura, ed altre torce erano poste strategicamente per illuminare lo spazio dove gli shinobi avrebbero potuto mangiare, sedere e discorrere. Sotto il tendone, i ninja non avrebbe trovato un lungo tavolo pieno di cibarie, calde e fredde, nostrane o di importazione: datteri, cocco e fichi, miele, riso e carne speziata ai sapori di zenzero, coriandolo e curry e tante altre cose che avrebbero fatto venire l'acquolina in bocca a studenti e veterani. Non c'era un luogo specifico dove sedere e mangiare, ma tavolini e sedie dall'ampia seduta sparse qui e lì. Infine due suonatori, di flauto e cedra, avrebbero allietato la serata con le musiche tipiche di Suna.

    Arrivato il gruppo, Hohenheim avrebbe fatto gli onori di casa invitando tutti ad abusare a piacimento del rinfresco. Tra le varie chiacchiere, non avrebbe esitato a rintracciare Gin durante la serata per dire: Vedo che l'appetito non è venuto meno, nonostante almeno un paio di volte oggi ho temuto per la tua vita! Ora ci stava scherzando, ma davvero era stato preoccupato:...come ti è saltato in mente di gettarti a capofitto contro quel colosso..? Io non lo capirò mai ahahGli diede una pacca sulla spalla e quindi aggiunse:Bhè ogni tanto osare è l'unico modo di fare le cose per bene, sbaglio?
    Un'altra persona che avrebbe cercato sarebbe stato Zong Wu. Quella era la prima missione che avevano completato insieme, ed il chunin sapeva che il Risorto aveva contribuito in maniera significativa. A maggior ragione considerando il fatto che non era, in effetti, un ninja di Suna.Zong ti volevo ancora ringraziare per l'aiuto che ci hai dato. Questa non era la tua battaglia, eppure ti sei messo in pericolo per il bene di questo villaggio. Posso sperare che deciderai di mettere radici qui a Suna? Una persona come te sarebbe senza dubbio utile, qualsiasi compito gli venga affidato.
    Infine l'ultimo era chiaramente Hoshi. Lo avrebbe prelevato, interrompendo il suo banchetto o una qualche lezione di masochismo avanzato che stava impartendo al giovane Masayoshi, per trarlo un attimo in disparte. Prima che potesse lamentarsi, gli avrebbe mostrato la lettera che aveva ricevuto qualche ora prima. Lui l'aveva già letta e la passò al compagno perché facesse altrettanto. Nel durante avrebbe detto:Ci hanno mandato una prima stesura delle 'nuove' regole per la selezione degli Shinobi adatti a ricevere i Kiseki....con un sorriso continuò:Che dici, le comunichiamo anche agli altri? Probabilmente non aspettano altro!
     
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    Il combattimento aveva tirato fuori il meglio di tutti loro. In un impeto di pura potenza tutti gli avversari erano caduti vittima della forza del gruppo di Sunesi, anche l’ultima difesa di quel tempio era stata sconfitta -WOOOOOOOOH!!!! ABBIAMO VINTO!!!- nonostante il rosso non avesse più energie le sue mani erano salite al cielo mentre esultava la vittoria, non era mai stato così fiero di far parte di quel villaggio sperduto nel bel mezzo del deserto. Sedutosi sopra i resti di uno di quei nemici di pietra il Chikuma si sarebbe lasciato andare ad un gran sospiro per riprendere finalmente fiato -Fiuuuu.. questa volta è stata davvero dura.. non credevo che i Kiseki fossero così ben protetti!.. ottimo lavoro ragazzi..- il rosso aveva alzato il pollice della mano al cielo mentre dispensava sorrisi a tutti i presenti. Hohenheim aveva fatto un ottimo lavoro guidando la squadra attraverso molteplici pericoli, il consiglio degli anziani lo avrebbe senza alcun dubbio premiato per i suoi sforzi. Il giovane Chunin era sicuramente tenuto in grande considerazione dal consiglio e di fatto non vi erano motivi perché così non fosse. Hoshikuzu si sentiva fortunato di fare parte di un gruppo così affiatato, tutti quel giorno avevano dimostrato di possedere doti straordinarie e di essere pronti a sacrificarsi per il proprio villaggio anche a costo della vita. Un futuro radioso attendeva Suna all’orizzonte, di questo il Chikuma ne era assolutamente convinto.


    Il lavoro sporco era stato completato e non restava far altro che tornarsene a casa. Hoshikuzu facendo a spallate con il resto dei ragazzi si sarebbe fatto spazio su uno dei mezzi di trasporto creati dall’amico, era semplicemente troppo stanco per volare o fare altro -A me il posto vicino al finestrino!!!- il rosso non avrebbe risparmiato nessuno da gomitate o testate se necessarie. Finalmente poteva riposare un po’, tornare al villaggio sarebbe stato fantastico, di sicuro tutti li avrebbero ritenuti degli eroi, almeno i pochi ad essere a conoscenza del loro successo. Durante il viaggio il rosso avrebbe preso sonno cominciando a russare come una trebbia, gli succedeva sempre quando era particolarmente stanco. Ikiseki andavano riportati al tempio e per questo il rosso aveva affidato il sacchetto ad Hohenheim dicendo semplicemente poche parole prima di addormentarsi -Questi li do a te.. i vecchi hanno chiesto a te di gestire questa rogna io non ne voglio sapere niente.. tiè!!!- e si sarebbe appisolato senza dare ulteriori spiegazioni. Hoshi era un maestro quando si trattava di lasciare le rogne agli altri e in fin dei conti era Hohenheim ad essere stato scelto dal consiglio quindi che se la vedesse lui con quella responsabilità.





    [...]





    C’era un motivo se tutti chiamavano Hohenheim il genio della Sabbia, ed il motivo principale era che sapeva organizzare delle mega feste. Il rosso era piacevolmente compiaciuto della sorpresa, una festa in onore degli eroi di Suna era di loro diritto e di certo il ragazzo non si era fatto sfuggire l’occasione per fare baldoria. Già ubriaco ancora prima di giungere al giardino allestito per loro il Chikuma aveva abbondantemente sforato i suoi limiti cominciando a diventare molesto. Non aveva infatti risparmiato una lezione di Bondage a Masayoshi e tanto meno si era tirato indietro nel fare sberleffi e stupidi scherzi ad Haruki, che seppur cieco sapeva bene come difendersi -Waaamh.. EHI BOBHE.. BEI.. IL BFUMERO UNO!!!- sbraitava il rosso mentre pezzetti di cibo volavano ovunque. Alla festa erano stati invitati tutti anche Zong che di sicuro avrebbe apprezzato la compagnia di quel gruppo, del buon cibo e dell’ottima birra che il rosso si faceva arrivare direttamente dall’Arcipelago delle Quattro Bestie. La musica avrebbe allietato tutta la serata mentre l’unica parola d’ordine era, divertirsi e rilassarsi, va beh due parole.


    Il Chikuma si era già sbottonato i pantaloni quando Hohe gli si avvicinò per mostrargli una lettera -Waaah Hohe sto scoppiando.. BURP.. credo di aver mangiato troppo.. BURP..- il Chikuma non riusciva a trattenere l’aria dentro di se -Che roba è questa?!.. una lettera del consiglio?!.. waah ma che vogliono ancora quei vecchi.. qui ci stiamo rilassando..- il rosso non era affatto felice di dover leggere una missiva del consiglio, semplicemente quei vecchi proprio non gli andavano a genio -..mmh.. sono delle regole dici?!.. per la gestione dei Kiseki!.. tsk non basta dividerli con dei classici bastoncini?!..- il rosso sembrava serio mentre esponeva la sua idea. Ad ogni modo ritrovata un po’ di lucidità il Chikuma si era alzato in piedi mettendosi sopra la sedia stessa per farsi vedere da tutti -Ok ragazzi un attimo di attenzione!!!..- preso uno dei bicchieri sul tavolo lo avrebbe sbattuto a terra per sedare anche gli ultimi scalmanati -..il consiglio degli anziani ci ha mandato una missiva.. sembra abbiano stilato un regolamento per la gestione dei Kiseki.. se fate silenzio ora ve lo leggo!..- il rosso si sarebbe bagnato le labbra con un altro sorso di birra prima di cominciare.


    -Ehm.. dunque.. shinobi di Suna.. bla bla bla.. il consiglio vi.. bla bla..- era evidente che il rosso non avrebbe di sicuro letto tutto -..verrete per sempre ricordati come degli eroi.. bla bla bla.. ma quanto scrivono sti vecchi?!..- il rosso aveva bellamente saltato quasi tutto un paragrafo -..ed è per questo che il consiglio ha deciso di applicare delle regole all’utilizzo e alla consegna dei Kiseki!.. ma che cacchio?!- come al solito il consiglio si era messo in mezzo imponendo il suo volere sui ninja del villaggio, nominare un Kazekage al più presto era di vitale importanza se volevano uscire da quel buco nero rappresentato dall’elite del villaggio, che poi erano solo un mucchio di mummie vecchie e decrepite -..ok..ok.. allora il consiglio si congratula con tutti noi per la riuscita della missione.. dicono che i nostri nomi verranno ricordati per sempre qui al villaggio e che nessuno era mai riuscito fino ad oggi a compiere questa impresa in così poco tempo.. si congratulano con Hohenheim per la gestione della missione e poi parlano delle regole a cui tutti i ninja dovranno sottostare per l’utilizzo dei kiseki..- il rosso avrebbe preso un po’ di tempo per leggere prima di cominciare -Regola numero uno.. i Kiseki sono il tesoro nazionale del villaggio di Suna!.. e quindi è a Suna che essi devono restare..- quindi avrebbe continuato a parlare -..regola numero due.. i Kiseki potranno essere concessi solo ai shinobi che hanno dimostrato il loro valore e si sono impegnati e sacrificati per il villaggio.. naturalmente i qui presenti avranno assoluta priorità nella loro acquisizione se lo vorranno.. è necessario aver superato l’esame Genin per otternerli..- il rosso avrebbe buttato giù un altro sorso -..regola numero tre.. se uno o più contendenti aventi pari diritti reclamano il possesso dello stesso Kiseki allora questi dovranno affrontarsi per decidere chi sia più meritevoli.. naturalmente niente scontri alla morte o vi prendo a calci io personalmente!.. ricordatevi che qui siamo tutti fratelli!.. se uno shinobi vorrà ottenere il kiseki di un altro potrà sfidarlo e dimostrare di essere più meritevole.. solo i migliori hanno il meglio..- il rosso aveva assunto un’espressione minacciosa, ovviamente l’alcool lo stava aiutando -…quarta regola.. ehm.. uno.. due.. si!.. quarta regola.. se il possessore del Kiseki perde la pietra sarà bandito dal villaggio fino a quando non l’avrà recuperata.. quindi vedete di tenervela stretta..- i kiseki potevano fondersi con i loro corpi, perderli sarebbe stato davvero il colmo -..quinta regola.. chi usa il potere dei kiseki contro il villaggio o per favorire sospetti nukenin verrà considerato automaticamente un nukenin.. perderà lo status di shinobi e verrà messa una taglia sulla sua testa!.. bah ma qui nessuno vuole tradire il villaggio giusto?- lo sguardo tagliente del rosso avrebbe fatto a fette ognuno di loro -..poi qui dicono che solo gli shinobi che si dimostreranno attivi e solerti all’attività di shinobi avranno pienamente diritto di possedere un kiseki.. chiunque resterà inattivo per lunghi periodi perderà il diritto di possedere la pietra senza possibilità di riscattarla se non dimostrando nuovamente il suo operato!.. beh mi sembra giusto..- il rosso avrebbe annuito con fare deciso. Solo chi era attivo sul villaggio meritava di possere uno di quei tesori, gli altri per quanto potenti o abili se non presenti si sarebbero semplicemente attaccati al manico dell’ombrello di tutti i saggi del villaggio.


    Il Chikuma quindi sarebbe andato avanti a leggere fino a giungere ad una parte riguardante il monaco del deserto -..oh Zong qui parlano di te.. il consiglio dice di avere un enorme debito nei tuoi confronti e che niente sarà mai abbastanza prezioso per ripagare l’aiuto che ci hai concesso per il ritrovamento dei kiseki tuttavia.. il consiglio dice che i kiseki fanno parte di Suna e che quindi solo chi fa parte del villaggio può avere una delle pietre..- il rosso avrebbe aggrottato la fronte -..se desideri una delle pietre ti sarà concessa ma dovrai prima prestare giuramento a Suna e indossare il suo coprifronte come uno shinobi di questo villaggio.. in caso contrario il consiglio dice che se ne dispiace ma non avrai accesso ai nostri tesori più preziosi anche se ti verrà data la possibilità di acquistare qualsiasi tipo di immobile per stabilirti qui a Suna..- il rosso avrebbe guardato il monaco facendo spallucce. In effetti Zong era ospite del rosso ma non si era mai dichiarato appartenete al villaggio, forse il consiglio voleva solo cercare di portare tra le sue fila un potente Shinobi facendolo abboccare con una delle pietre, stava a Zong prendere una decisione. Di sicuro quelle regole non erano perfette e andavano riviste ma ben o male quelle erano le linee guida da seguire.


    -Bene e con questo è tutto.. chi vorrà utilizzare uno dei kiseki potrà passare al tempio nei prossimi giorni a provare la sua compatibilità con la pietra dell’anima.. quelle cose non sono dei giocattoli e sono sicuro che anche voi ve ne sarete resi conto..- il rosso sarebbe sceso dalla sedia avvicinandosi ad Hohe -..i vecchi ti hanno ufficialmente dichiarato guardiano dei kiseki.. sarai tu il responsabile e supervisore di tutti loro.. naturalmente io sarò sempre qui a darti una mano!- il rosso avrebbe dato una pacca sulla spalla all’amico dimostrando che non lo avrebbe di sicuro abbandonato per quell’ingrato compito -..ok per quanto mi riguarda.. ho deciso di rinunciare a possedere una di quelle pietre!!!- il rosso se ne sarebbe uscito dal nulla mentre affondava le mani in una ciotola piena di leccornie -..avevo pensato di prendere la pietra bianca.. ma mi sono accorto che con quella cosa vicina le mie abilità di manipolazione aumentavano a dismisura.. troppo per i miei gusti!!!- si il rosso stava rinunciando a diventare un dio -..io ho già fatto le mie esperienze.. ora credo tocchi a voi giovani leve mettervi alla prova.. e di sicuro i Kiseki vi saranno utili in questo.. Suna deve tornare ad essere un diamante nel deserto.. se i Kiseki ci aiuteranno in questo allora tanto meglio!!!- alzata la birra al cielo il rosso avrebbe incitato i suoi con un -W SUNA!!!- prima di tornare a sfondarsi di cibo come un animale.

    OT/ Spero che le regole siano chiare.. sia ON che OFF Gdr.. chi gioca ha il kiseki.. chi non gioca e ha il kiseki se lo vede tolto via di default (parlo di inattività lunghe e non giustificate).. chi torna e rivuole il kiseki se lo riguadagna sputando sangue! :sisi:
    Io rinuncio al mio Kiseki bianco per darlo a voi e alla nuova utenza visto che siamo diventati numerosi.. vi voglio bene e rinuncio volentieri ad un +40 a tutti i miei Fuuton per farvi divertire e gasare come delle faine arrapate!.. quindi arrapatevi e giocate bastardi!
    Si da priorità ai primi PG o cmq quelli più utilizzati e via così perché è giusto così! Non litigate e se due persone vogliono lo stesso Kiseki si fa un sano combattimento! :sisi:
     
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    Ritorno a casa e Festa

    Villaggio della Sabbia pt. VIII





    Vi avrei preferito più alti. Tuonò, furioso per non aver potuto mettere in pratica lo stile di combattimento insegnatogli da suo nonno.
    D'altro canto, non avrebbe preferito affrontare i costrutti che i suoi compagni erano riusciti a sconfiggere.
    Era sceso un silenzio assordante.
    I golem erano distesi a terra, immobili, come il resto delle creature.
    Con l'adrenalina ancora in circolo, Masayoshi non abbassò la guardia, lanciando di tanto in tanto qualche occhiata ai suoi compagni più esperti.

    La missione era stata un successo.
    Con la schiena e le mani malridotti, lo studente esultò, saltellando tra i resti dei golem con le braccia alzate verso l'alto in segno di vittoria.

    CITAZIONE
    Ok ragazzi...si torna a casa!

    Tra i resti del tempio e dei costrutti che avevano sconfitto, apparvero due aquile d'argilla, così grandi da poter trasportare ciascuna ben quattro persone. Non aveva mai viaggiato in alta quota, ma l'altezza non era mai stato un problema per lui.
    Non soffriva di vertigini o cose simili. Fare ritorno a piedi poteva essere troppo rischioso, sopratutto dopo una missione di quel tipo.

    Portiamo anche loro? Domandò ad alta voce, indicando le due prigioniere ancora prive di sensi.

    [...]



    Hohenheim aveva deciso di effettuare una piccola deviazione.
    Atterrarono nell'avamposto da cui tutto era iniziato, probabilmente per aggiornare i ninja di guardia del successo della missione.
    Il volo era stato a dir poco piacevole, ad esclusione della fase di atterraggio in cui il suo stomaco si era stretto a causa della repentina diminuzione di quota.

    CITAZIONE
    Rimaniamo il meno possibile. Voglio portare i Kiseki a Suna e metterli al sicuro nel Tempio quanto prima.

    In quei pochi minuti concessi dal caposquadra prima di ripartire, Masayoshi si tolse la maglietta e i pantaloni per scrollarsi di dosso tutta la polvere e la sabbia accumulata, dando un occhiata alle escoriazioni riportate sulla schiena.
    La tecnica della tartaruga non era stata così efficace.
    Sebbene i letti fossero molto invitanti, lo studente avrebbe atteso il suo caposquadra affianco alle creature d'argilla.

    [...]



    Per la prima volta ebbe modo di visitare, seppur non all'interno, il famoso Tempio della Sabbia.
    Atterrarono davanti ad esso, a pochi metri da uno strano uomo interamente vestito di nero e con il volto occultato da un profondo cappuccio.
    A giudicare dalla corporatura non è un monaco.
    Tralasciando i tatuaggi a malapena visibili, la strana figura doveva essere un guerriero incaricato a salvaguardare e proteggere gli innumerevoli segreti del villaggio custoditi all'interno del tempio. Dopo aver parlato a bassa voce con il loro caposquadra, egli sparì con i Kiseki, accuratamente posizionati all'interno di una valigia nera.
    Non vi era nessun comitato di benvenuto né qualcosa di organizzato per festeggiare la buona riuscita della missione.

    Masayoshi non se la prese a male, di certo non sarebbe stato un party a renderlo soddisfatto del suo lavoro.
    Aveva altro per cui festeggiare: l'aver fatto ritorno dalla sua prima missione e per aver stretto amicizia con molti ninja di Suna, tutti ben più forti di lui.

    CITAZIONE
    Mi sono permesso di organizzare un piccolo rinfresco questa sera alla Loggia dei Sand. Dopo un traguardo così importante, sarebbe uno spreco non festeggiare almeno un po'!

    Grazie Hohenheim-sama. Esclamò.
    Sarebbe stata una buona occasione per consolidare i legami con i ninja con cui aveva parlato poco.
    A giudicare dalla posizione del sole e della distanza che separava il Tempio dalla sua dimora, Masayoshi avrebbe potuto riposare per qualche ora, dopo essersi medicato le ferite. Decise di congedarsi.

    A stasera ragazzi! Ho bisogno di riposo.

    [...]



    Puntuale come sempre, Masayoshi giunse in perfetto orario nella Loggia dei Sand Scorpions.
    Trovare il luogo preciso in cui si sarebbe tenuto il rinfresco non fu difficile.
    Sebbene tutto fosse stato preparato in poco tempo, di fretta e fuga, Hohenheim aveva provveduto a tutto, persino ad una band.

    Wow, qui è proprio bello! Complimenti Hohenheim-sama.

    Al centro dello spazio dedicato alla festa era stato installato un gazebo con all'interno un lungo tavolo stracolmo di cibo e bevande mentre attorno erano stati posizionati tavoli, serie e persino divani.
    Focalizzò l'attenzione sul tavolo imbandito, notando un assenza particolare.
    Non c'è nemmeno uno scorpione.
    Non ne fu stupito, essendo considerati una vera prelibatezza solo nell'estremo Anarouch.
    Va bhè, c'è molta carne Si sarebbe rifatto su quella, di cui andava ghiotto.
    Masayoshi avrebbe atteso l'arrivo di tutti prima di dare inizio alle danze.
    Nel mentre, egli si sarebbe accomodato su uno dei divani più vicini al gazebo, con in mano la migliore medicina contro la tremenda afa di Suna: un bicchiere di birra rossa, doppio malto.

    [...]



    La festa iniziò e Masayoshi si riempì subito due piatti.
    Prima di mettersi comodo, egli si avvicinò allo straniero per ringraziarlo ancora una volta per il suo aiuto.

    Zong, grazie ancora. Senza di te non sarei stato qui. disse, guardandolo negli occhi.
    Si sentiva veramente in debito con lui.
    Migliorerò e un giorno ricambierò il tuo aiuto. Nel sorriso di Masayoshi trapelava tutta la sua determinazione.

    La serata continuò tra cibo, alcool e musica.
    Scambiò sorrisi con tutti e partecipò a tutte le discussioni.
    Hoshikuzu continuò a dargli lezioni di bondage, alternandoli a momenti in cui si divertiva con il giovane Haruki, il monaco cieco.

    A metà serata, l'attenzione dei presenti fu catturata da Hoshikuzu.
    Affianco al giovane caposquadra Hohenheim, il futuro Kazekage aveva nella mano destra una lettera, nell'altra un enorme boccale di birra. Non si era mai separato da essa.
    Una comunicazione?!

    Ascoltò tutto il discorso, compresi i rigidi requisiti che i futuri pretendenti dei Kiseki avrebbero dovuto soddisfare.
    A differenza di tutti i presenti, Masayoshi non era ancora un Genin.
    Presto lo sarebbe diventato e se anche una sola di quelle pietre fosse rimasta senza padrone, lo studente ne avrebbe fatto richiesta.
    In cuor suo, lo studente avrebbe preferito acquisire uno dei Kiseki solo dopo essersi misurato contro un altro pretendente.
    Quei artefatti erano armi strabilianti e per questo motivo meritavano di essere posseduti dai migliori ninja del villaggio.

    Un passo alla volta. Il suo primo obiettivo era diventare Genin.


     
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    Suna o non Suna? Facile risposta...

    Gli scorpioni di pietra non ebbero molte speranze contro il Rosso ed il Risorto, ma probabilmente quando collaboravano erano in pochi, in generale, ad avere opzioni di vittoria, se solo bestie semimobili.
    Hoheneim, comunque, quando tutte quelle creature di pietra furono in frantumi, atterrò nei pressi del gruppo di ninja, confermando ciò che, probabilmente, tutti speravano: la missione era conclusa ed i Kiseki sarebbero tornati a Suna.
    Abbiamo aiutato Suna, finalmente hai veramente un posto dove potresti stare! Seppur ritrovare Taeko ed i bambini e portarli a vivere qui... non saprei...
    Il Risorto, comunque, non avrebbe ascoltato quella voce, preoccupandosi piuttosto di andarsi a sedere comodamente su uno dei due nuovi volatili di argilla.
    Sicuro che non esplodano? Poi che sono queste aquile? Non è meglio una bella Fenice? Magari non di questo materiale...
    Non penso che proporre fenici di argilla sia fra i suoi propositi al momento!
    Per ora direi che il riposo è l'unica cosa che gli passa per la testa... ha preso parecchie botte fisiche, nemmeno io pensavo che potesse ferirsi ancora così tanto...
    Ed in effetti, Zong Wu non fece molto caso alle tre voci, semplicemente si sdraiò il meglio possibile sul grosso volatile d'argilla ed aggiunse agli altri compagni d'avventura: Svegliatemi quando siamo a Suna... ne ho abbastanza per una settimana dell'Anarouch, per quanto nel suo tono c'era un ché d'ironico... d'altronde, come gli diceva spesso Hoshi, lui era lo "Shogenin del Deserto".

    Proprio per la necessità di riposo, il Kaguya si sarebbero perso la breve pausa in quel dell'avamposto nel deserto, svegliandosi giusto per vedere il giovane manipolatore d'argilla dare i Kiseki ad un qualcuno di sconosciuto dal volto tatuato, davanti ad uno dei templi della Sabbia, prima di accennare ad una festa nella base dei Sand Scorpion, dove anche lo Shogenin era stato invitato.
    Allora, a stasera!, avrebbe concordato, salutando i presenti.

    [...]

    Zong Wu non era mai stato alla Loggia dei Sand Scorpion, né il defunto Mizukage prima di lui, e probabilmente in un momento diverso avrebbe anche studiato un pò meglio il luogo, ma in quel momento, dopo indovinelli nel terreno, cinghiali giganti, mostri di roccia, bombe di fuoco, monaci ciechi petulanti e ragazze sputafuoco, l'unico pensiero del Risorto (o almeno il principale) era scolarsi quante più birre poteva e mangiare tanta carne.
    Una dieta sana, non c'è che dire! AHAHAHAHAH
    Il primo fra i compagni di quella disavventura ad avvicinare lo Shogenin, fu il giovane Masayoshi, che lo ringraziò per l'aiuto: Figurati, è stato un piacere fare con te parte di questa missione... e per quel che m'hai visto fare davanti a quelle strane mattonelle... non ti preoccupare, era giusto un pò di stress., avrebbe scherzato, considerando che aveva iniziato a rispondere alle voci nella sua testa davanti a quel ragazzino.
    Adesso saremmo stress? Vai a far del bene...
    Ti perdono giusto perché è meglio che questo ragazzino non ne sappia niente dei problemi che hai in testa...
    Sono sicuro che un giorno avrai modo di ricambiare il favore... hai molto tempo per migliorarti., avrebbe concordato anche lo Shogenin, sollevando una birra per proporre un brindisi al ragazzino.
    Che probabilmente è pure minorenne, quindi non dovresti offrirgli degli alcolici!!!!

    Il Kaguya, poi, avrebbe evitato, il più abilmente possibile, il monaco cieco: voleva ubriacarsi, non sentirsi dire che le Kiseki erano di Suna e cose simili dal giovane saccente (per quanto non poteva negare il suo aiuto contro il gigante di pietra) e non avrebbe avuto molto da dire nemmeno a Ryoshi, per quanto quel piccolo manipolatore di Sabbia stava diventando una presenza abbastanza costante in certe sue disavventure sunesi, dopotutto.
    Si avvicinò invece, Zong Wu, al giovane Gin, il ragazzino che per poco non si era fatto ammazzare due volte almeno quel giorno ed anche a lui offrì una birra.
    Rovini la gioventù sunese con una semplicità disarmante...
    Sei un giovane pazzo, ragazzo, ma hai una pazzia che di certo si deve rispettare. Lanciarsi contro un gigante di pietra per prenderlo a pugni... esclusi me e Hoshi, conosco pochissima gente che lo farebbe, specie com'eri combinato tu dopo essere usciti da quel tempio sotterraneo. Complimenti!, gli avrebbe detto con sincero rispetto per il coraggio dimostrato.

    Sarebbe stato poco dopo Hoheneim stesso ad avvicinare il Risorto: gli stava chiedendo di mettere radici a Suna.
    Non è una cattiva idea, torno a ripeterlo...
    Che poteva anche avere un ruolo importante nel villaggio, così com'era stato importante per quella missione (a suo dire).
    Un minimo di radici male non ti farebbero, fratello, e ritrovare la tua famiglia...
    E' la mia famiglia!
    Zong Wu avrebbe cercato di non stare troppo ad ascoltare quel dialogo, mentre sorridendo cordiale, avrebbe risposto intanto al piccolo genio sunese: Non ho molti amici come Hoshi, quindi se mi chiede un aiuto per questioni del genere, sono ben felice di supportarlo., il ché era verissimo, ma non dava una risposta alla domanda dell'altro, né l'avrebbe data prima che l'altro se ne andasse in quel momento.

    E fu proprio Hoshi a prendere la parola, poco dopo, davanti a tutti, esponendo le "regole" per poter possedere i Kiseki.
    Potevano andare solo a ninja di Suna, che si fossero dimostrati utili per il villaggio e lo fossero ancora, oltre ad altre piccole regole un pò più pratiche, come la logica per decidere chi, fra due contendenti, potesse prendere il medesimo Kiseki.
    Te lo dovevi aspettare, mica il defunto Mizukage qui avrebbe dato le Sette Spade di Kiri a qualche ninja esterno...
    Ovviamente, poi, se uno perdeva il proprio Kiseki, o quello veniva usato per aiutare un Nukenin, era un problema non da poco per il possessore.
    Anche questa te l'aspettavi, dai! Che fai ora di bello? Eh? Sunese o non sunese? Sappiamo già la risposta, no?
    Il dialogo, però, fu interrotto quando Hoshikuzu nominò proprio lo Shogenin: il consiglio degli anziani di Suna non avrebbe permesso che un ninja senza patria avesse una delle pietre, ma gli proponeva di diventare un ninja della Sabbia in modo effettivo, un pò come gli aveva suggerito lo stesso Hoheneim e come, in fondo, anche una delle voci nella sua testa suggeriva da mezza giornata.
    Come già detto: te lo dovevi aspettare, fratello.
    Ed in effetti, se lo aspettava, fin da quando il cieco petulante lo aveva accennato durante la missione (o anche da prima), solo che fra esplosioni di fuoco e tutto il resto, non ci aveva molto pensato.

    Avrebbe aspettato che il Rosso finisse di parlare, riflettendo un pò sulla cosa, poi il Kaguya si sarebbe avvicinato al Chikuma per parlargli.
    Hoshi, ringrazia gli anziani del Villaggio per la proposta. Ci ho pensato su già da un pò, ma non posso accettare.
    Non avanzerò nessuna richiesta su nessuno dei Kiseki, anche se ammetto che la possibilità di scatenare fulmini ancora più potenti, o delle fiamme, m'attira non poco, ma se il villaggio vuole che queste pietre vadano ai ninja di Suna, allora grazie, ma la mia libertà, per così dire, mi serve ancora.
    Questo non toglie che, per qualsiasi cosa tu abbia bisogno, puoi sempre contare su di me.
    , gli avrebbe risposto deciso, offrendogli un'altra birra sicuro, che, al pari suo, anche il Rosso ormai avesse perso il conto di quante ne aveva bevute.
    E comunque... potevi dire a Hoheneim di portare qui le due kunoichi che ci hanno assalito... due ballerine per rallegrare la festa non avrebbero fatto male., concluse sorridendo.

    Fratello, avere una casa ti fa tanto schifo come idea?
    Pennuto, lo sai bene quanto me... eppure sembri dimenticarlo! AHAHAHAHAH
    Cosa dovrei sapere? Petulante lucertola corazzata!
    Lo lascio dire all'altro... Shiltar?
    La VENDETTA è TUTTO!
    Esatto...

    -----

    OT: Diciamocelo, me lo aspettavo già da un pò dai discorsi nell'OT del GDR, quindi no problem. Preferisco restare coerente con il pg e l'obiettivo dello stesso che non prendermi un kiseki :ahsi:
    Mi sono divertito e questo è già tanto, ci guadagno qualche stemma (che non fa male) e poi ho conosciuto altri pg sunesi :ahsi:

    Ps: nella cronologia eventi personale ho tracciato i kiseki come 12-01-0036, ditemi voi se devo correggere ^^'
     
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    Take me Home

    VIII



    I mostriciattoli vennero ben presto travolti e distrutti. Ogni membro del villaggio fece il suo compito e senza troppi ostacoli riuscimmo a superare i nostri nemici e a batterli. Finalmente, dopo quasi un'intera lunga giornata di lavoro sembrava per la prima volta che la missione fosse terminata. Effettivamente, dopo aver mantenuto alta la concentrazione in attesa dell'ennesimo problema mi calmai, e realizzai che effettivamente eravamo riusciti nella grande impresa.


    Ebbene signori! Ecco una selva di fermacarte nuove per il nostro villaggio!

    I sospiri di sollievo furono parecchi, il mio soprattutto quando vidi l'evocazione del mio piccolo compagno di avventure bambino. Non avevo alcuna intenzione di tornare a casa a piedi dopo tutto quello ch'era successo. Ci fermammo dapprima lungo un punto di supporto sul cammino, dove Hohe si fermò poco, per poi ritrovarci infine ad un fantastico banchetto organizzato dal chunin bambino stesso.


    Vedete, l'età non serve per saper fare le cose come si deve! Se lo stesso Hoshi approva significa che è un banchetto con i fiocchi.

    Ed in effetti lo era. Mi rilassai ampiamente, prendendo due sedie e sdraiandomici sopra. L'essere piccoli spesso poteva comportare dei grandi vantaggi, ed io sapevo benissimo come sfruttarli. La serata si basava sui complimenti rivolti a Gin l'esploratore. Tutti quanti gli dovevamo un grande favore, ma non solo. Il coraggio che aveva dimostrato rischiando la sua stessa vita nonostante la terribili condizioni in cui già versava era un fantastico esempio della stessa rinascita che il popolo di Suna doveva affrontare.
    Oggi, con il recupero dei nostri oggetti sacri avevamo compiuto un passo importante.
    Mi guardai attorno, si stava formando un importante gruppo d'azione. Noi giovani leve eravamo promettenti, e gli shinobi esperti in grado di guidare i nostri miglioramenti non mancavano. In quel momento, sdraiato in pace con il mondo, sentì per la prima volta vacillare il mio giuramento.
    Il recupero dei Kiseki per quello che era il mio punto di vista avrebbe dovuto comportare in primis un successo personale, per avere realizzato una delle prime missioni assegnatemi dal Diogenes. Ed invece non riuscivo a viverla in quel modo. Gioivo della riuscita della missione come membro del villaggio, e non come servo altrui. Che qualcosa non andasse ?
    Indubbiamente l'assenza di contatti da lungo tempo rendeva la missione difficile. Se inizialmente ero stato prelevato e coccolato con cura adesso la situazione si faceva diversa. Mi sentivo quasi abbandonato, in quanto da tempo corvi rossi non bussavano alla mia finestra. Per quanto cercassi di mantenere fede al giuramento fatto qualche piccola domanda sorgeva. L'assenza delle missioni, al momento tutte ampiamente completate rendeva il tutto insolito. I miei pensieri furono interrotti dalle parole di Hoshi, che si mise a leggere le indicazioni per i sassi.



    Niente di particolarmente strano. Ce li siamo meritati e giustamente avremo un vantaggio su di essi, ma d'altra parte sono oggetti del villaggio ed è giusto che qui rimangano!

    Quello stesso pensiero, forse, era un terribile sintomo.
    Ryoshi aveva avuto diverse nature nella sua vita, che una nuova identità fosse alle porte ?


    chakra attuale 10
     
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    Grazie al cielo stavano tutti bene. Il mio braccio sinistro era ancora dolorante, ma iniziai subito a correre verso il gruppo di ninja che aveva appena posto fine all'ultimo attacco dell'enorme guardiano. Mi fischiavano le orecchie per tutte le esplosioni che avevano squarciato l'etere negli ultimi minuti, ma l'adrenalina della vittoria mi scorreva potente nelle vene e potevo sentire che la stanchezza avrebbe impiegato ancora qualche minuto ad arrivare.

    « Ma che razza di sistemi, eh? », commentai, gioviale, mentre Hohenheim era impegnato a modellare due enormi costrutti alati. « Insomma... il Kazekage avrebbe anche potuto inserire un meccanismo di riconoscimento per i ninja di Suna! Anche se, forse, in effetti migliore riconoscimento della nostra abilità di superare situazioni simili non c'è! Hehehe. » Certe volte mi trovo a rispondere da solo alle mie domande, il che è d'aiuto, ma singolare: ormai l'ho accettato. Probabilmente dipende dal fatto che non mi piace troppo riflettere a fondo su tutto. Non sono mica uno scolaro!

    Comprendevo il motivo per cui il nostro Kage aveva impostato quelle difese senza una vera e propria "chiave": questa sarebbe potuta essere rubata, come il furto della Tetracoda ad opera di alcuni banditi aveva dimostrato diversi mesi fa. L'intervento di quel tetro nukenin chiamato Flagello aveva mandato all'aria i piani dei rapitori, nonché i nostri, ma il punto rimaneva lo stesso: la sicurezza della Sabbia non era perfetta. Il nostro Kage lo sapeva, e dunque aveva agito per proteggere al meglio i segreti dei nostri padri.

    Vidi Hoshikuzu, il jonin più grande di me solo di pochi anni, consegnare tutti e sette i Kiseki ad Hohenheim, affidandogliene la custodia. Evidentemente, il piccolo chunin dai capelli castani godeva della stima del Chikuma. Salimmo sulle creature di argilla senza esitare, tutti più o meno sfiniti, e iniziammo a volare verso casa. L'enorme mercenario, Zong-Wu, cadde in un sonno profondo, subito seguito da Hoshikuzu. Mentre il primo respirava profondamente, ma con tranquillità, il secondo iniziò subito a russare come una coppia di cinghiali. Non ci diedi peso, ridacchiando invece per la strana situazione. Se i due jonin della missione si sentivano sicuri abbastanza da poter dormire dopo aver recuperato i Kiseki, allora probabilmente non c'erano altri pericoli in vista. In ogni caso, però, io rimasi vigile: il lavoro mi venne reso facile dal mio braccio sinistro, che bruciava quietamente. Grazie alle cure che avevo ricevuto non era stato un problema eccessivo in combattimento, ma sapevo che ci sarebbero volute un paio di settimane prima che potessi tornare ad utilizzarlo.

    Anche per questo motivo, nonostante la mia natura a tratti solitaria, evitai di allontanarmi dalla comitiva quando arrivammo all'accampamento da dove eravamo partiti. La tentazione di scomparire nella sabbia e andare a passare qualche giorno di tranquillità in una delle mie oasi preferite era forte, ma sapevo di necessitare di cure mediche. La salute non è uno scherzo, soprattutto per un ninja (anche se atipico come me). Inoltre, parte di me desiderava vedere che ne sarebbe stato dei Kiseki: il Kazekage si era dato molta pena per proteggerli al meglio, ma ora che li avevamo recuperati il compito era sulle nostre spalle. Mi augurai che il Consiglio avesse preparato delle difese adeguate all'interno di Suna. Feci del mio meglio per aiutare a smantellare il campo base, evitando movimenti con il braccio sinistro, e quando tornammo verso il villaggio mi limitai a godere delle calde correnti di vento che, al di sopra delle aquile d'argilla, mi solleticavano le guance e mi attraversavano i capelli.

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    [...]

    Ero circondato da un vortice di colori, aromi e risate allegre. La loggia dei Sand Scorpions, normalmente una zona ad accesso ristretto, era stata allestita a festa con una competenza ed un gusto ammirevole: diversi drappi erano legati alla piccola torre e, catturando le raffiche notturne del deserto, creavano una melodia quieta che si mescolava con il suono di arpe e liuti del mio popolo. Ero vestito di bianco, con una semplice veste di lino che mi lasciava parte dell'addome e le braccia scoperte, e dei pantaloni pure bianchi, ampi quanto bastava perché si muovessero quando accarezzati dal vento.

    Hohenheim, dopo aver lasciato i Kiseki in mano ad un ninja con dei tatuaggi viola in volto, nei pressi del grande Tempio della Sabbia, aveva annunciato a tutti i ninja che avevano completato la missione della festa. Erano tutti lì. Da una parte, Hoshikuzu stava tracannando litri di birra in un modo simile a quello che avevo visto adottare ad un dromedario dopo una traversata del deserto di tre settimane, dall'altra il grande mercenario si stava abbuffando di carne. Hohenheim gironzolava da una parte all'altra, sorridendo quietamente e parlando un po' con tutti. Mi incamminai verso il tavolo delle vettovaglie, incerto. Non ero uso a consumare cibo preparato da altri, ma dopo un po' mi lasciai andare: sembrava tutto delizioso. Stavo masticando dei deliziosi acini d'uva dall'aspetto succoso, quando vidi Ryoshi, il giovane manipolatore della sabbia che era stato mio compagno di discesa nella catacomba. Era sdraiato su un paio di sedie, e sembrava soddisfatto e rilassato. Non lo disturbai, limitandomi invece a lanciargli un acino perché lo assaggiasse, annuendo con la testa verso di lui. Insieme avevamo lavorato bene, e le sue capacità erano una benedizione per la Sabbia.

    Pochi attimi dopo Hohenheim mi raggiunse e mi diede una pacca sulla spalla, comunicandomi la sua preoccupazione per le mie azioni di oggi. Gli sorrisi tutto denti, per nulla imbarazzato.

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    « Heheheh. Non ce l'avrei mai fatta se non avessi avuto il tornado di Hoshikuzu tramite cui muovermi. Per il resto... il motivo è lo stesso per cui metà dei mercanti di Suna mi teme: diverse volte, ecco... » - cercai un modo di spiegargli la cosa senza ammettere di essere stato più volte un disastro ambulante - « ...mi capita, puramente per caso, sia chiaro, di.. rompere tutto. Non faccio apposta, ma è stato così da quando ho memoria. La roccia di quel colosso non era diversa da quella del nostro deserto e colpire nel punto di massimo danno strutturale mi è venuto quasi naturale. » Poi gli tesi la mano destra, offrendo di stringere la sua. « Oggi ho visto arti ninja che non avrei mai pensato esistessero. Le tue esplosioni sono incredibili, Hohenheim. La sabbia e il vento non vogliano, ma se qualcuno dovesse tentare di sottrarre i Kiseki sono certo che incontreranno in te un ostacolo formidabile. », gli dissi, in tutta sincerità. Vederlo in azione. Allungai il braccio, afferrando una mela. « Non è un segreto che l'avventura e l'esplorazione siano il mio pane, ma spero che missioni così pericolose non diventino all'ordine del giorno, eheheh! »

    Pochi attimi dopo ci raggiunse anche Zong-Wu, l'enorme mercenario che brandiva terribili poteri elettrici. Non era più alto di me che di qualche centimetro, ma, nonostante il mio stesso fisico fosse ben muscoloso e definito, il suo era persino più massiccio. Considerando anche il suo sguardo dalla profondità insormontabile, egli aveva una presenza non comune. Mi si avvicinò e, dopo avermi messo una birra in mano, si complimentò con me per la mia folle azione contro il colosso, dicendomi di aver guadagnato il suo rispetto. Quelle parole mi fecero sorridere con un sorriso tutto denti, come era mio solito: non tanto per il complimento in sé, quando per l'onestà ed il cuore che le parole dell'altro mi comunicarono. Ebbi subito l'impressione che Zong-Wu fosse un uomo che viveva con tutto sé stesso. Presi un sorso di quella birra, a cui in realtà non ero abituato, e lo ringraziai con un cenno del capo. « Come dici, è stata un'azione piuttosto folle. Devo ringraziarti di nuovo per le cure mediche che mi hai prestato già nella catacomba. », disse, tamburellando il collo della bottiglia sulle bende che mi erano state applicate al braccio.

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    « Resterai a Suna? », gli chiesi poi, senza preamboli. L'uomo mi stava simpatico e la sua presenza poteva aiutare molto il villaggio: non era comune imbattersi in un ninja della sua forza.

    Il mercenario, però, non ebbe tempo di rispondere, perché in quel momento Hoshikuzu prese la parola. Tra un boccone e l'altro, il jonin ci lesse una lettera del Consiglio contenente le congratulazioni da parte del villaggio, agli occhi dei quali eravamo appena divenuti degli eroi - sul momento non seppi bene come reagire a una simile nozione -, nonché le regole stabilite dai suoi membri per l'accesso al potere dei Kiseki. Mi parvero di buon senso, ma la considerazione più importante che mi parve di poter fare da quanto udii era che, effettivamente, era stato deciso di sfruttare le antiche pietre per migliorare il potenziale bellico dei ninja di Suna. La crisi in cui versava il villaggio era innegabile, ma forse c'era più di quanto dicevano dietro a quella mossa. Alzai lo sguardo alla luna. Mentre l'aria della notte mi entrava nei polmoni, mi chiesi se qualche minaccia terribile ci aspettasse all'orizzonte.

    « Appena sarò guarito chiederò al Consiglio di farmi provare ogni singolo Kiseki. », annunciai, forte abbastanza perché tutti sentissero. Nonostante l'unica cosa che desideravo era tornare alla mia vita di tranquillità, archeologia e soprattutto caccia nel deserto, se davvero il villaggio era in pericolo, non c'era spazio per dubbi. Se con il mio gesto contro il colosso di roccia avevo guadagnato un minimo di visibilità, era mio dovere cercare di sfruttarla per incoraggiare tutti gli shinobi di Suna a fare del loro meglio per il nostro villaggio.
     
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    Per quell'occasione la divisa standard dei ninja della Sabbia era stata sostituita da vesti ben più eleganti e costose. L'abito monastico che aveva scelto per i festeggiamenti era d'un rosso sanguigno, interrotto da misteriosi simboli neri e ricami d'oro che scintillavano alla luce delle torce. Haruki non aveva mai amato il lusso o l'ostentazione della ricchezza, considerandoli come volgari vezzi da nobili, ma la sua assoluta devozione verso i protocolli e le formalità lo obbligava a conformarsi ai gusti dell'aristocrazia Sunese. Il bisogno ossessivo di adeguare il suo comportamento ad ogni piccola e insignificante norma religiosa o sociale non era nient'altro che il riflesso delle sue manie di controllo. Seguire con zelo ognuna di quelle pratiche insignificanti gli conferiva un forte senso di sicurezza, convincendolo che il suo perfezionismo estremo gli avrebbe permesso di rimanere nelle grazie di Dio e di adempiere ai suoi doveri di ninja. Ora più che mai Haruki era sicuro che tutti i rituali che ripeteva con rigorosa puntualità fossero veramente ciò che lo separava dall'insignificanza. A rafforzare quella convinzione era stato il suo successo nella missione di recupero dei Kiseki. Sconfiggere il golem che l'aveva assalito facendo affidamento solo sulle proprie forze l'aveva spinto a credere che tutte le sue superstizioni avessero un fondamento anche al di fuori della sua mente. Per Haruki quella non era nient'altro che l'ennesima conferma del fatto che la volontà della Fiamma guidasse la sua mano e che ciò gli garantisse una sorta di infallibilità. Tutto questo, quindi, non faceva altro che galvanizzare la devozione con cui si dedicava alla preghiera e ai suoi doveri militari, trascinandolo in un circolo vizioso che gli impediva di rendersi conto che quello che accadeva intorno a lui era frutto del caso.


    Anche se, in quanto ad abbigliamento, il monaco aveva rinunciato a seguire le sue inclinazioni personali, non aveva fatto lo stesso nel suo modo di gestire le relazioni interpersonali. Appena arrivato alla festa, Haruki aveva salutato tutti i presenti con il suo fare flemmatico. Poi si era limitato a mettersi in disparte, osservando con attenzione i suoi compatrioti. Fatta eccezione per qualche breve battuta scambiata con Hoshikuzu, il Consigliere era rimasto in silenzio e non aveva toccato cibo. Ovviamente, non gli era sfuggita la licenziosità dei comportamenti del suo maestro, ma aveva scelto di non rimproverarlo. Durante la sua permanenza a Suna aveva imparato che gli uomini comuni avevano bisogno di sfogarsi in qualche maniera dopo una missione in cui la loro vita era stata messa in pericolo. Una serata passata in compagnia dell'alcol e dei propri compagni era pur sempre più dignitosa di una trascorsa in chissà quale postribolo. Haruki non riusciva a reprimere un moto di disgusto ogni qual volta pensava al suo maestro giacere in una di quelle luride bettole. Non era accettabile che il futuro Kazekage si abbandonasse a simili peccati. Per il suo bene e quello di Suna si sarebbe prodigato per eliminare quella piaga dal Paese del Vento. Non appena fosse stato possibile, avrebbe presentato una mozione per far chiudere tutti i bordelli. Nessuno escluso. Era sicuro che questa operazione avrebbe diminuito il degrado in cui versavano i quartieri più malfamati.


    Le regole stabilite per la gestione dei kiseki gli fecero recuperare un po' di fiducia negli Anziani. Evidentemente non erano così inetti da lasciare una di quelle sacre armi nelle mani dello straniero senza prendere alcuna precauzione. Haruki inoltre non poté che sentirsi sollevato nel sentire che Zong Wu aveva rifiutato di giurare fedeltà al villaggio in cambio di una delle pietre. Il Miyazawa non si fidava degli stranieri e anche se il suo Maestro sembrava avere grande stima per lui, non l'avrebbe accettato come suo compagno fino a che non avrebbe ottenuto una prova diretta della sua lealtà. Inoltre, anche una volta provata la sua bontà, Haruki non avrebbe comunque gradito che gli venisse affidato uno dei sette tesori. I Kiseki erano state costruiti a Suna per i Sunesi. Non era bene che fossero maneggiati da un estraneo. Quando il mercenario ebbe finito di parlare, il rosso si rivolse al Chikuma. Sembra che il vostro sacrificio non sia più necessario, Hoshikuzu-sama. Se non vi dispiace, appena possibile, vorrei accompagnarvi al Tempio, cosicché io possa assistervi nella scelta della pietra più adatta a voi. Fece una breve pausa, spostando l'attenzione sugli altri componenti del gruppo. Spero converrete con me nel dire che, indipendentemente dalle nostre necessità, permettere a Hoshikuzu-sama di possedere l'arma più consona ai suoi poteri sia la priorità. Tornò a rivolgersi direttamente al Chikuma. Il Kazekage deve essere il più potente degli Shinobi del villaggio. La pietra giusta vi permetterà di prevalere nel caso ci fossero altri pretendenti.
     
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    Quest di Villaggio
    La Cerca dei Kiseki
    Deserto dell'Anauroch


    Ascoltando la lettura frettolosa di Hoshi, il bombarolo non potè non pensare che le regole imposte dal consiglio degli anziani fossero giuste. Hohenheim condivideva l'idea che le pietre, per quanto fossero una risorsa combattiva eccezionale, dovessero essere innanzitutto difese come il più grande tesoro di Suna, secondo solo ai Demoni che il villaggio ospitava. Inoltre, erano ragionevoli, e nessuno se non un folle si sarebbe potuto attendere di meno. Gli occhi del chunin della Sabbia si mossero immediatamente verso Zong. La questione del Risorto sarebbe potuta essere una catastrofe. Lo shinobi era estremamente potente, forse come Hoshikuzo stesso o anche di più per quello che aveva visto, e la sua pretesa sui Kiseki era forte visto l'aiuto che aveva fornito. Ma il fatto di non essere sunese chiaramente lo escludeva dalla lista dei possibili candidati. E non per una questione di natali - lo stesso Hohenheim non era nato a Suna - ma di fedeltà. Come più volte lo Shogenin aveva dichiarato, il suo contributo nasceva dall'amicizia che lo legava ad Hoshikuzu, ma non al Villaggio. Questo chiaramente era un problema. Gli anziani tuttavia avevo giocato come veri maestri quella volta, promettendogli una delle pietre nel caso in cui avesse giurato fedeltà. La verità è che le Pietre sono tanto più forti quanto lo è il loro possessore. Suna guadagnerebbe molto di più nell'avere Zong legato ad uno dei Kiseki che uno qualsiasi dei nostro promettenti Genin. Per il fatto della fiducia...sono piuttosto sicuro che troverebbero il modo di far rispettare un patto di fedeltà...Tuttavia non ci fu molto da discutere sulla faccenda una volta che il Risorto declinò l'offerta. Hohenheim non conosceva le ragioni dietro quel no, ma questo lo faceva stare più sereno in un certo senso.

    Per lo più, la cosa era legata a quella nomina che Hoshikuzo aveva buttato lì come un fatto insignificante: guardiano dei Kiseki, responsabile di tutti coloro che ne reggevano il potere. Una bella responsabilità, una di quelle che forse avrebbe preferito non avere, ma che comunque avrebbe accettato. In realtà difendere le pietre da un qualsiasi nemico non gli dava nessun problema. Ma cosa sarebbe successo nel caso di un traditore? Sarebbe dovuto andare lui a castigare la testa calda? Forse un suo amico? Ma questi pensieri vennero rapidamente scacciati dalla mente del chunin. In fondo era come diceva Hoshikuzo: lì erano tutti come fratelli, e quella missione lo aveva dimostrato. Lo stesso gesto di Hoshi di non reclamare alcuna pietra per sè era un modo per far capire quanta fiducia lui riponesse negli shinobi che aveva davanti. Non era cosa da poco.

    Bene! Ora che le "comunicazioni ufficiali" sono finite possiamo tutti tornare a bere e mangiare! Lasciate i pensieri sulle Pietre dell'Anima a domani! Ora sono al sicuro nelle nostre mani, e questo Suna lo deve a voi! Alzando il calice il chunin brindò alla salute di tutti i presenti e lasciò che la festa continuasse.

    I festeggiamente continuarono fino a notte fonda. Il cibo sembrava non finire mai e così la musica e le risate. Quella sera nessun pensiero cupo avrebbe pervaso la mente dei ninja: quella era una serata di festa, come poche ne capitavano durante la dura vita degli shinobi. Perchè davvero un grande traguardo era stato raggiunto, e lo sforzo di quel manipolo di ninja sarebbe stato celebrato nel tempo, ben oltre la durata delle loro vite.


    Ce l'abbiamo fatta!!!! Potete fare un post conclusivo ed aggiungere l'evento nella vostra Timeline personale così da poter essere giustamente stemmati. Complimenti a tutti! Ora potete divertirvi con le vostre pietruzze magiche!
     
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    The End

    IX




    Sistemato e stravaccato sulle sedie di quello che era il nostro premio di giornata, ovvero un ottimo banchetto, non potevo smettere di pensare alla situazione. Le parole di Hoshi erano state chiare, i Kiseki appartenevano a Sunagakure, ed il rifiuto del caro Zong Wu si faceva interessante.
    Per come l'avevo conosciuto io non avevo avuto alcun motivo di dubitare della sua fedeltà al villaggio. L'avevo incontrato la prima volta nel quartiere in cui risiedeva, prima di andare nel paese del ferro ad apprendere l'arte dell'artigianato io, e quella per la costruzione delle armature lui. In quel viaggio non avevamo avuto alcun genere di ostacolo, non c'erano stati combattimenti e la situazione era stata di calma totale. Tra l'altro, visto che hai tempi quella missione mi venne assegnata dal Mikawa mi ero camuffato, e nonostante ai tempi non sapessi di trovarmi di fronte ad uno shinobi così esperto, la mia finzione mi aveva permesso di tenermi celato ai suoi occhi. Niente di particolarmente utile alla causa in realtà, ma perlomeno anche se mai avesse saputo che era stato ordine del guardiano di Oto che lo contattassi, non ci sarebbe stato nessun collegamento da fare.


    Proprio non vedo il nesso di usare tanta prudenza...

    Da quello che avevo capito il padrone aveva legami con tutti, ed indubbiamente ne aveva molti anche con i qui presenti Hoshi ed Zong Wu. Il rifiuto di Zong però mi fece pensare. Se non era fedele a Sunagakure, aveva prestato il suo aiuto solamente come segno di amicizia, stima, o qualcosa del genere per il Rosso, e basta. Infine, nemmeno per ricambiare gli venne donato temporaneamente l'uso di una queste pietre preziose. Non potevo saperlo, ma condividevo gli stessi pensieri del chunin bambino, in quanto sarebbe stato meglio cercare di attirare un ninja di tale spessore nelle nostre fila, forse anche con il rischio di perdere uno dei sassi magici del villaggio.
    Indubbiamente, se fosse stato necessario unendo le forze avremmo potuto recuperarlo, ma d'altra parte magari Zong Wu si sarebbe potuto sentire più portato a prestare nuovamente assistenza al villaggio se necessario, in segno di gratitudine per la concessione. Ad oggi, vista la totale assenza di contatti con il padrone da diversi mesi non avevo modo di ottenere nuove informazioni, nè di indagare in tal senso, eppure qualcosa mi diceva che avrei dovuto tenere bene a bada i rapporti.


    Buona questa birra ragazzi, buona!!

    Dissi dopo essermi alzato per andarne a prendere un boccale. La tenera età la rendeva una bevanda difficile, ma nel mio piccolo stavo andando a prendere dell'alcool nel quale affondare i pensieri.
    Ripensai ancora una volta al Kiseki Nero, ed al cavaliere errante che avevo sconfitto assieme al coraggiosissimo esploratore.
    Dovevo recarmi al tempio al più presto.

     
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    Conclusi i comunicati ufficiali, la festa procedette ancora per molte ore. Molto più di quanto Haruki ritenesse fosse dignitoso dedicarsi ai piaceri della carne. Era rimasto solamente per non mancare di rispetto al suo Sensei e al Capitano dei Sand Scorpions, Hohenheim Kakita. I suoi modi ossequiosi nei confronti dell'autorità superavano il disprezzo per i numerosi vizi di qui era stato testimone quel giorno. Tuttavia, anche se il suo corpo era fisicamente presente in quel luogo, la sua mente era altrove. Non avrebbe potuto dedicarsi alla preghiera o al suo dovere in quell'occasione, ma niente gli impediva di organizzare le sue prossime mosse. Indubbiamente, il giorno seguente, all'alba, si sarebbe recato al Tempio. Ovviamente, non prima di essere passato alla residenza dei Chikuma. Avrebbe svegliato Hoshikuzu-sama e l'avrebbe accompagnato ai suoi doveri. Anche se era sicuro che al Jonin non sarebbe piaciuto alzarsi presto dopo una notte di bagordi, Haruki avrebbe ignorato le sue proteste. Il suo Sensei era un uomo dalle molte virtù, ma ormai si era arreso all'idea che non avesse molto amore per le questioni formali. Tuttavia, il monaco era sicuro che con il tempo sarebbe riuscito a correggere questo lato negativo del suo carattere. Ci sarebbe voluto molto impegno, ma era sicuro che alla fine la Volontà di Dio avrebbe prevalso. Suna avrebbe avuto un Kage degno di questo nome. Qualcuno che avrebbe potuto raccogliere con onore il retaggio di Reto e tutti gli altri shiobi che avevano seduto sul trono del vento dopo di lui. Pertanto sarebbe stato necessario che lui ricevesse la pietra più adatta al suo potere. Ciò significava che nessuno degli altri shinobi si sarebbe dovuto avvicinare ad una di esse prima che l'avessero fatto loro. Haruki sapeva di poter usare la propria autorità per chiedere alle Guardie di non lasciar entrare nessuno finché lui e Hoshikuzu non fossero arrivati, ma non si fidava di loro. Più volte era stato testimone della loro inettitudine, quindi non voleva correre alcun rischio. Solo se la situazione fosse stata sotto il suo completo controllo, il Miyazawa si sarebbe sentito sicuro.


    Nonostante la sua volontà di aspettare con pazienza la conclusione di quell'evento, Haruki, a notte inoltrata, decise che la sua presenza non era più richiesta. Ormai il tasso alcolemico dei suoi compatrioti aveva raggiunto livelli così alti da rendergli ovvio che non si sarebbero nemmeno accorti della sua assenza. Notare che perfino Ryoshi, un bambino di poco più di 10 anni, indugiasse in simili vizi e che nessuno dei presenti avesse osato sottolineare quanto sconveniente fosse il suo comportamento l'aveva disgustato, fornendogli un ulteriore motivo per andarsene. Presto nessuno avrebbe più assistito a scene simili. Presto avrebbe ricondotto il villaggio sulla via indicata dalla Fiamma.
     
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    Falce dei Kaguya


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    Tirare le somme

    Alla domanda del giovane, e quanto mai bislacco, Jin, Zong Wu accennò un sorriso: Forse per qualche tempo, sì, resterò ancora a Suna, ma tendo a non restare troppo a lungo nello stesso luogo. Un paio d'anni magari, poi mi sposto di nuovo. E comunque è stato un piacere curarti, in fondo un ninja promettente come te sarebbe uno spreco se andasse a morire in un buco nel deserto come quello. , gli disse con tono cordiale lo Shogenin.

    Poi ci fu l'esposizione delle decisioni degli anziani e tutti i discorsi che ne seguirono, su tutti, felici della possibilità di avere un Kiseki, fu una la reazione che, più per il modo che per le parole, non piacque al Risorto: quella del ragazzetto cieco.
    Capisco che tutti possono diventare ninja, ma certi ninja così terribilmente servili non dovrebbero essere uccisi sul nascere?
    Fratello, non ti sembra di esagerare? O è invidia la tua?
    Non mi dispiace di non avere uno dei Kiseki, ben altri sassi voglio... e sarei più che felice se Hoshi ne prendesse uno, ma il modo di fare del cieco mi dà un bel pò fastidio... mi ricorda un altro che ho reso cieco io stesso.
    L'Akuma..., brontolò a bassa voce Zong Wu, mentre il ricordo dei modi di fare esagerati di quello stesso ninja che non vedeva da anni (il ché non gli dispiaceva) gli tornarono alla mente.
    Un ricordo che, come arrivò, andò via, mentre, presa una birra, l'ennesima, lo Shogenin si diresse verso il bordo di quel terrazzo e guardò verso il deserto.
    Abbiamo aiutato Suna a prendere i Kiseki, e ci ha offerto una casa che hai rifiutato.
    Perché non ci serve una casa a Suna...
    Lo abbiamo aiutato nel recuperare una delle Sette Spade da tornare a Kiri, il ché gli dovrebbe dare l'ultimo tassello di gloria per diventare Kazekage...
    Lo spero caldamente, il primo obiettvo era quello, la Falce è stato un gradito surplus...
    Abbiamo anche aiutato nei fatti di Tsuya...
    Ma ci siamo fatti scappare Hayate in quel caso.
    Però, hai ottenuto una bella pelliccia, che ancora non hai lavorato e tanto altro.
    Vero pure quello... ma adesso, direi, che è tempo di accelerare un pò i passi verso la Vendetta!
    Cioé? Vuoi seguire la traccia che ci aveva detto l'Otese?
    Non ancora, prima voglio rivedere mio fratello..., bisbigliò, sorseggiando la birra, il Risorto.
    Tuo cosa?
    Sono qui, fratello... a meno che...
    Ripristinare l'alleanza con le Fenici? Mi sembra una buona idea.
    Ed in effetti, alcuni giorni dopo, Zong Wu avrebbe lasciato Suna, come spesso faceva, e poi Feng Gu sarebbe riapparso nei pressi del Paese del Thé.

    ----

    Ne ho approfittato per ricollegare le mie giocate secondo la cronologia, dato che questa è l'ultima subito prima di quella del Rancore Marchiato a Fuoco.

    Ottima giocata, complimenti a tutti :riot:

    Bartok: niente di personale, è un parere del mio pg sul tuo ^^'
     
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    Y Danone
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    Sand Scorpion
    ..E Kiseki Sia..
    9° Post Attivo




    E così anche quell’avventura si era conclusa. Il rosso rimase sorpreso quando il monaco lo intimò di prendere uno dei Kiseki. Il sogno di Hoshikuzu era senza alcun dubbio quello di diventare il Kazekage del villaggio e quello che il cieco diceva era di sicuro vero anche se non ci credeva fino in fondo -Eh.. oh.. si se lo dici tu!.. il kiseki è di sicuro un’arma potente nelle mani di un ninja esperto.. se proprio insistete sarà onorato di prenderne uno in custodia!..- il rosso avrebbe fatto un leggero inchino in segno di ringraziamento, quasi spettasse a quel manipolo di ninja decidere se la cosa fosse giusta o meno. La realtà era che Hoshi non si sentiva in alcun modo superiore o al di sopra di tutti loro, per lui quelli erano solo degli amici con cui dividere esperienze belle e brutto, tutto in nome di un villaggio e di un popolo che tutti loro amavano ed erano li per proteggere -Se uno dei Kiseki mi aiuterà a proteggere tutti noi dai pericoli futuri allora lo prenderò.. sono sicuro che presto qualcuno di voi sarà pronto per averlo al mio posto!- il bicchiere del rosso era colmo di birra mentre lo alzava al cielo spruzzando birra un po’ ovunque -UN BRINDISI PER SUNA!!! E PER I SUOI GUARDIANI!!!.. cioè noi.. VIVA SUNA!!!- e la festa sarebbe andata avanti fino al mattino.


    Quell’esperienza non era servita solo a recuperare degli antichi e potenti artefatti. Tutta quella storia, il dolo e le prove superate avevano creato un legame tra quei ninja che difficilmente la vita sarebbe riuscita a distruggere. Era quello il vero potere dei Kiseki, il potere di riuscire ad unire le persone e i ninja che li indossavano e no. Suna da quel giorno sarebbe stata più forte e lo sarebbe stata sempre di più grazie ad Hoshi e tutti i ninja che come lui partecipavano attivamente alla crescita del villaggio. Solo un futuro radioso si stagliava davanti a loro, fino a quando sarebbero riusciti a rimanere uniti nessuno sarebbe mai riuscito a fermarli. Era giunto il momento di emergere dalla sabbia del deserto che per troppo tempo aveva sotterrato il loro paese.


    OT/ Fine!!! UN MEGA GRAZIE AD HOHE CHE SI E’ SBATTUTO PER FARCI LA MEGA QUEST DEI KISEKI!!! MITICO OLTRE OGNI CONFINE!!! :riot:
    Per quanto riguarda i Kiseki chi ha la possibilità di prenderne uno lo prenda.. mettetevi d’accordo senza litigare.. le regole le avete nel mio post.. si seguono quelle.. se ci sono contese si risolvono in arena e chi vince si porta a casa la pietra! Se avete problemi o dubbi contattate o me o Hohe che è lui ad avere la gestione ufficiale delle pietre dato che è il guardiano delle stesse! :sisi:

    Se qualcuno vuole il Kiseki Bianco con il primo PG me lo dica che vediamo come fare.. insomma glielo cedo.. se no TIE'!!!
     
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