[Contest] [Gioco] La Veggente e l'Uomo Millenario

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  1. Roronoa™
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    Si ritorna a casa - Fine della missione

    Villaggio del Cielo - pt. XVI





    Non incontrarono nessuno nella prima parte del loro viaggio.
    Se gli adepti controllavano la strada tra il villaggio e il tempio l'incontro sarebbe sicuramente avvenuto nella foresta, dove la vegetazione permetteva loro di occultarsi più facilmente.
    Abbandonato il campo aperto, Masayoshi affinò maggiormente i sensi. Grazie alla neve, la quale rifletteva il bagliore della luna, la sua vista riusciva a spingersi ben oltre i venti metri.

    Ad un tratto, l'attenzione dello studente venne catturata da un anomala luce rossa in lontananza. Qualunque cosa fosse, la sorgente era posizionata tra gli arbusti e gli alberi che costituivano la foresta, a qualche metro dal sentiero che i tre stavano percorrendo.
    Si udirono dei sussurri.
    Son proprio scemi.

    CITAZIONE
    Ci hanno trovato.

    Yato descrisse il piano d'azione: il sunese avrebbe dovuto attirare la loro attenzione così da permettere al ninja della Foglia di colpirli di sorpresa, dopo aver portato in salvo il ragazzino.
    Certamente, lascia fare a me! Sussurrò.
    La sua mano destra era già all'interno della Sacca Porta Oggetti.
    Non aveva intenzione di ucciderli o ferirli in modo grave.
    Definiti come individui incapaci e innocui, essi sarebbero stati un facile banco di prova per Masayoshi.

    Come pronosticato dal Senju, gli adepti attaccarono dalla distanza.
    Preso dalla foga del combattimento, il sunese non si abbassò come suggerito da Yato, ma pensò bene di saltare verso destra così da portarsi lontano dalla traiettoria dei dardi.
    Nella sua mano destra aveva già un kunai.
    La mira degli adepti fu così pessima da risultare vincente.
    Con la schivata di lato, il piccolo sunese si mise precisamente in direzione di una delle sfere scagliate dai loro nemici. A causa del fumogeno attivato dal Genin, fu impossibile per lui accorgersi dell'errore.
    Si udì un secco rumore, seguito da uno meno intenso.

    Masayoshi sprofondò nella neve, privo di sensi, insieme alla sua reputazione.

    [...]



    ggh.. Si svegliò con gli arti inghiottiti dalla neve, le labbra rosse come pomodori e i piedi doloranti.
    Si alzò a fatica, stringendosi addosso quello che doveva essere un telo.
    Che sassata che ho preso...per quanto tempo sono rimasto privo di sensi? Il bernoccolo era ben visibile sulla sua fronte.
    Alzò lo sguardo al cielo.
    A giudicare dalla luna nemmeno un ora. Notò del sangue secco sulla neve.
    Non vi era traccia del corpo di Yato.
    Il suo compagno aveva sconfitto gli adepti e se n'era andato, lasciandolo solo.
    Nemmeno loro sono riuscito a battere... quasi quasi me lo merito. Non aveva affatto voglia di rimuginare ancora sull'accaduto.
    Voglio tornare a casa. Piagnucolò, pulendosi il naso con l'estremità della sciarpa.
    Prima di imbarcarsi, Masayoshi avrebbe chiesto ospitalità alla Veggente: i suoi vestiti erano umidi e il suo stomaco brontolava furioso.
    Ne avrebbe approfittato per salutare l'uomo millenario, scusandosi per la sua figuraccia.


    [...]



    Raggiunse il Tempio a metà mattinata.
    Chiunque fosse stato all'esterno della struttura avrebbe osservato Masayoshi concludere la lunga scalinata allo stremo delle forze, con il braccio stretto sullo stomaco, il viso pallido e un ematoma nero sulla fronte.
    Se ad attenderlo ci fosse stato il guardiano, il sunese si sarebbe limitato a salutarlo, senza spiegare il motivo del suo ritardo.
    Varcata la soglia della struttura, Masayoshi si sarebbe recato nel salone in cui erano stati ricevuti qualche giorno prima, non curandosi delle impronte d'acqua sul pavimento che si sarebbe lasciato alle spalle.
    La Veggente era seduta su un cuscino.
    Si sedette a terra, rivolgendo un saluto al ragazzino nel caso fosse stato presente.

    Ho tanta fame...avete qualcosa? Vi pagherò. Supplicò alla signora con un filo di voce. Avrebbe divorato qualsiasi cosa, persino dei ciottoli.
    Nel caso gli fosse stato negato del cibo, Masayoshi non si sarebbe lamentato.
    Essere lì dentro era già molto: con tutti quei bracieri accesi i suoi vestiti si sarebbero asciugati in poco tempo.

    Nel caso la signora fosse stata così gentile da offrirgli un pasto caldo, lo studente si sarebbe ripreso in pochi minuti.

    Grazie mille! Mi dispiace per il ritardo...se non fosse stato per Yato... Se il ragazzino fosse stato presente nel salone lo studente si sarebbe scusato con lui.
    Scusami...volevo solo rendermi più utile. Tirò su il naso. Ovviamente i suoi auguri di buon compleanno non sarebbero mancati nel caso in cui la donna lo avesse informato dell'evento.
    Gli allenamenti in solitaria lo avevano reso un buon studente, ma per diventare un ottimo Genin aveva bisogno di qualcos'altro.
    Da quella missione aveva imparato molto, soprattutto da Yato, il ninja che lo aveva abbandonato sulla neve.
    Ad un tratto i suoi occhi tristi cercarono quelli della Veggente.
    Lei forse era in grado di aiutarlo.
    Può...può leggermi il futuro? Domandò, titubante. Non doveva essere difficile per lei intravedere i successivi capitoli della sua storia.

    Può dirmi qualcosa che possa aiutarmi nella mia carriera ninja? Unì le mani davanti al volto.

    La prego. Non chiederò altro.




    Mi dispiace aver abbandonato negli ultimi post.
    Gran bella quest Simo! Mi sono divertito :riot: ( e pure dannato con quel cavolo di bambino )
     
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51 replies since 21/1/2016, 01:11   840 views
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