Il furto dei veleni

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  1. -Meika
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    Il furto dei veleni

    I



    Dopo il ritorno a casa e tutto ciò che ne era conseguito la vita proseguiva in maniera più o meno simile per me. Mi dividevo sempre tra le varie mansioni che il Mizukage mi aveva generosamente appioppato: stare sulle mura a fissare il nulla, missioni e nel tempo libero trovare il tempo di occuparmi un po' di casa e mangiare. La permanenza sulle mura poteva essere però considerata un po' più dolce rispetto al passato, dato che alla fine oltre che il cambiamento del rapporto con Akira (che aveva scoperto quanto alla fine fossi in grado di mantenere più che un distaccato contegno durante il lavoro) avevo ancora fatto la conoscenza di Asmodai-senpai, aka Seinji Akuma, il segreto della cui identità dovevo tenere ben stretto e per l'appunto, segreto, a detta del Mizukage. Ma tutta la dolcezza del mondo non avrebbe mai e poi mai alleggerito l'enorme peso e noia che quelle ore in guardiola mi costringevano a vivere.
    Come aveva fatto Akira a fare il guardiano per mesi senza tagliarsi le vene? Ah vero, era un Hozuki. Non poteva. Al di la di quelle alquanto astiose riflessioni sulla mia miserevole condizione erano alcuni giorni che ero decisa a far fruttar meglio il tempo che ero costretta a trascorrere senza far altro che girarmi i pollici e di tanto in tanto aprire la porta a qualcuno.
    Così avevo preso libri, molti libri, ed avevo iniziato a studiare. Potevo comprendere le prese in giro che mi potevano venire riservate notando quanto allenassi più le mie conoscenze che le mie arti di Kunoichi, tuttavia non ero abbastanza brava per essere ciò che volevo: volevo più conoscenza. Volevo affinare maggiormente le arti mediche, volevo poter preparare veleni migliori. E proprio su quest'ultimo punto e desiderio si snodava la causa scatenante degli eventi che da lì a poco sarebbero accaduti. Perché il semplice studiare i veleni era inutile: bisognava crearli e possibilmente sperimentarli. Così spendendo un po' dei miei risparmi riuscii a comprare quello che era parte dell'armamentario necessario (che normalmente tenevo in casa) e lo portai in guardiola assieme ad alcuni ingredienti e lì, quando avevo tempo, mi misi a sperimentare qualcosa.


    Ovviamente non potevo sperimentare su esseri umani e ritenevo una crudeltà inaccettabile testare i veleni sui gatti randagi, così mi limitai a prepararli sperando di testarli su i miei nemici. E con lentezza le boccette si accumularono. Di alcune ero abbastanza certa dell'effetto, di altre invece non avevo la più pallida idea di cosa potesse fare il liquido contenuto al loro interno. Avevo totalmente riempito un baule quando il fattaccio avvenne.
    Avvenne quando non ero di guardia. Intorno alle ventuno di sera. Gli altri guardiani erano con ogni probabilità lontani dalla guardiola quando un'ombra (letteralmente una persona vestita di ombra) si intrufolò nella guardiola scivolando agilmente sul muro e poi nella finestra. Dunque ne uscì, portandosi a tracolla una sacca che tintinnò di rumore di vetro quando con la stessa agilità con la quale era entrato ne uscì, credendo di non essere visto.
    Quale tragico e supponente pensiero! Proprio lì vicino, per motivi che poteva conoscere solo lui, passeggiava un giovane Shinobi dalla pelle candida ed i capelli chiari. Non ancora iniziato al meglio nelle arti Ninja, ancora debole nel fisico si ritrovò ad assistere alla losca (ma anche curiosa) scena, non visto da quel ladro che stava evidentemente portando via qualcosa.


    L'assistere a quella scena avrebbe avuto forse un effetto sulla sua vita. Magari importante o magari no. Certo era che presto, per colpa di quella sua innocente curiosità nata da una fortuita coincidenza (non si può di certo distogliere lo sguardo quando si nota qualcosa di losco, è nell'animo umano osservare quanto più attentamente possibile cose che non dovrebbero accadere per legge o morale) avrebbe incontrato quel cumulo indistinto di nevrosi ed insicurezze (che sarebbero certamente esplose una volta saputo del furto) che rispondeva al nome di Meika Akuma.
    E che la fortuna fosse con lui.


    Sei totalmente libero di fare ciò che vuoi, purché non parli coi guardiani (i pg di Hidan e Leo). Presto arriverà Meika :wosd:
     
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  2. The_Drake
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    Il furto dei veleni



    Mamma Onori mi avrebbe ucciso se non fossi tornato in tempo perchè era tardi, quasi sicuramente la cena era fumante in tavola ed io ero in un ritardo spaventoso: troppo tempo a giocare in giro per il villaggio e il tempo vola; Immaginarsi di essere un ninja potente, salvare donzelle in pericolo, sconfiggere enormi nemici, proprio come le storie che venivano narrate da mia madre, apprese da voci di corridorio, di ninja così forti e coraggiosi che potevano sfidare qualcunque cosa, risultando sempre vittoriosi.
    Eppure ero ancora uno studente dell'Accademia, ancora stavo studiando, ancora facevo fatica a non tagliarmi quando infilavo la mano dentro la sacca con quei tre, quattro spiedi che ci tenevo dentro: quanta strada avrei ancora dovuto fare per diventare almeno indipendente? Almeno così da rendere orgogliosa la mia famiglia, o quello che era rimasta, solo mia madre; Dimostrare che aveva fatto crescere un ninja coraggioso ed un giorno farle narrare le mie avventure a quei tizi che le avevano dato quelle voci così epiche.
    Fattostà che ero in ritardo.
    Dovevo passare per forza dalle mura di Kiri se volevo guadagnare tempo, per poi tagliare per la via principale ed essere a casa in una decina di minuti. Ce la potevo fare, basta correre veloci, cercare di non inciampare sulle insegne dei ristorantini li attorno, cercare di non travolgere nessuno, trovare una buona scusa da dire a mia madre appena arrivato a casa.


    Ciao mamma, scusa il ritardo ma mi sono fermato ad aiutare un anziana signora a portare la spesa a casa...mi ha tenuto li per tutto il pomeriggio: per ringraziarmi mi ha riempito di biscotti e thè.



    Poteva funzionare? Beh, sono sempre stato un ragazzo che pensa al prossimo, la casualità della cosa è un pò al limite, ma poteva pur sempre capitare una scena del genere; Poi non avrebbe trovato nessuna prova dell'accaduto, avrei potuto filarla liscia, magari con una ramanzina soft, ma tutto sommato senza nessuna punizione.
    Però devo smetterla di parlare da solo! Le persone potrebbero prendermi per matto: ma cavolo quanto non ti schiarisce la mente far uscire i tuoi pensieri e capire se veramente hanno senso? Ok ero malato, forse era la corsa che mi stava sdrenando le energie, forse era la scusa ridicola che avevo inventato, forse quell'ombra che stava entrando nella guardiola delle mura, forse questo buon profumo di ramen che esce dal chiosco qui vicino. Ho la quolina di bocca, ho lo stomaco che brontola, ho appena visto un ombra aggirarsi con aria furtiva vicino alla zona dei guardiani.
    Continuo a correre per qualche secondo, prima di bloccarmi, prima che il cervello connetta cosa ho appena visto.
    Certo che bloccarsi di colpo in mezzo alla strada non è la mossa giusta se si vuole risultare invisibili e per nulla non attirare l'attenzione, ma ormai lo avevo fatto: con aria di chi, seppur fosse stato visibilmente scoperto, in qualunque cosa stesse facendo, mi spostai di lato della strada, camminando a passi stretti e veloci, con i sudori freddi che mi gelavano la fronte.
    Ma stiamo scherzando? Un ladro nella zona dei guardiani? Ma poi quello è un uomo o un essere magico? Cioè è ricoperto di nero, sembra essere un ombra, sembra essere veramente un essere oscuro; Nella mia mente comparve un immagine: io che combatto il nemico oscuro e malvagio arrivato a Kiri per conquistarla, partendo dalla guardiola delle mura. Era la storia che stavo aspettando, il momento in cui avrei reso fiera mia madre, il momento in cui, ora, in questo momento, mi accorsi che non potevo far nulla per fermarlo.
    Ragioniamo.
    Se è stato così abile da sgattaiolare oltre la vista dei guardiani doveva essere un abile ladro, poi non avevo nessuna informazione su quel manto d'ombra che lo ricopriva, terzo non sapevo se fosse un assassino pronto a tutto, quindi anche ad ammazzare chi lo avrebbe smascherato, oppure solo qualcuno che cerca due soldi, forse più intenzionato a lasciare li la refurtiva pur di non esser catturato.
    Sembrava che nessuno se ne fosse accorto: ma che cavolo servono dei guardiani se non si accorgono di un nemico che gli ruba in casa loro? E se non fosse un nemico atteso, ma qualcuno di interno al villaggio, magari qualcuno che conoscevano?
    Continuavo a guardare la scena dal lato della strada, poco nascosto dietro un muro di una casa, che mi dava quella copertura parziale per non esser visto subito.


    Cavolo, cosa stà portando con sè!?



    Uscì dalla finestra con una sacca che tintinnava: il rumore era abbastanza udibile anche da quella distanza, considerando che il rumore nella strada era calato, ero abbastanza vicino da poterlo sentire ed ero così concentrato sulla cosa che non sentivo più nulla intorno a me; Occhi sbarrati, bocca semi aperta di chi ha visto un fantasma: dovevo far qualcosa, dovevo fermarlo.
    Avevo due opzioni, che avrebbero portato a due soluzioni possibili, da come la vedevo io: avvisare le guardie, portandomi alla scoperto, urlando più che potevo sperando di attirare la loro attenzione e quindi permettere a loro di arrivare sull'ombra, oppure, tentare un inseguimento, che però mi avrebbe complicato la vita, avrebbe potuto portarmi in condizione di pericolo.
    Io non voglio morire, ho solo dodici anni.
    Erano due possibilità che mi avrebbero comunque portato ad un certo pericolo in tutti e due i casi: è per questo che decisi per una terza opzione, qualcosa che univa tutte e due le cose e che forse mi avrebbe aiutato nella cosa.
    Rapidamente rilasciai il meccanismo che tenevo sul braccio coperto dal mio kimono: questa cosa mi permetteva di rilasciare una buona quantità di acqua direttamente nel posto e questa cosa mi serviva per utilizzare una tecnica di Kiri, la più utile che avevo in questo momento di pericolo e forse anche nel mio repertorio; Pochi sigilli
    Tecnica della Moltiplicazione Acquatica - Mizu Bushin no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Topo, Gallo, Lepre (3)
    L'utilizzatore può creare cloni di sé sfruttando almeno 3 unità d'acqua ogni copia. Le copie possono essere create ad una distanza di 1,5 metri dall'utilizzatore o da un clone e possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 30 metri, superata questa distanza si dissolvono riversando acqua nell'arena. Si possono muovere contemporaneamente o 1 clone o l'utilizzatore. Le loro statistiche sono pari energia l'utilizzatore. Hanno 100 crediti equipaggiamento dell'utilizzatore; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. La vitalità è pari a ½ leggera ogni grado ninja. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Basso )
    [Cloni Massimi: 1 ogni grado ninja]

    [Da studente in su]
    , quelli che servivano per non farmi venire una sincope alla mano ed un clone acquatico si creò difianco alla mia persona: io non potevo muovermi in questo frangente, quindi rimasi ben nascosto dietro quello spigolo di muro e feci scattare più veloce che potevo il clone verso la guardiola di Kiri, facendogli fare una strada diversa, non retta rispetto alla mia posizione, o l'ombra mi avrebbe scoperto e facendolo urlare a squarcia gola.


    AIUTO!!!! AL LADRO!!!! QUELLA COSA HA RUBATO DAI GUARDIANI!!! AIUTO!!!!



    Feci correre quel clone verso la guardiola, indicando l'ombra nella sua fuga: speravo che qualcuno si fermasse, mi desse man forte nello strillare ed avvertire qualcuno del pericolo; Sudavo, avevo i brividi che correvano lungo la schiena perchè se fosse andato storto qualcosa, sicuramente io c'avrei rimesso le penne: la paura è una brutta bestia, ma l'esser impotenti è peggio.
    Se fosse successo qualcosa al mio clone, avrei agito di conseguenza, magari correndo dietro allo stesso da delle strade laterali, visto che non c'erano poi così tante vie di fuga; Speravo non mi avesse visto, era l'unica cosa che pensavo in quel momento.
     
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  3. -Meika
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    Il Furto dei Veleni

    II



    Ora, prima di narrare di ciò che accadde dopo ciò che il giovane Takeshi vide e fece è necessario comprendere come io mi potessi trovar lì nonostante non fosse il mio turno di guardia alle mura. Il tutto in realtà poteva essere riassunto con un termine abbastanza semplice e chiaro: sbadataggine. Di fatti quella sera avevo deciso, con buona pace di mio padre che non tanto amava vedere come armeggiassi con sostanze potenzialmente letali, di sperimentare qualcosa e per farlo necessitavo di alcuni dei molteplici veleni che avevo dimenticato in guardiola e che a mia insaputa stavano venendo rubati con sì tanta solerzia da un oscuro figuro del quale ancora non si sapeva nulla.
    Così, con calma, passo dopo passo e mormorando le note di una famosa canzoncina mi diressi verso il mio posto meno amato di tutta Kiri (da parte mia, almeno).


    Giunta che fui dunque nei pressi della guardiola sulle prime non notai nulla (arrivavo dalla parte opposta rispetto al ladro) e così quando vidi un giovane ragazzino corrermi contro rulando e sbracciandosi come un dannato ne rimasi sopresa ed un po' spaventata. Urlava di un ladro che aveva rubato qualcosa ai guardiani.
    Avrei riso al pensiero che magari un ladruncolo si fosse intrufolato ed aveva rubato la maschera ad Asmodai oppure una spada ad Akira (tanto ne abbondava lui), tuttavia non ero nella posizione di prendere in giro chicchessia per il furto visto che la derubata era proprio io.


    Solo che ancora non lo sapevo.


    Da brava guardiana mi avvicinai al povero ragazzino spaventato con uno scatto, non sapendo di certo che egli fosse in realtà un clone.
    Sono una guardiana, anche se fuori servizio. Domandai con tono appena allarmato, iniziando a realizzare lentamente, che lì dentro c'erano cose ben più pericolose della maschera di Asmodai.


    Nel mentre con assoluta calma quell'ombra responsabile del furto andava allontanandosi. Al che afferrai il polso del ragazzo e lo trascinai rapidamente verso la guardiola, molto rapidamente, così rapidamente che di fatti lo trascinai ben al di fuori del raggio d'azione in cui la tecnica poteva rimanere intatta. Il ragazzino, dunque, divenne acqua.


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    COOOOSAA!!!!! strillai. Ecco, se mi avesse visto il Mizukage in quel momento probabilmente mi avrebbe revocato il grado Chunin che mi aveva da poco conferito e probabilmente avrebbe avuto anche ragione.
    Non potevo non riconoscere proprio quella tecnica!


     
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  4. The_Drake
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    Il furto dei veleni



    Una guardiana, il mio piano era funzionato perfettamente o circa: l'ombra si stava allontanando ed una kunoichi si era presentata al mio clone, forse allarmata dallo stesso; Nessun mi aveva scoperto, sono stato bravo cavolo, anche se il rischio era stato grande.
    Il problema venne dopo.
    La ragazza, forse non aspettandosi che quello che aveva preso sotto braccio non fossi io, ma un clone d'acqua, fece cadere il mio camuffamento: cavolo aveva sprecato l'unico uso del marchingegno di Kiri che avevo, ora dovevo cavarmela direttamente da solo; Ma in cuor mio speravo che non gli servisse il mio aiuto, che tutto si potesse risolvere senza problemi, così che potessi tornare a casa da mia madre.
    Il clone esplose, ovviamente uscito dall'area di azione del mio controllo, quindi l'unica cosa era mostrarsi e agire il più velocemente possibile per impedire che il ladro scappasse: scattai dal mio nascondiglio dietro al muro della casa poco distante dalla guardiola, corsi veloce superando quelle tre quattro persone che si erano riversate nella strada principale e che sicuramente stavano tornando alle loro case.


    Ciao signora guardiana, mi chiamo Takeshi Nishimura! Come avrai intuito il clone d'acqua era controllato da me, prima che lo portassi fuori dal mio controllo.
    Non è uno scherzo tutta questa faccenda...anche se può sembrare: qualcuno si è veramente intrufolato dentro la vostra guardiola e se ne è uscito con qualcosa che prima non possedeva, quindi rubato! Era un ombra...si una vera e proprio ombra a forma di uomo!
    E' uscito dalla finestra e se ne è andato via con una sacca tintinnante: penso dei soldi visto il rumore!
    E' andato da quella parte! Potete ancora prenderlo!



    Nel parlare il giovane si sbracciava e cercava di essere il più convincente possibile, sperando di convincere il ninja che stesse dicendo la verità, portandola magari a voltarsi ed osservare lungo la strada in cui l'ombra sembrava dirigersi ormai sicura e tranquilla, forse sicura di averla fatta franca.
    Provai stavolta io a prenderla sotto braccio ed a voltarla verso la via dove la figura si stava dirigendo.


    Scusa per il clone, ma non potevo rischiare che quella cosa mi scoprisse: non sò di cosa può essere capace e non volevo rischiare di lasciarci le penne perchè ho avuto la "fortuna" di vederlo!
    Ma ora guarda in quella direzione, è andato di là!
    Credimi!



    Poi si accorse che se quella ragazza lo aveva trascinato prima, lo avrebbe fatto anche la prossima volta: sarebbe stato bello, avrei potuto prendere parte ad un'avventura vera e non solo immaginata nei parchetti diroccati di Kiri; Ero combattuto: io avevo visto dove stava andando, la kunoichi poteva portarmi con lei alla rincorsa del fuggiasco, ma sapevo che sarei stato solo di peso.
    Correre veloce, saltare più in alto, tecniche più forti, maggiore esperienza: erano tutte cose che non avevo e che comparato a chiunque in quella zona sarei stato solo un comune cittadino; Cavolo un panettiere munito di mattarello mi avrebbe dato del filo da torcere, quindi cosa potevo fare contro un uomo letteralmente fatto di ombra? Nulla.
    Però sarebbe stato bello almeno vedere un ninja in azione, visto che fino a quel momento non avevo visto niente di così straordinario apparte gli insegnanti Accademici che si vantavano di poter lanciare degli shuriken contemporaneamente e riuscire a fargli fare delle curve più stretta del normale: io volevo le super jutsu, volevo le strategie raffinate e complicate, volevo vedere le tecniche speciali delle famiglie della Nebbia, che tante volte avevo sentito parlare ma mai visto sul serio; Magari volevo troppo.
     
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  5. -Meika
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    III



    Fortunatamente il ragazzino che aveva creato il clone decise di comparire prima che i miei (ingiustificati) sintomi di spavento peggiorassero al punto tale che l'increzione di catecolammine che mi ero sparata in circolo per lo spavento finirre per provocarmi un'infarto. Era un ragazzetto che non poteva avere più di dieci anni e la prima cosa che disse era già sbagliata.
    ... Signora? Ma quanti anni mi dai tu eh?, esclamai, quasi offesa. Ma la situazione era in realtà critica e richiedeva misura di emergenza adeguate alla situazione! Lui mi indicò con celerità la direzione verso la quale "l'ombra" si era allontanata.
    Dubito si sia allontanata già per più di tre chilometri, dissi chiudendo gli occhi per poi richiamare chakra al fine di dotarli del potere di poter guardare lontano, abbastanza da poter beccare il ladro che probabilmente non aveva ancora avuto il tempo di allontanarsi da lì.

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    I miei occhi improvvisamente cambiarono colore divenendo decisamente più inquietanti: le sclere assunsero lo stesso colore del cielo notturno e le iridi divennero rosse ed iridescenti. Il mio viso, carino e gentile, sembrava quello di un demonio dopo quella piccola trasformazione. Ma al di la di quel piccolo cambiamento per Takeshi probabilmente inaspettato i miei occhi assunsero la capacità di osservare molto più lontano, abbastanza lontano da scorgere attraverso muri ed oscurità un uomo ammantato di una strana sostanza liquida e nera, che pareva poco più solida del fumo, fermarsi in un vicolo a circa due chilometri da lì. Diedi uno sguardo alla borsa che si portava dietro e la mia reazione fu abbastanza esplicativa della mia sorpresa.
    I MIEI DANNATI VELENI, SI È RUBATO I MIEI DANNATI VELENI! Strillai all'improvviso, mentre i miei occhi tornavano normali. Sentii il cuore accelerare i battiti, sia per la vergogna di aver pensato che non potesse riguardar me sia perché bé, un tizio si era effettivamente rubato i miei veleni! Ok, Takeshi, scusa per l'urlo, poi, com'era giusto che fosse, iniziai a borbottare. Ma che diavolo, perché non stanno attenti, ma vedi tu, dei guardiani che si fanno freggare la roba da sotto al naso, ma diavolo..., ovunque fosse, Akira avrebbe sentito le orecchie che gli fischiavano in quel momento.


    Io vado a recuperarli, Takeshi-kun, dissi al giovane. Sei uno Shinobi? Bé sì, che domande, altrimenti come avresti potuto usare un clone. Però sei giovane, non sei ancora un Genin scommetto. Ti va di venire a darmi una mano?, da dove mi fosse venuta quella proposta meritava una spiegazione.
    Semplicemente Takeshi poteva essere utile. Anche se inesperto, poteva agire in modi che non potevo ancora sapere. Esca, messaggero, diversivo, carne da macellare. Qualcosa mi diceva che quel ragazzetto ne sarebbe stato entusiasta però.

     
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  6. The_Drake
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    La ragazza sembrava esser più concentrata sul fatto che le avessi dato della "vecchia" piuttosto che sul ladro che continuava ad allontanarsi; Data la distanza ormai era impossibile vederlo ed anche se schiacciavo gli occhi non riuscivo a scorgere nulla: se ne stava andando ed era lontano.
    Ma alla fine io avevo fatto la cosa giusta, avevo avvertito le autorità competenti dell'accaduto, ero libero, ero stato un bravo ninja. Mi spiace della signora...ma piuttosto che pensare a queste cose non possiamo concentrarci su quella "cosa" che si stà allontanando!? Dissi, sbracciandomi; Mentre lo facevo però rimasi quasi impietrito, immobile, forse per la paura, forse per la meraviglia che aveva davanti.
    Gli occhi della ragazza erano cambiati, il suo volto era diventato mostruoso, un demone dagli occhi rossi e lucenti e dal contorno nero come la pece: faceva paura; Ma cosa cavolo era quella roba? In Accademia ci avevano parlato di particolari abilità speciali nei ninja e che i villaggi ninja, le tenevano gelosamente conservate nella cultura del loco, infliggendo gravi punizioni a chi andava a svelare i loro segreti.
    Mi ricordo che una volta avevao avuto in insegnante che riusciva a manipolare il legno, tipo unendo le mani ed incrociando le dita fra di esse, creando delle sculture: era stato lui a dirci della cosa e ci aveva mostrato un esempio. Ero esterrefatto, ancora con le mani bloccate a mezz'aria, non riuscivo a distogliere lo sguardo da quella cosa. Guardiana, di cui ancora non sò il nome, mi devi dire assolutamente cos'è quella cosa che ha cambiato i tuoi occhi! Non ho mai visto nulla del genere!! Spiegami, come riesci! Dissi eccitato, sperando che uscisse qualche informazione interessante, magari qualcosa che mi avrebbe insegnato un poco di quella cultura segreta di Kiri: possibile, infatti, che fosse qualcosa legato alla Nebbia e che io ne fossi all'oscuro.


    Cavolo, mi spiace per lei! Quel maledetto si merita sicuramente una punizione per quello che ha fatto...son sicuro che voi guardiani non avrete problemi a catturarlo!

    Le parole che arrivarono dopo da parte della guardiana mi bloccarono ancora una volta: io? Io assieme ad un ninja, dagli occhi di demone, alla rincorsa di un fuggiasco? Cavolo era quello che mi sarebbe servito per diventare un ninja, l'azione della pratica e non solo la teoria dei libri. Avrei potuto vivere sul serio un' avventura come quelle che fantasticavo nei giardinetti del quartiere dove vivevo, dove fiero fingevo di combattere degli alberi, fingendo siano nemici, pensavo di saltare da un tetto all'altro, salendo sugli alberi e cercando di non cadere da un ramo all'altro.
    Patetico se ci penso, ma non era così male se c'erano anche i miei amici del luogo a giocare con me.
    Il problema è che non avevo ancora capito che non si sarebbe più giocato da li in poi.
    La vita degli shinobi non era inventarsi avventure e lanciare qualche kunai contro un muro, sperando di non far arrabbiare i proprietari del muro, ma era difendere il villaggio, andare in missione con altri ninja per uno scopo comune, esser utili al mondo in generale: ora non lo ero; Strinsi le chiappe, strinsi i denti, abbassai le braccia e colpendo il pugno dritto contro il petto, circa dove si trovava il cuore, dissi. Va bene, ti aiuterò! Spero di esserle d'aiuto in questa impresa...come ha già notato non sono un ninja esperto, sto ancora studiando in Accademia ma se posso esserti d'aiuto conta su di me! Per quanto ne sappiamo quel tipo potrebbe colpire ancora e non voglio che succeda, anche se, sinceramente, togliere dei veleni dalla circolazione può solo che portare cose positive...non si sà mai! Dissi convinto di quello che dicevo, calando di tono verso la fine: non sapevo come maneggiare quegli introgli e mi sembrava pericoloso tenerli lì, alla portata di tutti.


    Prima di fare qualsiasi cosa ho due richieste però...vorrei sapere il suo nome, kunoichi-chan. E vorrei che mettesse una buona parola, alla fine di tutto, a mia madre: dovrei esser rientrato alcuni minuti fà e non vorrei rincorrere nelle sue ire, anche perchè non sà dove mi sto per cimentare!
    Di sicuro la sua parola varrà più della mia!



    Ero pronto a questo salto nel vuoto: avremmo preso quel ladro composto di "oscurità" e avremmo ripreso i veleni della guardiana, riportando l'ordine delle cose a Kiri; Io avrei imparato qualcosa e avrei avuto una storia da raccontare il giorno dopo agli amici: che bello.


    Edited by The_Drake - 15/2/2016, 15:58
     
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  7. -Meika
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    Il Furto dei Veleni

    IV



    A quanto pareva ci avevo visto giusto: Takeshi sembrava proprio un ragazzino assai voglioso di fare esperienza e per questo motivo assai sfruttabile. Come mi era un mistero, ma avere due braccia e due gambe in più poteva essere utile.
    Ah vero, non ti ho detto il mio nome, che sbadata!, certo che non glie lo avevo detto avevo avuto ben altri pensieri per la testa. Meika Akuma... e per tua madre, certo, ci parlerò io, lo rassicurai anche se la cosa inaspettatamente mi inquietava. Ad occhio non poteva avere più di undici anni, era comprensibile che sua madre si preoccupasse così tanto per lui. Certo, sicuramente la mia parola riguardo il coraggio del bambino avrebbe placato le materne ire, ma ciò implicava il restituirlo a detta madre tutto d'un pezzo. O almeno, con tutti i pezzi attaccati al loro posto.
    Il ladro si è fermato, andiamo ad acciuffarlo, dissi allora iniziando a camminare rapidamente verso la localizzazione del ladruncolo che si era arrampicato su per un muro ed era entrato in un vecchio magazzino abbandonato nella periferia Kiriana. Solo soletto aveva lasciato la borsa dei veleni sotto un'asse malconcia e dalle scale si era diretto presso il piano superiore dove lo attendeva un sacco a pelo dinanzi ad un camino spento.
    Ha nascosto la refurtiva in un vecchio magazzino in periferia e poi è salito al piano di sopra a riposare. Non so quanto sia forte per cui non vorrei fartelo affrontare. Tu recupera i veleni! in una decina di minuti fummo giunti a destinazione. Il vecchio magazzino era incastrato tra palazzi più o meno recenti. In evidente stato di abbandono, aveva le finestre totalmente rotte e prive di vetri, alcune malamente chiuse con delle assi di legno inchiodate agli stipiti ma che l'umidità di Kiri aveva fatto gonfiare e marcire. Il portone però, di ferro, era al suo posto. Arrugginito ma ben piantato nei cardini.


    Allora, arrampichiamoci qui in questa finestra... fa silenzio però, le mie parole erano un sussurro.



    Una volta dentro dovrai cercare un'asse mezza sollevata al centro della stanza. Alzala e prendi la borsa... mi raccomando non rompere le boccette. Se dovesse succedere metti una mano sulla bocca, non respirare e scappa più veloce che puoi, sono stata chiara?, quel punto era davvero fondamentale. I veleni erano molteplici ed i loro effetti sebbene non letali potevano arrivare a farlo stare davvero male se per caso avesse inspirato le esalazioni provenienti de molteplici boccette.
    Entro prima io, tu mi segui!


    Scavalcare non sarebbe stato un problema nemmeno per Takeshi: sarebbe bastato un salto e l'aggrapparsi alla finestra e dunque issarsi su. Il magazzino era una sporca polveriera piena di cumuli di sporcizia di natura decisamente animale (piccioni, per essere precisi). L'odore era nauseabondo.
    Non feci alcun commento ma arricciai il naso infastidito. La luce era anche parecchio scarsa [Percezione -3 solo alla vista] e probabilmente il cercare ciò che Takeshi doveva non sarebbe stato così sempliceConsidera l'asse che stai cercando come un nemico furtivo con furtività pari a 6. Non è percepibile all'olfatto..
    Inoltre muoversi avrebbe fatto scricchiolare gli assi, per cui doveva agire con estrema cautela. L'asse che stava cercando era appena sollevata e si trovava circa al centro della stanza. Stava a lui trovarla e recuperare i veleni mentre io, con lentezza, mi dirigevo al piano superiore per fermare il ladro che aveva scioccamente deciso di portarmeli via.


    Vediamo come usi i nuovi concetti di percezione e furtività del regolamento X :guru:

     
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  8. The_Drake
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    Il furto dei veleni



    Quella ragazza aveva un nome e pure un cognome, sopratutto un cognome: era un Akuma, cavolo. Ecco seigati gli occhi demoniaci e rossi; Avevo un amico di quella famiglia, ma eravamo allo stesso livello, studenti Accademici, e non aveva ancora sviluppato quelle capacità.
    Sapevo di tecniche speciali ed appunto quella era una di queste ed ora sapevo a che Clan appartenesse.
    Non sapevo quali usanze avevano o quali fossero le capacità, in toto, di quella vista, ma sapevo che mia madre mi aveva raccontato che gli Akuma potevano farti vivere i tuoi peggiori incubi anche da sveglio: non sapevo a cosa si riferisse, ma doveva esser qualcosa legato all'effetto che potevano creare sulla persona; Cioè Meika era cambiata di colpo ed era diventata molto più spaventosa, rispetto alla kunoichi che era prima, e forse era quello un potere dell'occhio: spaventare.
    Lo avrei comunque, forse, scoperto da lì a poco, visto che orma ero in ballo e tanto valeva ballare. Piacere di conoscerti Meika-san! Forza, andiamo a prenderlo: prometto di seguire i tuoi ordini e di non intralciarti per quanto posso. Prendiamo questo ladro! Prese di corsa dietro la kunoichi.
    Si muoveva quanto più velocemente possibile dietro alla ninja, che aveva già mostrato di sapere dove fosse il ladro: ma come cavolo faceva? Era come se riuscisse a vederlo a distanza, ma anche oltre oggetti fisici come edifici, alberi, pareti; Cavolo era davvero qualcosa di fantastico e strano per me vedere quel tipo di capacità: decisi di chiedere, magari non mi avrebbe risposto, ma tanto valeva tentare.
    Parlai prima che fossimo davanti alla casa del fuggiasco. Meika-san, come fai a percepire il fuggiasco da questa distanza? Nessun occhio, neanche il più allenato...penso, credo...può vedere così lontano! Stiamo camminando da un pò e tu sembri percepirlo come se stesse vedendo attraverso tutto. Mia madre mi ha parlato del vostro Clan, mi ha detto che "eravate in grado di far vivere degli incubi ad occhi aperti alle persone", si è per caso sbagliata? Dissi, molto eccitato e sperando che la kunoichi mi desse qualche informazione in più sulla sua abilità oculare.
    Volevo saperne di più, volevo sapere tutto e bene e dato che avevo la possibilità di chiedere senza esser mandato via in malo modo, forse ne avrei ricavato un ragno dal buco: una volta chiesi ad un ninja in Accademia se avesse potuto mostrarmi la sua capacità speciale, ma come risposta lui mi rise in faccia e se ne andò via usando un enorme cane come cavalcatura. Penso fosse di Konoha.


    Arrivammo divanti al luogo che nascondeva il ladro: un vecchio magazzino abbandonato, composto da due piani. Nel piano terra, vi erano i veleni, nel piano superiore il ninja che si era messo a riposare.
    Il piano di Meika era quello di dividere il duo: io avrei recuperato i veleni nascosti e lei avrebbe fermato il ladro; Era agitato, per nulla calmo, mi sudavano le mani.
    Tutta quella faccenda era assolutamente strana e non sapevo se fossi pronto a tutto ciò: dovevamo arrampicarci da una finestra, visto che il portone principale era chiuso, come molte finestre, entrare ed agire silenziosi ed efficaci. Speriamo bene...comunque tutto ricevuto: in caso di problemi con la sacca scappo, cercando di non respirare i veleni. Tu enutralizzi il ladro e poi torniamo a casa sani e salvi. Spero solo di essere in grado di riprendere la refurtiva senza svegliare nessuno! Dissi, prima di seguire Meika con un salto poco sopra la casa. Mi aggrappai forte al cornicione della finestra e mi issai.
    Dentro al magazzino non si vede nulla, assolutamente nulla alla mia vista, se non qualche sprazzo vicino a me, dove gli occhi ancora potevano filtrare la luce e l'ombra; Avevo la mia missione, anche se ero agitato dovevo portarla a termine: era così la vita del ninja, ho scelto io questa vita.
    In questo frangente avrei preferito avere il mio clone acquatico per farlo muovere al posto mio per eseguire quel compito, mentre io lo controllavo dalla finestra, ben protetto e lontano, ma purtroppo avevo sprecato la mia unica fonte d'acqua.
    Mi calai piano, andando a cavalcioni nel cornicione e poi facendomi calare piano piano verso la parte interna: niente salti, niente balzi, niente rumori, ma solo un corpo che piano scendeva e si faeva calare giù.
    Dentro alla zona non vedevo nulla, come mi aspettavo.
    Rimasi fermo ed immobile aspettando che i miei occhi si abbituassero all'oscurità: riuscivo a vedere poco intorno a mePercezione Vista 6-3=3
    Altre Percezioni 3
    , ma abbastanza per non andare addosso ai possibili intralci nel mio cammino.
    Il problema principale era il pavimento: assi marce che scricchiolavano se non stavo attento; La cosa che potevo fare era unica, proprio come quando tornavo tardi a casa e dovevo sgattaiolare in camera senza che Onori, mia madre, si accorgesse di me: camminare a gattoni, lentamente. Certo, avrei messo il peso in più parti del corpo contemporaneamente, ma potevo controllare meglio i movimenti, oltre al fatto che potevo sentire direttamente cosa toccavo con le mani, che fungevano da setaccio.
    Infatti muoverle tipo radar intorno a me, molto leggermente, mi permetteva di capire dove fossero le assi più rotte, più gonfie di umidità: mi spostavo quindi in quelle più dure, spostandomi poco alla volta ed in caso di nessuna possibilità, cercando di appoggiarmi sulla zona centrale dell'asse con i polpastrelli e basta, visto che normalmente un asse marcia e umida tendeva ad arricciarsi ai lati e quindi ad alzarsi dal piano liniare del pavimento.
    Di certo ci stavo mettendo molto, ma così rischiavo di non fare rumore.
    Poi così avrei potuto trovare l'asse che conteneva la sacca dei veleno più velocemente, visto che dal basso avevo vista diretta sull'asse più alzata delle altre, l'avrei potuta individuare con il tattoPercezione minima = 1.5 metri e con la vista appena entrata nel mio raggio d'azione; Speravo solo che il piano funzionasse, così d'esser effettivamente d'aiuto a Meika, che avevo perso di vista da quando si era diretta verso la zona alta del magazzino.
    Se il piano fosse andato secondo quanto calcolato, avrei dovuto trovare la tavola con le mani, l'avrei lentamente spostata, avrei preso il tutto e mi sarei diretto indietro da dove er entrato nel magazzino per uscire fuori: da lì avrei aspettato l'arrivo di Meika con il fuggiasco.
     
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  9. -Meika
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    Il Furto dei Veleni

    V



    Il giovanissimo Takeshi riuscì a trovare la sacca dei veleni. Sollevare la tavola avrebbe richiesto di applicare una forza leggermente superiore al normale [Forza: 150], ma nulla che Takeshi avrebbe potuto superare con un po' di chakra. Spostata la tavola e sollevati i veleni però Takeshi avrebbe udito un rumore tutt'altro che rassicurante. Un crack di vetro che si rompeva molto evidente. Solo che non veniva dalla sacca così cautamente maneggiata che era nelle sue mani quanto più dal piano di sopra! Poté udire poi dei passi affrettati e dunque immediatamente giù dalle scalle si catapultò non proprio la figura che lui aspettava di vedersi. Non era assolutamente Meika.




    L'abbigliamento forse dimostrava un'età più vicina a Takeshi che a Meika ma lo sguardo furbo lasciava presagire sorprese chissà se gradite o meno. Sguardo furbo però che durò molto poco: il tempo per il ragazzino misterioso di rendersi conto che tra le mani di Takeshi c'era una borsa piena di veleni. Quella borsa piena di veleni che lui aveva rubato.
    Oh..ok ragazzino, stai buono e posa quella borsa con calma... con molta, molta calma..., era evidente che fosse spaventato. Del resto quella borsa era così piena di sostanze che se rotte avrebbero certamente liberato una nube di gas velenoso che avrebbe avuto effetti davvero spiacevoliRound: 1 Semiparalisi arti inferiori e Scoordinato per 2 round,
    Round 2: Intorpidimento per 2 round, Dolore (DnT Medio)
    Round 3: Svenimento entro 3 round
    . Se Takeshi non avesse posato delicatamente la borsa a terra allora il ragazzino sarebbe scattato rapido verso di lui, cercando di sottrargliela con un rapido movimento. Se fosse riuscito a stringere le dita attorno la borsa l'avrebbe tirata con forza a se, cercando di sottrarla alla presa di Takeshi. RIDAMMELI!, avrebbe dunque urlato il ragazzino con forza. Takeshi doveva stare attento, poiché le boccette erano fragili e non avrebbero resistito a troppi movimento bruschi! [Boccette]Potenza: 1, Durezza: 3
    Un impatto con Forza 100 determina un danno pari a 3.


     
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  10. The_Drake
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    Il furto dei veleni



    Trovata, quella maledetta tavola era proprio nel mezzo della stanza e finalmente l'avevo trovata: silenziosamente provai a tirare verso di me, ma non successe nulla; Come diavolo aveva fatto il ninja ad alzarla senza problemi? Che l'avesse preparata con qualche trappola interna? In Accademia ci aveva sempre detto di stare attenti in missione, quando avessi raggiunto il grado Genin, ad aprire forzieri, bauli o qualsiasi cosa contenesse oggetti: controllare sempre tutto e poi aprire.
    Sperai molto che non fosse qualcosa del genere, anche perchè passando la mano sui bordi della tavola non sembrava esserci nulla di strano.
    Spinsi più forte utilizzando il chakra per migliorare la presa e la mia forzaForza 100 (+1/2 Basso) = 150 e quindi sollevare lentamente quel pezzo di legno dal pavimento: feci tutto, comunque, in maniera lenta ed attenta, visto che se fino a quel momento nessuno mi aveva visto, almeno per quanto ne sapevo, volevo esser sicuro di continuare sulla buona strada e non buttare via tutto il tempo passato a gattoni a terra.
    Alzai e vidi che tutto eri lì come Meika mi aveva raccontato.
    Presi il sacchetto e lo spostai fuori dalla dal nascondiglio, appoggiandomelo di fianco e riposi lentamente la tegola di legno al suo posto, cercando di incastrarla come prima: se fossi andato via, il ladro non avrebbe mai immaginato che gli avevamo rubato i veleni; Sarebbe stato utile in scenari ipotetici di fuga del fuggiasco e ritorno sulla scena del crimini.
    Tanto la missione era recuperare i veleni, quindi la mia parte, per ora, l'avevo portata a termine.
    Ero quasi pronto a girarmi a gattoni e proseguire per la stessa strada dell'andata, quando sentii dei suoni che non mi piacquero: suoni di finestre rotte ai piani superiori e passi di persone che si dirigevano nella mia direzione; Che fosse Meika? Aveva già finito? No, purtroppo.


    Un ragazzino mi si presentò davanti: era abbastanza vicino a me per cui potessi vederlo senza strizzare gli occhiPercezione 3, visto che la luce non era ancora scura in quell'angolo di magazzino; Era alto quanto me e forse della mia stessa età e si vedeva subito che fosse spaventato: possibile che Meika fosse entrata dai piani alti, irrompendo per una finestra ed il ragazzino fosse scappato: era il ladro, quindi tutto ciò era stato creato da lui.
    Ma non dovevo ababssare la guardia, assolutamente.
    Le dimensioni non contano e nemmeno l'età, visto che anche io potevo essere una possibile minaccia, sempre se non fosse smisuratamente più forte di me e che ora ero io quello in pericolo, una preda per un cacciatore esperto; Ma allora perchè quella paura? Mi disse di posare i veleni: cavoli è vero, la kunoichi guardiana me lo aveva detto che qui dentro c'erano intrugli che mischiati avrebbero creato solo che guai per noi.
    Cosa avrei voluto fare? Purtroppo non conoscevo chi avevo davanti, ma cavolo era un ragazzino come me, perchè fare il ladro? Io di certo capivo che c'erano molte realtà nel nostro mondo e non tutti erano fortunati, ma lui era ancora giovane, quanto me, quindi ridursi così non era giusto. Non ti preoccupare, non sono qui per cercare guai...almeno per ora... Dissi, mentre mi abbassavo e posavo i veleni proprio davanti a me, a terra, senza distogliere lo sguardo da colui che era quindi il ladro.
    Avrei fatto qualcosa per cui sicuramente mi sarei pentito in un secondo momento, ma per me quella situazione non era giusta.
    vlcsnap_2016_01_03_21h58m07s9
    Rimani con le mani ai lati, cercando di non fare movimenti bruschi, dopo essermi issato dinuovo in piedi, con davanti ai miei piedi la sacca dei veleni. Perchè tutto questo!? Cosa spinge un ragazzino, come me, a rubare qualcosa nella guardiola dei guardiani delle mura di Kiri!? Avresti potuto esser scoperto, arrestato, messo nelle prigioni o semplicemente farti del male...visto che sappiamo tutti e due cosa cè dentro questa sacca e quanto sia pericoloso tutto ciò. Dissi, cercando di far leva sulla persona che aveva davanti: volevo capire quel ragazzo, non volevo combattere, ma solo capire. Io ti ho visto bene, sei uscito come fossi un ombre, pece ed oscurità...quindi posso dirlo senza problemi: sei sicuramente più abile e forte di me. Per cui, non hai nulla da temere nella mia persona: rispondi alle mie domande e fammi capire cosa spinge un ninja, come sei, a compiere un atto del genere...io capisco che non tutti siano fortunati, ma se hai bisogno di una mano, penso basti chiedere! Dissi, facendo una pausa di qualche istante: non guardavo attorno a me, magari per controllare dove fosse Meika, perchè non ne avevo bisogno, ero convinto di potercela fare. Cosa ti serve una sacca di sostanze così pericolose? Rivenderle per far soldi? Avresti potuto direttamente derubare qualcuno, visto le tue abilità. Ma lo spingersi in un azione così pericolosa non è da tutti, forse è per qualcuno che non ha più nulla da perdere e che deve "usare" quello che ha preso. Cosa è successo? Permettimi di aiutarti, perchè non voglio credere che un ragazzo come me, si debba sporcare le mani già ora... Dissi, cercando di capire cosa stesse succedendo e sperando che le mie parole facessero breccia su di lui, almeno quel tanto che bastava. Non ti fidi, lo sò...non mi fiderei nemmeno io se fossi nei tuoi panni: ma per ora non hai fatto nulla di grave e qualcosa per cui pentirsi in un secondo momento. Per quanto vale, per quanto tu possa ascoltare le mie parole...il mio nome è Takeshi Nishimura e non voglio farti del male, credimi! Conclusi il mio sproloquio in quel momento, sperando che tutto si concludesse in una discussione, parlare e basta.
    Sapevo ch era difficile, sapevo che non avevo le capacità per convincere una persona, ma speravo di aver colpito su qualche punto scoperto, che lo portasse a parlare.
    Comunque i veleni era difronte a me, a portata di piede, e non avrei permesso al ragazzino di prenderli: era comunque la mia missione; Avrei preferito di gran lunga distruggerli che lasciarli nelle mani di chi, forse come me, non sapeva come maneggiarli.
    Avrei fermato quel ladro, speranvo anche aiutandolo.
     
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  11. -Meika
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    Il Furto dei Veleni

    VI



    Il cosiddetto "talk no jutsu" ebbe un effetto alquanto limitato. Quando Takeshi lasciò la borsa per terra l'effetto calmante sul ragazzino fu davvero minimo. Era evidente che c'era qualcosa che lo spaventasse ben più della guardiana che lo aveva - senza troppe fortune - aggredito al piaano di sopra. Ascoltò le parole di Takeshi, ma la sua mente era proiettata unicamente a recuperare quella preziosa borsa.
    Non sono fatti tuoi, devo recuperarle e darle ad una persona, sbottò il ragazzino, arretrando di mezzo passo. Ed io non supplicherò mai aiuto, doveva essere molto orgoglioso. Ed anche molto testardo, perché senza remore si scagliò contro Takeshi, portandosi immediatamente ad una distanza da corpo a corpo. Il ragazzino non stava più mirando a recuperare i veleni, ma aveva tutta l'intenzione di attaccare Takeshi! Eventualmente stenderlo e dunque recuperare con calma ciò che gli era stato rubato, che era anche ciò che lui aveva rubato.


    Dalla manica il ragazzino tirò fuori un corto DadaoDadao [Mischia]
    Il dadao è una particolare sciabola di tradizione cinese, lunga circa mezzo metro. È definita a una mano e mezza, in quando è utilizzabile sia con una che con due mani.
    Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Media
    (Potenza: 15 | Durezza: 3 | Crediti: 45)
    [Da studente in su]
    che era lì occultato e senza remore tentò di colpire Takeshi con un fendente ascendente dal fianco destro alla spalla sinistra [Azione], seguito poi da un fendente diretto al contrario sia in quanto ascendente, sia perché diretto dalla spalla destra al fianco sinistro [Azione], così da cercare di disegnare una alquanto coreografica X sul petto di Takeshi. Immediatamente dopo cercò di colpirlo ancora, ma questa volta l'attacco era molto più pericoloso e preciso, mirando a creargli molti danni più seri, cercando di trafiggerne il quadricipite della gamba destra con una vera e propria rapida pugnalata. [Tecnica]Lama del Lupo
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può sferrare un letale attacco sfruttando un'arma di tipo Lama. L'Agilità o la Precisione è incrementata di 3 tacche. Può essere usata in combinazione con un'altra taijutsu o ninjutsu di creazione armi spendendo uno slot tecnica.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Basso)
    [Da studente in su]

    +3 Tacche Precisione


    Senza badare alla riuscita degli attacchi il giovane avrebbe dunque ritirato il Dado e sarebbe scattato per afferrare la borsa alla piena velocità possibile [Velocità: 150] e se fosse riuscito a metterci le mani sopra sarebbe scappato, puntando alla finestra... a meno che Takeshi non glie lo avesse impedito!

     
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  12. The_Drake
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    Il furto dei veleni



    Ecco le informazioni che cercavo, ecco che il mio intuito aveva fatto centro: quel ragazzino lavorava per qualcuno, era difficile pensare che un ragazzino, come me, potesse essere già corrotto così tanto da non vedere una via d'uscita da una vita miserevole come quella che aveva mostrato di appartenere; Volevo arrivare a fondo di quella questione, costasse quel che costasse: peccato che oltre alle parole si passò anche ai fatti, considerando che il ladro mi si scaraventò addosso.
    Ok, un momento di riflessione per le ore in palestra in Accademia, dove mi avevano insegnato a difendermi: avevo quasi sempre perso miserevolmente; Non sono forte, ne robusto come tanti altri miei coetanei, quindi venivo sempre sconfitto in un modo o nell'altro e forse quella sarebbe stata l'ennesima volta.
    Ma avrei fallito la mia prima missione? Anche se non ufficiale?
    Avevo pochi secondi, anche solo per capire come difendermi e non morire.
    Il silenzio nei movimenti, sia nel muoversi e sia nel combattere, questo era la capacità peculiare di quel giovane avversario: possibile che fosse un talento scaturito da quella vita da ladro, oppure semplicemente fosse abbastanza abituato a combattere dentro quel magazzino da non creare rumore, neanche nei passi; Ma poteva esser silenzioso quanto voleva, l'importante era che fosse visibile ai miei occhi e che potessi vedere i suoi colpi arrivare.
    Se avesse scelto di combattermi nella distanza avrebbe di certo trionfato, ma nel corpo a corpo avevo qualche chance, almeno di rispondere a qualche colpo e non finire al tappeto alla prima ripresa.

    Fai sul serio eh!?


    La lama venne estratta e anche le mie mani si prepararono a difendersi: non volevo ucciderlo, diversamente da lui, visto che aveva dimostrato di essere solo una vittima, giostrata da un carnefice che non si faceva problemi ad usare dei bambini.
    Presi con la mano il tirapugni, mentre qualcosa di freddo mi trafiggeva il costato senza che io potessi far praticamente nulla per schivare il colpo, visto che non mi ero accorto della cosa se non all'ultimo seconda, se non resistereResistenza 100 (+1/2 Basso) = 150
    Ferita 1/2 Leggera sul busto
    all'attacco e al dolore: ok, non si scherzava più, questo tizio cercava di uccidermi seriamente ed io non potevo stare a guardare, dovevo schivare il prossimo o sarei caduto a terra.
    Fortuntamente non c'erano altre lame celate nelle maniche del ragazzo, almeno speravo, ed il successvo attacco fù similare al primo: facile da prevede; Aspettai fino all'ultimo, primo di spostarmiRiflessi 100 (+1/2 Basso) = 150 lateralmente rispetto al suo colpo discendente, quindi parallelamente al movimento del braccio del nemico, così da vedermi davanti agli occhi la lama, tanto da potermici specchiare. Smettila di combattere, non voglio farti del male...dimmi chi ti obbliga a tutto ciò e proverò ad aiutarti! Dissi, senza poter concludere il concetto, visto che la furia omicida di quel ladruncolo non era finita, anzi.
    Spinse verso a tranciarmi i legamenti del quadricipite della gamba destra e se ci fosse riuscito mi avrebbe bloccato lì: impossibile da inseguire con una gamba ferita su di un muscolo che praticamente la muoveva.
    Ma mi aveva fatto incazzare, dovevo dargli pan per focaccia, perchè se con le parole non capiva, avrei mostrato sia la carota e sia il bastone: l'affondo sulla gamba non era poi così veloce, quindi avrei potuto bloccarlo o sfruttarlo per i miei fini; Visto che la traiettoria era semplicemente lineare, avrei potuto anticiparlo e portarlo fuori dalla zona critica.
    Nello stesso momento in cui la lama si avvicinava, il mio pugno destro, quello in cui avevo indossato il tirapugni, arrivava come un missile verso il dorso della mano del ladro, puntando a quella che teneva il Dadao: un pugno diretto che forse avrebbe inferito grossi danniS&M - Slot Azione 1

    Velocità 100 (+1/2 Basso) = 150
    Forza 100 (+1/2 Basso) = 150


    Tekken [Potenziamenti]
    Il Tekken prende il proprio nome da una disciplina di lotta a corpo libero. È una nocchiera, capace di sferrare colpi micidiali con i pugni. Interamente di metallo si infila tra le dita della mano, con dei fori appositi.
    Tipo: Da Mano-Contusione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 8 | Durezza: 3 | Crediti: 30)

    Potenza 10 +8 (Tekken) +10 (Forza) = 28
    al ragazzino che si sarebbe visto impossibilitato ad usare quell'arma nel futuro, con quella mano almeno: se avessi avuto fortuna, l'avrebbe pure lasciata andare, togliendomi una preoccupazione dalla testa.
    Certo era che la lama con quel colpo venne spostata dal quadricipite, al lato interno della coscia, che venne feritaResistenza 100 (+1/2 Basso) = 150
    Ferita Leggera alla gamba destra
    ma niente di inreparabile e insopportabile. Tsk! Ti è piaciuto questo!? E' così che ci si fanno dei nemici! COn la violenza incontrollata e la paura! Smettila e arrenditi per favore! Dissi, alzando la voce, sperando anche che la kunoichi, Meika, si presentasse visto che fino a quel momento non si era ancora mostrata: cosa era successo al piano superiore?

    Hei, ma dove credi di andare? Scappi dalla persona che ti fà sporcare le mani e ti tratta come un ladruncolo da quattro soldi!?


    Ma mi stava prendendo per il culo? Prima cercava di farmi affette e poi scappa? No, questa bagianata sarebbe finita qui; L'errore di scappare dandomi le spalle l'avrebbe pagataAdO, considerando, visto che scattai alla sua stessa velocitàVelocità 100 (+1/2 Basso) = 150, sfruttando come piede di partenza il sinistro, quello ancora sano, gettandomi su di lui cercando di afferrarlo al bacinoSlot Azione 2 - Presa

    Forza 100 (+1/2 Basso) = 150
    con tutte e due le braccia, quasi lo stessi abbracciando, e sfruttando la sua stessa spinta verso la direzione opposta alla mia e quindi forse il suo sbilanciamento creato dalla presa, spinsi con tutta la forza verso indietro, in modo da scaraventare di prepotenzaSlot Azione 3

    Forza 100 (+1/2 Basso) = 150
    il corpo del ragazzo indietro; Il colpo era una presa alla parte bassa del nemico, il bacino appunto, sfruttando il suo sbilanciamento, per proiettarlo indietro, oltre anche la mia persona, così che potessi arrecargli dei danni e allontanarlo ulteriormente dall'avvicinamento alla sacca dei veleni, il suo primario obbiettivo: considerando la dinamica, se tutto fosse andato come speravo, mi sarei nuovamente trovato a dirigere le danze e comunque unico ostacolo per il ladro per il sacco dei veleni, visto che mi sarei messo tra lui ed essi.
    Ovviamente, tutto questo sarebbe potuto succedere se non fosse riuscito ad uscire dalla presa al bacino, che comunque avrebbe fermato la sua corsa, ma era essenziale per il ribaltamento, quindi, se il nemico fosse scappato a quella morsa, fatta al massimo della mia forza, avrei provato un gancioSlot Azione 3 - Ipotetica

    Velocità 100 (+1/2 Basso) = 150

    Potenza 10 +8(kakute) = 18
    diretto alla bocca dello stomaco del ragazzo, aspettando il momento in cui la corsa si fosse fermata e il ladruncolo si fosse appena accorto di aver fallito la sua fuga, senza lasciargli possibilità di reagire. Ti ho detto di fermarti, quei veleni non sono tuoi, smettila nel tuo intento e fatti aiutare! Smettila di essere così altezzoso, tutti hanno bisogno di aiuto, partendo dal ninja più forte a quello più debole...tu non fai differenza. Non sono qui per farti male, non stò cercando, a differenza di te, di ucciderti, ma solo di fermarti. Sarò magari un sognatore, una persona che crede che tutti abbiano una luce di salvezza, una seconda chance e tu forse mi reputi uno stupido, uno smidollato...forse lo sono...ma ti dico che per aver ragione dovrai stendermi qui, in questo magazzino, tenermi giù con la forza, perchè finchè avrò fiato in corpo impedirò a te e quel sacco di uscire da questa topaia, che finisca in mani sbagliate, che altri possano rischiare di farsi del male perchè un ragazzino ha paura di chiedere aiuto, quando si vede benissimo che stai affogando in qualcosa più grande di te! Magari perchè qualcun'altro ti stà portando giù con lui! Dissi, alzando ancora la voce, forse l'adrenalina mi aveva dato alla testa, ma non riuscivo a sopportare quella testardaggine. Parla, dimmi a chi devi dare questi veleni... Conclusi, aspettando in guardia il nemico, guardandolo dirtot negli occhi e aspettando una sua reazione.


    Chakra Usato: 16/40
     
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    Il Furto dei Veleni

    VII


    Lo studente riuscì fortuitamente a bloccareMi sembrava di aver capito che la sacca coi veleni ce l'avessi davanti (potrei anche non aver capito bene), quindi teoricamente avresti potuto effettuare l'ado solo dopo che l'avesse presa e quindi non bloccando quell'azione, ma dato che forse non ho ben capito le descrizioni (avendo dovuto leggere tutti i post in una volta e in fretta ^^) per questa volta lasciamo andare così> il giovane ladro prima che questi poté mettere le mani sulla sacca con i veleni, scaraventandolo a terra e provocandogli molto male alle spalle ed alla nuca. Il suo piano di fermare il ragazzino riuscì per il rotto della cuffia, un attimo prima che potesse sfiorare con le dita il sacco con il prezioso contenuto, ma non nello stesso modo andò il suo piano di cercare di far ragionare il suo avversario, in quanto sembrava di non volerne sapere di tutte le baggianate che l'accademico stava tirando fuori.
    Parla, dimmi a chi devi dare questi veleni...
    Ma che ti frega, vuoi farti gli affari tuoi? In qualche modo, le continue domande di quel ragazzo, lo stavano sinceramente irritando. Non ti riguarda, lasciami stare!

    Dopo avergli urlato contro, dalla sua manica sinistra fece capolino una cima di corda, che dopo aver puntato contro il tizio che si voleva immischiare nei suoi affari, questa volò
    Tecnica delle Corde - Ayatsuito no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può immettere il chakra verso i fili di nylon e corde, aumentando le capacità di utilizzo: sfruttando dei supporti potrà spostarsi come fossero liane, o evitare una caduta appigliandosi a sostegni solidi senza utilizzare rampini. Può imbrigliare facilmente un avversario causandogli sempre un Intralcio Leggero; la vittima dovrà usare la forza e 1 slot azione per liberarsi dalla presa, oppure usare la propria manualità per disfare i nodi, tramite uno slot gratuito lento. Ogni azione sopra descritta richiede almeno uno slot azione per essere effettuata dall'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: Basso - Mantenimento: ½ Basso)
    [Da studente in su]
    incontro alle sue caviglie, avvolgendosi immediatamente attorno ad esse e serrandole in una presa. [Azione I]
    Successivamente, il ragazzino incappucciato avrebbe afferrato saldamente la corda con entrambe le mani e l'avrebbe tirata a sé, [Azione II] così da far perdere allo studente il suo restante equilibrio e farlo cadere a terra, lasciando poi andare la corda e tagliando la parte rimanente con il suo dadao.
    Subito dopo, la corda tornò a fuoriuscire dalla sua manica in direzione del Nishimura, [Azione III] ma stavolta il bersaglio non fu lui, scavalcandolo ed avvolgendo la cima del sacco, cosicché il piccolo ladro avrebbe potuto tirarla a sé con un forte strattone e dopo averla afferrato al volo, sarebbe scattato in direzione della finestra, aggirando rapidamente l'accademico che in quel momento ci si trovava davanti.
    Se non ebbe successo con il corpo a corpo, stavolta provò a svignarsela debilitando ancora di più i suoi movimenti, e Takeshi avrebbe dovuto agire in fretta se voleva davvero riuscire a fermarlo. La situazione non era delle migliori, ma quello che probabilmente entrambi non sapevano era che una terza persona era intenta ad osservare la scena, al di sopra delle scale.

    [Pochi minuti prima]


    Di ritorno da una giornata trascorsa piuttosto tranquillamente con i suoi amici, un giovane ninja dai capelli color ebano stava attraversando le strade uggiose di Kiri per tornare a casa, facendo intanto qualche giro a vuoto in quel quartiere in cui era stato rare volte, ma la sua attenzione non poté non soffermarsi su due ragazzi intenti a sussurrare qualcosa all'esterno di un grosso e vecchio edificio, per poi fare irruzione entrando da una finestra. In un primo momento non si rese conto di chi fossero quei due, ma non appena la ragazza si aggrappò alla finestra per tirarsi su, quella figura assai familiare lo portò a riconoscere una sua vecchia conoscenza.
    Uh, ma è Meika.
    Complimenti per la vista.
    Ma dai, l'ho riconosciuta anche dai capelli.
    Come no.
    Spinto un po' dalla curiosità e un po' dal voler accertarsi che non ci fosse in ballo niente di pericoloso, salì sul tetto del magazzino dal palazzo affianco, calandosi e sbirciando da una finestra, solo per vedere la sua amica che veniva colpita da una siringa impugnata da quello che poteva essere poco più di un bambino, che subito dopo scappò al piano di sotto. Per fortuna, dopo essere entrato per accertarsi che la ragazza stesse bene, dopo averla vista cadere a terra, le sue condizioni sembravano stabili

    Conoscenza Medica (Base) [1]
    Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare gli Status Leggeri; richiedono 3 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di 1/2 leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa.
    . Tuttavia, non essendo esperto di veleni, sarebbe stato meglio portarla subito in ospedale, ma non prima di aver acciuffato il piccolo avvelenatore, affacciandosi sui primi scalini che conducevano al piano di sotto per poi decidere di rimanere nascosto, osservando due ragazzini combattere tra di loro per un grosso sacco, ma non capendoci granché per via della poca luce che scarsamente illuminava il luogo.

    In mancanza di Meika, ho fatto arrivare Ryuu nel caso la situazione si mettesse male o svenissi per aver inalato il veleno, ma non interverrà nello scontro, quindi procedi pure :sisi:
     
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  14. The_Drake
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    Il furto dei veleni



    Il ragazzino non voleva capire le mie ragioni, perchè non si poteva parlare con gente del genere? Io non volevo picchiarlo, era già tanto che avessi preso parte a quello scontro, ma dovevo comunque recuperare i veleni di Meika; Non avrei permesso che fossero rubati, tantomeno da un ragazzino come me, che forse era più capace di me nell'arte del furto e nascondismo, ma comunque mio pari. Ascoltami! Continuo a spiegarti che non voglio farti del male, che non voglio che tu ti possa cacciare nei guai e tu continui a farmi muro? E' vero, non ti conosco, ma io penso che tutti possano avere una chance, in questo mondo, e tu non hai ancora commesso nulla di così inreparabile. Mi hai attaccato, hai tentato perfino di azzopparmi...questo vuol dire sputare sulla fiducia e sull'aiuto di una persona, che malgrado tutto provava a mostrarti una via di fuga: ora basta! Dissi, prima che il ragazzo potesse fare qualsiasi altra cosa: ero irato, avevo perso la pazienza: aveva esagerato e non poteva fargliela passare liscia, non dovevo; Se non capiva con le buone o con le parole, l'avrebbe capita con la forza: sempre se ne fossi stato in grado. Da adesso in poi farò sul serio...son venuto qui per recuperare i veleni, non ho idea di che fine ha fatto la guardiana che mi ha accompagnato in questa follia, ma io ho una missione, ho accettato di fare questa cosa, quindi la porterò a termine e se questo vuol dire continuare il nostro scontro, lo farò. Preparati, ti farò sputare la verità! Dissi serio in volto, cosa che capitava di rado, visto la mia indole pacifica per lo più.

    Corde che si muovono? Scusate, ma non pensavo che si potesse fare una cosa del genere: rimasi come un pesce lesso fino a pochi secondi prima che arrivassero verso le mie caviglie, prima che i miei riflessi mi facessero schizzare di latoResistenza 100 (+ Bassissimo) = 125 abbastanza rapidamente da non permettergli di legarmi come un salame; Voleva bloccarmi li, voleva arrivare ai veleni e scappare: non lo avrei permesso.
    Considerando che quella corda poteva ancora essere pericolo per meConsidero che la corda non venga tagliata, visto che l'azione nemica era di legarmi e lasciarmi li. Quindi non essendoci ipotetiche sul movimento delle corde, considero che avvenga solo lo slot azione 3, mi spostai di mezzo metro lontano dalla portata di quella tecnica, permettendomi di tenerla sotto controllo e di poter reagire ancora, visto che per ora la manipolazione del filo non era preoccupante, ma non da sottovalutare.
    Ancora un'altra corda usci dalla manica del ragazzo, provando a dirigersi verso il sacco, sperando di prenderlo: potevo fare poco, se non fermare direttamente l'utilizzatore; Era inutile tagliare la corda e continuare con quel teatrino, dovevo agire sul fulcro della questione.
    Convogliai abbastanza chakra nelle gambe da poter scattare
    Scatto Rapido
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può scattare rapidamente verso una direzione, muovendosi della distanza concessa da uno slot azione. La velocità di spostamento è incrementata di 4 tacche.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 6 / Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    come un razzo contro il mio nemico, il ladruncolo: vista la velocità di spostamento, gli sarei arrivato addosso in un battito di ciglio, forse poco prima anche il sacco gli fosse arrivato tra le grinfie.
    Sfruttai la velocità di movimento accumulata per placcareSlot Azione 1

    Forza 100 (+1/2 Basso) = 150
    di botto il nemico e nel contempo colpirlo con un diretto nel voltoSlot Azione 2

    Forza 100 (+1/2 Basso) = 150


    Tekken [Potenziamenti]
    Il Tekken prende il proprio nome da una disciplina di lotta a corpo libero. È una nocchiera, capace di sferrare colpi micidiali con i pugni. Interamente di metallo si infila tra le dita della mano, con dei fori appositi.
    Tipo: Da Mano-Contusione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 8 | Durezza: 3 | Crediti: 30)

    Potenza 10 +8 (Tekken) = 18
    , usando il braccio destro munito di tekken.
    Era una successione di attacchi che puntavano a buttarlo a terra e nel contempo fargli qualche danno, tanto per fargli capire che non si scherzava più; Avrei stretto i denti, cercando di colpire nuovamente con un pugno, stavolta diretto alle costoleSlot Azione 3

    Forza 100 (+1/2 Basso) = 150
    Potenza 10 +8 (Tekken) = 18
    , se e solo se fossi rimasto il lotta con lui abbastanza a lungo.
    In caso si fosse liberato in qualche maniera dalla presa, avrei sfruttato la mia posizione comunque bassa, visto il tentativo di placcaggio, per eseguire una spazzata veloceSlot Azione 3 - Ipotetico

    Forza 100 (+1/2 Basso) = 150
    Potenza 10 +8 (Tekken) = 18
    di gambe, diretta alle ginocchia del ladro, così da atterrarlo.
    Sentivo che le forze iniziavano ad abbandonarmi, che comunque il chakra utilizzato era tanto, ma non potevo demordere: non sarebbe uscito da quella finestra, non si sarebbe portato via i veleni di Meika. Fermati, non scapperai! Comprendi le mie parole!? Non mi fermerò, non ti lascerò andartene con quel sacco: se vuoi scappare fallo, ma io non ti permetterò di avere questi veleni. Se invece ssei intenzionato nel rubarli a tutti i costi, dovrai passare sopra il mio corpo! Dissi molto seriamente, sbraitando quel poco: sperando che Meika mi sentisse e mi venisse a dare una mano; Era dall'inizio di quell'avventura che non la vedevo o sentivo, cosa stava succedendo?





    Chakra Usato: 29/40
     
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    Il Furto dei Veleni

    VIII


    Anche se il ragazzo albino aveva evitato la corda, non fu un problema per il ladro, che si apprestò ad afferrare il sacco con i veleni ed attirarlo a sè. Purtroppo per lui, lo studente gli arrivò subito addosso prima che se ne potesse accorgere, finendo per subire un brutto colpo che lo sbalzò indietro, e prima che potesse riprendere l'equilibrio, si vide costretto a piegarsi sul fianco destro [Difesa], sbilanciandosi definitivamente all'indietro e finendo a terra dopo che il suo avversario eseguì la spazzata alle gambe.
    In tutto quel frangente, però, il problema non fu rappresentato dalla caduta, perchè a causa del placcaggio nemico, avvenuto un istante prima di riuscire ad afferrare i veleni, il sacco fu inevitabilmente sbalzato in aria, finendo con lo schiantarsi rovinosamente a terra mentre lo studente era intento a far cadere il suo avversario. Un forte suono di vetri infranti ne scaturì, ed il giovane ladro si voltò di scatto verso la fonte, rimanendo pietrificato da quell'immane catastrofe. Dopo qualche istante di silenzio, rivolse il suo sguardo iracondo ed allo stesso tempo disperato all'accademico, che ritenne l'unico responsabile di quel guaio, mentre questi gli urlò ancora una volta contro.
    Ma... ma sei un idiota! E adesso che gli dico? Urlò anche lui senza cercare di rimettersi in piedi.

    Parte delle fiale con i veleni erano andate irrimediabilmente in frantumi, strappando in vari punti il sacco e da cui cominciò a fuoriuscire una nube di un minaccioso color violaceo, che in breve si espanse <b turbospoiler="Vel
    300">rapidamente per la stanza ed inghiottendo i due ragazzi, ma non arrivando a salire fino al piano superiore.
    Il ragazzino incappucciato si mise immediatamente una mano attorno alla bocca, chiudendosi anche il naso, per non rischiare di respirare quel gas velenoso, ma prima che avesse il tempo di rialzarsi per evadere da quella brutta situazione, una nuova voce provenne da poco distante.Potresti dirmi semplicemente la verità.

    Da una delle finestre, distante circa 5 metri dal punto in cui i due ragazzi si stavano scontrando, entrò una figura molto alta e nascosta nell'ombra, che si avvicinò pian piano al giovane ladro, rivelando grazie alla fioca luce i suoi tratti somatici: [Immagine] un ragazzo decisamente più grande e fisicamente più imponente degli altri due, con dei capelli biondi ed una maschera simile ad un boccaglio che dava alla sua voce profonda un effetto lievemente metallico. Non sembrò per niente spaventato da quella nube di gas, e se Takeshi vi avesse fatto caso, avrebbe potuto facilmente notare che quella maschera era in realtà un respiratore che filtrava l'aria velenosa e gli permetteva di respirare normalmente.
    Il suo sguardo era fisso su quello del ragazzo steso a terra, che intanto si era tirato su con la schiena, ed un ghigno malmvagio apparve sul suo volto.
    Che sei un marmocchio completamente inutile e che non può servirmi proprio a niente. Sentenziò, riprendendo la frase di poco prima, per poi voltarsi verso lo studente. Tu mi hai già seccato.

    In pochi istanti compose 4 sigilli e le sue braccia si circondarono di un'aura elettrificata; subito dopo diede un pugno in direzione di Takeshi, colpendo l'aria davanti a sé, ma dalle sue nocche si distaccò immediatamente un piccolo fulmine
    Saette Inarrestabili
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Drago, Pecora, Topo, Scimmia (4)
    L'utilizzatore può scagliare diversi fulmini lunghi mezzo metro dagli arti superiori; la gittata massima è 15 metri. La Velocità dei fulmini è pari alla Velocità dell'utilizzatore e ha potenza pari a 20. Oltre il primo, ogni lancio richiede 1 slot azione.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso ogni fulmine )
    [Fulmini Massimi: 1 per Grado]

    [Da genin in su]
    che in brevissimo tempo avrebbe raggiunto il suo bersaglio, se questi non si fosse spostato.
    Il ragazzo biondo non avrebbe esitato a lanciare anche il secondo fulmine dall'altro braccio nella posizione che il genin avrebbe raggiunto per schivare il primo attacco, ma l'avrebbe fatto ugualmente anche se fosse riuscito a colpirlo. Senza perdere altro tempo, che i colpi fossero andati a segno o meno, estrasse una scimitarra
    Scimitarra [Mischia]
    Si tratta di una sciabola con la lama molto ricurva con entrambi i lati taglienti. È perfettamente equilibrata tramite un'accurata preparazione. Può infliggere Sanguinamento (DnT Leggero) 1 volta a round.
    Tipo: Lama-Taglio
    Dimensione: Mediogrande
    Quantità: 1
    (Potenza: 20 | Durezza: 3 | Crediti: 75)
    dal fodero dietro la schiena, voltandosi verso il piccoletto steso a terra, che lo guardò terrorizzato.
    E tu... mi hai proprio deluso, quindi puoi dire addio alla tua mammina. Ma non preoccuparti, vi incontrerete molto presto. Ghignò, scattando immediatamente verso di lui ed alzando la sua spada al di sopra della sua testa. Il ragazzino era terrorizzato dalla paura e non riuscì più a muoversi, quindi se il suo precedente rivale non avesse provveduto lui a difenderlo, l'affilata lama sarebbe calata sul suo torace con un fendente discendente, non lasciandogli scampo.
    Al piano superiore, intanto, Ryuu dovette spostarsi e mettere anche Meika in un posto più sicuro, per evitare di respirare entrambi il gas velenoso che ormai aveva quasi salito tutte le scale, perdendosi quindi l'offensiva del nuovo nemico.

    Zan zan zaaaan Ecco il boss finale, contento? :guru: Decidi tu se salvare il marmocchio o no. Se respiri il gas si applicheranno gli effetti descritti qualche post fa, e puoi trattenere il respiro solo per un round, ma la mancanza di ossigeno ti costa uno slot azione (sempre per questo round)
     
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17 replies since 29/1/2016, 18:17   361 views
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