Natsuhiko

[Corso alle Basi]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    Natsuhiko

    I



    Si sa che certe storie iniziano in maniera del tutto inaspettata. Quella di Noburo, che segna l'inizio della sua vita quale Shinobi del Villaggio della Nebbia sarebbe stata la più inaspettata delle storie da lì a lungo tempo. Ed inizia in piena notte, in una camera da letto, in una casa che Noburo non sogna - con ogni probabilità - nemmeno di visitare: quella del suo Mizukage che per inciso, quando tutta quella storia iniziò stava facendo ciò che ogni uomo sano di mente fa alle quattro di notte: dormire. Solo che era evidente che qualcuno non fosse d'accordo con quel programma. E quel qualcuno non era ancora nato e per questo motivo non fui io il primo a svegliarmi, bensì la donna che dormiva al mio fianco. Quando Ayame si svegliò avvertì per un secondo un dolore che nella confusione del sonno non attribuì ad una contrazione. Quando il dolore tornò più intenso però la prima cosa che la donna fece fu allungare una mano e scuotermi.
    Non ero mai stato un uomo dal sonno particolarmente pesante, motivo per cui fu sufficiente a svegliarmi quasi di soprassalto. Con gli occhi gonfi di sonno, i capelli sparati in ogni direzione e la comprensione tipica di chi vorrebbe ancora viaggiare in regno onirici fissai Ayame senza comprendere. Cos..., Ayame fece una smorfia di dolore e si mise una mano sul ventre gonfio per la gravidanza.
    Svegliati, tuo figlio ha deciso che è venuto il momento di nascere, bella frase ad effetto. Sbattei le palpebre per qualche istante, passandomi una mano sul volto stanco, certo di non aver capito.
    Cosa...? Il bambino maledetto babbeo dormiente, fu la piccata risposta della donna, che mi arpionò il braccio con una mano. Ora... ma..., ma cosa? Era tempo ormai, e lo sapevamo entrambi.
    Dobbiamo andare in ospedale Itai..., annuii allora, alzandomi di scatto. Le contrazioni erano ancora abbastanza distanziate nel tempo ed Ayame riuscì a gettarsi qualcosa addosso, così come me. Una volta pronti andai rapidamente in camera della bambine, assicurandomi che dormissero. Evocai Yogan, la quale comparve nella sua forma umana.
    ... Che è che chiamo a quest'ora?, disse la ragazzina dai capelli rossi. Il bambino sta nascendo, ed io sto portando Ayame in ospedale. Rimani qui con le bambine per un po' per favore, dissi alla dragonessa-ragazzina, la quale saltò, abbastanza allegra.
    Finalmente il moccioso arriva, disse ridacchiando. Ah, ma poi avete deciso come chiamarlo?
    Sì, e cosa ti rende così impaziente?, domandai. Per quanto potessimo essere legati stava dimostrando un'allegria che non era da lei.
    Vedrai, vedrai, va tranquillo che con le mocciose ci sto io!, feci un breve sospiro tranquillizzato e tornai da Ayame. Finché Yogan stava con le bambine andava tutto bene. Andava sempre tutto bene, no?




    Ma per quanto incredibile possa sembrare non è il nascituro il protagonista della vicenda, quando più la causa scatenante degli eventi che da lì si sarebbero susseguiti. Le due protagoniste erano infatti le sorelle maggiori di quel bambino non ancora nato che, angelicamente, dormivano nei loro letti e senza sospettare nulla continuarono a dormire fino al mattino. Circa alle otto, quando il sole si era alzato in cielo ormai, Yogan rientrò nella stanza delle due gemelle. Jukyuu aveva appena aperto i suoi grandi occhi verdi e riuscì a mettere a fuoco Yogan solo dopo esserseli strofinati per qualche istante con le mani.
    Yogan-neechan?, disse la bambina per poi sbadigliare? Perché sei qui? Dove sono Otou-chan ed Okaa-san?, domandò allora lei.
    Yogan sedette sul letto della bambina, arruffandole i capelli. Per quanto strano potesse essere per un drago, l'affetto che provava per quelle creaturine era forte e sincero. Probabilmente era colpa del suo profondo legame con Itai. I Draghi legati ad un Ryuukishi venivano umanizzati in un certo modo.
    Sono in ospedale, tuo fratello sta nascendo, a quelle semplici parole la reazione della bambina fu apparentemente gioiosa. Saltò in piedi sul letto e poi dal suo letto su quello di sua sorella. A tre metri di distanza. Atterrando in maniera perfetta.
    NANA NANA NANA! NEE-TAN STA ARRIVANDO!, ma quelle urla erano nulla. Yogan era ancora scossa per quel salto insensato fatto da una bambina così piccola che non avrebbe dovuto esserne per niente in grado.


    Adesso, si sa che l'Amministrazione persino nella sua massima efficienza era in grado di accumulare un ritardo nel gestire le cose che si aggirava intorno al paio di settimane. Figurarsi prevedere il futuro. Tre giorni prima di quegli avvenimenti il giovane studente Noburo Fukuda ricevette una missiva da parte dell'Amministrazione di Kiri, che lo invitava a raggiungere il Mizukage presso la sua abitazione proprio la mattina in cui, per stare vicino a sua moglie, il Kage non era in casa. Non era un mistero che ultimamente avessi preso a cuore l'addestramento delle giovani leve di Kiri e se ne avevo l'occasione gradivo mettere alla prova le loro capacità prima di ammetterli in via più ufficiale tra i ranghi del Villaggio. Tutto ciò era scritto nella missiva, insieme al'invito di presentarsi puntualmente alle nove della mattina.
    E quando, superato il cancello aperto, il ragazzo fosse giunto davanti la porta del Palazzo del Mizukage, a rispondere al suo bussare sarebbe comparsa una ragazzina dagli accesi capelli rossi alta circa un metro e mezzo: Noburo, che non svettava in altezza, non si sarebbe sentito basso quel giorno. Tu chi sei?, domandò Yogan con tono brusco, mentre alle sue spalle compariva a qualche metro di distanza una bambinetta di sei anni dai capelli neri, grandi occhi verdi e curiosi che stringeva tra le mani una bottiglietta di succo di frutta con fare geloso.


    Non riuscite a capire cosa sta per accadere in quella casa? Non che si sia capito molto per un bel periodo di tempo dopo ciò che accadde del resto, figurarsi comprenderlo prima.




    Innanzitutto benvenuto! Mi sono permesso di creare un "Corso alle Basi" un po' diverso dai soliti cazzotti, ma non spoilero nulla. Innanzitutto iniziamo con un normale post di interazione, descrivi l'arrivo della lettera ecc... fino all'incontro con Yogan.
    Voglio prima rendermi conto del tuo livello come player così da impostare bene il resto del corso :riot:

    Buon gioco :riot:
     
    .
  2. ¤Shinrin-Yoku¤
        Like  
     
    .

    User deleted


    La lettera arrivò nel tardo pomeriggio, del tutto inaspettata. Mi trovavo a casa mia, intento a ripassare alcuni argomenti trattati all'Accademia quella stessa mattina. Ero prossima all'esame di abilitazione per diventare un Genin e mi ero prefissato l'obiettivo di superarlo con il massimo dei voti. Bussarono alla porta d'ingresso e io mi precipitai dalla camera a controllare chi fosse visto che in casa non c'era nessuno oltre me. Ad attendermi oltre il confine della porta c'era un messaggero del Mizukage, il quale aveva da recapitarmi una missiva. La presi tra le mani e aspettai qualche secondo prima leggerla perché nel frattempo mille domande si erano già affacciate nella mia mente. Perché il Mizukage scrive una lettera proprio a me? pensai, ancora sbalordito da tale avvenimento. Fino a quel momento non avevo mai avuto contatti diretti con lui e quindi non riuscivo ad immaginarmi una motivazione per cui lui avesse scritto a me. Mi affrettai a rompere il sigillo ufficiale con cui il rotolo di pergamena era chiuso e con mi buttai sul letto per leggere quello che vi era scritto. Semplicemente fra tre giorni avrei dovuto raggiungere la residenza personale del Mizukage, ma non vi era scritto nulla sui motivi di tale reclutamento e in particolare, perché era stato contattato proprio lui.
    Le successive notti passarono quasi completamente insonni, passandole a pensare su cosa avrei dovuto dire e fare di fronte a lui. Non riuscivo a distogliere i miei pensieri da tale evento e anche la scuola non riusciva a distrarlo. A volte pensai di aver commesso qualcosa di estremamente grave, talmente grave da richiedere l'intervento stesso del Mizukage. Ero un ragazzo tranquillo, che non aveva mai creato problemi a nessuno e per questo l'idea di un rimprovero ben presto sparì dalla mia mente.
    Pensai anche all'idea che il Mizukage in persona avesse deciso di prendere sotto la sua ala un giovane ninja ancora alle prime armi e tra tutti avesse scelto proprio me. Diventare l'allievo del ninja più potente del villaggio lo avrebbe reso decisamente un abile combattente, in grado di surclassare tutti i suoi coetanei e non. Per un po' di tempo caddi nell'auto-illusione di questa possibilità, iniziando a credere di essere realmente superiore per bravura ai suoi compagni d'accademia.
    Finalmente arrivò la mattina dell'incontro. Avevo dormito solamente un paio di ore quella notte, anche se mi sforzai di dormire il più possibile perché non volevo apparire come uno zombie di fronte al Mizukage. Uscì di casa con largo anticipo, in modo tale da non presentarmi in ritardo, dando di conseguenza una brutta impressione di me. Il cuore batteva forte, indipendentemente dal fatto che correvo lungo le strade del Villaggio, rischiando di finire contro alcune persone che fortuitamente incrociavano la mia rotta. Diedi uno sguardo al grande orologio su uno degli alti palazzi dell'Amministrazione, costatando che il mio partire in anticipo fu provvidenziale perché giunsi all'ingresso della casa del Mizukage proprio mentre scoccavano le nove. Mi bloccai di colpo di fronte all'ingresso della tenuta, cercando di dare una sistemata ai capelli e al vestito prima di solcare la soglia. Il cancello era aperto e quindi mi diressi dritto spedito verso la porta d'ingresso. Le nocche tremolanti sbatterono contro il pesante legno del portone, producendo un suono forse debole, ma che comunque era ben udibile anche dall'interno. Ad aprire subito dopo pochi istanti venne una ragazzina dai lunghi capelli rossi, più o meno della mia età e chiedendomi chi fossi con un fare abbastanza poco amichevole. Il mio nome è Noburo Fukuda. Sono qui perché il Mizukage mi ha inviato questo messaggio comunicandomi di recarmi presso la sua dimora esattamente oggi. risposi in tono il più formale possibile. Contemporaneamente alla mie parole mostrai la pergamena alla ragazza cosicché potesse comprovare la veridicità delle mie parole. Non sapeva se il capo del villaggio avesse dei figli e quindi non riusciva a capire chi fosse quella bambina. Dietro di lei poco dopo apparve un'altra ragazzina, più piccola di quella che mi accolse all'ingresso, intenta a sorseggiare un succo di frutta. Ciao bambina. salutai la nuova arrivata con un sorriso sulle labbra, cercando di stemperare la tensione che sembrava essersi accumulata con la ragazza dai capelli rossi.
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    Natsuhiko

    II



    Yogan guardò per qualche secondo il ragazzino sottecchi, poi ricordò una delle tante conversazioni con me, durante le quali gli dicevo di aver intenzione di addestrare personalmente qualche studente. Al che Yogan si batté una mano sulla testa per un secondo. Ma certo, che idiota!, disse la dragonessa allora. Al tuo Kage piace menare gli studenti chiamandolo addestramento, questo non era vero, ma Yogan aveva un modo tutto suo di comunicare ed intendere i fatti che riguardavano gli umani. Fortunatamente per te è in ospedale con la moglie, dubito che per oggi e probabilmente domani o dopodoman o il giorno dopo ancora potrà malmenarti come vuole, mentre Yogan parlava Jukyuu si fece avanti guardando il ragazzino dai capelli bianchi.
    Yogan-neechan, perché non lo fai tu? Papà dice sempre che sei forte come lui, disse la bambina bevendo poi il succo. Però tu sta attento, Yogan-neechan scotta. Noburo avrebbe potuto sentirlo. Più rimaneva nei pressi della ragazzina dai capelli rossi più si sarebbe reso conto che la temperatura di quella che apparentemente era una normale ragazzina era ben più alta rispetto a ciò che era considerato sano.
    Parli troppo tu, tuo padre ha ragione, disse allora Yogan, mettendo una mano sulla testa della bambina. Va bene va bene. Senti, ti addestro io e poi dico com'è andata al Mizukage, per ora entra ed aspetta che mi ha lasciato con le bambine..., le adorava, era indubbio, ma era anche vero che in quel momento - per qualche ragione assimilabile al fatto che stava letteralmente crescendo - trovava la cosa svilente. Sono un drago, e sono lunga quaranta maledetti metri, dimmi tu se posso fare questa vita io..., il borbottio era abbastanza ben udibile. Chissà se avrebbe creduto a ciò.


    Così toccò a Jukyu fare gli onori di casa. È andata da mia sorella, la bambina posò il succo per terra. Era un tappetto alto circa centodieci centimetri, dai capelli neri e gli occhi verdi, ma in viso un'espressione determinata. Lei non è come me, cioè è proprio come me, siamo gemelle, spiegò la bambina. Come se al ragazzo potesse interessare la cosa. Ma a lei piacciono le bambole, non le piace combattere a quel punto un sorriso sinistro nacque sulle labbra di Jukyu. Mise una mano sul fianco ed alzò l'altro braccio in avanti, con l'indice esteso verso Noboro in una posizione trionfante.
    HO DECISO! Combatterò con te!, non potevi prendere sul serio una bambina di sei anni che ti faceva quella proposta. ... In guardia!, Jukyu allora assunse una posa difensiva forse imprecisa. Guarda che non scherzo eh, sono forte!


    E lo era davvero. Solo che nessuno lo sapeva. Non lo sapeva sua madre, non lo sapevo io, non lo sapeva nemmeno sua sorella. Jukyu Nara era un prodigio. Di quelli che nascono una volta ogni generazione, a cui ogni cosa viene facile nel campo in cui eccellono. Così la bambina aveva sviluppato precocemente, e con scarsi insegnamenti, le basi del combattimento e dell'uso del chakra. Dopotutto non si poteva dire che la sua famiglia non fosse promettente: figlia del Nono Mizukage e di una Kunoichi del Clan Shinretsu, era ovvio che da lei ci si aspettassero grandi cose in futuro.
    Ma nessuno si aspettava tale precocità. Ed allora la bambinetta scattò in avanti con una velocità che pareggiava certamente quella di Noboro ed a mezzo metro da lui saltò per colpirlo con un calcio volante proprio sul petto, al fine di spingerlo via [Azione] in giardino. Subito dopo la bambina, atterrata, avrebbe cercato di fare uno sgambetto al ragazzo seguito da un pugno sulla pancia o sul viso se fosse caduto [Azione x 2]. Ora sorgeva un problema: Noboro voleva rischiare davvero di colpire e magari ferire la figlia del suo Kage?


    Partiamo dal principio: come si compone uno scontro.

    Ogni scontro è diviso in due fasi, una difensiva ed una offensiva, poste in quest'ordine. Nella fase difensiva si fanno le azioni atte a difendersi dall'attacco avversario, mentre in quella offensiva descrivi il tuo attacco.
    Ti lascio qualche termine per iniziare a comprendere.

    Autoconclusività
    Le azioni offensive che compi sono sempre ipotetiche, mentre le azioni difensive sono sempre autoconclusive. Significa che sei tu a decidere l'esito delgi attacchi che subisci, dovendo subirli nei limiti di ciò che è regolamentare e di ciò che è giusto.

    Metagame
    È l'utilizzo di informazioni possedute dal player come se possedute dal pg. È n errore gravissimo!





    Fase Difensiva
    Nella fase difensiva ti puoi difendere dagli attacchi avversari. Ricorda che le difese non possono essere azioni che possono danneggiare un avversario, nemmeno indirettamente. Ricorda di essere sempre sportivo nella difesa: schiva quando è giusto schivare, para quando è giusto parare ed incassa quando è giusto incassare. Quando ti spiegherò le statistiche comprenderai meglio questo punto.
    Maggiori informazioni sul round e la difesa sono a pagina 5 e 6 del regolamento, in ogni caso non soffermarti sui dettagli dello Slot Azione (ci arriveremo poi).

    Per adesso limitati a difendere il tuo pg dagli attacchi della bambina e se vuoi, contrattaccare. Non temere conseguenze sul tuo pg, gioca pure liberamente!

     
    .
  4. ¤Shinrin-Yoku¤
        Like  
     
    .

    User deleted


    Lo sguardo inizialmente poco amichevole della ragazza dai capelli rossi divenne più affabile quando si ricordò che il Mizukage le aveva parlato di quell'appuntamento. Udire che il capo-villaggio in persona aveva deciso di allenarmi personalmente mi rendeva assai entusiasta e fiero di me stesso. Non è che questa bambina mi sta prendendo in giro? pensai subito dopo. Forse la ragazzina era fin troppo simpatica e gli piaceva illudere i ragazzi come lui che prendevano quell'avvenimento estremamente sul serio. Mi dispiace che non possa ricevermi. Fategli le felicitazioni da parte mia per il lieto evento. risposi in seguito all'apprendimento della notizia che era diventato padre. Probabilmente le due ragazzine erano entrambe figlie sue e in tal caso doveva portare rispetto anche per loro. Prima che potessi congedarmi la bambina più piccola si fece avanti, proponendo un'idea alquanto assurda. In più, anche l'affermazione seguente sembrava completamente senza senso. Cosa voleva dire che Yogan scottava? Però, se devo essere sincero, da quando mi aprirono la porta avvertii una strana sensazione di calore, ma rapidamente imputai il tutto al fatto che ero agitato ed emozionato per quell'evento e decisi di sorvolare su questo fatto. Ma Yogan accolse la folle idea della bambina e confermò la sua volontà di allenarlo. Come può una ragazzina che avrà più o meno la mia stessa età essere potente tanto quanto il Mizukage in persona? rimuginai sulla questione, cercando di dare una spiegazione a quell'assurda situazione. Continuai a osservare Yogan, cercando di cogliere qualche particolare che mi permettesse di capire qualcosa in più su di lei, ma nulla. Venni invitato ad entrare in casa per procedere con questo addestramento, ma prima avrebbe dovuto occuparsi delle bambine. Alle mie orecchie giunse anche un frase mormorata sempre dalla ragazzina dai capelli rossi, la quale asseriva di essere un drago lungo quaranta metri. La intesi subito come una battuta goliardica visto il clima della conversazione che si era instaurato sin dall'inizio.

    Yogan si allontanò da me e dalla bambina, lasciandomi da solo con lei. Sembrava essere simpatica visto che subito dopo che la baby-sitter se ne andò assunse una posizione di sfida nei miei confronti, come se realmente volesse combattere contro di me. Era una bambina ed era impensabile che potesse essere al mio livello, tenendo conto che le mie capacità ninja erano scarse visto che ero ancora un semplice studente e non potevo neanche definirmi un vero e proprio ninja. Decisi di stare al gioco visto che al momento, da quello che avevo capito, in casa non c'era nessun adulto. Si sarebbe trattato di qualche minuto di divertimento tra bambini. Fatti sotto, allora. risposi con tono semiserio, anche se era percepibile la vena di ironia che lo attraversava. Nel peggiore dei casi sarei tornato a casa con qualche lieve livido, ma nulla di più. Assunsi anche io una posizione di difesa, con le braccia posizionate di fronte al petto e le gambe una dietro l'altra.

    Quello che accadde subito dopo aveva dell'impossibile. La bambina fece uno scatto nella mia direzione a una velocità improponibile per una bambina della sua età e non ebbi il tempo di reagire prontamente alla forza che il colpo mi inferse a livello del plesso solare. Riuscì solamente a posizionare le mani tra me e il petto, cercando di attutire quel colpo. Non riuscì comunque ad assorbire completamente il colpo, finendo con l'arretrare di circa un metro dietro di me. Ebbi qualche istante per cercare di realizzare quello che stava succedendo, ma questo non fu possibile perché la bambina nuovamente scatto verso di me, questa volta puntando alle mie gambe. Cercò di farmi uno sgambetto, ma io feci in tempo a saltare e schivare quel colpo, arretrando ancora di più per prendere distante da quella bambina che probabilmente era abile tanto quanto me nelle abilità ninja. Bambina, non ti sembra di esagerare? chiesi con tono perplesso, risentendo ancora dell'affaticamento che il colpo di prima mi aveva lasciato. Non potevo attaccare la figlia del Mizukage. Se le avessi fatto del male ero sicuro che mi avrebbe cacciato dal villaggio con disonore, macchiando d'infamia il nome della mia famiglia. Dovevo sperare che qualcuno intervenisse per sedare lo spirito combattivo di quella bambina.
     
    .
  5.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    Natsuhiko

    III



    Molte cose ci si potevano aspettare da una bambinetta dall'aspetto delicato - per quanto combattivo - ed una di queste certamente non era lo spuntare di un sorrisetto beffardo sulle labbra. Hai paura di me, eh?, la provocazione era chiara ma nel sua comportament infantile Jukyu non riusciva a vedere le conseguenze delle sue azioni. Nella sua mente semplice non passava nemmeno lontanamente che il ragazzino potesse aver paura di farle del male. Jukyu però non aveva ancora finito: era un vulcano in piena eruzione, che voleva assolutamente approfittare dell'assenza di entrambi i genitori per fare ciò che aveva scoperto per caso essere estremamente versata a fare.
    Dai, solo un altro po', disse Jukyu tornando indietro ATTENTO!, niente ormai era scatenata. Con una mossa stilisticamente perfetta diede un calcio alla base della bottiglia di succo di frutta, che si alzò in verticale per circa un metro per poi essere colpita mentre si abbassava da un violento calcio che avrebbe fatto volare la bottiglia in avanti, diritta in faccia a Noboro [Azione].




    A quel punto però qualcos'altro atterrò dal cielo, a completare quel circolo delle stramberie. La stessa ragazzina dai capelli rossi di prima, volando, sarebbe atterrata ad una rapidità incredibile [Velocità: Nera+3 Tacche] tra Noboro e Jukyuu, impedendo alla bambina di proseguire e Noboro di contrattaccare.
    COSA DIAVOLO STA SUCCEDENDO QUI MALEDETTO JIGOKU, lo strillo acuto di Yogan riecheggiò nell'aria mattutina, spandendosi ovunque e bloccando all'istante lo spirito belligerante di Jukyu.
    TU!, Yogan indicò la bambina Spiegami cosa sta succedendo, come ti viene in mente di attaccare uno Shinobi, lo sai che potresti farti male... Ma io... NIENTE MA! E sopratutto CHI TI HA INSEGNATO QUELLE COSE, MOCCIOSETTA, Yogan si era avvicinata a Jukyu e l'aveva sollevata per le ascelle. Avanti, spara, ordinò.
    Da sola, lo giuro, affermò la bambina, deglutendo. Ogni tanto vedevo papà che si allenava, o la mamma, ed ho imitato...
    ... Cosa? È vero, papà ha riso quando gli ho chiesto di insegnarmi... "sei troppo piccola" ... Ok, la dragonessa posò la bambina nuovamente su i suoi piedi, e sospirò, rivolgendosi poi a Noboro.
    Ascolta ragazzino, so che sembra assurdo, ma vieni qui..., gli fece cenno i avvicinarsi a lei. Quando furono vicini la dragonessa avvicinò le labbra al suo orecchio e lì Noboro poté notare chiaramente quanto la temperatura del corpo della ragazzina fosse davvero elevata. Ascolta, lei è la figlia del tuo Kage, però se non ha imparato da nessuno vuol dire che la bambina ha talento. E se non sa controllare questo talento finisce che si fa male, era vero. Jukyu non aveva limiti! Ne approfitto per allenarvi entrambi, ma tu non preoccuparti eh! a quel punto tornò da Jukyu.
    Ti alleno io, lo sguardl della bambina si illuminò all'improvviso. A DUE CONDIZIONI, quelle parole fermarono l'abbraccio sul nascere. La prima, è tu faccia tutto ciò che ti dico, la seconda è che dopo parleremo a tuo padre di ciò, va bene? Ah, e se vedo una lacrima scendere perché ti sei fatta male ti tiro un ceffone, ed ecco che Yogan, l'amabile ragazzina che adorava le figlie del Mizukage, si era trasformata in un sergente di ferro. E Jukyu avrebbe rigato decisamente dritto, poiché la minaccia giunse forte e chiara. Va bene!


    A quel punto Yogan li condusse sul retro del palazzo, laddove c'era un ampio giardino utilizzato generalmente da me per gli allenamenti. Lì Yogan fece mettere Noboro e Jukyuu uno di fronte l'altro a sei metri di distanza.
    Bene, Noboro, Jukyu, voglio vedere che sapete fare. Noboro attacca, Jukyuu tu difenditi. Niente tecniche e niente armi, solo pugni. ORA!


    Ottimo post prima.
    Ti consiglio solo di segnare le azioni/difese che compi con dei marcatori (grassetto, colore, corsivo) così da segnare quando usi uno slot azione/difesa/tecnica.

    Statistiche
    Le statistiche si dividono in primarie e secondarie. Quelle di cui ci occuperemo ora sono le primarie, potrai leggere delle secondarie tranquillamente nel regolamento.
    Le statistiche primarie sono Forza, Velocità, Resistenza e Riflessi.
    Forza indica quanto è forte il tuo pg, ed è il valore di velocità con cui scagli le armi a distanza.
    Velocità indica quanto è veloce il tuo pg, una maggiore velocità aumenta la possibilità che un attacco vada a segno.
    Resisteza indica quanto il tuo pg resiste ai danni ed alla fatica.
    Riflessi indicano quanto è veloce il tuo pg in difesa, maggiori sono i rilfessi e maggiore sarà la possibilità di difendersi con successo.

    Tacche
    Una tacca rappresenta 25 punti in una certa statistica. Ogni energia è separata dalla successiva da 4 tacche (per cui 100 punti). Esempio, Bianca + 2 tacche = 100 + 25x2 = 150.


    Calcolo dei Danni
    Il calcolo dei danni tiene conto di tre fattori: Potenza dell'attacco, Forza dell'attaccante e Resistenza del difensore.

    Si vede la differenza in tacche tra la Forza dell'attaccante e la Resistenza del difensore (es For: 150 - Res: 100->+2 tacche)
    Si moltiplicano le tacche di differenza per 5 (+2 tacche x 5 = 10)
    Si somma (o sottrae se il valore è negativo quando Res > Forza) alla potenza di base (esempio Potenza: 10 + 10->20)

    Tuttavia questi valori dipendono dal tipo di attacco:
    Attacco in corpo a corpo: la potenza è pari a 10
    Attacchi con Potenziamenti: la potenza è pari a 10 + potenza dell'arma
    Attacchi con armi da Mischia o a Distanza: la potenza è pari a quella dell'arma
    Attacchi con Bombe e Tecniche: la potenza è pari a quella della bomba/tecnica, la Forza è considerata parienergia il difensore (se sei energia Bianca la tecnica ha forza 100 anche se te la lancia contro una nera, solo per il calcolo dei danni)

    Slot Azione
    Ogni attacco, movimento, presa, lancio di oggetti con fini offensivi, utilizzo di bombe e tonici consuma 1 slot azione.
    Tu hai 3 slot azione per il momento, e 3 slot difesa. Per vedere i limiti degli slot azione ed i loro utilizzi ti rimando al regolamento.

    Azione Gratuita
    Sono azioni che non sono limitate nel numero nel round, ma limitate dal buonsenso. Le azioni gratuite non sono ne offensive ne difensive e si dividono in bae alla loro velocità di esecuzione in:

    Istantanee: estrarre armi, estrarre oggetti conficcati, movimento (6m, 1 volta a round da utilizzare al primo movimento offensivo del round, non divisibile).
    Veloci: effettuare finte, passare un oggetto, lanciare 1 oggetto senza volontà offensiva.
    Lente: attivare/caricare [Meccanismi] non offensivi, applicare [Veleni], creare oggetti.


    Per qualsiasi dubbio rimango a disposizione!
     
    .
4 replies since 22/5/2016, 00:18   118 views
  Share  
.