[Gioco] La Vedova Nera

Livello B - Assassinio

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  1. lNearl
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    La vedova Nera

    II - Prudenza



    Il gruppo dei tre shinobi, ancora abbastanza indecisi su quale potesse essere la strada più sicura, e quale potesse essere il metodo migliore per far breccia nella difesa nemica decise di avvicinarsi di qualche chilometri all'abitazione della Vedova Nera. La strategia dell'intero gruppo per il momento si basava sull'abilità oculare dell'Akuma. Indubbiamente un grande vantaggio, la possibilità di monitorare da vicino la casa, e di prepararsi a quello che avrebbero dovuto affrontare era un'occasione importante. I tre sarebbero arrivati a sei chilometri dalla casa senza problema, se Seinji avesse usato la sua abilità per controllare la zona nella quale camminavano per avvistare dei pericoli non avrebbe trovato nulla di particolare. Ogni tanto potevano vedere degli animali passare nel bosco e svolgere le loro consuete attività mondane. Si sentiva in sottofondo un canticchiare degli uccellini, e solo di tanto in tanto dei sensi esperti avrebbero potuto cogliere alcuni rumori nella vegetazione. Se Seinji si fosse ostinato a voler tenere tutto sotto controllo avrebbe visto un branco di lupi, quattro per l'esattezza giocare a cacciare con gli altri animali della zona. Per fortuna del cacciatore il branco era dalla parte opposta, fortuna, o forse conoscenza del posto.
    Se durante il tragitto poi si fosse voluto soffermare a guardare la condotta del cacciatore, che sembrava godere di una certa attenzione da parte del gruppo, lo avrebbe trovato intento a cacciare un'altra preda. Questa volta sembrava mirare una semplice volpe, preda ben più piccola dell'alce che aveva ucciso precedentemente. Seinji, però, avrebbe notato che proprio pochi istanti prima di lasciar partire la freccia, già incoccata nell'arco, l'uomo si sarebbe stranamente fermato. La preda era immobile, accucciata in un sonno profondo, costituendo quindi il più facile dei bersagli. L'uomo, dopo qualche attimo di esitazione rimise la freccia nella faretra, ed al suo posto lanciò un piccolo sassolino verso la volpe. Questa si svegliò di scatto, ed in un attimo scappò via. L'uomo poi, tornò sui suoi passi, andando a prendere l'alce uccisa precedentemente e caricandosela questa volta sulle spalle. L'uomo distava circa un paio di chilometri dal gruppo.
    Se passare la giornata ad interrogarsi sulle passioni del cacciatore o pensare invece alla missione, era decisione del team. Nel frattempo si erano fatte quasi le venti, il sole stava tramontando e di conseguenza la visibilità nel bosco iniziava a calare drasticamente. I tre, proseguendo secondo la loro strategia, si ritrovavano quindi nel bosco, sostanzialmente di notte, a quattro chilometri dalla baracca, e sei dall'abitazione del loro obbiettivo.
    Mentre Seinji osservava, i suoi colleghi, e lui stesso ovviamente, avrebbero potuto notare come di sera il bosco attorno al vicolo mostrasse strani segni di attività. I tre erano appena arrivati alla giusta distanza, esattamente i sei chilometri di distanza necessari all'Akuma, e proprio il chunin di Kiri stava per attivare la sua vista telescopica ( che richiede grande concentrazione ) quando nel raggio di duecento metri attorno a loro una quantità enorme di uccelli si sarebbe alzata in volo dagli alberi, muovendo dapprima verso l'alto, e dopo aver raggiunto una determinata altezza, ben più alta di quella degli alberi della zona iniziarono a girare in tondo. Formavano una circonferenza, e proprio nel centro del volo degli uccelli c'erano loro, i tre ninja dell'accademia. Se l'Akuma avesse voluto controllare gli animali in volo avrebbe fatto molta fatica a contarne il numero. Erano una quantità elevata, indubbiamente almeno un centinaio ad una prima occhiata. Per quanto riguarda poi la composizione gruppo di volativi era particolarmente variabile. C'erano diversi corvi, e forse era la prevalenza degli animali. Ma ad essi si univano ad animali di più piccola taglia, uccellini di dimensioni modeste che sarebbero potuto essere dei semplici pettirossi. Oltre ad essi, c'erano due animali particolari, che volavano sempre vicini. Erano ben più grossi degli altri animali, almeno il doppio dei corvi, e sembrano delle piccole aquile.


    Auuuuuuuuuuuuuuuuu! Auuuuuuuuu

    Un ululato ruppe il silenzio. I tre sapevano bene di essere nel mezzo di un bosco, e sapevano bene della presenza dei lupi, in quanto Seinji li aveva visti sin dalla prima ricognizione attraverso la sua vista vitale dall'interno della baracca. Ed eccoli li i lupi. Sensi allenati sarebbero riusciti a capire che il lupo che per primo aveva ululato distava circa seicento metri dalla loro posizione. A questo, seguirono altri quattro ululati, ma questa volta non provenivano da un singolo lupo. L'intensità era tale da lasciar intendere che la quantità di bestie fosse alta, ma proprio questi due elementi sommati rendevano impossibile sia stabilire quanti potessero essere, sia a quale distanza essi si trovavano.

    Lo strano movimento degli uccelli prima, e la presenza dei lupi sarebbe dovuta bastare ad incutere abbastanza timore nei visitatori. Perlomeno, questa era teoricamente la previsione della Vedova Nera, infatti questi non erano altro che uccelli ammaestrati, in grado di identificare i visitatori, e di volare attorno alla loro posizione. Proprio a questo riguardo, se i tre avessero voluto insistere nel farsi i cazzi del cacciatore, avrebbero notato come un più piccolo gruppo di uccelli volava in tondo anche sopra la sua posizione, esattamente come facevano con loro. Anche sopra di esso c'era una di quelle strane aquile a controllare gli altri animali.

    Per quanto riguarda invece ciò che l'Akuma sarebbe riuscito a vedere, si trattata di una quantità importante di informazioni, in grado di scoraggiare pienamente i tre.

    Attorno alla casa, a distanze variabili, dai tre chilometri fino ai soli cento metri c'erano diverse torrette di guardia. Torrette molto rudimentali, alte circa dieci metri e larghe tre. Erano di legno, e non apparivano particolarmente robuste. Ciò che spaventava era il numero, erano almeno una decina, e dentro ognuna di esse c'erano almeno due faretre contenenti una quarantina di frecce. Su ognuna delle faretre era presente un sigillo. Ancora non si vedevano gli arcieri, ma quale poteva essere il motivo di avere delle torrette, piene di rifornimenti, vuote ?
    Le torrette ad ogni modo erano posizionate intorno alla casa, a coprire indicativamente tutta la zona d'arrivo, salvo ovviamente il vialetto. Il quale splendeva, pulito ed invitante, come sempre.
    Nella sua continua perlustrazione il Kiriano avrebbe infine notato i famosi due cadaveri degli shinobi che li avevano preceduti. I due cadaveri distavano circa 60 metri dal vialetto, una distanza veramente irrisoria se si considera quanto velocemente si può muovere un Ninja, ed erano entrambi crivellati di frecce. Distavano dalla casa circa un chilometro.

    Se si fosse invece concentrato direttamente sull'abitazione, avrebbe visto un'abitazione classica. Indubbiamente una bella casa, tenuta anch'essa benissimo. Non si vedeva un fiore fuori posto, nè tanto meno una macchia in tutto il giardino. Era facile intravedere una casa a tre piani, ed anche senza essere un geometra L'akuma avrebbe notato la grande quantità di finestre. Nessuna delle quali però, dava sul famoso sentiero.
    Il sentiero conduceva ad un grosso portone il legno, dietro al quale c'era un ampio soggiorno di circa 6 metri quadrati, nel quale stazionavano tre guardie, immobili, attente a non essere visibili dalle finestre. Oltre al soggiorno c'era la cucina, al momento disabitata. Proprio nel centro del grande soggiorno poi, c'era una scala che dava al primo piano. Al primo piano c'erano due bagni ed una grossa stanza da letto piena di brandine, ma che al momento erano tutte vuote. Le brande, erano nove. Inoltre, sempre al primo piano, c'erano altre tre guardie, di cui una nel corridoio che collegava il pianerottolo e le relative porte ai bagni, e le altre due nella stanza con le brande che sembrava essere un dormitorio. Anche in questo caso, ca va sans dire, le guardie non erano visibili dall'esterno attraverso le innumerevoli finestre dell'edificio.
    Infine, al secondo piano superiore, c'era un'unica ed enorme stanza circolare, dal raggio di 8 metri quadrati. Tutte le pareti erano decorate di foto e quadri. Nei quadri erano raffigurate diverse dimore, probabilmente quelle nelle quali la donna aveva vissuto. Mentre i volti erano perlopiù ignoti a Seinji, tutti tranne uno, quello di Ozoro.
    Oltre ai quadri, l'unica forma di arredamento della stanza era un'enorme trono, sul quale era seduta la donna.
    Il trono, era fatto di ossa, di chi ? Facile a dirsi.
    Il trono, era posizionato esattamente verso di loro.
    Seinji, guardando la donna, si sarebbe sentito a sua volta osservato, e se il gruppo si fosse mosso, quella sensazione non se ne sarebbe mai andata.
    Esatto, La Vedova Nera, li stava osservando mentre i suoi lupi ululavano attorno alle prede.


    Edited by lNearl - 12/2/2016, 10:01
     
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