[Contest][Gioco] I Figli del Lupo

Quest livello C

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    I Figli del Lupo

    Post I



    Il Paradiso dei Gentiluomini, a differenza di quanto il nome potrebbe indurre a pensare, è tutt'altro che un luogo adatto a persone rispettabili. Eppure è in quel postribolo alla periferia della città accademica che il vostro responsabile vi ha invitato ad incontrarlo. L'esterno dell'edificio, fatta eccezione per la grossa insegna luminosa, appare totalmente anonimo, esattamente come il quartiere che lo accoglie. Che conosciate o meno la natura delle attività di quel luogo, la pioggia che da qualche ora si sta abbattendo su quella regione del continente vi avrebbe aiutato a trovare il coraggio di entrare. All'ingresso, dietro un bancone di legno finemente intagliato, c'è una giovane donna con un kimono colorato. Osservando la raffinatezza dell'arredamento, non vi sarà difficile immaginare quanto costoso possa essere il servizio offerto da quella struttura. La ragazza ha lunghi capelli neri raccolti in uno chignon e sottili occhi neri. Sorride, vi saluta con un rispettoso cenno del capo e vi chiede di mostrarle i vostri inviti. Tutti i documenti necessari per la missione vi sono stati consegnati dall'amministrazione del vostro villaggio, quindi quel controllo non dovrebbe impensierirvi. Dopo essersi assicurata di aver confermato la vostra identità, la donna vi conduce in uno stretto corridoio lungo il quale si aprono le alcove in qui i clienti incontrano le ragazze. Fortunatamente delle porte scorrevoli vi impediscono di vedere all'interno, ma i rumori che sentite lasciano ben poco spazio all'immaginazione. Quelle devono sicuramente essere le camere più economiche, visto che quella peculiare attività commerciare si distribuisce su almeno tre piani.


    Giunti alla stanza prenotata dal vostro superiore, la ragazza avrebbe aperto un sottile spiraglio, sufficiente a far entrare una sola persona alla volta. Entrate, prego. Si inchina brevemente e vi saluta, prima di allontanarsi definitivamente. L'arredamento, benché elegante, è piuttosto semplice: due divanetti posti contro le pareti e separati da un piccolo tavolino da the. Ad accogliervi c'è un ragazzo di circa 20 anni, abbracciato a due signorine decisamente poco vestite. Ehi, voi dovete essere Ryuu e Takeshi. Io sono Genzo Uchiha! Nonostante la situazione, il chunin non appare per nulla imbarazzato. Osservando bene il suo aspetto, vi accorgerete che non dista molto dal modello che tutti hanno in mente quando si pensa ad un portatore dello Sharingan. Alto, moro, di bell'aspetto, con un sorriso beffardo stampato in volto e quell'irritante sicumera tipica degli Uchiha. Su, non siate timidi, sedetevi! E con la mano destra vi indica il divanetto opposto a quello su cui è seduto. Ora, signorine, è ora di separarci. Sono desolato, ma devo discutere di alcune faccende importanti con questi ragazzini. Va bene, Genzo-san, ma prometti che tornerai a trovarci? dice la prima ragazza in tono languido, mentre si alza e copre con un braccio il seno nudo. Certamente, come potrei resistere al vostro fascino? Risponde l'Uchiha, aggiungendo una sonora pacca sul sedere della donna.


    Rimasti soli, Genzo avrebbe appoggiato sul tavolino che gli stava difronte 4 fotografie. Indicando quella che raffigurava una bambina, avrebbe cominciato ad illustrarvi i dettagli della missione. Junko Torihata, 4 anni, e Hiroto Torihata, suo nonno, nonché il precedente capovillaggio, sono stati i primi a sparire. Gli altri due, un monaco e un fabbro di 33 anni sono stati dati per dispersi a distanza di 4 giorni dal primo caso e a 3 giorni l'uno dall'altro. Non sono stati ritrovati cadaveri, quindi potrebbero essere ancora vivi. I rapimenti sono iniziati la settimana scorsa, in comunanza con l'arrivo del clan Yamainu. Avete presente chi sono? Avrebbe fatto un piccola pausa, in attesa di ascoltare le vostre risposte. In caso avreste risposto negativamente, vi avrebbe brevemente raccontato di quelle persone. Beh, non c'è molto da sapere. Sono un gruppo di ninja nomadi che abitano il Paese del Fuoco. Non si fermano mai per più di qualche mese nello stesso luogo. Poi, avrebbe ripreso a parlare della missione. Gli abitanti del posto hanno subito accusato quella gente, ma non abbiamo prove che siano stati loro. Ovviamente, gli Yamainu non hanno preso bene questa cosa e per evitare che scoppi un casino la Foglia ha deciso di mandare noi. Fatta eccezione per le prime due vittime non ci sono collegamenti evidenti tra questi 4 individui, quindi non siamo ancora riusciti a capire perché siano stati scelti proprio loro. Da un'altra busta avrebbe preso una mappa della zona e con un dito vi avrebbe indicato la vostra meta. Domani, appena arrivati a destinazione, parteciperemo ad una riunione con i capi del villaggio e quelli del clan Yamainu. Probabilmente saranno tutti parecchio incazzati, quindi dovremo fare da mediatori. Tenete gli occhi bene aperti perché il colpevole potrebbe essere una di quelle persone. Come magari avrete già capito il nostro obiettivo è scoprire che fine abbiano fatto quelle persone, trovare chi le ha rapite, e sopratutto... Si sarebbe sporto in avanti, fissando prima Ryuu e poi Takeshi negli occhi ...evitare una guerra tra il Clan Yamainu e gli abitanti del Villaggio. Genzo si sarebbe nuovamente svaccato sul divano, poi avrebbe estratto una sigaretta da una tasca dei pantaloni e, mettendosela in bocca, l'avrebbe accesa. Se non avete domande, potente anche andare a dormire. Il chunin, a quel punto, vi avrebbe consegnato le chiavi delle camere dove avreste passato la notte. Riposatevi perché partiremo domani all'alba.


    Siete liberi di decidere quando e come vi sono stati consegnati i documenti per la missione e come siete arrivati all'accademia. Per domande o dubbi, c'è l'Ot. Buon Game! Spero di riuscire a farvi divertire ^^


    Edited by Bartok. - 23/3/2016, 18:39
     
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  2. Sesshomaru25
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    Capitolo I
    La Prima Volta





    Erano le 10:00 quando ricevette una lettera molto interessante.
    Veniva direttamente dall'amministrazione del Kage, diceva che alcuni ninja di Kiri era stato reclutati per una missione da parte di quelli di Konoha.
    Non persi un minuto di più! Raccolsi tutto il mio equipaggiamento e mi diressi verso il palazzo del Mizukage per prendere tutto il resto della documentazione citata nella lettera.
    Finalmente era giunto il momento della mia prima missione.
    Attraversai il paese senza badar minimamente alle bancarelle ed ai banconi di cibarie sparsi lungo le strade, avevo solo voglia di dimostrare il mio valore.
    Mi rivolsi al responsabile dell'area amministrativa che mi diede tutti i ragguagli sulla missione che avrei affrontato: luogo dell'incontro, persona con cui mettersi in contatto e relativo invito.
    Ero pronto.


    Passarono alcune ore e mi ritrovai davanti ad un locale non di certo dei migliori per reputazione; non avevo di certo voglia di entrare in un postaccio del genere ma il luogo di incontro era questo e la pioggia di certo non mi stava dando molta scelta..
    Mostrai l'invito all'ingresso ed una gentil donzella mi fece strada.
    Non serviva un genio per capire quale fosse l'attività prevalente del locale, tutto il posto era saturato di sudore e rabbia!
    Mi ritrovai lungo un corridoio stretto e angusto, le porte scorrevoli sui lati erano chiuse ma i rumori che provenivano dal loro interno erano inequivocabili!

    Un bordello!!! Che razza di ninja organizza un meeting per una missione in un bordello?! Spero almeno che non si tratti di dover ritrovare la "virtù" persa da una di queste "signore"... Sarebbe impossibile!

    Mi feci scappare una leggerissima risatina, facendo voltare di scatto la ragazza che mi stava facendo strada.

    Eh...?! Legge nel pensie...

    Entrate, prego.

    Eravamo arrivati, la dolce fanciulla aprì un sottile spiraglio nella porta scorrevole indicandomi la direzione.
    Senza indugio mi infilai di soppiatto all'interno della stanza.

    Ehi, voi dovete essere Ryuu e Takeshi. Io sono Genzo Uchiha!

    Davanti a me uno spettacolo davvero poco decoroso! Un giovane di circa vent'anni stava spaparanzato comodo su un divano tenendosi strette strette due ragazzine poco più che maggiorenni e ben poco vestite, le sue mani vagano da un seno all'altro da una chiappa ad un'altra...
    E questo è il ninja che dovrebbe farmi da supervisore pensai tra me e me...

    Iniziamo bene...!

    Su, non siate timidi, sedetevi! Ora, signorine, è ora di separarci. Sono desolato, ma devo discutere di alcune faccende importanti con questi ragazzini.

    Va bene, Genzo-san, ma prometti che tornerai a trovarci?

    Certamente, come potrei resistere al vostro fascino?

    Le due ragazze uscirono dalla stanza, senza nasconderlo troppo le guardai mentre attraversavano la porta, non mi tratteni e lanciai loro una prima occhiata alle nude natiche e poi le fissai negli occhi come a voler far sapere loro che per me erano solo due pezzi di carne vecchia messi in vendita con scontro dal primo macellaio figlio di puttana di turno!
    La realtà non era poi così diversa infondo per loro..
    Genzo poggiò sul tavolo alcune fotografie, quelle di un vecchietto e di un ragazzino ed altre due che immortalavano due uomini adulti.
    Le spostai con le mani cercando di mettere a fuoco i soggetti catturati dalla celluloide.

    Junko Torihata, 4 anni, e Hiroto Torchiata, suo nonno, nonché il precedente capovillaggio, sono stati i primi a sparire. Gli altri due, un monaco e un fabbro di 33 anni sono stati dati per dispersi a distanza di 4 giorni dal primo caso e a 3 giorni l'uno dall'altro. Non sono stati ritrovati cadaveri, quindi potrebbero essere ancora vivi. I rapimenti sono iniziati la settimana scorsa, in comunanza con l'arrivo del clan Yamainu. Avete presente chi sono?

    Mi limitai far cenno di no col capo in attesa di ulteriori istruzioni e informazioni da parte del ninja della foglia.

    Beh, non c'è molto da sapere. Sono un gruppo di ninja nomadi che abitano il Paese del Fuoco. Non si fermano mai per più di qualche mese nello stesso luogo. Domani, appena arrivati a destinazione, parteciperemo ad una riunione con i capi del villaggio e quelli del clan Yamainu. Probabilmente saranno tutti parecchio incazzati, quindi dovremo fare da mediatori. Tenete gli occhi bene aperti perché il colpevole potrebbe essere una di quelle persone. Come magari avrete già capito il nostro obiettivo è scoprire che fine abbiano fatto quelle persone, trovare chi le ha rapite, e sopratutto....evitare una guerra tra il Clan Yamainu e gli abitanti del Villaggio. Se non avete domande, potente anche andare a dormire, riposatevi perché partiremo domani all'alba.

    Genzo passò le chiavi a me e Ryu, che ancora non aveva notato alle mie spalle, allungai la mano sinistro e presi le chiavi infilandole immediatamente in tasca; velocemente mi rialzai e con un cenno col capo salutai Genzo Uchiha.

    Ricevuto! Le auguro una buonanotte Genzo San... Se mi volete scusare adesso mi dirigo alle mie stanza..

    Uscii dalla stanza con un senso di disapprovazione e nausea, come poteva una persona del genere essere trai i ranghi di uno dei più importanti villaggi ninja del paese? Come poteva un essere viscido come quello essere un ninja? Forse gli standard a Konoha sono talmente bassi che chiunque venga raccattato per strada può diventare un ninja?
    Decisi di non pensarci troppo, l'alba mi attendeva e non volevo sfigurare durante la mia prima missione avrei dovuto essere ben riposato e con i riflessi pronti.
    Domani sarebbe stata iniziata la mia prima missione.





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    I figli del lupo

    Bordello


    Dalla sua promozione a guardiano delle mura erano ormai passate circa un paio di settimane, e Ryuu stava cominciando a prenderci proprio la mano con quel suo nuovo lavoro, anche se non poteva negare che ci potessero essere dei lunghi momenti di noia quando si ritrovava per molte ore senza niente da fare. Fu proprio in una di quelle interminabili pause, mentre picchiettava le dita sul tavolo nel suo ufficio senza un motivo concreto, che finalmente accadde qualcosa di imprevisto che forse avrebbe potuto cambiargli la giornata.
    Dalla porta del suo ufficio entrò un messaggero che gli consegnò una convocazione per una missione, cosa che lo fece letteralmente saltare giù dalla sedia per afferrare al volo la lettera e leggerne tutti i dettagli.
    Evvai! Era ora.
    In effetti era da parecchio che non veniva chiamato a svolgere la missione, impiegando la maggior parte del suo tempo controllando i passanti al gate, e la notizia di poter partire per un qualche eccitante incarico magari pericoloso, gli illuminò decisamente la giornata, mandandolo in estasi e contando impazientemente il tempo che restava alla fine del suo turno. Non c'era niente che aspettasse di più da parecchio tempo, e non appena arrivò l'ora in cui poter finalmente lasciare la sua postazione alle mura, si fiondò immediatamente a casa il più velocemente possibile, attraversando le strade nebbiose e precipitandosi nella sua stanza appena arrivato, preparando il necessario per il viaggio.

    La destinazione era ai confini del villaggio accademico, nel Paese dei Noodles, e nonostante ci fosse stato solo un paio di volte, non ebbe mai il tempo di farsi un giro come si deve per visitare i villaggi caratteristici del luogo, dove avrebbe potuto provare i vari ristoranti, riempiendosi la pancia di tanti tipi di ramen diversi.
    Il giorno dopo salì sulla prima nave disponibile diretta al Paese del Ramen, non molto lontano dal Paese dell'Acqua per fortuna, e nel giro di un paio di giorni arrivò a destinazione, nel villaggio sede dell'Accademia. Il tempo non era certo dei migliori, dato che la pioggia incessante aveva cominciato a stargli dietro da metà viaggio e costringendolo ad usare il suo impermeabile impacchettato nello zaino, tuttavia non gli importò granchè, essendo più che felice di sentire nuovamente l'adrenalina scorrergli in corpo per quella bella sensazione che si prova nel trovarsi a svolgere una missione.
    Purtroppo, essendo già in ritardo sulla sua tabella di marcia, vista la lentezza con cui dovette procedere per via del mare mosso, decise che non era il caso di fermarsi a mangiare qualcosa lungo la strada, dirigendosi immediatamente nel quartiere indicato nella missiva, luogo in cui non era mai stato e che gli sembrò alquanto tetro per un incontro con un mandante. Probabilmente era stato scelto un posto così per mantenere un certo anonimato, quindi entrò fiducioso in quella specie di albergo, dopo aver chiesto indicazioni al primo passante che incontrò, non rendendosi ancora completamente conto del tipo di luogo in cui si trovava per via dell'insegna fuorviante che lasciava intendere che si trattasse di un locale alquanto rispettabile.
    L'arredamento era molto elegante e sfarzoso, in confronto all'esterno dell'edificio totalmente anonimo, un ambiente sicuramente piacevole e rilassante per i sensi, come anche la bella ragazza dietro al bancone che accolse con un bel sorriso il ninja, a cui rispose anche lui accennando un inchino e mostrandole l'invito che il messaggero di Kiri gli consegnò al villaggio. Decisamente una bella donna che metteva a proprio agio la gente, e Ryuu proprio non capiva perchè un posto così raffinato si trovasse in un quartiere così apparentemente malfamato del villaggio, ma decise di lasciar correre e seguire la signorina lungo uno stretto corridoio che l'avrebbe condotto alla sua stanza.

    Durante il tragitto, passando dinnanzi a diverse stanze chiuse, non potè fare a meno di notare i versi assolutamente espliciti che ne provenivano, che lasciavano ben intendere che gli ospiti all'interno ci stessero dando dentro alla grande. Da quasi tutte le stanze a cui passò davanti si sentivano versi e gridolini, cominciando ad avere qualche sospetto sulla reale attività di quel luogo, dato che sembrava esserci decisamente un po' troppa attività in corso per un normale albergo.
    Questa cosa è un po' sospetta... O qui sono tutti piuttosto arrapati o sono finito in un bordello.
    Quesito che trovò subito risposta quando entrò nella stanza indicata dalla ragazza in kimono, notando un ragazzo abbracciato a due fanciulle quasi nude, sentendosi anche leggermente imbarazzato anche se la cosa non era contraccambiata dagli altri presenti.
    Si, sono in un bordello.
    Anche se un po' a disagio, si accomodò sul divanetto difronte a ragazzo, dopo che questi si presentò e li mise a proprio agio.
    Io sono Genzo Uchiha! Su, non siate timidi, sedetevi!
    Bè, se non era a disagio in quella situazione, non vedeva perchè sarebbe dovuto esserlo lui, quindi senza tanti indugi Ryuu prese il suo posto accanto ad un ragazzo che aveva già notato sulla nave da quando era partito da Kiri, quindi ne dedusse con grande sorpresa che doveva trattarsi dell'altro ninja che l'avrebbe dovuto accompagnare nella missione. La sua attenzione, però, in quei momenti era rivolta al ragazzo che si rivelò essere il loro mandante, non avendo mai conosciuto un Uchiha (anche se aveva sentito parlare dei loro poteri particolari) ed essendo ansioso di conoscere i dettagli della missione per poterla finalmente cominciare.
    In fondo la situazione non era poi delle più strane, non c'erano altro che due provocanti ragazze avvinghiate a lui, niente di così sconvolgente per riuscire a metterlo eccessivamente a disagio, anzi ad un certo punto si rivelò quasi divertito da quella scena.
    Che forza, un Uchiha.
    Salve. Si, io sono Ryuu.
    E dopo aver mandato via le due donzelle, quasi per dispiacere di Ryuu, con tanto di bella pacca sul sedere, mise davanti ai due delle foto, cominciando a spiegargli i soggetti e le circostanze.

    Non ci fu molto da spiegare, le persone delle foto, tra cui una bambina di 4 anni erano sparite e per fortuna non erano stati ritrovati i corpi. Una situazione alquanto spiacevole, ma Ryuu già cominciò a capire lo scopo della missione, continuando ad ascoltare attentamente il discorso del loro interlocutore. Quelle sparizioni, inoltre, avvennero in coincidenza con l'arrivo di un certo clan al villaggio, ma di cui il genin non aveva mai sentito parlare, cosa di cui mise al corrente l'Uchiha quando questi chiese ai due ninja se lo conoscessero.
    Mh, no. Io non l'ho mai sentito nominare.
    Beh, non c'è molto da sapere. Sono un gruppo di ninja nomadi che abitano il Paese del Fuoco. Non si fermano mai per più di qualche mese nello stesso luogo. Gli abitanti del posto hanno subito accusato quella gente, ma non abbiamo prove che siano stati loro. Ovviamente, gli Yamainu non hanno preso bene questa cosa e per evitare che scoppi un casino la Foglia ha deciso di mandare noi.
    Per fortuna il ragazzo non si risparmiò in spiegazioni, seppur molto riassuntive, ma a Ryuu non servì altro per inquadrare la situazione. Il fatto che non ci fossero collegamenti tra le vittime, se non per il nonno e la bambina, faceva intendere che forse non si trattava di obbiettivi mirati, ma niente poteva essere dato per certo in una situazione simile. La priorità era ritrovare le vittime e scoprire chi c'era dietro quei rapimenti, ma prima di tutto, Genzo li informò di una riunione a cui avrebbero dovuto assistere ed a cui avrebbero partecipato i membri del clan Yamainu e i capi del villaggio, indicando su di una mappa la posizione in cui si sarebbe svolta, e non ci volle di sicuro un genio per capire che non sarebbe stata una cosa molto tranquilla.
    Tenete gli occhi bene aperti perché il colpevole potrebbe essere una di quelle persone. Come magari avrete già capito il nostro obiettivo è scoprire che fine abbiano fatto quelle persone, trovare chi le ha rapite, e sopratutto... evitare una guerra tra il Clan Yamainu e gli abitanti del Villaggio.
    Tutto molto chiaro, non c'era di sicuro bisogno di altre spiegazioni. Il genin aveva ormai già svolto diverse missioni, abituandosi ad avere a che fare con situazioni del genere, ma fare da mediatore ad una riunione tra due clan per una faccenda così delicata ancora non gli era capitato, specialmente se tra i presenti ci sarebbe potuto essere davvero uno dei responsabili dei rapimenti, anche se Ryuu non voleva farsi pregiudizi in merito. In ogni caso, dalla sua esperienza aveva imparato che era una buona mossa non farsi problemi a chiedere altri dettagli ai mandanti se qualcosa non era molto chiaro, ma avendo capito piuttosto bene quale sarebbe dovuto essere il loro compito, non si sentì di fare altre domande in merito, e la stessa cosa fece l'altro ninja.
    No, nessuna domanda, credo di aver capito tutto.
    Riposatevi perché partiremo domani all'alba. Disse l'Uchiha dopo aver passato ad entrambi le chiavi delle proprie stanze, ed a quel punto Ryuu non ebbe più motivo di restare lì, alzandosi e salutando quello che avrebbe dovuto essere il loro caposquadra, dato che disse che li avrebbe affiancati nel compito, per poi uscire dalla stanza seguendo il kiriano che ad occhio e croce avrebbe dovuto avere all'incirca la sua stessa età.
    Va bene, allora ci vediamo domani.
    In effetti era già calata la sera ed avendo affrontato un viaggio, era meglio andare a dormire per recuperare un po' di forze in vista della sveglia di prima mattina, ma dopo essersi ritrovato nel piccolo corridoio con Takeshi, decise che se avessero dovuto collaborare in una missione, avrebbero almeno potuto fare conoscenza, quindi allungò la mano destra verso di lui, ripresentandosi anche se grazie all'Uchiha conoscevano i loro rispettivi nomi e cominciando a scambiare due parole amichevolmente prima di separarsi ed andare ognuno nella propria stanza.
    Ah, comunque io sono Ryuu, piacere. Disse il genin con un sincero sorriso. Ti ho visto sulla nave, ma non mi aspettavo che fossimo nella stessa missione. Avevano lo stesso coprifronte in bella vista, ma non aveva pensato di scambiare due parole con quel ragazzo mentre si trovavano in viaggio verso la stessa meta, non essendo molto insolito vedere altri ninja in viaggio e preferendo starsene sulle sue, non sapendo se al ragazzo avrebbe fatto piacere chiacchierare con lui.
    Ad ogni modo, non si sarebbe prolungato molto con la conversazione, fermandosi giusto a chiedergli in cosa fosse specializzato e informandolo che lui si dilettava soprattutto in ninjutsu acquatici, giusto per capire come avrebbero potuto collaborare, per poi sciogliere la breve seduta ed andandosi a sistemare nella sua camera, non perdendo neanche tempo a disfare la borsa e limitandosi mangiare uno spuntino veloce dal suo zaino e spogliarsi prima di andare a dormire.
     
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    Di Male in Peggio

    I Figli del Lupo - Post II




    Alba - 06:15

    È normale aspettarsi che un ninja di alto rango conti tra le proprie qualità l'essere sempre puntuale. Eppure, all'orario indicatovi dal vostro capogruppo, all'ingresso del Paradiso dei Gentiluomini non troverete nessuno, fatta eccezione per la receptionist che vi ha accolti la sera precedente. I minuti passano veloci e dopo mezz'ora Genzo Uchiha non si è ancora fatto vivo. A questo punto è lecito pensare che uno di voi decida di andare a cercare il Chunin o di chiedere informazioni alla donna seduta dietro al bancone. Sfortunatamente, qualunque cosa scegliate di fare non vi porterà a nulla. La giovane, per quanto voi possiate insistere, non vi fornirà alcuna informazione. Ad ogni vostra domanda risponderà educatamente che non le è permesso rivelarvi informazioni sui clienti o accompagnarvi nelle stanze occupate da altre persone. Usare la forza per punire la sua reticenza o cercare di salire ai piani superiori non è un'opzione consigliabile. Quel posto è spesso frequentato da shinobi, anche di grado Chunin o Jonin, esattamente come il vostro superiore, ed è per questo motivo che sono state prese misure di sicurezza straordinarie. D'altronde, un uomo deve pur difendere il proprio lavoro, non credete? Non appena uno di voi cercherà di usare mezzi poco diplomatici, numerosi nastri di seta rossa avvolgeranno il suo corpo, impedendogli di fare qualsiasi altro movimento e di nuocere alla particolare attività di quel luogo o alle persone che vi lavorano. [Genjutsu] Circa tre minuti più tardi, la tecnica si sarebbe disattivata autonomamente, lasciando la vittima nuovamente libera di muoversi. Non fatevi ingannare da questo fatto. Qualsiasi altra infrazione verrà punita alla stessa maniera, ma con un'illusione di durata raddoppiata rispetto alla versione precedente.


    Quindi quali sono le opzioni che vi restano? Forse l'avete notato in precedenza, oppure è un particolare che vi è sfuggito, ma ricontrollando tra i documenti che vi sono stanti consegnati potrete trovare una mappa del Paese del Fuoco. Su di essa troverete segnata la vostra destinazione. Benché siate solo dei genin, non dovrebbero mancarvi le conoscenze necessarie a capire che per raggiungere il villaggio vi toccherà correre per almeno 3 ore. A questo punto, è già probabile che un'idea un po' folle sia nata nella mente di uno di voi. Partire e iniziare la missione senza l'Uchiha è più che possibile. Sapete cosa dovete fare e avete tutte le indicazioni necessarie a trovare il piccolo aggregato di case e botteghe che costituisce il vostro obiettivo. Ovviamente, non avete idea di dove si svolgerà l'incontro tra le autorità del luogo e i capi del clan Yamainu, ma quello è un problema che forse potreste risolvere. Tuttavia, fare una cosa simile costituisce indubbiamente un grosso rischio. Come pensate che potrebbe reagire Genzo ad una simile insubordinazione? Non è improbabile che questa cosa possa avere ripercussioni importanti sulla vostra carriera. È consigliabile prendersi questo rischio per evitare che un capogruppo pigro e incompetente metta a rischio la buona riuscita della missione?


    Se doveste decidere di essere obbedienti e attendere che il Chunin vi faccia la grazia di presentarsi nell'ingresso del bordello, lo vedrete comparire con ben due ore e trenta minuti di ritardo rispetto all'orario che vi aveva indicato. La porta attraverso cui siete passati la sera prima si sarebbe spalancata improvvisamente lasciando uscire Genzo, che con fare baldanzoso vi si sarebbe avvicinando come se nulla fosse. Un sorriso smagliante sarebbe comparso sul suo volto dall'aspetto riposato e, dopo aver poggiato il braccio destro sulla spalla di Takeshi, avrebbe esordito con voce carica di energia: Spero vi siate riposati, perché non ho intenzione di fare pause durante il viaggio. Non vorrei arrivare tardi e perdermi l'inizio della riunione. Poi, senza attendere una vostra risposta, si sarebbe diretto all'esterno dell'edificio, pronto ad incamminarsi verso il villaggio.


    Sentitevi liberi di discutere in privato come organizzare i post. Fate attenzione perché la quest cambierà radicalmente a seconda della vostra scelta. :guru:
     
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    I figli del lupo

    Attesa infinita


    L'alba era arrivata da appena una manciata di minuti, che il genin era già in piedi, pronto a partire per la sua missione. Anche se non trovava chissà quale attrattiva nel prendere parte ad una riunione tra clan, lo scopo sarebbe stato quello di evitare liti inutili o scoprire se tra i presenti si nascondesse davvero un colpevole dei crimini da poco commessi, quindi con buone probabilità non sarebbe stata una faccenda particolarmente noiosa.
    I tre ninja avrebbero dovuto tenere gli occhi bene aperti, ma per il momento bisognava raggiungere il villaggio, quindi dopo aver messo tutto il necessario nel suo zaino, sebbene non ne avesse cacciato granché la sera precedente, uscì dalla sua stanza sbadigliando e dirigendosi all'esterno dell'edificio. Quell'angusto corridoio (di un bordello) non gli sembrò proprio il posto più adatto per attendere gli altri due suoi compagni di squadra, perciò, dato che una volta arrivato fuori non vi trovò nessuno, decise di andare a fare colazione nel primo posto che avrebbe trovato nelle vicinanze vagamente somigliante ad un bar, per poi tornare qualche minuto dopo con qualcosa di dolce in mano e masticando. Se all'esterno del bordello avesse trovato il suo compagno di viaggio, si sarebbe unito a lui, dandogli il buongiorno ed attendendo che il loro caposquadra si facesse vivo.

    Purtroppo il tempo cominciò a passare dapprima rapidamente per l'impazienza del ragazzo, ma poi sempre più lentamente per la noiosa attesa che dovette affrontare, non scambiando neanche molte parole con Takeshi, vista la poca confidenza che avevano i due. Se Ryuu avesse visto lo Yamamoto abbastanza irrequieto o frettoloso, o se gli avesse chiesto cosa avesse intenzione di fare, avrebbe cercato di calmarlo dicendogli che non potevano far altro che aspettare, mentre intanto passò il tempo facendo andando avanti e indietro per la strada, allontanandosi giusto di una decina di metri, poi sedendosi e mettendosi a picchiettare le dita sulle ginocchia, finché, passati almeno 45 minuti, decise di andare dentro per chiedere informazioni alla ragazza dietro il bancone.
    Scusi, sa per caso se Genzo Uchiha è ancora nella sua stanza?
    Il dubbio che il caposquadra fosse già uscito o nella peggiore delle ipotesi partito già per il villaggio si insidiò dentro di lui, ma per sua sfortuna la ragazza non si vide disponibile a lasciargli quel genere di informazioni per motivi di privacy.
    Va bene, ma non può neanche dirmi se c'è o no? Dobbiamo partire per una missione e non sappiamo dov'è.
    Ancora una volta, la donna si rifiutò di accontentare il genin, al quale non rimase altro da fare che tornarsene fuori ad attendere impazientemente.

    La missione non era iniziata proprio nel migliore dei modi, ed il genin non sapeva più che pensare riguardo alla situazione, avendo il timore che il chunin fosse partito prima di loro non avendoli visti al di fuori del locale all'alba precisa, o magari stava ancora dormendo per la nottata brava che aveva passato con le ragazze con cui lo avevano visto in compagnia.
    Dopo un'altra ora passata a far niente, altri dubbi si insidiarono nella sua mente, iniziando a temere che potesse essere stato ferito o ucciso da ninja infiltratisi nell'edificio, quindi se il suo compagno non avesse già provato ad andare al piano superiore, ci sarebbe andato lui, solo per ritrovarsi legato come un salame, impossibilitato a muoversi. Se così fosse stato, avrebbe tentato più volte di liberarsi usando la sua forza e cercando di spezzare quei nastri, chiedendo anche aiuto al suo amico, ma invano.
    Per fortuna non ci volle molto per far si che la tecnica lo liberasse automaticamente, ma una volta libero, non fu certo facile contenere la sua rabbia per quel brutto scherzo, quindi si sarebbe nuovamente fiondato su per le scale per una questione di principio, ma venne inevitabilmente intrappolato in quel fastidioso genjutsu ancor prima di riuscire a poggiare il piede sul primo scalino.
    Stavolta ci vollero ben più di cinque minuti per far si che i nastri si sciogliessero, dandogli il tempo di elaborare che forse non sarebbe servito a niente tentare di riprovare nuovamente a salire le scale, quindi una volta libero decise di lasciar perdere e tornarsene piuttosto innervosito all'esterno, sedendosi a terra ed aspettando ancora.
    La questione era arrivata ad un punto alquanto irritante, non potendo sapere se il loro caposquadra si trovasse ancora lì oppure no, ma in ogni caso rimase fuori ad attendere un qualche segnale, se proprio non vi era più traccia di lui, dato che senza l'Uchiha avrebbero potuto fare ben poco, senza contare il fatto che la responsabilità in fondo era sua, quindi se non si fosse fatto vivo, non era certo un problema dei due kiriani. Se Takeshi avrebbe provato a convincerlo ad avviarsi al villaggio, lui si sarebbe rifiutato in tutti i modi, spiegandogli tranquillamente, anche se un po' spazientito, le sue motivazioni.
    Finalmente, dopo un'altra ora abbondante passata a passeggiare per le stradine adiacenti con l'intenzione di far passare un po' più velocemente il tempo, infine vide uscire dal bordello il loro capitano, sereno e fresco come una rosa. Ne rimase particolarmente sollevato che fosse tutto apposto e non ci furono stati inconvenienti gravi, ma dopo che ebbe constatato che si comportò come se fosse tutto perfettamente normale e non si scusò neanche per il suo "leggero" ritardo, non poté che iniziare ad innervosirsi del suo comportamento, raccogliendo il suo zaino e mettendosi in marcia alquanto irritato.
    Durante il tragitto provò a cercare di trovare una motivazione ai modi di quell'Uchiha, pensando che forse si fosse dimenticato dell'orario stabilito o che si fosse sbagliato quando gliene parlò la sera precedente, pur di non cominciare a farsi brutte idee su di lui e provando a farselo stare simpatico.
     
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