La Corte di Kusa

Febh, Raizen e Kiyomi al Mercato (nero)

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    Un posto come tanti altri

    I manicomi ad esempio


    200_s
    Febh ovviamente non aveva il suo becco da papero mentre aspettava fuori dal gate con le braccia incrociate. Aveva detto che tutta la merce era ora di proprietà dell'Hokage, liquidando così il Guardiano ed attendendo all'esterno del villaggio. Era ora che arrivaste! Stavo quasi per partire da solo! Polemico come sempre, non avrebbe commentato qualora i due avessero avuto ancora i loro costumi addosso...dopotutto non stava a lui giudicare la stranezza della gente. Penso io al trasporto, così evitiamo di dare troppo nell'occhio. Bastò appena una goccia di sangue per richiamare sul posto un enorme camaleonte dal manto multicolore. Lui è Ssalshape. Raizen lo conosci già. Lei è Kiyomi, l'ex ragazza di Devecoso, ricordi Devecoso?

    Quella faccenda non era partita bene, ma con Febh così in buona rischiava di concludere ancora peggio.

    Come aveva preannunciato il viaggio non sarebbe durato più di un paio d'ore, senza bisogno di soste od altro perchè la schiena di Ssalshape era abbastanza larga da farli stare comodamente seduti, se non stravaccati. Il guaio principale era che Febh si era portato le carte appresso, ed aveva una strana luce negli occhi. Una luce malata, decisamente poco raccomandabile. Avrebbe proposto di giocare a Poker, a suo dire una sua grande specialità, giusto per passare il tempo. Scommettiamo dei minuti di addestramento per te, Kiyomi. Parti da venti minuti e poi vediamo se riesci ad avere più tempo con me, che, ricordiamolo, sono stato anche il maestro di questo bestione che sta venendo con noi. Tu invece... verso Raizen. ...possiamo giocarci chi offre la cena. Ci sono sempre uno o due ristoranti di lusso alla Corte! Fu chiaro nel giro di poche mani che era completamente negato per quel tipo di giochi, con Bluff a dir poco infantili ed incontenibile euforia quando aveva una mano vincente. Anche un bambino di cinque anni lo avrebbe potuto stracciare facilmente...solo che non era in grado di rendersene conto e ben presto Kiyomi, a meno di epiche incapacità, avrebbe accumulato più di sei ore di addestramento, sempre che decidesse di giocare. Va da sè che Raizen avrebbe potuto mangiare da re per tre giorni con quello che avrebbe vinto.


    [...]



    Ok, dovremmo esserci. Il sole era appena tramontato ed i tre ninja erano appena arrivati in un cimitero. Poche altre anime si aggiravano nella notte tra i filari di lapidi, e sembrava che tutti convergessero verso un mausoleo in stile occidentale che non poteva misurare più di dieci metri quadrati, alto circa cinque metri, dall'aria piuttosto anonima. Ecco, è là. L'Amministratore di Oto fece un cenno con la mano in quella direzione, tra i fuochi fatui e la cupa nebbia che abitava quel luogo, a malapena scossa dalla pungente brezza della notte. Era buio, ma oltre la porta metallica di quel piccolo edificio si intravedeva una fioca luce. Se volete rinfrescarvi là c'è una specie di fontanella...i bagni dentro la Corte non sono tra i più...standard. Questo detto da uno che indicava una scultura simile ad un enorme calice in cui si era accumulata l'acqua piovana. E meglio evitare i coprifronte. Aggiunse levandosi il suo da attorno alla vita e mettendolo da parte.

    Tralasciando le particolari idee dello Yakushi su come si potesse vivere all'addiaccio, era il momento di raggiungere la loro meta. Nessuno li disturbò nè fece caso alla loro presenza mentre raggiungevano la sede del mercato nero itinerante. Potrebbe confondervi un poco...tende ad essere più grande all'interno ma in genere usano vecchi magazzini o robe simili...è la prima volta che scelgono una sede così piccola. Fece spallucce. Vabbè, lo capirete una volta dentro. Per il momento... E spalancò la porta d'ingresso, portandosi oltre la soglia.

    Benvenuti alla Corte!



    Il posto era immenso, con decine, se non centinaia di bancarelle, piccole casette prefabbricate ed ogni genere di persona accalcata in una bolgia priva di ogni senso del decoro e dell'ordine. Stand e strutture erano distribuite in tutto lo spazio disponibile...compresi i muri ed il soffitto (il che rendeva necessario l'uso del controllo del chakra per visitare agevolmente gran parte dei negozi), con corde, scale a pioli e passerelle che formavano una ragnatela estremamente intricata.
    La gente poi si addossava ovunque, con abiti tra i più sgargianti e bizzarri, sfoggiando maschere che facevano sfigurare quelle dei due ninja di Konoha...anche se questi individui erano decisamente una minoranza, dato che la quasi totalità dei presenti non era mascherata od al più aveva una semplice mascherina per cammuffare un poco i lineamenti. Come al solito l'Otese aveva un tantino esagerato nel fornire un travestimento. Comunque l'aria era piena di grida dei venditori che proclamavano le loro offerte, degli insulti di tirava sul prezzo per comprare qualche organo di animale esotico...e anche qualche voce soffocata che chiedeva pietà mentre si consumava un qualche omicidio. Era un gran carnevale dei più bizzarri esemplari d'umanità che fossero mai esistiti. Per non parlare degli animali, naturali e mitologici, che giravano liberamente un pò ovunque.

    Uhm Febh aveva indossato il becco da papero poco prima di entrare, e sembrava dubbioso, tirandosi la pelle. Strana sensazione. Ho idea che non abbiano ingrandito l'interno...ma piuttosto che noi ci siamo ridotti di dimensioni. In effetti erano visibili loculi e le bare di enormi dimensioni sullo sfondo di quell'ambiente, anche se ricoperti di negozietti quasi fossero muschio sulle rocce. Difficilmente qualcuno privo delle stesse percezioni interne di uno Yakushi avrebbe realizzato facilmente quello che era accaduto. Uuuh, guardate, all'arena oggi fanno scommesse sugli scontri tra capre e canguri! L'anno scorso c'erano rinoceronti contro struzzi....devo assolutamente andare a scommettere! Stava già dimenticando completamente il motivo della loro presenza là. Ehm...cioè, devo prima pensare ad un paio di cose per quella tua faccenda. Aggiunse verso Raizen, prima di gettarsi in mezzo alla folla. Ci ritroviamo in giro! EHI! Ciao vecchio faccia-di-pera! Come sta tuo figlio? Aveva già trovato qualcuno che lo conosceva...e ben presto divenne indistinguibile mentre camminava a braccetto con un tizio vestito da pera.

    Mollati in mezzo a quella bolgia, i due avrebbero presto scoperto che, per quanto assurdi, i loro abiti non erano i più strani del circondario, come avrebbero ben presto realizzato quando si levò una voce alle loro spalle. Un tizio vestito da pagliaccio era là, sorridente come il più espansivo degli anfitrioni, pronto a dar loro il benvenuto!

    pierrot



    Nuovi arrivati qui alla Corte del Mondo di Sotto? Siete i benvenuti, signor Volpe e deliziosa consorte Dinosauro. Si sarebbe inchinato. A maggior ragione se siete amici del Pollo...quel ragazzo porta sempre un sacco di cose interessanti tra noi. Quindi avrebbe congiunto le mani, sorridendo affabile. Cercate qualcosa di particolare? Magari una toeletta per le unghie della signora? Non sono ferratissimi sui Dinosauri ma il gruppo dei Cacciatori Dissennati se la cava bene con i rettili giganti, potrebbe farvi comodo. O magari cercate qualche sicario? Questo mese abbiamo una setta interessante, e se non vi disturbano le concept art con gli intestini. In ogni caso permettetemi di darvi qualche cosniglio: alla Corte c'è tutto quello che fugge dal Sole, e se avete a che fare con questo mondo, allora alla Corte troverete quello che c'è bisogno di trovare. Nulla di più. Nulla di meno. Sempre che abbiate abbastanza determinazione, cari signori. Era la sua frase standard di presentazione, ma loro non potevano saperlo. Come non potevano sapere che quell'incontro nascondeva molto più di quanto non si potessero immaginare.
     
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    La Corte







    Quando Febh li accolse Raizen gli riservò un occhiata in cagnesco.

    Ma taci, son sicuro che per arrivare prima tra il perderti e fermarti davanti a qualche bancarella di ninnoli ti sei procurato il fiatone.

    Commentò senza troppi complimenti, per poi alzare una mano quando venne evocata la lucertola.

    Hei Ssalshape!
    Grazie dello strappo.


    Disse montandogli in groppa come suggerito da Febh, sicuro che la lucertola non si sarebbe sbagliata visto che la trasformazione rendeva Raizen.
    Durante il viaggio Raizen non avrebbe disdegnato troppo di giocare, non era un grande esperto, ma conosceva i rudimenti, molto banalmente un habitué delle carte l’avrebbe battuto con poco sforzo, ma Febh si stava mostrando un avversario fin troppo semplice.

    Oddio, con queste carte persino un pollo riuscirebbe a battermi.

    Esclamò pronto a passare la mano senza dare peso al bluff o alle poker face durante una delle mani e scommettendo generalmente primi, piatti di cui andava poco ghiotto, piuttosto che secondi, tenendoli al sicuro da puntate troppo rischiose.



    Al Cimitero



    Quando giunsero al cimitero Raizen aveva immaginato prima che Febh lo annunciasse che fossero in dirittura d’arrivo, dopotutto non era troppo comune vedere delle persone aggirarsi per il cimitero a quell’ora, segno che in quel luogo qualcosa stava succedendo.
    Ciò che non si aspettava di vedere, e che in un primo momento non riuscì nemmeno a comprendere, era la vastità di quel luogo, all’esterno così modesta al contrario dell’interno vasto quanto un piccolo villaggio e denso di vita come pochi luoghi al mondo.
    Posto curioso la corte.
    Ed ancora più curiosa fu l’affermazione di Febh, anche se pareva assurdo era in grado di spiegare sia il disagio provato dal Colosso che la presenza di tutto quel ben di dio all’interno di quella cripta che per quanto grande non era in grado di contenere quella piccola metropoli commerciale al suo interno.
    Ma i problemi non tardarono ad arrivare, quel posto sembrava fin troppo congeniale a Febh, strambo quanto lui e come se non bastasse appena vi era entrato una strana luce negli occhi lo infiammò, facendolo entrare in una specie di euforia che lo portò a discostarsi dal gruppo.

    Ei!
    Ei otese!
    Porca merda dove vai?


    Faceva mani e piedi per non perdersi nella bolgia nonostante la sua altezza, ma dopo qualche metro Febh venne inghiottito dai cunicoli, sparendo.
    Restò qualche secondo con la mano per aria e la bocca aperta prima di riconnettere il cervello ed accorgersi della nuova figura che gli si parava davanti.
    Quel luogo si presentava interessante per quanto bislacco.

    Beh, io in effetti desidero profondamente qualcosa, diciamo che sono profondamente determinato.
    Se è la determinazione che serve mi domando perché lei non si sia ancora prodigato a trasformarsi in un efficientissimo anticorpo in grado di farmi metabolizzare i veleni.
    Dopotutto, se è sufficiente il desiderio… non vorrei che la corte tradisse le aspettative.


    Disse guardandosi attorno.
    Un modo come un altro per chiedere informazioni, o stuzzicare l’orgoglio di quello strambo giullare, magari alla ricerca di prodotti particolarmente interessanti ed efficaci.
     
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    ehm...da qualche parte

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    La corte di Kusa

    Tragico inizio...


    Parlato Kiyomi
    Parlato Febh
    Parlato Raizen

    Primo passo fuori dalle mura, primo problema.
    Lui è Ssalshape. Raizen lo conosci già. Lei è Kiyomi, l'ex ragazza di Devecoso, ricordi Devecoso?
    La ragazza rimase immobile a guardare l'orrendo lucertolone su cui avrebbero dovuto viaggiare, finendo quasi per avere dei conati di vomito al solo pensiero di doverlo toccare, figuriamoci salirci sopra. Si poteva dire che dopo essere stata costretta ad indossare quel tremendo costume, quella era la cosa peggiore che le potesse capitare. Bé, forse la cosa peggiore sarebbe stata viaggiare su un lombrico o una blatta giganti, ma un rettile con gli occhi a palla e la lingua viscida ed appiccicosa non le cambiava poi di molto, sentendo un profondo senso di disgusto verso quell'animale rugoso dalle dimensioni abnormi e rifiutando immediatamente qualunque invito a salire a bordo.
    Non se ne parla. Io non salgo su quel coso, non potete farmi anche questo!
    Era ovvio che ci sarebbero state non poche poche proteste da parte sua, cominciando a tirare fuori un'altra volta le questioni già dette in amministrazione ed aggiungendoci quella dell'orrendo costume, anche se alla fine si sarebbe arresa, salendo senza dire una parola, ma se Raizen non avesse avuto voglia di mettersi a discutere, l'unica soluzione sarebbe stata prenderla e piazzarla con la forza sul camaleonte.
    In ognuno dei due casi, l'unica cosa che Kiyomi avrebbe detto una volta a bordo, sarebbe stata Questa me la paghi. mettendosi seduta in un posto a braccia incrociate (incontrando non poche difficoltà date le corte zampe del costume) senza muoversi per tutto il viaggio.

    Durante il percorso, forse sarebbe stato bene accettare l'offerta di Febh di giocarsi dei minuti di allenamento a poker, ma l'ultima cosa che avrebbe voluto aggiungere alla lista delle cose umilianti del giorno sarebbe stata giocare a poker.
    Giocare a poker vestita da dinosauro e su un lucertolone gigante? Sarebbe la cosa più strana che io abbia mai fatto, dopo aver accettato di seguirvi in questa gita al circo. Quindi no, grazie.
    Stavolta non ci sarebbe stato modo di farle cambiare idea, non volendo scendere più in basso di quanto già non fosse solo per uno stupido patto che stava anche cominciando a rimpiangere di aver fatto, quindi avrebbe impiegato il tempo guardando il paesaggio correre via e gettando di tanto in tanto un sguardo ai due che eventualmente avrebbero cominciato a giocare, guardando il modo pietoso in cui l'amministratore di Oto avrebbe perso una mano dopo l'altra e finendo per rovinarsi.
    Forse ad un certo punto fece anche un pensiero sul volersi unire a loro, data l'incredibile inettitudine al gioco di Febh, ma in ogni caso non sapeva cosa avrebbe potuto farsene di minuti di allenamento con lui, nonostante avesse affermato di essere stato lui ad allenare Raizen tempo addietro. Stava partecipando a quel viaggio per farsi addestrare ad usare meglio il chakra, ma non aveva nessuna voglia di fare una lunga sessione di allenamento, specie con un tipo del genere che già aveva inquadrato fin troppo bene.

    ...


    Una volta arrivati a destinazione, fu la prima a scendere dal camaleonte, di cui davvero ne aveva avuto abbastanza, ma non appena si accorse del posto in cui si trovavano non ci pensò due volte a saltare nuovamente a bordo, e se il rettile fosse sparito così come era apparso la prima volta, si sarebbe ritrovata col sedere per terra. Di tutte le bizzarrie che si era aspettata di trovare, un cimitero proprio non rientrava nella sua lista, restando vicina a Raizen e cominciando a temere per la propria vita, mentre procedevano ad entrare in uno spettrale mausoleo dove si vedevano entrare anche altre persone.
    La ragazza, anche se con timore, entrò insieme all'Hokage in quell'apparente angusto luogo non volendo restare da sola in un cimitero e con gente strana che ci girava, e rimanendo letteralmente a bocca aperta quando vide l'immensità di quel posto. Non si sarebbe mai aspettata una cosa simile, continuando a chiedersi come fosse possibile tutto ciò, magari con un particolare jutsu, o forse erano tutti preda di una specie di genjutsu, guardandosi intorno stupefatta anche per lo spropositato numero di persone che c'era, cercando però di non perdere il suo gruppo, mentre si procedeva tra l'immensa folla. Certo, non sarebbe stato molto facile perdere d'occhio il colosso che era Raizen, ma gli rimase quasi appiccicato più per paura di tutti quei possibili maniaci che potevano esserci in giro, restandogli vicino come una bambina col suo papà.
    In breve, com'era prevedibile, l'amministratore di Oto si defilò dal gruppo senza neanche pensarci, lasciando da soli i due poveretti, sperduti in quel luogo di cui sapevano ben poco.
    In quei momenti la ragazza non pensava neanche più al vestito tremendo che indossava, sembrando piuttosto conforme all'ambiente, dato che chiunque da quelle parti stesse girando con qualcosa di vagamente ridicolo, in particolar modo dello svitato che si parò davanti ad entrambi con un inquietante sorriso e truccato come il peggiore dei pagliacci che procedette a dargli il benvenuto.
    Kiyomi rimase ad osservarlo senza capire se li stesse prendendo in giro o se stesse facendo sul serio, sentendolo parlare di sicari e intestini come se niente fosse, ma d'altronde avrebbe dovuto aspettarselo visto il posto in cui erano finiti. Decisamente non il tipo di luogo frequentato solitamente da quella ragazza ricca e viziata e di cui faceva ancora fatica a credere l'esistenza, ma il primo a rivolgersi a lui fu Raizen, che prontamente cominciò a fare dei giri di parole su anticorpi e veleni, che kiyomi non comprese appieno.
    In quei momenti realizzò che forse recarsi a quella corte non era stata proprio una cattiva idea, cominciando ad elaborare che trattandosi di un luogo in cui si potevano trovare ogni genere di servizi della più completa illegalità e follia, forse avrebbe potuto anche riuscire a trovare finalmente una soluzione concreta al suo sogno, che ormai stava diventando più un problema che le faceva passare ogni genere di peripezie. L'idea di avere a portata di mano un'opportunità simile le fece brillare gli occhi, dato che fino a quel momento l'Hokage non le aveva dato delle sicurezze tangibili se non dirle che avrebbe dovuto preparare il suo corpo sgobbando.
    Se era possibile saltare quella fase, trovando un metodo più veloce ed efficace proprio lì, ne avrebbe sicuramente voluto approfittare, ma al momento lasciò che fosse prima il suo compagno a sbrigare i suoi affari.

    Rendiamo le cose un po' più interessanti e vediamo cosa ne viene fuori. :fgh: Da una parte c'è Raizen che vuole farla allenare con Febh, e dall'altra una vasta scelta di servizi criminali tra cui potrebbe trovare qualcosa di interessante.
     
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    Beh, se siete venuti qui col Pollo non credo vi serva altro nel campo delle sostanze tossiche. Ho visto alcuni tra i veleni ed antidoti più bislacchi uscire dalle sue tasche quando prepara qualche bancarella. Ricordo ancora il suo veleno per invertire le emozioni...lo trovava spassoso ma abbiamo seriamente rischiato la distruzione della Corte per sempre. Aggiunse con giovialità, quasi fosse un perfetto idiota, prima di sollevare un dito, indicando un punto nella parete occidentale. Comunque il bazaar degli "alimenti non proprio salubri" sta su quella parete, vicino alla gabbia appesa con dentro le larve giganti, quindi quello che vi serve è proprio là signor Volpe. Si poteva arrivare tramite scale di corda o anche col banale controllo del chakra, in base alle preferenze del singolo...ma certo fare affari appeso quando i negozi erano disttribuiti su una parete verticale non sarebbe stato facile. Il Pollo finisce quasi sempre là se non ha la sua mascotte portafortuna. Se invece lo accompagna allora quasi sicuramente lo si può ritrovare alla zona del gioco d'azzardo, ma non mi è parso di vedere il pennuto oggi.

    pierrot_yakitate40-7



    Quindi con aria dubbiosa si rivolse a Kiyomi, ben nascosta dal costume da dinosauro ma comunque individuata come donna agli occhi del pagliaccio, forse abituato a trattare con la gente più bislacca della Corte che arrivava. E voi Lady Dinosauro? Nessun posto in particolare che volete raggiungere? Nessun acquisto che vi possa interessare? So di fantastici arrivi nel campo delle scarpe ninja, anche se si parla degli stand più complessi da raggiungere, visto che stanno sul soffitto. Se invece la moda non fa per voi, forse posso consigliare la lettura delle carte? E' molto in voga tra le giovani donne in cerca di lumi sul loro futuro. Si sarebbe voltato appena, indicando una tenda viola non molto lontana, con due candele davanti che emettevano un fumo denso e scuro. Il grande indovino che si trova là dentro sa fornire consigli per le migliori scorciatoie sul futuro nel mondo ninja.


    Il Bazaar degli alimenti non proprio salubri

    Ad una trentina di metri d'altezza sulla parete occidentale c'era una zona dove decisamente girava meno gente, ma quella che c'era era terribilmente losca e sospetta, quasi tutti con lunghi pastrani neri, cappucci o strani elmi con le corna che sembravano ricavate da animali con cui era meglio non avere a che fare. Essendo arroccata su una parete verticale, i banconi e le bancarelle erano inchiodati od incollati per non ribaltarsi, e quasi tutte le merci erano pendenti, legate con catenelle o simili.

    In mezzo a quella poca gente che scambiava segretamente parti del corpo di chissà quale bestia velenosa od estratti di qualche minerale assassino, Febh Yakushi con il suo ridicolo becco da papero campeggiava su un palchetto dove stava ridicolizzando un venditore di veleni con la barba e l'aria antica, semplicemente bevendo tutti i suoi composti letali senza il minimo contraccolpo ed anzi provvedendo poi a fornire una stima esatta degli ingredienti...cosa che poteva mandare in malora gli affari di qualunque mercante di morte liquida. Bah, Belladonna, un pò di tossina dal pesce palla e del mercurio. E poi... Bevve un secondo sorso dell'ultima boccetta dal colre verde accesso, quindi si leccò appena le labra. Rabarbaro? Che razza di principiante hai usato il rabarbaro per cammuffare il sapore! Levati dai piedi, pezzente, così impari a mettere il tuo banchetto da quattro soldi vicino al mio! Disse indicando un meraviglioso bancone decorato con sete preziose, alambicchi ed ogni genere di lusso, certo indicativo di un certo livello di ricchezza, mentre là accanto stava un orrido banchettino fatto con una cassa di verdura rovesciata, qualche bottiglietta di plastica contenente liquidi di vari colori ed un cartello con la parola Veleni scritta col Kanji sbagliato e corretto di malomodo con un pennarello rosso. Umiliato e sconfitto dal metabolismo Yakushi, l'avvelenatore fu costretto a ritirarsi con le pive nel sacco, smontando l'intero negozio dall'aria esotica, solo per lasciare lo stand da poveracci. Ecco, così si fa. E quindi Febh mise un secondo cartello in mostra, con scritto:

    "OCKCAZSIONE.
    Da Febh Yakushi IL POLLO".


    Per inciso, Febh sapeva scrivere benissimo, ma aveva lasciato il compito di organizzare il "negozietto" ad uno dei suoi gregari, Star, che per quanto fosse un cantante psicotico era semianalfabeta.
    Grazie a corde e catene, chi non sapeva camminare in verticale poteva muoversi, pur scimmiescamente e con fatica, su e giù per il piccolo distretto. Non appena sgombrato il capo dai rivali e rimessosi a sistemare i suoi spartani contenitori di tossine, Febh avrebbe notato i suoi compagni di viaggio, e fu evidentissimo dalla sua espressione che fino a quel momento di era completamente dimenticato della loro esistenza. Oh...ehm...EHI, stavo giusto aspettando! Avevo appena pensato "ma chissà che fine hanno fatto quei due?" Mentì. Comunque ho fatto qualche spesa e dovrei riuscire a preparare quello che mi hai chiesto, Raizen.

    Si mise palesemente ad arrabattare qualcosa mescolando diverse sostanze da varie boccette, pestando delle erbe appena acquistate e polverizzando qualcosa che sembrava un gruppetto di formiche dal colore violaceo. Ci fu qualche reazione gassosa e luminosa nell'alambicco che aveva preparato per l'occasione e che mise poi a cuocere addosso ad una piccola lucertola incandescente che non era affatto felice di essere usata come fornelletto. Pochi minuti, eh. Aggiunse con un sorriso poco incoraggiante, prima di ridurre la sostanza in polvere, raccoglierla e pressarla in una singola pasticca bluastra. Ecco qua! La porse poi esultante all'Hokage sotto mentite spoglie. Butta giù e sarai immune alla maggior parte delle tossine naturali ed un buon sessanta per cento di quelle manufatte. Gli avanzi di magazzino che ci passano all'Accademia e che usano i Nukenin non dovrebbero crearti il minimo problema. Qualcosa di specifico e mirato potrebbe causare guai, ma là c'è poco da fare. Manda giù.

    Solo dopo che Raizen la avesse buttata giù l'Otese avrebbe aggiunto, quasi sovrappensiero. Certo, può avere qualche piccolo effetto collaterale all'inizio. Tipo un pò di nausea e una buffa colorazione azzurra dei peli delle braccia. E anche quella faccenda della lingua intorpidita, ma nulla di più. Spiegò annuendo con molta calma. Poi ovvio, gli effetti veramente gravi si avrebbero solo con un corpo particolarmente affine al chakra elettrico, con elettricità sovrabbondante...allora sarebbero guai perchè è molto sensibile ai campi elettrici e da luogo a stranissime reaizoni, ma non credo sia il nostro caso, no? Provare ad indurre il vomito a quel punto sarebbe stato completamente inutile.

    Per la serie "certe domande sarebbe meglio farle prima"...improvvisamente l'Hokage avrebbe sentito un dolore atroce allo stomaco estendersi poi ai muscoli e agli arti, privandolo completamente di ogni capacità di impastare il chakra adesivo! Oh cavolo... Febh sarebbe rimasto impassibile, a braccia conserte, mentre il povero scemo che si era fidato di lui e della sua pasticca miracolosa (che in realtà funzionava solo per un mese o giù di lì, e con pesanti effetti collaterali) precipitava da oltre venticinque metri d'altezza, vittima della complicanza peggiore che ci si potesse inventare! Se Raizen non si fosse salvato da solo, con un salto abbastanza disperato lo Yakushi lo avrebbe preso per la coda del costume pochi istanti prima che si spiaccicasse al suolo, con aria decisamente agitata. COME TI E' SALTATO IN TESTA DI NON DIRMI CHE HAI UN CHAKRA COSI' AFFINE ALL'ELETTRICITA'? E' LA BASE DELLE BASI! Ma nonostante il tono fintamente arrabbiato, era evidente che Febh stesse cercando disperatamente di rigirare la frittata.


    La Tenda dell'Indovino

    La tenda era buia, scarsamente illuminata e con un vago aroma d'incenso che, per quanto pungente, non era affatto fastidiosa. Non era più grande di tre o quattro metri di diametro ed al centro stava un tavolino anonimo mentre un uomo ben piazzato, dalla pelle scura e con il volto in parte scoperto era in piedi dietro di esso, con le braccia conserte ed una presenza che era difficile ignorare, tanto era il carisma che trasudavano i suoi occhi. Avrebbe fissato con estrema intensità chiunque fosse entrato là dentro, tendendo una mano e dicendo semplicemente, con una voce ferma ed appena ovattata dalla sciarpa: Ciò che accade alla Corte rimane alla Corte. Le mie previsioni vanno ben oltre i limiti di questo ritrovo di criminali e sognatori, ma anche se fossimo nemici mortali fuori di qui, questo non cambierà il mio comportamento, perchè mi trovo alla Corte solo come servitore del Fato.

    Una ciocca di capelli od una goccia di sangue ed avrai la mia previsione.
    Io sono Jaime Shura, Tessitore del Fato.


    CDWMXBz



    Chiunque avesse acconsentito avrebbe visto l'indovino legare i capelli intorno al manico di un kunai particolarmente affusolato che reggeva per un filo quasi fosse un pendolo, od in alternativa avrebbe bagnato la lama col sangue prima di far oscillare l'arma davanti a sè, apparentemente in trance mentre gli occhi brillavano di una luce verde e sinistra

    KIYOMI

    Il tuo passato è quello di un grande cambiamento per ragioni che sono solo tue. Il tuo futuro ti proporrà presto una scelta. Una scelta che potrebbe aprire alla più grande delle opportunità ma col rischio della più terribile vergogna. Sarà una scelta difficile, giovane Kunoichi. Sceglierai il rischio allettata dal premio o vorrai la via più sicura ma anche più complessa? Inoltre...un volto privo di volto potrebbe offrirti un'importante merce di scambio, ma dovrai rinunciare al tuo più grande segreto per averlo.
    A parte questo, il tuo numero fortunato sarà il sette per le prossime ore e ti consiglio di evitare gli ombrelli per un pò.


    RAIZEN

    Percepisco che tra noi potrebbe esistere una grande rivalità fuori da questo luogo, ma non sarà così per tutta la durata della Corte. Presta attenzione a ciò che ti offrono gli amici o potresti rischiare la vita. Un Cavallo potrebbe guidarti vero un premio inaspettato, ma dovrai avere la forza d'animo per seguirlo e non sarà affatto facile. E c'è una persona che sorride ma che non riesco a definire...potrebbe portarti via qualcosa a cui in qualche modo tieni...ma questo non dipenderà affatto da te e non potrai farci nulla.
    Il tuo numero fortunato sarà il nove, e l'oggetto della tua sfortuna nelle prossime ore sarà un...becco di papero?

    Anche il tessitore del Fato sembrava stupito da quella predizione. Mi pare quasi di percepire Daichi...il futuro si fa estremamente caotico intorno a quell'oggetto.


    Sarebbero andati entrambi dall'indovino? E come avrebbero reagito a quelle predizioni? Le avrebbero ignorate come semplici fantasie o avrebbero prestato loro attenzione?

    Il Negozio di Scarpe Ninja

    Arrivare al negozio avrebbe richiesto l'uso del chakra perchè era al contrario, e l'ingresso era consentito solo a chi camminava sul soffitto, non a chi stava appeso "come una goffa scimmia", o almeno questo diceva il buttafuori, un tizio in giacca e cravatta con una maschera da gorilla (per la serie "da che pulpito"). A meno di avanzate conoscenze nel controllo del chakra quel negozio in legno a testa in giù, con il meglio dell'abbigliamento di tutta la Corte sarebbe stato precluso ai fogliosi. E nonostante il nome non conteneva solo scarpe, ma indumenti di ogni genere, adatti ad ogni impresa che un ninja od una kunoichi potesse dover intraprendere.
     
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    ehm...da qualche parte

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    La corte di Kusa

    La boutique inaccessibile


    Parlato Kiyomi
    Parlato Clown
    Parlato Indovino

    Il clown non ci mise molto ad accontentare le richieste di Raizen, indicandogli una zona in cui avrebbe potuto acquistare dei veleni, nientemeno che dallo stesso Febh che era in loro compagnia fino a poco prima. La ragazza non seppe se interpretarlo come una fortunata coincidenza o una disgrazia, ma in fondo non era un problema suo, sarebbe stato l'Hokage a doverci fare i conti, quindi a lei non rimaneva altro che ascoltare lo strambi tizio che li aveva ricevuti darle dei suggerimenti su qualcosa che avrebbe potuto interessarle.
    So di fantastici arrivi nel campo delle scarpe ninja, anche se si parla degli stand più complessi da raggiungere, visto che stanno sul soffitto. Se invece la moda non fa per voi, forse posso consigliare la lettura delle carte? E' molto in voga tra le giovani donne in cerca di lumi sul loro futuro.
    Più che dall'indovino, rimase molto attratta dalla notizia che in quel posto malfamato ci fossero anche dei negozi di scarpe ninja, e quella si che era una vera fortuna, dato che quelle che indossava di solito erano più comode che eleganti. L'idea di farci un salto la entusiasmò immediatamente, essendo piuttosto scettica riguardo agli indovini, ma quando il tizio menzionò i consigli che l'uomo avrebbe potuto offrirle sulle strade da prendere nel mondo ninja, trovò la cosa alquanto allettante e anche se non poteva fare a meno di pensare che fosse un ciarlatano, una visita veloce veloce non poteva di certo farle male.
    Mh, non credo in questo genere di cose, ma giusto per un suo parere ci andrei. Raizen, mi accompagneresti? Roba di un minuto, tanto abbiamo capito dove sta lo svitato, aspettiamo che apra la bancarella e poi andiamo.
    Se Raizen avesse provato a persuaderla a rinunciare a quell'idea bizzarra di andare a consultare un indovino, o se le avesse chiesto per quale motivo ci tenesse, si sarebbe fermata a guardarlo per un paio di istanti, per poi convincersi che era una stupidaggine, voltandosi e prendendo la strada del negozio di scarpe.
    Ah, ma si, chissenefrega, però almeno accompagnami alla boutique.
    In caso contrario, sarebbe entrata nella tenda dell'indovino con sicurezza, per niente spaventata dalla quasi totale oscurità che vi regnava e fissando il famoso indovino con aria un po' perplessa, mentre questi cominciò a blaterare in modo mistico e porgendole la mano, gesto a cui ovviamente non avrebbe trovato risposta da parte di Kiyomi.
    Si, si, salve universo anche a te. Lasciando perdere però i discorsi mistici, sai darmi qualche consiglio per il mio futuro?
    Una ciocca di capelli od una goccia di sangue ed avrai la mia previsione.
    Io sono Jaime Shura, Tessitore del Fato.

    Allora, per i capelli non ci pensare nemmeno, non li avrai mai, ma credo che una goccia di sangue valga questo sforzo.
    Ci avrebbe messo un paio di minuti a tirare fuori il braccio da quell'ingombrante costume che stava cominciando seriamente ad odiare oltre ogni immaginazione, per poi estrarre anche il suo kaiken con cui si punse un polpastrello, non volendo di certo entrare in contatto con il sudicio kunai di quel mezzo pazzo, passandogli infine la goccia di sangue facendo toccare la lama delle due armi. Mentre si sarebbe cimentata nell'ardua impresa di infilarsi nuovamente nel costume senza perdere troppo tempo per evitare che si sgonfiasse, l'indovino cominciò il suo rituale, a cui proseguì la sua risposta alla richiesta della ragazza di svelarle il suo futuro.
    Il tuo passato è quello di un grande cambiamento per ragioni che sono solo tue. Il tuo futuro ti proporrà presto una scelta. Una scelta che potrebbe aprire alla più grande delle opportunità ma col rischio della più terribile vergogna. Sarà una scelta difficile, giovane Kunoichi. Sceglierai il rischio allettata dal premio o vorrai la via più sicura ma anche più complessa? Inoltre...un volto privo di volto potrebbe offrirti un'importante merce di scambio, ma dovrai rinunciare al tuo più grande segreto per averlo.
    A parte questo, il tuo numero fortunato sarà il sette per le prossime ore e ti consiglio di evitare gli ombrelli per un pò.

    Kiyomi rimase in silenzio ad ascoltarlo, senza perdersi neanche una parola, ma se l'uomo avesse potuto guardarla in volto, avrebbe visto l'espressione quasi di pietà che la giovane aveva nei suoi confronti, del tutto delusa da quella ridicola scenetta.
    Tutto qui? Ma non mi hai detto praticamente niente, non hai fatto altro che essere il più generico possibile, so farlo anch'io. E a quel punto cominciò a scimmiottare il suo modo di parlare. Sei uno sfigato, nessuno vuole essere tuo amico e nessuna donna ti si avvicina perché puzzi di incenso, quindi cerchi nel futuro ciò che non puoi trovare nel presente.
    Molto presto dovrai fare una scelta: trovarti un lavoro o continuare il tuo sogno, ma in ogni caso vedrai piovere dal cielo una grande fortuna quando la neve dei monti diventerà gialla. Ma attento a non mangiarla.
    Il tuo numero fortunato è il 2, come il due di picche che questa donna ti sta per dare. Lunga vita e prosperità.
    E con quel saluto uscì senza pensarci due volte dalla tenda e senza voltarsi indietro, ma Raizen fosse rimasto per farsi predire anche lui il futuro, l'avrebbe aspettato a pochi passi, e una volta che fossero stati entrambi fuori, gli si sarebbe rivolta gentilmente per convincerlo ad accompagnarla anche alla boutique.
    Senti, visto che qui è stato un fiasco, che ne dici se mi porti al negozio di scarpe ninja e mi lasci lì?

    Kiyomi non aveva idea di cosa avesse voluto dire il cicerone quando la informò che il negozio fosse sul soffitto, non dando peso a quelle parole, ma se Raizen glie lo avesse spiegato, sarebbe rimasta con uno sguardi perplesso per vari istanti, finché non avesse realmente realizzato che non sarebbe potuta entrare in quella boutique.
    E la stessa cosa sarebbe successa se fosse arrivata nel punto al di sotto del negozio, da cui avrebbe potuto notare la gente che camminava a testa in giù per entrarci, come fossero pipistrelli, e cominciando ad innervosirsi.
    Un negozio in cui può accedere soltanto chi è capace di camminare sul soffitto come un geco? Ormai non aveva più dubbi che doveva trattarsi sicuramente della boutique più esclusiva di tutta la corte, ed una ragazza come lei non poteva perdersi un'occasione del genere. Pian piano il nervosismo dovuto a quel suo grande difetto di non saper camminare sulle pareti iniziò a tramutarsi in collera per essere rimasta esclusa da un negozio del genere, proprio lei che era abituata a fare shopping nei migliori luoghi con la più pregiata merce che si potesse trovare sul mercato, doveva sentirsi espulsa da quello che doveva essere un posto da favola solo per le persone più "chic"?
    Giammai!
    Con tutta la sua rabbia che tentò di controllare avrebbe detto a Raizen che avrebbero potuto anche tornare da Febh. In fondo lei si trovava lì proprio per imparare a controllare il chakra, e solo in quei momenti capì finalmente di cosa parlava l'Hokage quando si riferì a quell'argomento. Non aveva altra scelta: se avesse dovuto imparare a controllare come si deve il chakra per poter accedere a quell'esclusivissimo negozio, anche sapendo che avrebbe dovuto passare del tempo in compagnia dello svitato, lo avrebbe fatto ad ogni costo, non avendo altro in mente se non il desiderio impellente di DOVER entrare lì dentro.

    Una volta giunti nei pressi della parete dove si trovava la "bancarella" dell'amministratore di Oto, non le ci sarebbe voluto molto a capire che anche qui avrebbe dovuto imparare ad usare il chakra per arrivarci, mentre avrebbe guardato impotente, Raizen camminare sul muro come se nulla fosse. Il punto purtroppo era che lei dovesse parlargli a tutti i costi per chiarire quella dannata faccenda dei chakra, quindi a malincuore e con la rabbia che non faceva altro che crescere dentro di lei, avrebbe cominciato a provare a scalare faticosamente le verie corde o accettando un passaggio da Raizen nel caso glielo avesse offerto.
    Salire fino a quell'altezza non sarebbe stato per niente semplice, considerando anche lo scomodissimo costume che si ritrovava e che gli stava davvero facendo saltare i nervi per quelle ridicole braccia che gli rendevano la cosa impossibile. Non solo sembrava una perfetta deficiente mentre pensava a salire pian piano i metri che la separavano dal suolo, ma grazie a quel ridicolo travestimento, la goffaggine non poté che aumentare, facendola andare su tutte le furie. Arrivata forse intorno ai 10 metri di altezza, non avrebbe più resistito, esplodendo di rabbia e strappando letteralmente le braccia al t-rex e lanciandole di sotto, sentendo il costume afflosciarsi rapidamente per la fuoriuscita d'aria dai due fori appena creati, ma fregandosene altamente dell'integrità del costume.
    La testa del dinosauro sarebbe andata a sgonfiarsi, appoggiandosi sfatta sulla testa della kunoichi, che per pronta risposta estrasse un kunai con l'unica mano libera (si stava reggendo con l'altra ad una corda) e praticò un taglio nella bocca della bestia, cosicché avrebbe avuto nuovamente una visuale decente e avrebbe potuto continuare la scalata, arrivando nel momento in cui il caro Hokage sarebbe precipitato di sotto, ma non curandosene, come se fosse una cosa del tutto normale.
    A quel punto avrebbe trovato una posizione decente per rivolgersi a Febh e parlargli finalmente delle questioni importanti (le sue), ma se fosse sceso per prendere Raizen, avrebbe dovuto seguirlo fino a raggiungerlo, per poi parlargli in modo piuttosto pacato per nascondere la rabbia che aveva dentro, cercando di risultare gentile e facendogli anche un sorriso forzato.
    Febh caro, visto che siamo qui e che Raizen aveva detto che mi avresti insegnato a controllare il chakra, ti dispiacerebbe farlo? E intendo il prima possibile.
    Il fatto che avesse cominciato a dargli del tu, lasciando perdere il "sama", voleva poter dire solo che il tempo del rispetto era terminato nel momento in cui non le servisse più l'estremo favore che aveva da chiedergli, e nonostante in quel momento gli stesse facendo un'altra richiesta, si approcciò a lui in modo del tutto informale, non avendo per niente voglia di essere formale dopo tutto quello che stava passando per causa sua.
    Se il ragazzo, infatti, avesse risposto in un qualunque altro modo che non significasse "si, subito", Kiyomi avrebbe perso all'istante il suo sorriso, aggrottando le sopracciglia in uno sguardo ben più che rabbioso, fissando l'otese con un odio profondo e poggiando pesantemente la mano sul suo bancone.
    Ascoltami bene, piccolo impiastro. Io sono venuta in questo schifo di posto, ridicolizzandomi con questo schifo di costume e cavalcando una lucertola gigante solo per farmi insegnare da te a controllare il chakra, quindi tu me lo insegnerai prima di andarcene di qui, siamo intesi?
    Non c'è nessun "altrimenti", non ti sto dando una scelta. Io devo arrivare a quella dannata boutique sul soffitto, stasera!

    Dopo quella piccola sfuriata, la ragazza avrebbe accettato anche se l'amministratore le avesse chiesto di aspettare un po' per fargli concludere qualche affare, ma in ogni caso sarebbe rimasta impazientemente ad aspettare che si decidesse ad accontentarla.
     
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    MAI ascoltare Febh







    Annuì al giullare con fare distratto, ormai preso da un unico interrogatorio: per quale assurda ragione Febh lo aveva portato fino a li se era lui a vendere ciò che gli serviva?
    Sospirò pesantemente, inalando una zaffata stantia e disgustosa proveniente dal costume.

    Devono aver fatto qualcosa di male a quell’uomo quando era piccolo.
    Potrei giurarci.


    Decise di seguire Kyomi giusto per condividere il dolore di trovarsi in quel luogo senza alcuna ragione, travestito da totale imbecille, e con un odore sufficientemente sgradevole da pensare che gli sarebbe rimasto addosso per sempre.
    La tenda era abbastanza piccola, quasi soffocante considerando la stazza di quello che pareva essere l’indovino e Raizen insieme al suo costume.
    Non si poteva negare che come ogni buon indovino che si rispettasse avesse un carisma tutt’altro che comune, era quasi percepibile sulla pelle il suo sguardo, motivo per cui riuscì quasi ad interessarsi, ascoltando la previsione di Kyomi.

    Toh, guarda te se questo non nasconde davvero qualcosa.

    Gli si avvicinò e dopo aver strappato un singolo capello, più che sufficiente ad avvolgere tutto il kunai data la lunghezza, ascoltò il proprio futuro, restando sconcertato dalle parole visto il dettaglio che la previsione aveva.

    Kyiomi, cuciti la bocca, o credi a me la prima volta che troverai qualcuno che ha lasciato la cavalleria sotto un mucchio di merda alla stalla dovrai raccattare i denti da terra.

    La appuntò severamente, non gli stavano troppo a genio le persone inutilmente scortesi, per un'unica ragione: mostravano un assenza di paura che secondo il Colosso era sempre sintomo di scarsa esperienza. Se lui ci andava cauto una donnicciola come lei non poteva far altro che chinare il capo e tacere.

    Jaime eh?
    Sembri essere un servo estremamente talentuoso, mi chiedo per quale ragione il fato abbia scelto proprio te!


    Sincera curiosità, mossa forse da quella parte della previsione che riguardava entrambi.
    Avrebbe esaurito il discorso prima di uscire dalla tenda, lievemente infastidito dall’odore dell’incenso che, per quanto piacevole, aveva da sempre infastidito Raizen come la stragrande maggioranza dei profumi per ambiente, donandogli un fastidio ed un lieve accenno di emicrania che mal tollerava.


    Il Bazaar degli alimenti non proprio salubri





    Il percorso verso il bazar degli alimenti poco salubri fu costellato di individui come sempre particolari, si poteva dire di tutto alla corte, ma di sicuro al suo interno non mancava il divertimento, sarebbe bastato sedersi per farsi distrarre dalla moltitudine di odori, suoni e colori che turbinavano in quel luogo, senza contare che al suo interno le informazioni che si potevano raccogliere su qualsiasi evento che riguardasse il mondo non erano sicuramente poche.
    La zona del bazar pareva essere posta in verticale e frequentata da quel genere di individui che appestavano ogni periferia malfamata degna di nota, di quelle dove il tuo stesso fiato condensato cerca di aprirti una seconda bocca poco sotto la prima per fregarsi il tuo portafoglio.
    Iniziò la scalata senza problemi, piantando Kyiomi in basso, senza curarsi della difficoltà che sicuramente avrebbe trovato nell’arrampicarsi, ancora restio ad aiutarla per via dei suoi modi fin troppo altezzosi.
    Pensò tra se e se che in qualche modo avrebbe dovuto dargli una raddrizzata.

    Si, va bene, ma mi chiedo, c’era bisogno di farci venire fino a qui?
    Non penso che le serre di Konoha siano così sfornite da dover venire fino a qui!
    Sono le migliori tra le cinque nazioni!


    Osservò tutti i passaggi con un certo interesse, pur stando attento a non inalare nulla, era completamente ignorante in materia, ma tuttavia curioso.
    Se non altro c’era da dire che mentre impastocchiava con quella roba aveva un aria professionale che quasi privò Raizen di ogni dubbio, giusto risvegliato dall’ aspetto della pastiglia.

    Mh. Ne ho viste di simili, le usano le schiappe ogni tanto quando hanno piccoli problemi per… insomma, capito no?
    Spero tu non mi stia tirando qualche brutto scherzo.


    Mugugnò prima di lanciarla in bocca e mandarla giù senza difficoltà.

    Quindi, chiuso così?
    Fine della stor…


    Venne interrotto da Febh che partì con un piccolo monologo, quasi pensasse a voce alta.
    Mentre parlava lo ascoltò attentamente, anche per prepararsi a quei piccoli effetti che andava descrivendogli, salvo cacciarsi le dita in gola quando gli parlò di chakra elettrico.

    CHE COSA?!?
    USO IL CHAKRA ELETTRICO ANCHE PER SCALDARE LE PENTOLE IN CUCINA TRA UN PO’!!


    Inveì contro Febh mentre constatava che l’unica cosa che riusciva ad espellere dallo stomaco era schiuma bluastra, segno che la pastiglia era ormai stata assimilata.

    E SEI PURE UN JONIN!
    E TI SON PURE VENUTO DIETR..!


    Il dolore allo stomaco si fece lancinante mentre il chakra adesivo si disattivava, fortunatamente il Colosso aveva trovato da sedersi mentre Febh preparava i suoi intrusi e riuscì a contrarre abbastanza le gambe, anche a causa del dolore, attorno alla seduta da reggersi ad essa senza precipitare.

    NON RIESCO A USARE IL CHAKRA ADESIVO!

    Non sapeva se essere in colera con Febh o con se stesso per avergli dato ascolto, e non solo, avergli direttamente proposto che fosse lui a preparargli quegli intrugli.

    Dammi un antidoto o porco di quel Jigoku ti mando un clone a villa Yakushi e dopo avergli fatto sporcare i piedi nella merda di Kappa ti ci faccio insudiciare l’anima!
    Dovrai pulirla per quattro anni di fila prima di essere sicuro di aver levato l’odore!


    Severo, ma giusto.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Alcune Predizioni si Avverano?

    Dall'Indovino

    Se Jaime Shura si offese per le male parole di Kiyomi certamente non lo diede a vedere, limitandosi a fissarla con intensità, senza un singolo movimento, quasi fosse una statua. Quando lei terminò con la sua filippica lui concluse la cosa con un semplice. Se hai concluso, posso proseguire. Poche semplici parole con cui relegava le opinioni della ragazza alla completa ininfluenza, senza più degnarla di uno sguardo e passando a Raizen, che cedette un capello per avere la sua previsione. Il Fato non sceglie, uomo nell'abito di una Volpe. Il Fato è. Ed io non posso che sfiorarne appena i fili, a volte a mio vantaggio, ma non in maniera tale da alterare la Trama di fondo. Parole misteriose e degne di un indovino, senza dubbio, con cui avrebbe concluso la loro piccola avventura esoterica. Jaime non chiedeva mai denaro ed agiva solo per le sue convinzioni di Agente del Fato quando si trovava alla Corte.


    Al Bazaar degli alimenti non proprio salubri

    Mentre preparava la sostanza miracolosa Febh non poteva fare a meno di sentire i rimbrotti dell'Hokage nel suo sciccosissimo abito da Volpe, e da persona equilibrata e posata qual'era non si trattenne dal rispondere in maniera educata ed elegante. Punto primo a Konoha forse trovi due mele ed una manciata di noci in condizioni passabili, ma per quello che serve davvero è un buco dimenticato, altro che cinque continenti. Non puoi mai trovare qualcosa di ninja alla luce del sole. E se lo fai allora stai sbagliando qualcosa. E per il suo modo di vedere il mondo quella era una verità inviolabile. Poi prese un barattolo da sotto la bancarella, mostrandolo al Foglioso mentre la lucertola cuoceva gli altri ingredienti. Punto secondo: ho seri dubbi che teniate delle cistifellee umane nelle vostre serre. Anche se subito dopo ebbe un moto di incertezza. O si? Si sentono certe storie su Konoha, ultimamente...

    La preparazione comunque continuava, mentre Raizen prendeva posto a sedere e Kiyomi era ancora a metà della sua arrampicata a forza di braccia, nel suo elegante e caratteristico costume. Poi all'assunzione della pastiglia la situazione precipitò rapidamente. Il Colosso urlava, e Febh urlava di rimando. E CHE NE SO IO DI COME CUCINI LA PASTA? DOVEVI DIRMELO PRIMA! E' LOGICO DARE INFORMAZIONI A CHI PREPARA QUALCOSA PER TE, NO? E come in tutte le situazioni in cui ci si urla addosso, il volume non poteva che salire, anche se era una goccia nel mare nella bolgia della Corte. E CHE CENTRA ESSERE JONIN? LA SOSTANZA E' PERFETTA, E POI LO SCEMO NON E' MAI CHI SBAGLIA MA CHI LO SEGUE! E NON HO AFFATTO SBAGLIATO! Intanto quello si aggrappava disperatamente alla sedia, mentre Kiyomi arrivava sul posto chiedendo attenzioni. ANTIDOTO? Febh indicò la pancia dell'altro. E' QUELLO L'ANTIDOTO, TE LO HO APPENA DATO! NON ESISTONO ANTIDOTI PER GLI ANTIDOTI, SAREBBE UN CONTROSENSO!

    Intanto la ragazza si fece avanti, avvinghiata ad una catena e col costume semidistrutto, chiedendo qualcosa fondamentalmente al momento più sbagliato possibile. NON ORA, NON VEDI CHE QUESTO CRETINO SI E' FATTO AVVELENARE DI MALOMODO? Disse riassumendo la faccenda con una manciata di omissioni che qualcuno (Raizen) avrebbe potuto trovare significative. Il problema era che Febh non aveva considerato lo stress cui era stata sottoposta la ragzza, la cui mente fin troppo normale non era abituata a quelle stramberie ed era scattata tutta in una volta, riversando addosso all'Otese tutta la sua frustrazione...mentre anche Raizen faceva altrettanto. Il risultato fu che lo stesso Yakushi decise di arrendersi. E BASTA ORA! Sbottò con tanta foga che la maschera gli si spostò. Va bene, avrai il tuo dannato chakra adesivo e tu avrai un modo per detossificare quella roba, devo solo pensarci un attimo, quindi ora scendiamo e riorganizziamoci! Tagliò una delle innumerevoli corde gettandola all'Hokage per permettergli di raggiungere la ragnatela di supporti che lo avrebbero aiutato a scendere e poi saltò giù come se nulla fosse, atterrando senza danni diversi metri più in basso, in un piccolo spiazzo vicino al recinto dove si faceva wrestling tra nani e cinghiali.

    Quindi entrambi sarebbero dovuti scendere per raggiungerlo...trovandolo assieme ad un suo clone appena creato. Uno segue l'avvelenato ed uno spiega due cosette alla ragazza. Contenti ora? Parlarono all'unisono, col tono di chi sta facendo un favore particolarmente impegnativo, mentre uno dei due si spostava vicino alla parete assieme a Kiyomi e l'altro si metteva davanti a Raizen.

    Allora, cominciamo con questa. Spiegò il clone a Kiyomi, mostrandole uno spiedo tenuto poggiato sul palmo della mano. La base di tutto è questa. E girò la mano, rivolgendo il palmo verso il suolo...senza che lo spiedo cadesse affatto. Il principio è lo stesso dell'impasto di chakra per potenziare i muscoli, ma devi cercare di inviarlo alla superficie che ti interessa rendere adesiva. Più sei superficiale e più sei precisa, come a creare un guanto di rivestimento. Invece di usare il chakra in una botta singola, come quando aumenti la velocità di un braccio, devi centellinare le energie in un impasto continuo e regolare. Se arrivi a vedere il chakra ne stai usando troppo, se non lo vedi potresti essere nel giusto o usarne troppo poco.

    Esercitati con lo spiedo, o qualunque altro oggetto leggero. Poi applicando lo stesso sistema sulla pianta dei piedi prova a correre sulla parete ed in verticale. Ci vorrà un pò di esercizio, e forse qualche giorno prima di riuscire a padroneggiare la cosa. Ma in un paio d'ore dovresti arrivare a capire abbastanza da poter camminare sul muro o sul soffitto per una manciata di secondi, immagino. Dipende da quanto talento hai.
    Poi fece spallucce. Ora comincia pure e vediamo. Dopo poco però il clone si sarebbe dissolto, annoiato...in fondo si trattava perlopiù di un esercizio di ripetizione.

    Intanto l'originale cercava di sistemare le cose con Raizen. Allora...fortunatamente so iù o meno quanti e quali saranno gli effetti collaterali. Abbiamo un'oretta prima che tu muoia affogato nel tuo sangue. Sangue blu per inciso...dopo cinquanta minuti circa l'emoglobina muta e diventa difficile respirare. Ma siamo ancora perfettamente nei margini di sicurezza! Il suo modo di essere rassicurante era per certi versi molto peggio di quando minacciava. Dunque, vediamo a che stadio di avvelenamento siamo. Tu fai come ti dico, ok? Questo è importante. Stringi i denti ed incassa! E poi gli avrebbe mollato un pugno a dir poco megagalattico in pieno grugno! [Azione]Statistiche: Forza Nera +8 tacche.
    Corpo Perfetto Resistenza -4, Forza +4
    Impasto MedioBasso: +4 tacche Forza
    L'impatto avrebbe verosimilmente fatto parecchio male al gigante di Konoha...ed a quel punto l'Amministratore di Oto si sarebbe guardato il pugno. Uhm...no, non sei ancora alla fase della perdita di sensibilità. E poi si fece dubbioso. O forse iniziava prima dalla vita in giù...Ehi, allarga un attimo le gambe che proviamo! Stava già per caricare il calcio più apocalittico che il mondo avesse mai visto, quando l'effetto collaterale successivo del veleno si fece avanti: allucinazioni!

    Agli occhi dell'Hokage Kiyomi poco lontano divenne un dinosauro vero e proprio che cercava di manipolare uno spiedo. Febh aveva realmente la testa di una papera e tutti intorno avevano un corpo normale e la testa di un qualche animale a caso. Inoltre in alto nel cielo risplendeva un sole caldo e dorato in cui il volto di Itai sorridente faceva l'occhiolino all'Hokage a più riprese. L'allucinazione non si fermava alla vista, ma anche i suoni erano stati alterati ed al posto delle voci sentiva solo versi di animali. Va detto che un Febh con testa di papero che starnazzava non era poi così diverso dall'originale. Che si salvasse o meno dal calcio dello Yakushi, Raizen avrebbe dovuto trovare un nuovo modo di comunicare...fortuna che il suo avvelenatore (nonché unica speranza di salvezza) si accorse per tempo delle difficoltà del gigantone e gli passò una carta ninja. La lettura non era alterata.

    Tranquillo, in una decina di minuti dovrebbe passare tutto. Ma a quel punto potrebbe esserci uno sfogo cutaneo poco gradevole a vedersi!
    Tu non hai mica qualche capacità che ti permetta di detossificare le sostanze?

    Ah, no, vero, sei venuto qui per ottenerne una. Buffo, eh?

    Dammi qualche minuto e vediamo di inventarci qualcosa...puoi elencarmi le cose che sai fare? Magari trovo un modo!
    Prometto che farò finta di non conoscerle in futuro...ciò che si fa alla Corte resta alla Corte!


    In qualche modo non erano le parole più rassicuranti. Va detto che intanto Febh era roso dal dubbio...sarebbe bastato farsi mordere per guarire completamente l'ex-allievo da ogni effetto letale...ma non sarebbe mai stato pronto a mostrare quella sua capacità così imbarazzante proprio allo scemotto che derideva quasi come forma di affetto. Uhm...quello lo faccio solo se siamo proprio a fine corsa. E poi dovrò trovare un modo di cancellargli la memoria. Magari una lobotomia... Fortunatamente per lui, tutto quello che Raizen poteva sentire era un QUACK! QUAAAACK! QUACKQUACKQUAAAAAAACK!

    Il vero problema fu un'altro, che mise l'Hokage davanti ad una scelta. Udì distintamente un nitrito non molto distante, e voltandosi avrebbe visto una testa di cavallo spiccare dalla folla. Che fosse la profezia di Jaime Shura che prendeva vita? Se avesse perso tempo a rispondere a Febh la avrebbe persa sicuramente, e senza le allucinazioni non poteva ritrovare il cavallo...quindi doveva scegliere. Valeva la pena di credere al Tessitore del Fato? O era meglio affidarsi all'altrettanto peculiare ninja del clan Yakushi? Così come col chakra adesivo, anche i suoi cloni sembravano non volerne sapere di funzionare correttamente...ed anzi ad ogni tentativo sarebbero emersi cloni in condizioni pietose...moribondi, iperobesi, senza gambe o senza testa...ed in ogni caso incapaci di agire.

    Doveva scegliere. Seguire il Cavallo o no?

    ec82_horse_head_mask




    [...]

    Lasciata da sola ad esercitarsi, Kiyomi non aveva molto altro da fare eccetto che sperimentare prima con le sferette metalliche e poi con la parete, esattamente come le era stato detto. Fortunatamente quel pezzo di muro era libero e permetteva un certo movimento. L'unico ostacolo era un fachiro che stava suonando malamente un flauto nel disperato tentativo di ammaliare un serpente di gomma. Il serpente era assolutamente di gomma, finto, e non si sarebbe mosso, ma il magrissimo incantatore era così entusiasta che pareva un peccato interromperlo. Non prima di una ventina di minuti di esercizi intensi qualcuno avrebbe picchiettato sulla spalla del dinosauro, schiarendosi la voce. Ehm ehm! La ragazza si sarebbe trovata di fronte al Clown, che nuovamente si era avvicinato senza farsi notare, proprio come alla sua prima apparizione. Lady Dinosauro, quale insperata fortuna incontrarci di nuovo in questa Corte così affollata, non credi? Non ho potuto fare a meno di notare che ti stai addestrando nelle arti ninja dopo poche informazioni incomplete. Una vera seccatura, se posso dire.

    Ho udito vagamente quello che diceva il Pollo, sul fatto che non ci sono scorciatoie e che serve sempre del duro lavoro per queste cose. Beh, si dice che in questo campo sia un maestro, ma a voler essere onesti un modo per accelerare i tempi di apprendimento esiste, per chi sa dove cercare.
    Disse sollevando un dito, con la stessa espressione che avrebbe un diavolo prima di proporre uno dei suoi patti scellerati. Siamo alla Corte, dove si può trovare TUTTO quello che serve...anche un piccolo aiuto per gli allenamenti.

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    Dalle tasche dell'abito prese una boccetta contenente un liquido azzurro brillante. Estratto di Talento. Lo chiamavano così anni fa. Un sorso e per qualche tempo le proprie capacità di apprendimento accelerano vertiginosamente...praticamente si può condensare un mese di allenamento in pochi minuti, facilitando enormemente l'acquisizione di nuove capacità. Poi la fece sparire con un guizzo di mano [Prestigiatore] Ahimè però presenta un difetto tremendo...andrebbe per la maggiore tra i ninja se non avesse un piccolo effetto collaterale: nel lungo periodo causa una tremenda dipendenza...tuttavia una o due dosi soltanto nel corso della vita sono perfettamente sicure. Garantito al limone.

    Allargò le braccia, quasi stesse presentando un numero di giochi di prestigio. E dunque, vuoi avere una breve idilliaca accelerazione nelle tue arti, Lady Dinosauro? In cambio, ti chiedo solo di ascoltare una mia proposta che potrebbe essere incredibilmente vantaggiosa per te...potrebbe aprirti la strada a nuove vette di libertà e potere. Potere eterno. Tutto ciò che chiedo è potertene parlare, senza impegno, ed in cambio avrai l'Estratto di Talento.

    Non mentiva sugli effetti della miracolosa sostanza, e se Kiyomi avesse accettato di starlo a sentire, dopo aver assunto la droga si sarebbe trovata in preda ad una sorta di assoluta e perfetta concentrazione. In appena un quarto d'ora di esercizio il suo controllo sul chakra sarebbe aumentato in maniera esponenziale, otenendo una piena e completa consapevolezza di quelle capacità, riuscendo ad utilizzarle al meglio, nemmeno fosse una Kunoichi con anni di esperienza alle spalle. La sua parte dell'accordo però prevedeva di ascoltare la proposta del Clown, che la avrebbe aspettata su uno dei tavolini del "Bar in Verticale", uno dei più costosi e raffinati di quell'assurdo mercato segreto. I drink venivano offerti in bicchieri piegati a novanta gradi, per non essere versati, e sorseggiarli risultava estremamente complesso, ma come rinunciare all'esclusività per della banale comodità?

    Offro io naturalmente. Diceva il Clown, seduto con eleganza sulla sedia inchiodata al muro, prima di ordinare e dare il tempo alla ragazza di rifocillarsi, se lo avesse voluto. Sarà una proposta molto semplice, ma richiede una piccola premessa. Siamo fra amici ed alla Corte, quindi non penso sia necssario mentire...e poi sono bravo ad accorgermene. Disse prima di sorbire un pò del suo Ninjapolitan In Verticale Dimmi, Lady Dinosauro. Avrebbe esordito. Cosa sai degli eventi di Konoha dell'anno scorso? Del grande attentato? Cosa pensi di coloro che lo hanno messo in atto...i cosiddetti "Hayate"?
     
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    Allo Zoo








    Sembrò risentirsi quando Febh commentò così aspramente le riserve botaniche di Konoha.

    Hei. Non sono un esperto nel settore, ma quelli che lo sono dicono che ce la caviamo.
    Se proprio sei così speciale puoi sempre farmi avere una lista di cose introvabili e vedrò di procurarle, non sia mai che possa mancarci qualcosa nelle “dispense”


    Se proprio non poteva confutare quei fatti meglio prenderne spunto per la crescita, no?
    Dopo l’ingestione dell’antidoto quella che poteva quasi passare per una normale discussione degenerò rapidamente con un Hokage ridicolmente travestito da volpe che arrancava.

    QUINDI ORA E’ COLPA MIA?!?
    MALEDETTO SFORNA INTRUGLI POTREI FARTI MARCIRE IN PRIGIONE!
    E’ COME SE ALL’OSPEDALE TI SCHIAFFANO MEDICINA IN CORPO SENZA CHIEDERTI A COSA SEI ALLERGICO!
    O COME SE UN AVVELENATORE DA STRAPAZZO TI PREPARA UN ANTIDOTO SENZA CHIEDERTI INFORMAZIONI BASICHE COME QUESTE!


    Gli ruggì di rimando mentre alzava un braccio abbandonando il dolorante stomaco ed usandolo per calarsi verso il suolo, un luogo comodo che se non altro avrebbe dato sollievo ai muscoli.
    Erano appena scesi che Febh iniziò a spiegargli cosa gli stava succedendo, con buona temperanza dell’Hokage che non parve preoccuparsi troppo: un ora era abbondante, magari se tutto fosse andato male avrebbe trovato anche il modo di portarselo nella tomba insieme a lui.

    Eh? Cosa?
    Incassa?
    Brutto sciroccato sto per mor…!


    Ma quello non sentì ragioni, caricò il pugno e menò, fortunatamente lo aveva avvisato e il colosso fece appena in tempo ad irrobustire i tessuti con il chakra ed incassando[Impasto Res + 8] il colpo sepur non senza alcun danno[leggera sullo zigomo]

    AHHHHHHH!
    FA MALE PORCO SCHIFO!


    Gli inveì nuovamente contro in uno sfogo di rabbia che ormai diventava incontrollabile.

    Basta, ti spacco il muso adesso, e provo a bermi il tuo sangue, vediamo se è magico e cura anche me.

    Si stava già alzando, armato delle peggiori intenzioni, puntandogli l’indice contro come una lancia che il mondo intorno a lui sussultò, sciabordando prima a destra poi a sinistra per poi fermarsi nuovamente, restò impalato qualche secondo, teso in uno spasmo probabilmente dovuto alla totale assenza di equilibrio, col dito puntato in avanti e la testa reclinata verso le spalle. Sarebbe presto rovinato a terra, ma il mondo tornò al suo posto, permettendogli di trovare l’equilibrio ma non la sanità mentale.
    Attorno a lui si era materializzato uno zoo antropomorfo, e se prima il vociare di tutta quella gente poteva essere fastidioso ora sentiva un vero e proprio frastuono assordante senza senso, cavalli, iene, volpi, tigri… tutti abbaiavano, muggivano, guaivano o barrivano emettendo tutti una quantità di decibel insostenibile, fin troppo per un Hokage decisamente arrabbiato.

    Io ti spatafaracchio… ti spatafracch… ti spacc… TI SPACCO LA FACCIA!
    Te le straccio veder… te le spacc… TE LE FACCIO VEDERE LE ABILITA’ CHE HO!


    Gli barcollò incontro mentre incrociava qualche sigillo, uno per la precisione e gli comparvero affianco svariati aborti, rappresentavano tutti Febh seppure in visioni distorte del suo essere, una era tremendamente gonfia, ma non obesa, aveva il gonfiore tipico di chi aveva preso botte a sufficienza da farsi avvolgere l’intero corpo dai fluidi tipici del gonfiore, il colorito non era poi dei migliori visto che oscillava da un giallo scarsamente salutare, al verde e poi al verde: era stato pestato per bene. Un secondo aveva invece tagli così profondi e frastagliati da esporre in maniera orribile le ossa in alcuni punti sbriciolati da chissà quale impatto che rendevano la sua andatura claudicante e segnata da una scia di sangue non indifferente. Di un altro invece si poteva ammirare la modernità della composizione, era infatti del tutto storpio, nessuna articolazione era infatti messa nella maniera corretta, facendo sbucare spiacevoli bozzi e rientranze qua e la dove non ce ne sarebbero dovute essere, anche se il più sfortunato tra quei cloni non poteva minimamente muoversi, stava a terra, cercando di essere il più minaccioso possibile mentre si trascinava portandosi dietro braccia e gambe, era una fusione tra tutti gli altri ed aveva le articolazioni letteralmente esplose, attaccate a qualche fortunato lembo di pelle.
    Tra tutti loro uno però sembrava in forma, anche se non aveva la faccia di Febh, era infatti il colosso dei Mikawa, con una faccia ancor più malvagia del solito che rideva davanti al suo connazionale sbeffeggiandolo per chissà cosa, era palese che fossero rappresentazioni di ciò che avrebbe voluto fare a Febh di li a poco. L’ultimo della serie invece era rimasto impalato li dove era stato creato, aveva uno sguardo particolarmente vuoto e allucinato, mentre si guardava intorno meravigliato quanto intimidito, come se tutto fosse nuovo, un Febh ancora più imbecille del normale, probabilmente aveva subito torture psicologiche o la rimozione di ogni ricordo.
    Intanto Febh col suo ridicolo becco era salito su un piccolo piedistallo e dondolando la testa con espressione giocosa e felice dirigeva con una filastrocca una disordinata orchestra di animali che rispondeva ai suoi gesti un pò a caso, mentre lui si infuriava per tale disordine, riportando che ad Oto tutti erano bravi a fare gli animali. Febh allo zoo
    Ma fu proprio grazie allucinazioni, forte accentuazione della realtà, che Raizen si accorse dell’inutilità dei cloni, orrendi mostri che erano riusciti a trascinarsi fuori dal fondo di chissà quale cassa da morto, iniziò quindi a sfarfallare rapidamente mentre il corpo gli si accendeva di scariche elettriche che pareva non fossero poi così innocue visto che mano a mano che si avvicinava i cloni venivano dissolti dalle stesse, anche se nemmeno quello pareva essere nelle intenzioni del Colosso.

    DAFFAZIONE!
    FADDAZIONE!
    PORDA MERCA!
    SCHIURO SE TI MUOIO!


    Non avere poi la propria lingua per scatenargli addosso la valanga di insulti che voleva lanciargli contro, lo sfarfallio aumentò di intensità fino a rendere Raizen soltanto una sagoma di luce frastagliata di scariche elettriche che lentamente andava modificandosi, ingrandendo a dismisura un arto: stava cercando di attivare il demone, inconsciamente o meno era arrivato ad essere sufficientemente arrabbiato da pensare pure a quella soluzione.
    Fino a che non udì il nitrito del cavallo.
    Si voltò, ed in quel momento di disperazione la profezia dell’indovino parve realizzarsi, in una splendida luce angelica (generata da lui tra l’altro) inquadrò quella visione come unica fonte di salvezza, anche se non voleva lasciarsi dietro l’Otese.

    Sefuimi.
    Segufimi.
    SEGUIMI MAIALE DIO!


    Gridò nell’ultimo scatto d’ira intanto che le scariche sussultavano prima di spegnersi, ripristinando la solita figura del Colosso, priva di arti sovradimensionati.
     
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    La corte di Kusa

    Cambio di programma (e costume)


    Parlato Kiyomi
    Parlato Febh
    Parlato Clown

    La piccola sfuriata della ragazza sembrò avere gli effetti desiderati sull'amministratore di Oto, che al limite dell'esasperazione accettò finalmente di insegnarle a controllare il chakra, creando una copia che una volta scesi tutti a terra, la condusse vicino ad una delle pareti che li circondavano.
    Contenti ora?
    Adesso si, che ci capiamo. Disse con soddisfazione la kunoichi, seguendo il clone di Febh senza pensarci due volte e pregustando il momento in cui avrebbe potuto entrare in quella stupenda boutique.
    Osservò con attenzione i movimenti del ninja quando prese in mano uno spiedo che non cadde a terra quando questi voltò il palmo verso in basso senza lasciarlo cadere, rimanendo abbastanza perplessa e chiedendosi se non stesse usando qualche trucco. Eppure no, non stava stringendo lo spiedo in qualche modo, sembrava proprio rimanere attaccato come se fosse incollato.
    Il principio è lo stesso dell'impasto di chakra per potenziare i muscoli, ma devi cercare di inviarlo alla superficie che ti interessa rendere adesiva. Più sei superficiale e più sei precisa, come a creare un guanto di rivestimento. Invece di usare il chakra in una botta singola, come quando aumenti la velocità di un braccio, devi centellinare le energie in un impasto continuo e regolare. Se arrivi a vedere il chakra ne stai usando troppo, se non lo vedi potresti essere nel giusto o usarne troppo poco.
    Kiyomi ascoltò molto attentamente ogni parola dello Yakushi, perchè anche se poteva essere totalmente disturbato e irritante, sembrava sapere il fatto suo quando si trattava di certi argomenti, e il controllo del chakra era probabilmente uno di quelli, come le disse anche Raizen. Ad occhio e croce non le sembrò una cosa molto complicata, anzi, da come le venne spiegata, sembrò decisamente più semplice di come se l'era immaginata, tanto che avrebbe voluto dirgli un "Tutto qui?" quando fece una pausa tra una frase e l'altra.
    Tutto si limitava a dosare per bene il chakra in maniera costante, quel tanto che sarebbe bastato a farlo aderire gli oggetti, quindi niente che con un po' di allenamento non avrebbe potuto imparare.
    Ci vorrà un pò di esercizio, e forse qualche giorno prima di riuscire a padroneggiare la cosa. Ma in un paio d'ore dovresti arrivare a capire abbastanza da poter camminare sul muro o sul soffitto per una manciata di secondi, immagino. Dipende da quanto talento hai.
    Aspetta, che significa qualche "qualche giorno"? Io credevo che ci sarebbe voluto poco.
    Nella sua mente non poteva immaginare quanto tempo effettivamente ci sarebbe potuto volere per controllare il chakra abbastanza bene per salire sui muri. Come avrebbe potuto fare per salire sul soffitto per accedere alla boutique prima di dover andare via? In quei momenti comprese che forse non ci sarebbe mai potuta arrivare entra la fine della serata, cominciando di nuovo a sentir ribollire il sangue dalla rabbia, ma non potendo fare altrimenti, prima avrebbe cominciato ad esercitarsi, prima avrebbe potuto provare a salire sul soffitto, se pur per qualche minuto. In fondo, Febh le aveva appena detto che sarebbe dipeso da quanto talento avesse, quindi se pensò che se ci si fosse messa sotto concentrandosi al massimo, avrebbe potuto anche superare le aspettative e restare attaccata al soffitto il tempo necessario per farsi un giro nel negozio.

    Prima che il clone potesse passarle lo spiedo, la ragazza aveva già estratto uno dei suoi kunai, cominciando a concentrarsi ed a far scorrere lentamente il chakra nel palmo della mano, mentre il suo insegnante stava a guardare, e a girarlo verso il basso, ma facendo cadere inevitabilmente la piccola arma a terra.
    Usare il chakra per aumentare le prestazioni di un arto era una delle prime cose che aveva imparato a fare una volta intrapresa la strada del ninja, ma applicarlo con tanta precisione in un singolo punto del corpo si rivelò decisamente più complicato, ma niente che avrebbe potuto fermare quell'ambiziosa ragazza. Dopo i primi tentativi in cui non riuscì ad ottenere alcun risultato, pensò di aumentare la quantità di chakra, ma capì di star sbagliando quando cominciò a vederlo fuoriuscire dalla sua mano, cosa sbagliata a quanto disse Febh.
    Una cosa però che contraddistingueva Kiyomi da un semplice ninja, però, era la sua abilità nel mettersi in gioco in tutto e per tutto quando si prefissava un obbiettivo ben preciso, essendo addirittura diventata una kunoichi pur non amando uno stile di vita dinamico, ma adattandosi alla situazione pur di arrivare al suo scopo. Per quella ragione, infatti, ogni volta che vide inesorabilmente il kunai cadere per terra, non si scompose neanche un po', cercando di capire dove avesse sbagliato e tentando un nuovo modo per riuscire a distribuire equamente la giusta quantità di chakra nella mano, prendendo molto seriamente quell'allenamento e non lasciandosi distrarre neanche dai deliri di Raizen, che continuava a farneticare ed urlare a poca distanza da lei, o dal povero mentecatto che cercava di resuscitare un serpente di gomma.
    I primi risultati si cominciarono a vedere circa una decina di minuti dopo, quando finalmente riuscì a far tenere incollato il kunai alla sua mano, prima per pochi istanti, e poi sempre per più tempo, arrivando a provare ad agitare la mano più volte restando concentrata sul non far cessare il flusso di chakra. Rimase decisamente soddisfatta da quanto stesse imparando in fretta, anche se il clone di Febh se l'era già squagliata infischiandosene della sua allieva, meritandosi senza dubbio l'acido commento di Kiyomi.
    Pff... Stronzo lui, stronzi i suoi cloni. Non sapeva perchè, ma quello strano individuo riusciva a tirare fuori il suo lato peggiore. Anzi, lo sapeva eccome: era il suo carattere irritante oltre ogni immaginazione a darle sui nervi, e se solo non avesse saputo che si trattava di un ninja estremamente potente, avrebbe già tentato di ucciderlo più di una volta, solo per il semplice motivo di non tollerare la presenza di un tipo del genere. Ma per sua sfortuna, oltre ad essere forte e al di fuori della sua portata, ricopriva anche un ruolo importante all'interno dell'accademia, quindi provare ad ucciderlo non avrebbe portato a niente di buono.

    Dopo aver passato abbastanza tempo da far resistere piuttosto bene il kunai, passò a provare a far aderire un piede sulla parete, anche se dovette faticare un po' in più per applicare il chakra sotto la suola della scarpa. Non fu per niente facile, dato che avrebbe dovuto concentrare chakra per sopportare molto più peso, ma dopo qualche minuto di esercizio riuscì a capire pian piano il meccanismo ed a restare in equilibrio con entrambi i piedi, ma appoggiandosi comunque con le mani.
    Poco a poco cominciò a prenderci sempre più la mano, facendo con calma i primi passi, anche se non mancarono un paio di cadute. Non se la prese, però, continuando a provare e riprovare, quando all'improvviso si sentì chiamare da qualcuno alle sue spalle... e la vista non le piacque poi così tanto.
    Toh', guarda un po' chi si vede.
    Una visita del clown che li aveva accolti all'entrata, decisamente inaspettata, ma nonostante non provasse molta simpatia per quel pagliaccio (in tutti i sensi), a quanto pare aveva sentito "distrattamente" i discorsi tra lei e Febh, proponendole un metodo più veloce per apprendere il controllo del chakra.
    Estratto di Talento. Lo chiamavano così anni fa. Un sorso e per qualche tempo le proprie capacità di apprendimento accelerano vertiginosamente...praticamente si può condensare un mese di allenamento in pochi minuti, facilitando enormemente l'acquisizione di nuove capacità. Disse l'uomo dopo aver estratto una boccetta con uno strano liquido all'interno.
    Se anche la stesse prendendo in giro, l'unica cosa che poteva fare al momento era stargli dietro, per cercare di capire dove volesse andare a parare. In fondo non c'era granchè da fidarsi di uno spione che lavora in un luogo così losco e probabilmente pieno di criminali, ma resto ugualmente ad ascoltare la sua proposta.
    Bene. E qual è la fregatura? Chiese, piuttosto scettica sulla situazione, dato che effettivamente una fregatura c'era e lo strano individuo non perse tempo nello spiegargliela. Per fortuna non sembrava essere niente di così grave, in quanto ne sarebbe risultata solo una dipendenza dopo varie dosi, nulla che non avrebbe potuto controllare, dato che se non si fosse rivelata una fregatura, ne avrebbe fatto volentieri uso ugualmente quella volta. L'idea di poter potenziare le sue capacità di apprendimento all'inverosimile (seppur per un periodo limitato) la stuzzicò decisamente, pensando subito a come avrebbe potuta usarla per salire finalmente sul soffitto e poter entrare in quella magnifica boutique, in barba a tutte le lunghe aspettative dell'allenamento proposto da Febh.
    In cambio, ti chiedo solo di ascoltare una mia proposta che potrebbe essere incredibilmente vantaggiosa per te...potrebbe aprirti la strada a nuove vette di libertà e potere. Potere eterno. Tutto ciò che chiedo è potertene parlare, senza impegno, ed in cambio avrai l'Estratto di Talento.
    Una proposta più che vantaggiosa: le aveva praticamente regalato quel liquido chiedendole unicamente di ascoltare la sua proposta, cosa che seppur sospetta, non potè che attirare la sua attenzione. L'idea di ingerire quello strano liquido non le andò molto a genio, ma se avesse funzionato sul serio, la ricompensa sarebbe stata decisamente più che vantaggiosa, quindi accettò la proposta del clown come se si stesse concludendo un affare qualunque e facendosi consegnare la boccetta.
    Quindi devo solo ascoltare la tua proposta per avere quella roba? Va bene, accetto.
    Ma se stai provando a fregarmi, stai sicuro che la pagherai molto cara.
    Disse con molta nonchalance prima di prendere finalmente dalle mani di quell'uomo la fatidica pozione e dargli appuntamento al bar che le aveva indicato, così da potersi fermare per allenarsi il tempo necessario ad apprendere rapidamente a controllare il chakra mentre l'intruglio avesse fatto effetto.

    Detto fatto, una volta che il clown si allontanò, anche se un po' titubante, infine bevve un piccolo sorso di quel liquido blu, e l'istante dopo potè ricredersi di tutto quello che aveva pensato su quella pozione. In men che non si dica si sentì particolarmente strana, ma in un senso positivo, come se le sue capacità cognitive fossero amplificate, e difatti non ci volle molto a capire di riuscire a concentrare il chakra in un modo stupefacente, prima giocherellando con lo stesso kunai di prima e provando a farlo aderire e rapidamente su varie parti del corpo e poi prendendo a correre immediatamente sul muro che aveva davanti.
    Anche se aveva dubitato fortemente che quella roba avrebbe potuto funzionare, si ritrovò a camminare dapprima con un po' di difficoltà sulla parete, ma accrescendo la sua capacità di dosare la giusta quantità di chakra sotto le suole minuto dopo minuto, quasi senza sforzo. Andò su e giù per diversi minuti nel tentativo di sfruttare il più possibile l'effetto della pozione, e più camminava tra vari i banchi verticali, più sentiva quanto fosse diventato semplice farlo, non avvertendo neanche più le vertigini per il trovarsi in quella bizzarra angolazione ed adorando quella sensazione, che in un certo senso la fece sentire più potente di quanto non fosse stata fin a quel momento, sentendoci allo stesso livello di quelli che già ci camminavano con tanta scioltezza.
    Ormai poteva dire di star diventando una kunoichi provetta e sicuramente l'apprendere quelle nuove capacità l'avrebbe portata più vicina alle condizioni dettate da Raizen, ma in quel momento non era quello ad occupare i suoi pensieri, in quanto aveva solo in testa la famosa boutique inaccessibile, ma prima sarebbe dovuta andare ad incontrare il tizio al bar, benchè non avesse intenzione di accettare una sua proposta a meno che non fosse stata particolarmente interessante. Non restava altro che raggiungerlo al bar, ma ricordandosi dell'imprevedibilità dei suoi due accompagnatori, preferì tornare a fare una rapida visita a Febh al suo banchetto, e se l'avesse trovato lì, lo avrebbe semplicemente avvertito che si sarebbe allontanata per qualche minuto, non mancando di sedersi sul suo bancone evitando le schifezze che ci stavano sopra, tanto per fargli notare con quanta dimestichezza stesse sfruttando la sua nuova abilità, appresa in poco più di mezz'ora.
    Ciao Febh. Scusa se ti interrompo, volevo giusto avvisarti che sto andando a fare un giro, quindi aspettatemi qui se avete intenzione di andarvene, torno subito. Avrebbe detto con le gambe accavallate sul suo bancone, per poi scendere con altrettanta facilità e cominciando a dirigersi verso il luogo indicatole dal clown, quasi saltellando per le stradine della parete. Ci vediamo dopo.
    C'era ancora una cosa molto grave che però la disturbava, quell'orrendo costume che continuava ad impicciarle i movimenti e che stava diventando decisamente insopportabile da controllare, al punto che dovette fare uno squarcio nella bocca della bestia per poter vedere meglio, ma la sua condizione floscia e la coda penzolante non erano per niente di aiuto. I suoi occhi si illuminarono quando improvvisamente avvistò un negozietto non molto lontano, che sia dall'insegna che dalla merce esposta all'esterno, faceva intuire benissimo che si trattava di un negozio di costumi, forse per fornire a chi fosse entrato senza un "abito adatto" di procurarsene uno.
    Non aveva ancora ben chiaro il motivo per cui fosse obbligatorio indossare una maschera, anche se forse centrava il fatto della privacy o dell'anonimato, ma in ogni caso, se aveva l'opportunità di liberarsi di quel tremendo e fastidioso affare, lo avrebbe volentieri scambiato con qualunque altra cosa.

    Era evidente che quei due babbei avessero goduto non poco nel torturarla e prenderla in giro, non capendo che una vera donna aveva delle esigenze e non sopportava andare in giro ridicolizzandosi con quella roba addosso, al contrario degli uomini che non avevano una reputazione da difendere e che per loro era tutto un gioco.
    In men che non si dica, quasi non accorgendosene per via della grande abilità che aveva acquisito in poco tempo, arrivò alla piccola bottega piena di costumi di ogni genere. A prima vista, la maggior parte della merce era in pessime condizioni, e l'odore che emanavano non lasciava presagir niente di buono nè di salutare. Come minimo avrebbe potuto buscarsi qualche terribile malattia senza un po' di accortezza, ma girando tra le file di abiti puzzolenti, la sua attenzione venne attirata da una schiera di maschere appese al muro.
    Rimase ad osservarle per qualche lungo istante. In fondo era un'idea semplice e pratica, e se Febh non aveva indossato altro che un piccolo becco che non nascondeva per niente la sua identità, non vedeva perchè non avrebbe potuto fare lo stesso. Dopo aver chiamato il commesso, si fece passare varie maschere ad una ad una, ma nessuna la convinceva fino in fondo, quando infine vide quello che si aspettava da una maschera adatta a lei (oltre ad essere la più decente presente nel negozio). Una semplice maschera da gatto, abbastanza grande da coprire gran parte del volto ma con molte perline e dettagli vari che ne esaltavano la femminilità. [Maschera]4ab1b5e5e8a684de66033fffc7626195
    Non ci fu neanche bisogno di provarla, che andò immediatamente nel camerino per potersi finalmente liberare di quel goffo e orribile costime da dinosauro, togliendoselo e gettandolo a terra con estrema soddisfazione, ed indossando quello che sarebbe stato il suo nuovo travestimento, rappresentato unicamente da quella maschera legata con due eleganti nastri scuri che si perdevano nei suoi capelli, dello stesso colore. Finalmente anche la sua pelle poteva respirare e prendere un po' d'aria fresca, essendo rimasta tutto il tempo coperta da quell'affare di plastica, e dopo aver detto tranquillamente al commesso di fare quello che voleva del vecchio costume (consigliandogli di bruciarlo) ed aver pagato la piccola maschera, potè riprendere il suo cammino verso il bar, sfoggiando lo splendido abito rosso e con piume di pavone [Vestito dell'immagine in scheda] che era rimasto nascosto fino a poco prima sotto il t-rex.

    In poco tempo arrivò al "Bar in Verticale" e non ci volle molto a capire il perchè di quel nome, quindi dopo essere entrata ed aver trovato l'uomo che la stava aspettando, si sedette difronte a lui informandolo di essere "Lady dinosauro" ed ovviamente avvertendolo di non chiamarla più in quel modo, per poi accettare volentieri l'offerta di prendere qualcosa a sue spese.
    Offro io, naturalmente.
    Oh, ma che cavaliere. E detto questo ordinò al primo cameriere di passaggio un tè matcha e qualche dolcetto giusto per togliersi l'appetito che le si era venuto a formare per tutto quell'allenamento. Bere del tè in quella posizione decisamente anormale e in quelle tazze dalla forma impossibile non sarebbe stato per niente facile, tuttavia non se ne lamentò, sentendosi abbastanza orgogliosa di trovarsi in quel locale così ambiguo, che in quell'ambiente era sinonimo di esclusivo e chic.
    L'uomo che le stava davanti, al contrario del suo travestimento, sembrava saperci fare e di essere un tipo piuttosto galante, quindi anche lei non si sarebbe risparmiata in fatto di buone maniere (anche coprendosi il più possibile con quel vestito che restava penzoloni per via della forza di gravità che lo richiamava verso il basso), specie con una persona che si dimostrava così disponibile. Forse anche un po' troppo disponibile, ma al momento decise di volergli dare fiducia, visto che non le aveva mentito circa gli effetti di quella pozione.
    Una volta cominciato a sorseggiare il suo tè, però, non potè non menzionare la proposta a cui aveva accennato prima il tizio, sapendo che in fondo si trovavano lì entrambi per una ragione e non per una piacevole conoscenza. Era una questione di affari, inutile girarci intorno.
    Allora... qual era la proposta che volevi farmi?
    Sarà una proposta molto semplice, ma richiede una piccola premessa. Siamo fra amici ed alla Corte, quindi non penso sia necssario mentire...e poi sono bravo ad accorgermene.
    Mi sembra giusto. Puoi stare tranquillo, non ho segreti da nascondere che ti possano interessare.
    La ragazza era sincera e lo sarebbe rimasta, non avendo motivo di mentire, dato che non vedeva cosa avrebbe mai potuto chiederle di così segreto.
    Cosa sai degli eventi di Konoha dell'anno scorso? Del grande attentato? Cosa pensi di coloro che lo hanno messo in atto...i cosiddetti "Hayate"?
    Forse aveva intuito dove avrebbe voluto andare a parare il clown, mirando forse a qualche segreto di Stato da lei, da abitante di Konoha, avrebbe dovuto conoscere, ma per sua sfortuna, Kiyomi non era originaria del villaggio della Foglia, anzi vi si era trasferita non più di un mese prima, quindi anche volendo non avrebbe potuto sapere più di quanto non si vociferasse in giro, informando sinceramente il suo interlocutore di quei pensieri.
    Non ne so molto. Abito a Konoha da poche settimane, quindi non ero presente al momento dell'attentato.
    Forse ne so quanto te, se non meno. Un grande attacco da parte di terroristici, ma che sono stati eliminati dal primo all'ultimo.
    Disse con franchezza tra un sorso di tè e l'altro.
    Per quanto riguarda l'Hayate... bè, francamente non so neanche di cosa tu stia parlando. Del fatto che sono stati loro ad attaccare Konoha l'ho saputo adesso da te.
    A meno che non avesse avuto altre domande da farle, la giovane donna non avrebbe saputo dargli altre risposte, in quanto realmente non ne sapeva granchè dei fatti da lui menzionati, e non ve ne si era neanche mai interessata molto, quindi ogni tentativo di provare a spillarle altre informazioni sull'argomento sarebbe stato abbastanza inutile. Rimase a finire di sorseggiare il suo tè tranquillamente, attendendo che il suo interlocutore le ponesse altre domande o che le facesse finalmente la proposta a cui sembrava tenere tanto di farle.

    OT/ Oh, beccatevi sto super post. Fenix, niente di personale, il t-rex faceva proprio schifo. Febh, per te invece ne farà una questione puramente personale, quando scoprirà che non potrà salire sul soffitto :sisi:
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Avvenimenti Inaspettati

    Kiyomi

    Trovare Febh Yakushi in quella bolgia fu praticamente impossibile, ed anche il suo banchetto al Bazaar degli alimenti non proprio salubri era assolutamente deserto, a parte la lucertola che era stata usata a mò di fornelletto poco prima per preparare il farmaco per Raizen. Si chiamava Ssalschnell, e di fatto non aveva la più vaga idea di dove fosse il suo evocatore. Il suo unico incarico era badare che non rubassero le sue cose, come fece notare con un tono acre che non mascherava una personalità spiccatamente orgogliosa (il che fa ben capire quanto poco avesse gradito di essere usato come elettrodomestico).

    Poco dopo Kiyomi sedeva, con la sua mascherina da gatto, di fronte ad un clown dai modi bizzarri almeno quanto i suoi abiti, in un bar all'aperto tenuto su di una parete verticale con dei chiodi, sorseggiando un cocktail da un bicchiere contorto. Cavaliere? Oh, no, no, sono solo un Pagliaccio, ma pur sempre un pagliaccio di prima categoria. Rispose lui col sorriso ed il tono di un raffinato seduttore, a dispetto del trucco facciale. Attese mentre lei beveva, mangiando qualche stuzzichino che, come le bevande, era su un piatto che piegava a novanta gradi e si poteva ancorare al tavolo. Aspettò almeno fino a quando non fu lei a tirare in ballo il discorso, e sembrò estremamente interessato alle sue risposte. Oh, questo è eccellente. Cambiò posizione, appoggiandosi allo schienale della sua sedia come se non fosse in realtà posto in verticale, congiungendo le mani.

    Mi permetto allora di raccontarti qualcosa del mondo, in un modo che solo un Pagliaccio di prima classe può conoscere. Esiste un'organizzazione chiamata Hayate. Il nome viene dal loro leader: Hayate Tamasizu. Probabilmente molti li considerano dei criminali, e senza dubbio hanno compiuto azioni riprovevoli in determinati contesti, ma il punto fondamentale è che hanno uno scopo da raggiungere. E tutto ciò che può opporsi a questo scopo è...beh, da eliminare, anche se si tratta delle pacifiche istituzioni Accademiche. Impossibile non notare il sarcasmo nell'ultima frase. Ma anche nelle grandi famiglie ci sono delle pecore nere...ed un gruppetto interno all'organizzazione ha deciso di eliminare qualcosa che non aveva a che vedere con lo scontro...finendo per fare qualcosa di stupido, condannato da Hayate in toto.

    Questo per farti capire che, di fatto, Hayate non ha nulla contro Konoha o l'Accademia in quanto tali. Ma Hayate è interessato a sapere cosa accade all'interno dei Villaggi, e cerca sempre delle persone di talento che possano essere disponibili a dare una mano.
    Il pagliaccio sorrise, incrociando le braccia. Penso che tu possa capire dove voglio arrivare, Lady Gatto. Mi chiamano Waru il Pagliaccio. Ho creato io la Corte. Ma sono anche la Liberalità di Hayate Tamasizu, e ti chiedo ufficialmente se vorresti unirti all'Organizzazione Hayate.

    pierrot_yakitate42-4



    Il nostro scopo è raggiungere la forma più perfetta di immortalità. E' possibile, di questo puoi star certa...e nel frattempo facciamo in modo di accrescere il nostro potere. Unendoti a noi, avresti potere ed influenza...in cambio dell'obbedienza ad Hayate. Questa è l'unica regola...non disobbedire ad ordini diretti da parte dei Leader. Per il resto avresti piena libertà...e notevoli risorse. A giudicare da come la guardava, in attesa, si aspettava una qualche risposta. Inoltre, quale che sia la tua risposta, penso che ti aiuterò comunque a raggiungere il negozio sul soffitto...avrai compreso che anche con l'Estratto di Talento, nonostante l'impegno, le tue capacità di controllo del chakra non sono ancora sufficienti a camminare a testa in giù, correggimi se sbaglio.


    Raizen e Febh

    Alla comparsa dei cloni Febh fu inizialmente sopreso e subito dopo lusingato, tanto che passò una nuova carta ninja al suo allievo, dato che non avevano altro modo di comunicare.

    CITAZIONE
    Stai sereno!
    Con gli effetti collaterali il tuo subconscio influenza un pò tutto e mi pare evidente che sono al centro dei tuoi pensieri e che vuoi rendermi partecipe della sofferenza interiore mostrandoli feriti, ma non servono queste manifestazioni tangibili della tua sconfinata fiducia in me.
    Piuttosto mi preoccupa questa tua ammirazione latente per Gene...sicuro di non voler parlare con un terapista per chiarire queste tue pulsioni?

    Poi fu la volta delle scariche elettriche incontrollate e della fuga dell'Hokage in mezzo alla folla, lasciando Febh là da solo come un perfetto cretino, nonostante l'evidente empatia che stava dimostrando con le sue carte-messaggio e nel pensare seriamente di guarire Raizen con un morso per poi asportargli parte del cervello. Inutile dire che non gradì affatto il modo in cui la faccenda si stava sviluppando. QUACK! QUAAAACK! QUACKQUACKQUACK! QUAAAAACK! Meglio che l'Ikigami non riuscisse a comprendere quello che stava urlando lo Yakushi mentre inseguiva il povero allucinato in mezzo alla folla, dietro ad un tizio con la testa di cavallo che per ovvie ragioni lui non era in grado di vedere. QUAAAAACK! Diverse persone si beccarono più di uno spintone o gomitata ad opera dell'Otese che non si stava esattamente preoccupando di dosare le sue forze (si parla di due traumi cranici con coma irreversibile), ma era sempre meglio di finire folgorati dal potere incontrollato dell'Hokage, che sarebbe stato ricordato nelle Corti a venire come RaiKitsune, la Volpe Elettrica.

    A furia di correre dietro al cavallo arrivarono in una parte della Corte abbastanza ampia con parecchia segatura sparsa a terra ed un gran numero di casse e gabbie. In quel momento la temperatura dell'Hokage sarebbe aumentata a dismisura, arrivando in breve ad un febbrone oltre i quaranta gradi mentre le allucinazioni antropomorfe si dissipavano tutte in una volta, lasciando solo il mormorare della folla (e qualche grido di dolore alle loro spalle. EHIIII! Ora mi senti? Wow, sei rossissimo in faccia! Febh lo aveva raggiunto dopo aver steso una vecchina con maschera da coniglio e carrellino della spesa che era stata troppo lenta per scansarsi, e la cosa non sembrava disturbarlo più di tanto...mai fidarsi dei vecchietti. Ma ti pare che scappi così mentre sto cercando di curarti? Si può sapere perchè inseguivi il Venditore di Uova? Ora che la vista non era più annebbiata Raizen avrebbe potuto vedere chiaramente che per tutto quel tempo aveva inseguito un uomo in giacca e cravatta con una maschera da uovo fritto.EggFace. Il poveraccio, vedendosi inseguito da una volpe folgorante allucinata e dal Pollo (con cui era bene non avere a che fare) aveva cominciato ad accelerare sempre di più per tornare nel suo elemento naturale: la parte della corte dedicata alla compravendita di creature "esotiche". Perchè lo stavi inseguendo? Ora siamo nel Negozio di Animali Apparentemente Innocui. Si può sapere che ti ha fatto? E' solo uno che vende uova di animali!

    Solo a quel punto lo Yakushi avrebbe realizzato che qualcosa non andava avvicinandosi all'Hokage mentre la sua elettricità scemava assieme all'attenzione di molti passanti. Il Venditore di Uova andò dietro il suo bancone, dove troneggiava uno strano Uovo verde tenuto dentro una gabbia sopra un cuscino assai elegante. Ma non era quello che interessava al ninja di Oto al momento, quanto piuttosto lo stato di salute di Raizen che, vista la febbre, era in evidente peggioramento...ed ovviamente gli avrebbe manifestato tutta la sua solidarietà. Razza di cretino, ma ti pare che scappi così? E che figura ci faccio io che cerco di sistemare questo guaio che TU ti sei procurato da solo? EH? Sbuffò, incrociando le braccia e guardando con attenzione il suo "assistito" Strano...non ti è venuto lo sfogo! Ma che razza di affinità hai con l'elettricità? Sembra quasi che tu stia saltando degli stadi...uhm...fammi vedere un pò gli occhi. Avrebbe spalancato le palpebre di Raizen a viva forza, assumendo immediatamente un'espressione molto seria. Stelline luccicanti sul fondo. Sta andando molto veloce. Forse anche troppo. Si ritrasse, con una mano al mento con aria dubbiosa. Temo che tu stia per raggiungere la fase della ragazzina quattordicenne...in pratica si alterano gli equilibri chimici del cervello e inizi a vedere il mondo come se fossi una quattordicenne innamorata.

    Ed in quel momento, quasi evocato dalle sue parole, nel cervello di Raizen scattò un nuovo terribile interruttore allucinatorio. Da quel momento in poi tutto il mondo per l'Hokage sarebbe stato come quello di un manga per ragazzine...incluse le persone che apparivano più belle del 200% circa...un mondo Bishounen e Bishoujo...e questo riguardava anche lo Yakushi che era assorto e pensieroso.

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    L'importante è che tu non veda anche fiori intorno alle persone. Significa uno stadio più grave...o una manifestazione di attrazione inconscia!

    Intanto che lasciava all'altro il tempo di elaborare il suo nuovo modo di vedere le cose, pensava ad una soluzione. Devo inventarmi un qualche modo per togliere un antidoto...non ho mai dovuto curare una cura! Poi sebbe come un'illuminazione...e chiunque lo conoscesse sapeva bene che quella luce negli occhi significava che aveva appena avuto una pessima idea! Forse se ti imbottissi di veleno fino a saturare gli effetti dell'antidoto avremmo una possibilità! Pura speculazione senza alcun fondamento che probabilmente avrebbe solo accelerato il decesso del ninja della foglia...e tuttavia Febh estrasse un gran numero di fialette dall'aria pericolosa dalle tasche, pronto a mettere in atto la più terribile contaminazione dopo l'epidemia di Peste bubbonica del secolo precedente, quando il Venditore di Uova si avvicinò, tremante. Scu-scusate....non spara più saette, vero? Che diavolo vuoi tu? Ringhiò lo Yakushi, interrotto sul più bello e gentile come sempre. Niente, è che ho sentito quello che dicevate e forse posso dare una mano. Indicò quell'uovo verde. Quell'uovo. Lo ho avuto per vie traverse, ma appartiene ad una delle creature più velenose della terra: un Drago Verde! E si sta anche per schiudere!

    Stronzate. Si parla sempre di uova di drago ma nessuno a parte un drago può farle schiudere, quindi sono inutili, anche se qualcuno è tanto idiota da rischiare la vita per prenderne una! E' vero, ma giuro che lo ho visto muoversi...ha iniziato poco tempo fa, come se ci fosse un drago o qualcosa di simile nelle vicinanze! E poi che tu ci creda o meno quest'uovo è terribilmente velenoso anche così...basta toccare il guscio per finire intossicati. Se davvero vuoi avvelenare il tuo amico, non c'è niente di meglio. Febh rimase interdetto...come se stesse seriamente considerando la cosa. Ma come si era passati dal "curare" ad "avvelenare" il povero Hokage? Beh...potrebbe essere, ma non sono poi così sicuro che funzionerebbe. Potrebbe anche ammazzarlo. E dire che fino ad un secondo prima era pronto ad imbottire Raizen di tossine.

    Vuoi fare un tentativo? Non evocavi i serpentelli bianchi, tu? Magari un vermetto verde potrebbe tornarti comodo. Come volevasi dimostrare lo Yakushi era pronto a scaricare ogni responsabilità alla prima occasione buona! In realtà il Venditore di Uova voleva a tutti i costi piazzare l'uovo prima che si aprisse, dato che alla schiusa avrebbe emesso una nube di gas letale e non voleva rischiare la pelle! Si dice che i Draghi Verdi siano intrinsecamente tossici e malvagi...avvelenati persino nel'animo. Penso sarebbe più saggio usare il veleno dell'uovo e poi uccidere quella creatura non appena esce...dico così per dire. Per qualche motivo aveva in mano un cuscino di seta su cui poggiava l'uovo e lo piazzò in mano allo Yakushi. Ehi, aspetta un attimo! Nemmeno il tempo di rispondere ed il Venditore scappò a gambe levate. EHII! L'uovo di mosse appena.

    Avevano una bomba a portata di mano.

    Oh....beh, io tanto posso detossificare ogni veleno...e forse finire avvelenato potrebbe tornarti comodo. Intorno a loro la gente stava facendo piazza pulita...la voce di un uovo di Drago Verde in schiusa era molto peggio delle saette dell'Hokage. E la schiusa di un uovo in presenza del Pollo era sinonimo di calamità naturale. Nessuno li avrebbe mai disturbati. Certo...se tu avessi un qualche modo per...non so, sparare via le cose da dentro il corpo non dovremmo stare a fare giochetti chimici dal risultato casuale. In sostanza il primo vero guaio era che le possibilità di crepare mescolando antidoto e veleno erano circa dieci volte quelle di ottenere una guarigione. A voler essere generosi.

    Il secondo vero guaio era che tutto quel che era accaduto era stato filtrato dal cervello dell'Hokage con il velo rosa di uno Shoujo Manga, suo malgrado. Chissà quanto era consapevole di quel che stava capitando.

    Edited by Febh - 29/3/2016, 22:54
     
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    Uova che non ti aspetti








    Quando febh gli passò la carta ninja i cloni ebbero come un sussulto moltiplicandosi a dismisura così che i Febh deformi aumentassero, anche se dalle apparenze questa volta pareva che fossero stati sciolti nell’acido parzialmente, gran parte di loro pareva soffrire immensamente mentre la pelle ribolliva di chissà quale sostanza. Ma l’importante ora era il cavallo, e correva come un pazzo tra la folla, fin troppo veloce per essere raggiunto dal furente Hokage che fu costretto a seguirlo avvisando i passanti del suo passaggio rombando come una tempesta di fulmini incarnata.
    Quando il cavallo si fermò le allucinazioni svanirono, probabilmente il veleno stava nuovamente cambiando effetto, e la temperatura del Colosso non impiego tanto a risentirne, diventò rapidamente incandescente, affebbrato probabilmente, non sapeva dirlo con certezza visto che gli era capitato raramente di essere malato.
    Ma Febh si rese utile a confermare la teoria.

    Quell’intruglio mefitico mi sta facendo salire la febbre e dopo le allucinazioni non è proprio il massimo, sembra di aver preso dritta in faccia la carica dell’otto code

    Strizzò più di una volta le palpebre quando si rese conto che aveva inseguito un uovo all’occhio di bue ambulante.

    E io che pensavo in un cavallo o qualcosa di simile.
    Io non so che aveva quell’intruglio, ma alla giusta clientela potrebbe fare parecchia gola, sappilo.
    Anche se sembra che sia Ogen a gestire la tua grana.


    Alla domanda di febh alzò le spalle facendo segno di non conoscere la risposta.

    E che ne so?
    Ma lo vedi come mi hai ridotto?
    L’indovino mi aveva detto che il cavallo mi portava fortuna e mi ci sono fiondato dietro li per li, mai sprecare le occasioni e siamo finiti dove?


    Si chiese guardandosi intorno, la risposta però lo ingobbì di delusione.

    Bof, menomale che doveva portarmi fortuna, ammenochè non trovi qui attorno qualche ingrediente assurdo da farmi mettere insieme all’impasto che mi hai dato prima.

    Fu seguendo l’impaurito venditore di uova che il suo sguardo si posò sul re di quella bancarella: un uovo che per qualche secondo lo rapì totalmente l’attenzione di Raizen mentre Febh parlava di chissà cos, riuscì ad ignorarlo anche quando gli analizzò il fondo dell’occhio.

    Eh?
    Eh?
    Che affinità ho con l’elettricità dici?
    Sono un cazzo di fulmine incarnato Febh!


    Fu in quel momento che tenendo nervosamente gli occhi chiusi si voltò verso l’otese, ma sfortunatamente per lui la visione adolescenziale che Raizen aveva in quel momento non andava a suo favore, impedendogli di mettere a fuoco i più basiliari tratti facciali dell’odiato conoscente distorcendoli seguendo l’ondata di ormoni.

    Sei proprio una faccia di culoRaizen vision:
    sai?!?
    Di questo passo l’accordo sappi che salta!
    Ti ci metto uno srotola carta igienica nella spada!


    Non sapeva se le saette che contornavano il volto dell’amministratore bislacco erano un segno buono o cattivo rispetto ai fiori, ma ne vedeva a centinaia, probabilmente quella fase dipendeva molto dalle emozioni basiche presenti al momento dell’attivazione dell’effetto, e di certo quelle verso Febh non erano positive.
    Continuò ad inveire battendo il piede per terra, causando un piccolo smottamento che probabilmente fece sobbalzare più di un uovo nella vicina bancarella e di conseguenza far sbiancare il venditore che si mostrò interessato al caso, o semplicemente sufficientemente spaventato da cercare di sbolognarseli in qualche modo.

    Di… di chi è quell’uovo?!?

    Chiese in un cambio di atteggiamento così repentino da far pensare ad una spiccata bipolarità.
    Draghi verdi fu la risposta.

    Draghi verdi.

    Avrebbe voluto tendere la mano verso l’uovo, ma poi cosa sarebbe potuto succedere?
    Far schiudere l’uovo voleva dire mettere a repentaglio la vita di quel povero drago una volta uscito, nemmeno era nato che già lo odiavano, si riscoprì a guardare l’uovo con la pena di una madre che guarda il suo figlio partire per la guerra.
    Un colosso di oltre due metri che guardava con apprensione un uovo di drago che vedeva per la prima volta.

    FEBH! IO TI SFILO LE VERTEBRE DAL COLLO COME DA UN PORTA CD!
    E poi ti costringo a bere un ettolitro dei tuoi intrugli, vediamo se riesci a detossificare tutto prima di correre per tutta Oto credendoti un elefante arboricolo muschiato!


    Quei pensieri non potevano appartenergli, non in quel modo quantomeno!
    Così preso da un moto totalmente opposto di sentimenti afferrò saldamente l’uovo, grande quanto un pallone da basket all’incirca. Sentiva la vita pulsare al suo interno, ma cosa distingueva Raizen in quanto alleato dei draghi, da Febh?
    Si guardò le mani, mentre stringeva l’uovo, quasi con fare paterno.
    Il sangue.
    Era mediante quello che era legato ai draghi.
    Senza pensarci oltre, senza badare alle conseguenze dei suoi gesti avrebbe infatti eseguito un taglio sul palmo della mano, attento a non ledere tendini, per poi far sgorgare il prezioso liquido vitale al di sopra dell’uovo.
    Potè distintamente udire una forza vitale agitarsi all’interno del guscio prima di fermarsi totalmente, quasi in attesa, come se cercasse di comprendere chi stava oltre il coriaceo strato di materia organica che lo separava dall’esterno, come se non si aspettasse quel genere di richiamo, quella voce, quella sensazione.
    Intanto Raizen però era già venuto a contatto con una quantità di tossine spaventosa che gli invase il corpo come una botta di adrenalina.
    In tutto quel trambusto solo per un momento si era sentito meglio: quando la sua immagine iniziò a sfarfallare fuori controllo, anche se in realtà era stato colto da un dubbio, quell’evento fu causato dalla rabbia oppure era un modo per il suo corpo di espellere il veleno quando i suoi sintomi si facevano più gravi?
    A ben pensarci ora stava meglio, qualche problema emotivo, ma se non altro non vedeva cose assurde. Tranne Febh, ma era anche vero che Febh era sempre assurdo.
    La sua tecnica di teletrasporto dopotutto si basava sulla scomposizione del suo corpo in particelle, se nel processo il veleno veniva ignorato del tutto o parzialmente in quanto corpo estraneo o non dotato di tale abilità era probabile che con qualche passaggio potesse attenuare l’effetto del veleno, espellendolo come se fosse un setaccio.
    Appena giunto alla conclusione l’uovo emise una svaporata mefitica ad alta pressione con una colorazione decisamente poco piacevole, era possibile vedere nella nuvola verde venature di giallo e viola, probabilmente se una tossina esisteva nel mondo era dentro quell’uovo che era stata conservata, come un vaso di pandora.
    Chiuse gli occhi strizzandoli intanto che si vestiva nuovamente di elettricità, le scosse presero a muoversi lente e sinuose animate da un campo magnetico più concentrato e attento che fece nuovamente sfrangiare la sagoma del Colosso trasformandolo quasi in una visione mistica mentre reggeva tra le mani quell’uovo mortale per chiunque, la prima ondata non fu in grado di investirlo in quanto non era palpabile in quel momento, ma non sapeva che fine avrebbe potuto fare il veleno che già aveva in corpo, e nemmeno avrebbe potuto scoprirlo di li a poco poiché smettere di usare quella tecnica avrebbe significato inalare grosse quantità di un veleno che di certo Febh non avrebbe saputo eliminare se non con effetti ancor più devastanti.
     
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    La corte di Kusa

    Affari interessanti


    Parlato Kiyomi
    Parlato Clown

    Il simpatico pagliaccio non sembrò scomporsi neanche un po' quando Kiyomi lo informò di non sapere assolutamente niente dei fatti di Konoha o dell'organizzazione che l'aveva attaccata, anzi parve soddisfatto che ne fosse allo scuro, accingendosi allora a spiegarglielo nei dettagli mentre questa tentava di finire il suo thè.
    La ragazza gli prestò molta attenzione, dato che man mano che lui proseguì con il discorso potè rendersi contò che si stesse parlando di informazioni che in un altro contesto si sarebbero potute definire "scottanti", tuttavia non ne fu per niente impressionata, anzi lo trovò abbastanza interessante.
    Esiste un'organizzazione chiamata Hayate. Il nome viene dal loro leader: Hayate Tamasizu. Probabilmente molti li considerano dei criminali, e senza dubbio hanno compiuto azioni riprovevoli in determinati contesti, ma il punto fondamentale è che hanno uno scopo da raggiungere. E tutto ciò che può opporsi a questo scopo è...beh, da eliminare, anche se si tratta delle pacifiche istituzioni Accademiche....Penso che tu possa capire dove voglio arrivare, Lady Gatto.
    Ovviamente lei aveva già vagamente intuito quale fosse lo scopo di quell'incontro, ma lo lasciò ugualmente continuare per far si che potesse finalmente arrivare al punto della situazione, annuendo tranquillamente. Se ci fosse stato un altro ninja al suo posto, avrebbe già probabilmente reagito in maniera esagerata, allarmandosi, ma lei rimase quasi indifferente, sorridendo anche a quell'ultima frase come se si stesse parlando di normali chiacchiere di tutti i giorni.
    Mi chiamano Waru il Pagliaccio. Ho creato io la Corte. Ma sono anche la Liberalità di Hayate Tamasizu, e ti chiedo ufficialmente se vorresti unirti all'Organizzazione Hayate.
    Kiyomi rimase alquanto lusingata dopo che il pagliaccio le espresse chiaramente le sue intenzioni, ma la cosa che più non si sarebbe aspettata fu la rivelazione che fosse stato lui a creare la corte. All'improvviso si rese conto di non star scambiando due chiacchiere con un giullare qualunque messo a ricevere i visitatori, ritenendosi magari privilegiata che un individuo tanto importante le stesse facendo un offerta decisamente invitante.

    Dopo aver ascoltato lo scopo dell'organizzazione e quali sarebbero potuti essere i suoi compiti e privilegi (seppur in maniera un po' vaga), Waru attese una risposta dalla giovane donna, avendo terminato il suo discorso su quell'offerta di lavoro e volendo giustamente sapere la sua opinione.
    Kiyomi ormai aveva terminato di bere il suo tè, poggiando la tazza dall'insolita forma sul tavolino e riflettendo un po' su quanto aveva appena ascoltato. Non era di certo una scelta da prendere alla leggera, dovendo far parte di un'organizzazione criminale, tuttavia non fu quello a darle pensiero, non considerando granché le istituzioni accademiche, né di essere una kunoichi, ma piuttosto di lasciare la sua posizione in cui avrebbe potuto ricavarne un risultato simile per qualcosa di ignoto. Il pagliaccio fu molto chiaro sul modo di pensare dell'Hayate, e trovò interessante il loro obbiettivo, ma non avrebbe di sicuro rispondere così apertamente, quindi non si fece problemi a chiedere altri chiarimenti in merito.
    Bè, è un'offerta alquanto allettante, e tu sei molto gentile ad avermela proposta... ma gradirei comunque avere qualche dettaglio in più per capire meglio la situazione. Disse tranquillamente, sapendo che non si sarebbe fatto problemi ed esporle ulteriori informazioni, dato che probabilmente aveva già capito che avrebbe potuto fidarsi di lei.
    Innanzitutto, sorvolando lo scopo di voler raggiungere un immortalità perfetta (ambizione lodevole, complimenti), vorrei capire meglio quali dovrebbero essere all'incirca i miei compiti, anche se suppongo che sia il capo a deciderlo; e poi vorrei sapere quali vantaggi ne otterrei, non mi interessano molto sciocchezze come potere e ricchezza, non so se rendo l'idea.
    Le sue intenzioni erano sincere, la questione le interessava realmente, ma non si sarebbe tanto facilmente fatta abbindolare, in quanto quando si parlava di affari, ci sapeva fare. La sua espressione però divenne confusa quando il clown le accennò che la sua esperienza non sarebbe bastata a farle raggiungere la boutique di cui l'aveva informata prima.
    Oh, a dire il vero sono stata così presa dalla cosa che non ho neanche provato a salire sul soffitto, dando per scontato che non avrebbe fatto differenze, ma... se lo dici tu. Se vuoi aiutarmi va bene, ma a questo punto mi sembra di stare approfittando di te. Disse lasciandosi scappare un sorriso.
    Non ci aveva fatto caso, ma le sue potenzialità non erano ancora sufficienti a restare attaccata a testa in giù, tuttavia fu lui ad offrirsi di aiutarla ancora una volta per raggiungere il suo scopo, ma la cosa non la trovò neanche un po' sospetta, fidandosi senza un preciso perchè di quello strano tizio.
     
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    Un Momento di Scelte

    Kiyomi

    Il pagliaccio ascoltò con sincero interesse la risposta della ragazza, ed il solo fatto che lei non fosse inorridita nè avesse cercato di scappare era prova dell'occhio che quell'uomo aveva nello scegliere le persone. Waru sorrise. I dettagli sono figli del diavolo, mia cara, ma cionondimeno nascono strane alleanze quando si va in cerca di uno scopo quasi impossibile. Allargò le braccia. Ciò in cui crediamo è che sia possibile una forma di immortalità senza alcun limite nè ostacolo. Molte arti ninja simulano questo effetto ma in ultima analisi tutte possiedono una qualche debolezza o svantaggio...anche di natura morale visto che per alcune si deve letteralmente vendere l'anima ad un dio malvagio...e non è quello che vogliamo.

    Tre persone nelle nostre fila possiedono una forma di immortalità imperfetta, ed hanno atteso moltissimi anni per la venuta di Hayate. Lui ha il talento ed il karma necessario per diventare perfetto. E una volta che lo sarà, potrà elargire lo stesso privilegio ai suoi seguaci. E' per questo che noi lo aiutiamo a raggiungere il suo obbiettivo. E' per questo che lo seguiamo.
    Spiego con molta franchezza. Gli siamo fedeli, ma allo stesso modo ognuno di noi è fedele a sè stesso ed alle sue attività. Io ho creato la Corte ben prima di unirmi all'organizzazione sei anni fa, e come vedi sono ancora qui. Nessuno ti chiede di tradire il tuo villaggio o di abbandonare la tua normale carriera o posizione. Hayate è più uno stile di vita che impone alcune scelte, si sovrappone ma non cancella. Continuerai ad essere ciò che sei, ma potresti essere contattata per un incarico. E più incarichi eseguirai e più salirai nelle fila dell'organizzazione, in parallelo alla tua carriera ninja.

    Avrai anche una discreta libertà decisionale, nel senso che potrai scegliere di intraprendere delle missioni per l'organizzazione anche se questo non ti verrà ordinato, se tu lo riterrai corretto. Vedi, in linea di massima i tuoi compiti saranno tre.
    Sollevò un dito. Indagare ogni possibile notizia relativa al raggiungimento dell'immortalità. Questo include anche voci con le quali vieni in contatto. Il leader è predisposto a raggiungere questa condizioni ma sarebbe da sciocchi ignorare tutte le strade. Poi sollevò il secondo dito. In secondo luogo ti sarà richiesto di tanto in tanto di distruggere minacce che potrebbero danneggiare la Ricerca. Esistono veleni ed armi dai poteri terribili, ed alcune di queste potrebbero creare problemi persino ad un Perfetto Immortale...magari disturbandolo proprio mentre raggiunge questo stato. Poi sollevò il terzo dito. In ultimo, la missione potrebbe riguardare l'uccisione di qualcuno che ha tradito Hayate. Esistono diversi disertori, per quanto la cosa mi rammarichi. I più pericoloso hanno frainteso del tutto il messaggio di Hayate, attribuendosi il nome di "Peccati" o perlomeno desiderando di ottenerlo.

    Abbassò la mano, un pò abbattuto. I nomi sono potenti, e la ricerca di Hayate è pura. Egli si circonda solo di Virtù, e per quanto le nostre azioni possano a volte essere crudeli, perlomeno sono tutte guidate da un singolo ideale. I Peccati hanno frainteso completamente il messaggio, e devono essere trovati e schiacciati, assieme ai loro sottoposti. Congiunse le mani. Quanto ai vantaggi, oltre all'ovvia ricompensa finale, avresti sicuramente dei vantaggi nella tua formazione e nello sviluppo delle tue capacità. Partiresti dal rango più basso, in cui avrai solo supporto finanziario e di intelligence [1 Competenza Ryo]. A partire dal secondo rango ti verrà fornito un abito molto, molto speciale, capace di guarire anche dalle ferite più gravi come se nulla fosse, ma una volta sola. Il terzo rango è immediatamente inferiore al mio, al rango di Virtù, e fornisce ricompense ancora maggiori. A quel punto tutte le carte erano sul tavolo. Dunque, fermo restando che una remota ipotesi di tradire il Villaggio esiste, anche se improbabile...cosa mi rispondi, Lady Gatto. O magari ora che sai il mio nome vorresti rivelarmi il tuo, no?

    [...]

    In ogni caso la avrebbe poi condotta al negozio sul tetto, dopo averle fornito un paio di scarpette che sembravano essere uscite dal palmo della sua mano. Penseranno loro ad aderire al posto tuo. Andiamo pure a far compere...dentro c'è tutto ciò che potresti desiderare, mia cara. E non pensare che io mi approfitti...il solo fatto di essere visto assieme ad una simile bellezza non può che portarmi dei vantaggi, non credi? Dopotutto sono un Pagliaccio di prima classe!
     
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    Medicine Alternative

    Raizen e Febh

    Per l'ennesima volta: quell'Intruglio è pura arte mescitoria! Sei TU ad essere la persona sbagliata che doveva assumerlo. Bastava avvisare prima, no? Certe volte sei decisamente un incosciente! Ancora una volta, l'ennesima nella vita di Febh Yakushi, la realtà dei fatti dopo aver cozzato con la sua incapacità di assumersi delle responsabilità aveva finito per piegarsi ed essere completamente ribaltata all'interno della sua testa. Per lui la colpa era ovviamente del solo Raizen, ed anzi gli stava facendo un enorme favore a darsi pena per rimetterlo in sesto. E comunque io ho un sacco di autonomia economica! Aggiunse poi, piccato. La sua autonomia economica per inciso era una paghetta mensile nella quale doveva far rientrare tutto quello che non era direttamente collegato alle missioni o alla produzione di veleno, ma sarebbe morto piuttosto che rivelarlo. O più probabilmente avrebbe ammazzato l'interlocutore, a ben pensarci.

    E di che diavolo di indovino parli? L'unico che conosco è quello che legge nei visceri degli orfani, giù nella zona dei "Rituali e Metodi Moralmente Discutibili"...mi pare che stavolta la abbiano messa da qualche parte là dove sta la lapide con la muffa. Indicò causalmente una delle pareti occidentali...dopotutto erano miniaturizzati all'interno di un piccolo mausoleo privato. Anche se non conosco certo tutta la Corte, magari è uno nuovo. Fece spallucce, anche se sembrò irritarsi parecchio quando quello minacciò di far saltare il piano per la spada. EHI! Io ho fatto la mia parte e la sostanza era PERFETTA! Anche se non era quella chiesta dall'Hokage, ma non era poi così fondamentale farglielo sapere. Sei TU quello fallato solo perchè ti si è incarnito un fulmine da qualche parte! Sorvoliamo sulla percentuale di quanto aveva effettivamente capito e quanto aveva effettivamente ascoltato delle parole dell'altro.

    Quindi la spada me la devi comunque! Ti ho dato sia veleno che antiveleno! Ci fu poi la scena del Venditore di Uova, con tutte le implicazioni del caso e lo strano comportamento del Foglioso che sembrava stranamente attratto dal guscio verde carico di tossine. Vuoi vedere che con la tua percezione Shoujo ora vedi quell'uovo come se fossi Mamma Chioccia? Sbuffò. Comunque le vertebre sono molto più spesse di un CD. Come sempre la sua capacità di puntualizzare era sempre mirata alle priorità. E soprattutto i miei intrugli non potrebbero MAI farmi niente. Sono PERFETTI almeno quanto ME. Poi ebbe un attimo di incertezza. Cioè, in un ettolitro forse potrei finire per affogarci. Ma se lo bevessi non avrei il MINIMO problema. Febh poteva parlare e straparlare quanto gli pareva, perchè Raizen non lo stava ascoltando granchè, avendo percorso i pochi passi che lo separavano dall'uovo, per poi compiere chissà quale astruso rituale ed afferrarlo!

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    Sangue...ma perché questi cultisti fanno sempre tutto col sangue? Ehi, non mi dire che anche per quel vermetto bianco che ti portavi dietro ti sei affiliato ad una qualche setta astrusa! E poi il guscio è velenoso di base, se lo tocchi con la pelle aperta rischi solo di assorbirlo più veloc...oh cavolo! Come prevedibile il solo contatto con quell'uovo aveva riversato tanto di quel veleno nell'Hokage da spingerlo quasi oltre il precipizio del non ritorno. Fortunatamente il suo corpo era pieno di un antidoto dalla potenza indicibile che, per quanto gravato da notevoli effetti collaterali, restava un farmaco dalle proprietà quasi miracolose. L'equilibrio tra le due sostanze, ed il sangue (o meglio la ferita) che aveva creato un legame con il drago non ancora nato avrebbe presto cominciato a straziare il corpo dell'uomo, che prese a scaricare pura elettricità ovunque mentre l'uovo cominciava a creparsi appena, emettendo folate di vapore letale! EHI EHI EHI! Ritiro tutto, è stata una pessima idea mischiare veleno e antidoto! Ma cosa ti è passato per la testa a darmi retta? Incurante di quella piccola apocalisse localizzata Febh si avventò sul massiccio foglioso cercando di poggiargli una mano sulla spalla, ignorando i danni provocati dal veleno o dai fulmini, che venivano guariti in pochi secondi. BUTTA QUELL'AFFARE O MI COSTRINGERAI A FARE QUALCOSA DI BRUTTO!

    Ma Raizen non ascoltava, concentrato com'era sulla vita che teneva in mano e la propria che si affievoliva, dilaniata dal suo stesso chakra (una volta ancora) e dall'azione combinata di due terribili agenti chimici. E va detto che lo Yakushi non riuscì a toccarlo perché in quel momento il corpo dell'Hokahe sfarfallò, spostandosi di un metro buono sulla destra. EHI! Cercò di levargli nuovamente l'uovo di mano, ma ancora una volta quello sparì una frazione di secondo prima di essere raggiunto..e poi ancora ed ancora. CHE DIAVOLO STAI FACENDO? LA TUA SETTA TI HA FATTO DIVENTARE UNA LUCCIOLA? Gridò in preda alla frustrazione, anche se le scariche si stavano via via affievolendo e con esse il veleno, sia nel corpo che nell'uovo...ma allo stesso modo anche il chakra di Raizen finì per esaurirsi rapidamente, tanto che ben presto non riuscì più a svanire e riapparire od emettere fulmini, quasi stabilizzato ma con in circolo ancora grandi quantità di veleno. L'uovo invece aveva smesso di emettere fumi dalle minuscole crepe della superficie, ma restava comunque una delle cose più tossiche sulla faccia della terra.

    Ah, la hai piantata ora, eh? E ora cosa ne faccio di te? Si avvicinò, irritato per non essere riuscito nel suo intento (e nessuno vuole un Febh Yakushi irritato accanto). Guardò l'uovo a lungo, quasi indeciso se prenderlo e spiaccicarlo al suolo, ma alla fine lasciò perdere, afferrandolo con sicurezza dalla distanza col chakra adesivo e poggiandolo sul cuscino in seta che era caduto poco lontano. Poi tornò dall'allievo, con le braccia incrociate mentre il veleno e l'antidoto proseguivano la loro opera letale, anche se affievoliti. A giudicare dalle labbra serrate sembrava molto combattuto sul da farsi. Potrebbe anche essere che si dissolvano da soli lasciandolo solo con qualche lieve deficit motorio ed intellettivo. A seconda dell'estensione del danno penso potrebbe essere anche un miglioramento. Oppure crepa. Commentò da solo...anche se forse Raizen era semicosciente e avrebbe potuto sentirlo e rispondere, per quanto al limite estremo delle forze. Ma ho come la sensazione che entrambe le opzioni potrebbero pregiudicare la mia spada. Già. La spada. Già. Lo ripeté due volte, quasi a voler convincere sè stesso di quali fossero le sue reali intenzioni. Mi vedo costretto a fare qualcosa di brutto. Costretto. Niente a che vedere con l'eventuale punta di fastidio che qualcuno potrebbe pensare che io proverei nei vederti crepare, ovviamente.

    Quindi con estrema riluttanza si avvicinò all'allievo, scoprendo un braccio. Senti pivello. Bada che se ne parli in giro giuro che ti pentirai di aver mai respirato a questo mondo. E sia chiaro che lo faccio solo per mio assoluto guadagno personale. Non farti idee strane su una qualche forma di attaccamento, ok? Quindi distolse lo sguardo, avvicinando la carne del braccio alla bocca dell'altro. Avanti, mordi. E non fare domande se ci tieni alla pelle. Sarebbe bastato un breve contatto perchè lo Yakushi condividesse le sue capacità curative con Raizen, inondandolo del suo chakra capace di insinuarsi in ogni singola cellula per potenziarne la crescita e mitosi...incluse quelle deputate a detossificare i veleni. Pochi istanti, ed ogni sostanza estranea sarebbe svanita dal corpo del ninja della Foglia, mentre le sue ferite guarivano completamente!



    Va detto che in tutto quel gran circo nessuno si era avvicinato o si era fermato più di tanto. Ad essere onesti nella zona vicina stavano facendo combattere un ibrido Mucca-Cobra contro un ex-jonin a cui avevano impiantato il cervello e le ali di un fagiano, e questo aveva attirato l'attenzione molto più di quanto non avessero potuto fare il Pollo e RaiKitsune. Meno male che nessuno dei due lo venne mai a sapere, o (soprattutto il Pollo) avrebbero potuto alzare il volume per il puro gusto di attirare l'attenzione.

    A quel punto, quasi con imbarazzo, lo Yakushi si sarebbe alzato bruscamente, abbastando la manica ed avvicinandosi all'uovo. Non usare troppo quella tua roba elettrica nei prossimi giorni. Non si sa mai cosa potrebbero aver provocato quelle due sostanze assieme! Disse senza nemmeno guardare in faccia il suo "paziente". E ora che ne facciamo dell'uovo? Sta per schiudersi, ma mi pare che non si sia più così tossico. Lo avrebbe toccato con un dito, lasciando che il veleno gli entrasse in circolo. Uno Yakushi riesce sempre ad identificare le sostanze estranee e poi annullarne gli effetti del tutto, e poteva affermare con certezza che quel veleno era assai indebolito. Confermo, niente gas letale. Ammazziamo il vermetto verde come esce o disintegro direttamente l'uovo? Anche senza nube tossica il Venditore ha detto che sono malvagi di natura, no? E poi che ci faresti con un drago cucciolo? Mica puoi portarlo ad allattare dal drago nero sotto Oto! La buttò là, allargando le braccia. Che poi, i draghi si allattano? Lui non ne aveva idea in effetti.
     
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    Degli sproloqui visionari di Febh, Raizen sentì veramente poco, il veleno entrato in circolo che gli combatteva all’interno del corpo con l’antidoto fornitogli da Febh lo lanciarono in un tunnel visionario in cui erano presenti esclusivamente lui, l’uovo e la vita che conteneva.
    Mentre il suo corpo si impostava da solo per l’autodifesa impedendo a Febh di toccarlo, lui divenne in grado di vedere il piccolo drago, similarmente ad una madre che sogna del suo bambino e di come sarà una volta datolo alla luce.
    E il suo era nero, o meglio lo stava diventando: nero e maledetto come tutta la sua stirpe, fu li che comprese che il risentimento verso i draghi dell’est non era corretto, che qualcosa al di là della loro volontà li rendeva malvagi o attaccati ad un ideale che non era loro.
    Eppure su una vita nuova e pura come quella non poteva gravare un simile peso, fu quella convinzione a far concentrare Raizen sul Nero, su cosa fosse e soprattutto dove fosse: era attorno alla creatura, non ne faceva ancora parte, le uova dopotutto erano delle incubatrici, e quella non poteva che nutrire il nascituro con la maledizione.
    Il male era rimasto ad attendere fino a quel momento, ed avrebbe atteso ancora.
    Fu per questo che pochi istanti prima che il nero si stringesse del tutto attorno al drago Raizen infranse l’uovo bagnando il pavimento con un liquido amniotico nero e ribollente, il piccolo non si era formato ancora del tutto, gli mancavano le energie finali che la totale contaminazione gli avrebbe dato, per questo c’era il sangue, per questo c’era il chakra del Colosso e per questa ragione era calato così vertiginosamente.
    Quando Febh si fece vicino avrebbe potuto notare che le mani del Colosso avevano assorbito così tanto veleno da assumere un colore così scuro da apparire totalmente nero, viola nei punti più chiari, ma decisamente non salubre, probabilmente morto, del tutto divorato dalle tossine, per questo rimasero strette all’uovo, rompere le fibre muscolari di un ninja così allenato dopo che erano state prosciugate non era semplice e la fretta imponeva reazioni rapide.
    Quando l’otese, superando i dubbi porse a Raizen il braccio questo morse, senza esitazione, conosceva l’abilità di Febh, ne aveva intuito il funzionamento tempo addietro ma non pensava che avrebbe mai potuto sperimentarla sulla propria pelle, se fosse stato più cosciente sarebbe rimasto stupito.
    Sentì la vita scorrergli dentro, quasi ingrossandogli i vasi sanguigni mentre il suo corpo veniva totalmente ripristinato, detossificando il veleno in men che non si dica.
    Fu per lo stupore che a cure complete l’Hokage rimase a bocca aperta una volta finito di prendere ciò di cui necessitava, allargando le braccia quanto bastava da rivelare che il guscio era già aperto e dal suo interno il drago premeva per uscire.
    Ma nonostante l’evento fosse epocale, per Raizen in particolar modo in quanto questo lo elevava senza ombra di dubbio a Drago tra i Draghi, il Colosso non mosse un muscolo, restando con gli occhi inchiodati su Febh.

    O no, no.
    Figurati.


    Lo fissava ancora con occhi sgranati, cercando di processare quell’evento.
    Cosa poteva aver mosso l’otese?
    Mero interesse per la sua arma?
    Probabile, ma era certo che esistessero altri fabbri certo non meccanici, ma davvero un gesto simile solo per quell’arma?
    Possibile che in qualche recondito e profondo angolo Febh provasse una distorta stima per Raizen?
    Era curioso vedere due occhi sbarrati per lo stupore assottigliarsi facendosi pensierosi pur senza perdere la sorpresa, erano due espressioni in un'unica faccia.
    Dal punto di vista dell’otese dopotutto quella corsa era stata fatta solo per dare a Raizen la possibilità di salvarsi la pelle.
    Poi lentamente il cervello riprese a ingranare, permettendogli di sentire il sapore lievemente salato tipico della pelle umana, sensazione che gli fece immaginare la scena vista dall’esterno:
    Aveva morso un altro uomo.
    La testa arretrò lievemente mentre il mento gli si avvicinò al petto.

    Io… io non… tu…
    …devo dimenticarmelo.


    Prese un profondo respiro cercando di incamerare una calma che pareva essere dispersa nell’aria.

    Credo sia conveniente per entrambi non farne mai parola.
    Mai.


    Tutto per il Colosso era accettabile, ma il suo orgoglio da uomo quello no, quello era intoccabile.

    … e cazzo io sono un uomo tutto d’un pozzo.

    Qualche rimasuglio del veleno in circolo, probabilmente.
    Ma finalmente lo stupore e la preoccupazione erano rientrati in range accettabili, per cui riuscì a dedicarsi al piccolo drago, acciambellato sulle sue mani assopito da una nascita che per quanto fosse stata alimentata da uno degli uomini più vigorosi del continente, era prematura.

    Beh, direi che porsi domande ormai non ha senso.

    Guardò il piccolo rettile e stava per rivolgergli la parola quando Febh gli disse del drago presente sotto ad Oto, quasi facendo andare di traverso la lingua a Raizen per la sorpresa, anche se in realtà era più un sovraffollamento di insulti che decise all’ultimo di frenare poiché, dopotutto, Febh non era a conoscenza della pericolosa storia dei draghi.

    Allattare di sicuro no, è una cosa troppo orribile anche solo da pensare... cioè, riesci a immaginare una mammella di drago?
    Dio che cosa rivoltante... ma farò visita a quel drago.
    Intanto tu, piccoletto, sai chi sei?


    Ebbe già esperienza con Kubomi della capacità dei draghi di interagire col mondo e con gli umani sin dai loro primi secondi di vita.
    La maledizione aveva già contaminato il piccolo essere?
     
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