Le Cicatrici del Male

Kawa no Kuni

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    Erano passati diversi giorni dalla nascita di Shutei. Jeral si era preso il suo tempo per istruire la sua creatura nelle vie della corruzione, del dolore, della tortura psicologica e fisica. Aveva scelto di agire così per assicurarsi che entrambi, nel prossimo avvenire, potessero sentire nelle ossa e respirare la forza di una grande verità: la prima nascita celebra la vita, la seconda la sbeffeggia.

    Avevano lasciato il nido di Saigokage la notte stessa dell'operazione, per ordine di Jeral. Il Flagello non aveva ritenuto saggio trattenersi troppo a lungo in compagnia di quel mortale: i suoi occhi saettavano qua e là, di tanto in tanto, in cerca di un punto debole, o esplorando chissà quale idea. Se fossero rimasti troppo a lungo, pagamento o meno, l'Avatar sarebbe stato costretto a ucciderlo o mettergli un guinzaglio davvero molto stretto, per evitare che tentasse di manomettere ulteriormente il capolavoro che era Shutei. Non che quest'ultimo non sarebbe stato in grado di difendersi, ma quel sadico assassino che fungeva persino da avatar - per quanto non a scopo di battaglia - per il Re dell'Inferno era un enigma a cui, per il momento, l'Immortale non desiderava trovare risposta.

    Era il tramonto. Il sole, su quell'anonima riva di fiume sperduta nel continente ninja, aveva ormai iniziato la sua parabola discendente ed entro un paio d'ore avrebbe lasciato il passo alla sua gemella notturna, l'unica esistenza in grado di affascinare il Flagello: la luna. Egli era in piedi sulla sponda del corso d'acqua, all'apparenza perso nei suoi pensieri. Nessun altro era in vista. Nella foresta tagliata dal fiume regnava il silenzio, nonostante l'assenza di attività umane: la semplice presenza del Flagello era sufficiente ad atterrire ogni forma di vita senziente nel raggio di centinaia di metri, ormai.

    Se non fosse stato per l'alone di morte che ne circondava la figura, piegando il vento e per certi versi anche la luce solare, l'Immortale sarebbe potuto sembrare in contemplazione di qualcosa. Che cosa, però, non era dato sapere. Ad occhi chiusi, immobile, egli ascoltava la vita che scorreva attorno a lui, vicino e a grande distanza, percependone la forza con chiarezza. Al contempo, la vita percepiva il suo tocco, per quanto ancora neutro, e tentare di sfuggire al contatto come un pesce alla mano di un pescatore. Eppure la mano dell'Immortale, inesorabile, continuava a seguire quel piccolo pesce, senza toccarlo mai, senza corromperlo, ma non lasciandogli scampo neanche per un istante.

    Alcune piante iniziarono a perdere una foglia o due, le siepi persero vigore, i frutti si guastarono dall'interno. Un nuovo, piccolo passatempo cui l'Avatar aveva pensato per affinare i suoi poteri.

    Suicidio indotto.

    « Ne è passato di tempo, Risorto. », disse infine, aprendo piano gli occhi. « E sembra che questa volta non dovrò scorticarti la schiena. »



    Accennò un sorriso, blandamente divertito dall'esperienza rievocata. Quando sollevò lo sguardo, diverse ciocche di crine bronzeo gli scivolarono sulla fronte, mosse dal vento in un disegno disordinato. Vide la figura del massiccio uomo iniziare ad avvicinarsi a lui dalla foresta, invisibile sino ad un momento prima. Come sempre avanzava con passo sicuro, libero da ogni turbamento e determinato nel suo obiettivo. L'Immortale aveva condiviso più di un'avventura, ormai, con il redivivo Mizukage, ed aveva compreso almeno in parte ciò che lo spingeva ad agire. In una parola: vendetta. Naturalmente non era così semplice, ma nel corso dei mesi Jeral aveva aggiunto sempre più colori e sfumature al dipinto dell'uomo che gli si incamminava contro. Ormai l'opera era ad un sufficiente stadio di completamento.

    Era giunto il momento di mettere a parte l'uomo che aveva sconfitto la morte del piano che la mente affilata dell'Immortale aveva elaborato per i giorni a venire. Un piano che, se messo a frutto, avrebbe consentito ad entrambi di ottenere una notevole dose di soddisfazione personale riguardo ai rispettivi obiettivi. Per questo lo aveva contattato il giorno stesso che aveva lasciato il Paese dei Demoni. Un piccolo falco, inviato da Shutei, aveva raggiunto il Risorto nella sua nuova dimora nella Sabbia, con un pezzo di pelle che un tempo gli era appartenuto. Era vecchio, incartapecorito ed essiccato, ma recava ancora le tracce di un intricato simbolo di potere.

    « È tempo di devastare il continente. »

    OFF GAME

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    Falce dei Kaguya


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    La Triade (?) - Un invito che non si può rifiutare

    Era mattina in quel di Suna, una calda giornata come un'altra, nel quartiere a luci rosse, dove Zong Wu, lo Shogenin, stava "condividendo" il proprio tempo nella sua camera con una delle tante lavoranti di quella zona meno agiata del villaggio.
    Era lì, a sudare il doppio di quanto si suderebbe normalmente in un villaggio costruito in mezzo ad un deserto, quando un volatile, un falco apparentemente, pensò bene di planare dalla finestra aperta, appunto a causa del caldo, lasciando qualcosa al suolo dinanzi a lui ed alla sua "ospite pagata".
    Non ci volle molto perché entrambi capissero di cosa si trattava: un pezzo di carne recisa da un corpo.
    La donna urlò, scappando spaventata, mentre il Risorto si avvicinava osservando il messaggio particolare, per poi portare le mani alla schiena, lì dove due cicatrici, praticamente identiche, avevano lasciato il segno per quella piccola operazione fatta dal Flagello, tempo orsono, nel Paese della Pioggia.
    Che caro! Lo ha conservato per tutto questo tempo! E voi che ne parlate così male! AHAHAHAHAHAHAH
    Eh, noi ingrati! Non abbiamo ancora ottenuto l'unico motivo per cui stiamo collaborando con il Flagello, la Vendetta!
    Qualche volta potresti essere sincero con te stesso: non ci siamo alleati con lui solo per la Vendetta, o almeno non del tutto! Alla Città Dolente era la curiosità per Hayate, poi alla Bocca dell'Inferno il desiderio di non perdere la traccia, ma ad Ame? Ed ogni azione e scelta fatta? Non è stata sempre e solo la Vendetta a guidarci! A guidarlo! Il divertimento, le donne, il sangue, l'ebrezza dell'alcool... non ne abusa solo per non ascoltarci, lui vuole tutto questo, tutti noi vogliamo questo!
    Non possiamo dargli tutti i torti, molte delle cose che avvengono, forse non saranno a danno della Vendetta, ma non sono nemmeno a suo vantaggio.
    Restiamo in questo buco di Sabbia perché Hoshi è stato l'unico a dare un posto dove vivere a Zong Wu! Ma Feng Gu è la vera identità che ci porterà alla Vendetta, che ci avvicinerà a Kazuhiro! Dobbiamo solo agire in modo che ci noti, prima o poi!
    E se nemmeno Feng Gu fosse sufficiente? Forse dovremmo essere qualcosa di diverso da un Mercenario, o uno Shogenin, o un abitante di Ame, com'è Ru Wai...
    La volete smettere di parlare di me e progettare le mie mosse come se non ci fossi? Vi ricordo che vi sento!, ruggì nella stanza vuota il Risorto, andando a prendere una birra, prima di osservare di nuovo il lembo di pelle recapitatogli e rendendosi conto che non era il sigillo impresso tempo fa da Fyona quello che stava osservando, ma una specie di mappa, una mappa del continente.
    Gran bel modo di mandare un messaggio, Flagello..., si complimentò fra se il Kaguya, preparandosi poi per partire.

    [...]

    Come ogni volta, Zong Wu avrebbe lasciato il villaggio per dirigersi verso il vasto deserto di Anarouch, un luogo infinito e pieno della sabbia che, in vita, il defunto Mizukage aveva tanto odiato, sabbia in cui s'infiltrò grazie alle sue abilità di Traslazione nell'ambiente, abilità con cui oltrepassò, al di fuori del normale campo visivo, i confini del Paese del Vento, per poi, quando era certo di essere ormai da solo, uscire dal terreno, in mezzo ad un bosco, pronto a continuare il suo viaggio, dopo qualche ora di riposo.
    Ci sarebbero voluti almeno due giorni per raggiungere il punto indicato ed il Risorto lo avrebbe raggiunto quando stava ormai tramontando il sole.
    Il motivo di questo incontro? Ci sono altri villaggi ninja pieni di Nukenin da conquistare?
    La Cascata non era anche territorio di Nukenin? Per quanto se non hanno anche loro un Re Immortale, non penso che il Flagello si divertirebbe! AHAHAHAHAHAHAH
    Mi auguro che voglia finalmente puntare al cuore di Hayate! Con quello ben due bersagli sarebbero a noi più vicini! Facendo caos a Kiri, potremmo farci notare dalla Zanna, potremmo persino passare per il Villaggio dell'Abete!
    E come spiegheresti la conoscenza del Villaggio, se poi reincontrassimo lo Shura, o un'altra delle persone con cui abbiamo collaborato anni fa ad Iwa?
    La fretta! La fretta! AHAHAHAHAHAHAH!
    Sono tre anni che attendo la mia Vendetta! Tre DANNATI anni! E mi parli di fretta? Sarei pronto a bruciare Kiri per avere modo di uccidere il Sanga, eppure non ci siamo mai mossi, perché volevamo che lui lo vedesse come un alleato, in cerca dell'evento che scatenasse tutto ciò!
    Il Sanga non deve solo morire, il Sanga deve subire il disonore che ha subito Shiltar..., ringhiò a denti stretti il Risorto, avanzando nel bosco, facendo affidamento sui suoi sensi particolarmente affinati per individuare la posizione dell'Immortale e qualcuno individuò, nel pressi di un fiume, qualcuno verso cui si diresse.

    E lì lo trovò, in piedi in prossimità del fiume. Jeral lo salutò con quella che sembrava una battuta, per quanto il Risorto dubitava che l'altro fosse capace di simili affermazioni.

    jjxzVZhl



    Bentrovato, Flagello... come si dice? La notte è giovane! Chissà che non si trovi qualche donna per poi dovermi comunque scorticare la pelle, non diamoci dei limiti in tal senso., scherzò di rimando il Kaguya, A meno che tu non abbia qualcosa di più interessante da propormi.
    E, in effetti, le parole dell'Immortale dimostrarono che aveva qualcosa di più interessante da proporre!
    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
    Mi offri decisamente qualcosa di molto più interessante!, esclamò soddisfatto il Risorto tanto quanto le voci nella sua testa, Dimmi tutto, sono quanto mai desideroso di iniziare!
     
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    Come sovente era accaduto nei mesi precedenti, con il suo fare quieto eppure pungente il Risorto riuscì a strappare un sogghigno divertito all'Immortale. Questi era una figura alta, che sfiorava il metro e ottantasette, e di corporatura media: la forza sovrumana delle sue membra non derivava da muscoli innaturalmente ingrossati, bensì dal potere proibito con cui Jeral li nutriva; al contrario, solo qualche centimetro più basso del Flagello, il Risorto era un uomo di dimensioni considerevoli: la sola vista delle sue ampie spalle era in grado di trasmettere una quieta e solida sensazione di forza, accentuata ancor di più dal possente collo e dai nerboruti arti del redivivo Mizukage. Ma il vero tesoro del Kaguya non era in superficie. Jeral lo sapeva bene perché lo aveva visto con i suoi occhi: l'uomo comparso davanti a lui era in grado di manipolare a volontà la struttura ossea del suo corpo, con risultati a dir poco incredibili.

    Eppure, dietro quell'aspetto composto, quella fronte segnata, e quello sconfinato amore per la vita e i suoi piaceri, il Risorto covava un segreto terribile. Un segreto di cui recava traccia, nei suoi occhi, anche se leggibile da pochi: la sua stessa esistenza era una nozione inconcepibile, un abominio o un miracolo, una violazione delle leggi della natura. Egli era, come indicava il nome con cui lo chiamava il Flagello, tornato dalla morte. In qualche modo che forse Jeral non avrebbe mai scoperto, egli era riuscito a tornare indietro dalla soglia che, una volta varcata, segnava il confine dell'esistenza di qualunque mortale. Qualunque ad eccezione di Feng Gu, il redivivo Shiltar Kaguya. Jeral ci aveva pensato. Forse conoscere il precedente Mizukage sarebbe stato divertente, se - come immaginava - almeno parte del miracolo che aveva davanti agli occhi era dovuto alla volontà indomita che egli aveva posseduto. Eppure, per quanto ci avesse pensato, la sua conclusione era stata sempre la stessa: Feng Gu era unico. Shiltar Kaguya era solo appartenuto alla schiera dei rari mortali non insignificanti. E dunque il Flagello era soddisfatto dello stato delle cose.

    Nella Città Dolente, e nelle avventure che avevano condiviso da quel momento in avanti, l'Immortale si era fatto un'idea sempre più chiara del mistero rappresentato da quell'uomo. Per la realtà geopolitica dominante in quel continente, l'Accademia, era una vera sfortuna che i loro obiettivi li portassero ad avere interessi comuni: se così non fosse stato, Jeral non aveva dubbio che il Risorto avrebbe cercato a tutti i costi un modo per far attraversare all'Immortale l'ultima soglia. Egli, di rimando, avrebbe colto con gioia l'opportunità di far appassire e schiacciare un fiore unico come era quello della vita - nuova - del Risorto. Un concetto a dir poco affascinante, che l'Avatar aveva scelto di ricreare, in una macabra imitazione, in una creazione a sua immagine e somiglianza.

    I suoi occhi violacei, scintillanti nella penombra del tramonto, notarono la ruggente approvazione del Risorto alle sue parole. Ci aveva visto giusto: potevano collaborare. E il risultato sarebbe stato grande e terribile.

    « In questi anni ho viaggiato in lungo e in largo in questo vostro continente, Risorto, e molto ho scoperto. », gli disse, voltandosi verso la superficie del fiume alle sue spalle. Attese che l'altro lo raggiungesse, così che entrambi si trovassero sulla sponda del corso d'acqua pura.

    7DKoqPH

    Davanti a loro, distante una ventina di metri, era visibile un jinja - un santuario rituale - di modeste dimensioni e dall'aspetto antico. Il legno rosso era vecchio e scolorito ed il legno pareva vecchio di almeno un paio di secoli. Dietro di esso, nella parete di roccia della montagna bagnata dal fiume stesso, riposava un enorme masso dalla forma ovale.

    « Questo è un luogo antico. In ere passate, nella grande caverna all'interno del monte, l'energia di un Cercoterio è stata libera al cospetto di quel santuario. » Poteva sentirlo con chiarezza, nonostante fossero passanti decenni e decenni. E non sentiva solo la traccia del Demone. Accanto ad essa, una sottile perturbazione delle linee di potere della terra era presente nell'aria, qualcosa che nemmeno il suo potere avrebbe potuto ottenere. Un effetto simile, la modifica di un leyline, era possibile solo con la creazione e l'imposizione di un sigillo dal potere a dir poco incommensurabile. « Il luogo perfetto per voltare l'ultima clessidra dell'Accademia. Granello dopo granello, la loro sabbia si estinguerà, assieme alle loro ridicole convinzioni di pace e concordia. » Parlava in modo tranquillo, ma la sua brama di distruzione senza confini era distintamente percepibile in ogni sillaba. « Seguimi, Risorto. Ti narrerò del mio sogno di morte e distruzione. », disse, e si incamminò sull'acqua.

    Il letto del fiume, in quelle ore scure, non era visibile, e l'intero corso appariva come un sinuoso serpente liquido. Arrivato al santuario, Jeral sollevò il capo e gli dedicò uno sguardo, irridendone il concetto stesso prima ancora del potere che avrebbe o non avrebbe potuto esercitare sulla sua esistenza eretica di Flagello, e poi proseguì. Appoggiò la mano sull'enorme masso che bloccava l'entrata, lasciando che il gelo di cui era impregnato gli penetrasse sino alle ossa della mano. Non sembravano esserci entrate nei paraggi.

    TlRVeLS

    « Quasi dimenticavo. »

    Disse, senza voltarsi, ma c'era qualcosa in lui che forse avrebbe potuto far perdere un colpo al cuore del Risorto.

    « Uccidilo, Shutei. »
     
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  4. Roronoa™
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    Narrato
    Pensato
    Parlato



    Yotsuki vs Kaguya

    Luogo Sconosciuto pt. I




    La scelta di abbandonare il covo del Saigokage fu azzeccata. Forse a Jeral non erano sfuggiti gli sguardi che Shutei riservava al sadico medico.
    Con il tempo, il desiderio di uccidere quell'uomo acquisiva forza.
    Nulla importava se avesse partecipato attivamente alla sua rinascita, il nuovo Nukenin non si fidava di lui, dei suoi occhi e della sua strana passione.
    Tra il fidarsi e il non fidarsi, Shutei avrebbe scelto sempre la terza opzione.
    Uccidere!
    Sebbene i due avessero lo stesso quantitativo di chakra, il Nukenin era convinto di poter frantumare le ossa del medico come gesso.

    Viaggiarono per giorni, senza un apparente meta. Attraversarono ogni genere di paesaggio: paludi, foreste, montagne e mari, depredando e uccidendo tutto ciò che la Natura offriva.
    In quei giorni, Shutei aveva avuto modo di riflettere sul vero sè, su ciò che lo legava così tanto al Flagello e quanto di Deveraux fosse rimasto in lui.
    Ricevette insegnamenti sul potere eretico e su come controllare la fame di distruzione che sentiva crescere dentro di sè ad ogni ora del giorno e della notte, come un male incurabile.
    Jeral si dimostrò essere un bravo insegnante e Shutei un ottimo allievo.
    Desideroso di incrementare il suo potere, egli seguiva il suo maestro senza fiatare, facendo tesoro dei suoi sguardi, espressioni e osservazioni.
    Il silenzio era la sua parola, il suo cenno di assenso.
    Parlare era inutile e faticoso.
    Lui era rinato per agire.


    In una anonima notte dal cielo stellato, il duo giunse agli argini di un piccolo fiume.
    L'acqua era così trasparente da essere perfettamente nera.
    Shutei ammirò quel colore con un espressione fredda e distaccata. Ciò che passava per la sua mente era indecifrabile.
    Ignorò la struttura in legno davanti a sè.

    Jeral ordinò al nuovo Nukenin di immergersi. Quest'ultimo obbedì, posizionandosi nella zona centrale.

    [...]


    Immerso a tre metri di profondità, Shutei intravide qualcosa muoversi vicino al Flagello.
    Con la mente sgombra da qualsiasi pensiero o dubbio sul motivo per cui doveva restarsene lì sotto, le palpebre del Nukenin divennero delle sottili fessure.
    Governati dall'istinto e dalla sete di distruzione, i suoi possenti muscoli si contrassero.

    Con lo sguardo puntato sui due shinobi, egli continuò a muovere le gambe per rimanere in posizione.
    L'uomo che affiancava Jeral sarebbe passato quasi sopra di lui.
    Si stavano dirigendo verso la struttura in legno.
    Come un perfetto soldato, attese l'ordine del suo comandante.

    La sua riserva di ossigeno stava terminando. La sensazione di vuoto sullo stomaco si faceva sempre più intensa, insieme alla tentazione di espirare un po' dell'aria inspirata.
    Se solo un piccola quantità di aria sarebbe riuscita a oltrepassare le sue labbra serrate, l'uomo si sarebbe accorto della sua presenza.
    Lottò con tutta la sua forza contro il suo organismo. Prima o poi, quest'ultimo avrebbe preso controllo dei suoi polmoni.

    CITAZIONE
    « Uccidilo, Shutei. »

    png





    Agì.
    Con una spinta delle gambe e del chakra repulsivo, il Nukenin bruciò quei tre metri di acqua in un istante.
    Il suo corpo fuoriuscì dall'acqua completamente avvolto da uno spesso strato elettrico, liberato inconsapevolmente dalle cellule del suo corpo. L'aura dorata di cui si ricoprì Shutei scacciò indietro le tenebre, lontano da lui.
    Senza proferir parola, come governato da un demone devoto alla distruzione, Shutei schizzò verso l'estraneo, distante circa sei metri. [Slot Gratuito Istantaneo][Chakra Adesivo (Int.)] Chakra Adesivo (Intermedio)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità anche a testa in giù, in terreni scivolosi o sopra l'acqua.
    (Mantenimento: 1/4 Basso)
    [Da Chunin in su]


    Per Shutei dettagli quali altezza, corporatura, colore dei capelli dell'uomo erano insignificanti.
    I suoi occhi analizzarono la quantità di chakra posseduta dal nemico. [Percezione del Chakra]

    Deveraux intimorito, Shutei divertito! Osservò, sbeffeggiando ciò che era stato in passato.

    Due rivestimenti elettrici ricoprirono le sue gambe, donandogli maggior velocità. [Velocità: 600 -> 650][Rivestire][Consumo Chakra: 5]
    Accecato da una furia incontrollabile, giunto a un metro circa dal nemico, Shutei liberò tutta la sua rabbia repressa sotto forma di energia elettrica, attivando il sigillo della Psiche applicato in precedenza da Jeral stesso. [Corrente dei Mille Falchi]
    Corrente dei Mille Falchi - Chidori Nagashi
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore è in grado di fa fuoriuscire da tutto il suo corpo una scarica elettrica. La potenza è pari a 30 e coprirà tutti coloro entro 3 metri dall'utilizzatore; può causare una Semiparalisi per 2 round a due arti.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 3 / Consumo: Alto )
    [Da chunin in su]
    [Potenza: 30 -> 80]+10 (Impronta Elettricità) + 10 (Tecnica Focalizzata +3 Precisione) + 30 (Sigilli della Psiche 5*4 (jonin) + 10 di TA focalizzata) [Consumo Chakra: 60]

    Una rete elettrica si diramò su un area circolare di raggio pari a tre metri, folgorando chiunque fosse al suo interno, Shutei escluso.
    Senza fermarsi, la sua corsa sarebbe terminata davanti al Kaguya, indipendemente da una sua probabile schivata, con le braccia vicine al busto e la gamba sinistra leggermente avanti alla destra, piegate sulle ginocchia.

    Il primo colpo che Shutei sferrò fu un gancio sinistro verso la tempia destra dell'avversario.
    Nei suoi occhi non vi era pietà, i suoi pugni avrebbero mirato a distruggere il Kaguya nel minor tempo possibile.
    Ruotò il busto e le spalle in senso orario, portando il braccio destro attaccato al petto, in diagonale per proteggere durante l'azione con la mano il mento e con il gomito il fianco destro.
    Un colpo semplice, sicuramente prevedibile, ma rapido e dalla notevole potenza distruttiva.
    Uno spesso manto di chakra elettrico inviluppò i suoi arti superiori mentre una quantità di chakra fluì sui bicipiti e tricipiti.
    L'ordine era stato chiaro: doveva ucciderlo.[I Slot Azione - Gancio Sx][Potenza: 10 -> 70]10 (Base) +20 (Fasce da Combattimento [Potenziamento] + 20 (Esplosione Elettrica) + 10 (Manipolazione della Natura (+10 Pot. + x2 Contro Armi e Oggetti) + 10 (Impronta Elettrica)[Esplosione Elettrica]Livello III (Chunin Blu - Jonin Rossa)
    • Esplosione elettrica ha potenza massima pari a 20.
    [Distruzione ad Area (Intermedio)] Distruzione ad Area (Intermedio)
    Arte: 'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà entro 1,5 metri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto. La potenza del danno ad area è metà (x0.5) rispetto a quella del colpo diretto, viene considerato come il danno di una [Bomba] per il calcolo dei danni.
    (Mantenimento: 1/2 Basso a colpo)
    [Da Chunin in su]
    [Velocità: 600 ->750]Arto Rivestito +2 Velocità + Chakra[Forza: 675][Tocco Distruttivo -> +40 Potenza vs Oggetti,Armi]Tocco Distruttivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari.
    (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 4 Bassi]
    [Da Chunin in su]
    [Consumo Chakra: 65]10 Esplosione Elettrica, 20 MedioBasso, 10 Man. Natura, 20 Tocco Distruttivo + 5 Distruzione ad Area


    Escludendo un balzo all'indietro o laterale, perché in tal caso Shutei avrebbe accorciato nuovamente le distanze, qualunque fosse stata la difesa del Kaguya al primo pugno, con uno scatto di reni il Nukenin ruotò il suo corpo nel senso contrario così da sferrare durante il movimento un diretto destro verso il pettorale sinistro del nemico.
    Contemporaneamente, la sinistra scese vicino la cinta che stringeva l'abito nero intorno al suo maestoso fisico.
    Un movimento che avrebbe in parte anticipato il terzo attacco, ma che in quel preciso momento poteva rivelarsi un ottima fonte di distrazione per l'ex Mizukage.

    Desideroso di arrestare il battito cardiaco del rivale, Shutei concentrò nel suo arto un enorme quantità di chakra elettrico.
    [II Slot Azione - Diretto Dx][Potenza: 10 -> 70]10 (Base) +20 (Fasce da Combattimento [Potenziamento] + 20 (Esplosione Elettrica) + 20 (Manipolazione della Natura (Potenza +10 + x2 Contro Armi e Oggetti) + 10 (Impronta Elettrica)[Esplosione Elettrica]Livello III (Chunin Blu - Jonin Rossa)
    • Esplosione elettrica ha potenza massima pari a 20.
    [Distruzione ad Area (Intermedio)] Distruzione ad Area (Intermedio)
    Arte: 'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà entro 1,5 metri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto. La potenza del danno ad area è metà (x0.5) rispetto a quella del colpo diretto, viene considerato come il danno di una [Bomba] per il calcolo dei danni.
    (Mantenimento: 1/2 Basso a colpo)
    [Da Chunin in su]

    [Forza: 675][Tocco Distruttivo -> +40 Potenza vs Armi,Oggetti]Tocco Distruttivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari.
    (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 4 Bassi]
    [Da Chunin in su]
    [Velocità: 600 ->750]Arto Rivestito +2 Velocità + Chakra[Consumo Chakra: 65]10 Esplosione Elettrica, 20 MedioBasso, 10 Man. Natura, 20 Tocco Distruttivo + 5 Distruzione ad Area


    Il terzo attacco fu sferrato immediatamente dopo il tentativo di folgorazione del cuore avversario.
    Posizionato appena sopra il basso ventre, il pugno sinistro disegnò una traiettoria ad arco dal basso verso l'alto, in direzione della bocca dello stomaco del Kaguya.
    Il busto ruotò in senso orario e si piegò leggermente indietro. La forza accumulata dalle gambe si riversò sui muscoli del braccio. Per evitare pericolosi contrattacchi, il braccio destro si riposizionò attaccato al petto, con la mano aperta in prossimità del fianco sinistro. [III Slot Azione - Montante Sx][Potenza: 10 -> 70]10 (Base) +20 (Fasce da Combattimento [Potenziamento] + 20 (Esplosione Elettrica) + 20 (Manipolazione della Natura(Potenza +10 + x2 contro Armi) + 10 (Impronta Elettrica)[Esplosione Elettrica]<elemento>Livello III (Chunin Blu - Jonin Rossa)
    • Esplosione elettrica ha potenza massima pari a 20.
    [Distruzione ad Area (Intermedio)]<elemento> Distruzione ad Area (Intermedio)
    Arte: 'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà entro 1,5 metri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto. La potenza del danno ad area è metà (x0.5) rispetto a quella del colpo diretto, viene considerato come il danno di una [Bomba] per il calcolo dei danni.
    (Mantenimento: 1/2 Basso a colpo)
    [Da Chunin in su]
    [Tocco Distruttivo -> +40 Potenza vs Armi,Oggetti]Tocco Distruttivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari.
    (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 4 Bassi]
    [Da Chunin in su]
    [Velocità: 600 ->750]Arto Rivestito +2 Velocità + Chakra[Forza: 675][Consumo Chakra: 65]10 Esplosione Elettrica, 20 MedioBasso, 10 Man. Natura, 20 Tocco Distruttivo + 5 Distruzione ad Area


    Desideroso di schiacciare quel degno avversario (considerata la quantità di chakra posseduta) Shutei sarebbe rimasto a distanza da corpo a corpo, con la gamba sinistra avanti e la destra indietro, pronto ad assaggiare la potenza dell'ex Jonin e Kage di Kiri.







    Edited by Roronoa™ - 28/1/2016, 23:30
     
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    Falce dei Kaguya


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    La Triade (?) - Il Risorto, il Flagello e... ?

    Il Risorto non aveva problemi con il piano del Flagello, anzi, ne fu evidentemente soddisfatto ed incuriosito, cosa che, ovviamente, a Jeral non dispiacque.
    Così i due si mossero sullo specchio d'acqua Chakra Adesivo (Intermedio)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità anche a testa in giù, in terreni scivolosi o sopra l'acqua.
    (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da Chunin in su]
    dove già l'Immortale si trovava, raggiungendo quello che sembrava l'ingresso sigillato di una grotta, o forse di una sorta di tempio.
    Dalle parole di Jeral, quel luogo sembrava essere stato usato per liberare uno dei Bijuu e lì il Flagello gli avrebbe parlato del suo sogno per distruggere l'Accademia.
    Saltiamo la parte di storia! Voglio quella più divertente! AHAHAHAHAH
    Non vorrà distruggere pure lui il palazzo dell'Accademia come quelli di Kurotempi? Non intendeva quello con gli ultimi granelli... vero?
    Ne dubito, fratello. In fondo il motivo per cui lo apprezza è perché lui non punta a dare l'impressione di essere un criminale, punta a fare il criminale!

    In quel momento, però, Jeral si fermò dinanzi alla grossa roccia, come sovrappensiero.
    Basta con le lezioni di storia!
    Quello che, però, il Flagello disse, quasi sorprese il Kaguya, di certo lo incuriosì, mentre i suoi sensi
    Percezione (Superiore) [2]
    Speciale: L'utilizzatore ottiene +9 alla Percezione anziché +6.
    [Richiede Percezione (Intermedia) in scheda]
    gli permettevano di avvertire qualcosa muoversi a breve distanza: una massa in avvicinamento e, poco dopo, un rumore ancora più acuto, mentre i muscoli delle gambe reagivano prontamente, permettendogli di allontanarsi velocemente dal punto in cui quello, che si rivelò essere un individuo, per un istante circondato da scariche elettriche, andava scatenandosi.

    Si era distanziato dall'assalitore, verosimilmente lo Shutei di cui aveva parlato il Flagello, di circa 5, o forse 6, metri, una distanza che quello bruciò in poco tempo, lo stesso che servì al Kaguya per prepararsi degnamente, come solo un membro del suo clan nativo sapeva fare!
    Quando, infatti, il primo pugno dell'avversario fosse arrivato contro di lui, avrebbe trovato ad attenderlo una corazzatura d'ossa che ricopriva, come un'armatura, l'intero corpo, flessibile e stabile assieme.
    Ci sono mura e palazzi che non riescono a reggere a taluni colpi portati dai ninja del mondo accademico, ma lo stesso non valeva per le ossa di un Kaguya: seppur quel pugno al volto lasciò scaturire in parte le scariche elettriche associate allo stesso, ciò non bastò neppure ad incrinare la corazzatura d'ossa, che resse in pienoFerita: Medioleggera (2 leggere) al volto.
    Ho chiesto info ad un giudice, Jotty, e mi ha confermato che la durezza*potenza = 200 mi permette di dire che la corazza regge all'impatto (che mi sembra essere potenza 130 con il bonus su corazze) e data differenza di un'energia fra Forza+3 Viola & Resistenza +3 Nera e tutto il resto, credo sia un danno più che equilibrato.
    , ma fu più che sufficiente per far innervosire
    Volontà Assassina [0]
    Maestria: L'utilizzatore seleziona un obiettivo singolo, definendolo come propria vittima prescelta. Ogni azione intrapresa contro di essa è potenziata di 2 tacche in una statistica a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della vittima. La vittima può essere assegnata da terzi, un nemico personale o per ottenere vantaggi.
    => Velocità +2
    oltremodo il Risorto.

    Il secondo colpo, poi, si scatenò veloce come il primo, ma ne condivise la poca fortuna: una scarica elettrica che arrivò sì al petto, ma non riuscì a fulminare il cuore, come forse il suo avversario avrebbe voluto, data la corazzatura che ne disperse il più del potenziale offensivo.
    Non maggiore fu la fortuna del terzo colpo: un pugno alla bocca dello stomaco che non riuscì a dare più danni dei precedenti, per quanto, il vero problema (non del Risorto) sarebbe stato che, nel momento stesso in cui il colpo di Shutei si scaricava sul Kaguya, questi avrebbe fatto partire una sonora sberla verso la guancia sinistra dell'avversario e non era una sberla qualsiasi, era un colpo a palmo
    Palmo Distruttivo - Houshou
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare un colpo con il palmo: la Forza è incrementata di 4 tacche e non risentirà di nessun malus da eventuali danni subiti durante l'esecuzione. Il colpo inoltre può spingere indietro l'avversario di 9 metri. È possibile utilizzarla in Subisci e Mena come se posseduto il talento 'Tecniche Immobili'.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso )
    [Da genin in su]


    S&M
    Subita: Ferita medioleggera diffusa tronco
    Mena: Palmo distruttivo: Forza = Nera+4, Velocità = Nera+2
    aperto.

    Prevedo un futuro di minestrine e succhi bevuti tramite cannuccia per questo tizio! AHAHAHAHAHAHAH
    Non mi sembrava questo gran chiacchierone comunque!
    Con un ghigno di soddisfazione, ben nascosto dalla corazzatura integrale d'ossa, il Risorto avrebbe osservato per qualche istante il servitore di Jeral, prima di rivolgersi a lui: Shutei, mi pare di capire. Ottime movenze, sei un buon combattente da corpo a corpo, come non me ne capitavano da parecchio, ma di certo puoi ancora migliorare. Specialmente, fossi in te, mi perfezionerei nel muovermi silenziosamente se vuoi sgattaiolare alle spalle di un ninja con le mie capacità percettive. Ti ho sentito appena sei uscito fuori dall'acqua.
    Il che ci porta al punto della questione, Shutei: il Flagello, qui, ti ha chiesto di uccidermi e potresti anche provarci, ma rischieremmo entrambi di rovinarci un bel pò di divertimento, se sei qui anche tu per l'eventualità di distruggere l'Accademia.
    Resta a cuccia, Shutei, il tuo padrone penso che capirà, oppure prova ancora ad attaccarmi e vediamo se perderai ben più della mascella.
    .

    Se il terzo giunto non si fosse arreso, allora Feng Gu avrebbe semplicemente allargato le braccia: Jeral, mi dispiace, il ragazzo è molto capace, ma l'animaletto è idrofobo, dovrò abbatterlo. e aprì la mano sinistra davanti a se, generando dalla stessa una lancia d'ossa
    Creazione: L'utilizzatore può creare equipaggiamento conosciuto o in lista di Ossa tramite uno slot azione/tecnica: un'Unità permette di creare fino a 60 crediti equipaggiamento. Il mantenimento non richiede chakra o unità da manipolare. L'utilizzatore può modellare la Creazione toccata, aumentandone la potenzialità. Modellare richiede 1 Unità ogni aumento di 5 di potenza; il potenziamento massimo è pari alla metà della potenza massima. Ogni azione richiede un consumo ¼ Basso ogni Unità impiegata.



    Lancia Qiang [Mischia]
    La lancia è lunga 3 metri ed ha una lama all' estremità lunga circa 20cm.
    Tipo: Asta-Perforazione
    Dimensione: Gigante
    Quantità: 1
    (Potenza: 40 | Durezza: 3 | Crediti: 180)


    png

    => 3 Unità +2 per potenziamento => Potenza 50 (1,25 Basso) (slot tecnica base, Vel. manipolazione: Nera+3)
    , mentre la corazzatura si disfaceva.

    Il Kaguya si lanciò alla carica dell'altro, eseguendo un semplice movimento a spazzare con la lancia come primo attacco, un movimento accelerato dalla sua determinazione, che puntava ad aprire un taglio, da destra verso sinistra, nella zona del basso ventre del suo avversario.
    Allargando leggermente le gambe, per meglio tenersi in equilibrio, mentre già il busto si inclinava, così da volgere la spalla sinistra verso il petto di Shutei, il Risorto avrebbe, accelerando ulteriormente la propria reattività con il chakra, effettuato un affondo verso il centro dello sterno del malcapitato ragazzo, se necessario lo avrebbe anche inseguito nel tentativo di perpetrare quel colpo, grazie anche all'allungo possibile per quel tipo di arma, sfruttando la forza centrifuga della propria azione.
    Infine, ruotando leggermente i polsi, il Risorto avrebbe tentato un ultimo colpo ascendente, facendo risalire la forza dalla pianta dei piedi fin lungo tutta la propria schiena, per effettuare un colpo che magari avrebbe potuto lasciare una bella e profonda cicatrice dallo sterno al mento del giovane Shutei.
    Fatto ciò, si sarebbe allontanato di uno o due passi, magari estraendo l'arma d'ossa dalle viscere del ragazzo, sempre con gli occhi puntati sullo stesso.

    Ovviamente, se il ragazzo si fosse arreso, o Jeral li avesse fermati, probabilmente l'attacco non sarebbe stato eseguito.

    Chakra Residuo: 92.5/100 (0.25 Controllo del Chakra + 2.5 Corazzatura Ossea + 2 Palmo Distruttivo + 1 (eventuale) allontanamento su 3° attacco + 1.25 Lancia Ossea (eventuale) + 1/2 basso potenziamento su secondo attacco (eventuale)
    Energia Vitale: 24 / 30 (Medioleggera alla testa, 2 Medioleggere al corpo)
    Vitalità: 17.5/21.5 (considerando che la vitalità è danneggiata dalle ferite aperte e queste sono scariche elettriche allo più, ho calcolato un malus alla vitalità minore, in caso di obiezioni, ditemi, ne possiamo ragionare)

    Slot Difesa: Allontanamento, Corazzatura Ossea, S&M su 3° attacco
    Slot Tecnica: Palmo Distruttivo, Creazione ossea
    Slot Azione: Taglio a spazzare all'addome, affondo allo sterno, colpo ascendente di lama
     
    .
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    Pensato
    Parlato



    Elettricità vs Ossa.

    Luogo Sconosciuto pt. II





    Uno strato argentato d'ossa avvolse completamente l'ex kiriano, lasciando scoperti solo gli occhi e parte del volto.
    Shutei non si scompose.
    Grazie alle noiose lezioni accademiche frequentate anni prima dal defunto Deveraux, egli capì contro chi aveva a che fare.
    Kaguya...

    Senza un briciolo di paura, lo Yotsuki continuò la sua offensiva.
    Coperte da due fasce da combattimento, le nocche della mano sinistra s'infransero sulla dura superficie ossea del Risorto.
    Una frazione della potenza elettrica accumulata sul suo arto riuscì a bypassare lo scudo.
    Grugnì di rabbia.
    La zona colpita non presentava né crepe né solchi.
    Stessa sorte toccò per il diritto destro.

    Il Kaguya e lo Yotsuki condividevano lo stesso stile di combattimento.
    Assicurata una protezione indistruttibile, i due ninja avevano la possibilità di analizzare con maggior concentrazione i colpi dell'avversario, di individuare le zone scoperte e di effettuare potenti contrattacchi.
    I suoi pensieri furono più lenti dei suoi muscoli.
    Nel preciso istante in cui Shutei prese consapevolezza del possibile subisci e mena nemico, la mano destra dell'avversario saettò verso di lui.
    La velocità del colpo era alta, ma non così tanto da impensierire l'esperto Yotsuki.

    Con il braccio destro troppo in basso, Shutei decise di subire lo schiaffo.
    Una giusta punizione per l'errore commesso. Se lo schiaffo fosse stato capace di frantumare le ossa del suo volto, egli avrebbe accettato la sua debolezza e giustamente sarebbe morto in quel fiume, davanti agli occhi del suo maestro.
    Irrobustì i muscoli facciali con una modesta quantità di chakra. Un piccolo manto elettrico avvolse l'intero viso.
    [Resistenza: 550 -> 650][Protezione: 20 (Rivestire)][Consumo Chakra: 30]20 MedioBasso + 10 Rivestire

    Il palmo avversario colpì in pieno la guancia sinistra, deformando per un istante l'intero volto del Nukenin.
    L'energia sprigionata dal braccio del Kaguya fu così intensa da far volare l'enorme Shutei per circa sei metri.
    Cadde rovinosamente sulla superficie del fiume, riuscendo a non sprofondare grazie all'eccellente controllo del chakra.

    Lontano dal bagliore argenteo della luna, Shutei si rialzò subito, in silenzio.
    Aveva assaggiato la forza del nemico.[Ferita Medioleggera]Attaccante: Potenza Base 10 + Diff. Forza/Res (800-650) 6 Tacche = 40 Protezione 20 -> MedioLeggera.

    Il Kiriano prese parola.
    Shutei ascoltò con attenzione le sue parole, senza interromperlo. Concluso il discorso, con la stessa espressione anonima e distaccata con cui aveva combattuto fino a quel momento, l'ex otese prese parola.

    Parli troppo, dovrò strapparti la lingua.

    CITAZIONE
    Jeral, mi dispiace, il ragazzo è molto capace, ma l'animaletto è idrofobo, dovrò abbatterlo.

    Un ghigno comparì sul suo volto. [Smania Sanguinea]
    Smania Sanguinea
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare le proprie prestazioni in base alle condizioni fisiche proprie rispetto a di un avversario scelto all'attivazione. Se l'utilizzatore ha più danni rispetto all'avversario, Forza e Velocità sono incrementate di 2 tacche; se l'avversario ha più danni dell'utilizzatore, Resistenza e Riflessi sono incrementati di 2 tacche. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 4 / Consumo: 1/2 Basso a colpo )
    [Da genin in su]

    Ci siamo capiti. Sussurrò divertito, preparandosi a ricevere l'assalto del Kaguya, il quale decise di privarsi della corazza per creare un'enorme lancia d'ossa, lunga circa tre metri!
    Il Yotsuki rimase impassibile.
    Abbassò il baricentro e portò le braccia in avanti, a difesa del busto e del viso.

    Il Kaguya bruciò quei sei metri in un battibaleno.
    Gli occhi di Shutei si focalizzarono fin da subito sulle braccia e le mani del combattente.
    Sebbene la lama della lancia fosse corta e a prima vista non pericolosa, egli non commise l'errore di sottovalutare il suo avversario.
    Non commise l'errore di sottovalutare chi aveva di fronte.
    Quando vide l'acciaio tagliente della lama rimanere sulla sinistra e a mezza altezza, Shutei scartò l'idea dell'affondo e capì con leggero anticipo quale tipo di attacco il nemico era pronto a sferrare.
    Una spazzata... cosa il Kaguya avrebbe mirato non fu un dettaglio rilevante per lo Yotsuki. Con le gambe già piegate, Shutei eseguì un balzo all'indietro, di circa un metro, incrementando la rapidità dei suoi muscoli con una modesta quantità di chakra. [Slot Difesa I][Riflessi: 650 -> 750][Consumo Chakra: 10]5 -> Smania Sanguinea
    5-> MezzoBasso.

    Si portò fuori dalla traiettoria della lama.
    Con una rotazione delle spalle e inclinando il busto in avanti, il Risorto sferrò un preciso affondo sullo sterno dell'ex otese.
    D'istinto Shutei piegò il busto all'indietro.
    Fu troppo lento. Riuscì a malapena a irrigidire la zona e a formare un rivestimento elettrico sul torace, dando così man forte al giubbotto rinforzato che indossava sotto il suo lungo abito. [Ferita MezzaLeggera]Att. Forza 700 Pot. 50
    Dif. Resistenza 550 -> 650 (Smania Sang. + Mezzo Basso) Prot. 20 (Rivestire) + 35 (Giubbotto Rinforzato)
    [Consumo Chakra: 20]


    Le braccia di Shutei schizzarono verso l'alto nel tentativo di afferrare l'arma nemica.
    Il Risorto fu più rapido: con una rotazione dei polsi, la lama fluì verso l'alto.
    Senza entrare nel panico, Shutei si superò.
    Il braccio destro schizzò sopra l'arma nemica, avvolto da uno spesso strato di manto elettrico.
    Non avrebbe permesso alla lama di ferirlo ancora. [Riflessi: 650 -> 800 ]650 + 2 Tacche Sm. Sanguinea + 4 MedioBasso[Ferita Media]Att. Forza Nera Pot. Lancia 50
    Resistenza 550 -> 600 (Smania Sanguinea) Protezione Bende 20 Rivestire 20.
    [II Slot Difesa][Rivestire Protezione +20][Consumo Chakra: 35][OverCAP]


    L'urto fu notevole. Le bende si ruppero, cadendo a terra. Sotto ai piedi di Shutei, l'acqua del fiume si colorò di rosso sangue.
    Il dolore iniziava a farsi sentire. [Insensibile]Livello III (Chunin Blu - Jonin Rossa)
  7. L'utilizzatore è Insensibile a 3 ferite leggere.


  8. Vide il Risorto allontanarsi di qualche passo, con la lancia macchiata del suo sangue.
    Il Yotsuki prese atto della sua inferiorità.

    Sei forte..molto forte... Serrò il pugno sinistro.
    Aveva incontrato un uomo più abile di lui, ma non così potente da poter sfidare il Flagello e i ninja che vivevano nei ricordi di Deveraux.

    e io fragile in confronto alle tue ossa.
    Si voltò verso Jeral.
    Non ho possibilità contro di lui...se desiderate ancora la sua morte Inclinò il capo verso destra.
    allora darò la mia vita per ucciderlo.


















     
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    Il fulmine nero si scontrò con le ossa adamantine, che presto passarono all'offensiva. A qualche metro di distanza Jeral osservava placidamente lo scontro, analizzando con attenzione le movenze ed il modo di combattere dei due guerrieri che danzavano davanti a lui. Il Risorto non si smentiva: la difesa fornitagli dalle sue ossa era dura e resistente, ma anche un'arma formidabile in attacco. Probabilmente si era persino trattenuto, e lì stava l'errore: Shutei non era tipo da prendere alla leggera. La sua brama di sangue e la sua dedizione assoluta all'empia volontà del Flagello lo rendevano una macchina per uccidere con pochi eguali. Di conseguenza, quando il Risorto tentò di dissuadere la Nemesi dal proseguire nel suo attacco, sul volto dell'Immortale si dipinse un sorriso divertito; una volta ricevuto un ordine, l'unica cosa in grado di fermare Shutei era un ordine contrario del Flagello o, in sua assenza, il giudizio dello stesso Shutei in accordo con i dieci comandamenti ricevuti dall'Avatar.

    Puntualmente, Shutei, che era riuscito nella lusinghiera impresa di ferire un uomo che si era fregiato del titolo di Kage, sferzò con parole taglienti la richiesta del Risorto. A sua volta questi, uomo di fatti oltre che di parole, si lanciò all'attacco senza più risparmiarsi nella scelta dei bersagli. La lancia d'ossa che generò dal suo braccio ed il modo in cui la brandiva rese molto chiaro al Flagello che, se Shutei avesse commesso una sola mossa falsa, avrebbe potuto pagare con la vita. Rimase a guardare, immobile e senza intervenire. Non aveva bisogno di strumenti deboli. Se la Nemesi fosse perita per così poco, allora il suo valore era limitato. Ma Jeral non lo pensava: al contrario, era convinto che il potenziale di crescita della sua creazione fosse sterminato. Avrebbe solo dovuto fornirgli gli stimoli giusti, come uno scontro con un precedente Kage.

    Lo scambio che seguì fu rapido e cruento. Il sangue impuro della Nemesi macchiò l'acqua corrente, nonostante questi fosse riuscito, tramite una perizia marziale considerevole, ad evitare danni seri. Forse soddisfatto di quanto inflitto, il Risorto pose termine alla sua offensiva ed indietreggiò di qualche passo, concedendo a Shutei qualche attimo di respiro. Negli attimi che seguirono, l'estremo valore di quest'ultimo fu confermato ancora una volta agli occhi del Flagello: prendendo atto della sua inferiorità sotto diversi punti di vista - il Risorto era più rapido, forte, esperto e meglio equipaggiato - Shutei evitò di lanciarsi alla carica come normalmente avrebbe fatto e, dopo aver analizzato in modo lucido la situazione, si rivolse direttamente al suo signore per domandargli il permesso di completare l'ordine ricevuto a costo della propria vita. Jeral spostò il suo sguardo lucente su di lui.

    « ... »

    Era assai tentato di farli combattere sino alla morte, o quasi, di uno dei due, ma lo scambio di cui era appena stato testimone lo convinse a decidere diversamente. Eventi di portata superiore attendevano nei giorni a venire e il Flagello desiderava avere con sé entrambi.

    « L'esistenza del Risorto è unica, Shutei. Non desidero che cessi oggi. », iniziò, con voce incolore. « Vieni a me. », disse, ed attese che l'altro ottemperasse. Quando Shutei gli fu vicino, Jeral sollevò con deliberata lentezza una mano ed appoggiò indice e medio sul mento della Nemesi, premendo con sufficiente forza da rendere il contatto più pesante di un semplice tocco. « Mai riconoscere la forza del tuo nemico. Tu esisti per distruggere. Potrai ammettere la sconfitta quando sarai morto. » Cioè mai. Una lezione che la Nemesi doveva apprendere: nella filosofia del Flagello non c'era spazio per dubbi o compromessi. Il suo potere era assoluto, come si confaceva ad un dio, e così doveva essere anche per Shutei, anche se questo non toglieva che la sua decisione di evitare la morte di proposito fosse più che corretta.

    « E tu, Risorto. Volevo che vedessi con i tuoi occhi la forza di Shutei. », disse Jeral, voltandosi verso il cacciatore di vendetta e liberando Shutei dal suo tocco. Era visibilmente compiaciuto per quanto appena avvenuto. « Il mio modo di combattere è troppo diverso da quello di ogni mortale. Ma per voi non è così: uccidete in modo simile. » Li aveva appena visti scambiarsi colpi mortali in una danza che solo degli esperti avrebbero saputo compiere. Il Risorto, inoltre, aveva decenni di esperienza di primissimo livello in materia di corpo a corpo, ovvero il campo di specializzazione di Shutei.

    « Desidero che lo addestri. », disse, semplicemente. « Testalo fino alla soglia della morte ed insegnagli ciò che ancora non sa. Se lo farai, ciò che desideriamo sarà diversi passi più vicino. », promise, e non ne parlò più.

    « Ora seguitemi. »

    Si incamminò oltre il santuario, verso la parete di roccia del monte. L'ingresso all'enorme grotta era sigillato da una formazione naturale di roccia, creatasi negli anni in chissà che modo. Ma Jeral sapeva che dietro quella parete le cose erano diverse. « Mettete una mano sulle mie spalle. », disse, e appena i due lo fecero il trio sparì in un vortice di scintille elettriche.

    [...]

    Si ritrovarono, diverse decine di metri all'interno della montagna, davanti ad uno spettacolo naturale di dimensioni impressionanti: la grotta era a forma di vulcano cavo, con tante piccole fonti di luce a centinaia di metri d'altezza, dove la luce della luna riusciva a passare. Al livello del terreno, dove erano loro, la visibilità era piuttosto scarsa, ma a Jeral non importava: non servivano luci per spiegare il suo piano per la caduta dell'Accademia.

    « Dopo Ame sei vissuto nella Sabbia a lungo, Risorto, ma non è da quella terra che provieni. Tu possiedi conoscenze proibite che solo un uomo alla volta dovrebbe avere. »

    jpg

    « Voglio che mi parli dei segreti della Nebbia. »
     
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    La Triade (?) - Tre Nukenin entrano in una Grotta...

    E così Shutei prese in pieno il ceffone, ma la pelle fu inaspettatamente dura da colpire, di certo frutto di un qualche utilizzo accorto del chakra.
    Ha ragione, sai? Parli troppo, l'ho sempre pensato, persino quando abbiamo combattuto! AHAHAHAHAH
    Parlavo troppo? Tu, Bassorilievo petulante, dici che io parlavo troppo? Ma ti sei reso conto di quanto chiacchieri?
    Per nulla interessato a quelle disquisizioni nella sua testa, intanto, il Risorto aveva attaccato il suo bersaglio e quello aveva dato dimostrazione di avere anche una discreta coordinazione nella difesa, seppur, qualche colpo era comunque andato a segno con la Lancia d'Ossa forgiata per l'occasione.
    Alla fine del breve scambio di colpi, comunque, mentre il Kaguya indietreggiava di qualche passo, disperdendo il sangue del suo bersaglio sullo specchio d'acqua con un secco movimento dell'arma ossea, il suddetto bersaglio sembrò, infine, comprendere il divario fra di loro, specie per ciò che riguardava le abilità innate dell'individuo che aveva davanti.
    Ma dopo averlo ammesso, inaspettatamente, chiese a Jeral se poteva uccidersi per ammazzare il Risorto.
    Sarà idiota questo ragazzino?
    Lo preferiva quand'era in silenzio...
    Dì di sì, Flagello, dì di sì! AHAHAHAHAHAHAH

    Jeral, però, non concordò con la richiesta di una delle voci nella testa del Kaguya (e d'altronde, come poteva mai sentirle?), E nemmeno l'esistenza del tuo animaletto, immagino, tu voglia che io faccia cessare oggi., aggiunse il Risorto stesso, per punzecchiare Shutei, mentre quello riceveva l'ordine di avvicinarsi al Flagello.
    Feng Gu guardò la scena da una certa distanza, mentre la lancia ossea si disfaceva in frammenti così piccoli da essere invisibili, disperdendosi nelle acque del fiume.
    L'Immortale era un padrone parecchio duro, probabilmente sarebbe anche potuto essere denunciato per maltrattamento sul proprio "servitore".
    Certo, perché ci siamo sempre immaginati che tratti tutti così bene, il buon Flagello...
    Devo dire, fratello, che avevi dei modi migliori di trattare i tuoi alleati, ai tempi.
    AHAHAHAHAHAHAH!
    Fu la frase successiva che sorprese davvero il Risorto: il Flagello gli chiedeva di addestrare Shutei? Lui doveva indicargli come combattere al meglio? In effetti entrambi usavano raiton, per quel che aveva compreso del ragazzo, ed il combattimento corpo a corpo era loro noto, non era poi un'idea così folle.
    E' divertente addestrare qualche allievo ogni tanto, di certo il ragazzino potrebbe farsi male, ma ha delle buoni basi, magari qualcosa ne ricavo., confermò il Kaguya.
    Chissà, forse se Shutei avesse saputo che quello che aveva davanti anni prima, molti anni prima, era stato l'insegnante di almeno tre dei ninja che considerava potenti quanto il Flagello (e nel caso di Febh e Hoshikuzu, Shiltar Kaguya gli era stato affianco nella loro crescita in molte situazioni), forse persino una reazione emotiva sarebbe potuta giungere.

    Al di là di queste considerazioni, comunque, il trio a quel punto si mosse verso la roccia di cui aveva parlato poco prima Jeral e, per quanto Feng Gu fosse titubante nel farlo, probabilmente molto di più di Shutei, anch'egli toccò una spalla del Flagello.
    Ricordati che l'ultima volta che lui ha toccato una tua scapola, s'è portato via una libbra buona di carne... stai attento!
    E questo che c'entra? Mica qui ci sono dei fuuinjutsu in mezzo... o almeno spero di no.
    Non ebbe però, il Risorto, il tempo di completare quella discussione, che già i tre si ritrovarono all'interno della grotta di cui non si vedeva l'ingresso o l'uscita.
    Era stato un movimento decisamente differente da un Richiamo Inverso, giacché in quello il Kaguya aveva avuto diverse esperienze nella sua passata vita, ma non per questo altrettanto piacevole, specie perché il Trio si ritrovò in una caverna nella più completa oscurità.
    Lo sai, vero, Jeral, che posso spostarmi anche da solo attraverso la Roccia, sì?, osservò con tono pacato, cercando dei punti di riferimenti in quella oscurità.
    Qualcuno mi spiega perché, due volte su tre, quando abbiamo a che fare con questo tizio ci stanno di mezzo caverne, oscurità, abissi senza fine?
    Sono un Trio di nukenin... dove vuoi che si riuniscano? In una locanda, in piena vista?
    Non mi dispiacerebbe...
    Ammetto che non dispiacerebbe nemmeno a me una locanda ogni tanto, ma ci sono dei canoni che i nukenin devono seguire, immagino.
    I tuoi preconcetti sono sempre fenomenali! AHAHAHAHAHAH

    Il discorso delle voci fu però interrotto quando Jeral rispose, o meglio, si rivolse al Risorto, facendo una domanda specifica: sapere quanto più possibile su Kiri ed i suoi segreti.
    Quindi? Tradiamo il villaggio per prendere il cuore di Hayate?
    Quale che sia il motivo per cui lo tradirete, sai bene quale è l'unico obiettivo, il fine che giustifica ogni mezzo, giusto?
    La Vendetta è TUTTO!
    Non avrei saputo dirlo meglio! AHAHAHAHAHAH
    Ti rendi conto che ogni mia informazione è danneggiata da diversi anni di assenza da Kiri, vero?, fu la prima replica del Risorto, che poi iniziò a fare mente locale.
    Direi di iniziare dai ninja del villaggio, che ne pensi? Di sicuro, qualcuno che ancora risiede a Kiri è il nuovo Mizukage, che non ho capito perché si fa chiamare il Nono se Shiltar era il Sandaime, ma al di là di questo, Itai Nara è il Jinchuuriki del Sette Code.
    Ai tempi della loro ultima missione assieme, in quel di Iwa, l'allora Mizukage ed il Jinchuuriki erano, probabilmente alla pari come capacità: dove il primo aveva forse più esperienza e di sicuro migliori difese, l'altro lo superava di certo per quantità di chakra da usare in battaglia e per le tecniche, per lo più Doton e Fuuton, ad ampio raggio d'azione.
    Immagino che da allora sia migliorato ulteriormente, come di certo sarebbe potuto migliorare Shiltar, se non fosse morto.
    Dalla sua ha delle evocazioni abili nell'uso del fuoco, i Tengu. Il Sandaime Mizukage stesso, a seguito di una loro piccola scaramuccia, ha avuto modo di vederli, Itai li usò per mantenere sulla distanza uno scontro, ai tempi Shiltar non aveva le fenici, che probabilmente in corpo a corpo non avrebbe saputo gestire in modo altrettanto schiacciante.
    , raccontò il Risorto.
    Io sono ancora convinto che non sia quello il modo di combattere che si confà ad un vero ninja!
    Fratello, dai, che se ai tempi fossimo stati già uniti, di certo la situazione sarebbe stata più equilibrata anche in uno scontro aereo.

    Altri ninja rilevanti a Kiri, bé, erano pochi ai tempi e nessuno lontanamente paragonabile al passato o all'odierno Mizukage. C'era un ninja appassionato dell'uso delle Spade, che non aveva una vera e propria abilità speciale, se non quella di mettersi sempre nei guai, però era molto affine con i felini, tant'è che Shiltar lo chiamava Palla di Neve.
    C'era Etsuko Akuma, uno dei due unici membri del clan che allora usavano le arti ninja, il Primario dell'Ospedale di Kiri, finché il Sandaime Mizukage non gli tolse quel titolo, nel tentativo di insegnargli cosa fosse l'umiltà. Delle abilità degli Akuma, per quel che ne so, ne parliamo fra un pò.
    Poi c'erano almeno due Shinretsu fedeli in modo molto stretto al Mizukage ormai defunto e che, a meno di sorprese, non dovresti trovare a Kiri nemmeno per sbaglio.
    Ed a parte loro, Kiri aveva solo un paio di genin, chissà che qualcuno non sia cresciuto negli ultimi anni, ma allora non erano propriamente delle forze della natura, non ricordo nemmeno i nomi del più di loro.
    , ammise e, in effetti, escludendo Houyoku (di cui non sapeva più niente da quando aveva mancato l'incontro ad Iwa), Etsuko, Riikimaru, Kisugy e Kymuji, chi altro c'era? Il bambino muto che disegnava sigilli per parlare? Il ragazzino dei Kenkichi di cui non ricordava nemmeno l'aspetto? Forse Godsan se anche la sua seconda morte era stata puramente apparente? Qualche piccolo Kaguya, Kakita, o Akuma? Due o tre Nukenin di Kiri? Si ricordava di Seinji (che sperava fosse ormai una carcassa in mezzo agli scogli), o di una notizia su un conoscitore delle arti del Rancore della Terra fuggito da Kiri, ma chi altro? Non aveva nomi di rilievo per il Flagello, tranne Itai stesso.

    Di clan, in ogni caso, il villaggio ne ha un buon numero. Ci sono i Kaguya e sulle loro capacità hai avuto poc'anzi una dimostrazione, ma non ricordo nessun giovane che negli ultimi anni dell'amministrazione di Shiltar risaltasse per abilità, persino il suo più caro, per quanto gli potesse essere caro, allievo, Giants era scomparso da tempo.
    Ci sono gli Shinretsu, maestri nel controllare l'acqua e congelarla a piacimento; di quel clan conosco due utilizzatori, ma entrambi dovrebbero aver seguito le ultime volontà del Sandaime Mizukage ed aver lasciato da tempo Kiri, uno verso un villaggio di cui a breve ti dirò, l'altro per il suo disappunto dinanzi a questa mia scelta.
    Poi c'è il clan degli Akuma, loro non hanno una vera e propria abilità innata, credo sia più una sorta di Hijutsu, non mi è molto chiaro... la loro è un'abilità oculare che gli permette di generare illusioni a dir poco solide, se non addirittura tali da ingannare qualsiasi senso. Sono pericolosi se sanno come usare le loro capacità, è innegabile. Ai tempi di Shiltar avevano due elementi di spicco, per così dire, l'egocentrico Primario di cui ti dicevo ed un Nukenin, tale Seinji Akuma, che il Mizukage pensò bene di condannare all'esilio, dopo avergli amputato occhi, naso e lingua. Una delle cose più poetiche che abbia mai fatto, probabilmente.
    C'era poi il clan dei Tokugawa, un clan di assassini addestrati ad usare le ombre a loro vantaggio per uccidere i nemici. Non ho ben chiare le loro abilità, ma Yashimata, probabilmente il secondo nukenin più famoso della Nebbia, aveva iniziato come un bravo ragazzino a seguito dei ninja di quel clan, per poi diventare il folle che era. Un vero peccato non averlo potuto incontrare un'ultima volta prima della sua dipartita.
    Ci sono poi due clan di spadaccini, i Kakita ed i Kenkichi. Il primo è un clan che può generare illusioni mediante le proprie spade, confondendo i nemici con giochi di luce, se ben ricordo; il secondo è un clan che può potenziare le proprie spade facendole nutrire del sangue dei loro nemici. Che io sappia, non c'erano più ninja di rilievo del primo clan da quando Zubera Kakita venne meno, mentre del secondo c'era un qualche ragazzino, ma non ricordo proprio il nome... era un genin ai tempi in cui Shiltar lo incontrò.
    C'è, infine, il clan degli Utakata, che combattono, per quanto sembri strano, usando bolle di sapone dai più vari utilizzi. Shiltar conobbe, se ben ricordo, un ragazzino che cercava di apprendere quelle arti e io, personalmente, ho combattuto contro un Nukenin in possesso di quelle medesime arti; non sono da sottovalutare, basta un pò di fantasia perché le loro tecniche circondino e danneggino qualsiasi cosa intorno a loro.
    Poi ci sono anche abilità non direttamente legati ad arti di clan, come quei ninja che collezionano i cuori delle loro vittime, sfruttando le loro affinità naturali, cosa che un nukenin di Kiri sapeva fare, anni fa, e c'è il cosiddetto Shinra Tensei, un'arte proibita che permette di governare la gravità entro determinate distanze. Un altro seguace di Shiltar la utilizzava, Kymuji, anche lui dovrebbe essere con Kisugy ben lontano da Kiri.
    , enumerò, per quanto, proprio perché non ne aveva mai incontrati, il Kaguya non parlò né del clan dei Terumi, né di quello degli Hozuki.

    Poi ci sono i demoni: Itai possiede il Sette Code, che arrivò a Kiri perché fu innestato in un altro ninja prima di Itai, Kamuro Shinretsu, uccidendolo, però. Poi c'è il Tre Code, il Sanbi, una testuggine, purtroppo, parecchio affine all'acqua. Nel corso degli anni di vita del Sandaime Mizukage, ha avuto molteplici Jinchuuriki, tutti piuttosto fallimentari nel controllarla. Nei periodi in cui si riesce a tenere sigillata in una reliquia, quella stessa creatura viene normalmente nascosta sotto il Tempio della Nebbia, lo stesso in cui normalmente si praticano le riunioni di villaggio, ci crederesti? E pensare che fu proprio Shiltar ad avere la bella pensata di fare in quel luogo le riunioni. A sua discolpa, da chunin non sapeva che diversi metri sottoterra poteva da un momento all'altro risvegliarsi un demone impazzito., raccontò, peccato che, personalmente, non aveva forse mai incontrato nessun Jinchuuriki del Tre Code, o almeno nessuno che gli si fosse mai presentato come tale.

    Altro interessante segreto sono le Sette Spade di Kiri. Nel corso degli anni si è cercato più volte di riforgiarle, ma di fatto le Sette originali sono andate tutte disperse nel corso degli anni, di cinque su sette non si sa praticamente niente, o quasi, ma di due ho qualche notizia.
    La Tagliateste è, come già ti dissi quando c'incontrammo, nelle mani di Hayate Tamasizu, e dove si trova quel dannato, nello stesso posto immagino troverai la Spada, con cui spero un giorno di poterlo fare a pezzi, altro che strappargli il cuore soltanto.
    La Samehada, invece, ha una storia un pò più simpatica. Non so come, negli anni ha viaggiato parecchio: ci sono documentazioni che dicono che prima appartenne ad un Nukenin, ai tempi della Terza Grande Guerra ninja, poi passò nelle mani di uno shinobi di Kumo, quindi arrivò, in tempi relativamente più recenti, in quelle del figlio del... cos'era Ottavo... Hokage, Ayato Jaku, nelle mani di tale Jotaro Jaku.
    Shiltar non credo lo abbia mai incontrato, ma un bel giorno, questo tizio inviò all'allora amministratore di Kiri, il corpo senza vita di Kamuro, il predecessore di Itai di cui ti dicevo prima, e la spada, dicendo che entrambe dovevano tornare alla Nebbia.
    Così l'allora amministratore fece fare un simpatico funerale a Kamuro e, nel frattempo, pensò bene di far nascondere la Samehada in una delle isole dell'arcipelago del Paese dell'Acqua, più precisamente nel tempio della Nebbia di Sangue che si trovava in un'isola.
    Non so se si trovi ancora lì, o se Itai abbia scoperto ciò e l'abbia riportata a Kiri, o se magari qualcuno l'ha rubata, di certo il Mizukage non aveva lasciato nessuna documentazione scritta di questa sua azione.
    , spiegò e, in effetti, non aveva moltissime informazioni sulle restanti spade da condividere con Jeral ed il suo animaletto da compagnia al momento.

    Infine, proprio nell'arcipelago che compone il Paese dell'Acqua c'è il più interessante dei segreti: se infatti Kiri non è facilmente valicabile via mare grazie al suo porto, alcune delle isole, magari relativamente più lontane, hanno anche le loro postazioni di vantaggio.
    C'è Genosha, l'Isola Prigione a cui si arriva solo dal villaggio ninja stesso; c'è un'isola diverse miglia marittime più a Nord, dove si trovano dei commercianti di pesce apparentemente pacifici, ma che in realtà non sono altro che un clan di ninja esiliati da Kiri, capaci di utilizzare delle strane arti illusorie basate su fuuinjutsu. L'amministratrice Fujiko, o meglio ancora Godsan, ninja di Kiri che si finse morto dopo un attentato da lui non compiuto, era membro di quel clan.
    Poi c'è un'altra isola, molto più interessante, la stessa che sorvegliano Kymuji e Kisugy, il cosiddetto villaggio dell'Abete, dove non si può morire, grazie alle acque che rinfrescano quei luoghi, acque che, finché vivi lì, rendono tutti immortali quanto te, Flagello, per quanto è solo una parvenza d'immortalità, appunto.
    Ed indovina chi ha reso quel villaggio il proprio avamposto? La Zanna. Shiltar lo scoprì, ma per salvare la vita dell'amico Kisugy, decise di fare un patto di non belligeranza fra Zanna e Nebbia in quello stesso luogo, un patto di cui gli unici a conoscenza erano, appunto, Kisugy, Kymuji, Riikimaru e Shiltar, un patto di cui non ci sono testimonianze scritte a Kiri e che renderebbe quel luogo un ottimo punto di partenza per un assalto alla casa di Itai, non fosse che nell'andare lì a colpo sicuro rischierei di perdere il mio vantaggio sulla Zanna stessa.
    , concluse rivelando quello che forse era il più grande segreto (e svantaggio per Kiri) che Shiltar si era portato nella tomba.

    Ora, hai domande più specifiche, o ti bastano questi segreti?, avrebbe chiesto ancora, in attesa di risposta, con un ghigno sul volto.

    -----

    OT: Spero di non essermi dimenticato niente. Tutte le affermazioni sono derivate da giocate, alcune (come quella sulla Samehada) spaventosamente vecchie e brevi... /OT
     
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  11. Roronoa™
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    Narrato
    Pensato
    Parlato



    Kiri e i suoi segreti

    Luogo Sconosciuto pt. III





    Jeral pose fine allo scontro.
    Sciolse la tecnica, permettendo ai muscoli di rilassarsi.
    A causa dell'elevato impasto di chakra, il braccio destro rimase contratto e dolorante. Il sanguinamento stava rallentando.

    CITAZIONE
    Vieni a me. »,

    Sottrarsi a quell'ordine era impossibile. L'aura di potere del Flagello riusciva a far vibrare la sua anima eretica.
    Proprio in quei momenti, la piccola parte del suo cuore ancora fedele a Deveraux si rifugiava spaventata nell'angolo più nascosto del suo io.
    Come una fiera assetata di distruzione, Shutei si avvicinò alla piaga del mondo.
    Ignorò le parole del Kaguya.

    Sarà un piacere fare a pezzi ogni tua sicurezza. Come l'ex Kiriano aveva appena fatto, presto l'intero mondo lo avrebbe deriso, sottovalutandolo e definendolo con qualche stupido nomignolo, tipo "cagnolino", "servo" o altro.
    A differenza del Flagello, Shutei non pretendeva il rispetto da nessuno.
    Se tutti avrebbero perso il loro tempo e le loro energie a prenderlo in giro, il Nukenin di Oto avrebbe impiegato quelle risorse per incrementare il suo potere. Anche se non lo dava a vedere, per via del suo silenzio, Shutei era un uomo estremamente vendicativo.

    Quando non te lo aspetterai Risorto. Pensò, annuendo alle parole del suo padrone.
    Con l'indice e il medio a contatto con il suo mento, l'ordine del Flagello si stampò sul suo cervello.

    CITAZIONE
    « Desidero che lo addestri. » « Testalo fino alla soglia della morte ed insegnagli ciò che ancora non sa. Se lo farai, ciò che desideriamo sarà diversi passi più vicino. »
    « Ora seguitemi. »

    Shutei non fece una piega, anche se dentro di sè provò...felicità (?) per la decisione del Flagello.
    Nel combattimento corpo a corpo, il Kaguya poteva insegnargli molto.
    Prima di portare scompiglio nel mondo accademico doveva migliorare alcuni aspetti, tra cui il taijutsu.
    Seguì il suo vero maestro in assoluto silenzio, entrando e uscendo dal bagliore argenteo della luna. Era curioso come quella debole luce fosse in grado di infastidirlo così tanto. Desiderava disintegrarla con un pugno o un raggio elettrico.
    Non riusciva a spiegarsi tutto quell'odio verso un semplice oggetto.
    Si voltò per un istante verso il Kaguya. Le sue labbra formarono un sorriso.

    Ti ucciderò quando meno te lo aspetterai, quando penserai che tra di noi ci sia un legame di amicizia. Le sue minacce echeggiarono all'interno della sua mente, nascoste dietro al suo sorriso.
    Era giunto il momento di entrare nella grotta. Posò la sua enorme mano sulla spalla destra di Jeral.
    Sotto ai suoi piedi, l'acqua finì di colorarsi di rosso.

    [...]



    Fecero il loro ingresso all'interno della montagna.
    Molti avrebbero ammirato ciò che la Natura era stata in grado di generare nel corso degli anni, ma Shutei non apparteneva a quel genere di persone, anzi, se la sua attenzione si fosse spostata verso quelle fessure da cui entrava la luce della luna egli avrebbe percepito una pulsione irrefrenabile di distruzione.
    Si appoggiò così a una roccia, con le braccia conserte al petto.

    Il Kaguya parlò di Kiri, dei suoi segreti e di tutti i suoi clan.

    Non disse nulla. La parola spettava al Flagello.



    Scusate il ritardo. In questo periodo sono pieno di impegni ç_ç
     
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    « Non dovrai "ricavarne qualcosa", Risorto. Mi aspetto che tu lo renda il tuo capolavoro. », replicò Jeral alle parole del Kaguya, che aveva accettato di addestrare Shutei nelle vie del taijutsu. « Quando avremo messo in moto la ruota della distruzione dell'Accademia potrete iniziare. »

    [...]

    Nella penombra dell'enorme caverna utilizzata in tempi passati per sperimentare sui Demoni, il Risorto assentì alla richiesta di Jeral ed iniziò una lunga esposizione degli innumerevoli segreti della Nebbia. Iniziò da quello che, forse, era l'aspetto più rilevante: le capacità belliche del Nono Mizukage. A quanto pareva era un combattente in grado di sfruttare ben tre elementi naturali, oltre che il potere del Cercoterio a Sette Code, e in passato si era scontrato con il precedente Mizukage. Uno scontro, pensò Jeral, cui di sicuro sarebbe stato interessante assistere.

    Feng Gu proseguì con il racconto, narrando al Flagello ed al silente Shutei di altri membri di spicco di Kiri, arrivando poi a parlare dei poteri nascosti detenuti da alcuni clan: Shinretsu, Akuma, Tokugawa, Utakata, Kakita e Kenkichi, oltre ai Kaguya stessi, di cui il Risorto era stato membro di assoluto spicco. Jeral ascoltò con attenzione, sforzandosi di individuare le esperienze personali vissute dal suo interlocutore e separarle dai dati ninja che in futuro avrebbe sfruttato, compresi i segreti di alcuni individui in grado di immagazzinare cuori e, persino, manipolare la gravità. Il Risorto parlò poi dei segreti riguardanti i Demoni, una testuggine ed una libellula, e delle forze portanti che negli anni avevano tentato, fallendo, di fare propria la loro forza.

    « ... »

    Il racconto proseguì con la storia delle Sette Spade di Kiri, artefatti leggendari di cui l'Immortale non aveva mai sentito, ma che la nebbia ai limiti della sua coscienza sembrò riconoscere. Jeral scacciò la sensazione, infastidito, e tornò a concentrarsi sulle parole del Kaguya, che era tornato a parlare di Hayate Tamasizu, l'uomo che avrebbe pagato con la morte per il crimine del suo sottoposto nei confronti del Flagello, e del possesso di quest'ultimo della Tagliateste. Il pensiero dell'Avatar corse alla piccola goccia cremisi dell'Onda a cui aveva sottratto la lama e che, ormai, aveva davvero ben poco tempo per presentarsi davanti a lui come gli aveva ordinato.

    Udì anche la storia della Samehada, che pareva essere passata tra le mani di più e più fazioni prima di andare perduta, ad opera di un certo Kamuro, nell'arcipelago del Paese dell'Acqua. Per quanto le notizie del Risorto fossero frammentarie, quell'informazione sarebbe potuta dimostrarsi davvero utile: come Jeral aveva appreso, i cuori degli shinobi mortali palpitavano a gran forza per artefatti di potere come la Samehada. Impossessarsene per manipolare qualche potente individuo per i suoi scopi era un pensiero allettante, che mise da parte solo per il momento.

    A quanto pareva, inoltre, quell'arcipelago nascondeva più di un segreto: da qualche parte dentro di esso si trovava una mitica isola prigione, Genosha, abitata da isolani esperti di illusioni e sigilli, nonché una seconda isola, che ospitava l'ormai famigerato Villaggio dell'Abete, dove la fonte dell'immortalità aveva dato inizio al travaglio di Hayate per il suo cuore. Jeral sapeva bene che una visita in quel luogo era d'obbligo se voleva trovare Hayate. E infilare le proprie mani nel torso di quell'uomo per ridurgli le interiora ad una poltiglia era uno dei desideri più brucianti dell'Avatar. Inoltre, un villaggio di immortali era qualcosa che in ogni caso non si poteva perdere, se desiderava indagare più a fondo sulla natura divina della sua condizione di Avatar.

    Ma non era finita lì! Per la delizia dell'Immortale, che a quelle parole fece un ghigno da orecchio ad orecchio, era proprio la potente Zanna ad aver colonizzato quell'isola, siglando un patto di non aggressione con la Nebbia di cui il Risorto era ormai l'unico testimone. Considerato quanto Jeral aveva appreso sulle Stelle di Iwa e il contatto che la Zanna, per il tramite del capoclan Atori, si era disturbata a prendere con Giakura per recuperarle, c'erano tutti gli elementi per rendere il risultato di un incontro del Flagello con con le alte sfere della Zanna altamente esplosivo.

    Una volta che il Risorto ebbe terminato la sua esposizione, Jeral si voltò verso Shutei, sorridendo maligno. « Comprendi ora la ragione dell'unicità del Risorto? », domandò, retorico. Le informazioni appena rivelate dal falso monaco valevano più oro di quanto si potesse spendere in un anno e, di certo, avrebbero richiesto innumerevoli vite per essere apprese in diversa maniera. Il sorriso svanì dal suo volto. « Non rivelerai mai ciò che hai udito. », ordinò, notando in quel momento, dalla postura che Shutei teneva mentre era appoggiato ad una roccia a braccia conserte, che il suo braccio destro aveva risentito più di quanto il Flagello avesse inizialmente pensato dello scontro di poco prima. Accigliato, con un colpo di stivale Jeral calciò in aria una pietra di medie dimensioni e la afferrò nella mancina, dalla quale per un istante venne sprigionata [Fuuinjutsu InarrestabiliFuuinjutsu Inarrestabili [2]
    Arte: L'utilizzatore può imporre in simboli le proprie tecniche ninjutsu e genjutsu e decidendo il metodo d'attivazione. Tali scelte non devono essere scorrette, sleali o antisportive. L’attivazione del fuuinjutsu deve avvenire entro 1 ora, altrimenti si scioglierà senza effetti. L’attivazione richiede slot azione/tecnica.
    (Consumo: pari al costo d'attivazione)

    Fuuinjutsu Perfetti [0]
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare 2 abilità "Talento" applicandole alla stessa fuuinjutsu, 1 volta ogni 2 round.

    Tecnica Economica [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.

    Tecnica Focalizzata [2] (Concentrazione)
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata con un bonus di 3 tacche ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione dell'abilità; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    ]
    .

    Con una flessione del polso, Jeral scagliò la pietra alla Nemesi perché la prendesse. « Passala sul braccio destro. », gli disse, incolore. Non appena questi lo avesse fatto, avrebbe potuto sentire un immediato calore liberarsi dalla pietra, mentre il potere del Flagello reagiva con l'anima eretica che gli era stata donata e metteva in atto un processo di guarigione a dir poco immediato: le cellule si mossero, il sangue si fermò, i tagli si rimarginarono. In poco più di un istante, Shutei sarebbe stato guarito [Mani CurativeTecnica delle Mani Curative - Shousen Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco
    L'utilizzatore può ripristinare l'energia vitale guarendo i danni e status. La vitalità non verrà ripristinata, non rigenera arti amputati o organi interni distrutti, gli oggetti presenti all'interno delle ferite non sono rimossi. È possibile guarire ferite differenti, entro la Guarigione Massima; è possibile alleviare ferite d’entità superiore la Guarigione Massima.
    Tipo: Ninjutsu - Hikariton
    (Livello: 3 / Consumo:Basso per Leggera guarita )
    [Guarigione Massima: Leggera per grado]
    ][POT:5040 (base jonin) + 10 (TA Focalizzata)]
    . « Dovrai apprendere anche l'arte medica. », lo informò. « Nessuna ferita, mortale o no, deve poterti fermare. » E per nessuno più della Nemesi era vero.

    jpg

    Terminato lo scambio con Shutei, l'Immortale tornò a guardare il redivivo Kaguya. « Molte sono le note della melodia della distruzione che creeremo, Risorto. I segreti della Nebbia saranno perfetti per aggiungere una strofe o due. », rispose, soddisfatto, alla domanda dell'altro, ed anche al suo ghigno. « Non resta che attingere alle informazioni che hai sulla Sabbia dopo essere vissuto lì così a lungo. Voglio il quadro più ampio, Risorto. »
     
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    Falce dei Kaguya


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    Il Flagello sembrava positivamente interessato da tutti i particolari sul villaggio della Nebbia che il Risorto gli stava offrendo, in particolar modo, Feng Gu lo vide sorridere quando parlò della Zanna e del suo piccolo gruppo che si trovava presso il villaggio dell'Abete. Un particolare che stuzzicò la mente del Kaguya.
    Perché sorride? Per quello che sa su noi ed il Sanga? Non gli hai detto tantissimo ai tempi della Città Dolente, o almeno non mi pare.
    Quel pensiero fu comunque scacciato, mentre Feng Gu osservava Jeral ordinare al suo silenziosissimo servitore, di non ripetere mai a nessuno quanto detto in quella sede.
    Quello, parlare? Non mi sembra un rischio reale! AHAHAHAHAHAH
    Servitore, Shutei, che il Risorto avrebbe dovuto addestrare quando già la "ruota della distruzione" fosse stata messa in moto, un aspetto su cui l'altro avrebbe anche potuto replicare che, forse, sarebbe stato meglio prepararlo prima, ma non era un particolare di cui gli interessasse molto, come non gli interessava troppo della salute del Muto.

    Ad ogni modo, l'Immortale non si fece pregare e, dopo un breve e vaghissimo complimento per le informazioni ricevute, ne chiese di nuove, stavolta su Suna.
    Anche? Vogliamo tradire pure questo villaggio per ciò che ne sappiamo?
    Massì, in fondo, la Vendetta è?
    La Vendetta è TUTTO!
    Esatto! AHAHAHAHAHAH

    Su Suna ti potrò dire molto meno, ma saranno comunque, per la maggior parte, informazioni di certo più fresche, per così dire., esordì Feng Gu.
    Innanzi tutto: il Kazekage, un Chikuma esperto nell'arte del Vento, ma, dalle ultime notizie in mio possesso, così gravemente malato che è da più di un anno che non si fa vedere.
    In compenso il ninja che più probabilmente prenderà il suo posto è il suo diretto allievo, Hoshikuzu Chikuma.
    Hoshi è stato, per un lungo periodo, forse l'unico amico che Shiltar riteneva tale al di fuori del villaggio della Nebbia ed io stesso ho partecipato con lui a più di una missione da quando entrambi siamo tornati da Iwa. Non ti nascondo che è stato proprio per scoprire che fine avesse fatto, che sono finito a vivere Suna.
    Hoshikuzu è un ninja molto capace, di fatto il capoclan dei Chikuma del Vento e forse l'unico vero Jonin che al momento c'è a Suna, Zong Wu, cioé me medesimo, escluso. Gli ho visto manipolare il vento nei modi più impensabili, il suo controllo dell'aria che ha intorno supera, verosimilmente, persino il mio sulle mie stesse ossa, come potenzialità, seppur gli effetti sono diversi.
    E' un maestro nell'uso dell'Arte dei Cloni ed un grande utilizzatore dei fuuinjutsu proprio come te, Flagello, in più ha un legame con delle creature, i Fennec, che sanno essere parecchio utili, in suo supporto, durante gli scontri.
    Inoltre è un abile forgiatore di meccanismi per gli scontri sulla distanza, oltre che di proiettili, su quello siamo stati addestrati dal medesimo insegnante, seppur io sono un esperto nel forgiare armi da corpo a corpo.
    In generale, il mio parere è che, sotto certi aspetti, è persino più pericoloso dell'attuale Mizukage, perché Itai sai che combatte sfruttando il proprio chakra, molto vasto, spesso e volentieri caricando con violenza e niente di più, Hoshi riesce sempre a sorprendere in qualche modo chi lo osserva combattere.
    Ultimo aspetto da considerare su di lui: in qualche modo è legato a Diogenes Mikawa di Oto, non so bene come o perché, ma penso sia stato proprio grazie all'otese che è tornato da Iwa e forse hanno stretto una qualche alleanza.
    , spiegò prima di fermarsi per fare mente locale.
    Vogliamo sottolineare che, per quanto possibile, eviterai di fare del male a Hoshikuzu direttamente?
    Se sarà necessario, lo faremo presente.

    Altri ninja di rilievo a Suna, esclusi alcuni che dai tempi del defunto Mizukage sono andati sparendo, ce ne sono pochi, credo. C'è un nuovo amministratore, che ha sostituito Shaina Otori, ma non ne conosco nemmeno il nome, invece ho sentito parlare, anche se ancora non ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente, una volta però Shiltar lo intravide, tale Hoheneim, definito un genio del villaggio della Sabbia, credo sia un chunin ormai, nonché uno dei membri delle Squadre Speciali. Il Saindaime Mizukage lo vide ai tempi delle selezioni per quello stesso ruolo affrontare e vincere contro Hoshikuzu stesso, ma ha molta meno fama in quel di Suna.
    Ho informazioni in più, invece, sulle abilità del villaggio.
    Ci sono due distinti clan Chikuma: i Chikuma come Hoshi ed il Kazekage, che manipolano il vento, dandogli forma quasi solida ed usandolo in battaglia in questo modo, ottimi combattenti su ogni distanza, se sanno come gestire il loro potere, poi ci sono i Chikuma che, in qualche modo, modellano il vento per potenziare le loro armi da taglio, ne ho conosciuti alcuni, fra cui il fratellastro di Hoshikuzu stesso, seppur non l'ho mai visto agire per il villaggio.
    Vi è poi un clan di ninja che possono manipolare il metallo guidandolo sulla distanza, credo abbiano capacità di rendere il loro chakra magnetico, il che gli permette di bloccare armi metalliche e, più in generale, di usare una particolare sabbia nera in combattimento, un'allieva del defunto Mizukage aveva appreso le basi di quest'arte, l'ho incontrata anch'io quando arrivai a Suna, seppur non vive nel villaggio.
    C'è poi anche un'altra tecnica molto caratteristica: la manipolazione della Sabbia, la possedeva anche la passata Amministratrice, la Otori, oltre che un'avversaria di Shiltar, quando questi era solo un genin, una tecnica che permette di manipolare ed usare, quasi fosse un'estensione del proprio corpo e della propria volontà, la sabbia.
    Ci sono poi i Marionettisti, un... credo sia una squadra speciale, che usano delle marionette in battaglia. Shiltar, da genin, conobbe uno di loro, gli stava anche parecchio simpatico, tale Sasori: non sono ninja particolarmente portati per il corpo a corpo, o almeno non lo era questo shinobi, ma le loro marionette suppliscono perfettamente combattendo al loro posto, con tutti i trucchi e le armi del caso.
    Ci sono anche altri clan di cui conosco ancora meno.
    Gli Iga, possiedono una qualche abilità oculare, come un passato guardiano delle Mura di Suna, ma oltre a delle voci in tal senso, non so molto di più.
    C'era poi un giovane genin che seguì Shiltar ai tempi di una missione a Taki che faceva uso di un'arte che permetteva di creare la carta dal corpo, ma oltre che supporre che fosse vagamente simile alla tecnica della manipolazione della Sabbia, non saprei che dirti.
    L'allieva, e credo guardia del corpo, dell'amministratrice Otori, invece, usava una qualche tecnica basata sulle spade, un kenjutsu credo, o almeno così mi raccontò una volta Hoshikuzu, senza scendere troppo nei particolari.
    Infine, so di un'abilità proibita che permette di generare costrutti d'argilla dal corpo, costrutti altamente esplosivi: quando Shiltar era solo uno studente, uno di questi costrutti quasi distrusse le Mura di Kiri, seppur il Mizukage solo anni dopo ricollegò i due fatti, quando la vide usare proprio al giovane Hoheneim.
    , spiegò riprendendo di nuovo fiato e pensando a cos'altro potesse interessargli.

    Per ciò che riguarda i Bijuu, ai tempi in cui Shiltar era Mizukage, seppe che erano stati lo Yonbi ed il Rokubi ad essere affidati alla Sabbia.
    Il Quattro Code è un grosso scimmione che, alle mie ultime notizie, se ne va in giro a scorrazzare in quel del vasto deserto di Anaorouch, mentre del Sei Code ammetto di non sapere niente, nemmeno se al momento è dentro qualche shinobi, o nascosto in qualche reliquia alla Sabbia.
    In più, tempo fa, parlando con i Fennec di Hoshikuzu, venni a sapere che anche il Monocoda è in qualche modo legato a Suna, ma non so di preciso dove sia.
    So che c'è un tempio piuttosto importante al villaggio, ma non vi sono mai entrato e di certo non mostrerebbero nemmeno a Zong Wu dove si trovano le reliquie dei Bijuu, supponendo che si trovino lì, cosa che non saprei.
    Ho anche sentito dire che nel palazzo del Kazekage vive anche il Daimyo del Paese del Vento, ma non ho mai incontrato il secondo e, appunto, da ciò che so il primo non esce da tempo.
    In ultimo, più di recente, ho sentito parlare dei Kiseki, che sembrano essere degli artefatti di Suna, delle pietre, credo, seppur non ho ben chiaro quali siano le loro potenzialità, né dove o quante siano.
    , avrebbe concluso senza più notizie da poter offrire.

    In attesa di commenti dell'Immortale stesso, il Risorto avrebbe aggiunto soltanto: Sappi che di Konoha non so praticamente niente.

    -----

    OT: Tutte le mie affermazioni si basano su giocate. I diversi pg che cito (Hoheneim, Shaina, Deidara, Hamano, il pazzo che era nella quest chunin della giocata di Taki che il mio pg dirigeva, SH, ecc... sono tutti ex utenti o utenti attuali) ed i due png (nel caso di Kadiri è stata anche un pg prima) sono tutti individui che il mio pg ha conosciuto nelle sue due vite. Per i Bijuu, sono rimasto molto vago su dove la giocata si collocasse rispetto allo Yonbi, idem per il legame fra Hoshi e Diogene, idem per ciò che riguarda i Kiseki rispetto alla loro ricerca.
    Per quel che riguarda i due palazzi, ho ipotizzato che le informazioni sull'ambientazione, almeno non andando troppo nello specifico, fossero conoscenze comuni per tutti quelli che hanno un pg che vive a Suna, come il mio /OT
     
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    Suna e i suoi segreti

    Luogo Sconosciuto pt. IV




    A braccia conserte, Shutei rispose con un cenno di assenso all'elogio che il Flagello fece al Risorto.
    Il Kaguya sapeva molto di Kiri...forse troppo.
    Per la prima volta dalla sua liberazione, Shutei provò curiosità.
    Quale ruolo aveva assunto in passato quel ninja?

    L'espressione accigliata del suo maestro non passò inosservata.
    È deluso. Strinse i denti dalla rabbia. La debolezza gli ricordava Deveraux.
    Come impazzito, il suo sguardo si spostò a sinistra e a destra alla ricerca di qualcosa da poter distruggere.

    Non si accontentava di distruggere rocce o pareti.
    Ciò che desiderò in quel momento era un ninja capace di difendersi dai suoi potenti pugni.
    I suoi occhi da predatore si posarono sul Kaguya.

    È un alleato del tuo maestro. Una voce interna lo fermò immediatamente, conscia della pazzia che albergava in lui.
    Seccato dalla giusta obiezione della sua parte più razionale, Shutei afferrò la pietra scagliata da Jeral.
    A contatto con il sasso sferico, le sue dita iniziarono a formicolare.
    Il Flagello aveva instillato nella roccia una piccolissima frazione del suo infinito potere.

    CITAZIONE
    « Passala sul braccio destro. »

    Obbedì, senza fiatare. Avvicinò la pietra al suo avambraccio, ferito dalla lunga lancia ossea del suo nuovo “maestro".
    Il potere eretico fluì sullo squarcio, arrestandone il sanguinamento e la probabile infezione. I lembi di carne si riunirono sotto ai suoi occhi colmi di odio.
    Concluse la medicazione avvicinando la roccia alla sua mascella.

    CITAZIONE
    « Dovrai apprendere anche l'arte medica. »

    Annuì.
    La sua rapidità nei movimenti difensivi non era ancora eccelsa.
    Con il manto elettrico che era in grado di generare, il Yotsuki aveva la possibilità di diventare l'uomo più rapido del mondo. Dopo Jeral.
    A causa dei sigilli del pensiero installati in lui, ai suoi occhi il Flagello appariva come una divinità dalle capacità irraggiungibili.
    In un mondo dal destino segnato e immodificabile lo attendeva il ruolo di eterno secondo.
    Poteva solo esserne felice.


    L'attenzione del Flagello si spostò nuovamente sul Risorto.
    In possesso di informazioni su Oto e Kiri, il Kaguya iniziò a parlare di Suna, il villaggio sabbioso che Deveraux aveva sempre odiato.
    Shutei ascoltò i nomi dei ninja e dei clan che popolavano la Sabbia, quel villaggio che non era stato in grado di proteggersi da solo dall'avanzata dei Kijin.



    Vitalità Recuperata: 2 Leggere Braccio DX; 3 Leggere Capo.





     
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    Mentre il Risorto riprendeva la parola, Jeral osservò Shutei guarirsi tramite il sigillo di guarigione imposto dall'Immortale sulla pietra lanciatagli. Un'altra preziosa lezione: seguendo il Flagello, avrebbe ottenuto ogni cosa. Conoscenza, potere, e appagamento della sua sete di distruzione. Incrociò le braccia e chiuse gli occhi, concentrandosi sui racconti del redivivo Kaguya a proposito del villaggio che così scioccamente aveva deciso di ospitare un uomo senza nulla da perdere.

    In anno di vita nella Sabbia, il Risorto aveva appreso molto e, con solerzia, si prodigò di dettagli nel suo racconto dei segreti del villaggio: iniziò col menzionare il Kazekage, un uomo in grado di imprese mitiche con la sua perizia nella manipolazione del vento e che, però, a quanto pareva era caduto in malattia ed era dunque un'incognita nello scenario di guerra. Forse, considerò il Flagello, quello era il motivo per cui quello stolto del Mizukage si era scomodato di persona per difendere i confini del deserto dai Kijin: il Kazekage era inabile al combattimento. Ma, se davvero era così, allora perché manteneva ancora la sua carica? Una possibile risposta giunse con la menzione di un promettente shinobi del Vento, pure un Chikuma, che a quanto pareva era in rotta per divenire il successore del suo parente. Il Risorto pareva conoscere quell'Hoshikuzu piuttosto bene e non mancò di menzionare che, oltre ad una certa perizia nei sigilli (il Flagello sorrise a quelle parole), il jonin della Sabbia era in grado di compiere gesta incredibili con la sua perizia nell'arte del vento.

    Jera aveva visto in prima persona l'incredibile maestria del Risorto nel manipolare le proprie ossa. Se, come questi diceva, il livello di controllo del Chikuma sui fuuton era persino maggiore di quello del Kaguya sulle sue ossa di certo questo lo qualificava come un soggetto degno di interesse. Schiacciarlo sarebbe stato un piacere, soprattutto considerato quando Feng Gu aggiunse: il jonin della Sabbia era, a suo parere, più pericoloso del Mizukage in quanto, al contrario di questo, non combatteva in maniera monotona ed invece si ingegnava sempre per sorprendere il nemico, spesso e volentieri con un abbondante uso di cloni e con il supporto di alcune volpi del deserto. Il fatto, poi, che questi fosse legato in qualche modo a Diogene Mikawa, l'uomo con la benda che possedeva le Stelle di Iwa, convinse definitivamente il Flagello che Hoshikuzu Chikuma era un elemento da incorporare nel suo piano.

    « ... »

    Il Risorto proseguì, menzionando altri shinobi degni di attenzione nell'esercito della Sabbia, tra cui Shaina Otori, un nuovo amministratore ed un certo Hohenheim, a quanto pareva un "genio" delle squadre speciali, oltre che diverse abilità - sia innate sia segrete o proibite - custodite dai clan del villaggio del deserto: marionettisti (con cui Jeral aveva avuto a che fare prima di Ame), Iga, e manipolatori d'argilla esplosiva. Tutte informazioni utilissime, di cui l'Avatar avrebbe fatto tesoro. Quando poi il redivido Kaguya, passando a parlare dei Cercoteri della Sabbia, menzionò lo Yonbi, Jeral aprì gli occhi e lo guardò.

    NctiSxR

    « Una creatura magnifica ed immortale. È stata la mia mano a liberarla dal giogo della Sabbia. »

    Disse, rimembrando la sensazione del sangue caldo che sgorgava dalla gola della Forza Portante che aveva sgozzato in cima ad una duna, sotto gli occhi increduli ed impotenti di shinobi di Suna, Kiri, Oto e Konoha. Lanciò un'occhiata a Shutei. In effetti, era in quell'occasione che aveva incontrato per la prima volta il fu Deveraux Yotsuki, un piccolo e debole genin del Suono. Considerata la macchina da guerra che ora risiedeva nello stesso corpo, di certo incontrare Jeral era stata la più grande fortuna della corta e miserabile vita di quel patetico mortale, che adesso poteva aspirare alla grandezza più di molti altri.

    Ciò che il Risorto aggiunse sui Cercoteri del deserto era già noto all'Immortale: sapeva che il Sei Code era tenuto nel più stretto riserbo e che erano anni ed anni che il suo potere non veniva brandito da alcuno shinobi. Del pari, ovunque aveva chiesto, sulla Monocoda aveva appreso poco o nulla. Un altro mistero che sarebbe stato divertente svelare. D'altra parte, se conosceva già il Palazzo del Vento, l'edificio che ospitava sia il Daimyio sia il Kazekage e le loro guardie, non aveva mai sentito parlare dei Kiseki, definito dal Risorto come artefatti di Suna su cui però non aveva molte informazioni. Jeral pensò subito ai Sigilli di Oto, di cui gli aveva parlato Shutei, ed alle Spade della Nebbia, di cui aveva appreso nell'Onda e nella Città Dolente dal Risorto stesso.

    « Altre strofe che si aggiungono, Risorto. Molto bene. Non preoccuparti della Foglia: cadrà su stessa a tempo debito, distrutta dai patetici clan ed individui che la abitano. », disse, ricordando l'incidente del Gobi ed i vari incontri con gli shinobi di quella terra. Scacciò con una nota di fastidio il pensiero degli Hyuga e di quell'uomo, Soken, che gli aveva mostrato il significato di perfezione marziale e mentale.

    « Ora mostratemi entrambi la schiena. », disse ad entrambi, e dal suo corpo esplose un'aura nera che avviluppò l'aria e la terra, annichilendo ogni microorganismo nella caverna e rendendo difficile respirare. « Vi farò dono di una forza più grande. », li istruì, ben conscio del ricordo che quelle parole avrebbe destato nella mente del Risorto. Una volta a distanza utile dai due, Jeral concentrò il suo chakra nei palmi delle mani e lo dosò con precisione nei polpastrelli di ciascuna delle dieci dita. Chiuse gli occhi, visualizzando nella propria mente il risultato desiderato. Allo stesso tempo, la natura lì presente si agitava e moriva, derubata di ogni energia dalla volontà del Flagello. Si spinse più a fondo, sforzandosi di estendere i suoi sensi oltre il limite ultimo, e alfine lo percepì: il mastodontico leyline, crocevia di poteri e forze invisibili all'uomo ed intoccabili dai più. Fiducioso nella padronanza innata delle linee di potere che gli derivava dal Contratto, Jeral osò quanto nessuno avrebbe dovuto osare e sfiorò quell'enorme ingranaggio con la propria coscienza. Poi aprì gli occhi, che, scintillanti di potere, si fissarono sulle schiene del Risorto e della Nemesi.

    E l'Avatar iniziò la sua danza.

    Per ben quattro volte, su entrambe le tele di pelle viva, le sue dita si mossero all'unisono ed in coordinazione, disegnando linee intricate e selvagge, intrise di un potere immane. Shutei aveva già fatto esperienza di quell'arte del Flagello, anche se non nella sua versione attuale, potenziata dalle energie eretiche: al tocco, le dita dell'Avatar erano quasi scottanti, e senza dubbio la temperatura si alzò di diversi gradi attorno ai due shinobi. Imperterrito, Jeral continuò nella sua opera ed in pochi minuti ebbe terminato i pochi sigilli che avrebbero reso i due già letali guerrieri davanti a lui delle vere e proprie macchine da guerra [Simbolo della PsicheSimbolo della Psiche
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo, l'utilizzatore può potenziare le ninjutsu o genjutsu eseguite. Una genjutsu o ninjutsu avrà un incremento di potenza o efficacia di 5 per grado ninja posseduto. Una volta sfruttato il bonus, il relativo simbolo scomparirà. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza effetto.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    [Livello: 5 / Consumo: ½ Basso ogni potenza 5]
    [Simboli Massimi: 1 ogni grado]
    [Da Studente in su]


    Chakra Eretico: L'utilizzatore può sfruttare il Chakra Eretico per 1 slot tecnica, aumentando la potenza di una tecnica di 5 per ogni consumo ¼ Basso impiegato. Per ogni livello pari della tecnica speciale, le dimensioni delle ninjutsu potenziate sono aumentate del 50% per Emissioni o di una Categoria Dimensionale per Costrutti.
    ][POT:5520 (Base Jonin) + 10 (TA Focalizzata) + 25 (Chakra Eretico)

    Tecnica Focalizzata [2] (Concentrazione)
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata con un bonus di 3 tacche ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione dell'abilità; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    ]
    .

    Y3dyAbH

    « Potrete attingere alla mia energia: le tecniche più blande diverranno letali; quelle di maggior potere offensivo annichiliranno qualsiasi difesa. », disse, trionfante. Con un'armata d'élite simile, guidata e potenziata dal potere del Flagello, nessuno mai avrebbe potuto fermarli. « Scegliete con saggezza. », li ammonì.

    Non avrebbe tollerato da nessuno lo spreco di un simile dono.

    Le sue mani, però, non si staccarono dalla pelle dei due shinobi. Invece, continuarono a muoversi con movenze irregolari e apparentemente casuali, toccando gli spazi di cute ancora immacolati. Questa volta, Jeral infuse nei corpi dei due un diverso tipo di potenza: qualcosa cui avrebbero potuto fare ricorso in ogni momento, anche in quegli isolati casi in cui non ci fosse stato il tempo di impastare il chakra. In pochi minuti, diversi sigilli apparvero sui loro corpi, potenziandone gli arti ed il busto [Simbolo del FisicoSimbolo del Fisico
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo, l'utilizzatore può potenziare la parte del corpo in cui presente il sigillo. Per un round avrà un miglioramento di 2 tacche in una statistica scelta. Una volta sfruttato il bonus, il relativo simbolo scomparirà. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza attivare alcun effetto.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    [Livello: 5 / Consumo: Basso]
    [Simboli Massimi: 2 ogni grado]
    [Da Studente in su]

    ]
    .

    « Questi sigilli, invece, vi renderanno più forti, rapidi e resistenti di quanto già non siate. Anche se colti alla sprovvista, potrete contare su di essi per potenziare le vostre reazioni in un tempo infinitesimale. »


    Edited by Boreanz - 10/3/2016, 00:32
     
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    Il commento sullo Yonbi lasciò per qualche istante in silenzio il Risorto: cosa intendesse il Flagello dicendo che era stata la sua mano a liberare il Quattro Code non gli era chiarissimo, ma c'erano diverse possibili interpretazioni a quelle parole e tutte implicavano che in qualche modo Jeral era già stato a Suna, probabilmente nel periodo che Feng Gu aveva passato ad Ame, o meglio, che Ru-Wai aveva passato ad Ame, prima che Zong Wu andasse in cerca di Hoshikuzu.
    Prima o poi con tutti questi nomi finirai per confonderti! AHAHAHAHAH

    Quando l'elenco delle sue conoscenze di Suna si fu concluso, Jeral replicò all'ironico commento su Konoha, per quanto, cosa per nulla sorprendente, il Flagello non fu altrettanto ironico, quanto piuttosto sicuro di se, come sempre, nell'assicurare che nemmeno la Foglia sarebbe stata in salvo.
    Ma non chiese niente su Oto.
    Piuttosto, l'Immortale fece una strana richiesta: mostrare lui le proprie schiene.
    Non mi piace dove sta andando a parare questa discussione... siamo sicuri di volergli dare le spalle?
    Finché chiede solo quelle... possiamo anche voltarci, tanto i nostri sensi non sono cosa da poco.
    Il Flagello accennò ad un dono di grande forza, poi, dopo una decisamente consistente dimostrazione del potere che era nel suo chakra, Jeral iniziò ad imprimere le dita sulla pelle di Feng Gu (e verosimilmente anche su quella del suo fido seguace Muto), per poi assicurare che aveva fatto loro dono di un grande potere da usare più volte, il suo, così da potenziare i loro jutsu, a quanto sembrava. Un dono di cui, il Flagello, disse di fare buon uso.
    Si sta preparando, o meglio, vi sta preparando, per qualcosa di grande...
    Mai scelta di parole potrebbe essere più infelice, sai? Sta continuando a toccare!
    Toccasse il suo animaletto domestico!
    Mentre quelle voci commentavano in modo quasi ironico nella testa del Risorto, Feng Gu avvertì il tocco del Flagello su di se nuovamente.
    L'Immortale assicurò che anche quel dono avrebbe dato loro maggior potere, stavolta fisico: la loro forza, velocità, i riflessi e la resistenza.
    Come se per quella ci servisse un aiuto...

    Quando Jeral ebbe finito, Feng Gu fu il primo a voltarsi: Grazie per l'utile dono., esordì, Io però avrei una curiosità da soddisfare anche. Ti ho dato qualche strofa per la sonata su Kiri e Suna, di Konoha mi pare capire che già sai qualcosa, ma Oto? E' stato il tuo seguace qui a dirti del Suono? Anche lì, le mie informazioni non sarebbero il massimo, potrei dirti di alcuni dei loro clan: i Mikawa, gli Yakushi, i ninja con i geni del ragno dorato, come quello che abbiamo incontrato alla Città Dolente, o gli Akadou, potrei accennarti di Febh e Diogenes che conosco da parecchio tempo, ma, appunto, non ho informazioni recentissime su di loro. Se non che in qualche modo il secondo era stato ad Ame, ma quello lo sappiamo entrambi. Tu cosa sai di più in tal senso?
    E, soprattutto, cosa sai della Zanna?
    , chiese con calma.
    Per essere tutti allineati su quella che è la situazione dei villaggi al momento., avrebbe concluso con un mezzo sorriso.

    Edited by Shiltar Kaguya - 10/3/2016, 13:28
     
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    Sigilli

    Luogo Sconosciuto pt. V





    La raccolta di informazioni sul mondo accademico e sui suoi villaggi si concluse con Suna.
    Per avere il quadro completo, i due Jonin avrebbero dovuto catturare uno o più ninja della Foglia, ma per il Flagello il villaggio che aveva dato vita all'Accademia era destinata a scomparire con le sue stesse mani.
    CITAZIONE
    Vi farò dono di una forza più grande.

    A qualche metro di distanza dal Flagello, Shutei si lasciò andare ad un sorriso.
    Se Jeral aveva intenzione di elargire parte del suo chakra e del suo potere eretico ai presenti allora presto il trio sarebbe sceso in battaglia.
    Sentiva dentro di sé l'incessante bisogno di combattere e uccidere, un desiderio così forte da trasformare ai suoi occhi un amico fedele nel suo acerrimo nemico.
    Senza fiatare o dar modo ai presenti di capire a cosa stesse pensando, Shutei si tolse la parte superiore del suo abito.
    Il suo intero busto sembrava essere un unica cicatrice, risultato di una vita trascorsa a combattere nel corpo a corpo, come un vero Yotsuki.
    Mostrò la schiena al Flagello.
    Non temeva pugnalate alle spalle.
    Un istante prima che i polpastrelli si posassero sulla sua pelle, Shutei percepì chiaramente il potere eretico di Jeral strappare con violenza la linfa vitale di ogni essere vivente presente nella grotta.
    Tutto divenne improvvisamente più oscuro.

    Ricevette in dono dei sigilliquali e quanti verranno specificati nella prossima giocata. .
    Conclusa la pratica, il neo Nukenin ringraziò il Flagello, piegando il capo verso il basso.

    A sorpresa, il Kaguya chiese informazioni su Oto e la Zanna, pronunciando i nomi di Febh e Aloysius.
    Salvo ordini di Jeral, a cui non poteva sottrarsi per via dei sigilli, Shutei sarebbe rimasto in silenzio, muto come una tomba.






    Edited by Roronoa™ - 10/3/2016, 00:39
     
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