Outbreak

I ~ Missione umanitaria: Il Vaccino

l Sole filtrava dagli opachi pannelli della Serra. Il cielo era sereno e sgombro di nuvole, nonostante un freddo venticello smuoveva le fronde degli alberi ai lati del viale che attraversava il Quartiere Aburame. La Fuyutsuki era immersa nei suoi studi sugli Antidoti e sui Veleni più pericolosi del Paese del Fuoco. Gli insetti di questi particolari Ninja erano stati capaci di sintetizzare sostante molto rare, che difficilmente si trovavano in natura o costringevano i Ninja-Medico ad avventurarsi in luoghi inospitali e selvaggi. Solo ora capiva l’importanza di quel Summit tra Aburame ed Hokage a cui aveva presenziato con Hiro-kun.
Restava per diverse ore, su gentile concessione di Shin Aburame, nelle serre del Clan. Le piante erano rigogliose e variegate grazie alla presenza degli insetti, che creavano un perfetto ed armonico ecosistema, confinato all’interno delle mura della serra. Sembrava quasi un variopinto paradiso, pieno di fiori, bacche ed erbe mediche. Lì c’era tutto il necessario per affinare le proprie capacità con i Veleni e gli Antidoti, visto che ormai era un membro effettivo della squadra di Velenisti di Konoha.
Stava per fino trascurando gli allenamenti con Atasuke-sama, il Maestro del Karyuuken, per poter completare le proprie conoscenze Mediche. C’erano malattie impossibili da curare con il Chakra e un Kit di Pronto Soccorso. Dalla madre, Natsumi-san, aveva ereditato quello spirito altruistico e quella curiosità tipica di un Ninja Medico. Ma aveva imparato a proprie spese che non sempre avere tra le mani la vita o la morte di una persona era una situazione piacevole e gratificante. Era stata temprata nel corpo e nella mente, eppure aveva ancora tanto da imparare.
I suoi studi all’interno della Serra furono interrotti da un’improvvisa comunicazione dagli uffici amministrativi del Villaggio. Era stata convocata per un incarico, probabilmente una missione. Pochi furono i dettagli, ma le erano stati concessi 48 ore per prepararsi. La Genin si era recata subito al Palazzo dell’Hokage per conoscere i dettagli della missione. Le fu comunicato da un segretario dell’ufficio di Raizen-sama che presto sarebbe partita per una missione umanitaria, che solo un Ninja Medico poteva affrontare con le giuste conoscenze. Un’epidemia si era sviluppata nel cuore del Paese del Fuoco, in un villaggio di artigiani non molto distante da Otafuku. E dopo attenti sopralluoghi e ricerche degli Shinobi dell’Ospedale di Konoha erano riusciti a trovare una cura, un vaccino per poter prevenire il dilagare dell’infezione. Le venne consigliato una pergamena con tutti i dettagli per la missione e l’identità del Ninja che l’avrebbe affiancata.

[ … ]

Inoichi Yamanaka, chioma bionda ed occhi azzurri, Studente nella media, abile nella manipolazione del Chakra. La Fuyutsuki continuava a rileggere i fascicoli relativi al suo compagno di Missione. Ed anche questa volta rimase sorpresa dalle scelte dell’Amministrazione del Villaggio. Era stata affiancata ad uno studente, che non aveva ancora conseguito il diploma. Apparteneva ad uno dei clan più antichi di Konoha ed apparentemente sembrava una strategia da parte dell’Amministrazione per avvicinare lo studente alle Arti Mediche, visto che la manipolazione dell’Hikariton necessitava di studio, pazienza e buon controllo del Chakra.
La Fuyustuki sembrava leggermente preoccupata. Lo Yamanaka era sotto la sua responsabilità. Sospirò prima di raggiungere l’Ospedale di Konoha, la grossa struttura su tre piani posta quasi al centro di Konoha. Varcò i due pilastri di marmo su cui erano incisi alcuni Kanji con il simbolo della Foglia e della squadra Medica, e si addentrò nella struttura. L’ordine e la pulizia era ben palpabili nell’ambiente. Riuscì ad incontrare, nonostante la quantità di pazienti che giornalmente si recavano nei reparti, il responsabile della Serra Ospedaliera dopo una breve attesa. Sul retro della struttura c’erano alcune serre, non paragonabili in grandezza e bellezza minimamente a quelle degli Aburame, dove venivano fabbricati rimedi naturali, antidoti e vaccini per la struttura ospedaliera. Un uomo con la tuta bianca e lo stemma della Foglia sul cappuccio della divisa si avvicino ad Ayuuki. - Ohayou Gozaimasu! Suppongo che lei sia la Kunoichi che porterà il vaccino nel cuore dell’epidemia. - Gli occhi cristallini della Genin si soffermarono sulla figura del Ninja-Medico. - Ohayoo! Esattamente. - Annuii, prima di ricevere una cassa con delle bretelle in cuoio, in cui erano stati riposti decine e decine di siringhe pre-riempite con il vaccino. - Assicuratevi che il lotto di Vaccini arrivi integro al villaggio. I nostri esperti hanno impiegato quasi due settimane per svilupparlo e testarlo. - Fu congedata per prepararsi l’indomani alla missione.

[ … ]

Alle prime luci dell’alba la Fuyutsuki si trovava già alle porte del Villaggio, dopo aver eseguito la classica procedura d’identificazione nella guardiola presieduta da due Chuunin. Ayuuki indossava una tunica da allenamento bianca che si chiudeva con una zip centralmente, dove il tessuto assumeva una colorazione azzurrina. Bende da combattimento arrotolate gli arti inferiori e superiori, e pantaloncini neri elastici e larghi. Le mani erano protette da guanti in cuoio e la coscia destra accoglieva il Porta Kunai e Spiedi. Calze nere con rete che coprivano le bende degli arti inferiori e calzari ninja che completavano il suo abbigliamento. La chioma era stata raccolta come di consueto in una lunga coda con cinque anelli d’ottone.
Aveva portato tutto il suo equipaggiamento e si era preparata con attenzione alla missione. Dietro le sue spalle c’era già la cassa con i vaccini per il Villaggio di Artigiani. Non restava altro che attendere l’arrivo dello studente dell’Accademia. Il suo coprifronte era ben legato alla fronte e in vista, quindi era impossibile non riconoscerla. Infondo le porte del Villaggio erano quasi deserte, come la maggior parte delle strade. La Fuyutsuki aveva pensato bene di partire il prima possibile, alle prime luci dell’alba.
Il Freddo mattutino gelava il suo viso e il respiro si condensava non appena schiudeva le labbra. Le mani erano ferme sulle bretelle in cuoio della cassa ed attendeva con ansia e forse un pizzico d’impazienza l’arrivo di Inoichi. Ovviamente l’Amministrazione del Villaggio aveva recapitato una missiva ufficiale anche allo studente:

"A Inoichi Yamanaka,

Sei stato ritenuto idoneo per prendere parte ad una missione umanitaria. L’esperienza sul campo non potrà far altro che temprate il tuo corpo e il tuo spirito in vista delle imminenti sessioni di Diploma. Avrai 48h per prepararti e la invitiamo a presentarsi alle porte del Villaggio tra 2 giorni alle ore 6:00 in perfetto orario.

Amministrazione di Konoha."

II ~ Il Viaggio: Un fredda accoglienza

aria mattutina era piuttosto pungente. Un leggero venticello gelido spirava da Nord e grossi nuvoloni grigi si lasciavano trascinare dalle correnti celesti. Timidi raggi solari, che filtravano oltre le nuvole, cercavano di riscaldare senza successo la giornata. Era una fredda mattinata invernale e la Fuyutsuki era pronta per partire per la sua Missione umanitaria. Aveva ricevuto tutti i dettagli dall’Amministrazione del Villaggio e dall’Ospedale di Konoha riguardo all’epidemia che da alcune settimane flagella una piccola comunità di artigiani a Sud di Otafuku. Aveva portato con sé tutto l’equipaggiamento necessario per affrontare il viaggio verso il cuore del Paese del Fuoco.
Strinse i pugni sulle bretelle in cuoio della cassa che portava alle spalle. Era abbastanza pesante e non sarebbe stato molto agevole portarla dietro, forse l’avrebbe rallentata durante il tragitto, per questo l’Hokage aveva pensato di affiancarla ad uno studente. Evidentemente non c’erano altri Genin disponibili e per Inoichi-kun era un’occasione per dimostrare il proprio valore ed eventualmente guadagnarsi il coprifronte con il Kanji della Foglia.
Meditava in silenzio fino a quando i suoi pensieri vennero distratti da un tonfo. Un ragazzino, poco più piccolo di lei, era caduto a pochi metri dalla sua posizione. Le bastarono poche occhiate per capire che dietro quella chioma bionda e gli occhi azzurri come il cielo c’era uno Yamanaka. Ogni Clan della Foglia possedeva un tratto distintivo, i Nara l’intelligenza, Gli Hyuuga gli occhi privi di pupille ed invece i Yamanaka sfoggiavano fluenti chiome bionde e curavano minuziosamente il loro aspetto fisico. Alcuni erano molto vanitosi, ma ampi conoscitori della mente umana e del mondo spirituale.
- O…Ohayoo! - La Fuyutsuki lo salutò con un incerto sorriso. Era caduto a terra rovinosamente. Forse non era uno dei migliori inizi per uno Shinobi, me era certa che quel ragazzino così maldestro e tremolante celasse dentro di sé qualità uniche e speciali. O almeno lo sperava. Abbozzò un sorriso molto più convincente, non appena lo Yamanaka si alzò e si presentò con estrema educazione. Conosceva l’etichetta degli Shinobi e mostrò con solennità i suoi modi affabili e gentili. - Sicuro di stare bene? - I suoi vestiti erano ancora impolverati. La Genin decise di adagiare la cassa con il vaccino a terra ed avvicinarsi con aria seria allo studente. - Ayuuki Fuyutsuki, Genin no Konoha e Ninja Medico del Paese del Fuoco. - Si presentò rapidamente, ma senza alcuna formalità. La sua attenzione era rivolta a ben altro. In prossimità delle tasche posteriori del suo equipaggiamento c’era un Kit di Pronto Soccorso
Kit di Primo Soccorso [Vario]
Si tratta di un set di accessori medici, ad uso unico dei ninja medici. Può essere utilizzato per 10 medicazioni. Richiede le Conoscenze Mediche Base.
Tipo: Supporto-Supporto
Dimensione: Piccola
Quantità: 1
(Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 50)
, infilò una mano in esso e recuperò un cerotto.
- Stai fermo. - Lo invitò con un barlume di dolcezza e mostrando un sorriso. E cercò di applicare un cerotto sull’arcata sopracciliare destra, dove si era aperta una piccola ferita. Sembrava più un graffio. Solo poche gocce di sangue si erano coagulate sul letto della ferita. Nulla di preoccupante. - Ecco qui! - Si raddrizzò, vista la differenza di altezza, non appena finì la medicazione

Conoscenza Medica (Base) [1]
Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare gli Status Leggeri; richiedono 3 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di ½ leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa.
. O almeno se lo Yamanaka le permetta di avvicinarsi e prendersi cura della sua arcata sopracciliare. Si allontanò con un sorriso e riposizionò la cassa alle sue spalle. Era molto pensante, ma aveva abbastanza forza e resistenza fisica per portarla per tutto il viaggio.
- Come ti dicevo.. sono Ayuuki-san e sarò la tua compagna di squadra in questa missione. - Non le piaceva definirsi una Sensei, anche perché era solo una Genin e la differenza d’età con Inoichi-kun non era abissale. Insomma nessun appellativo onorifico o troppe formalità. - Dietro alle mie spalle c’è un lotto di vaccini che dobbiamo consegnare ad un piccolo Villaggio di Artigiani, vittima di una misteriosa epidemia. I Ninja Medici dell’Ospedale di Konoha hanno analizzato i sintomi dei pazienti e grazie alle loro secrezioni salivari sono riusciti a sviluppare un vaccino. Dovremo somministrarlo alle fasce d’età più suscettibili, ovvero anziani e bambini. - Decise di essere subito molto chiara. Era una missione, anche se non piena di pericoli, molto importante. Dal loro successo od insuccesso dipendeva la vita o la morte di alcuni cittadini del Paese del Fuoco. - Uhm.. è stato sviluppato anche una cura definitiva, che è riuscita a contenere l’epidemia nel Villaggio. Ma la prevenzione è la miglior arma di un medico. Meglio prevenire che curare no? - Lanciò uno sguardo d’intesa verso lo Yamanaka per essere sicura che il ragazzo segua il suo ragionamento o presti attenzione. Sospirò leggermente prima di ruotare il busto e dare le spalle alle Porte di Konoha. - Direi di metterci in viaggio. Ti fornirò ulteriori dettagli durante il tragitto. E dovrai portare quello zainetto. Contiene tutto il necessario per creare un campo medico provvisorio. - Indicò uno zainetto ai suoi piedi. Conteneva una tenda, del cordame, chiodi, strumentario medico e tanto altro. Invitò Inoichi-kun a dare un’occhiata alla Mappa e quindi partire senza perdere ulteriore tempo.

[ … ]

La Fuyutsuki dovette adeguare il suo passo a quello dello studente. La sua velocità di mancia, nonostante il peso alle spalle, era nettamente superiore a quella di Inoichi-kun. Lanciò qualche occhiata in direzione del ragazzo dalla chioma bionda, per non perderlo di vista. Si accertò che riuscisse a mantenere il passo di mancia, anche perché aveva intenzione di concedergli solo una sosta, tra le quattro ore di viaggio totali. Fortunatamente il tempo, a parte il freddo mattutino, fu abbastanza stabile. Nessuna pioggia e i raggi solari riuscivano a garantire ai due Ninja una buona luminosità.
La Genin guidò lo studente su una strada commerciale, abbastanza frequentata da mercanti e venditori ambulanti. La stessa strada che conduceva verso Otafuku, città dei piaceri e del gioco d’azzardo. Era la valvola di sfogo per i cittadini del Paese del Fuoco. Ma la Fuyutsuki preferì deviare il percorso verso una fitta vegetazione verso Sud-Ovest per evitare di addentrarsi tra le malfamate strade di Otafuku. Anche se Raizen-sama, il 10° Hokage, aveva debellato la Mafia in quei quartieri, la Genin preferì essere prudente e preservare il prezioso carico che stavano trasportando.
In questa parte del tragitto, dopo quasi 3 ore di cammino, intervallati da una pausa, la vegetazione circostante si faceva sempre più fitta e forse avrebbe costretto lo Studente a sforzarsi maggiormente per mantenere il passo della Genin. Le fronde degli alberi riducevano la visuale ed i cespugli del sottobosco rendevano impraticabile il sentiero. Per questo la Fuyutsuki invitò Inoichi-kun a saltare da un ramo all’alto. - Sta attento! - Stavolta una caduta potrebbe significare anche un prematuro ritiro dalla missione. Non appena lo Yamanaka riuscì a mantenere una certa andatura, la ragazza decise di fornire ulteriori dettagli sulla missione. - Si tratta di un tipo di Febbre ad esordio infausto. Solitamente la sintomatologia è molto blanda, astenia, eruzioni nelle pieghe cutanee e cefalea. Poi improvvisamente il decorso peggiora, fino a portare a morte per l’eccessivo rialzo termico. Mi è stato riferito che il responsabile di questa epidemia.. è un piccolo parassita rinvenuto in un bacino d’acqua dolce a pochi chilometri dal villaggio. - Lanciò un’occhiata al ragazzo. - Per questo la malattia è stata confinata per così tanto tempo solo nella comunità di Artigiani. Il Vaccino permetterà di sviluppare anticorpi contro il parassita e i Ninja di Konoha hanno già isolato il bacino contaminato. - A questo punto accelerò il passo. Ormai erano molto vicini al villaggio.

[ … ]

L’arrivo al piccolo Villaggio di Artigiani fu piuttosto insolito. La maggior parte delle abitazioni presenti erano fatte in mattoni e con un tetto di legno e paglia. Le condizioni della strada principale lasciavano molto a desiderare, era un grosso viale con il manto stradale interamente formato da grosse pietra dissestate. Il centro del villaggio era formato da una piccola piazzetta con un pozzo e la struttura più vistosa, che si ergeva tra le povere casupole, era una sorta di templio dall’ampio colonnato ed internamente costruito in marmo pregiato. Alcuni fuochi erano perennemente accesi ai lati delle colonne antecedenti all’ampio porticato interno. Sembrava il centro di culto e di vita dell’intero villaggio.
Ciò che la Fuyutsuki notò subito era la totale mancanza di ospitalità degli abitanti. Nessuno si avvicinò ai due Ninja della Foglia, anzi le strade erano quasi deserte forse per via della paura di contagio e gli sguardi dei cittadini sembravano piuttosto diffidenti. - Uhm.. - Finalmente la Genin potè appoggiare la pesante cassa a terra. - Direi di accamparci appena fuori dal villaggio. - In prossimità dei campi incolti e dei frutteti. - Allestiremo la tenda Medica proprio lì! E l’indomani inizieremo con le vaccinazioni. - Sospirò leggermente. - Tutto il materiale di cui hai bisogno.. è nello zaino alle tue spalle. Ti affido questo incarico. Intanto vado in perlustrazione al Villaggio e parlerò con il suo Capo. - Lanciò un’occhiata allo Yamanaka. Era capace di organizzare un accampamento e un campo medico tutto da solo? La ragazza non sembrava ben disposta a modificare gli ordini impartiti. A quanto pare c’era qualcosa che la preoccupava. - Buon lavoro! - E con un salto, sfruttando il controllo del Chakra, salì sul tetto di una casupola e svanì ben presto dal campo visivo del ragazzo.

III ~ Ostacoli alle Vaccinazioni: Fanatismo Religioso

inizio di Inoichi-kun non era stato dei più brillanti. Anzi cadere rovinosamente a terra davanti al proprio Sensei esulava un po’ da tutte le formalità e la buona etichetta dello Shinobi. Serietà, disciplina e freddezza erano i principi capisaldi di un Ninja in missione. Eppure lo Yamanaka stranamente non incarnava nessuno di questi ideali, o almeno il suo “strambo” modo di presentarsi non lasciava immaginare nulla di ciò. Ma forse si sbagliava. La Fuyutsuki non riuscì a trattenere un sorriso. Anche lei era stata studente e comprendeva l’emozione ed i timori di una prima missione. Non aveva di certo dimenticato quella tempesta di emozioni che si agitavano nel suo animo quando uscì per la prima volta dalle mura di Konoha come membro di un Team o per un incarico nel Paese del Fuoco.
Quindi non fece pesare troppo quella mancanza da parte dello Yamanaka e gli sorrise per rassicurarlo in qualche modo. Medicò la sua ferita all’arcata sopracciliare e notò le sue guance imporporarsi. - Sensei? - Stavolta dovette realmente trattenersi per non piegarsi in due dalle risate. Ayuuki-Sensei? Non suonava male, ma se Okada-Sensei lo avesse saputo si sarebbe dimesso dalla vita da Insegnante in Accademia. Era stata una delle peggiori studentesse del suo anno. Era impensabile per chiunque chiamare la Fuyutsuki “Maestra” o “Sensei”. - Sono solo una Genin. Va benissimo.. Ayuuki-san! - Cercò di trovare un compromesso. Preferì comunque mantenere i ruoli, ma senza essere troppo formale o intransigente. Era lì per portare a termine una missione umanitaria e non bacchettare un giovane studente dell’Accademia o infrangere i suoi sogni Ninja.
Afferrò con una salda presa la cassa e se la caricò sulle spalle senza problemi. Alle parole gentili dello Yamanaka inarcò un sopracciglio. - Dici che una donna non può portarlo da sola? - Assottigliò lo sguardo. Ormai con Hiro-kun, un suo caro amico, faceva a gara per dimostrare la superiorità femminile su quella maschile. - Ho molta più forza di quanto pensi! - Precisò, ma senza essere troppo aspra. Avrebbe dimostrato un giorno al rosso che le Kunoichi erano nettamente superiori degli Shinobi. Senza perdere ulteriore tempo si misero in cammino.

[ … ]

Il Viaggio fu abbastanza lungo ed estenuante, almeno per uno studente che non aveva mai messo piede fuori le mura del Villaggio. La Fuyutsuki alternava momenti di marcia regolare con improvvisi balzi da un ramo ad un altro per spingere lo Yamanaka oltre il suo limite fisico. Resistenza fisica e ferrea volontà erano i saldi principi della Taijutser. Sperava di fortificare il gracile corpo del biondino. Sembrava così piccolo e fragile, non troppo piccolo visto che erano quasi coetanei, ma un po’ di allenamento fisico lo avrebbe sicuramente aiutato.
Durante il tragitto la Genin ne approfittò per dare ulteriori dettagli allo studente sulla situazione del Villaggio di Artigiani. Senza volerlo la ragazza utilizzò una terminologia troppo tecnica, forse abituata a comunicare con il Team dell’Ospedale, anche se non ne faceva ancora ufficialmente parte. Ma lo Yamanaka fu abbastanza intelligente da comprenderne i punti chiave. - Esattamente! - Lanciò un’occhiata alle sue spalle. - Ed era anche un avvertimento implicito per te. Se qualcuno ti offre dell’acqua non berla. Non vorrei rimandarti a Konoha in quarantena. - Abbozzò un sorriso.

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L’Arrivo al Villaggio fu piuttosto deludente. Oltre alla tangibile povertà e al clima di terrore che si respirava nelle strade, perché nessuno era venuto ad accoglierli? La Genin si aspettava quantomeno che il Capo-Villaggio li avesse accolti ed aiutati a creare un campo medico provvisorio. Per questa ragione decise di affidare tutto nelle inesperte mani di Inoichi-kun e perlustrare il Villaggio. Forse non era stata una scelta intelligente, almeno se non voleva dormire sulla terra o la strada dissestata questa notte, ma desiderava comprendere a fondo la situazione del villaggio.
Si allontanò ben presto dalla strada principale e saltando tra una casupola e l’altra notò pochi curiosi interessati all’arrivo degli aiuti da Konoha. La maggior parte degli Artigiani erano chiusi in casa o si ammassavano nel templio di marmo, dove era stato allestito una infermeria provvisoria. La Fuyutsuki visitò sia il luogo di culto per rendersi conto del numero dei malati presenti, e sia l’abitazione del Capo-Villaggio. Quindi concesse ad Inoichi-kun tutto il tempo per allestire le tende.

[ … ]

- Faremo tutto ciò che è necessario per il bene del Villaggio! Siamo stati inviati da Konogakure no Sato con il vaccino che è stato sviluppato dai nostri miglior Ninja-Medico. - Proferì con tono rassicurante verso una giovane ragazza dalla chioma castana e le iridi miele. Era vestita con un lungo Kimono invernale bianco e dei ricami intorno alle larghe maniche ed una fascia rossa che le stringeva i fianchi. I capelli erano raccolti in due larghe code, che le cadevano morbidamente sulle spalle. Sorrideva con estrema riconoscenza verso la Genin. - Vi ringrazio per il vostro aiuto! Purtroppo mio padre è morto quasi una settimana fa. Tutti noi abbiamo avuto gravi perdite.. è un periodo difficile per tutti. - Solo in quel frangente il sorriso della ragazza perse d’intensità ed il volto venne attraversato da un’ombra. - Oh.. Mi dispiace. - La fanciulla ritrovò il sorriso. - Bisogna andare avanti. E il Villaggio ha bisogno di me. Sono l’unica figlia del Capo-Villaggio e li proteggerò ad ogni costo. - Indicò un paio di consiglieri alle sue spalle e pochi curiosi accorsi.
- E lascia che ti mostri il nostro tendone Medi… - Ma non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che notò con estremo imbarazzo che non c’era nemmeno l’ombra di un Tendone o uno pseudo-accampamento. Dov’era finito Inoichi-kun? Il ragazzo stava prendendo a calci l’unico asse di legno rimasto in piedi. - Eh.. Eh.. - Iniziò a balbettare qualcosa d’incomprensibile. I Cittadini sembravano molto più confusi della Genin. L’unica che non si scompose fu la figlia del Capo-Villaggio che scoppiò in una cristallina risata. - Avete portato almeno il buon umore qui al Villaggio! - E la Fuyutsuki non potè far altro che accodarsi a quella risata. L’intero gruppo si avvicinò allo studente. - Inoichi-kun.. questa è Natsuko-sama, Figlia del Capo-Villaggio ed attuale amministratrice di questa pacifica comunità di Artigiani. - Lanciò qualche occhiata al ragazzo per invitarlo ad alzarsi e ricomporsi. - Fortunatamente l’epidemia ha risparmiato alcuni dei nostri migliori costruttori. Allestiranno il Tendone medico per voi. E per questa sera sarete nostri ospiti! - E i due Ninja della Foglia furono condotti nell’abitazione del Capo-Villaggio, in una stanza per gli ospiti per passare la notte e riorganizzare le idee.

[ … ]

Con le prime luci dell’alba i due Ninja furono invitati a raggiungere il tendone medico allestito da un gruppo di cittadini del Villaggio. Ma ad attenderli non c’era una lunga fila di bambini ed anziani bisognosi di vaccino, ma solo pochi curiosi. - Uhm? - La Fuyutsuki iniziò a guardarsi intorno confusa. Le occhiate che venivano lanciate ai due Ninja di Konoha non erano affatto lusinghiere. C’era diffidenza nei loro occhi. La Fuyutsuki chiese spiegazioni a Natsuko-sama. - Purtroppo c’è chi crede che questa epidemia sia causata dall’Ira dei Kami. - La ragazza abbassò ulteriormente la voce. - Prima della morte di mio padre la situazione era piuttosto stabile. Era un uomo carismatico ed autorevole.. sotto la sua guida non c’era spazio per inutili fanatismi religiosi. - La ragazza dagli occhi color miele cercò di riassumere la situazione. Ora comprendeva la ragione di quella fredda accoglienza del giorno precedente. - Fate tutto il possibile per convincere i bambini e gli anziani a vaccinarsi. Altrimenti ci sarà sicuramente un altro focolaio d’infezione, anche con la cura che Konoha vi ha fornito due settimane fa! - La Genin ribettè con forza. - Farò il possibile! -

[ … ]

Intorno alla Tenda Medica lentamente si formò un gruppo di persone, curiosi, madri preoccupate per i loro bambini, artigiani in pausa dal loro lavoro, sacerdoti del templio. Ben presto l’intero villaggio si animò di opinioni contrastanti. Alcuni cittadini si misero in fila per ricevere il vaccino, altri invece si riunivano in gruppetti per pregare i Kami adirati e maledire coloro che varcavano le tende dell’accampamento medico. - Cosa succede lì fuori? - La Fuyutsuki, dotata di camice, guanti e mascherina chiese ad Inoichi-kun d’interrompere le sue mansioni da assistente per dare un’occhiata all’esterno. I consiglieri del Villaggio cercavano di sedare le improvvise rivolte dei cittadini più superstiziosi. Invece alcuni sacerdoti, muniti di cappuccio e maschere nere, si aggiravano per le strade per seminare il “verbo” delle divinità. Alcuni improvvisarono delle vere e proprie diatribe oratorie nei pressi del tenda. Intanto la Genin continuava a vaccinare i bambini e gli anziani meno suscettibili alle questioni religiose. Aveva raccolto i capelli in una lunga treccia ed indossato tutti i dispositivi di protezione per prevenire eventuali infezioni. - Inoichi-kun.. potresti andare a prendere un altro lotto di vaccini all’esterno? Dovrebbero essere sul retro della tenda. - Abbozzò un lieve sorriso per ringraziarlo.
Lo Yamanaka non appena raggiunse il retro della Tenda notò che non era il solo a desiderare quella cassa. Una figura ammantata, munita di un’austera maschera e di un mantello nero simile a quelli dei sacerdoti in giro, era intento a trafugare il vaccino. - Uhm? - L’uomo si accorse della presenza del Ninja e raddrizzò la sua schiena. - Brucerete voi e questi arnesi del Male! - Tra le mani aveva una torcia con la chiara intenzione di appiccare un incendio.

VI ~ L'altare della radura: Il sacrificio

l diversivo con il fumogeno era stato “fatale” per lo studente di Konoha. Infatti non era riuscito ad impedire la fuga del Sacerdote, che aveva pensato bene di cercare un posto più appartato per poter distruggere il lotto di vaccini. Il fumo fece tossire lo Yamanaka, che cercò di uscire dalla nube nella speranza di poter controllare le mosse del suo avversario. Ma con somma sorpresa nessun attacco sopraggiunse. Anzi l’uomo mascherato aveva occultato perfettamente la sua presenza con il Fumogeno. Recuperò la cassa indisturbato ed iniziò a correre lontano del villaggio.
La Fuyutsuki riuscì a notare la figura ammantata del Sommo Sacerdote che si allontanava attraverso i campi incolti e poi un fitta foresta limitrofa al Villaggio. Probabilmente si dirigeva verso Nord, nella speranza di trovare una tranquilla radura dove distruggere quei strumenti Demoniaci. Ma il vaccino restava l’unica speranza per i Bambini e gli Anziani per proteggerli da eventuali nuovi ceppi del parassita, che aveva infestato l’unico bacino d’acqua dolce nel giro di pochi chilometri. Quindi la Genin non ebbe alcuna esitazione. Avrebbe voluto inseguire personalmente l’uomo mascherato, ma a quanto pare aveva dei complici. I sacerdoti del suo templio iniziavano ad accalcarsi sul retro dell’accampamento medico. La situazione poteva precipitare da un momento all’altro. - Molto bene. Chi è il primo? - Si mise in guardia ed attese una mossa dai suoi avversari.

[ … ]

Le circostanze avevano scaricato il compito più importante sullo Studente. Forse non era pronto per affrontare un simile incarico e non aveva nemmeno molta esperienza sull’inseguimento. Ma lo Yamanaka rappresentava in quel momento l’unica speranza per poter recuperare quella cassa di vaccini. E la Fuyutsuki confidava nelle qualità di Inoichi-kun, altrimenti non lo avrebbe mai lasciato da sola, nonostante la situazione di grave necessità.
L’inseguimento fu abbastanza lungo ed intenso. In realtà le distanze si mantennero costanti per tutto il tragitto. Il Sacerdote, anche se appesantito dalla cassa, riusciva a mantenere un ritmo impressionante. Forse era poco più veloce dello studente. Ma quest’ultimo non fece nulla per accorciare in qualche modo le distanze. Mantenne una buona cadenza del passo e preferì essere prudente, data la sua inesperienza.
Dopo venti minuti d’inseguimento il Sommo Sacerdote posò la cassa di vaccini nel bel mezzo di una radura, seguito subito dopo da Inoichi-kun. Erano faccia a faccia. La radura si apriva nella fitta foresta, tra alberi di Pini e secolari querce. Il letto di foglie ingiallite e secche, lasciò spazio ad un rigoglioso prato. I raggi solari illuminavano l’ampia radura, di forma ovale con una trentina di metri come raggio. - Credo che sia giunta la tua fine. Solo uno di noi due uscirà vivo da questo combattimento! - L’uomo mascherato non nascose i suoi propositi. Aveva intenzione di uccidere lo studente di Konoha e distruggere il vaccino. - I Kami saranno ben lieti di accogliere il tuo sacrificio. Il tuo sangue scorrerà su questa radura per salvarci. - La fredda voce risuonò quasi metallica e priva di sentimenti dietro alla maschera. Gli occhi dell’uomo s’illuminarono di follia. Indicò con la mancina un piccolo altare con alcune colonne ai lati in onore dei Kami di quel popolo. - Ormai è tutto pronto. Non puoi sottrarti al tuo destino. - Il silenzio della radura venne interrotto da una sinistra risata.
I due erano distanziati solo da sei metri e l’uomo afferrò saldamente ancora una volta il bastone cerimoniale, pronto a difendersi da qualsiasi attacco proveniente dallo Yamanaka. Non c’era punizione senza ira divina, e non c’era perdono senza un sacrificio.