La Corte di Kusa

Febh, Raizen e Kiyomi al Mercato (nero)

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    La Corte di Kusa

    Trattative concluse


    Parlato Kiyomi
    Parlato Waru

    La conversazione andò avanti senza problemi, e Waru continuò ad andare più nel dettaglio riguardo la sua proposta e l'obiettivo dell'organizzazione di cui faceva parte. La questione dell'immortalità, in particolare, interessò non poco alla ragazza, che stava riflettendo molto attentamente su quella difficile scelta che le venne proposta.
    Ciò in cui crediamo è che sia possibile una forma di immortalità senza alcun limite nè ostacolo. Molte arti ninja simulano questo effetto ma in ultima analisi tutte possiedono una qualche debolezza o svantaggio...
    Era una proposta più che invitante, specie perché non poteva non farle gola l'idea che avevano di immortalità. Il suo pensiero fisso da molti anni era sempre stato quello di preservare il suo corpo perfetto, e quel pagliaccio le stava praticamente offrendo un tale compenso, certo non immediato e senza dover affrontare molti ostacoli, ma da come ne parlò potè intuire che fosse molto sicuro di quanto stesse dicendo.
    Anche da Raizen aveva avuto una promessa del genere, ma al contrario di lui, non le aveva dato tutte quelle certezze e quei dettagli che avrebbero potuto convincerla al 100% che non stesse mentendo, dandole come unica assicurazione la sua parola. Fino a quel momento non ci aveva pensato, non avendo messo in dubbio la promessa dell'Hokage, tuttavia ora che le si stava presentando davanti un'altra scelta avrebbe dovuto valutare bene come comportarsi.
    Entrare a far parte di un'organizzazione tanto potente avrebbe sicuramente avuto dei vantaggi non da poco, soprattutto se si sarebbe potuto finalmente realizzare l'obiettivo finale. Waru continuò spiegandole con tranquillità che avrebbe potuto continuare la sua vita come se niente fosse, dovendo solo rispettare certe regole e svolgere degli incarichi saltuari, anche se la loro natura non la turbò per niente, avendo già capito il loro modo di agire.
    Mentre ascoltò le parole del clown, cominciò ad immaginarsi la sua situazione così come gliela stava proponendo, cercando di immedesimarsi nel ruolo che avrebbe dovuto svolgere nel caso in cui avesse accettato.

    Su quel punto, il clown la rassicurò molto, prendendo anche come esempio la sua stessa Corte, che aveva continuato a gestire come se nulla fosse anche se era entrato a far parte dell'Hayate. Ciò stava a significare che lei avrebbe potuto facilmente continuare il suo percorso tranquillamente, ma dal suo punto di vista non era certo così semplice. Svolgere degli incarichi per conto dell'organizzazione per poterla aiutare ad andare avanti e raggiungere il suo scopo era certamente un lavoro impegnativo, seppur si sarebbe rivelato gratificante, ma non era ovviamente quello a crucciarla.
    Raizen le aveva offerto una cosa assai simile, ma prima lei avrebbe dovuto ancora allenare il suo corpo al cambiamento che avrebbe dovuto subire e nel frattempo comportarsi come una qualunque ninja obbedendo ai suoi ordini, e questa non era una delle più affascinanti aspettative. D'altra parte, anche lavorare per l'Hayate per chissà quanto tempo non si prospettava una cosa semplice e priva di pericoli, specie se le loro mansioni si svolgevano in quella che nella maggior parte del continente era considerata illegalità, cosa che avrebbe potuto dare diversi problemi.
    L'idea di avere un abito che le avrebbe consentito di guarire ogni sua ferita fu anch'essa molto stuzzicante, dato che avrebbe potuto fornirle un qualche genere di protezione in caso venisse scoperta. Il suo sguardo era attento e allo stesso tempo pensieroso, mentre ascoltava il clown giungere al termine del suo discorso, quando ebbe finalmente terminato di elencare la gerarchia dell'organizzazione.
    Dunque, fermo restando che una remota ipotesi di tradire il Villaggio esiste, anche se improbabile...cosa mi rispondi, Lady Gatto. O magari ora che sai il mio nome vorresti rivelarmi il tuo, no?
    Oh, ma certo, anzi perdonami la dimenticanza. Il mio nome è Kiyomi. Disse ricordandosi improvvisamente di non essersi ancora presentata, per poi rimettersi a riflettere sulla sua decisione. Era ovvio che quel buffo uomo si aspettava una risposta, in particolare dopo averle rivelato così apertamente dettagli tanto importanti e che normalmente dovrebbero restare segreti, quindi una scelta andava fatta.
    Si appoggiò sullo schienale della sedia, valutando pro e contro di ciascuna delle due vie che avrebbe potuto intraprendere. Da un lato c'era la possibilità già assicurata di divenire immortale grazie alle conoscenze di Raizen, che in quanto kage di un villaggio doveva avere accesso di sicuro a molti segreti, anche se fino a quel momento non vi era ancora nulla di certo. Dall'altra parte, invece, c'era l'alternativa di poter far parte di una potente organizzazione che mirava proprio a quello che lei anelava di più, quindi con un interesse in comune al suo e che non le avrebbe proibito di continuare la sua carriera e fare quello che più le aggradava, così come anche Waru aveva fatto in passato e stava ancora facendo.
    Al contrario di lui, però, Kiyomi era in qualche modo legata alla figura dell'Hokage, essendo ormai su un piano di confidenza diverso rispetto a quello di un normale ninja col proprio kage, quindi entrare a far parte di un'organizzazione criminale non le avrebbe di certo giovato, ed era ancora alquanto inesperta per entrare in contrasto con simili autorità, specie se vi fosse il pericolo costante di venire scoperti.
    La situazione sarebbe potuta peggiorare e divenire alquanto spiacevole; non che le importasse di tradire Konoha, in fondo non era mai stato nè il villaggio nè la carriera ninja ad interessarle, ma la sua incolumità avrebbe di sicuro potuto risentirne.

    Dopo aver riflettuto ancora un po' per diversi e lunghi istanti, diede infine la sua risposta al clown, con un leggero sospiro prima di cominciare a parlare. Bè, ribadisco ancora una volta che si tratta di una proposta molto invitante, davvero. Sono molto tentata di accettare e sarei felice di potervi aiutare a raggiungere il vostro scopo, ma purtroppo, a malincuore, sento di non poterlo fare. La sua espressione era alquanto crucciata mentre pronunciò quelle parole, credendo fermamente di aver voluto accettare se non ci fosse stato un inghippo che proprio non poté ignorare.
    E' davvero un peccato, perchè se ci fossimo incontrati un mese fa, sta sicuro che avrei accettato senza pensarci due volte. A me interessa in particolar modo il vostro obbiettivo ultimo, in quanto in qualche modo è anche il mio, ma sfortunatamente ho già stretto un accordo simile con l'Hokage non molto tempo fa, che mi ha promesso di trovare una soluzione a questo mio problema.
    Chiariamoci, non è per una questione di promesse o di una parola data, che credo di non poter accettare; la tua offerta è particolarmente invitante, ma unirvi a voi mi metterebbe in una situazione alquanto spiacevole proprio per questa specie di complicità che ormai ho con l'Hokage, e credo che tu capisca che intendo dire.
    Io non faccio la doppiogiochista, ma non per una questione di onore o baggianate simili, a me sia del villaggio che dell'accademia non interessa granché, ma non mi va di immischiarmi in guerre tra due fronti che non mi appartengono, finirei solo mettermi nei guai. Ecco perchè dico che se solo ci fossimo incontrati prima, avrei accettato ad occhi chiusi.
    Disse infine sorridendo. Purtroppo sentiva di star rifiutando una bella opportunità, specie se l'immortalità che inseguono si sarebbe potuta definire migliore di quella offerta da Raizen, ma in fondo a lei era sempre interessato il pensiero fisso di non invecchiare mai, non avendo seriamente pensato ad avere anche un corpo immortale ed indistruttibile.
    Inoltre, potremmo dire che la mia parte di patto l'abbia già rispettata, ed ho pagato un prezzo assai alto, quindi a questo punto, rinunciarvi per ritrovarmi in una situazione in una certa maniera simile, mi sembra un passo alquanto impulsivo. Mi ha fatto molto piacere conoscerti e ti ringrazio molto per questa proposta ed il resto, ma purtroppo devo declinare l'invito. Concluse, aspettandosi una risposta, per poi farsi condurre alla boutique sul soffitto nel momento in cui avessero finito con le trattative.

    Anche se Waru le aveva fatto notare che non sarebbe potuta riuscire a salire fin sopra al tetto, restando a testa in giù, questi le fornì un paio di scarpe che avrebbero potuto sostituirsi a quella sua incapacità.
    Penseranno loro ad aderire al posto tuo. Andiamo pure a far compere...dentro c'è tutto ciò che potresti desiderare, mia cara. E non pensare che io mi approfitti...il solo fatto di essere visto assieme ad una simile bellezza non può che portarmi dei vantaggi, non credi? Dopotutto sono un Pagliaccio di prima classe!
    Oh, io l'avevo detto: il costume da clown non ti rende giustizia, dovevi vestirti da cavaliere. Gli disse con tono divertito e grato verso quel bizzarro personaggio, ponendo poi il suo braccio sotto quello di lui come una coppia ed avviandosi al negozio.
    Finalmente poté varcare la soglia di quel negozio tanto ambito e che era stato il suo chiodo fisso fin da quando ne aveva sentito parlare. Una boutique talmente esclusiva da poter essere accessibile soltanto a chi aveva una straordinaria capacità di controllo del chakra per rimanere a testa in giù attaccandosi al soffitto, quindi in nessun modo si sarebbe mai potuta perdonare il fatto di essersi lasciata sfuggire quell'occasione unica: se vi era una negozio esclusivo, specie di quella portata, lei doveva andarci.
    Dopotutto, aveva sempre avuto una considerevole disponibilità economica, quindi era solita fare acquisti dovunque volesse e senza problemi. Quando entrò finalmente nella boutique col suo accompagnatore, superando il buttafuori all'ingresso, non poté che sentirsi completamente soddisfatta del solo pensiero di esserci arrivata e potendosi infine mettersi alla ricerca degli abiti migliori che vi avrebbe potuto trovare, sicuramente abiti introvabili in qualsiasi altra parte del continente. Il negozio era ovviamente affollato, ma tutta la meravigliosa merce era a sua disposizione, non dovendo far altro che cominciare a fare del sano shopping come non le capitava da un pezzo.
    Per fortuna non usciva mai di casa senza dei soldi dietro, avendo con sè magari non denaro sufficiente per darsi alla pazza gioia, ma sicuramente le sarebbero bastati per comperare dei capi alquanto pregiati, spendendo fino all'ultimo centesimo, dato che sapeva che l'occasione di tornare in quel luogo non le si sarebbe ripresentata molto presto.
    La corte era davvero un posto spettacolare, e come Waru le disse al loro primo incontro, vi si poteva trovare realmente di tutto. Tra gli articoli di quel incredibile negozio, in particolare, c'erano ogni genere di abiti ed accessori che sarebbero potuti servire ad un ninja, e Kiyomi non si lasciò di certo scappare gli abiti all'ultima moda. Infatti, tra la grande varietà di vestiti, ve n'erano alcuni particolarmente speciali: abiti ninja molto comodi e pratici per combattere, ma che all'occorrenza potevano allungarsi e cambiare forma, divenendo degli eleganti abiti da sera. [Immagini di riferimento]

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    Tra un abito ed un altro, poi, non poterono certo passarle inosservate altre piccole chicche per le kunoichi, adocchiando immediatamente delle stupende scarpe eleganti col tacco che garantivano una comodità inverosimile, come se si stessero indossando delle pantofole, e comprandone ovviamente almeno 3 paia, tra cui un paio di scarpette di puro cristallo praticamente infrangibili e sempre con la solita comodità garantita. [Immagine di Riferimento]

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    Una volta passato il tempo necessario per fare i suoi acquisti con tutta calma, quindi almeno un'oretta buona, sarebbe uscita dal negozio completamente appagata e soddisfatta, portando con sè le varie borse dov'erano sistemati tutti i suoi nuovi vestiti. Se il Waru l'avesse attesa o meno, l'avrebbe salutato al momento del congedo molto amichevolmente ed accennando un inchino, per poi prendere la strada verso la bancarella di Febh una volta fuori dalla boutique.
    Con molta tranquillità avrebbe cercato di orientarsi verso la zona in cui sapeva essere l'otese, sperando che non avesse già fatto i bagagli per andarsene e se ne fosse andato. Quando si allontanò dalla parete in cui si stava esercitando con il chakra adesivo, non lo trovò alla sua bancarella, vedendo solo una delle sue lucertole intenta a fare qualcosa che non volle neanche sapere, quindi sperando che non l'avessero abbandonata in quel covo di criminali solo perchè l'avessero persa di vista, tornò con una piccola preoccupazione al punto di ritrovo che non sarebbe sparita finchè non avesse constatato di non essere rimasta sola.
    In ogni caso, avrebbe percorso molto felicemente la strada verso la bancarella, ancora alquanto euforica per gli acquisti appena fatti, scalando la parete verso il "bazaar degli alimenti non proprio salubri" quasi saltellando, arrivando infine ad appoggiarsi al bancone dello svitato con estrema noncuranza e mettendo in mostra le sue impressionanti doti nell'usare il chakra adesivo apprese nel giro di un paio d'ore. Ciao ragazzi. Successo qualcosa di interessante mentre ero via? Avrebbe detto con estrema tranquillità sfoggiando anche la sua nuova maschera da gatta, e se qualcuno le avesse chiesto come avesse fatto a sviluppare in così poco tempo una simile abilità con il controllo del chakra, avrebbe risposto molto semplicemente con una scusa non del tutto falsa, così da salvare le apparenze. Il suo tono era leggermente stanco per la faticosa serata che aveva affrontato andando avanti e indietro per quell'immenso luogo e non essendo neanche abituata all'uso costante di chakra per camminare sui muri.
    Oh, un amico di passaggio mi ha dato un paio di dritte. Sai, quel clown che abbiamo incontrato all'ingresso, devo dire che è simpatico. E grazie al cielo, aggiungerei, perchè se avessi dovuto aspettare voi, col cavolo che ci arrivavo a quella boutique entro stasera.
    Non aveva di certo intenzione di rivelare i dettagli del loro incontro, ma se la faccenda non fosse andata giù a Raizen, avrebbe fatto un'espressione sconfitta, ammettendo di essere stata aiutata da quella specie di pozione che gli aveva fornito il pagliaccio, ma dicendo di averla pagata.

    Vorrei fare i miei complimenti a Febh per aver invogliato Kiyomi a ringraziare qualcuno facendole provare stima per Waru, dato che in tutte le giocate fatte fino ad ora, non aveva mai detto una volta "grazie". Lei non ringrazia nessuno :cxz:
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Febh e Raizen

    Fare parola di cosa? Non so di cosa tu stia parlando! Replicò stizzito lo Yakushi, che quanto ad imbarazzo legato a quella particolare capacità del suo clan non era secondo a nessuno, tanto da averla utilizzata una mezza dozzina di volte al massimo, minacciando terribili ripercussioni in ogni occasione i beneficiari se avessero anche solo accennato alla faccenda. Fortunatamente l'Hokage era sulla stessa lunghezza d'onda del suo ex Sensei per certi argomenti. L'uovo che aveva avuto intenzione di mettere da parte era stato in effetti aperto durante la violenta reazione tra l'antidoto ed il veleno che conteneva, mescolatisi col chakra elettrico di Raizen, finendo per esporre il piccolo drago ancora in parte non formato.

    Volendo rapidamente cambiare argomento, Febh si dedicò al draghetto, finendo anche per parlare del drago nero sotto Oto come se nulla fosse. Raizen comunque non sembrava molto daccordo col voler far secco l'animale intrinsecamente malvagio. Che vuoi dire con "farsi domande non ha senso"? Quel coso sarà anche uno scricciolo, ma se è cattivo come dicono meglio torcergli il collo ora, no? Ebbe un brivido alla menzione di una mammella di drago, mentre si avvicinava per prendere in mano uno dei frammenti del guscio. Che te ne fai di un vecchio drago nero quando hai quei tuoi vermetti bianchi? Aggiunse quasi sovrappensiero, rigirandosi il pezzo tra le dita. Uhm....questa cosa è ancora terribilmente velenosa, anche se in qualche modo la hai attenuata. Si poteva vedere il nero del veleno che si insinuava nella pelle dello Yakushi, tenuto rapidamente a bada dal suo chakra guaritore. Intanto il drago cominciava ad aprire gli occhi, stordito tanto da quella schiusa anticipata che dal bizzarro fenomeno da cui era stato interessato e che aveva ridotto drasticamente le quantità di veleno a cui era esposto. E non appena aperti gli occhi, nemmeno il di commentare, quella bestiola malefica si lanciò sul braccio dell'Hokage, azzannandolo per suggere il suo sangue e riversare nelle sue vene un veleno dalla potenza quasi letale!



    Mi pare evidente che sia una piccola carogna. Diede una pacca sulla spalla del Colosso. Vedi, il tuo cucciolo già ti somiglia, pivello! Tuttavia quasi per istinto il ninja sfarfallò una frazione di secondo, con la sua capacità di teletrasporto che si attivò appena in tempo non tanto per portarlo lontano, ma per estrarre dal corpo il veleno e spedirlo a qualche passo di distanza assieme ad una piccola quantità di sangue. Sapere di essere avvelenato aveva probabilmente stimolato il processo, ma l'azione improvvisa sembrava aver disorientato un poco il piccolo drago che cominciò a fluttuare incerto davanti a loro, solo per atterrare stanco sulle mani del ninja della foglia, puntando su di lui quegli occhi rossi e brillanti di intelligenza, a dispetto dei pochi minuti di vita.



    Io sono Kushami. Mosse appena la testa. Non so bene cosa sia successo. Chi sei tu? Il tuo sangue aveva un odore delizioso ed ho tantissima fame. Un dito otese picchiettò sulla testa del serpentello. Sei un piccolo adorabile serial killer da sgozzare o lo hai morso per semplice senso di giustizia? Fare del male al Pivello è quasi una santa crociata, sai? Allarmato il drago guizzò appena, attorcigliandosi intorno alle massicce dita del Kage. Chi è questo maniaco? E comunque io sono una femmina! Maniaco? Bada a come parli, vermetto! Io parlo come mi pare e piace! Io sono un drago, non certo un povero cretino con un becco finto. Poi verso Raizen. O un costume da preda. Poi si fermò, come confusa. Un attimo...qualcosa non quadra. Mi sento un pò...stordita. Strana. Dovrei sapere tutto quello che serve per sopravvivere, ma sento come se mancasse qualcosa...non capisco proprio.

    Forse non era stata del tutto alterata dal veleno, ma certamente questo le aveva lasciato un discreto caratterino. Febh intanto aveva non si sa come reperito una mannaia. Ok, prima maniaco e poi cretino. Tu mettila sul tagliere che io la faccio a spezzatino! Il drago gli soffiò contro quasi fosse un gatto. Non sarebbe stata una convivenza facile...e certamente Raizen non poteva mandarla al faro dei draghi verdi ora che era così piccola e, forse, diversa.


    Kiyomi

    Quando lei replicò, proprio come preannunciato il pagliaccio non la prese a male, ma nel suo sorriso c'era una vena di malinconia, proprio come dovrebbe accadere per tutti i veri pagliacci di prima classe. Fece spallucce, forse esagerando un pò il gesto mentre faceva cenno alla ragazza di alzarsi per continuare la loro piccola passeggiata assieme fino al negozio.



    Devo ammettere che ignoravo il coinvolgimento dell'Hokage in qualche progetto per allungare la vita...figuriamoci la ricerca dell'immortalità. Borbottò con una mano al mento. Dovrò strigliare un pò le mie spie a Konoha, credo. Ridacchiò, per poi tornare a dedicare la sua piena attenzione alla ragazza. Ma se questa è la tua lealtà allora non ho modo di obbligarti, naturalmente. Per Hayate sarebbe controproducente avere dei seguaci che sono stati costretti con la forza, mi pare evidente. Sappi però che se mai cambierai idea e tornerai alla Corte, potrebbe esserci una seconda possibilità per te. Un rapido movimento della mano ed ecco che aveva un'orchidea praticamente perfetto tra le dita. Un fiore che non può appassire mai, in ricordo della nostra chiacchierata. Mi onoreresti se lo volessi tenere con te. E se lo considerassi un promemoria del fatto che ciò che accade alla Corte rimane alla Corte, mia cara Kiyomi.

    Poco dopo e raggiunsero il negozio, dove al complimento di Kiyomi si limitò ad un inchino elaborato ed un sorriso, mentre lei entrava all'interno.
    Tuttavia, quando uscì dal negozio lui non c'era più.


    Tutti Assieme

    Lasciato il caos del Negozio di animali apparentemente innocui il duo Febh&Raizen, con la nuova aggiunta di Kushami, si era spostato per tornare al punto di origine. Se ci pensi bene, hai scoperto che quella tua cosa elettrica un pò funziona come antitossina. Più o meno. Quindi in sostanza l'accordo è perfettamente rispettato e tu puoi metterti al lavoro come torniamo a Konoha. Spiegava camminando con estrema leggerezza, come se non fosse appena accaduta una mezza tragedia (per quanto le cose fossero poi andate per il meglio). In fondo ho un piccolo impegno al vostro Ospedale ora che ci penso, quindi eventualmente potrai farmi recapitare la spada in un secondo momento. Stavano scalando la parete verticale per tornare allo stand dello Yakushi, solo per trovare una strana tizia con una maschera da gatto, che l'otese fissò per qualche istante senza comprendere.

    Poi si sarebbe voltato verso Raizen. Tu mica la conosci questa? Chiese con assoluta innocenza, continuando a camminare verso la sua bancarella per cominciare a mettere via le sue cose. Non vedo nemmeno la nostra amica dinosauro là sotto. Probabilmente grazie ai miei spettacolari insegnamenti ora è arrivata nel posto dove voleva arrivare. Quale che fosse. Avrebbe concluso, tronfio di autocompiacimento. E anche se avessero chiarito il piccolo equivoco, ovviamente avrebbe pensato che le fin troppo rapide capacità di apprendimento della ragazza fossero tutto frutto delle sue doti di insegnanti.

    Povero scemo.
     
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    Pagliacci sospetti







    Era piacevole poter trovare quell’estrema complicità in Febh, una volta ogni tanto.
    Anche se iniziava a notare che bastava avere con lui un comune obiettivo, spesso di poco conto o del tutto inutile, ma che all’otese sembrasse di chissà quale importanza, per avere accanto un alleato pericoloso.
    Per chiunque, anche per gli alleati stessi.

    La questione dei draghi è più spinosa di quanto non sembri, ci sono di mezzo armi potenti, e shinobi ancor più pericolosi.
    Riunirli tutti, riunire il loro sapere e la loro memoria, è di vitale importanza.
    Anche quello otese.
    E guarda che ti vedo che sollazzi la tua libido pensando alle squamose tette di drago.


    Ebbe un conato al sol pronunciare quella sequela di immagini così orride che quasi si stupì di non aver rimesso l’intero pasto omaggi offertogli dal leggendario Ichiraku ramen per le festività di fine anno.

    Per cui direi che Oto ci attende, ma non prima di aver riunito un piccolo consiglio.

    Non aveva finito neanche di concordare il viaggio con Febh che la sua attenzione venne calamitata dal piccolo drago, stava schiudendo gli occhi, lievemente disarmonici in quella nascita stordita ed anticipata.
    Stava per parlargli in maniera amichevole quando questo, senza esitazione, gli si fiondò sul braccio mordendo e contorcendosi in maniera tale da affondare al meglio i denti.

    Piccolo bast…

    Stava per spiaccicarlo tra due mani come un insetto quando strinse il pugno e le mascelle evitando che la piccola esperienza finisse per il peggio, si accorse a malapena che il suo corpo reagì istintivamente al veleno sfarfallando, per portare la sostanza velenosa lontano da se, lasciandolo in salute.
    Se ne meravigliò solo qualche secondo dopo rendendosi conto che l’effetto del veleno si arrestò per poi scomparire.

    Beh, non è un male se mi somiglia... credo.

    Guardò in cagnesco il piccolo serpentello, la schiusa era stata veramente precoce, ricordava Kubomi appena era nato, e Kushami ancora non aveva gli arti, tuttavia era ben formata per il resto, carattere e cervello compreso.

    Hei hei. Signorina, calma!
    Il maniaco è Febh, un otese.
    Sembri sapere parecchio del mondo, conoscere ed usare i vocaboli in questo modo direi che esula dal semplice saper parlare.
    E poi se dici maniaco dici otese.
    Ma se nonostante questo non sai cosa sia Oto ti spiegherò poi.
    Dicono che le uova di drago si schiudano solo se c'è un drago nelle vicinanze, e beh, contando che qui non ce ne stanno e che hai iniziato ad agitarti quando mi hai percepito qualcosa di singolare ci sarà pure in tutto questo no?
    Sono Raizen Ikigami, il tuo protettore.


    E la sincerità con cui pronunciò quelle parole non dava adito a dubbi di alcun tipo riguardo quell’affermazione.

    E credi a me, ne hai un certo bisogno se non lasci al suo posto quella linguetta biforcuta.

    Allargò il palmo della mano e guardò il neonato con una gentilezza che pareva Raizen fosse in grado di dedicare soltanto ai draghi.

    È comprensibile, capita, dopotutto eri affamata ed appena nata.
    Non succederà più vero?


    Un essere così giovane era in grado di mentire?
    Raizen sperava di no, una così precoce attitudine poteva voler dire soltanto grossi guai quando avrebbe affrontato i suoi superiori.
    Gli serrò la mano attorno stringendo a sufficienza per farle sentire il calore della propria pelle, ma senza arrivare ad essere nemmeno minaccioso con tale azione.

    Come mai il mio sangue ti sembrava delizioso?
    Se mi descrivi meglio potrei aiutarti a trovare qualcosa di simile.
    Tentaci anche con questa mancanza, potrebbe essere un problema di salute, dopotutto la tua schiusa è avvenuta in anticipo.
    Ma soprattutto, sai dove è la tua casa?


    Chiese con modi di fare gentili, quasi alienanti se paragonati ai suoi soliti modi di fare.

    Tranquillo Febh, le insegnerò come stare al mondo.

    Disse mentre si avvicinava al piccolo drago.

    Te continua pure così, se gli dici qualcosa che mi fa ridere vinci un premio.
    La maggior parte delle volte tanto prende gli insulti per complimenti.


    Presero a camminare verso il punto d’incontro mentre a Raizen venne in mente di passare il tempo scambiando quattro chiacchiere dopo essersi dato uno sguardo attorno, incuriosito dalle dimensioni di quel posto.

    Febh, ma sta roba come fanno a tenerla su?
    Cioè, fuori sarà grande venti metri quadri a stento.
    Qui saranno boh… intorno ai cinquemila[conti approssimativi, ho considerato che abbiamo corso per 3 slot azione prima e considerando il zig zag ho fatto 70x70m] , senza considerare i lati ed il sopra!


    Non si aspettava una risposta del tutto assennata, ma tanto valeva provare, magari ne tirava fuori qualcosa di interessante.


    Da quello zuccone mescola muffa?
    Puah! Al massimo ora parte con qualche teoria sua, stai a vedere che magari ti fa ingurgitare qualche altro intruglio per farti percepire al meglio lo spazio.
    E mi raccomando, cacciatelo in gola senza chiedere eh


    Beh, gli errori capitano.

    Minimizzazione tipica del colpevole.

    Eggià, capita di uccidere la gente.
    I sunesi poi son così fragili.


    Via!
    Ho solo rischiato la morte!
    Mica c’è bisogno di fare gli offesi!



    Ci schiatto anche io bello!
    Sai che vuol dire?
    Vuol dire che ci metto non so quanti anni a riformarmi in chissà quale orrido buco di culo in cui ho combattuto chissà quale dolorosa battaglia!


    E se io crepo crepo e basta!
    Niente seconda possibilità!
    Bello eh?
    Via, non sarò così beota da morire dentro ad uno sgabuzzino!


    La volpe gli soffiò contro scompigliandolo per qualche secondo, il suo modo per finire quella disputa.

    Hei Kyomi!

    Salutò senza un eccesso di entusiasmo, scoprendo che aveva interagito col pagliaccio, figuro tutt’altro che rassicurante.

    Oh, il pagliaccio eh?
    Strano tipo, mi dispiace non averlo conosciuto.
    Anche se non pensavo fosse così gentile, non ha chiesto nulla in cambio?


    Conosceva fin troppo bene i metodi di Febh, ed erano tutto: veloci, dolorosi, impietosi, l’unica cosa che non erano era miracolosi. Bisognava sudare e soffrire per arrivare all’obiettivo, e sudare parecchio, ed era più che evidente che Kyomi non si fosse inumidita nemmeno un ciuffo della sua bella acconciatura.

    La corte mi sembra tutto fuorchè economica, anche perché per imparare il chakra adesivo ci vuole decisamente più che una manciata di minuti, e mi sembra strano che qualcuno possa vendere miracoli senza alcun tornaconto.
    E non mi pare che le tue tasche abbiano abbastanza soldi per i miracoli.


    Affilò lo sguardo, insospettito da quella situazione.
     
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    La Corte di Kusa

    Raizen l'impiccione


    Parlato Kiyomi
    Parlato Raizen

    La ragazza avrebbe voluto tagliare la testa all'amministratore otese, quando questi dimostrò la sua completa imbecillità nel non riconoscere Kiyomi senza il suo costume da t-rex, nonostante l'avesse vista con quello stesso abito poco prima di partire per la Corte.
    Per fortuna ci pensò Raizen a far presente chi fosse, chiamandola per nome salutandola. Tuttavia, questi si dimostrò anche piuttosto insistente riguardo alla situazione del clown, quando Kiyomi ammise di aver usato una piccola pozione offertagli per apprendere più velocemente il controllo del chakra adesivo, al contrario delle ignobili aspettative di Febh.
    La ragazza non aveva certo intenzione di tradire la fiducia di Waru, perchè nonostante le apparenze, aveva una sua etica morale, quindi tutto ciò che era accaduto tra i due in quel lasso di tempo lo considerava una cosa piuttosto personale che sarebbe dovuta restare un segreto. Il pagliaccio non si era fatto problemi a parlare apertamente con lei di questioni piuttosto scottanti, ed in egual modo Kiyomi gli aveva confidato la sua situazione personale, ma ciò si era venuto a verificare per il semplice motivo che entrambi sapevano di potersi fidare dell'altro, motivo per cui la ragazza non diede cenno di sentirsi sotto esame quando venne interrogata dal gigante, limitandosi a rispondere come se fosse pienamente convinta delle sue parole.
    La corte mi sembra tutto fuorchè economica, anche perché per imparare il chakra adesivo ci vuole decisamente più che una manciata di minuti, e mi sembra strano che qualcuno possa vendere miracoli senza alcun tornaconto.
    E non mi pare che le tue tasche abbiano abbastanza soldi per i miracoli.

    Oh bé, chiamarlo "miracolo" mi sembra piuttosto eccessivo. Era solo un qualche medicinale che ha momentaneamente accelerato le mie capacità di apprendimento per un tempo molto limitato. Mi sembra che tu la stia facendo più grossa di quello che è.
    E poi chi ti ha detto che non ho abbastanza soldi da spendere, io non esco mai di casa senza un po' di spiccioli, metti che mi venga voglia di fare shopping...
    Disse molto tranquillamente e con un sorrisetto vagamente vanitoso, per poi scendere dalla bancarella dove l'amministratore aveva già cominciato a mettere via le sue cianfrusaglie, e prendendo le sue buste di carta con dentro i suoi nuovi abiti.

    Passo dopo passo, si avvicinò lentamente al suo interlocutore, puntandogli uno sguardo falsamente sospettoso e parlandogli con un tono divertito.
    Cosa vorresti insinuare, Raizen? Che gli ho concesso qualcosa di più prezioso dei soldi? Suvvia, non fare lo sciocco. Lo sai che io ho occhi soltanto per te. Disse, alzando l'indice della mano libera e sfiorandogli il petto, non senza farsi sfuggire una risatina. Solo allora notò il cucciolo di drago tra le mani di Raizen, guardandola per un istante con un espressione lievemente confusa.
    Oh, che cara bestiola.
    Ma tienila lontana da me, penso che si sia capito che non apprezzo le lucertole.

    A meno che non ci fosse stato altro da fare, le avrebbe fatto molto piacere tornarsene a casa ed andarsene da quel luogo di pazzi e criminali, dopo essere stata praticamente costretta ad andarci con la forza. Certo, non si era rivelata un'esperienza molto traumatica, essendoci anche stati dei risvolti positivi ed interessanti, come la chiacchierata con il Clown, i vestiti nuovi, ma soprattutto l'aver appreso a controllare il chakra nella sua forma adesiva.
    Ogni miglioramento nella sua strada da ninja era un passo in più verso il raggiungimento del suo obbiettivo, che ormai sembrava essere più vicino di quanto non fosse stato fino a quel momento.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Ho ancora i denti troppo piccoli per masticare la carne. Replicò Kushami con molta semplicità alla domanda sul perché avesse aggredito Raizen. Tutto qui. Se mi procuri altro sangue allora non avrò bisogno di morderti. Poi si guardò intorno. Casa? Non capisco cosa intendi. Aggiunse poi, mentre Febh affilava i coltelli. TU insegnarle a stare al mondo? Ah, questa è bella, uno che va a bere farmaci senza leggere il foglietto illustrativo insegnerebbe ad un drago malvagio come si fa a vivere! Bah! Prima ancora che l'hokage potesse rispondere per le rime, il draghetto si sporse per sibilare contro l'otese. Beh, meglio uno vestito da scimmia che un maniaco che odora di cadavere!

    Ci si sarebbe potuti aspettare ogni genere di reazione da Febh Yakushi in quel preciso momento...ma probabilmente nessuno si sarebbe immaginato che quelle poche parole lo potessero ammutolire completamente, e persino far impallidire un poco. Co...ehm...cosa hai detto? Il drago non lo degnò di particolari attenzioni. Evidentemente giri coi morti. Che schifo. Comunque ho sonno ora che ho mangiato. Un guizzo e si infilò nel costume dell'Hokage, sporgendo solo con un pezzo della coda, che prese a muovere ritmicamente. Non ci furono reazioni violente, ma Febh riprese a camminare assieme all'altro in mezzo al caos della Corte che cominciava a riassieparsi, sovrapprensiero.

    Eh? Come? Chiese quando l'altro parlò dell'ambiente e di come era possibile rimpicciolire così un ambiente tanto grande. Non lo so. Jutsu spazio-temporali penso. Una volta, due anni fa, l'intera Corte era stata messa in una vasca da bagno. L'organizzatore ha uno strano senso dell'umorismo, probabilmente. Si ricongiunsero con la Kunoichi che avevano lasciato indietro, ma lo Yakushi non era poi tanto partecipe della conversazione, ed anzi sembrava impegnato ad annusarsi il braccio. Solo alla menzione del pagliaccio rizzò le orecchie. Pagliaccio? Lo avete visto? Inarcò un sopracciglio. Quel tizio è una specie di leggenda da queste parti...moltissimi lo hanno visto, alcuni solo di sfuggita, ma pochi ci hanno parlato. Io non lo ho proprio mai nemmeno incrociato per sbaglio. Secondo me è una specie di evocazione interna alla Corte o roba del genere, ma non starei a perderci troppo tempo. Se non ha cercato me deve essere una mezza tacca di scarsa rilevanza. Poi avrebbe dato uno scappellotto all'Hokage (o perlomeno ci avrebbe provato) E tu piantala con le domande. Non ricordi? Quel che succede alla Corte resta alla Corte. La ragazza qui potrebbe anche aver ingaggiato un killer per farti fuori e non avresti diritto di chiederglielo, a meno di farti nemico ogni singolo partecipante. Aggiunse con ritrovata leggerezza, prima di prendere la strada per l'uscita. E mi aspetto che mandi a Oto la spada come la finisci! Redarguì l'Hokage, ricordando il loro patto.

    Per quanto lo riguardava quella gita alla Corte era finita.

    Per inciso, mentre denigrava il Pagliaccio, quello era apparso come per magia alle sue spalle e gli aveva messo un cartello "Prendimi a calci" sulla schiena prima di sparire di nuovo in una frazione di secondo.
     
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    Quando il piccolo drago gli diede spiegazioni Raizen non ne rimase del tutto convinto.

    Mh, per questa volta passa, ma tieni a mente, per quanto tu ne abbia bisogno non puoi mordere tutti, anzi, generalmente non puoi mordere nessuno, i tuoi dentini non sono decisamente la cosa più piacevole del mondo da avere sottopelle.

    Spiegò pazientemente
    Le risposte di Kyomi lo convinsero ben poco, era evidente che non comprendesse i costi che il mondo ninja poteva comportare, e probabilmente proprio a quel particolare il Colosso ancorava i suoi dubbi.

    Mh… sarà ch…

    Ma venne interrotto da Febh i cui discorsi non fecero che insospettire ulteriormente Raizen che, suo malgrado, dovette mettere da parte le domande, forse lontano dalla corte le avrebbe riprese. Schivò lo scappellotto di Febh, con un lieve broncio.

    Questo posto ha regole un po’ strane, e son più che sicuro che ci perdo di più a rispettarle anzichenò.

    Constatò prima di alzarsi, ignorando il pagliaccio dato il divieto di Febh ed il fatto che era completamente sparito in pochi istanti.

    Direi che possiamo andarcene.
    Prima mi procuro qualche sacca di sangue però, sicuramente mi servirà in questi giorni, e non vorrei riprovare il morso di questo serpentello antipatico.


    Avrebbe fatto i suoi acquisti prima da uscire da quel delirio miniaturizzato, con la curiosità di sapere cosa sarebbe successo se il jutsu fosse stato disattivato: quel posto sarebbe esploso o imploso?
    Fare un altro giro alla corte con un sensitivo non sarebbe stato male, anzi, con tutti gli strambi personaggi che ci aveva incontrato probabilmente sarebbe proprio stato divertente, magari poteva addirittura rivoltargli contro quello strambo meccanismo.

    Si chiama Kushami, comunque, ma dormiva, e tra voi due non so chi abbia il carattere peggiore.
    Volevo evitare avvelenamenti, e contando dall’uovo da cui è saltata fuori dovresti avere più di un pagliaccio custode per evitare di lasciarci le penne.


    Usciti all’aperto avrebbe messo le mani lungo i fianchi con un grosso sospiro, quel piccolo draghetto che ora si portava dietro era uno tsunami dalla potenza inquantificabile nel mondo da cui veniva, si era accorto comunque che pareva non possedere quella memoria istintiva posseduta da tutti i draghi.
    Nessuna malvagità, forse, ma neanche la minima consapevolezza di appartenere ad una stirpe leggendaria e maledetta, una storia da costruire, forse con un buon inizio.
     
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