[Contest] [Gioco] La Veggente e l'Uomo Millenario

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  1. Yusnaan
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    La Veggente e l'Uomo Millenario

    Post VII


    [Tempio - Mattino]


    Yato aveva tentato un approccio che sembrò decisamente funzionare. L'anziana signora che fermò all'uscita del tempio si dimostrò molto interessata alla sua storia ed anche molto disponibile ad aiutarlo.
    Mh... fammici pensare... è una situazione abbastanza incresciosa. Disse la donna scrutando fra i suoi ricordi qualcosa che potesse essere d'aiuto al ragazzo, ma nessuno che conosceva rientrava perfettamente nelle caratteristiche esposte dal ninja. Purtroppo, la donna, piuttosto rammaricata, dovette riferirlo al giovane.
    Mi dispiace, ti aiuterei volentieri, ma non mi viene in mente davvero nessuno. Nel mio quartiere non vivono molti bambini e il mio unico nipote non è di certo coinvolto in questa faccenda. Potresti provare alla scuola, forse gli insegnanti sanno qualcosa. E detto questo, si congedò molto cordialmente da Yato, scusandosi ancora per non essergli stata utile, e riprendendo la sua strada.

    Una scena molto simile gli si presentò quando chiese informazioni alla prima delle sacerdotesse (una donna sui cinquant'anni che nascondeva i lunghi capelli biondi raccolti dietro la nuca, sotto il cappuccio bianco della sua tunica), ma al contrario dell'anziana donna di prima, dopo averci pensato un po', gli venne in mente un particolare che forse avrebbe potuto essere di aiuto al giovane ninja.
    Bè non so se può esserti utile con la tua situazione, ma un bambino piuttosto sveglio lo conosco. Passa molto tempo in biblioteca, è un bambino adorabile. E' vero, Ai? Rivolgendosi alla sua collega.
    Chi, Shinichi? Oh, è un ragazzo adorabile. E' anche divertente.
    Si, ci fa fare sempre un sacco di risate, anche se non siamo mai riusciti a portarlo nel tempio, è proprio un birbante. Ha più o meno 10 anni, ma adesso credo sia a scuola. Comunque puoi trovarlo in biblioteca tutti i giorni, di solito ci va verso le 18, quando ci sono io a fare le pulizie.
    Non so se sia immischiato in questa questione delicata, ma puoi sempre tentare.

    Il genin non sarebbe riuscito ad ottenere altre informazioni, perchè i due novelli sposi non avrebbero saputo dirgli niente che non gli avesse già detto la vecchietta di prima, essendo comunque impegnati nella cerimonia per la benedizione del loro futuro nascituro.

    [Scuola - Mattino]


    Dei quattro insegnanti, solo 2 uscirono fuori (una ragazza sui 20 anni ed un uomo sui 40), mentre gli altri rimasero dentro come anche una buona parte degli alunni, visto il gelo che regnava nell'aria. I bambini (circa 20-25) si erano sparsi per tutto il cortile, chi vicino alle altalene attendendo il loro turno, chi a giocare con un pallone, chi a fare battaglie di palle di neve., mentre i maestri rimasero vicino la porta a "sorvegliarli" anche se in verità non fecero altro che parlare tra loro e fumare una sigaretta (solo la ragazza).
    Masayoshi potè avvicinarsi con tranquillità ai due, ma non fu certo facile per loro credere alle parole di una bambina, tanto che in un primo momento la presero a ridere quando disse di essere un ninja, ma poi, vedendo i modi decisamente formali ed inusuali per una bambina così giovane, cominciarono a dubitare che si trattasse di uno scherzo. Infatti avrebbe potuto vedere come pian piano, le loro espressioni sarebbero cambiate da un sorriso ad uno sguardo impensierito, quasi come se si trovassero in difficoltà per non sapere come comportarsi.
    Certo, forse fornendo maggiori dettagli sulla missione, come anche il suo mandante e non dicendo "una signora di un tempio" avrebbe potuto ottenere più credibilità, ma dopo che la ragazza si voltò verso il suo collega per affidarsi a lui, questi si rivolse alla bambina.
    Senti, non sono informazioni che possiamo dare così, a chiunque venga a chiederle, cerca di capire.
    La risposta del ragazzo sotto l'Henge ebbe l'effetto desiderato, perchè anche se un po' forzatamente, l'insegnante accettò le condizioni, arrendendosi a quella strana situazione.
    E va bene, se è così importante possiamo fare un'eccezione, anche perchè non ci sono così tanti bambini che corrispondono alle tue richieste. Gli unici bambini che hanno genitori non originari del villaggio sono un bambino appena arrivato, di 6 anni, e una bambina di 10.
    Se però vuoi parlargli, io dovrò essere presente, non posso lasciare un alunno da solo con uno...o una... bè quello che sei, ma pur sempre uno sconosciuto.

    Se Masayoshi avesse preteso ancora una volta dei documenti con informazioni sui genitori dei due ragazzi, la giovane insegnante sarebbe andata dentro per compilarglieli, mentre se avesse chiesto di parlare con i bambini, l'uomo rimasto solo con lui, l'avrebbe scortato in una delle classi all'interno della scuola.

    Per prima cosa lo portò nell'aula più vicina all'ingresso, sulla destra. Il corridoio dell'edificio, come anche la stanza in cui lo condusse, aveva le pareti tappezzate di disegni di ogni genere molto colorati fatti dagli stessi alunni.
    Nell'aula c'erano vari bambini dai 6 ai 7 anni, guardati da un'insegnante molto anziana, che dopo aver parlato con l'uomo in compagnia di Masayoshi ed aver compreso la situazione, gli indicò un piccolo bambino dai capelli arruffati che colorava un cartellone insieme ad altri bambini. Il suo nome era Shiba Kimura. [Immagine di Riferimento]b8daf901ae2e764dce850b07f2cbc00d
    Purtroppo per lui, parlare col bambino non avrebbe portato a nessun risultato, risultando un normalissimo bambino di 6 anni, e se avesse provato a fargli delle domande sui suoi genitori non gli avrebbe saputo dare chissà quale dettaglio, se non quello di confermare che il padre era originario di un altro villaggio. Aveva pur sempre 6 anni.

    Se il giovane ninja avesse poi chiesto di poter parlare con l'altra bambina o di andare da lei prima del bambino, l'insegnante avrebbe chiesto all'anziana maestra dove si trovasse, per poi condurlo nel cortile.
    La bambina si trovava dal lato opposto dell'entrata, sul lato est, e stava giocando con un suo gruppetto di amici composto da altri 6 bambini, di cui 2 giocavano con un pallone in un gioco simile al basket, uno era seduto a leggere sotto un albero e gli altri 3 a lanciarsi palle di neve (con cui lei stava giocando). [Immagine di Riferimento]e467116a5dd6b180dfc40893db20a678
    Mentre i due si avvicinavano, Masayoshi avrebbe potuto notare che i bambini col pallone cominciarono ad invitare più volte il bambino che leggeva ad unirsi a loro, ma sempre senza successo, mentre questi continuava a leggere (e scrivere sul medesimo libro) senza neanche voltare lo sguardo per guardarli.
    E dai, alzati. Fra poco rientriamo, vogliamo fare una partita a 3!
    Koji, puoi continuare quanto vuoi, ma ti ho detto che voglio leggere.
    Ma fra poco dobbiamo già rientrare.
    Allora dovreste muovervi a finire la partita.
    Non te lo dico più, alzati.
    E io invece, per la terza volta, ti dico che voglio leggere. E lo sto anche facendo mentre tu perdi tempo a sbraitare.
    A quel punto, il ragazzino col pallone scoppiò di rabbia, lasciandolo cadere e calciandolo con tutta la sua forza verso il bambino che l'aveva fatto irritare. Se Masayoshi avesse fatto caso alla scena, avrebbe visto il bambino scansarsi praticamente senza sforzo e non distogliendo neanche lo sguardo dal libro, continuando a scarabocchiarci sopra, mentre il pallone andò a sbattere contro un ramo dell'albero, finendo con lo schizzare in aria per via del rimbalzo contro quell'angolazione irregolare. Il pallone avrebbe raggiunto l'apice della sua salita verso il cielo a parecchi metri da terra e dall'angolazione visiva del ninja, si sarebbe fermato proprio nel momento in cui questo raggiunse l'altezza del sole, occultandolo alla sua vista.
    In qualche modo, per un istante, sarebbe sembrata un eclissi in cui si sarebbe accentuato il colore rosso acceso del pallone. Se lo studente avesse ricordato le parole della Veggente, avrebbe potuto accorgersi che probabilmente era quello il fatidico momento che gli aveva predetto. Stava a lui seguire il suo consiglio o meno.

    Se non lo avesse fatto, per una qualche curiosa coincidenza, si sarebbe ritrovato travolto da una latta di vernice rossa, arrivata dal cantiere adiacente e che involontariamente era stata lanciata in aria dopo che un operaio cadde sull'asse di legno sulla quale era appoggiata, partendo a mo di catapulta in direzione del cortile della scuola [Vel 300] e finendo con l'abbattersi sul ninja [Danno], imbrattandolo completamente di vernice rossa.
    Se invece si fosse ricordato in tempo dell'avvertimento della Veggente ed avesse seguito il suo consiglio abbassandosi immediatamente anche se non percepì alcun pericolo, la latta di vernice avrebbe colpito l'insegnante al suo fianco, che aveva camminato fino a quel momento alla sua sinistra. Il maestro sarebbe caduto a terra, alquanto shockato e completamente sporco di vernice.
    Ma che...! Che cavolo è? Avrebbe detto sputando la pittura che gli era finita in bocca.
    A quel punto si sarebbe alzato con rabbia, ignorando le scuse degli operai che si erano accorti dell'incidente e dirigendosi verso l'interno della scuola per darsi una pulita, mentre tutti i bambini presenti avevano cominciato a ridere già da un pezzo per l'esilarante scena. L'unico bambino che non rise, fu quello seduto sotto l'albero, che per qualche istante osservò con attenzione l'innocente bambina che aveva evitato con così tanta maestria quel barattolo quasi invisibile, facendosi poi scappare un sorriso divertito e riprendendo a leggere il suo libro.
    Ma questo, lo studente non avrebbe potuto vederlo a meno che non si fosse fatto distrarre dall'incidente del professore ed avesse tenuto sempre gli occhi fissi su di lui. Il professore era andato via e lui avrebbe potuto approfittare della situazione per parlare con i bambini.

    Perdonatemi il ritardo ma è stata una settimana un po' pienotta e mi sono dedicato anche un po' alle prime competenze per i miei pg ^^. In compenso, avete fatto entrambi dei progressi, bravi :guru:


    Edited by Yusnaan - 29/3/2016, 01:27
     
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