[Contest] [Gioco] La Veggente e l'Uomo Millenario

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    Luci nella Neve

    Lo stratagemma pareva funzionare, con il ragazzino addormentato che, inglobato nella nostra trasformazione, non correva particolari rischi mentre il nosro aspetto, cane alla mano, incuteva sufficiente timore da tenere lontano chiunque incrociassimo, che ci dedicava non più di uno sguardo incuriosito prima di proseguire sulla sua strada con tutta l'aria di voler evitare quello straniero così massiccio seguito dal mastino dall'aria feroce.

    Avevamo percorso diversi chilometri, affrontando la notte fredda nella quale il manto di neve ai lati della strada risplendeva di una tranquillità a me aliena: ero fin troppo concentrato sul risolvere la missione in fretta e prestare attenzione ad eventuali pericoli per contemplare la quiete notturna di quei luoghi...e non avevo torto.

    La luce rossa in lontananza, sfumata dalla distanza ma certo individuabile nel buio della notte fu più che sufficiente per mettermi sul chi vive. Il vociare successivo e le sagome in avvicinamento furono invece un chiaro segnale che era il momento dello scontro. Ci hanno trovato. Se io le vedevo certamente anche Masayoshi le aveva notate. Dovevamo prendere provvedimenti. Fossi in loro attaccherei sulla distanza. Come arrivano a distanza di tiro attiverò il fumogeno e spezzerò la trasformazione. Dovrebbe bastare per far sbagliare mira a chi attacca a distanza, ma nel dubbio ci butteremo a terra. Io nel mentre mi Occulterò per evitare eventuali attaccanti in mischia e nasconderò il ragazzo con me. Non so come ci abbiano trovato, ma non appena abbasseranno la guardia cercherò di colpirli per abbatterne il più possibile. Riesci ad attirare la loro attenzione in modo che non guardino verso di me? Un Kunai alla nuca li finirà senza troppi problemi...spero.

    Non persi troppo tempo nell'esporre quel piano sottovoce, tanto Masayoshi era abbastanza vicino, ma ancora una volta presi l'iniziativa, considerandolo una mera pedina per i miei scopi. Non ero decisamente tagliato per il lavoro di squadra...dopotutto non era per QUELLO che ero stato addestrato per tutta la mia vita. Il mio era l'incarico di un liberatore solitario. Per Konoha. Tutto per Konoha, anche gli atti più terribili. E per la Missione.

    Il nemico caricò senza darsi troppa pena di nascondere le sue azioni. Forti nel numero, probabilmente pensavano di poterci sconfiggere facilmente, ma avrebbero trovato pane per i loro denti. Anche col buio, la luce lunare era sufficiente per vedere che genere di armi portavano con sè e bastò uno strattone al "mastino" mentre si avvicinavano per sollevare un vero e proprio velo di fumo a copertura del "cavaliere". Dissolvere la trasformazione e gettarci a terra fu la semplicità stessa, visto il preavviso, e non richiese nemmeno un consumo di chakra mentre le armi fischiavano in mezzo al fumo sopra la nostra testa, del tutto inoffensive.

    Intanto avevo sfruttato l'Occultamento [Tecnica]
    Tecnica dell'Occultamento - Kakureni no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può occultare sé stesso, una persona o un oggetto riproducendo quasi perfettamente l'ambiente occupato, diventando invisibile. Se l’obiettivo compie una manovra offensiva o difensiva, la tecnica termina il proprio effetto. Se disattivata la tecnica entro 6 metri da una fonte di chakra, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina dopo l'eventuale fase difensiva.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo:Basso - Mantenimento: Basso)
    per svanire del tutto alla vista avversaria, così che quando il fumo di diradò i due che avevano caricato cercando di colpirmi non videro proprio nulla. Il panno della tecnica copriva sia me che il piccolo Millenario e nascondeva anche i vaghi segni lasciati sulla neve dal mio corpo quando mi ero buttato a terra poco prima, ma lasciando inalterate le orme del cavallo che si fermavano proprio là.

    Ero teso come una corda di violino, con due kunai per mano, pronto a lanciarli con tutta la forza possibile contro la testa dei nemici a me più vicini. Dovevo solo aspettare che Masayoshi facesse qualcosa per distrarli...anche solo per una frazione di secondo, purchè non guardassero nella mia direzione. A quel punto la morte d'acciaio li avrebbe colti. [Azione 1, 2 e 3]Statistiche: Un lancio di 2 kunai, due da un Kunai, non necessariamente contemporanei, Forza Gialla+2 tacche

    Impasto ½ Basso per ogni lancio +2 For


    Lasciando il telo sul ragazzo, anche se non più occultato, mi sarei fatto avanti subito dopo, con il Tanto in una mano ed un paio di Shuriken nell'altra, pronto a lanciarli contro eventuali armi da lancio dirette alla mia persona. Per la Missione. Ripetei, scrutando quella notte di neve che forse avrei tinto di altro sangue prima dell'alba. Speravo solo che non fosse il mio.
     
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    La Veggente e l'Uomo Millenario

    Post XIV


    [Strada per il tempio - Notte]


    Il piano di Yato fu un vero successo, in quanto non appena sollevò la cortina di fumo, il contatto visivo su di loro si interruppe immediatamente per tutti i loro aggressori, i cui colpi a distanza andarono a vuoto (o quasi). Si sarebbe sentito un urlo strozzato provenire dal punto in cui i due shinobi si erano accucciati, e quando la nube si dissolse, tutti avrebbero potuto vedere il più anziano del gruppo della setta, cadere a terra, pugnalato dal confratello alla sua destra.
    Il ragazzo sembrò avere un'aria incredula, come tutti quelli che fissarono la scena, ma che a differenza sua, iniziarono dopo qualche secondo ad avere uno sguardo accusatorio nei suoi confronti.
    Ha ucciso Ibini! Eh?! No, non l'ho fatto apposta..! Si... Si è messo in mezzo, che ne sapevo... Il povero giovane incappucciato andava delirando, non capendo cosa fosse successo, ma tutti gli altri avevano intuito la verità: i due ninja erano spariti e uno dei loro compagni era morto, quindi dovevano essersi trasformati in uno di loro per non far ricadere i sospetti su di lui.
    Dev'essere uno dei due ninja! Prendetelo!
    N-no, state sbagliando...aspettate, no...nooo! AAAAAAAAH
    Gli altri membri del gruppo iniziarono una frenetica corsa per uccidere "l'intruso", inseguendo il loro stesso compagno attraverso i prati innevati, mentre quest'ultimo gridava più forte che poteva, piangendo il suo destino sfortunato.

    Sarebbero passati non più di una decina di secondi, che da dietro un masso, a circa 8 metri di distanza dal trio, si palesò un uomo alto, dal viso liscio e curato, vestito con la tunica della setta, che applaudì in modo sarcastico avvicinandosi lentamente alla strada.
    Bravi. Proprio un bel giochetto. So quello che state pensando, dovremmo fare un minimo di selezione per i nuovi apprendisti, ma che volete che vi dica, non è facile trovare volontari meriletoli. Merivetoli. Ehm... meritelovi, meritelevi, meritev meritevo, meritevoli. Scusate, un po' di problemautiche ad esprimermi.
    Lo so che ci siete, avanti. Adesso potete uscire. Vi conieve. Conviete. Coonviete. Ma porc...!
    Con...vie...ne, ecco. Avete 3 secondi.

    Mentre parlava, l'uomo non sembrava conoscere l'esatta posizione dei ninja, guardando a destra e a manca nella speranza di riuscire a coglierli. Fermatosi a poco più di 6 metri di distanza, tirò fuori dal mantello 3 kunai, con ognuno una cartabombaCartabomba I [Bomba]
    La cartabomba è un piccolo foglio sul quale è inciso un fuuinjutsu: causa una potente esplosione di diametro pari a 1,5 metri quando attivata; entro un raggio di 3 metri causa danni dimezzati. L'attivazione è percepibile tramite udito, vista e tatto; è possibile scegliere il tempo dell'esplosione, da tre secondi fino a 30 ore.
    Tipo: Speciale-Ustione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 30 | Durezza: 1 | Crediti: 45)
    legata con dello spago da cucina. Il primo lo avrebbe lanciato a circa tre metri di distanza dal gruppetto, e subito esplose, causando una piccola esplosione.
    Uno...
    La seconda bomba venne lanciata a 5 metri di distanza dal gruppetto, ma dalla parte opposta alla prima, ed anche questa esplose subito dopo.
    ...due...
    La terza arma si conficcò nella neve a pochi centimetri dal volto del genin di Konoha ed il chakra vi era già stato infuso. Sarebbero passati non più di due secondi, che anche quest'ultima sarebbe esplosa.
    ...tre.
    Se Yato avesse provato a spostarsi, un ultimo colpo sarebbe stato scagliato contro di lui, un nuovo kunai con una medesima cartabomba, estratto all'istante da sotto il mantello, sarebbe stato lanciato verso la prima posizione in cui si fosse mosso, esplodendo anche stavolta due secondi dopo. Se invece si fosse spostato prima del terzo kunai, gli sarebbero stati scagliati addosso anche i kunai mancanti (in tutto sempre 4).
    Purtroppo, il Senju si sarebbe presto accorso che avrebbe potuto contare soltanto sulle proprie forze, in quanto Masayoshi era rimasto privo di sensi, nel momento in cui un paio di bolas volanti si abbatterono sulla sua testa, lasciandolo sdraiato nella neve.
    Come avrebbe reagito il genin, in questa situazione, ritrovatosi solo?
    Direi che abbiamo atteso abbastanza il ritorno di Roro, quindi non essendosi fatto vivi, proseguiamo pure. Ultimo combat e spero ultimo post (potevo chiuderla qui, ma volevo farti arrivare a 12 post per un altro stemma :zxc:)
     
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    Scontro Finale nella Neve

    Stupido Masayoshi...e dire che sapeva di dover star basso. Sibilai mentre la nube di fumo mi proteggeva dagli attacchi dei nemici con le sue volute occultanti, anche se a giudicare dai tafferugli, mi parve piuttosto che si stessero attaccando tra loro, persino più principianti di quanto non lo fossimo io e il mio compagno di Suna, ora finito fuori combattimento. E adesso devo difenderne due, di ragazzini! Ringhiai mentre restavo a terra, nascosto con il Tanto e i Kunai in mano, pronto ad attaccare. Non arrivò mai quel momento però, per quanto fossi determinato a vendere cara la pelle. Tutto per la Missione. Tutto. Il mio mantra mi accompagnava come sempre, così come la consapevolezza che non avrei certo rischiato per difendere il mio compagno, ma il bersaglio della missione si, quello dovevo preservarlo fino a quando non fosse arrivato dalla Veggente.

    Non dovetti far nulla, perchè il solo fumogeno unito al camuffamento bastò a far impazzire gli avversari che finirono per eliminarsi tra loro o scappare. Pur coi nemici erano dispersi non feci in tempo a stupirmi della loro idiozia o a tirare un sospiro di sollievo perchè la mia completa attenzione venne catalizzata dall'arrivo di un nuovo avversario. Uno che viaggiava su un livello completamente differente...anche se sembrava avere qualche problema di linguaggio. Non mi aveva ancora visto, o non avrebbe parlato a quel modo. Ben coperto assieme al ragazzino con il panno dell'Occultamento, cercai di restare immobile e non fiatare, osservando la scena con attenzione. Quello fu lento e deliberato nel minacciare, tirando fuori dei kunai cui stavano legate delle targhette con sopra pericolosi fuuinjutsu esplosivi. Deglutii. Non mi aveva ancora individuato, ne ero certo, ma ero terribilmente vicino e in campo aperto...l'unica speranza di salvezza era usare un diversivo e cogliere il nemico impreparato. E da sdraiato a terra non sarebbe stato affatto facile.

    Quando lanciò la prima arma serrai le labbra per sforzarmi di non urlare o scappare via (fortuna che i miei due compagni erano fuori combattimento), anche perchè la parte razionale della mia mente che stava disperatamente tenendo a bada le emozioni aveva realizzato che l'esplosivo era andato completamente fuori bersaglio. Non sapeva davvero dove mi trovavo...agiva a caso. Dovevo solo prestare attenzione. La massima, più assoluta attenzione! Secondo lancio mentre la prima esplosione spazzava via la neve e il pietrisco...fortuna che ero già sdraiato o qualche detrito avrebbe potuto colpirmi. Una frazione di secondo dopo venne il terzo lancio, con il Kunai esplosivo che si piantava a un palmo dal mio naso, facendomi sgranare gli occhi per l'assoluto terrore mentre la bomba di poco prima saltava.

    Ma la paura, anche se può paralizzare, se ben guidata è l'arma più potente di cui l'uomo dispone e in quella precisa occasione la usai al massimo delle mie possibilità...non sapevo che avrei provato qualcosa di ancor più intenso nel giro di due mesi al cospetto del Flagello Immortale, ma col senno di poi le mie azioni davanti alla cartabomba furono, credo, esemplari. Lasciai le mie armi, componendo pochi sigilli con una velocità improponibile, spalancando la bocca e proiettando un violento getto d'acqua contro la bomba [Tecnica]
    Onda Acquatica - Mizurappa
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre, Cavallo, Topo, Tigre (4)
    L'utilizzatore, mantenendo il sigillo della tigre, può emettere un potente getto d'acqua. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. La gittata massima è 6 metri, mentre la larghezza è 3 metri; la potenza offensiva sarà pari a 30. Se presenti almeno 12 unità, le dimensioni e la gittata saranno raddoppiate.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Da studente in su]
    . Non so quale miracolo avesse guidato le mie azioni in quel preciso momento, ma l'onda acquatica, complice la vicinanza col suolo e con il bersaglio impattò col terreno facendo saltare via neve, bomba e sassi in un ampio ventaglio. L'esplosione avvenne abbastanza lontano da causarmi solo qualche piccola abrasioneFerita Leggera diffusa per lo spostamento d'aria, ma ebbe anche l'effetto di coprire per un attimo la mia figura ora che l'Occultamento era stato spezzato dal mio stesso Jutsu.

    Quell'attimo era tutto ciò che mi serviva per afferrare nuovamente il Tanto e un Kunai che avevo lasciato là a terra e alzarmi con uno scatto felino [Gratuito]Statistiche: Velocità Verde +3 tacche (gambe) e Verde +2 tacche (braccia)

    Impasto Basso+2 Velocità alle gambe, +1 Velocità braccia
    Base +1 Vel, +1 Rif, -2 Res
    , scattando verso il mio avversario mentre acqua e detriti iniziavano a calare. Quello riuscì a lanciarmi contro l'ennesima arma mentre cercavo di bruciare le distanze ma ero talmente concentrato che finii per colpire a mezz'aria quell'arma col mio Tanto, spazzandola via prima che potesse esplodere (fortunatamente eravamo molto vicini e doveva aver settato un timer tale da garantirsi una certa sicurezza) [Difesa 2]Statistiche: Riflessi Verde +4 tacche

    Impasto Basso+3 Rif
    Base +1 Vel, +1 Rif, -2 Res
    . Non così in fretta! Lo provocai mentre il kunai scoppiava a qualche metro di distanza, cercando di ingaggiare l'avversario in corpo a corpo [Azione 1]Statistiche: Velocità Verde +1 tacca

    Base +1 Vel, +1 Rif, -2 Res
    .

    Il mio primo attacco sarebbe stato un calcio basso, sferrato a mò di spazzata mentre abbassavo il baricentro per cercare di sbilanciare il nemico, cogliendolo alla gamba sinistra [Azione 2]Statistiche: Velocità Verde +2 tacche

    Impasto ¼ Basso+1 Vel
    Base +1 Vel, +1 Rif, -2 Res
    . Immediatamente dopo, quale che fosse il risultato, avrei usato il Kunai che tenevo nella mano sinistra per cercare di conficcarlo al centro del petto nemico [Azione 3]Statistiche: Velocità Verde +3 tacche, Forza Verde +1 tacca

    Impasto Basso+2 Vel, +1 For
    Base +1 Vel, +1 Rif, -2 Res
    . Il tanto nell'altra mano stava davanti al mio torace, sollevato a difesa in caso di contrattacchi. Non sapevo quanto fosse forte, e io di certo non ero bravo a incassare, ma perlomeno avevo fiducia nella mia rapidità di movimento!
     
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    La Veggente e l'Uomo Millenario

    Post XVI


    [Strada per il tempio - Notte]


    Sul viso del confratello si disegnò un ghigno provocatorio quando vide uscire allo scoperto il genin, che si difese per sfuggire alla bomba, ma il suo sorriso scomparve e tramutò la sua faccia in un'espressione turbata, nel momento in cui questi deviò così facilmente il successivo kunai. L'uomo non era stupido come i suoi compagni, ma non era nemmeno un ninja addestrato, e non si sarebbe aspettato tanto dal suo avversario, riuscendo a schivare per un pelo il rapido calcio alla gamba, sollevandosi da terra ed estraendo un ultimo kunai che teneva nascosto nel cappuccio.
    Il pugnale era diretto a ferire mortalmente alla gola il suo nemico, ma ciò che non ebbe previsto, fu la piccola arma del genin, che raggiunse il suo obiettivo, perforandogli sterno e cuore. Inutile dire che il fendente del membro della setta andò a vuoto, quando quest'ultimo lasciò cadere il kunai dalla mano senza rendersene conto e riatterrò sentendo le forze abbandonarlo, stramazzando al suolo nel giro di pochi istanti.
    Masayoshi avrebbe ripreso i sensi in breve tempo (o anche subito, se avesse provato a svegliarlo) e lo avrebbe seguito senza fiatare, portando lui in braccio il bambino ancora inerme fino al tempio, se Yato avesse voluto.

    [Tempio - Alba]


    Il sole iniziò a fare capolino dai monti mentre i due ninja salirono i primi scalini del tempio di Shiroi Bara. Davanti alla porta del tempio, vi sarebbe stato ad attenderli ancora una volta, il fidato Juzo, che li avrebbe accolti cordialmente.
    Buongiorno. Sono felice che ce l'abbiate fatta. E siete in perfetto orario. Il samurai prese con sé il piccolo uomo immortale, spalancando poi la porta scorrevole ed invitando gli altri due a seguirlo. Prego, la Veggente vi attende.
    La donna sarebbe stata ad attenderli sul suo cuscino in fondo all'ultima sala, e Yato avrebbe potuto vedere per la prima volta il suo viso dolce e sorridente.
    Benvenuti, ragazzi. Mi fa piacere che non vi abbiano fatto del male, sei stato molto bravo, Yato-san.
    Vi ringrazio di cuore, il mio vecchio amico non sarebbe tornato tanto facilmente, se non fosse stato per voi.

    Ma quanto la fai lunga.
    Il ragazzino si era appena ridestato dal suo sonno, e dopo aver fatto un lungo sbadiglio, scese dalle braccia dell'uomo che lo teneva in braccio.
    Lunga o corta, ho vinto io. Oggi compi esattamente 10 anni, beccati questa! HA! L'anziana signora rispose con un tono decisamente sboccato ed infantile, rivolgendosi al bambino senza curarsi dei due ninja.
    Spero che non metterai più in dubbio le mie doti divinatorie. E a proposito di questo...avevi promesso. Dillo.
    Va bene, va bene. Sei la migliore. Contenta?
    E non lo scordare mai. Se Yato o Masayoshi avessero commentato o meno quella penosa scena, dopo aver intuito che si fosse trattato tutto di una scommessa, la Veggente si sarebbe rivolta nuovamente a loro col suo tono pacato.
    Mi dispiace avervi coinvolto per così poco, ragazzi, ma era l'unico modo per riportarmi Inejiro in tempo per il suo decimo compleanno. Non è stata una mera questione materiale, ovviamente.
    L'uomo dai mille anni è incaricato di accrescere la sua sapienza girando il mondo e riportarla qui, ma quando è giovane non ha mai molta voglia di adempiere ai suoi doveri. Siamo due facce della stessa medaglia: io vedo il futuro e lui vive il presente, e insieme raccogliamo i frammenti del passato e li custodiamo.
    La vostra è un era prospera e lo sarà ancora per molto, quindi godetevela e contribuite a renderla migliore. E con "migliore" non intendo cose come "fate i bravi e rispettate la legge". Ogni individuo ha il compito di rendere unico il proprio cammino, così che ogni tassello del mosaico del mondo sia perfetto e combaci con gli altri.
    Se continuerai per la strada che hai intrapreso, mio caro Senju, la tua missione potrà dirsi compiuta. Il tuo destino è nelle tue mani.
    La donna continuò a fissare Yato coi suoi profondi occhi neri, non distogliendo lo sguardo neanche per sbattere le palpebre, continuando a parlare quasi come se fosse in trance. Solo un piccolo consiglio: in primavera, verrà inaugurato, nel tuo stesso villaggio, un negozio. Un negozio che venderà abiti particolari. La proprietaria potrebbe dimostrarsi un utile alleato, ma...questo spetta a te, deciderlo.
    Tutto qui? Uno consiglio? Scommetto che non gli hai neanche proposto un compenso, tirchia che non sei altro.
    Sai che non possiedo denaro.
    Sì, ma qualcosa lo hai. Il bambino si avvicinò sfacciatamente ad una delle statue rappresentante un kami, e senza troppi complimenti, vi si arrampicò sopra con un balzo e gli cavò gli occhi. Una volta sceso con un secondo salto, lanciò le due piccole biglie ai due ninja, una per ciascuno, che avrebbero scoperto essere dei rubini grandi quasi quanto una noce.
    Teneteli pure, siete stati bravi. Come vedete, non è davvero cattiva: sapeva che l'avrei fatto, ma non ha comunque provveduto a rimuoverli prima che arrivassimo.
    Lo sguardo della Veggente tornò immediatamente su di loro, sfoggianto un sorriso vagamente imbarazzato, dopo aver approfittato del momento di distrazione generale per nascondere sotto il cuscino altri due rubini che aveva in mano, che aveva provveduto a staccare dalla statua dalla parte opposta della stanza in un altro momento. Bè, nessuna predizione può essere perfetta al 100%.
    A meno che i ninja non avessero avuto altre domande da fare, sarebbe rimasto ben poco da dire, e dopo aver scambiato dei cordiali saluti e ringraziamenti, la Veggente avrebbe fatto portare delle provviste ai due, per il viaggio di ritorno. Se avessero voluto riposare, li avrebbe fatti condurre da un'ancella nella camera per i viandanti stanchi, piccolo luogo, ma ben riscaldato.
    L'uomo dai Mille Anni e la Veggente di Shiroi Bara erano di nuovo insieme. Ciò che sarebbe accaduto da lì in poi...era compito della Veggente saperlo.
    Congratulazioni! Come promesso, per aver completato la quest entro il tempo limite, avete avuto diritto al premio extra: il rubino, infatti, conta come una bella sommetta di Ryo :guru:
    Spero che la quest vi sia piaciuta e che vi siate divertiti ^^
    Aspetto il post finale di Yato per stemmare :sisi:
     
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    Ricompense e Rivelazioni

    Il sangue caldo mi bagnò le mani con un fiotto cremisi che non percepivo certo per la prima volta, anche se si trattava della prima uccisione da quando ero divenuto ufficialmente un ninja. Nel mio lungo addestramento mi avevano fatto uccidere diverse persone, anche inermi, che supplicavano, e due volte anche in uno scontro alla morte. Semplici prigionieri che lottavano per la loro vita, in quelle precise occasioni, ma a ben pensarci non era mai successo che uccidessi qualcuno che si opponeva alle mie intenzioni...era una lezione importante, da tenere a mente per il futuro, mentre respiravo pesantemente nel gelo di quella notte, man mano che il corpo senza vita del mio avversario scivolava a terra esalando gli ultimi respiri. Non sapevo chi fosse o da dove arrivasse. E mi scoprii a pensare che di fatto non mi interessava nella benché minima misura: volevo solo che quell'assurda missione finisse.

    Non sprecai tempo o energie a svegliare Masayoshi, ma mi limitai a pulirmi le manidal sangue con la neve fresca e coprirlo con un telo. Era stato inutile, per non dire dannoso, e quella non era una missione Accademica ufficiale quindi nessuno mi sarebbe venuto a cercare o scocciare. Coperto col telo e abbandonato al freddo, si sarebbe dovuto arrangiare, sempre che riuscisse a svegliarsi, mentre io portavo il bersaglio a destinazione. Sarei tornato a vedere in che condizioni era più tardi, se ce ne fosse stata necessità, ma francamente non era che un dettaglio insignificante rispetto al concludere la missione.

    [...]

    Avevo appena consegnato l'Uomo Millenario al Samurai di guardia al Tempio, seguendolo poi verso la camera della Veggente senza nulla più che pochi cenni d'assenso e monosillabi. Masayoshi arriverà. Forse. Per ora concludiamo la faccenda. Avrei risposto riguardo a qualsiasi domanda sul mio compagno di squadra. Non avevo certo intenzione di togliergli parte della ricompensa né creare troppi problemi, ma lì per lì volevo solo concludere quanto ci era stato assegnato. E così mi trovai infine inginocchiato davanti alla Veggente come una manciata di ore prima, stavolta vincitore. Ho solo rispettato gli ordini. Replicai ai complimenti, mentre partiva uno spiacevole teatrino tra la vecchia e il ragazzino, teatrino che forse avrebbe potuto irritarmi vista la leggerezza con cui trattavano la questione, ma di fatto era ormai passata e non mi interessava più cosa avesse portato a quella situazione: la cosa importante era che fosse finita e che mi avrebbero pagato...nemmeno ascoltai più di tanto le informazioni sui due immortali, limitandomi a registrare ciò che poteva essere utile in futuro (ben poco).

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    Poi però la donna si pronunciò con parole che mi gelarono fin nel midollo. Sapeva della missione! Era realmente una Veggente, tirava a indovinare o banalmente aveva degli informatori? Avevo gli occhi sgranati e le nocche che sbiancarono in cima ai pugni serrati, tenuti forzatamente contro il pavimento in un violento tentativo di trattenermi dall'aggredirla. Io non... Cominciai a dire con voce rotta, troppo sorpresa per essere intellegibile, mentre affannosamente cercavo di cavarmi d'impiccio. Forse con un attacco a sorpresa potevo ucciderla ma non avrei certo fatto secco anche il samurai nelle mie condizioni, comunque provate dalla battaglia. E poi se realmente era in grado di rinascere a ogni morte avrei solo ottenuto un po' di tempo per poi renderla mia nemica...cosa che non mi serviva affatto. E non avevo le forse necessarie per darle la caccia negli anni a venire. Deglutii, cercando almeno di mantenere un contegno. Ringrazio molto per il consiglio, ma l'unica missione importante ora era consegnare l'Uomo Millenario. Ora la Missione è conclusa. La ringrazio, ad ogni modo... Meglio negare tutto, anche di fronte all'evidenza, per quanto mi accigliai non poco al sentir parlare della carenza di denaro. Era stata pattuita una ricompensa... Aggiunsi con un filo di voce dal tono pericoloso dopo qualche istante, ma fortunatamente il ragazzino risolse la situazione.

    Quella gemma poteva valere molto denaro e, salvo problemi, la avrei intascata per poi andarmene senza nemmeno voltarmi a salutare.

    Dovevo andare quanto più lontano possibile da quel posto e da quella donna apparentemente onniscente, e avrei dato a Masayoshi la sua parte solo se fosse venuto a reclamarla. In ogni caso non meritava più del 40% della ricompensa.
     
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    Pensato
    Parlato



    Si ritorna a casa - Fine della missione

    Villaggio del Cielo - pt. XVI





    Non incontrarono nessuno nella prima parte del loro viaggio.
    Se gli adepti controllavano la strada tra il villaggio e il tempio l'incontro sarebbe sicuramente avvenuto nella foresta, dove la vegetazione permetteva loro di occultarsi più facilmente.
    Abbandonato il campo aperto, Masayoshi affinò maggiormente i sensi. Grazie alla neve, la quale rifletteva il bagliore della luna, la sua vista riusciva a spingersi ben oltre i venti metri.

    Ad un tratto, l'attenzione dello studente venne catturata da un anomala luce rossa in lontananza. Qualunque cosa fosse, la sorgente era posizionata tra gli arbusti e gli alberi che costituivano la foresta, a qualche metro dal sentiero che i tre stavano percorrendo.
    Si udirono dei sussurri.
    Son proprio scemi.

    CITAZIONE
    Ci hanno trovato.

    Yato descrisse il piano d'azione: il sunese avrebbe dovuto attirare la loro attenzione così da permettere al ninja della Foglia di colpirli di sorpresa, dopo aver portato in salvo il ragazzino.
    Certamente, lascia fare a me! Sussurrò.
    La sua mano destra era già all'interno della Sacca Porta Oggetti.
    Non aveva intenzione di ucciderli o ferirli in modo grave.
    Definiti come individui incapaci e innocui, essi sarebbero stati un facile banco di prova per Masayoshi.

    Come pronosticato dal Senju, gli adepti attaccarono dalla distanza.
    Preso dalla foga del combattimento, il sunese non si abbassò come suggerito da Yato, ma pensò bene di saltare verso destra così da portarsi lontano dalla traiettoria dei dardi.
    Nella sua mano destra aveva già un kunai.
    La mira degli adepti fu così pessima da risultare vincente.
    Con la schivata di lato, il piccolo sunese si mise precisamente in direzione di una delle sfere scagliate dai loro nemici. A causa del fumogeno attivato dal Genin, fu impossibile per lui accorgersi dell'errore.
    Si udì un secco rumore, seguito da uno meno intenso.

    Masayoshi sprofondò nella neve, privo di sensi, insieme alla sua reputazione.

    [...]



    ggh.. Si svegliò con gli arti inghiottiti dalla neve, le labbra rosse come pomodori e i piedi doloranti.
    Si alzò a fatica, stringendosi addosso quello che doveva essere un telo.
    Che sassata che ho preso...per quanto tempo sono rimasto privo di sensi? Il bernoccolo era ben visibile sulla sua fronte.
    Alzò lo sguardo al cielo.
    A giudicare dalla luna nemmeno un ora. Notò del sangue secco sulla neve.
    Non vi era traccia del corpo di Yato.
    Il suo compagno aveva sconfitto gli adepti e se n'era andato, lasciandolo solo.
    Nemmeno loro sono riuscito a battere... quasi quasi me lo merito. Non aveva affatto voglia di rimuginare ancora sull'accaduto.
    Voglio tornare a casa. Piagnucolò, pulendosi il naso con l'estremità della sciarpa.
    Prima di imbarcarsi, Masayoshi avrebbe chiesto ospitalità alla Veggente: i suoi vestiti erano umidi e il suo stomaco brontolava furioso.
    Ne avrebbe approfittato per salutare l'uomo millenario, scusandosi per la sua figuraccia.


    [...]



    Raggiunse il Tempio a metà mattinata.
    Chiunque fosse stato all'esterno della struttura avrebbe osservato Masayoshi concludere la lunga scalinata allo stremo delle forze, con il braccio stretto sullo stomaco, il viso pallido e un ematoma nero sulla fronte.
    Se ad attenderlo ci fosse stato il guardiano, il sunese si sarebbe limitato a salutarlo, senza spiegare il motivo del suo ritardo.
    Varcata la soglia della struttura, Masayoshi si sarebbe recato nel salone in cui erano stati ricevuti qualche giorno prima, non curandosi delle impronte d'acqua sul pavimento che si sarebbe lasciato alle spalle.
    La Veggente era seduta su un cuscino.
    Si sedette a terra, rivolgendo un saluto al ragazzino nel caso fosse stato presente.

    Ho tanta fame...avete qualcosa? Vi pagherò. Supplicò alla signora con un filo di voce. Avrebbe divorato qualsiasi cosa, persino dei ciottoli.
    Nel caso gli fosse stato negato del cibo, Masayoshi non si sarebbe lamentato.
    Essere lì dentro era già molto: con tutti quei bracieri accesi i suoi vestiti si sarebbero asciugati in poco tempo.

    Nel caso la signora fosse stata così gentile da offrirgli un pasto caldo, lo studente si sarebbe ripreso in pochi minuti.

    Grazie mille! Mi dispiace per il ritardo...se non fosse stato per Yato... Se il ragazzino fosse stato presente nel salone lo studente si sarebbe scusato con lui.
    Scusami...volevo solo rendermi più utile. Tirò su il naso. Ovviamente i suoi auguri di buon compleanno non sarebbero mancati nel caso in cui la donna lo avesse informato dell'evento.
    Gli allenamenti in solitaria lo avevano reso un buon studente, ma per diventare un ottimo Genin aveva bisogno di qualcos'altro.
    Da quella missione aveva imparato molto, soprattutto da Yato, il ninja che lo aveva abbandonato sulla neve.
    Ad un tratto i suoi occhi tristi cercarono quelli della Veggente.
    Lei forse era in grado di aiutarlo.
    Può...può leggermi il futuro? Domandò, titubante. Non doveva essere difficile per lei intravedere i successivi capitoli della sua storia.

    Può dirmi qualcosa che possa aiutarmi nella mia carriera ninja? Unì le mani davanti al volto.

    La prego. Non chiederò altro.




    Mi dispiace aver abbandonato negli ultimi post.
    Gran bella quest Simo! Mi sono divertito :riot: ( e pure dannato con quel cavolo di bambino )
     
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    ehm...da qualche parte

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    La Veggente e l'Uomo Millenario

    Epiloghi


    [Tempio]


    I presenti guardarono alquanto stupefatti quel genin comportarsi in maniera così sgarbata e sfacciata con la Veggente, al contrario proprio di quest'ultima, che continuò a fissarlo con un'espressione serena, come se sapesse già della reazione che avrebbe avuto.
    La previsione della donna si era rivelata semi esatta, in quanto furono in due a salvare il bambino, ma non giunsero nello stesso momento. Poco male, in quanto, anche se la linea temporale prese quella piega, nuove visioni annunciarono i futuri avvenimenti, facendo in modo che il fedele samurai uscisse a ricevere il ninja, poco prima del suo arrivo.
    L'uomo dai mille anni non era presente, essendo andato a riposare ancora, date le esigenze del suo giovane corpo, ma il ragazzo trovò l'anziana signora ad attenderlo alla fine del tempio. Avrebbe fatto appena in tempo a finire la frase, che un'ancella della Veggente arrivò con un vassoio di frutta fresca di vario tipo, e lo porse ai piedi di Masayoshi, davanti ad un cuscino su cui avrebbe potuto accomodarsi.
    Non c'è bisogno di pagare niente, sono io ad essere in debito con te. Mangia pure, senza complimenti. Disse sorridendo. La frutta era abbastanza buona e dolce da ridare allo shinobi gran parte della sua energia.
    La donna diede al giovane, le spiegazioni date anche a Yato, prima di avvertirlo dell'esito della missione e della decisione di Yato di andarsene seduta stante, senza menzionare, però, dei rubini.
    Come ben sai, però, non ho di he ricompensarti, in quanto a denaro, ma sarai nostro gradito ospite ogni qualvolta che lo vorrai.
    Lo studente aveva ben altro in mente, a quanto pareva, chiedendo una previsione per il suo futuro. Quale prevedibile desiderio, per un essere umano, cercare di conoscere il proprio destino; una particolarità che accomuna ognuno, la continua ricerca degli avvenimenti futuri, così da prepararsi e non ricevere sorprese.
    Bè, potrei...ma non credi che la vita sia più interessante e degna di essere vissuta, se non si sa cosa potrà accadere? Sei ancora giovane e ci sono tante cose che ancora devi incrociare sul tuo lungo cammino.
    Potrei descriverti facilmente i tuoi futuri avvenimenti e darti consigli su come affrontarli...oppure...
    In quel momento, la sua fidata giardia del corpo le passò una piccola gabbietta (30 x 30 circa) coperta da un panno, che sistemò poi tra loro due, a terra. ...potresti crearteli da te, svolgendo un ultimo piccolo incarico. Aprì la porta della gabbietta e, timidamente, ne uscì un piccolo animaletto che forse Masayoshi avrebbe potuto già avere visto da qualche parte, essendo un mammifero tipico del Paese del Vento.

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    Il piccolo animale salì sulla mano aperta della Veggente, poggiata a terra.
    Questo piccolino si dev'essere smarrito e dev'essere arrivato qui in mezzo a dei carichi di merci. E' un suricato, vive all'estremo ovest del tuo stesso Paese. Potresti cogliere l'occasione per fare un giro da quelle parti e riportarlo a casa, sono certa che la sua famiglia ti sarà molto riconoscente.
    Potrebbe rivelarsi un'esperienza alquanto...istruttiva.
    La donna sorrise nuovamente e porse la mano a Masayoshi, che se avesse accettato la missione ed allungato a sua volta la sua mano verso di lei, avrebbe visto il suricato salirvi ed arrampicarsi poi sul suo braccio, fino alla spalla.
    Sembra che tu gli piaccia, andrete sicuramente d'accordo. Mangia per lo più insetti, quindi non ti sarà difficile nutrirlo. Sta' solo attento che non prenda molto freddo, ama gli habitat caldi.
    Ah, e preparati bene, prima di andarci: è un luogo relativamente impervio, quindi non avere troppa fretta.

    Se il ninja avesse rifiutato, la donna avrebbe riposto l'animale nella gabbietta, dicendogli di non preoccuparsi per l'animale e lo avrebbe invitato a riposarsi nella stanza per gli ospiti, se lo avesse desiderato. Avrebbe potuto rimanere anche fino al giorno successivo e gli sarebbero stati offerti pasti caldi, e la stessa cosa gli avrebbe offerto se invece avesse accettato di prendere il piccolo mammifero con sè.
    Seguire o no il consiglio della donna, sarebbe spettato solo a lui, ed ognuna delle due scelte, lo avrebbe condotto a nuovi avvenimenti che avrebbero segnato il suo futuro.
     
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