Al Tempio della Nebbia - La Sesta Riunione di Kiri

Ascoltai la storia di Meika con molta attenzione, perchè era molto interessante e cavolo era pure molto epica: orsi, sciamani, guerrieri con tecniche lupo e guardiani di materiali che avevano permesso di creare spade del genere; Chissà se solo dei ninja leggendari potevano forgiare armi con particolari abilità come quelle delle sette spade.
La storia mi aveva messo tante storie in testa, che inizia a fantasticare subito perndendo un poco la cognizione di tempo.
Sentii poi una voce chiamarmi da dietro la folla, Onori. Takeshi! Takeshi, dai è ora di andare! Mi chiamava lontana verso di lei, spuntando quel poco per esser visibile solo a me: capii che era ora di andare, anche perchè il Mizukage se ne era andato, chiudendo quella riunione. Meika-san, Akira-san, grazie delle vostre parole, del vostro sostegno e delle vostre storie! Siete dei ninja d'ispirazione per questo villaggio...saranno solo parole di un giovane studente, insicuro e ancora maldestro, ma ora con un obbiettivo! Ora devo andare, ci si vede al villaggio! Dissi, prima di eseguire un piccolo inchino di capo e poi spostarmi tra le gambe delle persone e portarmi verso mia madre.
Lei mi aspettava davanti alla porta della sala delle riunioni, pronta ad uscire come gli altri ninja. Mamma, hai visto il Mizukage!? Mi ha invitato domani nei suoi uffici...ho paura! Dissi triste. Caro, stai calmo, non ti mangia mica. Poi deve essere un grande onore per te incontrarlo...è il capo di questo villaggio, quindi tutto ciò che ti mostrerà sarà per te insegnamento! Poi, da un certo punto di vista, lo hai voluto tu... Disse, sorridendomi e finendo per ridacchiare verso la fine delle sue parole. Perchè dici cosi!? Dissi ingenuo senza capire la sua ultima affermazione. Lascia stare caro, andiamo a casa. Concluse lei, prendendomi per mano e portandomi fuori.
Ero pronto a quei cambiamenti? Ero pronto ad incontrare il Mizukage? Forse no, ma almeno avevo avuto una storia da raccontare agli amici e comunque avrei potuto fare un poco il gradasso per essermi esposto così, di fronte a tutti, quando tuti gli altri erano rimasti in silenzio.
Che bella giornata.