La Corte di Kusa

Febh, Raizen e Kiyomi al Mercato (nero)

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  1. Yusnaan
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    La Corte di Kusa

    Trattative concluse


    Parlato Kiyomi
    Parlato Waru

    La conversazione andò avanti senza problemi, e Waru continuò ad andare più nel dettaglio riguardo la sua proposta e l'obiettivo dell'organizzazione di cui faceva parte. La questione dell'immortalità, in particolare, interessò non poco alla ragazza, che stava riflettendo molto attentamente su quella difficile scelta che le venne proposta.
    Ciò in cui crediamo è che sia possibile una forma di immortalità senza alcun limite nè ostacolo. Molte arti ninja simulano questo effetto ma in ultima analisi tutte possiedono una qualche debolezza o svantaggio...
    Era una proposta più che invitante, specie perché non poteva non farle gola l'idea che avevano di immortalità. Il suo pensiero fisso da molti anni era sempre stato quello di preservare il suo corpo perfetto, e quel pagliaccio le stava praticamente offrendo un tale compenso, certo non immediato e senza dover affrontare molti ostacoli, ma da come ne parlò potè intuire che fosse molto sicuro di quanto stesse dicendo.
    Anche da Raizen aveva avuto una promessa del genere, ma al contrario di lui, non le aveva dato tutte quelle certezze e quei dettagli che avrebbero potuto convincerla al 100% che non stesse mentendo, dandole come unica assicurazione la sua parola. Fino a quel momento non ci aveva pensato, non avendo messo in dubbio la promessa dell'Hokage, tuttavia ora che le si stava presentando davanti un'altra scelta avrebbe dovuto valutare bene come comportarsi.
    Entrare a far parte di un'organizzazione tanto potente avrebbe sicuramente avuto dei vantaggi non da poco, soprattutto se si sarebbe potuto finalmente realizzare l'obiettivo finale. Waru continuò spiegandole con tranquillità che avrebbe potuto continuare la sua vita come se niente fosse, dovendo solo rispettare certe regole e svolgere degli incarichi saltuari, anche se la loro natura non la turbò per niente, avendo già capito il loro modo di agire.
    Mentre ascoltò le parole del clown, cominciò ad immaginarsi la sua situazione così come gliela stava proponendo, cercando di immedesimarsi nel ruolo che avrebbe dovuto svolgere nel caso in cui avesse accettato.

    Su quel punto, il clown la rassicurò molto, prendendo anche come esempio la sua stessa Corte, che aveva continuato a gestire come se nulla fosse anche se era entrato a far parte dell'Hayate. Ciò stava a significare che lei avrebbe potuto facilmente continuare il suo percorso tranquillamente, ma dal suo punto di vista non era certo così semplice. Svolgere degli incarichi per conto dell'organizzazione per poterla aiutare ad andare avanti e raggiungere il suo scopo era certamente un lavoro impegnativo, seppur si sarebbe rivelato gratificante, ma non era ovviamente quello a crucciarla.
    Raizen le aveva offerto una cosa assai simile, ma prima lei avrebbe dovuto ancora allenare il suo corpo al cambiamento che avrebbe dovuto subire e nel frattempo comportarsi come una qualunque ninja obbedendo ai suoi ordini, e questa non era una delle più affascinanti aspettative. D'altra parte, anche lavorare per l'Hayate per chissà quanto tempo non si prospettava una cosa semplice e priva di pericoli, specie se le loro mansioni si svolgevano in quella che nella maggior parte del continente era considerata illegalità, cosa che avrebbe potuto dare diversi problemi.
    L'idea di avere un abito che le avrebbe consentito di guarire ogni sua ferita fu anch'essa molto stuzzicante, dato che avrebbe potuto fornirle un qualche genere di protezione in caso venisse scoperta. Il suo sguardo era attento e allo stesso tempo pensieroso, mentre ascoltava il clown giungere al termine del suo discorso, quando ebbe finalmente terminato di elencare la gerarchia dell'organizzazione.
    Dunque, fermo restando che una remota ipotesi di tradire il Villaggio esiste, anche se improbabile...cosa mi rispondi, Lady Gatto. O magari ora che sai il mio nome vorresti rivelarmi il tuo, no?
    Oh, ma certo, anzi perdonami la dimenticanza. Il mio nome è Kiyomi. Disse ricordandosi improvvisamente di non essersi ancora presentata, per poi rimettersi a riflettere sulla sua decisione. Era ovvio che quel buffo uomo si aspettava una risposta, in particolare dopo averle rivelato così apertamente dettagli tanto importanti e che normalmente dovrebbero restare segreti, quindi una scelta andava fatta.
    Si appoggiò sullo schienale della sedia, valutando pro e contro di ciascuna delle due vie che avrebbe potuto intraprendere. Da un lato c'era la possibilità già assicurata di divenire immortale grazie alle conoscenze di Raizen, che in quanto kage di un villaggio doveva avere accesso di sicuro a molti segreti, anche se fino a quel momento non vi era ancora nulla di certo. Dall'altra parte, invece, c'era l'alternativa di poter far parte di una potente organizzazione che mirava proprio a quello che lei anelava di più, quindi con un interesse in comune al suo e che non le avrebbe proibito di continuare la sua carriera e fare quello che più le aggradava, così come anche Waru aveva fatto in passato e stava ancora facendo.
    Al contrario di lui, però, Kiyomi era in qualche modo legata alla figura dell'Hokage, essendo ormai su un piano di confidenza diverso rispetto a quello di un normale ninja col proprio kage, quindi entrare a far parte di un'organizzazione criminale non le avrebbe di certo giovato, ed era ancora alquanto inesperta per entrare in contrasto con simili autorità, specie se vi fosse il pericolo costante di venire scoperti.
    La situazione sarebbe potuta peggiorare e divenire alquanto spiacevole; non che le importasse di tradire Konoha, in fondo non era mai stato nè il villaggio nè la carriera ninja ad interessarle, ma la sua incolumità avrebbe di sicuro potuto risentirne.

    Dopo aver riflettuto ancora un po' per diversi e lunghi istanti, diede infine la sua risposta al clown, con un leggero sospiro prima di cominciare a parlare. Bè, ribadisco ancora una volta che si tratta di una proposta molto invitante, davvero. Sono molto tentata di accettare e sarei felice di potervi aiutare a raggiungere il vostro scopo, ma purtroppo, a malincuore, sento di non poterlo fare. La sua espressione era alquanto crucciata mentre pronunciò quelle parole, credendo fermamente di aver voluto accettare se non ci fosse stato un inghippo che proprio non poté ignorare.
    E' davvero un peccato, perchè se ci fossimo incontrati un mese fa, sta sicuro che avrei accettato senza pensarci due volte. A me interessa in particolar modo il vostro obbiettivo ultimo, in quanto in qualche modo è anche il mio, ma sfortunatamente ho già stretto un accordo simile con l'Hokage non molto tempo fa, che mi ha promesso di trovare una soluzione a questo mio problema.
    Chiariamoci, non è per una questione di promesse o di una parola data, che credo di non poter accettare; la tua offerta è particolarmente invitante, ma unirvi a voi mi metterebbe in una situazione alquanto spiacevole proprio per questa specie di complicità che ormai ho con l'Hokage, e credo che tu capisca che intendo dire.
    Io non faccio la doppiogiochista, ma non per una questione di onore o baggianate simili, a me sia del villaggio che dell'accademia non interessa granché, ma non mi va di immischiarmi in guerre tra due fronti che non mi appartengono, finirei solo mettermi nei guai. Ecco perchè dico che se solo ci fossimo incontrati prima, avrei accettato ad occhi chiusi.
    Disse infine sorridendo. Purtroppo sentiva di star rifiutando una bella opportunità, specie se l'immortalità che inseguono si sarebbe potuta definire migliore di quella offerta da Raizen, ma in fondo a lei era sempre interessato il pensiero fisso di non invecchiare mai, non avendo seriamente pensato ad avere anche un corpo immortale ed indistruttibile.
    Inoltre, potremmo dire che la mia parte di patto l'abbia già rispettata, ed ho pagato un prezzo assai alto, quindi a questo punto, rinunciarvi per ritrovarmi in una situazione in una certa maniera simile, mi sembra un passo alquanto impulsivo. Mi ha fatto molto piacere conoscerti e ti ringrazio molto per questa proposta ed il resto, ma purtroppo devo declinare l'invito. Concluse, aspettandosi una risposta, per poi farsi condurre alla boutique sul soffitto nel momento in cui avessero finito con le trattative.

    Anche se Waru le aveva fatto notare che non sarebbe potuta riuscire a salire fin sopra al tetto, restando a testa in giù, questi le fornì un paio di scarpe che avrebbero potuto sostituirsi a quella sua incapacità.
    Penseranno loro ad aderire al posto tuo. Andiamo pure a far compere...dentro c'è tutto ciò che potresti desiderare, mia cara. E non pensare che io mi approfitti...il solo fatto di essere visto assieme ad una simile bellezza non può che portarmi dei vantaggi, non credi? Dopotutto sono un Pagliaccio di prima classe!
    Oh, io l'avevo detto: il costume da clown non ti rende giustizia, dovevi vestirti da cavaliere. Gli disse con tono divertito e grato verso quel bizzarro personaggio, ponendo poi il suo braccio sotto quello di lui come una coppia ed avviandosi al negozio.
    Finalmente poté varcare la soglia di quel negozio tanto ambito e che era stato il suo chiodo fisso fin da quando ne aveva sentito parlare. Una boutique talmente esclusiva da poter essere accessibile soltanto a chi aveva una straordinaria capacità di controllo del chakra per rimanere a testa in giù attaccandosi al soffitto, quindi in nessun modo si sarebbe mai potuta perdonare il fatto di essersi lasciata sfuggire quell'occasione unica: se vi era una negozio esclusivo, specie di quella portata, lei doveva andarci.
    Dopotutto, aveva sempre avuto una considerevole disponibilità economica, quindi era solita fare acquisti dovunque volesse e senza problemi. Quando entrò finalmente nella boutique col suo accompagnatore, superando il buttafuori all'ingresso, non poté che sentirsi completamente soddisfatta del solo pensiero di esserci arrivata e potendosi infine mettersi alla ricerca degli abiti migliori che vi avrebbe potuto trovare, sicuramente abiti introvabili in qualsiasi altra parte del continente. Il negozio era ovviamente affollato, ma tutta la meravigliosa merce era a sua disposizione, non dovendo far altro che cominciare a fare del sano shopping come non le capitava da un pezzo.
    Per fortuna non usciva mai di casa senza dei soldi dietro, avendo con sè magari non denaro sufficiente per darsi alla pazza gioia, ma sicuramente le sarebbero bastati per comperare dei capi alquanto pregiati, spendendo fino all'ultimo centesimo, dato che sapeva che l'occasione di tornare in quel luogo non le si sarebbe ripresentata molto presto.
    La corte era davvero un posto spettacolare, e come Waru le disse al loro primo incontro, vi si poteva trovare realmente di tutto. Tra gli articoli di quel incredibile negozio, in particolare, c'erano ogni genere di abiti ed accessori che sarebbero potuti servire ad un ninja, e Kiyomi non si lasciò di certo scappare gli abiti all'ultima moda. Infatti, tra la grande varietà di vestiti, ve n'erano alcuni particolarmente speciali: abiti ninja molto comodi e pratici per combattere, ma che all'occorrenza potevano allungarsi e cambiare forma, divenendo degli eleganti abiti da sera. [Immagini di riferimento]

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    Tra un abito ed un altro, poi, non poterono certo passarle inosservate altre piccole chicche per le kunoichi, adocchiando immediatamente delle stupende scarpe eleganti col tacco che garantivano una comodità inverosimile, come se si stessero indossando delle pantofole, e comprandone ovviamente almeno 3 paia, tra cui un paio di scarpette di puro cristallo praticamente infrangibili e sempre con la solita comodità garantita. [Immagine di Riferimento]

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    Una volta passato il tempo necessario per fare i suoi acquisti con tutta calma, quindi almeno un'oretta buona, sarebbe uscita dal negozio completamente appagata e soddisfatta, portando con sè le varie borse dov'erano sistemati tutti i suoi nuovi vestiti. Se il Waru l'avesse attesa o meno, l'avrebbe salutato al momento del congedo molto amichevolmente ed accennando un inchino, per poi prendere la strada verso la bancarella di Febh una volta fuori dalla boutique.
    Con molta tranquillità avrebbe cercato di orientarsi verso la zona in cui sapeva essere l'otese, sperando che non avesse già fatto i bagagli per andarsene e se ne fosse andato. Quando si allontanò dalla parete in cui si stava esercitando con il chakra adesivo, non lo trovò alla sua bancarella, vedendo solo una delle sue lucertole intenta a fare qualcosa che non volle neanche sapere, quindi sperando che non l'avessero abbandonata in quel covo di criminali solo perchè l'avessero persa di vista, tornò con una piccola preoccupazione al punto di ritrovo che non sarebbe sparita finchè non avesse constatato di non essere rimasta sola.
    In ogni caso, avrebbe percorso molto felicemente la strada verso la bancarella, ancora alquanto euforica per gli acquisti appena fatti, scalando la parete verso il "bazaar degli alimenti non proprio salubri" quasi saltellando, arrivando infine ad appoggiarsi al bancone dello svitato con estrema noncuranza e mettendo in mostra le sue impressionanti doti nell'usare il chakra adesivo apprese nel giro di un paio d'ore. Ciao ragazzi. Successo qualcosa di interessante mentre ero via? Avrebbe detto con estrema tranquillità sfoggiando anche la sua nuova maschera da gatta, e se qualcuno le avesse chiesto come avesse fatto a sviluppare in così poco tempo una simile abilità con il controllo del chakra, avrebbe risposto molto semplicemente con una scusa non del tutto falsa, così da salvare le apparenze. Il suo tono era leggermente stanco per la faticosa serata che aveva affrontato andando avanti e indietro per quell'immenso luogo e non essendo neanche abituata all'uso costante di chakra per camminare sui muri.
    Oh, un amico di passaggio mi ha dato un paio di dritte. Sai, quel clown che abbiamo incontrato all'ingresso, devo dire che è simpatico. E grazie al cielo, aggiungerei, perchè se avessi dovuto aspettare voi, col cavolo che ci arrivavo a quella boutique entro stasera.
    Non aveva di certo intenzione di rivelare i dettagli del loro incontro, ma se la faccenda non fosse andata giù a Raizen, avrebbe fatto un'espressione sconfitta, ammettendo di essere stata aiutata da quella specie di pozione che gli aveva fornito il pagliaccio, ma dicendo di averla pagata.

    Vorrei fare i miei complimenti a Febh per aver invogliato Kiyomi a ringraziare qualcuno facendole provare stima per Waru, dato che in tutte le giocate fatte fino ad ora, non aveva mai detto una volta "grazie". Lei non ringrazia nessuno :cxz:
     
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20 replies since 16/2/2016, 00:46   495 views
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